domenica 14 aprile 2013

CUCINA TRADIZIONALE VS. CUCINA INNOVATIVA : AMICHE O NEMICHE ?




Il grande Luigi Veronelli (1926-2004), mai abbastanza compianto enologo, cuoco, gastronomo e scrittore Milanese, amava dire: “ il Vino è il canto della terra verso il cielo”.
Vorrei aggiungere, “immodestamente”, a questa straordinaria frase del maestro: “il Buon Cibo è la musica che accompagna questo canto”. 

Mangiare e bere sono necessità vitali, ma per mangiare e bere bene bisogna impegnarsi in una vere e propria arte del “bien vivre”.

Una  preparazione culinaria se fatta bene può essere una “forma d’arte” completa che coinvolge tutti i sensi ma, soprattutto, è l’espressione più sincera e profonda dell’animo di uno bravo Chef.

Esiste una “diatriba” tra chi sostiene la difesa a spada tratta della “Cucina Tradizionale” e chi inneggia ai contenuti di quella “Innovativa”.

Ma mettiamo qualche puntino sulle “i”.

Qual è  una preparazione di Cucina Tradizionale ?

Sicuramente il Cacciucco, la Pasta con il pomodoro, il Riso con lo zafferano, le carni alla brace, i dolci delle feste e una infinità di ricette sparse nelle varie zone della nostra penisola ognuna con una sua storia e una sua peculiarità. Bene.

Ma anche questi piatti definiti “Tradizionali” a suo tempo furono “Innovativi”.

Il Cacciucco, ad esempio, è una magnifica “Zuppa di Pesce” nata dall’incontro di numerose genti di diverse nazionalità, ognuna con la propria cultura alimentare, che nell’antica e portuale Città di Livorno trovarono accoglienza, grazie alle “Leggi Livornine” (1591) che i Granduchi di Toscana vollero per attirare una folta e varia popolazione.

Il suo nome probabilmente deriva da parole foneticamente quasi uguali provenienti da Paesi molto lontani  (Spagna, Turchia, Vietnam). 
Inconfutabile è che si tratta di un piatto povero, che nasce dagli avanzi della pesca giornaliera, come tutte le zuppe di pesce Italiane e del Bacino del Mediterraneo.

La Ricetta del Cacciucco non ha dei vincoli stretti sulle tipologie dei pesci con lisca da usare (la scelta ricade sulla disponibilità del pescato del giorno), ma piuttosto è legata al come, dove e con cosa si cuociono i vari ingredienti.  
E’ fondamentale che abbia un sapore robusto, saporito e piccante. 
Il Cacciucco, nel piatto, è accompagnato da fette di pane Toscano abbrustolito e strusciato con l’aglio.

Chi, volontariamente o casualmente, fece il primo Cacciucco inventò un piatto innovativo che oggi è un pilastro della Cucina Tradizione Livornese.

Altro esempio, il Risotto allo Zafferano (nome scientifico “Crocus Sativus”), vero e proprio “cult” nel Milanese, nasce parecchio tempo dopo il 1300, periodo in cui la spezia venne importata in Italia dall’Asia Minore attraverso la Spagna e usata principalmente come colorante.

Chi, volontariamente o casualmente, fece il primo Risotto allo Zafferano inventò un piatto innovativo.

Così pure la Pasta con il Pomodoro (Solanum Lycopersicum), come un’infinità di piatti della Cucina Italiana che contengono nella ricetta questo “frutto/bacca” di una pianta annuale originaria del Centro America e del Sud America, che non poteva essere fatta prima della scoperta di quel Continente (12 Ottobre 1492). 

Il Pomodoro arrivò in Italia intorno al 1540, per secoli fu usato solo come pianta ornamentale, era considerato anche velenoso, solo negli ultimi decenni del 1700 giunse sulle nostre tavole con un’inaspettata ed improvvisa diffusione grazie alle sue straordinarie peculiarità.  

Chi, volontariamente o casualmente, fece il primo Spaghetto al Pomodoro inventò un piatto innovativo.

Anche il Cornetto Algida, ha fatto la storia del gelato tradizionale, ma è nato in Italia solo nel 1960
Si tratta del primo cono venduto già confezionato.

Ma nel 1949 un gelataio Veneto Italiano, rimasto per amore in Spagna dopo aver fatto il volontario nella Guerra civile, inventò il “Topolino” un gelato su cono di cialda wafer ripieno di crema alla panna e ricoperto con croccante cioccolato fondente belga. 
Il simpatico nome gli fu dato in onore dell’Italia e della Fiat Topolino (non del cartone animato che in Spagna si chiama Ratòn Miguelito). 

Questo gelataio si chiamava Arturo Campo, lavorava insieme alla moglie Jole Mosena
Oggi nella Città di Cadice in Andalusia, il figlio Gianni, 69 anni nel 2012, con figli e nipoti, gestisce ancora la “Salòn Italiano Heladerìa” dove offre gelati con ingredienti rigorosamente di stagione e continua a fare il famoso cono “Topolino”.  

Anche qui il Cornetto al cioccolato è Tradizionale o Innovativo?

Potrei andare avanti con altri esempi all’infinito, ma passiamo alla Cucina oggi definita “Innovativa”.  

La “Nouvelle Cuisine” è stata battezzata e definita da due gastronomi Francesi, Henry Gault e Christian Millau, per meglio descrivere il lavoro di alcuni giovani Cuochi in urto con la cucina classica. 
Essi stilarono i 10 punti del “manifesto della libera interpretazione della cucina stagionale e regionale”, con una particolare cura ed attenzione negli accostamenti dei vari sapori e nelle studiate presentazioni.

Questa Scuola ha fatto breccia nel Mondo

In Italia tra i molti bravi e super qualificati Chef che hanno seguito questa idea non posso non nominare il maestro Gualtiero Marchesi, il primo ad aderirvi negli anni 80 (anche se poi volle distaccarsene).

Alcuni facili esempi scelti in un mare di Ricette.

Nel 1990, Fulvio Pierangelini, famoso Chef del Ristorante Gambero Rosso (due Stelle Michelin) di San Vincenzo (Li), oggi chiuso, inventò la “Passatina di ceci con gamberi”. 

Più di 20 anni fa, Maurizio Santin, classe 1966, figlio di Ezio Santin del Ristorante Antica Osteria del Ponte” (tre Stelle Michelin) oggi ceduto, a Cassinetta di Lugagnano (MI), inventò il “Flan al cioccolato”.

Potrei nominare altri moltissimi Chef ed altre Ricette nuove/innovative, ma voglio sottolineare che al contrario di alcune forzature, fatte soprattutto all’estero, gli Italiani hanno preferito non esagerare nell’innovazione.

Fuori dei confini Italiani si è visto, per esempio, il “Vaso da giardino con rametti in polvere di ginepro accompagnato da un piattino spruzzato di aceto di mele in cui zampettano alcune formiche vive”, prima si mangia il rametto poi la formiche ( NB. Se non sono dello stesso formicaio si combattono a morte). 

Questa preparazione è dello Chef René Redzepi, classe 1977 (dal 2010 miglior Chef del Mondo per la classifica “The World’s 50 Best Restaurants” della San Pellegrino) del RistoranteNoma” sul molo del Porto di Copenhagen la Capitale della Danimarca
Lo Chef ritiene che “l’acido formico con il suo intenso sapore di citronella fa impennare le sensazioni gustative”.

Concludendo se non ci fosse una Cucina così detta “Tradizionale” non né esisterebbe una  “Innovativa”, ma ciò che oggi è considerato tradizionale in realtà alla sua origine era innovativo, pertanto non c’è guerra, né inimicizia.

A tal proposito Alain Ducasse (classe 1956) straordinario Chef Francese/Monegasco (fino al 2002 ha mantenuto il titolo di più giovane Chef al Mondo premiato con “tre Stelle Michelin”), oggi titolare di 22 Ristoranti Stellati in diverse nazioni con 1800 dipendenti, sostiene un concetto condivisibile: 
Nella mia Cucina sono ferocemente tradizionale e locale ma anche totalmente innovativo e globale”.







Il Cacciucco

Il Risotto allo Zafferano

Cornetto Algida Classico

Lo Chef Fulvio Pierangelini

Flan al Cioccolato dello Chef  Francesco Bracali

Lo Chef Alain Ducasse

Nessun commento: