sabato 16 luglio 2011

ALL’OSTERIA DE’ MESSERI DI BIBBONA (LI) UNA SOLIDA TRADIZIONE CULINARIA.

In Val di Cecina, in Provincia di Livorno, c’è un piccolo e antico Comune, Bibbona, arroccato su di una dolce collina, il suo territorio si estende fino al mare.
I ritrovamenti archeologici ci indicano i primi insediamenti su questo territorio addirittura all’Età della Pietra, attraverso i secoli si risale al periodo Etrusco, ai Romani, fino a giungere nel Medioevo, dove, a Bibbona, sorse uno dei Castelli strategicamente più contesi tra Volterra , Pisa e la lontana Firenze. Qui, a cavallo dell’Anno Mille, i territori passarono sotto il governo dei Conti Della Gherardesca, nobile casata di origine Longobarda, conquistato, poi, lo stato di Libero Comune fu soggiogato dai Fiorentini nel 1406.
Bibbona ebbe il suo periodo fiorente fino al 1549, il suo declino fatto di povertà, epidemie, incursioni dei pirati e un netto calo della popolazione iniziò quando i terreni di appartenenza della comunità vennero ceduti a Eleonora Alvarez de Toledo y Osorio, la prima ricca moglie spagnola di Cosimo I de’Medici. Gli abitanti di Bibbona (Bibbonesi) vennero costretti a pagare un affitto per i loro ex terreni, questa gabella si chiamava “Terratico”. Nel 2006, riprendendo questo antico nome è stata ufficializzata la “D.O.C. Terratico di Bibbona” per i Vini dei Comuni di Bibbona, Cecina, Rosignano e Collesalvetti.
Grazie alle bonifiche e alle riforme fatte da un sovrano illuminato come il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo II d’Asburgo-Lorena (1747-1792) anche Bibbona migliorò il suo “status” e, nel 1789, il Comune riebbe anche le terre, che però furono date solo ai proprietari più ricchi.
Oggi Bibbona con il suo centro storico e con le Frazioni della California e di Marina di Bibbona è una interessante e piacevolissima meta turistica che produce nelle sue terre, tra l’altro, Olio Extra Vergine di Oliva e Vino.
Ai signori di alto lignaggio, nel Medioevo, veniva attribuito il titolo di “Messère”, più che appropriato che nel centro storico di Bibbona ci sia un Ristorante, molto caratteristico, che si chiami "Osteria De’ Messeri", i cui titolari sono Andrea Giusti e Katia Minuti Innocenti.
Andrea, nato a Livorno nel 1975, ha innata la passione per la ristorazione, su consiglio della sua professoressa d’Italiano, si iscrive all’Istituto Statale Alberghiero “E. Mattei” di Rosignano (LI), dove si diploma per i servizi di Sala. Dopo varie esperienze entra a lavorare al Ristorante Bagatelle di Marina di Cecina (LI), dove rimarrà fino al 2003 diventando prima Sommelier (F.I.S.A.R.) e poi Responsabile di Sala. Successivamente rileva a Bibbona un Locale che aveva aperto nel 1992, l’Osteria De’Messeri, nel 2007 acquista, sempre a Bibbona, l’Enoteca Savio e dopo tre anni di laboriose ristrutturazioni vi trasferisce la definitiva sede dell’Osteria De’ Messeri.
Katia è nata a Pisa nel 1975, la passione per la cucina è di Famiglia, la Mamma dal 1960 è la Cuoca del Ristorante La Bolognese di Marina di Bibbona, il Locale del fratello della Mamma. Katia è giovanissima quando incomincia a lavorare nella cucina del ristorante di Famiglia, e nello stesso tempo studia e si diploma Geometra all’Istituto Tecnico Statale “B. Buontalenti” di Livorno, continuando poi a lavorare il giorno in uno studio tecnico e la sera in vari Ristoranti. Nel 1997 conosce Andrea Giusti, dopo qualche anno di fidanzamento, nel 2003 rileva con Andrea l’Osteria De’ Messeri divenendo ufficialmente la Chef. Nel 2006 Katia e Andrea si sposano, e dalla loro unione nel 2007 nascono due bellissimi gemelli, Edoardo e Filippo. Oggi nella nuova ubicazione dell’Osteria De’ Messeri Katia è la Regina assoluta della cucina.
Il Ristorante Osteria De’ Messeri, inaugurato il 5 Agosto 2010 in occasione della bella Festa Comunale di “Convivia”, è situato nel fondo di un vecchio Frantoio del 1865, un grande portone ad arco, in ferro e vetro, ci introduce nell’unica sala accogliente e raccolta, con il pavimento in pietra, il soffitto con travi, travicelli e mezzane, anche le pareti sono di pietra grezza. Al centro la struttura della vecchia molazza a pietra, la vasca con la mole e uno dei due “macelli” (le grandi ruote di granito) a destra l’incavo della vecchia pressa con l’altra ruota su cui e stato ricavato il piano per il piccolo angolo ufficio. Pochi i tavoli, una trentina di coperti, qualcuno di questi è appoggiato su due grandi lastre di vetro che si aprono sul pavimento e permettono di vedere alcuni reperti della vita agricola dei tempi passati. L’ arredamento è semplicemente rurale ben curato. Con la bella stagione si può mangiare fuori, davanti all’Osteria. Atmosfera e apparecchiatura informale mettono il cliente a proprio agio.
La Carta dei Vini è importante, molte le Etichette del Territorio, vasta scelta di Vini Bianchi e Rossi, compreso un consistente assortimento di Vini pregiati.
Il Menu è fatto principalmente di piatti della Tradizione, soprattutto Terra, ma su prenotazione anche percorsi degustativi con Pesce freschissimo.

Dove è possibile si predilige la filiera corta, qui il “KM. 0” è di casa. Le materie prime usate sono solo di ottima qualità e sono scelte accuratamente, la spesa è giornaliera, la pasta è fatta in Casa, l’Olio Extra Vergine di Oliva proviene da piante curate personalmente.
Ma veniamo alla ampia degustazione fatta:
- Carpaccio di Chianina con tartufo e scaglie di Parmigiano Reggiano (la carne proveniva da un Manzo allevato nell’Azienda Agricola Ferrone Alessandro, di Bibbona);
- Petto d’oca affumicato con mele fritte su misticanza di verdure e Aceto Balsamico.
Questi primi due piatti sono stati accompagnati da Castello D’Albola Chardonnay 2009, Bianco Toscana I.G.T., 100% Chardonnay, 12,5% Vol., prodotto nella bella Tenuta di Castello D’Albola, adagiata in cima alla splendide colline chiantigiane a Radda in Chianti (SI).
- Tagliatelle al sugo di cervo;
- Ravioli d’anatra e foie gras con tartufo;
- Cinghiale al cacao e pinoli.
In abbinamento a Poggio alle Querce 2005, Bolgheri Superiore Rosso D.O.C., prodotto con Uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, 13,5% Vol., dall’Azienda Agricola Poggio alle Querce di proprietà della Famiglia Pavoletti, di Castagneto Carducci (LI), una della dieci Aziende a conduzione familiare che fanno parte del Consorzio Vignaioli della Costa Etrusca.

- Tortino al cioccolato con panna fresca.
Con il dolce è stato servito Caparzo Moscadello di Montalcino 2002 D.O.C. Vendemmia Tardiva, 100% Moscato Bianco, 15% Vol., prodotto, con uve vendemmiate non prima del 1 di Ottobre, dopo un periodo di appassimento sulla pianta di 45 giorni, dalla Tenuta Caparzo di Montalcino (SI).
Una degustazione molto interessante, belle le presentazioni, ottimi profumi e sapori, validi gli accostamenti, abbondanti le dosi (il che non guasta), certamente una cucina casalinga di ottimo livello.
All’ "Osteria De’ Messeri" Andrea Giusti e Katia Minuti Innocenti oltre che ad accogliervi con premura e cordialità in un ambiente caratteristico vi faranno provare i piaceri della solida tradizione culinaria di questo Territorio.

Ristorante Osteria De’ Messeri
Via Mazzini, 3/4 Bibbona (Livorno)
Tel. 0586 670327
www.osteriademesseri.it




















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