giovedì 21 giugno 2012

RISTORANTE BRACALI A MASSA MARITTIMA (GR): UN PRANZO MAGNIFICO.


Massa Marittima, in Provincia di Grosseto, oltre ad essere una nota e storica meta turistica, ha, per me e tutti gli appassionati di Gastronomia, un motivo di grande attrazione: la presenza di un Ristorante straordinario come Bracali.

Bracali è stato premiato con punteggi altissimi da tutte le principali Guide specializzate del settore e la prestigiosa Guida Michelin 2011 lo ha meritatamente premiato con la “Seconda Stella”.

Ho già raccontato in articoli e video-interviste, che potete trovare anche nell’Archivio di questo Blog, la storia dettagliata di questo importante Ristorante diventato un “cult gastronomico”.

Sono andato a pranzo da Francesco Bracali, Chef e titolare, insieme al fratello Luca, dell’omonimo Locale.

Come sempre, l’accoglienza è estremamente gentile e cordiale, l’ambiente comodo ed elegante, l’apparecchiatura di classe: tutto l’insieme da un piacevole ed immediato senso di agio.

Il Menu, sempre curato sotto ogni aspetto, è vario ed esprime, già nelle scelte, la grande professionalità e bravura di un grande Chef come Francesco.

La Carta dei Vini, è il “giardino della delizie” per gli appassionati e non, con il meglio di ciò che si può bere nel Mondo.

I Vini che hanno accompagnato la degustazione sono stati scelti da Luca Bracali, esperto Sommelier che ha una straordinaria conoscenza della materia a livelli mondiali.

APERITIVO :

- Un’ottima bollicina Italiana, una produzione che riserva ad ogni bottiglia attenzioni particolarissime, il “remuage”, per esempio, viene, come da tradizione, ancora effettuato a mano tramite le caratteristiche “pupitres”: Montenisa Franciacorta Brut. Franciacorta D.O.C.G., 12,5% Vol., prodotto con Uve (Chardonnay, Pinot Bianco e una piccola percentuale di Pinot Nero) provenienti dai Vigneti intorno al Borgo di Calino, nel cuore della Franciacorta, nella Tenuta Montenisa. La Tenuta si trova a sud del Lago d’Iseo è da secoli proprietà della nobile Famiglia Bresciana dei Conti Maggi, nel 1999 è nato un accordo di gestione con la Famiglia dei Marchesi Antinori.

VINO:

- Per accompagnare i piatti è stato stappato un bel Rosso del Territorio, premiato, alla sua prima uscita, proprio l’annata scelta, dalle principali Guide del settore con ottimi punteggi, Elegantia 2009, I.G.T. Maremma Toscana, 14,0% Vol., prodotto con uve vendemmiate sulle Colline Metallifere, 100% Cabernet Franc, nell’Azienda Agricolo-Forestale Rigoloccio di Abati e Puggelli, ubicata a Gavorrano (GR).

DEGUSTAZIONE :

In tavola un delicatissimo e “godurioso” burro all’erba cipollina e il buon pane assortito della casa.

- Sul vassoio di legno bicolore: Pizzette, Rotolini di fegatini di pollo ricoperti di polvere di pistacchi, Vaschettine con riso soffiato, purè di carote e un filetto di alici;

- Uovo di quaglia su quenelle di ricotta e salsa di asparagi;

- Capesante spadellate su salsa al curry, con lardo croccante e una composta di cipolle e arancia, sopra coreografia tricolore;

- Tagliatelle di seppia all’acetosella, crema di piselli e pane nero croccante;

- Lasagnetta con scampi e tartufo nero, crema di cipollotti e succo di ace addensato;

- Cappelletti di pasta cinese, polvere di lampone e profumo di sambuca, contornati da fave;

- Gamberi e rabarbaro su composta di ceci;

- Agnello Scozzese con sopra burro di acciughe Cantabriche (le migliori acciughe salate al mondo, pescate nel Mar Cantabrico, un mare litorale dell’Oceano Atlantico, che bagna il nord della Spagna), scalogno in agrodolce, julienne di rabarbaro e albicocche secche.

Il servizio, perfetto come sempre, è seguito con le presentazioni del ricco carrello dei formaggi e quello dei sorbetti.

DOLCI :

- Semifreddo al mascarpone con meringa al limone e salsa al tabacco;

- Variazioni sul cioccolato: Cremoso, Cremino gianduia e fondente, Ganache (o crema Parigina) al curry, Gelato al cacao e mousse di cioccolato bruno, Sorbetto al cacao;

- I Lecca-lecca personalizzati di Bracali dai sapori assortiti;

- Alzatina con la piccola pasticceria di Casa Bracali.

In abbinamento è stata stappata una piacevolissima mezza bottiglia di Tokaji Furmint 2002 Late Harvest (vendemmia tardiva), 11% Vol., dell’Azienda Ungherese “Tarczali Szòlò KFT” proprietà di Gregorio Dell’Adami de Tarczal e Attila Domokos.

La Cucina di Francesco Bracali, uno dei più grandi Chef del mondo, è veramente eccezionale: tradizione e innovazione s’incontrano in maniera intelligente, i sapori dei suoi accostamenti, sempre delicati e mai troppo invasivi, sono perfetti, le presentazioni bellissime.

Ci sono parole per descrivere un pranzo cosi ? Termini come buonissimo, fantastico, meraviglioso, magnifico, non rendono perfettamente l’idea.

Francesco e Luca Bracali con tutto il loro Staff hanno fatto dell’accoglienza una missione e andare al Ristorante Bracali di Massa Marittima è una garanzia di grande soddisfazione per tutti i nostri sensi.

Se volete, potete vedere la video-intervista fatta in occasione della “Seconda Stella Michelin” cliccando sul Link qui sotto:

 http://vimeo.com/22020810


Ristorante Bracali

Via di Perolla, 2

Località Ghirlanda

Massa Marittima (Grosseto)

Tel. 0566 902318

 http://ristorante.mondobracali.it/



Il Vassoio di Legno

Uovo di Quaglia

Capesante su salsa al Curry

Tagliatelle di Seppie

Lasagnetta con Scampi

Cappelletti di Pasta Cinese

Gamberi e Rabarbaro

Agnello con Burro di Acciughe Cantabriche

Semifreddo al Mascarpone

Variazioni sul Cioccolato


venerdì 15 giugno 2012

TERROIRVINO 2012, A GENOVA, UNA BELLA MANIFESTAZIONE DI SUCCESSO.




Nel 1992, ricorrevano i 500 anni della scoperta del Continente Americano, e per tale evento e per i numerosi festeggiamenti che ne sarebbero seguiti, il grande Porto Antico di Genova ha subito una totale impegnativa opera di ristrutturazione seguendo il progetto del famoso Architetto Renzo Piano.

Nel quadro di questa poderosa e imponente riqualificazione è rientrato anche il possente e lungo edificio su 4 livelli, con una superficie di ben trentunomila metri quadri, costruito alla fine del XIX Secolo come Magazzino Generale per le merci in transito al Molo Vecchio, fra cui, nel secondo dopo guerra molto cotone.

Oggi il luminoso fabbricato, dalle cui finestre si gode una magnifica vista, denominato, appunto, “Magazzini del Cotone”, è stato adibito a Centro Congressi, con ampi spazi e un grande Auditorium, divisibile in 2 sale separate, con 1480 posti, oltre a sede di altre varie attività culturali e ricreative.

Lunedì 11 Giugno 2012, al secondo piano dei Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova, si è svolta l’Ottava Edizione di TerroirVino (fino alla terza edizione si chiamava TigullioVino.it Meeting e fino alla quinta ha avuto altre locations), con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Genova e del Comune di Genova.

La Manifestazione è organizzata da TigullioVino Wine Magazine (in Internet da Aprile 2000), è il risultato delle severe selezioni sui Vini fatte, attraverso gli anni, dalla Commissione Degustatrice della Redazione del Sito. Sono state prese in considerazione le Aziende con i Vini che esprimevano più fruibilità, bevibilità, buon rapporto qualità prezzo e, soprattutto, è stata data importanza alla grande professionalità del Produttore e al legame con la sua terra.

Quest’anno si è vista la partecipazione di 122 Aziende che hanno portato, da molte Regioni Italiane, alcune anche dall’estero, il meglio delle loro produzioni. Non solo oltre 600 Vini, ma anche Olio, Pasta e altri prodotti alimentari. Ovviamente non poteva mancare dell’ottimo Pesto.

Da sottolineare il fatto che presso molti Espositori si potevano acquistare subito i loro Vini a prezzi vantaggiosi.

Il Piemonte e la Liguria erano le Regioni più rappresentate, ma molti altri Produttori provenivano dal Friuli Venezia Giulia, dal Trentino-Alto Adige, dal Veneto, dalla Lombardia, dalla Valle D’Aosta, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dalle Marche, dall’Umbria, dal Lazio, dall’Abruzzo, dalla Campania, dalla Puglia, dalla Basilicata, dalla Calabria, dalla Sicilia e dalla Sardegna.

La mattina, dalle 10.00, grande affluenza di operatori specializzati e della stampa, il folto pubblico intervenuto ha avuto accesso dalle 14.00 in poi. L’Evento si è chiuso alle ore 20.00.

Domenica 10 Giugno e Lunedì 11 si sono svolti altri interessanti eventi collaterali.

DOMENICA:

- VUU - Vinix Unplugged Unconference (la Non-Conferenza su Vino, Cibo e Interazione Online) ai Magazzini del Cotone dalle ore 11.00 alle 18.00, poi la sera la cena nel magnifico contesto di Villa Spinola, a Genova, bellissima dimora del 600 circondata dal verde di piante secolari e prati erbosi.

- GWC - Garage Wines Contest, Terza Edizione, (Confronto tra Vignaioli Internazionali dilettanti) ai Magazzini del Cotone dalle 16.00 alle 18.30.

LUNEDI:

- DDB - Degustazioni Dal Basso (Vini e Territori raccontati “facile” da appassionati autoctoni) ai Magazzini del Cotone dalle 11.00 alle 18.30;

- BWD - Baratto Wine Day Nazionale (Libero scambio di Vini e Cibi) ai Magazzini del Cotone, durante TerroirVino, dalle 10.00 alle 20.00.

TerroirVino è ben organizzata ed estremamente qualificata, è “un banco di assaggio di qualità superiore”, e negli anni è diventata un appuntamento imperdibile per gli appassionati.

Filippo Ronco, instancabile Direttore e Organizzatore della Manifestazione, ha scritto in apertura del Catalogo 2012: - “Il Vino buono rende più ferme le strette di mano, più sinceri gli sguardi e più sonore le risate tra amici. Il Vino fissa i ricordi, rendendo talvolta indelebili frammenti delle nostre vite.”

TerroirVino 2012, Incontro tra Vino, Persone e Web”, a Genova, anche quest’anno, si è confermata come una bella e interessante Manifestazione di successo.




La Prima Sala


La Seconda Sala


La Pasta di Gragnano


Il Pesto


Filippo Ronco e Giorgio Dracopulos

domenica 10 giugno 2012

AL RISTORANTE “DA DELFINA”, AD ARTIMINO (PO), GLI ANTICHI VERI SAPORI DELLA CUCINA TRADIZIONALE TOSCANA.

Nel Comune di Carmignano, in Provincia di Prato, c’è una Frazione che si chiama Artimino.

Artimino sorge su una delle innumerevoli e bellissime, verdi colline della campagna Toscana che porta il nome di “Colle del Montalbano”. Il piccolo Borgo ha origini Etrusche, e dall’ XI secolo è un Castello con mura e torri che si possono ancora ammirare. Ma l’epoca più splendente di Artimino è stata raggiunta dopo la costruzione, voluta dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’Medici (1549-1609), della Villa Medicea di Artimino. Da quel periodo l’intero Borgo divenne un annesso al servizio delle esigenze della Villa.

La Villa detta anche “La Ferdinanda” o “Villa dei Cento Camini” (uno in ogni stanza) fu edificata in soli quattro anni tra il 1596 e il 1600, ed è un capolavoro dell’Architetto Fiorentino Bernardo Timante Buonacorsi, detto Bernardo Buontalenti, vissuto tra il 1531 e il 1608. Circa venti anni dopo nacque, intorno alla Villa, la bandita del Barco Reale Mediceo, 4000 ettari di riserva di caccia (circondati da un muro lungo chilometri), ricchi, tra gli altri, di volatili, lepri, cinghiali e di bellissimi daini bianchi (albini, generatisi da una disfunzione genetica ereditaria che non pigmenta la pelle).

La Villa fu ceduta, nel 1782, dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, al Marchese Lorenzo Bartolomei, poi, per via ereditaria, entrò a far parte, nel 1848, dei possedimenti dei Conti Passerini. Nel 1911 la proprietà fu acquistata dall’onorevole Emilio Maraini e sua moglie, Carolina Sommaruga, si appassionò alla Villa attuando, negli anni successivi, profondi cambiamenti e ristrutturazioni.

Tra le iniziative più importanti ci fu quella di affidare a Delfina Giusta, moglie di uno dei guardacaccia (birri) della Tenuta, Baldino Cioni, la cucina, parte fondamentale nell’ambito dell’accoglienza riservata agli ospiti, in netta prevalenza cacciatori.

Delfina era nata nel 1909 in una casa colonica della zona, dopo la morte del padre, giovinetta, entrò a servizio di una famiglia nobile Veneziana, i Dobrowolny, che avevano anche casa in questi luoghi. Delfina, una grande lavoratrice, con una grande innata passione per la cucina, ha appreso con grande rapidità tutti gli insegnamenti della gentile padrona di casa, la signora Primetta.

Delfina nel 1930 sposò Baldino, e quando, nel 1938 prese in mano la cucina della Villa era già una Cuoca esperta, ma sono i suoi ospiti, molti dei quali personaggi noti, a farle, da subito, una grande pubblicità e a renderla famosa.

Per esempio, un grande Toscano come Ardengo Soffici (1879-1964), saggista, poeta e pittore, nel suo carteggio con un altro grande, Giovanni Papini (1881-1956), scrittore, poeta e aforista Fiorentino, lo invitava a caccia nella tenuta di Artimino soprattutto per poi gustare i prelibati piatti cucinati dalla Delfina.

Superata la Seconda Guerra Mondiale con parecchi danni, la Villa fu prontamente restaurata.

Nel 1956, dopo il passaggio di proprietà alla Famiglia Sommaruga, la Delfina incominciò a cucinare per gli ospiti in una dependance vicino alla Scuderia. Questo Locale, nel 1960, per accontentare le numerosissime richieste, si trasformò in Trattoria aperta a tutti.

La meritata fama delle Cuoca Delfina continuò a crescere.

Nel 1975, lasciato il servizio alla Trattoria della Villa di Artimino, Delfina e acquistò e ristrutturò un vecchio rudere subito fuori le mura del Borgo di Artimino. E’ nato cosi il leggendario Ristorante “da Delfina”, e la sua fama, attraverso gli anni, si è diffusa nel mondo.

Delfina Giusta è vissuta fino all’età di 101 anni, innamorata e totalmente dedita al suo lavoro che ha sempre svolto, fino alla fine dei suoi giorni, contornata dell’amore della sua Famiglia (ha avuto due figli Anna e Carlo). Anche l’ultimo anno, pur avendo perso la vista, voleva stare per forza nella Cucina del Ristorante anche solo per sgranare i fagioli.

Oggi il Ristorante “da Delfina” ad Artimino ha mantenuto esattamente il fascino di una volta e occupa ancora l’edificio in pietra ristrutturato nel 1975. La conduzione è portata avanti, secondo i dettami di sua madre da Carlo Cioni, classe 1939, nato nel vicino Comune Fiorentino di Capraia e Limite. Carlo fin dalla giovane età ha collaborato sempre con la sua mamma sia in sala che in cucina, apprendendo da lei tutti i segreti delle antiche ricette. Ad aiutarlo la moglie Franca Cambi. In cucina troviamo l’attuale Chef, Riccardo Peruzzi, nato a Firenze nel 1969, nipote di Carlo, figlio della sorella Anna. Riccardo è un cuoco esperto che ha un grosso bagaglio di esperienza formatosi in importanti Ristoranti in Francia e in Italia. Me è anche di Famiglia e ha “nel sangue” le ricette della sua straordinaria Nonna.

Al Ristorante "da Delfina" si arriva parcheggiando nel piazzale privato antistante, saliti pochi gradini si arriva sulla grande terrazza panoramica, dove con la bella stagione si può anche mangiare. L’ingresso è già una saletta, in fondo, a vista, la Cucina con il vissuto girarrosto a mattoni. Da qui a sinistra si accede ad altre due accoglienti salette, arricchite da volte e archi a mattoni da cui penzolano cesti in vimini, fiaschi impagliati e setacci. A destra una scala scende ai servizi e di fronte leggermente rialzata un’altra saletta. Il pavimento del Locale in cotto, è la giusta finitura per accogliervi in questo caldo ambiente rustico. L’accoglienza è limitata al massimo a 70 coperti per offrire agli ospiti il migliore servizio che in sala è professionalmente eseguito da Primo Ammannati e dal figlio adottivo di Carlo, Marco Roberto.

Il Menu non può che seguire la tradizione con piatti di terra che sono diventati delle vere e proprie rarità.

La Carta dei Vini è molto importante, selezionata, Champagne e Spumanti, una larghissima scelta di vini del Territorio, della Toscana e molti altri provenienti da tutte le principali Regioni Vitivinicole Italiane, i Vini Internazionali, i Grandi Formati e le Grandi Annate, non mancano i Vini da Dessert.

Le portate sono state accompagnata da un’ottima bottiglia, Piaggia Il Sasso, Carmignano 2008, D.O.C.G., 14,5% Vol., 70% Sangiovese, 20% Cabernet e 10% Merlot, prodotto con Uve provenienti dai Vigneti del Sasso, raccolte tra il 5 e il 15 Ottobre 2008, della super premiata Azienda Piaggia di Poggio a Caiano (PO), fondata da Mauro Vannucci nel 1970 e oggi portata al successo dei mercati internazionali dalla brava e bella figlia Silvia.

Ma veniamo alla degustazione:

- Crocchettine di carne patate e formaggio;

- Lingua in dolce forte con polenta fritta;

- Maccheroni all’anatra;

- Coniglio con olive e pinoli (Piatto del Buon Ricordo);

- Flan di riso con marmellata di arance “dolci/amare”;

- I cantuccini Toscani.

Il Locale appartiene all’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, prima e prestigiosa Associazione di importanti Ristoratori nata, nel 1964, con lo scopo di difendere le varie Cucine Locali patrimonio incommensurabile del nostro Paese. La loro prerogativa, unica del genere, è di regalare un “Piatto” in ceramica che ricorda la particolare ricetta degustata.

Tutto molto buono, di qualità, dai profumi e dagli aromi sinceri.

Mi sono congedato congratulandomi e abbracciando Carlo Cioni per il suo grande impegno e amore nel mantenere vivi, nel suo Ristorante “da Delfina”, gli antichi, veri e magnifici sapori della Cucina Tradizionale Toscana.

Ristorante Da Delfina

Via della Chiesa, 1

Artimino (Prato)

Tel. 055 8718074

 http://www.dadelfina.it/

  http://www.piaggia.com/



L'Ingresso e la grande Terrazza

Una delle Salette

Crocchettine di carne, patate e formaggio

Lingua in dolce forte

Maccheroni all'anatra


Coniglio con olive e pinoli, Piatto del Buon Ricordo

Flan di riso con marmellata di arance


Carlo Cioni, Riccardo Peruzzi, Primo Ammannati, Giorgio Dracopulos

sabato 2 giugno 2012

“OINOS – VIVERE DI VINO” : UNA NUOVA, BELLA E IMPORTANTE RIVISTA DI CULTURA ENOGASTRONOMICA.


 La Civiltà dell’Antica Grecia (dall’anno 1000 a.C. fino alla conquista Romana nel 146 a.C.) ha segnato in positivo, per la sua straordinaria ricchezza culturale, la Storia dell’umanità sotto tutti i punti di vista. Tra ciò che i Greci ci hanno tramandato vi sono anche le loro tradizioni alimentari e la loro passione per il frutto della pigiatura dell’Uva. Il Vino per loro era qualcosa di più di una semplice bevanda, era una sentita liturgia sociale, ludica, artistica e religiosa che si riassumeva nella convivialità del “Simposio”. Il termine stesso simposio deriva dalle parole Greche “syn” = insieme e “pino” = bere.
Molto spesso era un atto collettivo così importante che veniva praticato la sera subito dopo importanti cerimonie, matrimoni e banchetti. Il “nettare degli dei” dei Greci era molto diverso dal Vino che conosciamo, ciò era dovuto soprattutto al clima molto caldo, alla vendemmia tardiva, alle diverse tecniche di vinificazione e di conservazione, all’uso di giare e poi di otri, all’aggiunta di infusi vari, frutta secca, erbe, per non parlare dei loro sistemi di chiarificazione. Tutto ciò rendeva il Vino una bevanda molto densa, sciropposa, estremamente dolce e con un alto grado alcolico. I Greci però conoscevano perfettamente la potenza del loro Vino e ne deprecavano, l’abuso e l’ubriachezza. Per questo motivo usavano tagliarlo con abbondante acqua, a volte anche di mare (in estate vi aggiungevano il ghiaccio derivante dalla conservazione della neve), e accompagnarlo con stuzzichini vari dolci e salati, frutta, miele, formaggi e l’immancabile pane Greco che era alla base della loro alimentazione e che veniva prodotto in moltissime varianti.


Per gli antichi Greci la degustazione di Vini, anche di alta qualità (per loro), come il Pramno, prodotto nell’Isola di Icaria, fatta durante un Simposio, era una delle espressioni più nobili della loro Civiltà.

Il Vino non solo bevanda, ma in alcuni casi anche medicamento, era un inno alla gioia di vivere, un piacere di cui non si poteva fare a meno: il Vino gli antichi Greci lo chiamavano “OINOS”.

Proprio adottando questo nome, carico di fascino e di storia, è nata, nel mese di marzo 2012 è uscito il primo numero, una interessante Rivista Trimestrale che racconta dei legami dell’uomo alla terra, il mondo dei vignaioli, dell’olio, del turismo, e della cultura enogastronomica nazionale e internazionale : “OINOS – Vivere di Vino”.

Stampata, ad Arcidosso, in Provincia di Grosseto, dalla modernissima Casa Editrice C&P Adver / Edizioni Effigi, proprietà di Mario Papalini, specializzata in comunicazione, grafica, web ed editoria.

Oinos ha come Direttore Responsabile il bravo ed esperto Andrea Cappelli, coadiuvato dai validi collaboratori, Rachele Ricco, Capo Redattore, Stefano Cherubini, Direttore Artistico, Paolo Rubei e Silvia Filoni per il Progetto Grafico e l’Impaginazione, Alessandro Ercolani, Redattore, Francesca Brogi, Amministrazione e Pubblicità, Mario Papalini si occupa del Coordinamento Editoriale.

Oltre a tutti loro la Rivista da spazio a collaboratori, preparati ed esperti, con nomi del valore di Gianfranco Soldera, Paolo Baracchino, Carlo Bencini, Silvana Biasutti, Alessia Bruchi, Laura Censi, Pasquale Di Lena, Michele Dreassi, Massimo Lanza, Diego Mancuso, Gianluca Mazzella, Melissa Sinibaldi e Paolo Vagaggini.

Oinos è illustrata con le splendide immagini di un professionista come Bruno Bruchi, che nelle sue bellissime fotografie mette, oltre a tutta la sua perizia, anche tutta la sua grande passione per l’Enogastronomia.

Il Periodico si presenta molto bene con una veste grafica nuova, giovane, creativa ed elegante nel suo grande formato 24x33 cm., una foliazione media di 96 pagine, a colori, su una bellissima carta patinata, ed è perfettamente rilegato in brossura cucita.

Del “Primo Numero” ne sono state stampate 6.000 copie e in Copertina c’è immortalato, proprio da Bruno Bruchi, Antonio Moretti un imprenditore di successo che è anche un importante viticoltore, titolare della Tenuta Sette Ponti, sulle Colline di Arezzo, e della Tenuta Feudo Maccari a Noto in Provincia di Siracusa.

Mario Papalini in chiusura del suo Editoriale, a pagina 4 del primo numero, ha scritto : ”Oinos è la dimora sensoriale e quotidiana dell’approccio all’esperienza dell’amor proprio, intesa come accoglienza molteplice delle produzioni agroalimentari, che si fa percorso di pura conoscenza e bellezza”.

Per gli antichi Greci “Oinos” era il Vino, per noi oggi “OINOS - Vivere di Vino” è una nuova, bella e importante Rivista di Cultura Enogastronomica, che non bisogna assolutamente perdere, e per questo è meglio abbonarsi seguendo le istruzioni che trovate sul Sito, il link è indicato sotto.

http://www.oinosviveredivino.it/

http://www.cpadver-effigi.com/


OINOS, la Copertina del Primo Numero


OINOS, una bellissima foto nel Primo Numero


OINOS, Primo Numero, pagine 44 e 45
 
OINOS, Primo Numero, pagine 58 e 59


OINOS, Primo Numero, Pagine 62 e 63