venerdì 30 settembre 2011

OTTIMO CAVIALE DELLA ROYAL FOOD E OTTIMI VINI IN DEGUSTAZIONE AL GRAND HOTEL PRINCIPE DI PIEMONTE DI VIAREGGIO.

Lunedì 26 Settembre 2011, nel pomeriggio, presso la bellissima veranda del lussuoso Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (LU), sorto nel 1925 e riportato agli antichi splendori dopo una lunga ed impegnativa ristrutturazione nel 2004, si è svolta una degustazione molto interessante di Caviale e Vini.
Tutte le Aziende partecipanti avevano un comune denominatore: il responsabile vendite di zona il bravo e infaticabile Massimo Moschini, che ha progettato, organizzato e diretto l’evento con l’apporto della sua gentile signora.
Le Aziende Vitivinicole erano numerose e di alto livello.

Diverse Etichette in degustazione sono state premiate, dalla Guide Specializzate del Settore, con i massimi voti:


- Società Agricola Altacutena, del grande Sebastiano Ragnedda, con i suoi Vini Bianchi prodotti a Porto Cervo, Arzachena (OT);

- Azienda Vinicola Badia a Coltibuono, “l’Abbazia del Buon Raccolto” in Gaiole in Chianti (SI), della storica Famiglia Stucchi Prinetti, con i loro Chianti Classici D.O.C.G.;


- La Campo di Sasso Distribuzioni con la Tenuta di Biserno di Bibbona (LI), i super conosciuti Champagne Pol Roger, i Vini Bianchi Neozelandesi e il Tokaji Ungherese;

- Aziende Agricole Cecchi, Viticoltori in Castellina in Chianti (SI) dal 1893, con i loro Vini Rossi, I Vini Bianchi e gli Champagne di Collard-Picard, un piccolo produttore RM (Récoltant-Manipulant) di Villers sous Chatillon (Francia);


- La Cantina Girlan, una società di 230 Viticoltori, in Alto Adige a Cornaiano (BZ), con tutto l’assortimento della loro produzione divisa nelle tre linee, “I Classici”, “I Vigneti” e “Le Selezioni”;


- Azienda Agricola Maso Martis di Martignano in Provincia di Trento, i proprietari Antonio e Roberta Stelzer hanno portato i loro Spumanti, i Vini Bianchi, “L’Indaco” Rosso e i Vini da Meditazione “Sole D’autunno” e “Moscato Rosa”;


- Cantina Rotaliana, Mezzolombardo (Trento), con i suoi Vini Bianchi, Rosati e Rossi prodotti da Vitigni Autoctoni;

- L’Azienda Agricola Il Carpino, Località Sovenza, San Floriano del Collio (GO), proprietà dei carissimi amici Franco e Anna Sosol, con i loro Vini Bianchi e Rossi espressioni nitide del loro straordinario Territorio, nelle due linee “Vigna Runc” e “Selezione Il Carpino”;

- Società Agricola Colvendrà, Refrontolo (TV), proprietà della Famiglia Della Colletta, con i loro Vini Spumanti, Bianchi Frizzanti, Bianchi Fermi, Vini Rossi, Vini Passiti e Distillati prodotti nel cuore della zona di Conegliano Valdobbiadene;


- Azienda Agricola Mirabella, Rodengo Saiano (BS), con i loro Spumanti Franciacorta D.O.C.G., insieme ai Vini Bianchi, Rosati e Rossi, al Passito e alla Grappa;

- L’Azienda Villa Raiano, Località Cerreto, San Michele di Serino (AV), della Famiglia Basso, era presente uno dei Titolari, un altro carissimo amico, Paolo Sibillo, con i loro Vini Bianchi e Rossi, ricchi dei classici sentori di quella Terra e dei loro Vitigni Autoctoni, gli Spumanti e la Grappa.


Oltre a tutte le sopracitate Aziende, si poteva degustare anche i Caviale Italiano di allevamento della Royal Food.

Questa Ditta, straordinariamente ben presentata dalla gentilissima e affascinante titolare, la signora Nancy D’Aiuto (vedi foto in alto), è l’esclusivista per la vendita in Italia della Caviale S.r.L., di Calvisano (BS), leader nel settore dell’Itticoltura relativa all’allevamento degli Storioni.

Con il termine “Storione” si identificano circa 26 specie di grandi pesci che appartengono alla Famiglia degli Acipenseridae, una tra le più antiche famiglie (sono stati trovati fossili con 200 milioni di anni) di pesci ossei (con una struttura non cartilaginea) oggi esistenti e a rischio di estinzione.
Si dà il nome di Caviale “vero” alle uova non fecondate di alcune particolari e rare tipologie di Storioni (i principali sono Beluga, Sterlet, Ossietra, Sevruga), queste uova possono essere “Fresche”, quelle di maggior valore gastronomico, o “Pastorizzate”.
La Royal Food ha portato e fatto assaggiare con professionalità e cura tutti i suoi prodotti artigianali, frutto di una lavorazione rigorosa che garantisce sempre la freschezza, mantenendo le caratteristiche del Caviale selvatico, confezionati anche in astucci eleganti e funzionali:
- Perluga Black Label (Etichetta Nera), Fresco e Malossol (in russo “con poco sale”), l’eccellenza del Caviale;
- Perluga Blue Label (Etichetta Blu), Fresco e Malossol, secondo la migliore tradizione Russa;
- Caviar Caviale, Pastorizzato e Malossol, offre la possibilità di una degustazione senza i limiti di una vicina scadenza.
Un pomeriggio molto divertente, trascorso piacevolmente degustando ottimo Caviale e ottimi Vini, in compagnia di bravi e simpatici Produttori.

www.matteunobile.it
www.coltibuono.com
www.biserno.it
www.cecchi.net
www.girlan.it
www.masomartis.it
www.cantinarotaliana.it
www.ilcarpino.com
www.colvendra.it
www.mirabellavini.it
www.villaraiano.com
www.royalfoodcaviar.com







domenica 25 settembre 2011

SASSICAIA 1987: UN NETTARE MATURATO IN MOLTI ANNI.

Quando con l’annata 1968 (poche migliaia di bottiglie), il Marchese Mario Incisa Della Rocchetta (1899-1983), padre di Nicolò, commercializzò per la prima volta il suo Vino Rosso Sassicaia, prodotto nella Tenuta di San Guido di Bolgheri in Provincia di Livorno, fu sicuramente una “rivoluzione” e un balzo in avanti di tutta l’Enologia Italica.
Fino ad allora nessuno si era nemmeno immaginato di produrre un Vino con un taglio Francese “Bordolese” (termine che indica l’uso dei Vitigni di quel Territorio) sul suolo Italiano.

Questa innovativa e pregevole intuizione nacque dalla somiglianza della terra sassosa (sassicaia appunto) di Bolgheri con le Graves (in Francese terreni ghiaiosi) di Bordeaux, una zona ubicata sulla riva sinistra del fiume Garonna.

Il Sassicaia un Vino eccezionale prodotto con 85% di Uva Cabernet Sauvignon e il 15% di Cabernet Franc, grazie anche alla bravura dell’Enologo Giacomo Tachis, diventerà in pochissimi anni uno dei Vini più pregiati e ricercati al mondo. Sarà anche, dal 5 Novembre 1994, la Denominazione di Origine Controllata “Bolgheri Sassicaia”, la prima D.O.C. della storia Italiana data ad una sola Azienda Vitivinicola.
Il Vino dall’etichetta su cui è impressa la “Stella d’oro ad otto punte” è ormai un mito e stapparne una bottiglia, per gli appassionati, è un amorevole e religioso rito. Quando poi l’annata aperta è così particolare come questo 1987, le emozioni aumentano vertiginosamente. L’87 era stata una vendemmia quasi abbondante e di buona qualità, rimasta in Barriques (20% legno Jugoslavo e 80% Francese) per circa 21 mesi, poi aveva proseguito la maturazione in vetro.
Il Vino di quest’annata è indicato dallo stesso produttore come un prodotto da una vita media e dal raggiungimento dell’apice nel giro di pochi anni dall’imbottigliamento.
Molta la mia sorpresa, dopo averlo stappato, nel trovarlo ancora decisamente vivo, dal bel colore rubino, estremamente piacevole e intenso negli aromi, avvolgente, fine e vellutato nel gusto, decisamente lungo.
Sicuramente un grande Vino, il Sassicaia 1987, estremamente elegante e con una piacevolezza entusiasmante; prendendo come metodo di misura la superlativa annata successiva, il 1988, un nettare poco al di sotto, ma sempre eccellente.

www.sassicaia.com

domenica 18 settembre 2011

LA ROTTA DEL VINO 2011: STRAORDINARIA ANCHE QUESTA EDIZIONE.

Nei giorni di Sabato 10 e Domenica 11 Settembre 2011 si è svolta la kermesse dell’Ottava Edizione della Rotta del Vino, come sempre organizzata dal Porto Turistico di Cala de’ Medici di Rosignano Solvay in Provincia di Livorno. L’impegnativa Manifestazione ha visto sfidarsi, nel tratto di mare antistante il Porto, 20 bellissime barche a vela con a bordo Chef, di importanti Ristoranti Toscani, in abbinamento alle Aziende Vitivinicole dei Grandi Cru della Costa Toscana. Per questa Edizione oltre alle due Giurie, composte da importanti Giornalisti di note Guide e Testate specializzate del settore enogastronomico, è stata aggiunta anche la Giuria Estetica, che valutava la composizione dei piatti.
Venerdì 9, l’apertura dell’evento con la serata dedicata alla Risotto Parade, una simpatica sfida che vede cimentarsi giornalisti e altri concorrenti che cucinano, davanti al pubblico, un risotto.

Anche quest’anno moltissimi i presenti, che hanno svolto anche il compito di giurati. Si sono sfidati in questa “dura lotta con la mantecatura”: Roberta Cini, Cesare Moroni, Alessandra Rachini, Salvatore Corazza, Bruno Bruchi, Fioravante Gerbi.

Ospite d’onore il Ristoratore Livornese Alfredo Sibaldi Bevilotti, per ben due volte premiato dalla prestigiosa Guida “Michelin”con la “Stella”. Presente anche il Maestro “Beppe” Vessicchio, famoso Direttore d’Orchestra.
Sponsor della serata il Riso “Acquerello”, un prodotto dalla qualità straordinaria, coltivato, raffinato e confezionato nella Tenuta Colombara di Livorno Ferraris in Provincia di Vercelli, proprietà della Famiglia Rondolino. Questo Riso, Carnaroli Extra, ha uno dei suoi punti di forza nell’invecchiamento per 7 anni del riso grezzo.
Il vincitore è stato il Maestro Salvatore Corazza (uno dei più grandi batteristi della storia musicale Italiana), assistito dalla signora Enrica Vessicchio, con “Profumi d’Autunno”, un risotto all’Uva Bianca Regina e Roquefort (formaggio Francese erborinato).

La conduzione è stata fatta dal grande esperto di Vini Paolo Valdastri e da me.
Un tempo bellissimo ha favorito le due giornate della veleggiata.
Sabato 10, all’ora di pranzo, la prima manche della Regata. Sono stati preparati a bordo 20 primi piatti di grande livello, accompagnati dai Grandi Cru della Costa Toscana.
La sera, per i Giurati, le Autorità Civili e Militari, i Giornalisti delle Testate coinvolte, si è svolta una Cena di Gala presso il Ristorante Golden di Cala de’ Medici. Per questa occasione lo Chef del Golden, Daniele Contini, ha preparato un “Cacciucco” (zuppa di pesce classica ed “unica” del territorio Livornese) mentre lo Chef ospite, Alessandro Garzillo del Ristorante Capo Santa Chiara di Boccadasse, Genova, ha cucinato la “Bouillabaisse”. Questa particolare zuppa Francese di pesce, fatta con diversi tipi di crostacei, di pesci e di verdure, nasce in Provenza (antica Provincia del sud-est della Francia), e si differenzia per la particolare selezione di erbe e spezie provenzali usate e per la lunghissima cottura a fuoco lento.
Sia per la Risottata che per la cena di Gala il servizio dei Vini è stato espletato dai bravi Sommelier della F.I.S.A.R. Condotta “Due Valli” (Rosignano e Cecina).
In contemporanea alla cena, nella Piazza del Borgo di Cala de’Medici, una grande e affollata festa con musica dal vivo e molti Stands Gastronomici. Si potevano degustare la Trippa e il Lampredotto della Tradizione Fiorentina, la carne del Mesopotamia Doner Kebab, la Porchetta, i Salumi e L’Uovo 61 di Paolo Parisi, le Trofie al Pesto Genovese, fatte da Roberto Panizza, inventore del Campionato del Mondo di Pesto Genovese al Mortaio, i Vini dei Grandi Cru della Costa Toscana serviti dai Sommelier F.I.S.A.R., la Torta di Ceci (con il mitico 5e5 Livornese) del Ristorante Golden, I Tartufi dell’Azienda Savini, i Formaggi della Fattoria il Lischeto, le Paste Artigianali del Pastificio Caponi, i Peperoncini di Biopeperita, lo Zafferano dell’Azienda Agricola La Taverna, “Tutte le Spezie del Mondo” di Francesca Giorgietti, gli Sformati e le Crostate del Podere Alba, non potevano mancare, per grandi e piccini, anche i bomboloni, i dolci e i chicchi.
Domenica 11, sempre all’ora di pranzo, la seconda manche della Regata, con gli Chef che hanno preparato dei secondi piatti, sempre in abbinamento ai Vini, e, non era cosa facile, il livello è stato ancora più alto.
Fuori concorso le Giurie hanno potuto assaggiare anche due piatti preparati dal giovane Chef Luca Rosati dell’Hotel Agriturismo Tenuta Di Pratello, Peccioli, Pisa.
Nel pomeriggio è stata effettuata, presso il Re Noir Lounge Bar del Borgo di Cala de’ Medici, la Premiazione dei vincitori nelle varie Classifiche (vedi foto in alto), durante la quale è stato presentato dall’Arch. Ludovica Mantovani, una delle autrici, anche il bel Libro “Le Gastronautiche, un Viaggio nel Sapore”. Il libro è stato uno dei premi dati al Ristorante Primo Classificato della Gara Enogastronomica.
CLASSIFICA VELICA (solo imbarcazioni):
- 1) Breezy, di Andrea Formichi;
- 2) Phantomas II, di Carlo Podestà;
- 3) Supereva, di Giuseppe Di Gabbia .
CLASSIFICA COMBINATA (Imbarcazione, Ristorante e Azienda Vitivinicola):
- 1) Sugar and Spice (di Alessandro Pini), L’Imbuto, Poggio Rosso;
- 2) Phantomas II (di Carlo Podestà) , Badia di Morrona, L’Angolino di Via Magenta;
- 3) Schorch (di Alois Neukirchen), Le Nuvole, Morisfarm.
CLASSIFICA ESTETICA (solo forma e aspetto del piatto preparato dal Ristorante a bordo):
- 1) Lunasia dell’Hotel Green Park Resort;
- 2) Locanda Martinelli;
- 3) La Perla del Mare.
CLASSIFICA ENOGASTRONOMICA (Ristorante e Azienda Vitivinicola):
- 1) L’Imbuto, Poggio rosso;
- 2) Lunasia dell’Hotel Green Park Resort, Fattoria Le Ripalte;
- 3) Locanda Martinelli, Podere La regola.
Il bravo e vulcanico Chef Cristiano Tomei, del Ristorante L’Imbuto di Viareggio (LU), vincitore di questa Edizione della Rotta del Vino 2011, ha preparato, il Sabato, “Ravioli” con Robiola, pasta di acciughe, e peperoni arrosto, abbinandoli a “Veive 2010” Bianco Toscana I.G.T., 14 % Vol., 100% Viognier. La Domenica il suo piatto è stato “Piccione nel Pino” insieme a “Velthune 2009” Rosso Toscana I.G.T., 14% Vol, 100% Cabernet Sauvignon, i Vini erano, come già indicato, dell’Azienda Vitivinicola Poggio Rosso, proprietà della Famiglia Monelli, di Populonia Stazione, Piombino (LI).
Confermato il grande successo di pubblico per questa straordinaria Manifestazione che unisce all’amore per la Vela e il Mare la passione per la buona Cucina e i Grandi Vini.
Il Comitato Organizzatore della Rotta del Vino 2011, anche quest’anno ha colpito nel segno.
www.larottadelvino.it
www.portodelgusto.net
www.calademedici.net













lunedì 12 settembre 2011

PIAZZA DE’ CHAVOLI 2011: UN PREMIO INTERNAZIONALE DI GASTRONOMIA CON L’ANIMA DEL SUCCESSO.

Il Premio Piazza de’Chavoli (potete trovare la storia dettagliata, e anche altre Edizioni, nell’Archivio di questo Blog) non è solo l’Oscar Enogastronomico Italiano, ma ha in se molti altri importanti valori.

Innanzitutto vi è insito, in questo prestigioso Premio, tutta la passione per l’Enogastronomia dell’Associazione Cuochi Pisani, presieduta da Pier Luigi Pampana, che opera sotto l’egida della Federazione Italiana Cuochi e l’Unione Regionale Cuochi Toscani.
Poi c’è il desiderio del Partner Ufficiale, la Servair Air Chef (il Catering Aeroportuale che ben opera in 23 aeroporti Italiani e sulle maggiori Compagnie Aeree mondiali), di diffondere e propagandare le nostre migliori tradizioni Enogastronomiche.
Non manca il completo appoggio della bella e storica Città Toscana, che si esprime nell’alto livello delle partecipazioni Istituzionali e nel significativo Patrocinio della Provincia e del Comune di Pisa.
Infine tutto si realizza grazie all’opera meritoria, dell’instancabile impegno e della totale dedizione, del Coordinatore del Premio stesso, il Gr. Uff. Umberto Moschini.
Martedì 6 Settembre 2011 alle ore 18.30, presso il Salone “Rino Ricci” della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato in Piazza Vittorio Emanuele II, a Pisa, si è svolta la consegna dei premi della Undicesima Edizione della Manifestazione.
L’Albo d’Oro delle precedenti Edizioni si è arricchito di altri importanti nomi, presentati con la solita precisione dal bravo Giornalista Pisano Marco Barabotti e premiati dalle Autorità civili e militari presenti.
Categoria Cuoco: Craig Hopson, grande Chef Executive, di origini Australiane, di quello straordinario Ristorante che porta il nome di “Le Cirque” e che, a New York, negli Stati Uniti d’America, è una bandiera e un punto di riferimento per la gastronomia mondiale, grazie al lavoro di una vita del suo proprietario, il fantastico Sirio Maccioni; proprio l’inossidabile e super vitale Sirio ha ritirato il premio per il suo Chef.
Categoria Ristoratore: Mario Belloni , Modenese, che tra l’Emilia e la Liguria ha aperto, nei lunghi anni della sua carriera, diversi Ristoranti portandoli tutti al successo.
Categoria Viticultore: Augusto Reina Presidente della Casa Vinicola “Duca di Salaparuta” e Amministratore Delegato dell’Illva di Saronno, una tradizione di Famiglia che si tramanda dal 1425.
Categoria Storico Enogastronomico: Luciano Artusi (nipote del magnifico Pellegrino Artusi), con la sua inconfondibile anima Fiorentina, è uno dei divulgatori più qualificati della storia della sua Città e della Toscana.
Categoria Giornalista: Clara Barra, brava giornalista professionista della Casa Editrice “Gambero Rosso”.
Categoria Personaggio
: Marco Valletta, simpatico Chef e Professore Napoletano, Docente di Laboratorio dei Servizi di Cucina presso l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (I.P.S.S.A.R.) “Giuseppe Maffioli” di Castelfranco Veneto (TV).
Speciali premi “Tematici” sono andati anche a Pietro Beconcini, viticultore, che si è particolarmente distinto quest’anno riscoprendo, tra l’altro, il vitigno “Tempranillo Toscano”, titolare dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato (PI), e allo Chef Franco Mariani del Ristorante Nara di Massarosa (LU), per aver profuso il suo impegno nella valorizzazione della professione del Cuoco quale interprete delle verità e dei misteri che la cucina racchiude.
Quest’anno non poteva mancare, ricorrendo il centenario della sua scomparsa, un Premio particolare dedicato all’indimenticabile Pellegrino Artusi, critico letterario, scrittore e grande gastronomo Italiano (1820-1911), che è stato consegnato, proprio da Luciano Artusi, al Prof. Ferruccio Bonino (Docente del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Pisa), per aver favorito lo studio delle scienze enogastronomiche quale prevenzione primaria della salute e del benessere psicofisico.
Sono stati insigniti del titolo di Ambasciatori della Cucina Toscana gli Chef Angelo Mazzi e Pier Luigi Pampana.
La premiazione si è conclusa tra i ringraziamenti, gli applausi, le foto di rito, le interviste ai Canali Tv presenti e il rinfresco.
Alle ore 21.00, la Cena di Gala in Onore dei Premiati , nel meraviglioso Chiostro del Museo dell’Opera Primaziale del Duomo di Pisa, da cui si gode una vista mozzafiato di Piazza dei Miracoli, a pochi passi dalla Torre Pendente, splendida, completamente bianca, frutto del recente e accurato restauro.
Al piano terra i grandi tavoli, gestiti dalla delegazione di Pisa-Litorale dei Sommelier della F.I.S.A.R., per il brindisi di benvenuto.
Al piano superiore la Cena:
-Un grande, pantagruelico Buffet, con tre punti di servizio, dove tra l’altro, si potevano degustare spiedini alla caprese con basilico, focacce di Recco, delizie del Parco di San Rossore (PI), tapas miste, tartare di mare, zuppa Toscana, crostini misti, croissant farciti, pan brioches, torte di verdure in sfoglia, verdure ripiene, insalata di farro, insalata di mare.
Successivamente sono stati serviti ai tavoli:
- Cannelloni alla Zeffirino;
- Lasagnette al ragù di cortile;
- Dolce “Piazza de’ Chavoli” della Pasticceria Salza di Pisa.
I Sommelier F.I.S.A.R., Piero Ristori, Andrea Somigli, Stefania Di Sacco e Roberto Menichetti hanno servito in abbinamento:
- “Duca di Salaparuta” Spumante Brut Riserva Bianco, Metodo Charmat Lungo (Grecanico e Chardonnay), 12% Vol., e “Kados” 2010 I.G.T. Bianco Sicilia (100 % Grillo), 13% Vol., dell’Azienda Duca di Salaparuta, Marsala (TP);
- “Tempranillo” 2008 Rosso Toscana I.G.T. (90% Tempranillo e 10% Sangiovese), 14,5 % Vol., dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato (PI).
Tutto perfetto, la serata gastronomica è stata curata e condotta, con molta attenzione, dallo Staff del Ristorante “I Sovrani” (Gruppo Zeffirino della Famiglia Belloni) del nuovo Hotel 5 Stelle Lusso “Abitalia Tower Plaza” di Pisa. Molto Brava la Brigata di Cucina diretta dallo Chef Executive Napoletano Antonio De Roma, detto Tony, e anche il personale di Sala, tutta l’organizzazione era sotto la responsabilità del Direttore del Ristorante, il gentile e premuroso Vincenzo Capretti.
Alla fine della bellissima serata sono stati consegnati degli attestati di merito a tutti e quattro i Sommelier F.I.S.A.R. presenti.
Bella e valente anche Jessica Cochis, la giovane sassofonista che ha allietato i convenuti con la sua musica.
Un particolare riconoscimento, per la puntuale organizzazione generale e il coordinamento con la Stampa, và all’Agenzia pubblicitaria e di comunicazione Archimedia Communication di Pisa, curatrice dell’immagine del Premio.
Il Premio Enogastronomico Piazza de’Chavoli 2011 ha riaffermato, in questa Undicesima Edizione, oltre il suo grande prestigio, anche la sua particolare "anima" ricca di molte "sensibilità" che, in fondo, sono il segreto del suo successo.
All’anno prossimo con la Dodicesima Edizione.

http://www.premiopiazzadechavoli.it/
http://www.airchef.it/
http://www.abitaliatowerplaza.com/













domenica 4 settembre 2011

CULURGIONIS: UNA SPECIALITA’ SARDA PRODOTTA DA ”ANTICHI SAPORI D’OGLIASTRA”.

L’Ogliastra (in Sardo Ogiastra o anche Ozzastra) è un’entità territoriale storicamente e geograficamente ben definita, si trova in Sardegna, nella parte centro orientale, e si affaccia, per un centinaio di chilometri di meravigliosa, frastagliata e incontaminata costa, sul Mare Tirreno.
Dal 2001 è stata istituita come una nuova Provincia, staccandosi da quella di Nuoro, ed è diventata operativa nel mese di Maggio del 2005, con 23 Comuni e due Capoluoghi Lanusei e Tortolì, una popolazione di circa 58.000 abitanti e una superficie di 1.854 chilometri quadrati, che ne fanno la Provincia meno popolata d’Italia.
I primi insediamenti umani in questo territorio risalgono con molta probabilità al Neolitico (periodo preistorico con cui si chiude L’Età della Pietra), e, da allora, la tradizione e la cultura nell’Ogliastra si è sviluppata, principalmente, come agropastorale.
Da un Territorio così antico e particolare si sono sviluppati molti prodotti legati all’agricoltura e alla pastorizia che hanno dato impulso alle ricette tradizionali della zona.
Tra i piatti più tipici troviamo i Culurgionis (Culurjonis in Sardo), una sorta di saccottini di pasta ripieni fatti a mano, molto panciuti e contraddistinti su di un lato da una chiusura a “spiga”. Quelli classici sono fatti di pasta fresca di farina di grano tenero e semola di grano duro, il ripieno di fiocchi di patate, pecorino sardo (fresco o stagionato), olio extra vergine di oliva, formaggio salato, aglio e sale.
Oltre ai Culurgionis classici esistono anche altre versioni, il ripieno varia e viene aggiunta, rispettivamente, la menta o i funghi porcini.
Nella parte più meridionale della Sardegna il ripieno viene fatto anche con ricotta fresca di pecora o capra, uova e zafferano, con ulteriori varianti dove viene aggiunto il Pecorino Sardo, bietole o spinaci.
La preparazione di questa specialità è semplicissima:
- Immergere i Culurgionis , uno alla volta, in acqua bollente salata e delicatamente girare;
- Dal momento che salgono in superficie aspettare 5 minuti per poi scolarli con attenzione.
Il condimento più semplice è burro e salvia o olio extra vergine e bottarga grattugiata, ma consiglio vivamente di condirli con una buona salsa di pomodoro e una bella spolverata di Pecorino Sardo grattugiato.
Nell’Ogliastra, più precisamente a Tertenia, c’è una bella Azienda di pasta fresca che produce, dal Luglio del 2000, alcune preparazioni tradizionali tra cui i Culurgionis, il Pastificio è leader per questa specifica produzione, e si chiama “Antichi Sapori D’Ogliastra”.
Titolare di questa interessante realtà è la signora (segnora) Depau Itala.
L’Azienda ha i suoi punti di forza nella realizzazione delle antiche ricette, con materie prime di eccellenza, e con un ciclo produttivo artigianale, dove la straordinaria manualità delle addette è fondamentale, ma, per ottenere il miglior risultato di igiene e conservazione, viene integrato con moderne tecnologie.
Antichi Sapori d’Ogliastra produce anche altri tipi tradizionali di paste fresche:
- Malloreddus, conchiglie rigate chiamate anche “Gnochetti Sardi”;
- Sebadas, raviolone ripieno di formaggio fresco di giornata, in origine era un secondo piatto ma oggi si serve con zucchero e miele;
- Coccoi prena, una pasta simile al pane, ma di semola di grano duro, ripiena e dalla forma accattivante;
- Ravioli ai vari sapori.
Non c’è che da ringraziare una bella realtà come l’Azienda “Antichi Sapori d’Ogliastra” per l’impegno con cui ci riporta in tavola preparazioni con origini antichissime ma dalla assoluta bontà, freschezza e qualità.

Antichi Sapori d’Ogliastra
Loc. San Pietro, Tertenia (OG)
Tel. 0782 92015
www.saporidogliastra.it