giovedì 25 novembre 2010

LA PIEVE A MONTALCINO (SI) DOVE UNA SPECIALE ACCOGLIENZA E’ FATTA DA CUCINA, VINI, CASE E CHIESA.

Il termine Pieve deriva dal Latino plebs = plebe, popolo, e identificava un nucleo territoriale e religioso facente capo ad una Chiesa Rurale con Battistero, unico luogo di culto, in un’epoca lontana, di popolazioni isolate dalle grandi distanze, dove si potevano amministrare i sacramenti più importanti.
A pochi chilometri da Montalcino, in Provincia di Siena, Paese culto per gli appassionati del mondo Vitivinicolo, patria di quel Vino straordinario, famoso in tutto il Mondo, che porta il nome di Brunello, in Località Poggio alle Mura, in collina, a poca distanza dall’omonimo Castello, sorge la Pieve di San Sigismondo, un complesso unico, Chiesa, Abitazioni, Piazzale con pozzo.
La Chiesa, dedicata a San Sigismondo, Re dei Burgundi e Martire, è una delle più antiche del Territorio, probabilmente è stata edificata nel 1300. Ma le prime notizie certe di questa struttura si hanno nel 1462, quando Papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini (1405-1464), salito al Soglio Pontificio nel 1458, fonda la Diocesi di Pienza, suo Paese di origine, e Montalcino.
Con la Bolla Pontificia, del 26 Maggio 1464, la Pieve in questione viene smembrata dalla Diocesi di Grosseto ed entra a far parte di quella appena costituita.
La Pieve di San Sigismondo, pur essendo ubicata in aperta campagna, aveva una certa importanza, trovandosi sulla strada che allora portava da Montalcino a Grosseto.
Essendo Chiesa Battesimale vi venivano portati, per il sacramento, anche i bambini della confinante Parrocchia di San Pancrazio in Argiano.
Attraverso i secoli l’edificio ha subito diversi interventi a causa del degrado delle sue strutture.
Moltissimi sono stati i Parroci di questa Chiesa che si sono avvicendati dalla sua fondazione, infatti, in genere, duravano pochi anni, preferendo trovare una sede migliore e meno isolata.
A causa dello spopolamento delle campagne circostanti, la Parrocchia è stata definitivamente soppressa, nel 1986, con Decreto dell’Arcivescovo Monsignor Castellano, che però lasciava consacrata la Chiesa.
La struttura architettonica del Luogo di Culto ha una classica pianta rettangolare, divisa tra la navata centrale e quella di sinistra, mentre la destra è stata tamponata, il Campanile è a vela, con l’estremità in ferro battuto che sostiene le campane. All’interno, una volta, c’era una bella Tavola rappresentante San Sigismondo ed attribuita al pittore Miniaturista Senese Benvenuto di Giovanni di Meo del Guasta (1446-1518), attualmente è conservata al Museo di Montalcino.
Qualche anno fa il complesso era stato la sede di un famoso Ristorante "Stellato", dalla Guida Michelin: l'Osteria del Vecchio Castello.
La Pieve è stata rilevata nel 2007 da un gruppo di amici, appassionati del territorio e di enogastronomia, già proprietari della confinante Azienda "Belriguardo”.
Dopo un anno e mezzo di impegnativi ed onerosi lavori di ristrutturazione, fatti con particolare cura e gusto, che hanno interessato buona parte degli 800 mq coperti del complesso, nel Maggio 2009, è stata inaugurata l’attuale struttura della Pieve. Degli antichi Locali, solo la Chiesa, riportata all'antico splendore, non ha subito modifiche, negli altri è nata l’Enoteca, il Ristorante e 5 accoglienti Appartamenti, per un totale di 16 posti letto, dai nomi pieni di fascino: Montalcino, Brunello, Vigna, Pozzo e Canonica.
Sul retro, oltre lo spazio esterno coperto, dove si può mangiare nella bella stagione, gustandosi anche il bel panorama e le vigne, si trova la piscina e il campo da tennis/calcetto.
Si entra nel locale attraverso la grande porta stondata in ferro e vetro, alla sinistra il bancone di servizio, alle cui spalle fa bella mostra di se una macchina Wine Saver a compensazione di azoto, da 12 bottiglie, che limita l’ossidazione dei Vini aperti, mantenendoli anche alla giusta temperatura, preservando per un breve periodo le loro specifiche caratteristiche organolettiche. Alla destra i tavoli e una grande credenza, attraverso un arco il disimpegno con un fascinoso camino, a destra si accede ad altre tre salette, dove, nel corpo centrale, si trova un lungo tavolo, su cui viene effettuato, al di sopra del numero di sei ospiti, il servizio a Buffet.
Si, proprio cosi, è una particolarità del Locale, una filosofia per contenere i costi e poter offrire un’alta qualità a tutti; i clienti si servono da soli, solo l’antipasto e il dolce vengono portati al tavolo. Il prezzo è fisso: 25 euro escluso i Vini. Vi posso assicurare che tutto si svolge con semplicità ed eleganza, e si rimane molto soddisfatti dell’equilibrio raggiunto tra offerta e costi.
La Responsabile che ha creato , promosso e ora dirige tutto ciò, è la gentile signora Clara Gotti (vedi foto in alto).
Clara è nata poco lontano, sul Monte Amiata, ad Arcidosso (GR), poi, per molti anni, è vissuta a Roma, la sua grande esperienza si è formata nel servizio di Catering di prestigio, qui alla Pieve si occupa di tutto, dalla spesa alla cucina, dalla direzione del personale all’amministrazione, una donna decisa ed energica che è impegnata quotidianamente per dare il massimo ai suoi clienti.
In sala c’è anche Alessandro Bruni, nato a Roma nel 1972, bravo ed esperto Sommelier A.I.S., si è diplomato nel 1999, ha lavorato in Locali di altissimo livello, sia a Roma che in Toscana.
La Carta dei Vini è importante e selezionata con una particolare attenzione per Montalcino e la Toscana.
Eccoci giunti alla degustazione, che è stata accompagnata da una ottima bottiglia di San Giusto A Rentennano 2008, Chianti Classico D.O.C.G. (95% Sangiovese, 5% Canaiolo), 14% Vol., dell’Azienda Martini Di Cigala, Gaiole in Chianti, Siena:
- Crostata di Zucchine;
- Tazzina di Pappa al Pomodoro;
-Vellutata di Cavolfiore al Curry;
- Cavatelli Pomodoro Capperi e Olive;
- Arista di maiale in crosta di sale;
- Finocchi in padella saltati;
- Cicoria ripassata in padella;
- Cotolette di Pollo piccanti al forno, alle erbe aromatiche;
- Vassoino dei dolci: Castagnaccio con panna, Barattolino di mousse di Ricotta al basilico, Biscottini al Vino Rosso, Uva.
Una cucina semplicemente buona, dagli aromi e dai sapori sinceri, dove si tiene in grande considerazione la Tradizione e il Territorio, aggiungendo, però, della modernità e un’accurata, sapiente, creativa rivisitazione.
La Pieve, ricca di incantevoli angoli per il relax, ubicata in un contesto paesaggistico estremamente suggestivo, come è la zona di Montalcino, è in grado di offrire molto in accoglienza, serenità, convivialità ed enogastronomia, allo scopo di farvi trascorrere un soggiorno di sicura soddisfazione.
Ristorante Enoteca La Pieve
Località Poggio alle Mura
Strada Provinciale Maremmana
Montalcino (Siena)
Tel. 0577 816604
http://www.lapievedipoggioallemura.it/

















sabato 20 novembre 2010

ENOTECA CON CUCINA IL PUNTODIVINO A VIAREGGIO (LU): UNA SERATA DEDICATA A DEI GRANDI VINI FRIULANI.

Venerdì 12 Settembre 2010, all’Enoteca con Cucina “Il Puntodivino”
di Viareggio, in Provincia di Lucca, ho partecipato ad una gradevolissima serata dedicata ai Vini di tre belle realtà Vitivinicole del Friuli Venezia Giulia.
Le Aziende in degustazione erano: “Il Carpino”, “Ronco dei Tassi” e “Anzelin”.
Il Puntodivino
è un Posto di cui ho parlato più volte (potete trovare nell’Archivio di questo Blog maggiori informazioni), vi ricordo solo che per la Guida Michelin è il Bib Gourmand, Locale con il migliore rapporto qualità/prezzo, di Viareggio, e che il suo titolare, Stefano Niccoli (con me e i Produttori presenti, nelle prime due foto sotto), oltre ad essere un grande Sommelier A.I.S., uno dei primi della Versilia, è anche uno straordinario, appassionato ed esperto scopritore di preziose realtà vinicole.
A Stefano, che considero un fratello, e a tutta la sua bella Famiglia, sono legato da un particolare affetto da moltissimi anni.
L’Azienda Il Carpino è ubicata in Località Borgo del Carpino, tra Oslavia e San Floriano del Collio, proprio sul confine con la Slovenia, una zona molto bella, in collina, da cui si gode un bellissimo panorama anche della Città di Gorizia. Una estensione di 15 ettari, curati amorevolmente da Franco Sosol, da sua moglie, la gentilissima Anna, e dai figli Naike e Manuel.
L’Azienda Ronco dei Tassi, si trova nel cuore del Collio Goriziano nel Comune di Cormons, prende il nome da Ronco, che indica il particolare terrazzamento dei vigneti, e dai Tassi (mammiferi notturni della famiglia dei Mustelidi) che a volte scorrazzano per le Vigne, quando l’uva è matura e più dolce. La proprietà è della Famiglia Coser: Fabio, la cara Daniela, la moglie, e i figli Matteo ed Enrico. Fabio è un bravo e famoso Enologo che, oltre a fare bene i suoi Vini, segue anche, come consulente, altre importanti Aziende della zona.
L’Azienda Agricola Anzelin Gianluca, Località Plessiva, Cormons, è nata da pochi anni, ma è già nota per la sua produzione di qualità, Gianluca è un giovane e talentuoso produttore che gestisce la sua piccola, ma bella realtà vitivinicola, con l’aiuto dei genitori, Ettore e Maria.
Potete trovare altre informazioni, su tutti loro, e tutti i Vini che producono, cliccando sui Link dei rispettivi Siti, in fondo a questo articolo.
Ma torniamo alla serata. Erano presenti dei cari amici, che ho rivisto con grande piacere: per “Il Carpino”, Anna e Franco Sosol (prima foto sotto), e, per “Ronco dei Tassi”, Enrico Coser (seconda foto sotto); purtroppo, causa un piccolo contrattempo familiare, all’ultimo momento, non è potuto venire Gianluca Anzelin. Sono stati serviti:
- Antipasto: “Trittico” ( Filetto di Rombo con salsa di Basilico, Gamberi con caponata di Verdure, Tortino di Patate e Acciughe su letto di Valeriana).
Abbinato a “Vigna Runc 2009”, 12,5% Vol., Ribolla Gialla Collio D.O.C., dell’Azienda Il Carpino.
- Primo: Calamarata (un tipo di pasta ad anelli simile a ½ paccheri), con sugo di Mare (Arselline, Calamaretti, Gamberi e Triglie);
Su questa portata sono stati serviti ben tre Vini, due dell’Azienda Ronco Dei Tassi, “Malvasia 2009”, 14,5% Vol., e “Friulano 2009” (Tocai) 13,5% Vol., e il “Pinot Bianco 2009”, 14% Vol., di Anzelin, tutti e tre D.O.C. Collio.
- Secondo: Maialino di latte della Garfagnana (morbidissimo, saporito e cotto alla perfezione) con patatine arrosto.
L’abbinamento a questo piatto, sulla carta sembrava azzardato, “Vis Uvae 2007”, 14% Vol., Pinot Grigio Ramato Il Carpino, I.G.T. Venezia Giulia, in realtà, grazie alla qualità del Vino, in cui si sentiva decisamente, come annunciato dal nome, “la Forza dell’Uva”, e alla bravura nella scelta del Patron Stefano Niccoli, si è rivelato più che azzeccato.
Dolce: Soufflé al Cioccolato.
La cena ottima, bene gli abbinamenti, i Vini, tutti, veramente molto buoni, si sente che sono fatti con il “cuore”, e con un rapporto qualità prezzo eccezionale.
Per tutta la serata , Franco Sosol e Enrico Coser, hanno intrattenuto, la cinquantina di interessati ospiti presenti, descrivendo con passione i loro Territori, le Vigne, i Vini e i metodi di produzione.
Per quanto riguarda Anzelin, il Vino è stato presentato da Stefano Niccoli.
Quando le serate sono organizzate nella maniera giusta, le Aziende Vitivinicole invitate sono più che valide e si mangia così bene, non si può altro che sperare di rifarle.
Enoteca con Cucina Il Puntodivino
Via Giuseppe Mazzini, 229
Viareggio (Lucca)
Tel. 0584 31046
www.ilpuntodivino.it
www.ilcarpino.com
www.roncodeitassi.it
www.anzelin.it










sabato 13 novembre 2010

RISTORANTE LOCANDA MARTINELLI A NIBBIAIA (LI): UN PERSONAL CHEF INTERNAZIONALE PER TUTTI.

Nibbiaia è una Frazione del Comune di Rosignano Marittimo, in Provincia di Livorno, ubicata sulle verdeggianti Colline Livornesi, a circa 300 metri di altitudine. Dista solo 4.5 Km. dal Mare e 10.5 da Livorno, si raggiunge, dalla costa, con la strada panoramica che parte da Chioma e dall’interno con la Strada Provinciale del Gabbro. Dalla collina che sovrasta il piccolo Paese di Nibbiaia (poco più di 700 abitanti) è possibile vedere l’Isola di Capraia, quella della Gorgona e anche la Corsica. Il Centro nasce da alcune fattorie nel Comune Medievale del Gabbro, passato dal dominio Pisano a quello Fiorentino fino al Capitanato Nuovo di Livorno, istituito nel 1600. Il nome Nibbiaia, probabilmente, deriva da “nibbio”, noto uccello predatore; sembra, infatti, che il simbolo del Paese fosse un albero su cui roteavano proprio questi uccelli. Un posto decisamente tranquillo e rilassante.
Qui, dal 16 Luglio 2010, ha aperto un nuovo Ristorante particolarmente importante per il Territorio e non solo, la Locanda Martinelli del bravo Chef Michele Martinelli.
Michele nasce a Massa, il 12 Settembre 1974, il suo amore per la Cucina lo porta ad iscriversi, nel 1988, ad una delle Scuole più rinomate e prestigiose del settore, l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Giuseppe Minuto” di Marina di Massa. Questa Scuola avrà per lui una importanza fondamentale, non solo professionale, ma anche sentimentale, visto che nel 1991, mentre frequenta la quarta classe, conosce e si innamora di una bellissima ragazza che è in quinta, Evelyn Frassi, classe 1973, Pisana, la sua futura moglie. La loro vita, da allora, sarà legata a doppio filo, anche in tutte le successive esperienze lavorative, dove a Michele spetteranno le mansioni di Cucina e a Evelyn quelle di Sala.
Dopo l’Alberghiero e uno “Special Training” a Palma di Maiorca, in Spagna, alla “Mallorca Sea School”, dove apprende le necessarie regole di prevenzione e lavoro sulle Navi, approfondisce lo studio delle lingue più importanti e si specializza, con Evelyn, a livelli Internazionali, presso Ristoranti di grande fama in Francia e Germania, oltre che in Italia.
Poi per dieci anni fa il “Personal Chef”. Tra il 1999 e il 2009, i loro datori di lavoro sono state alcune delle famiglie più in vista e famose del mondo, come le Famiglie Reali di Giordania, di Lussemburgo e dell’Arabia Saudita, quella della figlia del Presidente dell’Ukraina, e di molti ricchi uomini d’affari, come Melnichenko, Pinchuk, Kater, Hill John, Schwarzenbach.
In questi anni, fanno, anche, una bella esperienza al prestigioso Ristorante Golden del Porto Turistico di Cala de’ Medici, a Castiglioncello (LI), conosciuto anche come il Porto del Gusto.
La loro abitazione, di volta in volta, è stata un Castello, un grande Palazzo, una bellissima Villa o uno Yacht da sogno; dopo tanto girare, con la nascita della loro bella bimba, Denis, nel 2006, hanno sentito la necessità di metter su una casa propria e stabilizzarsi.
Qualche anno fa avevano comprato a Nibbiaia un appartamento, la scelta era stata fatta in base al loro desiderio di trascorrere le vacanze vicino ad una zona bella come la “Costa degli Etruschi”, territorio che corrisponde all’incirca al litorale della Provincia di Livorno, ricco di incantevoli e ospitali località, anche balneari. Affezionatisi alla zona, e trovandola adatta anche alle loro esigenze lavorative, nel 2008, hanno rilevato, e completamente ristrutturato con un attento e personale gusto, una palazzina a due passi dalla piazza principale di Nibbiaia.
Siamo giunti così al Luglio 2010, all’apertura del loro nuovo Ristorante: Locanda Martinelli.
Il Locale, già da fuori, è molto “caldo” e accogliente, attraverso la porta di legno e vetro si entra in un piccolo disimpegno, di fronte le dritte scale che portano all’appartamento privato del piano superiore, a sinistra la nuova bella cucina, a destra la prima saletta, la più grande, da cui poi, scendendo tre scalini, si accede alla seconda, la più piccola, con la grande e bella stufa a legna. L’arredamento è semplice ma elegante; i particolari, estremamente curati, fanno la differenza, si nota l’amorevole mano di Evelyn. L’apparecchiatura dei tavolini di marmo è raffinata, alle pareti delle salette due grandi lavagne incorniciate, scritte con il gesso bianco, aggiornano l’ospite sulle disponibilità del Menù. La spesa è fatta con grande attenzione alle materie prime, al territorio e alle stagioni, niente entra alla Locanda se non dopo un accurato controllo. La Carta dei Vini è molto selezionata, Vini Bianchi e Rossi soprattutto dalla Toscana, dal Piemonte, dall’Alto Adige, dal Friuli, alcuni anche dalla Francia, Spumanti e Champagne, infine i Vini da Dessert, una proposta valida atta ad accontentare anche gli enonauti più esigenti.
Ma veniamo alla degustazione fatta, in tavola il simpatico secchiello del buon pane assortito della Casa, è stato servito come aperitivo “Primo Secolo” Vino Spumante Brut di Qualità, 100% Chardonnay, prodotto per la prima volta nel 1991 per i primi 100 anni dell’Azienda Giulio Cocchi di Asti, la più piccola tra le grandi Case dello Spumante Piemontese:
- Scampi ricoperti da pancetta affumicata di Paolo Parisi su crema di broccoli, e pomodorino confit;
- Gamberi rossi e burrata su crema di cavolfiore.
Questi primi due piatti sono stati accompagnati da "Montepepe 2008", Bianco Toscano I.G.T., dell’Azienda Montepepe di Roberto Poggi, Montignoso (MS).
- Ravioli ripieni di anatra al sugo di porcini;
- Gnocchettini con Strolghino (salamino tipico delle terre del Ducato di Parma, ottenuto dalle rifilature del Culatello) e petto d’anatra;
- Cinghiale in umido su polenta incatenata alla Lunigianese.
Sulla seconda parte del Menù è stata servita una bottiglia dell’Azienda Vitivinicola Bava di Cocconato D’Asti, 100% Barbera: "Piano Alto 2001", Barbera D’Asti Superiore Nizza D.O.C., Vigneti Bava di Agliano.
Poi siamo arrivati ai dolci:
- Babà con crema chantilly alleggerita;
- Alzatina (in vetro fine, bella e coreografica) con la piccola pasticceria della casa.
Tutto estremamente piacevole: belle le presentazioni, ottimi gli aromi e i sapori, la materia prima eccellente, molto delicate le “paste” fatte in Casa (tutte), precise le cotture che mantengono inalterate le qualità peculiari di ogni portata.
Sincera l’arte di questo grande Chef che, per i suoi molti meriti, recentemente è stato invitato anche a tenere un ciclo di lezioni alla “Royal Academy of Culinary Arts”, nella capitale della Giordania, Amman. Una moderna, tecnologica e prestigiosa Scuola di Cucina Internazionale, diretta da Anton Wursch, decisamente all’avanguardia nel mondo.
Michele Martinelli e sua moglie Evelyn, mi hanno accolto con molto calore e gentilezza mettendomi immediatamente a mio agio.
Posso consigliare solo di andarli a trovare: non è certo un evento comune poter avere un Personal Chef Internazionale, di questo livello, a disposizione di Tutti.
Ristorante Locanda Martinelli
Aperto sempre, prenotazione obbligatoria
Piazza Mazzini, 11 Nibbiaia (LI)
Tel. 0586 740161
martinellimichele@hotmail.com















domenica 7 novembre 2010

AL RISTORANTE DI POGGIO ANTICO, A MONTALCINO (SI), UNO CHEF A DUE STELLE: OLIVER GLOWIG.

A Montalcino, in Provincia di Siena, c’è un’Azienda, tra le più antiche e qualificate di questo meraviglioso Territorio “Patria del Brunello”, che si chiama Poggio Antico. Le sue origini risalgono al 1800, oggi è proprietà della famiglia Gloder/Montefiori; ha una estensione di circa 200 ettari tra boschi, oliveti, terreni seminati e vigneti. Di quest’ultimi, circa trenta ettari, sono riservati al Brunello.
Approfondiremo in altra occasione la loro prestigiosa produzione, più volte premiata da esperti e Guide; diverse annate del loro Brunello, per ben cinque volte, sono state incluse, dalla famosa rivista specializzata Americana Wine Spectator, tra i migliori 100 Vini del Mondo.
Oggi voglio annunciare un evento di grande rilevanza, non solo per Montalcino ma per tutta la Toscana.
Mercoledì 10 Novembre 2010, al Ristorante di Poggio Antico, accogliente e panoramico (vedi foto sotto), cuore pulsante gastronomico dell’Azienda, c’è una importantissima novità: il nuovo Chef/Patron, il Tedesco Oliver Glowig (vedi foto in alto).
Oliver, formatosi alla scuola di grandi Maestri Chef, come il Bavarese Otto Koch e il nostro straordinario Gualtiero Marchesi, ha ottenuto, con la sua ottima cucina, nel 2000 in Germania, al Ristorante “Acquarello”, di Monaco di Baviera, la sua prima “Stella Michelin”. Successivamente si è trasferito in Italia, sulla Costiera Amalfitana, ad Anacapri , dove, al Ristorante “L’Olivo” del “Capri Palace Hotel”, nel giro di solo 5 anni ha ottenuto ben “Due Stelle Michelin”.
Glowig arriva a Montalcino con il grande desiderio di offrire tutta la sua speciale arte culinaria, sofisticata e leggera, fatta di rivisitazioni, della tradizione Gastronomica, basate sulla sua grande esperienza tecnica e sulla rigorosa selezione delle materie prime, prendendo in considerazione non solo i prodotti del Territorio, ma anche ciò che di più prezioso e fresco può offrire il Mare.
Un grande ed importante evento, nel mondo dell’Alta Cucina, l’arrivo dello Chef Oliver Glowig che, in prima persona, prende la conduzione del Ristorante di Poggio Antico a Montalcino: una nuova sfida che lo porterà sicuramente a raggiungere nuovi successi.
Ristorante di Poggio Antico
Località I Poggi, Montalcino (SI)
Tel. 0577 849200
http://www.poggioantico.com/