sabato 27 marzo 2010

RISTORANTE LORENZO A FORTE DEI MARMI (LU), DEL MITICO LORENZO VIANI IL GENTLEMAN DELLA RISTORAZIONE MONDIALE.

Ha da poco riaperto, dopo le vacanze invernali, uno dei Ristoranti mitici della ristorazione Italiana e mondiale, Lorenzo a Forte dei Marmi in Provincia di Lucca. Il suo Patron porta un nome illustre, uguale a quello del suo famoso prozio, una delle espressioni più fulgide della pittura del Novecento Italiano, Lorenzo Viani.
Il famoso pittore Lorenzo Viani nasce a Viareggio nel 1882, cresce nella Villa Reale di Viareggio, suo padre lavora per Don Carlos Di Borbone il proprietario, è già un ribelle dallo spirito artistico, abbandona le elementari dopo la terza classe, preferendo dedicarsi a lunghe passeggiate per i boschi e la spiaggia, successivamente, a causa del licenziamento del padre, conosce la crudezza della vita affrontata in miseria. Nel 1893 entra, come garzone, nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, e per diversi anni, ciò gli permetterà di frequentare i personaggi più disparati, come poi soleva dire spesso: “Prima di averli disegnati questi visi acciabattati ………. li ho mantrugiati”. Durante questo periodo conosce importanti personaggi, tra i quali Menotti Garibaldi, Giacomo Puccini, Gabriele D’Annunzio e il Pittore Livornese Plinio Nomellini (1866/1943), quest’ultimo lo spinge ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti “A. Passaglia” di Lucca, dal 1900 al 1903, qui, amicizie irrequiete, lo trascineranno a frequentare un gruppo anarchico. Nel 1904 viene ammesso alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove seguirà i corsi di Professori del livello di Arturo Calosci e Giovanni Fattori, poi gli anni intensi di lavoro che lo porteranno ad esporre le sue opere in molte Città d’Italia e in Francia, a Parigi, dove soggiornerà anche per circa un anno. Dal 1916 al 1919, richiamato, parteciperà con patriottismo alla Prima Guerra Mondiale; il due marzo del diciannove si sposa a Viareggio con Giulia Giorgetti, trasferendosi poi a Montecatini Terme (Pt), dove la moglie svolge la professione di maestra elementare. Negli anni successivi, oltre a lavorare intensamente, accrescendo la sua fama, collaborerà con i Giornali Milanesi “Il Popolo d’Italia” e “Corriere della Sera”, dirigendo anche la rivista “Riviera Versiliese”. Anni di fervore e amore incondizionato per la Patria, in cui terrà rapporti sempre più stretti con Gabriele D’Annunzio, i Futuristi e con molti illustri personaggi del tempo. Ma, purtroppo, in quegli anni si ammalerà anche di asma, malattia che il due novembre del 1936, il giorno successivo al suo 54° compleanno, lo porterà alla morte per collasso cardiaco, mentre lavora ad Ostia. Il 3 novembre, a Viareggio, tutti i suoi concittadini, e non solo, gli renderanno omaggio con un plebiscito collettivo di cordoglio, affetto e rimpianto. Viani ebbe tre figli, Omelia, Mila e Franco, quest’ultimo morrà giovanissimo, all’età di 16 anni, lasciando dietro di sé tracce indelebili della sua già grande vena poetica; ebbe anche tre fratelli uno di loro, Mariano Viviani, mise al mondo Mameli Viani, quest’ultimo è il padre di Mirella e del nostro Lorenzo.
Lorenzo Viani, Patron del Ristorante Lorenzo, discendendo da una famiglia così importante, non poteva certo esimersi dal diventare un personaggio di fama mondiale. Nasce a Lido di Camaiore (Lu), nel 1940, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, dopo le scuole dell’obbligo studia per Computista Commerciale, nato in un Paese sul mare è naturale che lavori l’estate come Bagnino, alto slanciato con i capelli mossi e con quel suo fare elegante ha già il fascino del successo. Fino ai 20 anni gioca anche molto bene a calcio come semiprofessionista. Poi, dopo il servizio militare, la zia Tita Borghigiani, proprietaria di una importante catena alberghiera con strutture, tra le altre, a Firenze, Cervinia e al Lido di Venezia, lo prende a lavorare con sé, è il trampolino di lancio nel mondo della accoglienza e della ristorazione. Successivamente, dal 1965, per 11 anni lavora nella cucina del Ristorante di un piccolo albergo di Viareggio: è da subito un successo, un pienone sempre. Nel 1975, con Mauro Carmignani del Ristorante La Lanterna, apre un bel Locale a Lido di Camaiore, che terrà per 5 anni, Il Sole Verde, poi nel 1980, a Forte dei Marmi (Lu), inaugura la sua ricercata Trattoria, dandole il suo nome “Lorenzo”. E’ una rapida escalation, che lo porterà al raggiungimento di una infinità di premi e di riconoscimenti da tutto il mondo, tra cui spicca la “Stella” della Guida Michelin.
Il Ristorante Lorenzo, è in Via Carducci al numero civico 61, una delle strade principali di Forte dei Marmi, già dall’esterno si nota per la sua eleganza. Attraverso la porta automatica a vetri si entra nell’ingresso/salottino, appena rinnovato negli arredi, sulla destra la prima saletta con la bella e luminosa vetrina con dei ricercati liquori, poi la seconda sala dove si affaccia anche la cucina a vista, infine, attraverso un’altra porta automatica a vetri, si accede all’ultima sala che può fungere anche per il servizio ai fumatori. Una quindicina di comodi tavoli, per una cinquantina di coperti, signorile l’apparecchiatura, molto fascinose le sedute (preziose poltroncine di cuoio intrecciato dal colore caldo e vissuto), tutto intorno fiori, importanti quadri e sculture, quest’ultime anche su alcuni tavoli, i colori sono tenui e avvolgenti. Il Locale rispecchia perfettamente l’animo artistico del proprietario, qui regna il bello e l’eleganza. Lorenzo è un grande maestro, un eccezionale professionista, la sua persona è onnipresente, unico e signorile il suo modo di accogliere ed assistere tutti i suoi clienti, anche sedendosi con naturalità e molta familiarità ai tavoli. Il personale è attento, professionale e premuroso, Libero Musetti (vedi foto sotto), bravo ed esperto Sommelier, ha il difficile compito di illustrare l’imponente Carta dei Vini “Edizione 51”, che in realtà sono due, una per l’Italia e una per l’Estero, per un totale di più di 1600 Etichette, quasi equamente divise. In ambedue, sulla prima pagina, spicca una frase tradotta da Salvatore Quasimodo e tratta dalle Odi di Alceo (poeta Greco vissuto nel VI Secolo a.C.): ….. “O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte, perché il figlio di Zeus e di Sémele diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori " …… . Interessante la visita alla Cantina, i Vini disponibili sono il frutto di una accurata ed esperta selezione, ampia la scelta per annate, quantità e formati, moltissime le rarità, anche del 1880, i nomi sulle bottiglie sono quelli che animano i sogni degli appassionati, c’è tutto il meglio della produzione mondiale. Ci sono poi le Carte specifiche per i “Liquori e Distillati” e per i “Caffè”.
In Cucina, da ventisette anni, c’è il grande Chef Gioacchino Pontrelli (con Lorenzo e il sottoscritto nella foto in alto), era giovanissimo quando arrivò nel 1984.
Ma veniamo alla degustazione fatta: il Menù ha un’ampia scelta di preparazioni sia nel percorso di “Mare” che in quello di “Terra”. Sul tavolo i buoni panini della casa ai diversi sapori (noci, sesamo, pistacchio e olive), insieme ad un raro pane casereccio il cui ottimo profumo e sapore riaccende ricordi di un tempo lontano. In accompagnamento è stata stappata una bottiglia di “Sarticola” Vermentino Colli di Luni 2008 D.O.C. (100% Vermentino) dell’Azienda Ottaviano Lambruschi di Castel Nuovo Magra, La Spezia.
- Mozzarella di bufala del Caseificio Rivabianca (Cooperativa Allevatori della Piana di Paestum) di Salerno;
- Fantasia di Crudo: carpacci di mormora e di marianna con sale speziato, filetto di triglia, tartare di gallinella e scorfano, tartare di tonno nostrano con sfilacciatura di sedano, gambero rosso e scampo di Porto Ercole (Gr);
- Capesanta appena scottata con tartufo su millefoglie di purea di patate;
- Filetti di triglie gratinati con baccelli e pomodorini;
- Risottino con fiori di zucca e gamberi rossi gratinati al profumo di maggiorana;
- Filetto di rombo chiodato scottato ai due sedani con tortino di melanzane;
- Cremoso di frutto della passione con spuma allo Champagne;
- Pasticceria della casa;
- Ciliegie del Cile.
La freschezza e la grande qualità della materia prima, oltre alla sapiente Arte Culinaria, fatta di conoscenze profonde e tradizione, hanno reso straordinaria la degustazione.
Stare ad ascoltare Lorenzo Viani che racconta il suo grande amore per l’Arte e la Poesia (come quelle bellissime di Franco Viani che ha fatto stampare nel Libro “I Gridi di un Solitario”), della sua meravigliosa collezione di quadri, dell’amore per il bello, vi affascinerà nello stesso modo in cui racconta gli innumerevoli episodi della sua vita di Ristoratore, delle casualità che hanno fatto nascere spontaneamente i suoi piatti più famosi come le “bavette al pesce” (cucinate in padella) o di come è costantemente alla ricerca puntigliosa di prodotti eccellenti da proporre ai suoi clienti, fino agli aneddoti della serie infinita di personaggi famosi che sono venuti a mangiare da lui. Oggi Lorenzo è un famoso personaggio della Gastronomia mondiale, molto intensa anche la sua attività di consulente, in particolare, in questi ultimissimi anni, ha stretto una collaborazione con Giorgio Armani, aprendo con lui splendidi Locali, nel cuore commerciale di New York a Manhattan nella Fifth Avenue (Quinta Strada) e nella Torre Burj Dubai, oggi ribattezzata Burj Khalifa (alta 820 metri) a Dubai negli Emirati Arabi, prossimamente anche in un super lussuoso nuovo Hotel nel centro di Milano.
Dopo essere stato così bene non è stato facile accomiatarsi dalla piacevolissima compagnia del mitico Lorenzo Viani, Gentleman della Ristorazione mondiale e Patron del Ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi (Lu): sicuramente, come me, non vedrete l’ora di poter tornare a trovarlo.
Ristorante Lorenzo
Via Carducci, 61
Forte dei Marmi (Lucca)
Tel. 0584 89671
www.ristorantelorenzo.com/ita/home/


















mercoledì 17 marzo 2010

L'Olio I.G.P. dell'Azienda Agricola Bardelli Giuliana e l'Istituto Alberghiero I.P.S.S.A.R. "F. Martini"di Montecatini Terme (Pt).

Quando la qualità si unisce alla professionalità il risultato non può essere che di alto livello. Venerdì 12 Febbraio 2010 sono stato invitato in una bella realtà rurale nei pressi dell'antico Borgo di Larciano (Pistoia), "Al Casolar de no' Altri" Azienda Agricola Bardelli Giuliana, ubicata sulle colline nella pregiata Zona dell'Oro Verde di Montalbano. Un’ area, quella di Montalbano, estesa per circa 16.000 ettari, compresa tra le Province di Firenze, Pistoia e Prato, prevalentemente collinare, dove si è sviluppata la coltivazione delle viti in pianura e degli olivi sui pendii, mentre sulle sommità si stagliano incantevoli boschi di castagni. In questi ultimi anni il Territorio in questione si è sviluppato come meta di un turismo ecologico di qualità, teso a valorizzare le produzioni locali di olio, vino, miele, formaggi, confetture e erbe officinali. La Famiglia Bardelli, composta dalla Signora Giuliana Bardelli con il marito Dott. Antonio Pieraccini, dai figli Lucia, biologa, e Andrea, medico, insieme Pierluigi Ciampolini, marito di Lucia, da decenni è proprietaria di terreni magnificamente posizionati in collina, da cui, oltretutto, si gode un fantastico panorama (vedi le prime tre foto sotto). Quattro ettari con 2.500 piante di olivo di varietà diverse, un cultivar autoctono come il Larcianese poi Leccio, Leccino, Moraiolo, Frantoio, Pendolino e Arancino, per produrre tre tipologie di Olio Extravergine di Oliva con il Marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), sinonimo di un prodotto di qualità superiore: il Blend, il Monocultivar Frantoio e il Monocultivar Moraiolo. Il primo viene realizzato con l'utilizzo di tutte le varietà di olive dell'Azienda, è un Olio dagli aromi lievemente fruttati, armonico e delicato, si presta per molti variati abbinamenti. Il secondo prodotto unicamente con olive Frantoio è vellutatamente intenso, ricco di note vegetali. Per la produzione del terzo si usano solo olive Moraiolo, un olio dalle "spalle forti", intenso ma fine, con un accattivante sentore piccante, adatto a condire i piatti più importanti. I terreni dell'Azienda Bardelli hanno tutte le caratteristiche ideali, soleggiati, a mezza costa e con il suolo dalle peculiarità rocciose, tutto ciò unito alla raccolta e alla vagliatura fatte rigorosamente a mano, alle grandi cure e attenzioni, alla solerte molitura, fanno della loro produzione uno dei migliori esempi di questo antico e prezioso tesoro delle Terre Toscane. A dimostrazione di quanto detto non sono mancati i numerosi riconoscimenti e gli attestati. Questa interessantissima Azienda produce artigianalmente anche una ricca selezione di marmellate, confetture e gelatine, i gusti sono molteplici, cipolla rossa, cipolla bianca e rosmarino, pomodoro verde e fichi, vino rosso, vin santo, sedano, pere alla menta, fichi e mandorle, fichi e ciliege, susine, cedri, fragole, limoni ........... e molte altre (vedi quarta foto sotto). Tutte molto buone, tra i gusti che ho preferito spiccava la "Marmellata di Peperoni".
Per poter perfezionare la degustazione di questi Oli e alcuni dei loro possibili abbinamenti, sono andato al pranzo organizzato appositamente dall'Istituto di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "Ferdinando Martini" di Montecatini Terme (Pistoia).
Lunga è la Storia (con la S maiuscola) di questo prestigioso Istituto, grazie al materiale gentilmente fornitomi dagli amici Professori della Scuola, posso darvi alcuni cenni precisi del suo sviluppo.
L'Istituto Alberghiero di Montecatini nasce nel 1959, è il momento in cui la vecchia Scuola Professionale di Commercio e per gli Albergatori, già esistente dai primi anni del 1900, diventa Istituto Autonomo Statale con il Decreto del Presidente della Repubblica n.1458 del 20 Agosto dello stesso anno. Della vecchia Scuola mantiene anche il nome: " Ferdinando Martini", scrittore, politico, senatore del Regno d'Italia, poeta, giornalista e professore alla Scuola Normale di Pisa, vissuto tra il 1841 e il 1928. L'Alberghiero era, appena nato, e già al tempo veniva riconosciuto come un Istituto decisamente moderno e fortemente professionale. Tra il 1961e il 1966 venne resa operativa la nuova sede di Via G. Galilei, all'epoca bellissima e modernissima, ma a causa del crescente successo della Scuola che attirava studenti da tutta la Toscana ed oltre, nel 1984 fu necessario un nuovo ampliamento. Nel 1998 arrivò l'acquisizione definitiva, dopo una specifica ristrutturazione, del prestigioso immobile de La Querceta. Fiori all'occhiello dell'Alberghiero sono, tra le altre cose, i laboratori di cucina, il laboratorio del pane, pasta e dolci, quest'ultimo una novità assoluta nel panorama degli Istituti Alberghieri, la ricca biblioteca, il laboratorio multimediale d'informatica e un servizio "molto utile" di SMS per le famiglie degli alunni che risultano assenti dalle lezioni. La positiva fama della Scuola è stata riconosciuta, negli anni, anche dal Ministero dell'Istruzione che, più volte, ha dato l'incarico al "Martini" di provvedere all'apertura di nuove Scuole Alberghiere come quelle di Lerici (Sp), Castiglioncello (Li), Cecina (Li) e Barga (Lu). L'Istituto di Montecatini è sempre stato particolarmente attento al reperimento dei mezzi didattici per gli allievi, anche i più particolari e rari, a conferma di ciò posso dire, ad esempio, che è tra i pochissimi a possedere, dal 1987, un torchietto argentato con base di massello (pressa da tavolo), sei pezzi soli in tutto il mondo, strumento fondamentale per poter realizzare la famosa ricetta della "Canard A' La Presse" (anatra alla pressa, potete leggere su questo Blog il relativo articolo) inventata dallo Chef Frédéric Delair, uno dei piatti forti del più vecchio (1582) e prestigioso Ristorante di Parigi, la Tour d'Argent. Una grande ed efficiente Scuola, con una lunga tradizione di insegnanti super qualificati, per un numero chiuso di allievi scelti tramite test attitudinali, tutto ciò garantisce che i diplomati dell'Istituto Alberghiero "F. Martini" di Montecatini Terme siano tra i più richiesti nel mondo del lavoro.
Ma veniamo alla degustazione. In uno dei bei saloni della Scuola, con i tavoli perfettamente ed elegantemente apparecchiati, ho degustato:
- Soufflè di carciofi e zeste (scorze senza il bianco interno) di limone;
- Capasanta alla plancia su patate violette al nero di seppia;
- Bocconcino di scamerita (taglio tipico Toscano di carne di maiale) in veste di pancetta su purea di sedano rapa e confettura di mele e alloro;
- Crema di fagioli zolfini e cuore di fegato con porro croccante;
- Pacchero ripieno di piccione al ginepro con fonduta di pecorino della montagna pistoiese;
- Lasagnetta di melanzana alla mentuccia e anatra confit (è un termine Francese che indica gli alimenti messi a insaporire e a conservarsi in una determinata sostanza) con leggero pesto di olive;
- Calamaretto puntina ripieno di verza al profumo di vaniglia e bisque (specialità Francese dalla lunga cottura) in gelatina;
- Lombetto di coniglio e pistacchio con crema di finocchio;
- Tartare (preparazione tritata) di chianina con salsa al prezzemolo e aglio;
- Gelato alle pere, grana padano e zabaione;
- Piccolo millefoglie di cioccolato guanaja con pralinata all'olio novo e biscottini;
- Chicchi dell'Alberghiero.
I piatti in questione sono stati abbinati con gli ottimi Oli dell'Azienda Agricola Bardelli Giuliana.
In accompagnamento i Vini delle Cantine Bellosguardo di Oliviero Viviani, Lastra a Signa (Fi): Vernaccia di San Gimignano D.O.C.G. 2007 (100% Vernaccia) e Chianti D.O.C.G. 2007 (in massima parte Sangiovese, con piccole percentuali, a seconda delle annate, di Canaiolo Nero, TrebbianoToscano, Malvasia del Chianti e Colorino).
Durante tutta la degustazione sono stati serviti anche i fragranti panini, fatti in casa, dai molti gradevolissimi sapori.
Il pranzo, perfettamente organizzato e guidato dal Professore Alessandro Trinci, si è concluso con gli interventi della gentilissima signora Nicoletta Giovannelli, per l'Associazione Culturale "La Fabbrica di Montecatini" (sodalizio impegnato nella promozione del territorio e delle tradizioni), del dottor Andrea Pieraccini, per l'Azienda Bardelli e del Preside dell'Istituto Alberghiero Professore Adelmo Pagni (vedi foto in alto), che hanno espresso i loro ringraziamenti a tutti e, in particolare, agli allievi “Chef” che si erano impegnati nella preparazione del pranzo.
Il grande livello dell'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "Ferdinando Martini" di Montecatini Terme e i buoni Oli dell'Azienda Agricola Bardelli Giuliana "Al Casolar de no' Altri" hanno reso la degustazione un evento riuscitissimo.
Azienda Agricola Bardelli Giuliana
Via S. Lucia, 245/A Larciano (Pt)
Tel/Fax. 0573 83052
http://www.olioditoscana.eu/
Istituto Professionale di Stato
"F. Martini"
Via G. Galilei, 11
Tel. 0572 770283
Via del Castello, 2
Tel. 0572 78176
Montecatini Terme (Pt)














domenica 14 marzo 2010

LECTIO MAGISTRALIS DEL GRANDE CHEF LUCIANO ZAZZERI ALLA SESTA EDIZIONE DI VERDEORO A ROSIGNANO MARITTIMO (LI).

Un grande successo di pubblico è il bel risultato con cui finisce la Sesta Edizione di VerdeOro, “Olio di Oliva & Dintorni”, organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno. Molti ed interessanti gli eventi che hanno fatto di questa edizione un successo, che non poteva chiudersi se non in bellezza con una straordinaria lezione sulle “Cotture in Olio Extravergine di Oliva” dello Chef più rappresentativo del Territorio Livornese, unica “Stella” Michelin, che con il suo Ristorante, La Pineta a Marina di Bibbona, brilla nel cielo della Provincia, Luciano Zazzeri. Domenica sera, 7 Marzo 2010, presso la Sala Don Nardini, adiacente al Comune, gremita di un attento ed interessato pubblico, ha avuto inizio l’evento con la presentazione del nuovo libro “La baracca dello Zazzeri. Sapori, passioni e racconti in Alta Maremma” di Patrizia Turini, edito da Bandecchi & Vivaldi, Pontedera (Pi). Sono seguiti gli interventi (foto in alto) dell’autrice, del giornalista Antonio Valentini, compagno di scuola di Luciano, di Bruno Bruchi realizzatore delle belle foto del Libro e del sottoscritto, Giorgio Dracopulos. Tutti gli interventi hanno sottolineato la sensibilità, l'umanità e la simpatia di Luciano Zazzeri, insieme alle sue grandi capacità di cacciatore, pescatore ed eccezionale conoscitore del mondo agroalimentare, che si fondono con quella di straordinario Chef. Successivamente è iniziato lo Spettacolo di Cucina (in inglese Show Cooking) vero e proprio. Luciano Zazzeri assistito dagli allievi, Emanuele Spina Anno, Davide Contarino e Lorenzo Biondi del Anno (vedi prima foto sotto), dell’Istituto Alberghiero “E. Mattei” di Rosignano Solvay (Li), ha iniziato le dettagliate spiegazioni sulla cottura del pesce nell’olio, sottolineando più volte l’importanza della qualità dell’olio stesso e della bassa temperatura, ideale a 65 gradi. Poi ha illustrato la ricetta che si apprestava a preparare. La base una salsa cacciucata, fatta con pomodoro fresco, concentrato di pomodoro, olio extravergine di oliva, sale, peperoncino, un pochino di brodo di pesce, il tutto cotto insieme a delle cozze e delle cicale, solo per insaporirla (infatti vanno poi tolte). Poi polpa di rana pescatrice (detta anche coda di rospo), gambero rosso e seppia (leggermente incisa), passati nell’olio alla temperatura precedentemente indicata per pochi minuti (3/4 per il pesce e il gambero, 5/6 per la seppia). Come finitura, sopra, dello zafferano a crudo e una fetta di traverso di pane toscano, tagliato molto fine e abbrustolito, intorno del sale grosso affumicato (vedi la seconda foto sotto). Mentre venivano preparati e serviti i piatti per il pubblico, Luciano ha continuato a dare consigli, cuocendo, per esempio, anche dello straordinario tonno fresco, e simpaticamente ha raccontato alcuni aneddoti che hanno molto divertito. Il servizio in sala è stato espletato da Concetta Marzo e Angela Pannocchia, sotto la direzione del Professore Veneziano Rizzuto, sempre dell’Alberghiero “Mattei”. Sono stati serviti in abbinamento i vini della Tenuta Pakravan-Papi di Riparbella (Pi), Gabbriccio 2005 Montescudaio D.O.C. (100% Sangiovese) e Malvasia 2008 I.G.P. (100% Malvasia Toscana). A conclusione della serata è salito sul palco Alfredo Sibaldi (ultima foto in basso), noto Ristoratore pluripremiato, che ha voluto esprimere a Luciano, a nome di molti colleghi, i diffusi sentimenti di rispetto, affetto e amicizia. La "Lectio Magistralis" si è conclusa tra i ringraziamenti e gli applausi, e con moltissime dediche e autografi che Luciano Zazzeri ha volentieri concesso.
Ristorante La Pineta
Via dei Cavalleggeri Nord, 27
Marina di Bibbona (Livorno)
Tel. 0586 600016
www.verdeoro.info/
http://www.pakravan-papi.it/
http://www.alberghieromattei.it/












domenica 7 marzo 2010

Andy Luotto alla VI edizione di VerdeOro nell’antico Borgo di Rosignano Marittimo (Li).

Nell’ambito delle numerose e belle manifestazioni della Sesta Edizione di VerdeOro, Olio di Oliva & Dintorni, organizzata dal Comune e dalla Provincia, tenutasi nell’antico Borgo di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, nei giorni 5/6/7 Marzo 2010, nella Sala Nardini presso il Comune, la sera del sabato, Andy Luotto si è esibito in un divertente Show Cooking (in Italiano Spettacolo di Cucina). Il noto personaggio, diventato da anni anche un bravo Chef, si è dilettato nella preparazione di una delle versioni del Pancotto.
André Paul Luotto, classe 1950, in arte Andy Luotto, è un personaggio vulcanico e poliedrico, una Laurea in Comunicazione, attore, regista, sceneggiatore, conduttore, ha fatto televisione, cinema e teatro, ma la sua grande passione è la Cucina. Diplomatosi Chef all’I.P.S.S.A.R.T. di Castellana Grotte (Bari), ha fatto stage con i più famosi Cuochi del mondo, da più di due anni è anche Patron, con la moglie Antonella, di un Ristorante di successo, Il D’Angeli, in uno storico stabile, nel Borgo medievale di Sutri (Vt). Davanti un nutrito pubblico, Andy, ben assistito da tre giovani allievi (vedi prima foto sotto) dell’Istituto Statale Alberghiero “E. Mattei” di Rosignano Solvay (Li), due del IV anno, Cosimo Frosali e Alessio Russo, uno del V anno, Matteo Corsi, ha intrattenuto, divertito, coinvolto e cucinato con grande soddisfazione di tutti. Andy, anche se nato a Brooklyn, New York, Stati Uniti d’America, ed arrivato in Italia all’età di 15 anni, è Italiano a tutti gli effetti. L’Italia c’è la nel sangue, dalle sue parole si sente che ne è innamorato; è uno strenuo difensore della Cucina Tradizionale, dei prodotti naturali e di qualità, prediligendo la stagionalità e quelli a “chilometro zero”. La sua filosofia culinaria sostiene il principio che, quando è possibile, in cucina si deve preparare tutto e non comprarlo già confezionato. A conferma di tutto ciò, ha mostrato, simpaticamente, sostenendo che “di questi non posso farne a meno”, i suoi tatuaggi: Basilico sulla schiena, Pomodoro sulla pancia e Aglio sotto l’ascella destra. Gli ingredienti della ricetta presentata, “Pancotto di Broccoletti e Salsiccia su letto di Salsa di pomodoro”, erano: Pane posato tagliato a cubetti, Broccoletti sbollentati (pochi minuti, poi subito fermati in acqua fredda), Salsicce sbriciolate, Brodo vegetale, Salsa di pomodoro, Peperoncino, Pecorino Toscano e Olio Extravergine di Oliva. Il piatto finito è stato servito, a tutti i presenti che lo anno molto apprezzato, da altri ragazzi dell’Alberghiero (Concetta Marzo, Alfredo Valente, Lorenzo Trefiletti, Mirko Cappagli, Salvatore Garzella) sotto l’attento controllo del bravo Professore Marcello Spanò. Insieme alla portata in questione sono stati serviti i buoni Vini dell’Azienda Agricola Pakravan-Papi, di Riparbella (Pisa): Gabbriccio 2005, Sangiovese 100% e Cancellaia 2005, Cabernet Sauvignon 60%, Cabernet Franc 20% e Merlot 20%. Mentre il pubblico degustava, Andy ha continuato a sfornare ricette, consigli e divertenti battute. La simpatica iniziativa si è conclusa tra sinceri e calorosi applausi.
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