domenica 25 maggio 2014

LUCA LANDI CHEF DEL RISTORANTE “LUNASIA” DI TIRRENIA (PI): IL SUO NUOVO MENU ESTATE 2014 PER FESTEGGIARE I SUOI PRIMI 40 ANNI.




Non sono molti i Cuochi del nostro Paese che negli anni settanta hanno iniziato il rinnovamento della Cucina Italiana
In quegli anni la nostra storia alimentare era afflitta da una “impantanante staticità” e veniva superata per creatività e innovazione dalla tradizionale Cucina concorrente d’Oltralpe.

Uno Chef che ha fatto storia, in quegli anni, e che, per la sue straordinarie capacità professionali e umane, rimarrà sempre nei cuori di tutti gli appassionati che lo hanno conosciuto è Angelo Paracucchi.

Angelo era Umbro, di Cannara, in Provincia di Perugia, dove nacque il 21 Marzo del 1929; la sua passione per la terra si manifestò già con i suoi studi superiori in agraria.
Dall’amore per la terra, alle cose buone da lei prodotte, fino ad arrivare all’arte culinaria il passo è breve e, Angelo, iniziò la sua carriera di Cuoco nella Cucina di un Ristorante di Assisi (PG).
La sua gavetta fu lunga e fatta di studio e di grande impegno fino ai primi anni settanta quando prese la conduzione del Ristorante del “Motel dell’Agip” di Sarzana (SP) facendolo diventare in brevissimo tempo un luogo “cult” della ristorazione non solo Italiana.

Fu un trampolino e da allora Angelo non ha fatto altro che mietere successi.

Nel 1976 aprì, in Viale XXV Aprile al numero civico 60, nel piccolo Comune di Ameglia (SP), il suo Locale mito la “Locanda dell’Angelo”.

La sua eccezionale bravura lo portò ad esportare la sua Cucina innovativa e creativa, basata sulla qualità e la perfetta conoscenza delle materie usate, prima in Francia a Parigi dove, nel 1983 inaugurò il RistoranteIl Carpaccio”, all’interno del lussuoso HotelLe Royal Monceau”, e che ancora oggi ha una Stella Michelin, successivamente in altri posti e Paesi fino a giungere a Osaka in Giappone.

Il grande Maestro Angelo Paracucchi ci ha lasciato l’11 Dicembre del 2004, proprio quest’anno ricorrono 10 anni, ma i suoi insegnamenti rimangono nei libri che ha scritto e nei suoi allievi.

Uno dei migliori allievi di Angelo è lo Chef Luca Landi.

Luca è nato a Lucca il 19 Gennaio 1974, la sua è una famiglia di artigiani, per la precisione “figurinai”, coloro che producono figurine in gesso. 
Per tutto il Novecento questa nota produzione, vanto della Lucchesia, è stata esportata in tutto il mondo.

La passione di Luca per la Cucina ha un seme nell’ammirazione e nell’amore per la sua mamma, un’ottima cuoca, che fin da piccolo ha voluto emulare.

Poi col crescere Luca ha frequentato e si è diplomato come Tecnico, nel 1993, ad una delle migliori Scuole, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità AlberghieraGiuseppe Minuto” di Marina di Massa (MS). 
Qui è stato seguito da esperti professori come Giancarlo Aldrovandi e Rolando Paganini che gli hanno dato solide basi con i loro insegnamenti sui  principi fondamentali di una Cucina professionale.

Durante i praticantati estivi, in Ristoranti e Hotel vicini alla Scuola, Luca fa l’incontro con Angelo Paracucchi e il Maestro trasformerà la sua passione in un amore senza compromessi, in un desiderio teso alla ricerca della perfezione per mezzo dell’assoluta applicazione e dedizione.
Insieme ad Angelo Paracucchi, Luca Landi, oltre a quel primo periodo, tornerà a lavorare per diversi mesi nel 1997.

Ancora oggi quando Luca parla degli straordinari insegnamenti del Maestro, della sua arte culinaria, del suo fascino di uomo e di Chef, non riesce a trattenere l’emozione.

Luca ha fatto varie esperienze, sia in Italia che all’estero, nelle cucine di grandissimi Chef super “Stellati” come, tra gli altri, Italo Bassi e Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Pierre Simonazzi al Ristorante “La Closerie des Lilas” di Parigi, Frank Cerruti al Ristorante “Le Louis XV” a Montecarlo, Carles Abellan al Ristorante “Comerç 24” e Jordi Vilà al Ristorante “Alkimia”, ambedue a Barcellona.

Luca Landi ha trascorso un periodo, per uno stage, anche al bellissimo e super moderno Ristorante “El Celler de Can Roca”, a Girona in Spagna, dai fratelli Roca (Joan, Josep e Jordi), premiato con il titolo di “Primo Ristorante al Mondo” secondo la classifica 2013 della “The World’s 50 Best Restaurants”. 

Dal mese di Maggio 2000, lo Chef Executive Luca Landi, è diventato il responsabile della ristorazione, della banchettistica e del food & beverage del Green Park Resort di Tirrenia (PI).

Una delle più belle strutture che sono nate negli ultimi anni a Tirrenia, in Località Calambrone, è il Green Park Resort, “4 Stelle S”, vero e proprio “gioiello” Pisano del Gruppo Soft Living Places della Famiglia Madonna
Il Gruppo è proprietario di altri due lussuosi Hotel in Versilia, l’Hotel Byron5 Stelle L” di Forte dei Marmi (LU) e l’ Hotel Plaza e de Russie4 Stelle”di Viareggio (LU).

Al Green Park Resort cinque grandi strutture a due piani immerse in 5 ettari di pineta e macchia mediterranea circondano un bellissimo verdeggiante parco giardino (da girare con apposite “golf buggy” elettriche”) con la grande piscina scoperta intorno alla quale in estate si effettua ”Il Grill”. 
Quattro suites, 42 junior suites, un centinaio di accoglienti camere Delux e Superior dotate di ogni comfort, il centro Congressi, la sala fitness e la SPA, fanno di questo Resort il luogo ideale per una vacanza rilassante dove si può essere totalmente coccolati.

Oltre a tutto ciò ci sono due Ristoranti, “Le Ginestre” e il “Lunasia”. 
Il primo, grande e accogliente, fino a 500 persone, offre una Cucina espressa di alto livello con un servizio puntuale e attento, l’altro, data la sua grande importanza gastronomica necessita di una accurata e dettagliata descrizione.

Il RistoranteLunasia” ha aperto nel 2004, Luca Landi non solo ha ideato la proposta gastronomica ma ha anche seguito la progettazione e ne ha impostato la filosofia.

Molto bella la struttura del “Lunasia” all’interno del Resort, ricorda una nave.

Da una porta automatica, all’ingresso, si accede ad uno spazio con di fronte il bancone bar e a destra, tramite in corto corridoio, da cui si vede la cucina, si entra nella grande e luminosissima sala. 
Su due lati, infatti, una grandissima panoramica vetrata curva, interrotta solo da alcune colonnine colorate, permette di godere della vista del parco/giardino. 
Nel complesso una struttura molto accogliente con diversi angoli provvisti di comodi divani.
La “mise en place” è curatissima nei minimi dettagli, come tutto del resto.

La Carta dei Vini, in realtà sono tre, una dedicata alle Strade del Vino di Toscana, la seconda con Champagne, Spumati e Vini Bianchi, la terza con i Vini Rossi
Le scelta è molto ampia sia di prodotti Italiani che di quelli provenienti da altre parti del mondo. 
Una selezione di Etichette molto esperta in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Ci sono poi la Carta delle Acque, quella dei Caffè e quella delle Tisane

Il Menu è vario, di terra e di mare, ampia la scelta alla Carta.

Un discorso a parte meriterebbe il magnifico pane assortito della Casa, nelle varie forme e sapori, servito premurosamente durante tutta la degustazione, ma lo spazio è tiranno, posso solo dire che il termine “eccellente” non rende l’idea.

La degustazione è stata accompagnata da:

- Champagne “Collard-Picard” Cuvèe Sèlection Brut, Assemblage 50% Meunier e 50% Pinot Noir 12,5% Vol., prodotto imbottigliato dalla “Maison Récoltant-Manipulant Collard-Picard” di Olivier Collard e Carolina Picard, ubicata a Villers-sous-Châtillon (micro Comune di circa 200 abitanti), Dipartimento della Marna, Regione Champagne-Ardenne, in Francia;

- “Villa Cerna Chianti Classico 2011”, Chianti Classico D.O.C.G., 95% Sangiovese e 5% Colorino, 13,5% Vol., prodotto e imbottigliato dall’Azienda Vitivinicola “Villa Cerna” di Castellina in Chianti (SI) proprietà del Gruppo Cecchi;

- “Val delle Rose Morellino di Scansano Riserva 2010”, Morellino di Scansano Riserva D.O.C.G.,  90% Sangiovese e 10% altre varietà complementari, 14% Vol., prodotto nella Tenuta Maremmana di “Val delle Rose”, in Località Poggio la Mozza (GR), anche questa Azienda è proprietà del Gruppo Cecchi;

- “La Spinetta Moscato d’Asti Bricco Quaglia 2012”, Piemonte Moscato d’Asti D.O.C.G., 100% Moscato d’Asti, 4,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola “La Spinetta” della Famiglia Rivetti a Castagnole delle Lanze (AT).

Sono state servite le seguenti portate:

- “Il gusto per cominciare”, cono di sesamo e gelato di cozze con cialdina croccante di guanciale;

- “L’olfatto che svela”, fumo e profumo di sgombro candito, affumicato all’antico sigaro Toscano,  marinato nelle erbe, marmellata di limone  e cruditè di ravanello;

- “L’udito crunchy crunch”, chips croccanti, fregola tapioca, riso soffiato aromatizzato allo zafferano e nero di seppia, intingolo di crema acida con gambero rosso;

- “Il tatto e il caldo”, crocchetta liquida di aglio e polpo;

- “La vista per inganno”, fritto di gamberi di fascina, lattarelli, alga duce, schioppetti, rossetto (in un vero e proprio stick) di salsa rosa;

- “Il senso ironico, White truffle Lady mangia e bevi cocktail”, granita di gelato White Lady, gelato di tartufo bianco con quenelle di tartufo;

- “Marinate marine”, crudo di bovino Razza Fassona in abbinamento marino, con tartare di pomodoro;

- “Gianduiotti” di ricotta ripieni di lepre con salsa di tartufo e funghi, piselli e pecorino;

- “Composizione d’anatroccolo, d’après (secondo) Angelo Paracucchi”, petto arrostito, coscia ricostruita, collo ripieno, marmellate di more con spinacio glaciale in abbinamento;

 - “Profumo di fiori”, gelato di grappa alla rosa con litchi (o ciliegia della Cina) e vaniglia;

- “Girandola di sensazioni zuccherine”.

La cucina di Luca Landi è esperta, precisa, attenta, divertente e mai scontata, coniuga con molta perizia la tradizione con la modernità e il gusto con l’estetica.

Luca dice che segue sempre la regola delle tre “R”: Rispetto (per gli ingredienti e la territorialità), Rigore (nell’esecuzione dei procedimenti per la realizzazione di ogni piatto), Ricetta (elaborare l’idea, trasformarla in pietanza mantenendo sempre i giusti equilibri, le giuste fasi di lavorazione e di cottura, l’armonica costruzione architettonica e cromatica).

In Cucina Luca è supportato dai validi Sous-Chef Simone Di Maio, Claudio Biondo, Cristian Cecconi e dalla Chef-Pâtissier Raissa Novelli (realizzatrice anche del magnifico pane della Casa).

La Brigata di Sala, molto efficiente e professionale, è guidata dalla brava responsabile Maitre e Sommelier Claudia Parigi, comprende il secondo Maitre Filippo Badalassi, la Chef de Range Sandra Pullia e la Commis de Range Ilaria Bonaccorsi.

A Luca Landi e al RistoranteLunasia”, in questi anni, sono arrivati molti premi e riconoscimenti, oltre ad ottime valutazioni su tutte le principali Guide Gastronomiche, compresa, dal 2012, la prestigiosa “Stella” della Michelin.

Un particolare ringraziamento per l’ospitalità va al gentilissimo Salvatore Madonna Amministratore Delegato del Gruppo Alberghiero Soft Living Place.  

Nell'accogliente RistoranteLunasia” del Green Park Resort di Tirrenia (PI), in Località Calabrone, nella più assoluta quiete e tranquillità, ho degustato il “Menu Estate 2014” del grande Chef Luca Landi, trovandolo ottimo, originale e creativo e ho colto l’occasione per festeggiare con lui suoi primi 40 anni.


 Ristorante Lunasia

c/o Green Park Resort

Via dei Tulipani, 1

Tirrenia (PI)

Tel. 050 3135711  



Alcuni Panini

Cono di Sesamo e Gelato di Cozze

Sgombro Candito Affumicato

Chips Croccanti e Crema Acida

Fritto e Rossetto di Salsa Rosa

La Carne Fassona Marinata

Gianduiotti di Ricotta

Gelato di Grappa alla Rosa

Girandola di Sensazioni Zuccherine

Salvatore Madonna

Luca Landi e Giorgio Dracopulos

domenica 18 maggio 2014

ALL’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA TOSCANA 2014, AL REAL COLLEGIO DI LUCCA, ANCHE MOLTA STRAORDINARIA GASTRONOMIA.




Sabato 10 e Domenica 11 Maggio 2014  si è svolta, all’interno delle antiche e possenti mura, nella bellissima Città di Lucca, la “Tredicesima Edizione dell’Anteprima Vini della Costa Toscana”.  

L’Evento, come sempre, è stato ospitato nel magnifico Palazzo dell’ex “Real Collegio”, annesso alla Basilica di San Frediano.

La storica struttura, la prima canonica risale addirittura al 1046, è stata per secoli un Monastero di varie congregazioni, ma nel 1770 fu donata all’Antico Ospedale di San Luca o della Misericordia
Da allora e fino al 1896 il Palazzo fu un Centro di Studi Universitari, e poi è diventato  una Fondazione.
 Il complesso, oltre ad essere molto grande, ha molte luminose sale e ampi saloni, si articola attorno a tre bellissimi e affascinanti chiostri, il più antico dei quali è quello con la struttura medievale, il Chiostro di Santa Caterina.

In Francese il verbo "crescere" si traduce “croître”, e il participio passato “cresciuto” si dice “crû”.

In Italiano il termine “Cru” è diventato un Francesismo molto usato e ha assunto, soprattutto nel Mondo del Vino, una definizione che supera i confini di un semplice “vigneto cresciuto con delle  specifiche caratteristiche”. 

La parola “Cru” identifica e qualifica, più ampiamente, i Vini di un particolare Territorio con una grande tradizione vitivinicola, ricco delle sue peculiarità e delle sue caratteristiche uniche.

L’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana” è nata più di dieci anni fa, grazie all’iniziativa di dodici importanti Aziende Vitivinicole (oggi sono 65), per difendere, promuovere e diffondere, la cultura della qualità dei Vini prodotti nei Territori delle cinque Provincie della Costa Toscana (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto).

 La sede dell’Associazione è a Bolgheri, nel Comune di Castagneto Carducci, in Provincia di Livorno

La Presidente dell’Associazione è Ginevra Venerosi Pesciolini, Presidente Onorario il Marchese Niccolò Incisa della Rocchetta.

Tra le varie iniziative promosse ogni anno dall’Associazione spicca l’Anteprima Vini della Costa Toscana.
Al piano terreno, del “Real Collegio”, sotto i loggiati, c’era lo spazio con i banchi della gastronomia, ben rappresentata da 14 speciali artigiani del gusto, tutti del Territorio.

 Oltre a ciò, la mostra dell’Artista (scultore, pittore e designer) Lucchese Andrea Salvetti, la Libreria, le sale per i convegni, i laboratori di degustazione e lo spazio per gli Show Cooking

Proprio nell’area riservata agli Show Cooking  un’altra mostra, quella fotografica dell’amico e collega Fotografo/Enogastronomo Lido Vannucchi.

Al primo piano le salette per le degustazioni dei Grandi Cru in Anteprima, il grande salone (sala da ballo del Real Collegio) con 64 Aziende dell’Associazione che presentavano tutte le novità delle loro pregiate produzioni vinicole, e un altro spazio dedicato, quest’anno, ai “Vini del Cammino di Santiago”, 14 Aziende Vitivinicole della Comunità Autonoma Spagnola della Galizia.

Il perfetto servizio ai Vini è stato assicurato dai bravi professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.) Delegazione di Lucca guidata dal grande Leonardo Taddei.

Anche in questa Edizione, Anna Morelli, simpatica e vitale direttrice della bella Rivista Internazionale di CucinaCook_inc.”, e Lido Vannucchi, hanno ideato e organizzato, con importanti Chef e Artigiani del Gusto una serie di Show-Cookig di altissimo livello con interventi di famosi Sommelier e produttori di Vini selezionati in abbinamento.

Tutti gli eventi gastronomici sono stato condotti, in maniera esperta e divertente, da Eleonora Cozzella, giornalista di punta dell’enogastronomia Italiana, redattrice al Gruppo L’Espresso e collaboratrice della RivistaCook_inc” delle Edizioni Vandenberg di Lucca.

Sabato 10 Maggio, nel pomeriggio, si sono esibiti in successione:

- Lo Chef Cesare Casella della Salumeria- Ristorante Rosi di New York (USA): “Un Lucchese nella Grande Mela”;

- Valentino Cassanelli Chef del Ristorante Principe di Forte dei Marmi (LU) insieme al Sommelier, dello stesso Locale, Sokol Ndreko: “Stile, creatività e tradizione: da Modena - Londra - Milano alla Costa Versiliese”;

- Gianfrancesco Cutelli della Gelateria De’ Coltelli (PI/LU) insieme a Mirko Tognetti della Cremeria Opera (LU): “C’è gelato e gelato: artigianale, industriale, fatto in casa”.

Domenica 11 Maggio, sempre nel pomeriggio e in successione:

- Lo Chef Igles Corelli e la Chef Pasticcera Loretta Fanella del Ristorante Atman (recentemente trasferitosi, da Pescia a Villa Rospigliosi, Spicchio (PT)):  “Il Diavolo e l’Acqua Santa”;

Enrico Bartolini Chef del Ristorante Dèvero di Cavenago (MB) con il suo Sommelier Pino Savoia, Due Stelle Michelin Toscane nel cuore della Brianza: “Be contemporary classic”;

- Lo Chef Michele Martinelli della Locanda Martinelli di Nibbiaia (LI): “Uno Chef Toscano alle Corti Reali di Giordania, Arabia Saudita e Lussemburgo”.

Quest’anno, oltre a tutto ciò, Oliviero Toscani, grande fotografo ma anche produttore di Vini, ha voluto immortalare i volti dei Produttori dell’Associazione insieme al Vino più importante e significativo della loro produzione, ne è nato un bellissimo Libro, di grande formato, dal titolo “Sessantacinque Grandi Cru della Costa Toscana”, i testi sono di Francesco Merlo e Salvatore Settis.

La “Tredicesima Edizione dell’Anteprima Vini della Costa Toscana” ha avuto il patrocinio della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Lucca oltre che da molti altri Enti privati e pubblici.

Anche Vetrina Toscana , il programma di Regione e Unioncamere Toscana nato per promuovere la rete di ristoranti e botteghe che fanno dei prodotti del territorio la loro principale caratteristica, ha dato un il suo patrocinio.

Devo un particolare ringraziamento alle carissime amiche Daniela Mugnai, responsabile della Comunicazione di Vetrina Toscana, e Cristina Panigada, della segretaria dell’Associazione Grandi Cru, che sono state come sempre estremamente disponibili e gentili.

Molto ben riuscita anche questa Tredicesima Edizione dell’Anteprima Vini della Costa Toscana dove si potevano seguire interessanti percorsi d’arte tra importanti Viticoltori, eccellenti Vini, magnifici Chef, straordinari sapori gastronomici e bellissime immagini.



Il Chiostro con la Gastronomia

La Porchetta

Salumi e Formaggi

L'Olio

La Birra

Il Gelato

Il Grande Salone

La Zona di Denominazione dei Vini Galiziani

Lo Chef Valentino Cassanelli, ed Eleonora Cozzella

Il Libro di Oliviero Toscani

Il Libro - La Quarta di Copertina

venerdì 9 maggio 2014

“THE CACCIUCCO” IL DIVERTENTE ED EDUCATIVO LIBRO IN INGLESE DI PAOLO CIOLLI.




Come “incipit” (dal verbo Latino “incipere” = incominciare) di questo articolo potremmo porci una domanda in Inglese, di sapore gastronomico: “The Cacciuco, the typical fish soup from Tuscany, when he was born? (Il Cacciucco, la tipica zuppa di pesce Toscana, quando è nata?)”

Chiunque ci facesse questa domanda ci metterebbe in difficoltà, in quanto, non è possibile dare una risposta definitiva e certa non avendo, su questi natali, alcuna notizia documentata.  

Molte sono le storie, per lo più favolette, che si narrano intorno alla sua nascita, la stessa incertezza esiste sulla derivazione del nome. 

Che questa mitica “Zuppa di Pesce” abbia origine e sia una conseguenza dell’incontro delle numerose genti di diverse nazionalità, ognuna con la propria cultura alimentare, che nell'antica e portuale Città di Livorno trovarono accoglienza, è molto probabile. 

E che, pertanto, anche il suo nome derivi da parole foneticamente quasi uguali provenienti da Paesi estremamente lontani (Spagna, Turchia, Vietnam), è possibile.

Unica certezza inconfutabile è che si tratta di un piatto povero, che nasce dagli avanzi della pesca giornaliera, come del resto tutte le zuppe di pesce Italiane e del Bacino del Mediterraneo.

La Ricetta del Cacciucco non ha dei vincoli stretti sulle tipologie dei pesci con lisca da usare (la scelta ricade sulla disponibilità del pescato del giorno), ma piuttosto è legata al come, dove e con cosa si cuociono i vari ingredienti.
Fondamentale è che il suo sapore sia robusto, saporito e piccante.

Oggi ricerchiamo soprattutto la qualità nelle materie prime usate per tale preparazione, nei tempi antichi il suo sapore piccante e forte copriva invece una materia prima solitamente con “qualche problemino”.

Il Cacciucco, nel piatto, deve essere accompagnato da fette di pane Toscano, abbrustolito e strusciato con l’aglio, leggermente adagiate di lato perché non assorbano troppo il sugo.

Altra certezza sta nel termine stesso, si dice “Cacciucco” e basta; aggiungere “alla Livornese” è un grave errore.

Il Cacciucco è sinonimo di Livorno, della sua storia, delle sue tradizioni e della sua cultura gastronomica. Preparazione inconfondibile tra le varie zuppe, zuppette e brodetti del nostro Paese che necessitano dell’aggiunta della Località di provenienza per essere identificate, vedi la “Zuppetta di pesce alla Viareggina” o il “Brodetto Tradizionale di Fano” (o alla Fanese).

A tale conferma semplicemente con il nome “Cacciucco” è stato inserito nello speciale elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.), predisposto a difesa della nostra cultura agroalimentare dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. 

Diffondere il “verbo”, nel Mondo, sulla bontà del Cacciucco è “cosa buona e giusta”.

Proprio per questo va attribuito grande merito all’amico Paolo Ciolli che ha scritto per la “Libreria e Casa Editrice Erasmo”, un interessantissimo Libro dal titolo “Il Cacciucco”.

Successivamente, per dare ancora maggiore diffusione, al di fuori dell’Italia, di un così  straordinario piatto tipico, ne ha fatto anche una versione in Inglese:  “The Cacciucco - A Typical Fish Soup from Tuscany”.

La Traduzione dall’Italiano all’Inglese è di MaryLou Russomanno.

Paolo Ciolli, Livornesissimo, è nato al numero civico 161, “al primo piano”, di Borgo San Jacopo, una delle strade più tipiche della bella Città di mare Toscana, in una fredda giornata di Febbraio che portava la data del 14, nell’anno 1949.

E’ importante sottolineare “al primo piano”, perché sotto casa c’era la “Pasticceria Gnesi”,  aperta da un solo anno, il 29 Febbraio 1948, da Renzo Gnesi, e quegli straordinari aromi, che si propagavano nell’aria, sono subito penetrati, lasciando il segno, nel respiro dell’appena nato Paolo.

Fin da piccolo si è subito appassionato alla cucina seguendo le preparazioni della sua mamma Anna Maria.   

A 20 anni, molto giovane, ha iniziato ad insegnare educazione fisica alle superiori, l’ha fatto per 30 anni in varie scuole, da 12 anni insegna alla super prestigiosa “Accademia Navale di Livorno”, ha fatto anche l’attore recitando in un film, “Habemus Papam” di Nanni Moretti, nei panni di un cardinale.

La passione per la Cucina è aumentata col passare degli anni fino a portarlo a diventare un vero e proprio “chef” con la partecipazione anche a diversi concorsi gastronomici come il programma televisivo di Rai 1, “La Prova del Cuoco”, condotto da Antonella Clerici, dove ha vinto con i suoi “Tortelloni al tramonto con zabaione al parmigiano”.

Sempre grazie alla sua grande passione culinaria è diventato anche scrittore pubblicando, dal 2006, libri come “Habemus Pappam” (parafrasando il titolo del film di Moretti), “Il Miracolo della Farina di Ceci - Storie, Luoghi, Personaggi”, “I Pesci della Terrazza”, “La Cicciaccia”, "La Pasticceria a Livorno”.

Paolo ha anche, dall’Ottobre 2010, il suo Blog gastronomicoPaolo Ciolli Chef”.

Attualmente Ciolli conduce una simpaticissima trasmissione di Cucina su “Granducato TV” che si chiama “Tutti Chef” a cui, alcune volte, ho partecipato anche io.

Ma torniamo al Libro “The Cacciucco - A Typical Fish Soup from Tuscany”.
Nelle ottanta pagine della pubblicazione, dove si trovano anche alcune belle e “appetitose” foto di “Cacciucco”, Paolo Ciolli ha messo tutta la sua vasta cultura gastronomica Livornese, accompagnandola con storie della Toscana e della Città di Livorno.
Seguono aneddoti e ricette di personaggi illustri della gastronomia come il mitico Pellegrino Artusi (1820-1911), Aldo Santini, Gualtiero Marchesi; l’ultima ricetta è proprio la sua, “Il Cacciucco di Paolo Ciolli”.

Nella parte finale del Libro, troviamo “Wine and Cacciucco” i preziosi abbinamenti di Vino suggeriti dal grande Ernesto Gentili.

Che altro dire se non che Paolo Ciolli, anche con il Libro, divertente ed educativo, “The Cacciucco - A Typical Fish Soup from Tuscany”, è stato, come sempre, il poetico, bravo e appassionato cantore della “Livornesità Gastronomica”.




Paolo Ciolli e Giorgio Dracopulos

"The Cacciucco"

La Quarta di Copertina

domenica 4 maggio 2014

“FOODIES FESTIVAL 2014 - CIBO E CIBI A CASTIGLIONCELLO” UNO STRAORDINARIO SUCCESSO.




Nei giorni 25, 26 e 27 Aprile 2014 si è svolto a Castiglioncello, in Provincia di Livorno, la Prima Edizione del “Foodies Festival - Cibo e Cibi a Castiglioncello”.

Il Centro Commerciale Naturale (CCN), della bella e nota Località Turistica della costa Toscana, guidato dalla Presidente Licia Montagnani, ha organizzato una numerosa serie di attività ed eventi che si sono snodati non solo nel centro stesso, che è stato chiuso al traffico, ma che hanno coinvolto tutta la zona fino al Porto Marina Cala de’Medici di Rosignano Solvay.

A CalettaBirra Nostra” le buone birre artigianali, a Portovecchio l’AssociazioneStreet Food” ha  portato il meglio del cibo di strada, nella centrale Via Fucini si è parlato di Vino, nel parco del Castello Pasquini c’è stato “Cheap & Chic”, un mercatino per chi ama l’eccellenze gastronomiche Toscane, a Villa Celestina si sono svolti seminari e forum scientifici legati all'alimentazione, nella tensostruttura del Castello Pasquini corsi di cucina, cake design, taste show e, sabato 26 nel tardo pomeriggio, lo Show Cooking di famosi Chef come Luciano Zazzeri, Marco Stabile, Francisco Cortés Molina, Alan Rosa, alcuni anche stellati, presentati e condotti dallo Chef Simone Rugiati.  

Domenica 27, nel pomeriggio, sempre nella tensostruttura del Castello Pasquini, c’è stato poi l’evento di chiusura.

Moltissimi gli ospiti, medici, nutrizionisti, food blogger, giornalisti ed esperti che sono intervenuti al Festival.

Tutti i Ristoranti di Castiglioncello e del Porto Marina Cala de’Medici, nei tre giorni, hanno  proposto un menu a tema con piatti dedicati alla manifestazione e tutti i negozi, sempre aperti, hanno fatto vetrine dedicate.

Foodies Festival - Cibo e Cibi a Castiglioncello” è stato patrocinato dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Livorno, dal Comune di Rosignano Marittimo, dalla Camera di Commercio di Livorno.

Anche ”Vetrina Toscana”, il programma di Regione e Unioncamere Toscana nato per promuovere la rete di ristoranti e botteghe che fanno dei prodotti del territorio la loro principale caratteristica,  ha dato un importante contributo oltre al patrocinio.

Hanno aderito all’Evento le Associazioni Enogastronomiche Nazionali F.I.S.A.R., A.I.S., A.I.R.O., Slow Food, A.I.C., oltre a molte altre Associazioni, Enti e Aziende del territorio.

Validissimo e sostanziale, per tutta la durata della Manifestazione, l’apporto degli studenti dell’Istituto Professionale Statale Commerciale Turistico Alberghiero (I.P.S.C.T.) “Enrico Mattei” di Rosignano Solvay, con Sede anche a Castiglioncello in LocalitàLe Forbici”, che sono stati coordinati e guidati dai bravi professori Giuseppe Rizzuto (docente di Cucina) e Roberto Fenzi (docente di Sala).  

L’Agenzia specializzata “Superior ADV”, di Marco Provinciali e Andrea Leonardi, di Livorno, è stata il supporto fondamentale per la progettazione e la comunicazione del “Foodies Festival”. 

Il sottoscritto Giorgio Dracopulos, in qualità di Enogastronomo, ha avuto il piacere e l’onore di presentare e condurre due dei “taste show” (degustazioni tematiche, approfondimenti di cultura gastronomica e introduzione alla corretta alimentazione) svoltisi nella tensostruttura del Castello Pasquini.

Il primo a tema “Spumanti Italiani, Spumanti Toscani?” si è svolto nel primo pomeriggio di Sabato 26 Aprile.

La brava Chef Silvia Volpe dell’Osteria EnotecaBacco & la Volpe” di Castelnuovo della Misericordia (LI) ha preparato e fatto degustare al folto pubblico in sala delle “praline di cefalo (pesce dimenticato) fritte, su una delicata crema di zucchine”.

In contemporanea la giornalista Sasha Carnevali (critica culinaria e titolare del conosciutissimo sito  “Cakemania”, un vero e proprio magazine per gli amanti dei dolci) ha preparato con molto amore   una trasparente “gelatina allo spumante con fragoline di bosco”.

A questo Show Cooking laboratorio hanno partecipato come ospiti e animatori dell’interessante  dibattito il Dott. Sabino Caroti Sommelier responsabile della “Delegazione F.I.S.A.R. Le Due Valli - Cecina”, Marzio Berrugi Sommelier, grande esperto, Docente e Cavaliere della F.I.S.A.R., il Dott. Alessandro Scalzini Medico specializzato in Cardiologia e Medicina Subacquea e Iperbarica oltre ad essere Docente all’Istituto Sant’Anna di Pisa, e Marco Salvadori Responsabile Commerciale del “Podere La Regola”, Azienda Vitivinicola che ha offerto per le preparazioni e per la degustazione al pubblico il suo “Vino Spumante Brut Metodo Classico”.

Il secondo laboratorio Show Cooking che ho condotto è stato quello nel pomeriggio di Domenica  27 Aprile intitolato “La Birra Artigianale Toscana” che ha concluso la Prima Edizione del “Foodies Festival - Cibo e Cibi a Castiglioncello”.

Enrica Della Martira, Fiorentina, agente di commercio ma super appassionata di cucina, e tanto brava da essere stata finalista del Talent Show CulinarioMasterChef” andato in onda su Sky Uno TV tra Dicembre 2013 e Marzo 2014, ha preparato un "risotto alla birra con piselli, zafferano e animelle".

Enrica è stata aiutata, per poter far sentire a tutti i numerosi presenti in sala il suo risotto, dal valente Chef Marco Parillo del Ristorante e Relais di CampagnaCasale del Mare” di Castiglioncello.   

Gli ospiti di questo ultimo Taste Show che hanno disquisito a lungo su tutto ciò che riguarda il vasto mondo delle birre artigianali in generale, e nello specifico di quelle Toscane, sono stati il Dott. Simone Cantoni uno dei più grandi esperti Italiani di Birra, Docente Degustatore dell’Associazione Culturale “Unionbirrai” e di “Slow Food” e Direttore del Gruppo “Puro Malto”, il Dott. Luca Gatteschi Specializzato in Medicina dello Sport e Medico della Nazionale Italiana di Calcio, il giovane titolare Jacopo Lenci del Birrificio Artigianale “Brùton”, di San Cassiano di Moriano in Provincia di Lucca, che ha anche fornito la birra “Stoner” per il risotto e per la degustazione in sala, e Andrea Leonardi e Marco Provinciali dell’Agenzia specializzata “Superior ADV”.

A conclusione di tutti i Taste Show la Presidente del Centro Commerciale Naturale (CCN) di Castiglioncello, Licia Montagnani, ha consegnato agli ospiti, a titolo di ringraziamento per la loro partecipazione, una “simpaticatarga ricordo della Manifestazione.

Foodies Festival 2014 - Cibo e Cibi a Castiglioncello” è stato una tre giorni piena di super interessanti eventi gastronomici che hanno trasformato tutta la bella Località Turistica in un’accogliente “paradiso del gusto”.

I molti ed importanti ospiti, la vastità dell’Evento e le decine di migliaia di persone che sono accorse per parteciparvi, ne hanno decretato con certezza il suo indiscutibile e straordinario successo.




Il Taste Show "Spumanti Italiani, Spumanti toscani?"

Le "Praline di Cefalo Fritte" di Silvia Volpe

Sasha Carnevali e Silvia Volpe 

La "Gelatina" di Sasha Carnevali

Taste Show "Spumanti" la Foto di Gruppo

Enrica Della Martira, Dracopulos, Parillo, Lenci

Il "Risotto" di Enrica Della Martira

Teste Show "Birra Artigianale" la Foto di Gruppo

La Presidente Licia Montagnani chiude "Foodies 2014"

La Targa Ricordo