mercoledì 30 luglio 2014

FRANCESCO BRACALI UNO CHEF TOSCANO CON UN TALENTO COSI STRAORDINARIO CHE LO PORTA AD ESSERE UNO TRA I MIGLIORI CUOCHI DEL MONDO.




Andare a Massa Marittima, in Provincia di Grosseto, oltre ad essere una bella gita in una nota e storica meta turistica, ha anche un altro motivo di grande attrazione: la presenza di un Ristorante straordinario come “Bracali”.

Il Ristorante Bracali” nasce da un luogo storico della Ristorazione Locale, infatti ha le sue solide fondamenta in quel “punto di ristoro” dove mamma Manuela e babbo Luciano Bracali accoglievano i viandanti con buonissimi affettati del territorio e piatti preparati con ricette classiche “casalinghe”, il tutto degustato tra un bicchiere e l’altro di buon vino.

Con il passare degli anni Francesco Bracali, cresciuto in questo ambiente estremamente “sincero” e “genuino”, è diventato un grande Chefautodidatta” (da notare la rara e innata bravura) che  ha trasformato, con l’aiuto del fratello Luca (eccezionale Sommelier e responsabile di sala) il “punto di ristoro” in uno dei Ristoranti più importanti e accoglienti del Mondo.

Lo Chef/Patron Francesco Bracali è stato premiato, nel tempo, con punteggi molto alti da tutte le principali Guide specializzate del settore e la prestigiosa Guida Rossa Michelin Edizione 2011 lo ha meritatamente premiato con la “Seconda Stella”.

La Cucina di Francesco Bracali, uno dei migliori Chef del Mondo, è veramente eccezionale. 
Tradizione, creatività e innovazione s’incontrano in maniera estremamente intelligente, i sapori dei suoi accostamenti, sempre delicati e mai troppo invasivi, sono perfetti, le presentazioni bellissime, veri e propri capolavori.

Una Cucina che sicuramente merita ulteriori e ancor più gratificanti riconoscimenti.

Francesco e Luca Bracali con tutto il loro efficiente Staff hanno fatto dell’accoglienza una vera e propria missione e andare al Ristorante Bracali di Massa Marittima (GR) è una garanzia di grande soddisfazione in tutti i sensi.

Recentemente Enzo Vizzari, famoso e bravo Giornalista Enogastronomo, Direttore delle Guide del Gruppo Editoriale l’Espresso, ha pubblicato, sul numero del Settimanale “L’Espresso” del 17 Luglio 2014, un bell’articolo, riferito a Francesco Bracali, in cui ha scritto: ”Un talento Toscano riconosciuto in ritardo, che sa fare di un piccione un’opera d’arte”.

Condivido in pieno le parole di Enzo Vizzari, che sono il tributo dovuto ad un grande “Chef artista”, Francesco Bracali, che fa onore, nel Mondo, all’Alta Cucina Italiana.

Se volete, potete vedere la video-intervista fatta a Bracali in occasione della “Seconda Stella Michelin” cliccando sul Link indicato sotto:


 Ristorante Bracali

Via di Perolla,  2

Località Ghirlanda

Massa Marittima (Grosseto)

Tel.   0566  902318



Francesco Bracali, Giorgio Dracopulos, Luca Bracali


sabato 26 luglio 2014

“LA VIA FRANCIGENA I PIATTI TIPICI” UN COINVOLGENTE LIBRO DI STORIA E RICETTE SCRITTO DA RUGGERO LARCO.




Ai nostri giorni creerebbe meraviglia se si sentisse dire di una strada parole di plauso come queste: “Nonostante il gran tempo trascorso e il gran numero di carri che giorno dopo giorno vi sono passati sopra, la compattezza delle grandi pietre che formano il lastricato non è stata in alcun modo sconnessa, e, le stesse, non hanno perduto nulla della loro levigatezza”. 

Saremmo ancora più meravigliati se si scoprisse che queste parole sono state dette dallo storico Bizantino Procopio di Cesarea (vissuto all’incirca tra il 490 e il 565 d.C.) in riferimento alla Via Appia Antica, circa 900 anni dalla sua costruzione.

La Via Appia, prima e grande Via pubblica Romana, chiamata anche “regina viarum” (regina delle strade), ha preso il nome del Censore (magistrato) Romano, Appio Claudio Cieco (350 a.C. - 271 a. C.) appartenete alla Gens Claudia, che ne iniziò la costruzione nel 312 a.C. (la strada fu terminata nel 190 a.C.), collegava Roma con Brindisi, allora chiamata “Brundisium”, il porto per la Grecia e per l’oriente.

Si tramanda che Appio Claudio Cieco fosse “veramente cieco”, ma visto le imponenti opere pubbliche di qualità a cui dette il via (come ad esempio anche il primo acquedotto Romano “l’Acqua Appia”) si direbbe che, in tutti i casi, “ci vedeva molto bene”. 

Facendo un confronto con le condizioni delle strade che percorriamo oggi c’è da “morire d’invidia”.

Le strade per gli Antichi Romani non servivano solo per velocizzare gli spostamenti di quelle straordinarie formazioni militari che si chiamavano “Legioni”,  ma avevano anche fondamentali scopi politici e commerciali. 
Furono il mezzo per l’espansione e la stabilità di quell’immenso mondo militare e socio/politico che prendeva il nome d’Impero Romano.

All’apice del loro splendore i Romani potevano contare su 29 arterie che da Roma Caput Mundi” si irradiavano, per più di 80.000 Km., in tutto l’Impero.

Il viaggiatore che si apprestava a partire poteva fornirsi di carte stradali su pergamena “generali” o “parziali” relative al percorso da effettuare.
Sulle strade avrebbe trovato, a distanze raggiungibili, le “tabernae” (taverne), stazioni dove avrebbe potuto rifocillarsi, cambiare i cavalli o dormire. 
Luoghi nati anche come punto di riferimento di ben due efficienti servizi postali, uno pubblico e l’altro privato.

Gli Antichi Romani ……… semplicemente straordinari.

Tra le strade che nei secoli successivi salirono alla notorietà c’è la Via Francigena (detta anche Franchigena, Francisca o Romea).

In realtà si definisce Via Francigena quell’insieme di strade che, in prevalenza dall’Europa del Nord e da quella Centrale, portavano i pellegrini a Roma.

Il riferimento più importante relativo ad un tale percorso si trova nel dettagliato racconto (79 tappe) fatto da Sigerico di Canterbury (950 - 994), Arcivescovo Cattolico Britannico, che nel 990 intraprese il viaggio verso Roma per ricevere dal Papa Giovanni XV il “pallium” (paramento liturgico, una striscia di lana bianca, decorata da croci, dà avvolgere sulle spalle) simbolo della dignità Arcivescovile.

Una tratta di tale percorso, lungo e variegato, fatto da Sigerico, in uno dei Territori più belli e ricchi del Mondo, la Toscana, parte con il suo arrivo a Pontremoli, attraverso il Passo della Cisa e si dipana attraverso Aulla, Avenza, Camaiore, Lucca, Porcari, Altopascio, Ponte a Cappiano, Fucecchio, San Miniato, Castelfiorentino, Gambassi Terme, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Ponte D’Arbia, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglion d’Orcia, Abbadia San Salvatore, per entrare poi nel Lazio verso Acquapendente.

Prendendo spunto da questo tracciato, Ruggero Larco ha scritto il bel Libro, appena uscito, “La Via Francigena I Piatti Tipici - Storia, architettura e ricette del tratto Toscano” pubblicato da “Aska” Edizioni (Casa Editrice Fiorentina specializzata nel valorizzare il patrimonio culturale e territoriale della Toscana).

Ruggero, classe 1953, è nato “con il sapore del salmastro in bocca” a Lido di Camaiore, nella Versilia Lucchese

Per la maggior parte della sua vita è stato a Firenze dove si è anche laureato in Architettura
Dopo alcuni anni come assistente del Professore Giancarlo Cataldi, si è dedicato alla progettazione e all’imprenditoria nel campo dell’edilizia. 

Ha sempre avuto una grande amore per la gastronomia e, dal 2004, è membro dell’Accademia Italiana della Cucina dove attualmente ricopre l’incarico di Delegato del Valdarno Fiorentino.

Dal 2006, Ruggero Larco, desideroso di quiete e di un maggior contatto con la natura, vive in un casale sulle ultime propaggini del Chianti che guardano verso il Valdarno superiore

La sua passione per il buon cibo e la cucina tradizionale lo ha portato a scrivere dei Libri, molto interessanti, dedicati ad alcuni aspetti anche gastronomici territoriali Toscani, tradizionali e meno noti.

Un’accurata ed erudita trattazione delle espressioni più belle dell’Architettura Religiosa Romanica del Territorio del Chianti in abbinamento alle sue più antiche tradizioni  Culinarie.

Nel  2012 è stato pubblicato il suo secondo Libro, “La Maremma in Tavola - Luoghi, storie e ricette tra terra e mare”. 
Ventiquattro Capitoli, riferiti ognuno ad una Località suggestiva e/o antica, che viene illustrata, attraverso l‘ubicazione, la storia, le curiosità e poi viene abbinata ad un Menu degustato, con la descrizione delle ricette stesse, e con il relativo Vino abbinato.

Il nuovo Libro, La Via Francigena I Piatti Tipici - Storia, architettura e ricette del tratto Toscano, di Ruggero Larco è un’opera (272 pagine in formato 16,5 cm. x 24) molto ricca e dettagliata.
Dopo una prima parte dove viene ampiamente inquadrata la “Geomorfologia del Territorio” e l’epoca con il suo contorno “Storico-Culturale” (partendo dall’antica Roma) si passa alle Località attraversate (tappe) dall’Arcivescovo Inglese.

Ogni antico Centro Urbano viene fascinosamente raccontato e abbinato ai piatti più tipici con relative ricette. 
Ben 24 antipasti, 24 primi piatti, 24 secondi piatti e 24 tra dolci e formaggi: una “delizia per il palato” già solo nello scritto.

Una super dettagliata appendice (19 pagine), in fondo al Libro, ci rivela tutti i “prodotti tipici” D.O.P. e I.G.P. e anche i Vini D.O.C. e D.O.C.G. dei Territori attraversati.

Il bel Libro dell’amico Ruggero LarcoLa Via Francigena I Piatti Tipici - Storia, architettura e ricette del tratto Toscano” è un volume scorrevole che si legge molto volentieri, un Libro che coinvolge il lettore in piacevoli “excursus” storici accompagnati da appetitose ricette.



Ruggero Larco insieme a Giorgio Dracopulos

Ruggero Larco

La Copertina

La Quarta di Copertina

venerdì 18 luglio 2014

PACO MORALES, GIOVANE E BRAVO CHEF SPAGNOLO, HA PRESENTATO IL PROGETTO PER IL SUO NUOVO RISTORANTE A CORDOVA.




La Spagna (España), il suo nome deriva dal LatinoHispania”, oltre 505.500 chilometri quadrati di terra che occupano 84,5% della Penisola Iberica.

Una terra bella e particolarmente ambita attraverso i secoli, lo dimostrano le infinite lotte per la sua conquista.

I più antichi abitanti della Spagna furono gli Iberi e i Celti, anche se vi si trovano tracce antecedenti della presenza dell’uomo che risalgono a 32.000 anni a.C., poi sulle coste arrivarono i Fenici, i Greci e i Cartaginesi.

I Romani conquistandola (ci misero ben 200 anni) imposero la “Pax Romana” con il loro ordinamento giuridico, la lingua Latina, lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento, la costruzione di città e di una valida rete stradale per i collegamenti.

Poi vennero gli Svevi, i Vandali, i Bizantini e i Visigoti, furono proprio quest’ultimi che riuscirono a unificarla all’inizio del VI Secolo.

Ma la conquista della Spagna durata più a lungo (a partire dal VII Secolo, circa 750 anni) fu quella delle popolazioni di religione musulmana, soprattutto Arabi, una popolazione semitica che proveniva dal Nord Africa.

A seguito di tale conquista venne costituito un Califfato e la Città di Cordova ne era la Capitale.

La straordinaria tradizione Musulmana ricca, in ogni campo delle conoscenze umane, contagiò positivamente tutte le classi sociali delle popolazioni raggiunte, comprese anche quelle più intellettuali e lontane, anche grazie ai contatti commerciali che si svilupparono per terra e per mare.

Cordova (in Spagnolo Córdoba), ubicata sulla sponda del Fiume Guadalquivir, ai piedi della Sierra Morena (oggi nella Comunità Autonoma dell’Andalusia), in pochi decenni divenne la più grande (circa un milione di abitanti) e ricca Città dell’Europa Occidentale.

A Cordova uno degli straordinari esempi architettonici dell’arte arabo-islamica (tra l’altro è anche il più importante di tutta la Spagna), e che fortunatamente possiamo ancora ammirare, è “La Grande Moschea” (Mezquita).
Il bellissimo edificio, iniziato nel 785 e modificato varie volte nei secoli successivi, ha una forma rettangolare di 23.000  mq., è circondato dal giardino e da un alto muro, e dal 1236 è la Cattedrale di Cordova “Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova”.

Uno splendido scenario, di circa 180 m. di lunghezza per 130 m. di larghezza, con 19 navate e 856 colonne (c’è stato un periodo che le colonne erano addirittura 1293) con capitelli e arcate sovrapposte. 
La Cattedrale è piena anche di bellissime opere d’arte di ogni genere. 

Cordova è anche la Città dove è nato, nel 1982, lo Chef Paco Morales.

Paco, seguendo la sua forte passione e consapevole che per diventare un bravo Chef oltre a studiare tanto bisogna anche viaggiare, apprendere, provare e seguire il modo di lavorare e gli insegnamenti dei grandi Maestri, lascia da giovanissimo la sua Città natale e la sua Famiglia.

Le sue esperienze più importanti, che gli hanno lasciato una forte traccia nel suo modo di cucinare, sono quelle fatte con straordinari Chef come Andoni Luis Anduriz e  Ferran Adrià in Locali Prestigiosi di alta Cucina come il RistoranteMugaritz” a Errenteria nella Comunità Autonoma dei Paesi Baschi e il mitico “el Bulli” a Cala Motjoi (Roses, Girona) nella Comunità Autonoma della Catalogna

Paco Morales, mentre lavora e fa esperienze, si sposa con la brava Sommelier Rut Cotroneo e insieme decidono che è giunta l’ora di avere un Ristorante dove potersi realizzare.

L’occasione arriva nel 2007, a Madrid, dove Paco, in prima persona, accetta una nuova e importante sfida al RistoranteSenzone” del lussuoso (5 Stelle) Hotel Hospes”.
Uno splendido edificio del 1883, completamente restaurato e aggiornato alle moderne esigenze, ubicato in pieno centro vicino alla Piazza sede della monumentale Puerta de Alcalá.

Qui, al piano terra dell’Hotel Hospes, in questo piccolo Ristorante (pochi tavoli) sboccia uno dei migliori Chef Spagnoli con la sua cucina piena di sentimento, gustosa, stagionale, creativa, di terra e di mare, fatta di cibi sani e naturali presentati magnificamente, proprio come delle vere opere d’arte.
Una Cucina attaccata alle preparazioni tradizionali ma nello stesso tempo anche innovativa perché è il risultato dell’incontro “intelligente” con i migliori sapori, che hanno sedotto Paco, delle varie  Cucine del mondo.

In pochi mesi Paco raggiunge la notorietà e vengono riconosciuti e premiati tutti i suoi molti meriti.

Non contento Paco decide di proseguire il suo cammino e di diffondere il suo messaggio culinario, per tale motivo si trasferisce nel piccolo Comune di Bocairent, nella Comunità Autonoma Valenciana, ad inaugurare il Ristorante dell’Hotel Ferrero
Iniziativa super positiva premiata anche da una “Stella” della prestigiosa Guida Rossa Michelin Spagnola.

Successivamente, nel mese di Marzo del 2012 e per circa un anno, ha assunto anche la responsabilità della Cucina della prestigiosa “Hostería Palacete Rural La Seda” nella Città, industriale e commerciale, di Murcia (nell’omonima Comunità) nel meridione della Spagna.  

Nel Novembre del 2013, dopo aver valutato per alcuni mesi anche la possibilità di tornare a Cordova, Paco Morales rientra a Madrid dove apre un nuovo suo RistoranteAl Trapo” all’interno dell’Hotel De las Letras (4 Stelle in pieno centro).

Oltre a questo Locale ne apre un altro, Torralbenc, a Minorca (in Spagnolo Menorca) splendida Isola delle Baleari, presso l’omonimo lussuoso Hotel

Non contento degli straordinari risultati raggiunti, “chi si ferma è perduto”, Paco Morales ha messo in cantiere il sogno della sua vita, annunciando, pochissimi giorni fa, alla Stampa Nazionale Internazionale, che nella primavera 2015, finalmente aprirà, nella sua Città natale, Cordova, anche il nuovo Ristorante: “NOOR”.

La parola “noor” in arabo significa  “luce” e il nuovo Ristorante di Paco ripartirà proprio dalla “luce” che dalle terre Andaluse si irradiò, per secoli, in tutto il continente, al tempo della convivenza con la cultura araba, anche in campo gastronomico.

La cultura araba e nord africana farà da pilastro per recuperare anche tutte le altre tradizioni, gastronomiche e filosofiche, delle varie popolazioni, che attraverso millenni, si sono avvicendate in Andalusia.
Riscoprire e migliorare la Cucina Ispano-Musulmana per poter realizzare anche più indovinati  abbinamenti con i prodotti importati dopo la scoperta delle Americhe.

Questo spazio creativo, questa fucina d’idee è già al lavoro anche con tecnologie super moderne come la “stampante 3D di alta cucina”.

Il numeroso e professionale Team che collabora con Paco Morales si avvale anche del direttore creativo José Ramón Tramoyeres insieme alla studiosa di storia culinaria e archivista Rosa Tovar.

Il RistoranteNOOR” aprirà in un tranquillo quartiere di Cordova, Barrio de Cañero, costituito in massima parte da costruzioni a piano terra che si affacciano su strade piene di alberi di arancio.  

Paco Morales un giovane e bravo Chef Spagnolo che suole dire: In Cucina sono un camaleonte, muto, a seconda delle esigenze, per dare il massimo della felicità a quelle persone che desiderano raggiungerla attraverso delle gustose preparazioni culinarie”.






Giorgio Dracopulos e Paco Morales

Il Sogno

Il Progetto

Il Rendering dell'Esterno

Il Rendering della Sala

Lo Spazio Creativo

venerdì 11 luglio 2014

LA FESTA DEL VINO 2014, A ROSIGNANO MARITTIMO (LI), E’ INIZIATA CON DUE RIUSCITE SERATE DI CULTURA ENOGASTRONOMICA.




La “Trentaquattresima Edizione della Festa del Vino” si svolgerà, a Rosignano Marittimo, in Provincia di Livorno, nei giorni di Venerdì 11, Sabato 12 e Domenica 13 Luglio 2014.

La Festa coinvolgerà, come sempre, tutto l’antico e accogliente Borgo con Castello (edificato intorno al 1100), arroccato su una verdeggiante collina, da cui si gode uno splendido panorama della Costa degli Etruschi e del mare.

Dal 1953 l’Associazione Turistica Pro Loco (Ente che valorizza le risorse del Territorio, sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello storico/culturale), di Rosignano Marittimo è molto attiva e organizza, ogni anno, eventi e manifestazioni folcloristiche come la “Cena Rinascimentale”, il “Settembre Rosignanese”, il “Presepe Vivente” e la “Festa del Vino”.

La “Festa del Vino” anche quest’anno avrà sicuramente un grande successo.

Ma come anteprime della Festa stessa, nei giorni di Martedì 8 e Giovedì 10 Luglio, sono state organizzate (come negli ultimi anni) due interessanti serate dedicate alla “Cultura Enogastronomica”.

Gli incontri hanno coinvolto molti ospiti (relatori) importanti del settore e bravissimi Chef che hanno preparato anche le due ricche cene a buffet, sempre organizzate dalla Pro Loco, che hanno fatto seguito alle conferenze.

Gli Eventi si sono svolti nei Locali della Fattoria Pertusati di Rosignano Marittimo, attualmente di proprietà del Comune ma in gestione all’Amministrazione Provinciale.

La Fattoria è un bel complesso, ristrutturato da pochi anni, con due edifici divisi da un grande piazzale pavimentato in cotto. 
Nella costruzione più piccola si trova una comoda Sala Conferenze con un’ottantina di posti a sedere e con al piano sottostante un altro spazioso Locale
Tutto il complesso è completato dai servizi. 

Molto bello  il contesto che gode di una suggestiva vista, da sotto, del Castello di Rosignano Marittimo.

Ambedue le serate, promosse e volute dalla Pro Loco di Rosignano Marittimo e dalla sua Presidente Silvia Giorgerini, sono state ideate, coordinate e condotte dal sottoscritto, Giorgio Dracopulos in qualità di Enogastronomo del “Corriere del Vino”.

Martedì 8 Luglio, a partire dalle ore 20.45, dopo la Chef Silvia Volpe, che ha descritto il Menu, è stato presentato dall’Architetto Scrittore Ruggero Larco, il suo bel LibroLa Maremma in Tavola - Luoghi, storie e ricette tra terra e mare”.

Ruggero è un grande esperto e appassionato di Enogastronomia e dal 2004 è anche membro dell’Accademia Italiana della Cucina dove, attualmente, ricopre l’incarico di Delegato del Valdarno,  ha scritto anche altri libri di successo come “Pievi e Ricette” e, ultimissimamente, “ La Via Francigena i Piatti Tipici”.

Successivamente Marco Pavoletti, Vicepresidente del Consorzio Strada del vino e dell’Olio Costa degli Etruschi, ha ampiamente illustrato l’essenza dell’Ente e le sue molteplici attività (vini, olio, prodotti tipici, ristorazione, ospitalità).
 Inoltre ha presentato anche le tre Aziende Vitivinicole che hanno gentilmente fornito i Vini per la serata: “Mola”, “Fattoria delle Ripalte” e “ Mulini di Segalari”.

A seguire il Professore Marzio Berrugi, Docente della F.I.S.A.R., con la sua straordinaria preparazione e capacità illustrativa ha concluso gli interventi.

Dopo è stato servito il Buffet nella sala sottostante.

La brava Chef Silvia Volpe, titolare del noto Ristorante Osteria EnotecaBacco & la Volpe” di Castelnuovo della Misericordia, una delle Frazioni del Comune di Rosignano Marittimo, ha preparato: Frittatine alle salsicce e cipolle, Frittatine miste di verdure, Panzanella, Gnocchettini di verdure di stagione e guanciale, Polpettine croccanti, Melanzane fritte e pomodoro, Pesche con il vino rosso.

L’Evento ha avuto moltissimi complimenti.

Giovedì 10 Luglio, ancora dalle ore 20.45, la seconda serata.

Per iniziare è stato presentato, dall’autore Paolo Ciolli, l’interessante e fondamentale, Libro di Cultura Gastronomica, sul piatto che identifica di più la Livornesità: “Il Cacciucco” edito dalla “Libreria e Casa Editrice Erasmo”. 
Un Libro di successo di cui è stata fatta anche una versione in Inglese:  “The Cacciucco - A Typical Fish Soup from Tuscany”. 

Grazie alla sua grande passione culinaria, Paolo Ciolli, oltre che Chef è diventato anche scrittore pubblicando, dal 2006, libri come “Habemus Pappam” (parafrasando il titolo del film di Moretti), “Il Miracolo della Farina di Ceci - Storie, Luoghi, Personaggi”, “I Pesci della Terrazza”, “La Cicciaccia”, “La Pasticceria a Livorno”. 
Paolo ha anche, dall’Ottobre 2010, il suo Blog gastronomico “Paolo Ciolli Chef” e attualmente conduce anche una simpaticissima trasmissione di Cucina su “Granducato TV” che si chiama “Tutti Chef” a cui, alcune volte, ho partecipato anche io.

Il successivo intervento è stato dell’Agronomo Paolo Pescia, titolare di una delle più belle realtà del Comune di Rosignano Marittimo, l’ “Apicoltura Dottor Pescia”, che ha ben illustrato l’effetto e l’importanza delle api per l’agricoltura e la vita dell’uomo.

Di seguito il giovane Dominique Genot per l’Azienda VitivinicolaCaiarossa” ha descritto la politica “biodinamica” portata avanti da anni nella loro proprietà e il loro vino in degustazione con il Menu della serata.

Poi Alberto Moscardini ha dettagliatamente descritto la sua AziendaPoggio agli Scalzi” e i suoi vini biologici.

Gli interventi si sono conclusi con il Professore Marzio Berrugi che, nel suo modo straordinariamente coinvolgente, ha illustrato gli abbinamenti dei vini con i piatti della serata e presentato un’altra Azienda sponsor: “Agrilandia”.  

Conclusa la Conferenza i presenti si sono trasferiti sotto la vicinissima, comoda e ampia tensostruttura attrezzata dell’adiacente Parco FesteL’Oliveta”, sempre della Pro Loco di Rosignano Marittimo .

Il bravo Chef Paolo Ciolli ha preparato per il Buffet: Frittatine tonde a spicchi di alici fresche, Salvia e fiori fritti, Alici farcite fritte, Inventata di pane, Crostini con baccalà e cipolle caramellate, Mezzemaniche al sugo misto di pesce, Cacciucchino leggero “senza lische e senza gusci” con pane abbrustolito, Gelato fior di latte con salsa di pesche.

Anche questa serata ha riscosso un indubbio successo.

In ambedue le “anteprime” (ma anche poi per altri eventi della Festa del Vino 2014) il servizio Sommelier è stato professionalmente eseguito dalla Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori (F.I.S.A.R.) della CondottaLe Due Valli” (Rosignano e Cecina) con i Sommelier Adriana Pieroni, Luca Montorsi e Solferino Michelotti,  guidati da Sabino Caroti, responsabile della Condotta, e da Roberto Burgalassi.

Alle due serate il caffè è stato offerto dalla “Tirrenia Caffe” di Mauro Marchi, con sedi a Rosignano Solvay, Cecina e Livorno, presente e puntualmente assistito dalla brava Francesca Pedemonte.

Il servizio Buffet è stato perfettamente svolto da una squadra guidata dal bravissimo Silvio Fiorillo.

Fondamentale il supporto logistico della straordinaria Brigata di Cucina della Pro Loco guidata da Angiolina Tonarini e dal responsabile degli approvvigionamenti Ottorino Baldi.

Grande l’impegno profuso anche da molti volontari della Associazione Turistica Pro Loco di Rosignano Marittimo.   

I locali della Fattoria Pertusati sono stati resi ancora più accoglienti dagli accessori forniti e sistemati da Laura Del Corso titolare del negozio di complementi di arredo “La Bottega di Cocorò” di Rosignano Marittimo.

La “Festa del Vino 2014”, sempre egregiamente organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Rosignano Marittimo, iniziata con due interessanti serate di Cultura Enogastronomica che hanno  riscosso plauso e consenso, proseguirà nei successivi tre giorni del fine settimana.



Berrugi, Volpe, Dracopulos, Larco, Pavoletti

La Sala 

Salvia e Fiori Fritti

Le Polpettine Croccanti

Berrugi, Ciolli, Pescia, Dracopulos, Genot, Moscardini

Il Buffet della Seconda Serata

Le Alici Farcite

Il Cacciucchino

Adriana Pieroni e Solferino Michelotti

Silvio Fiorillo

sabato 5 luglio 2014

DIEGO GUERRERO, UNO DEI PIU’ BRAVI CHEF DEL MONDO, HA APERTO IL SUO NUOVO RISTORANTE A MADRID: “DSTAgE”.




La Grande Città che “probabilmente” amo di più al mondo è Madrid.

E’ stato un amore immediato, sbocciato più di 40 anni fa, quando la visitai per la prima volta.

La Capitale della Spagna, Madrid, è molto bella e accogliente, ricca di bellezze naturali, architettoniche e culturali, è anche sede di un’importantissima Università.
La sua lunga storia le ha dato una grande signorilità e fascino in abbondanza.

A Madrid convivono parchi e giardini, musei e gallerie, edifici carichi di storia e palazzi super moderni, monumenti bellissimi, piazze e luoghi caratteristici, zone commerciali estremamente  tradizionali e altre super tecnologiche e attrezzate.

A Madrid le feste sono di casa, abbondano divertimenti diurni e notturni, non ci si può certo annoiare.

Qui l’eccellente Ristorazione e l’ottima Gastronomia non sono semplici parole ma quasi sempre sono degli “eventi”.

Ma soprattutto, a Madrid, quello che ti mette a proprio agio è la straordinaria simpatia, gentilezza  e la gioia di vivere della popolazione.  

In questa magnifica Città ci sono alcuni Ristoranti tra i più famosi al Mondo con relativi Chef “super Stellati” e proprio da pochissimi giorni un mio caro amico, lo Chef Diego Guerrero, ha aperto il suo nuovo Locale.

Diego è nato, nel 1975, nella bella e antica Città di Vitoria, Capoluogo della Provincia di Alava e  della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, nel Nord della Spagna.

Si è diplomato con lode alla Scuola di Zabalburu di Bilbao.

Fin da giovanissimo è molto bravo. 
Si specializza con grandi e famosi Chef, come Martin Berasategui, Ferran Adrià e Manolo de la Osa, in Locali prestigiosi di alta Cucina come il “Goizeco Kabi’Ar” di Madrid, il mitico “el Bulli” a Cala Motjoi (Roses, Girona) e il “El Refor”, nella verde campagna di Amurrio (Alava). 

All’età di 27 anni Diego arriva come Executive Chef a “El Club Allard” di Madrid.

El Club Allard nasce nel 1998 come un esclusivo Club privato ubicato in un bellissimo Palazzo, all’angolo tra Plaza de Espana e Calle de Ferraz, denominato Casa Gallardo.

L’arrivo al Ristorante del Club sarà la svolta della sua vita e, da subito, incomincia a vincere importanti premi e ad accumulare riconoscimenti.

Nel 2007El Club Allard” smette di essere un luogo riservato e si apre al pubblico, diventando un punto di riferimento di Madrid, non solo per l’aspetto gastronomico ma anche per quello culturale, ospitando, tra l’altro, mostre di famosi autori e presentazioni letterarie.

In pochi anni, per Diego, è un trionfo, i premi si susseguono e si moltiplicano le segnalazioni super positive sulle principali Guide Gastronomiche.

Nel 2007 arriva la “Prima Stella” della Guida Rossa Michelin Spagnola e nel Novembre 2011, con l’Edizione 2012, arriva anche la “Seconda Stella Michelin”.  

La Cucina dello Chef Diego Guerrero è una “Cucina” magnifica, intelligente, spiritosa, esperta, attenta, innovativa e perfezionista, con delle presentazioni bellissime e coreografiche, dai sapori unici, fatta di un mix perfetto di precisa e puntuale tecnica, genialità e passione, dove si sente che lo Chef ha un cuore aperto ad una visione positiva.

Una visione magica tutta racchiusa nella definizione che Diego ha impresso anche sui “mitici” bigliettini commestibili sopra i suoi tavoli a “El Club Allard”: “Benvenuti nella Rivoluzione Silenziosa”.  

Diego Guerrero, uno dei migliori Chef del Mondo, ha una sensibilità quasi mistica della Cucina e nessuna descrizione può identificarla meglio se non le sue stesse parole: 
Per me, la Cucina è qualcosa di vivo, che respira, che parla e noi che ci dedichiamo a Lei, dobbiamo imparare ad ascoltarla. 
Desidero fortemente essere capace di trasmettere e di condividere con tutti le emozioni che questa professione ci da. 
Per me è un modo di vivere, un vero e proprio stile di Vita.

Nell’Ottobre 2013, sull’onda del successo, Diego decide che è giunto il momento di andare ancora oltre a tutto ciò che ha fatto e lasciato il RistoranteEl Club Allard” si dedica alla ricerca e alla realizzazione del suo “nuovo progetto gastronomico”.

A tale scopo gira per Congressi ed Eventi in molti Paesi del Mondo, assimilando  tutto ciò che gli può tornare utile al suo studio. 
Un percorso di ben 76.768 Km. che ha dato i suoi frutti.

Mercoledì 2 Luglio 2014 Diego Guerrero ha inaugurato il suo nuovo Ristorante: “DSTAgE”.

Il Locale è ubicato in Calle Regueros n.8, nel Barrio de Las Salesas (Quartiere delle Salesiane) una zona di Madrid dove si è sviluppata in particolar modo, grazie all’abbondanza di Gallerie, l’arte e la moda.

Una zona elegante dove spicca tra palazzi d’epoca e nuove costruzioni la monumentale e bellissima Parrocchia di Santa Barbara (Convento delle Salesiane Reali e Antico Monastero Reale della Visitació).

Il Ristorante DSTAgE” occupa una superficie di circa 300 mq. su due piani con pareti di mattoni rossi a vista e un piacevole aspetto da “capannone industriale”.

Al Piano superiore, vicino all’ingresso, il Bar con il bancone, dove si possono gustare alcuni stuzzichini (per iniziare) poi la Sala distribuita intorno al patio, sul fondo la Cucina completamente a vista per tutti gli ospiti (al massimo 40) dove Diego a la sua Brigata (5 aiutanti) si esibiscono in continuazione nelle preparazioni.  Altre cinque persone compongono la Brigata di Sala.

Al Piano inferiore un’altra Cucina e un grande tavolo che servirà a Guerrero come sala riservata, luogo per gli Show Cooking, sala studio per sperimentazioni e creazioni, oltre a spazio dove effettuare i corsi di cucina che si possono, già da adesso, prenotare.

Un vero e proprio “BACKDSTAgE” dove è ubicata anche la preziosa Cantina con oltre 200 selezionatissime etichette di Vini sia Spagnoli che provenienti dalle zone più avocate del Mondo.
E poi c’è anche uno spazio dedicato a patio/giardino/orto (sospeso e in vasi) dove si possono soddisfare direttamente alcune necessità della Cucina.

Il nome “DSTAgE” del Ristorante è tutto un programma ed è l’insieme di una serie di parole chiave per Diego.
In tanto si pronuncia “The Stage” che tra i tanti significati della lingua Inglese vuole anche dire “inscenare, palcoscenico, preparare, rappresentare” o più semplicemente “lo scenario” e qui il termine si adatta alla volontà di Diego di far partecipare anche visivamente i suoi ospiti all’atto “artistico” delle sue preparazioni.
Poi “DSTAgE” sono le iniziali di “Days to Smell Taste Amaze Grow & Enjoy” (Tempi per odorare, gustare, sbalordire, crescere e godere).

La “D” a la “g” sono le iniziali di Diego Guerrero e la “g” minuscola, da sola, al centro di un cerchio forma il suo nuovo Logo, marchio del suo progetto “DSTAgE Concept”.

Al RistoranteDSTAgE” non c’è il Menu alla carta ma due “DTASTE” (Menu consigliati a due prezzi diversi), il primo con 10 portate (o preparazioni) il secondo con 13 portate. 

Qualsiasi Menu venga scelto è sempre alta Cucina Cosmopolita, aperta ai sapori più gustosi e interessanti del Mondo, preparata e servita in un modo a dir poco straordinario, un’esperienza che rompe positivamente i soliti canoni anche se innovativi.

Al “DSTAgE” dalle mura, all’arredamento, alle luci, all’apparecchiatura, fino ad arrivare al servizio e alle portate è tutto ideato al 100% dal grande Chef Diego Guerrero
Un risultato ottenuto dalla gioia di non esser più condizionato ma di poter scegliere liberamente nel proprio Locale ……… la sua “nuova Casa” dei prossimi anni.

Bravo Diego, con tutto il mio cuore, da amico, ti auguro ogni fortuna e i più grandi successi.
Talentoso Diego, con todo mi corazón, como amigo, te deseo cada suerte y los grandes éxitos.”

Un particolare ringraziamento va alla gentilissima Direttrice (Directora) del Locale, Tinuca Maestro,  e al Fotografo ufficiale del Ristorante DSTAgE” il bravo Alvaro Fernández Prieto.





Una Vista del Ristorante DSTAgE

Giorgio Dracopulos insieme a Diego Guerrero

Uno dei più bravi Chef del Mondo: Diego Guerrero