venerdì 28 ottobre 2016

“PISA FOOD & WINE FESTIVAL 2016”: ANCORA UN GRANDE SUCCESSO PER LA QUINTA EDIZIONE DEI “PISANI ……… DI GUSTO”.




Pisa, antica e bella Città Toscana, è adagiata, in una zona pianeggiante, a una manciata di chilometri dalla Foce del Fiume Arno, mentre a nord si stagliano, romanticamente, i Monti Pisani.

Percy Bysshe Shelley (poeta e filosofo Inglese, 1792 - 1822) e Giacomo Leopardi (poeta, filosofo e scrittore, 1798 - 1837) sostenevano che il più bel Tramonto era quello che si poteva godere stando sul “Ponte di Mezzo” a Pisa.

Pisa è ricchissima di monumenti straordinari che la rendono una delle più belle “Città d’Arte” del Mondo
Basta ricordarne anche uno solo, per accendere la curiosità e la fantasia di ogni persona della Terra: Piazza del Duomo (detta “Piazza dei Miracoli”) che raccoglie, con la sua fantastica unicità, la Torre Pendente, il Duomo, il Battistero e il Camposanto Monumentale.

Pisa è una Città che nel Territorio della sua Provincia produce anche moltissimi prodotti enogastronomici di gran gusto e qualità, molto apprezzati da un pubblico di consumatori attenti e  particolarmente appassionati.

Nei giorni di Venerdì 21, Sabato 22 e Domenica 23 Ottobre 2016 si è svolta, nella bella e storica struttura della “Stazione Leopolda” di Pisa, la Quinta Edizione del “Pisa Food & Wine Festival”.

La “Ferrovia Leopolda” (chiamata così in onore del Granduca Leopoldo II di Toscana che l’aveva approvata) fu progettata in maniera che, con i suoi 101 Km., unisse la Città di Firenze a Livorno, attraverso Empoli, Pontedera e Pisa.
L’opera (la terza su tutto il territorio Italiano dell’epoca) fu realizzata, a tratte, tra il 1841 e il 1848 con il materiale ferroviario proveniente dall’Inghilterra.

Ovviamente i centri principali, lungo la suddetta Ferrovia, necessitavano della Stazione, nacquero cosi quelle strutture specifiche che a tutt’oggi si chiamano “Stazione Leopolda”.

La “Stazione Leopolda” di Pisa, edificata nel 1844, su progetto dell’Architetto e Ingegnere Fiorentino Giuseppe Martelli (1792 -1876), comprende un’area di 6.300 mq. con alcuni edifici di varie dimensioni e una costruzione composta da due lunghe (66 m.) navate accoppiate, separate da un’arcata, per un totale di circa 1400 mq. coperti.

La Stazione Leopolda di Pisa cessò la sua attività per i passeggeri nel 1871 (dopo la costruzione della nuova Stazione Centrale), continuando ad essere uno scalo merci sino al 1929.
Successivamente e fino al 1993 l’area è stata adibita a mercato ortofrutticolo.

Nel 1996 il Comune di Pisa ha avviato le opere di recupero della struttura (di grande pregio storico/architettonico), rendendola agibile a partire dal 2002.

Oggi la “Stazione Leopolda” di Pisa, ubicata in un angolo di Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, è un centro culturale poliedrico gestito dall’AssociazioneCasa della Città Leopolda” (a cui aderiscono moltissime Associazioni) che armonizza le diverse esigenze e favorisce il lavoro delle stesse, oltreché delle Istituzioni e dei cittadini. 
Inoltre la Stazione è Sede, durante tutto l’anno, di molti eventi e manifestazioni.

Il “Pisa Food & Wine Festival 2016 - Pisani di Gusto” è stato organizzato, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Pisa, della Camera di Commercio di Pisa, delle Associazioni di Categoria Pisane, dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (I.P.S.A.R.) “Giacomo Matteotti” di Pisa e dell’Università di Pisa.

Il Tema di quest’anno era la “Dieta Mediterranea”, declinata sui prodotti Locali e sulle ricette della Cucina Tradizionale Pisana.

La “Dieta Mediterranea”, dal Novembre 2010, è stata dichiarata, dall’U.N.E.S.C.O., “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”.

Il Festival è stato un interessantissimo viaggio che ha portato a conoscere, come gli altri anni, i sapori più sinceri del Territorio, dai Monti Pisani alla Val di Cecina, dalla Valdera al Litorale Pisano, attraverso la degustazione di pasta, salumi, formaggi, tartufi, salse, zafferano, dolci, biscotti, olio, vini, birre, liquori e moltissimo altro ancora.

La “qualità, a Km. 0”, è stata ben rappresentata da 35 selezionatissimi produttori.

Pisa Food & Wine Festival 2016 - Pisani di Gusto”” è stato inaugurato, Venerdì 21 Ottobre alle ore 18:30, con il taglio del nastro e il brindisi, da parte del Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini insieme all’Assessore alla Cultura e alle Attività Produttive, del Comune di Pisa, Andrea Ferrante.

La Manifestazione comprendeva diverse Aree dove si svolgevano attività specifiche (accoglienza, espositori, esperti, enti e sponsor, ludoteca bambini).

Le Aree erano cosi definite:

- “Area Accoglienza”, dove si svolgeva tutta l’assistenza al pubblico e la distribuzione dei bicchieri con le personalizzate sacche a tracolla;

- “Area Espositori”, lungo le due navate, dove ha avuto luogo la mostra mercato permanente con i Produttori del Territorio e dove si svolgevano le degustazioni dei prodotti tipici;

- “Area Cooking Show/Laboratori”, dove si degustavano i pranzi e le cene dell’Evento, che avevano sempre un tema specifico diverso, in abbinamento con i Vini Pisani;

- “Area Laboratori di Degustazioni”, al primo piano della Stazione Leopolda, gruppi formati al massimo da 30 persone, hanno svolto varie degustazioni sotto la guida di esperti;

- “Area Esperti”, Università di Pisa;

- “Area Enti e Sponsor”, Istituto Alberghiero, Camera di Commercio e altri;

- “Area Bambini Ludoteca”, per la gioia e il divertimento dei più piccoli e con specifici momenti d’informazione per la sana alimentazione dei bambini.

Non è mancato neanche l’intrattenimento musicale che ha allietato i visitatori, nella serata del Venerdì, grazie agli artisti della “Cantina Jazz”.

Oltre a tutto ciò, Domenica 23 Ottobre, nel pomeriggio, a partire dalle ore 17:00, si è svolto il Concorso finale, “Extra-Olio”, in cui adulti e bambini sono stati impegnati a riconoscere e a individuare la differenza tra Olio buono e Olio difettato
Ai numerosi vincitori sono state consegnate confezioni di Olio Extra Vergine di Oliva di assoluto valore.

La coinvolgente gara è stata simpaticamente condotta da tre personaggi d’eccezione, dal bravo Giornalista Pisano Doady Giugliano, dal Presidente dell’AssociazioneAssaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di Oliva” (ASCOE), Luciano Scarselli, e dal Livornese Paolo Ciolli, noto Personal Chef/Scrittore.

Per tutta la Manifestazione il servizio Vini è stato puntualmente e professionalmente svolto dai bravi Sommelier della F.I.S.A.R. Delegazione Storica di Pisa.

Tutti gli altri servizi, compresa l’accoglienza, sono stati effettuati dai preparati studenti dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della RistorazioneGiacomo Matteotti”.

Il “Pisa Food & Wine Festival 2016 - Pisani …… di Gusto”, svoltosi nella super accogliente struttura della Stazione Leopolda di Pisa, ha avuto un grandissimo successo, sia per l’alta qualità degli espositori, sia per la grande affluenza di pubblico (oltre 7.000 persone) che ha potuto degustare, divertendosi, tantissime delizie del Territorio Pisano.




Pisa......

Frutta & Verdura

Pasta

Saporite Delizie

Formaggi

Il Fascino dell'Artigiano

L'Inaugurazione

Show Cooking: Il Programma

L'Area Cooking Show

I Sommelier

Saluti

sabato 22 ottobre 2016

PODERE “LA REGOLA” A RIPARBELLA (PI): LA NUOVA CANTINA…… NON SOLO VINO, MA ARTE E GASTRONOMIA.




Nel verdeggiante Comune di Riparbella, in Provincia di Pisa, il Fiume Cecina percorre le ultime centinaia di metri prima di sfociare in mare; siamo, infatti, proprio nel bellissimo Territorio della Val di Cecina.
Antica Terra degli Etruschi dove i ritrovamenti nella “Necropoli di Belora”, ci ricordano, che fin dal VII Secolo a. C., il legame tra uomini e Vino è una costante millenaria. 

Percorrendo, per circa 6 km., la Strada Regionale 68, che nasce dall’Aurelia, all’altezza di Cecina (San Pietro Palazzi), in Provincia di Livorno, e che si dirige verso Volterra (PI) e oltre, si arriva  alla  Cantina dell’Azienda VitivinicolaLa Regola” situata in Località Altagrada.

Il PodereLa Regola” nasce, nei primissimi anni del 1900, quando la Famiglia Nuti acquistò un piccolo appezzamento di terreno, in LocalitàLa Regola”, Toponimo conosciuto Catastalmente fin dal 1700.

Inizialmente l’idea era di produrre Olio Extravergine di Oliva e Vino genuino per uso Familiare, nacque cosi, nella prima Cantina, sotto Casa, che si chiamava “Cillieri”, la prima produzione di trenta damigiane di Vino
Passarono alcuni decenni, la produzione aumentava, sia in quantità che in qualità.

Solo nel 1990, quando Luca Nuti si laureò in Agraria, si decise di trasformare “La Regola” in una Azienda Vitivinicola vera e propria. 
Vennero piantati nuovi Vigneti e imbottigliati i primi Vini.
A Luca Nuti si deve lo sviluppo dell’Azienda, a partire dalla grande cura e amore con cui segue tutto il processo di filiera: i Terreni, le Vigne, la Vendemmia, la Vinificazione, l’Imbottigliamento.

Dal 2000 anche l’Avvocato Flavio Nuti, fratello di Luca, è entrato attivamente in Azienda occupandosi della parte Amministrativa, del Marketing e dei Rapporti Commerciali, sia in Italia che nel Mondo.

Il PodereLa Regola” è ubicato in un Territorio con un microclima particolarmente favorevole grazie alla protezione collinare boschiva di cui gode e alla vicinanza del mare. 
L’Azienda ha 20 Ettari di Vigneto che presto verranno portati, con nuovi impianti, a 25, oltre ai classici Vitigni di Sangiovese e Vermentino, troviamo anche Vitigni di Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Gros Manseng, Petit Verdot, Viognier, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

Al PodereLa Regola” si producono i Vini Rossi (La Regola, Strido, Beloro, Vallino, Ligustro, Syrah, Le Prode), un Rosato (Rosegola), i Vini Bianchi (Lauro, Steccaia, Le Prode Bianco), un Vino Spumante Metodo Classico (Brut), un Vino Passito Bianco (Sondrete), due tipi di Grappa, una Giovane (sei mesi in barrique) una Invecchiata (5 anni in barrique), e, infine, l’Olio Extravergine di Oliva.

Nei giorni di Sabato 15, Domenica 16 e Lunedì 17 Ottobre 2016, si è svolta la “grande festa” per l’inaugurazione della Nuova Cantina.

La bella struttura del “Centro Aziendale La Regola” (non è solo Cantina) è frutto di un grandissimo impegno, non solo economico, dei Fratelli Nuti che hanno fortemente voluto e realizzato in due anni. 

L’edificio, di colore verde, che s’inserisce perfettamente e delicatamente nel contesto paesaggistico, con una configurazione moderna di sostenibilità ambientale ed energetica, è stato progettato e realizzata dall’Architetto Sergio Scienza.
Sergio, classe 1968, e nato in Trentino è si è specializzato anche nella costruzione di Cantine nelle principali zone vitivinicole Italiane.

Tutti gli interni sono stati curati dall’Architetto (Pisano) Giorgio Balestri che, in maniera sobria, accogliente ed elegante (colori caldi e materiali ecologici), ha allestito gli spazi per i visitatori, le degustazioni, la vendita, i salotti e la grande Sala Convegni.
Molto ampi tutti gli spazi dedicati alla Cantina in senso stretto, la Barricaia e il Magazzino di Stoccaggio.

Per amore dell’Arte e per celebrare ancor di più la terra degli Etruschi, i Fratelli Nuti hanno voluto che il loro amico, l’Artista Internazionale Stefano Tonelli (nato, nel 1957, nel vicino Comune di Montescudaio (PI), perfetto conoscitore di questa realtà), trasformasse la loro Barricaia in qualcosa di più fascinoso, in un Progetto intelligentemente denominato “A Regola d’Arte”.
E’ nata cosi, dopo cinque mesi di lavoro, “Somnium” (il sogno del Vino e della sua gestazione) una grande opera, sulle pareti della Barricaia, di ben 46 metri lineari per 4 di altezza. 
Sul fondo, alla fine dello spazio, si staglia un “Grande Pianeta” (il Pianeta della nostra Umanità).

L’Umanità è valore fondamentale al Podere “La Regola”, un concetto rafforzato anche in una mega scritta a lettere cubitali, “Restiamo Umani”, posta in giardino, che si può leggere affacciandosi dalla grande Terrazza.

Nella nuova struttura non manca una Cucina che sarà il fulcro di un altro progetto importantissimo: “La Regola degli Chef”.

I Fratelli Nuti hanno affidato al bravo ed esperto Giornalista del settore, Claudio Mollo, la realizzazione di un elegante foto-libro che raccoglierà preziose ricette, di 20 famosissimi e super premiati Chef, di volta in volta abbinate ai buoni Vini dell’Azienda
Il Libro, in fase di messa in stampa, verrà presentato Lunedì 5 Dicembre 2016, l’evento inizierà nel pomeriggio e terminerà con una prestigiosa “Cena a sei mani”. 
Ma non solo questo, “La Regola degli Chef” sarà una fucina di straordinari Eventi.

Con grande soddisfazione dei titolari la Nuova Cantina è già stata selezionata fra i candidati al PremioLa Fabbrica del Paesaggio” istituito dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’U.N.E.S.C.O. patrocinato anche dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Ho partecipato Lunedì 17 Ottobre a una delle tre giornate di “Festa per l’Inaugurazione”.

Dopo l’accoglienza e la visita guidata a tutta la struttura, c’è stata la conferenza dei Fratelli Nuti e di Claudio Mollo. nella grande e panoramica Sala.
Successivamente, fino a pomeriggio inoltrato, il bravissimo Chef Daniele Fagiolini, del RistoranteAntico Ristoro Le Colombaie” di San Miniato (PI), con la sua Brigata, ha preparato un ricchissimo buffet con moltissime e gustose preparazioni.

Si potevano anche degustare i prodotti di un’Azienda, di Badia Pozzeveri, Altopascio (LU), che produce Salumi d’eccezione: “Salumificio Artigianale D’Antraccoli”.

In accompagnamento al Buffet alcuni tavoli di degustazione di rari e speciali Vini d’annata (8/10  anni) dell’Azienda, anche in prestigiose “Magnum”.

Il Servizio Vini è stato effettuato con grande professionalità dai Sommelier F.I.S.A.R. della Delegazione Storica Volterra (PI).

Non mi resta che concludere con le parole di Luca e Flavio Nuti: “Abbiamo investito moltissimo nella nuova struttura, avendo in mente due obbiettivi ben precisi, realizzare una Cantina che valorizzasse le nostre produzioni e, allo stesso tempo, regalasse al Territorio un nuovo Centro d’incontro, di stimolo culturale, sociale e artistico, cercando di mantenere un costante e bilanciato equilibrio tra il paesaggio e la produzione
Territorio, natura e uomini, da questo nascono tutte le nostre Regole”.

Tutti i miei complimenti, a Luca e Flavio Nuti, per questo nuovo grandissimo traguardo raggiunto con la Nuova Cantina…… molto bella, tecnologica, ecosostenibile e accogliente, ma anche ricca di arte e di alta gastronomia.



L'Ingresso

 Il "Centro Aziendale La Regola"

Una Vista delle Vigne

I Vini Prodotti dall'Azienda

Il Bancone per le Degustazioni

Un Salottino

Una Saletta Degustazioni

Una Vista della Cantina

La Barricaia

Giorgio Dracopulos nella Barricaia

Una Vista del Magazzino

La Grande Sala Conferenze

Luca e Flavio Nuti, con C. Mollo alla Conferenza

 Brigata di Cucina, al Centro lo Chef  D. Fagiolini

Flavio Nuti, Dracopulos, Luca Nuti (Foto C. Mollo)

sabato 15 ottobre 2016

E’ MEGLIO SE IL “RISO” ABBONDA NELLE BOCCHE DI TUTTO IL MONDO…………..




Il “riso” è un cereale che è apparso sulla Terra circa 15.000 anni fa (forse sulla catena montuosa, dell’Asia centro-meridionale denominata Himalaya), oggi è l’alimento base di un terzo della popolazione mondiale e ha molteplici sfaccettatura e tipologie.

Nel Mondo, secondo gli ultimi dati (2014) della F.A.O. (Food and Agriculture Organization of the United Nations), c’è stata una produzione di 714 Milioni di Tonnellate di Riso (il Grano è primo come produzione Mondiale con 729 Milioni di Tonnellate).

I primi tre Paesi che producono più riso al Mondo sono la Cina, l’India (tra gli altri con il particolare “Riso Basmati” = “Ricco di aroma Innato”) e l’Indonesia.

L'Italia è il “Primo Produttore Europeo di Riso”, dopo la Spagna, ma è solo al ventisettesimo posto nel Mondo.

 “Riso” è il nome di una  ventina di piante erbacee annuali, della Famiglia delle Graminacee, ma solo le due che appartengono al “Genere Oryza” (Sativa e Glaberrima) sono importanti per l’alimentazione umana.

L’Oryza Sativa è la più comune essendo oggi coltivata nel 95% della superficie mondiale dedicata al riso.

L’Oryza Glaberrima, dal pericarpo (frutto) pigmentato rosso, si coltiva in alcune zone dell’Africa.

L’Oryza Sativa si divide in tre “Sottospecie” (Indica, Japonica, la più coltivata in Italia, e la Javanica),  ogni sottospecie, a sua volta, si divide in più “Tipologie”.

Il Riso (benché fosse già conosciuto dai Greci e dai Romani) è arrivato “ufficialmente” in Europa,  dall’Asia, nel Secolo VIII, portato dagli Arabi che invasero la Spagna e poi anche il Sud d’Italia

Nel Medioevo, il Riso, non fu considerato dagli Europei come una fonte alimentare di massa, ma piuttosto una rara spezia, un medicinale, soprattutto per le sue doti astringenti e rinfrescanti.
Solo intorno al 1200 in Italia, s’iniziò a diffondere la sua coltivazione, grazie alla tenacia dei Monaci Benedettini, nelle zona paludose a sud-ovest di Vercelli.

Anche un grande genio come il giovane Leonardo di ser Piero da Vinci (Leonardo da Vinci 1452 - 1519) fu incaricato di studiare e perfezionare il sistema idrico delle canalizzazioni che servivano a irrigare le risaie della Tenuta del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (1444 - 1476) ubicata nel territorio di Vigevano e nelle zone paludose della Valle del fiume Po.

Con la diffusione delle risaie, in Italia, soprattutto in Pianura Padana (dove il riso era chiamato “il tesoro delle paludi”), ma anche in Toscana, Calabria e Sicilia, sorsero i primi “opifici”, per la lavorazione del riso, denominati “Pile da Riso”. 
Qui si sottoponeva il chicco di riso a una serie di operazioni meccanico/artigianali che liberavano il seme rendendolo pulito e bianco, anche se non completamente raffinato.

La più antica “La Pila di Corte Baschi” è del 1612, esiste ancora in tutta la sua struttura ma da molto tempo non è più utilizzata. 
La seconda più antica (un documento, all’Archivio di Stato di Venezia, attesta, la richiesta di  costruzione, al 26 Aprile 1644), è “La Pila Vecia”, situata in Veneto, a Passolongo di Isola della Scala, in Provincia di Verona, è ancora attiva.

Oggi in Italia, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali vigila su di un Ente specifico che tutela tutto il settore risicolo e che è denominato: Ente Nazionale Risi.
L’Ente, sopracitato, certifica meno di 150 varietà diverse di Riso Italiano, ma nel Mondo non se ne conosce neppure l’esatto numero, visto che sono moltissime migliaia.

Circa 4.500 Aziende producono e lavorano il Riso in Italia.

Oggi ci sono anche tipologie di Riso molto interessanti che arricchiscono la nostra alimentazione, come il “Riso Nero” e il “Riso Rosso”.

Il Riso Nero, prodotto alcuni Secoli fa in Cina, da una varietà ibrida, veniva chiamato il “riso proibito”, date le difficoltà di coltivazione e gli altissimi costi, veniva consumato solo dall’Imperatore e dalla Corte
Dovette passare molto tempo prima che tutti lo potessero consumare normalmente.

Dal 1997, con la creazione della varietà Italiane del “Riso Venere” e poi del “Riso Artemide”, ambedue neri, sono finalmente arrivati sul mercato, prodotti molto interessanti, garantiti biologici e a basso indice glicemico.

Il “Riso Rosso Selvaggio” integrale (da non confondere con “Riso Rosso fermentato" che è un altro tipo di prodotto), ha una produzione limitata, molto particolare, nata da diversi incroci, un Riso dalla consistenza croccante e dal sopore unico, che contiene un alto contenuto di antiossidanti ed è facilissimo da digerire.

Che dire di più, potrei parafrasare una famosa frase di Charlie Chaplin (famoso attore e regista Inglese 1889 - 1977) che diceva “Un giorno senza un sorriso è un giorno perso” e dire “Un giorno senza riso è un giorno perso”.

Per moltissimi motivi è meglio se il “Riso” abbonda nelle bocche di tutto il Mondo…………




Riso "Basmati"

Riso "Ribe"

Riso "Venere"

lunedì 10 ottobre 2016

“COLLINE DI SOPRA”, UNA BELLA AZIENDA VITIVINICOLA BIOLOGICA DI MONTESCUDAIO (PI), HA UN NUOVO PROPRIETARIO CON UNA GRANDE PASSIONE.




Su una dolce, panoramica e verdeggiante collina, a 242 m. s.l.m., sorge l’antichissimo Borgo di Montescudaio, distante solo 10 Km. dal mare.
Siamo nella bellissima Regione Toscana, nella Val di Cecina che fa parte della Maremma Pisana. Infatti il piccolo Comune (meno di 2.000 abitanti) di Montescudaio è in Provincia di Pisa.

Le prime tracce di Montescudaio e del suo “toponimoLongobardo risalgono all’anno 1091, ma la zona era già vissuta da presenze umane, come testimoniato dai ritrovamenti archeologici, addirittura nel IX e VIII Secolo a.C., prima “Età del ferro”.

Il Comune di Montescudaio per le sue molte bellezze storico/architettoniche, e non solo, appartiene all’Associazione I Borghi più Belli d’Italia.

Fin dal tempo degli inizi della Civiltà Etrusca (VII Secolo a.C.) in queste terre si produceva Vino, ne è testimonianza il “Cinerario di Montescudaio” un’urna su cui è raffigurato un banchetto funebre e dove si nota un grande vaso (cratere) destinato a mescolare vino e acqua.
Questo era uno dei pochi Territori, in Toscana dove cresceva la “vitis vinifera silvestris” (vite silvestre o vite selvatica) la progenitrice di tutti i vitigni autoctoni che poi si diffusero in tutta Italia.
Da sempre questa è stata terra di Vino e di Olio.

Nel 1968 a Montescudaio si tenne la “Prima Sagra del Vino” e nel 1976, grazie alla nascita del Consorzio Vino Montescudaio fu istituita la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) Montescudaio con il relativo disciplinare. 
Nel 1999, un Decreto Ministeriale stabilì l’estensione della D.O.C. anche ai Comuni limitrofi di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Santa Luce.

Proprio quest’anno, Domenica 15 e Lunedì 16 Maggio 2016, vi sono stati i festeggiamenti per i “40 Anni” della D.O.C. Montescudaio.

Montescudaio è inserita anche nel più ampio Territorio de “La Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi”.

Saliti in cima al centro abitato di Montescudaio e scendendo dalla parte opposta del mare, nella Val di Cecina, percorso, per poche centinaia di metri, una strada di campagna, Via delle Colline, al numero civico 17, si arriva all’Azienda VitivinicolaColline di Sopra”.

Colline di Sopra è un’Azienda giovane, nasce infatti nel 2006, che ha la positiva particolarità di estendersi su dolci pendii soleggiati e ventilati, che degradano da 200 a 120 m. s.l.m.; 5 ettari di vigne su terreni che mai erano stati sfruttati per questo tipo di coltura, esposti a nord-est e a nord-ovest. 
Un microclima davvero eccellente.

Colline di Sopra è un’Azienda da subito Biologica (nel 2012 ha avuto la Certificazione), per volere della sua prima proprietaria, Luisa Silvestrini, aiutata dal marito il Dott. Paolo Zucco e dal figlio Marco.

La signora Luisa, di origini piemontesi, ma innamorata della Toscana, è Architetto, e ha progettato personalmente e fatto edificare la Cantina dell’Azienda, seguendo un progetto permeato dal contenimento del dispendio energetico, la gestione oculata delle risorse idriche e il minor impatto ambientale possibile. 
E’ nata cosi una struttura moderna, di color sabbia, con un parziale interramento nella collina, il tetto provvisto d’impianto fotovoltaico, divisa in tre aree. 
Lo spazio per la vinificazione, con i tini a temperatura controllata (riempiti per caduta riducendo al minimo l’uso delle pompe), una barricaia climatizzata e un’area riservata al magazzino/stoccaggio.

Il terreno su cui si estende l’Azienda è particolarmente argilloso e ricco di minerali. 
Una terra di medio impasto dotata di uno scheletro, formato da ciottoli di piccole dimensioni, che favorisce un benefico drenaggio. 
Sono presenti nel sottosuolo molti sedimenti marini “pliocenici”.

Il Pliocene, nella scala dei tempi geologici, sono le centinaia di migliaia di anni intercorsi tra i 5.332 milioni di anni fa e i 2.588 milioni di anni fa.

I vigneti impiantati (come già detto a conduzione biologica), sono a cordone speronato con armatura a doppia gabbia, per contenere la vegetazione: Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah e Moscato Bianco.

I Vini prodotti sono sei: Larà, Ramanto, Tredici M, Eaola, Sopra, Lùis.

Dal mese di Aprile 2016, il nuovo proprietario dell’Azienda Vitivinicola Colline di Sopra”, è un grande appassionato, Ulrich Ziegler.

Ulrich è nato, il 4 Novembre 1955, in Svizzera, a Menziken, un Comune nel Cantone, di lingua Tedesca, di Argovia
La sua Famiglia ha una storia nel mondo agricolo, il suo Babbo, Samuel, che ha dodici tra fratelli e sorelle, ha sposato la sua Mamma, Verena, che anche lei ha dodici tra fratelli e sorelle ….. un destino.

Quando Ulrich ha circa 5 anni (1960), i suoi si trasferiscono a Zurigo, la più grande Città Svizzera, dove aprono un negozio specializzato nella vendita di formaggi, ma che vende anche altri prodotti alimentari e Vino.
Ulrich cresce in mezzo a proprio “tsunami” di magnifici aromi e altrettanti fantastici sapori.
Ma fino ai 20 anni non ha mai manifestato un particolare e specifico interesse lavorativo per il mondo agroalimentare.

In una “magica” sera, sua madre decide di preparare, a casa, uno dei piatti più tipici e tradizionali della Cucina Svizzera (molto conosciuto anche in Francia e in Italia) la “fondue” (fonduta) di formaggio.

La fonduta si prepara fondendo un formaggio a pasta dura in una specifica pentola (di ghisa, porcellana o terracotta) denominata “caquelon”, poi il contenitore viene messo al centro del tavolo sopra una fonte di calore (tenue) in modo che si possa mantenere alla giusta temperatura il contenuto durante tutto il pasto.

Uno degli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di questa preparazione è il Vino bianco e il padre di Ulrich ha portato a casa una magnifica bottiglia di Vino bianco, proveniente da una zone più avocate della Svizzera, situata lungo il Lago omonimo, “Neuchâtel”. 
Il Vino era talmente buono che a Ulrich è scattato un particolare interessamento, da allora in poi fare un ottimo Vino sarà il sogno di tutta la sua vita.

Dopo le scuole, frequenta una delle migliori Università, a Zurigo, dove Ulrich Ziegler prima si laurea in Ingegneria Agraria e successivamente prende anche una seconda laurea in Ingegneria Industriale.
La sua prima esperienza lavorativa importante è come consulente in una grossa Azienda di Distribuzioni
Successivamente diventa, per circa tre anni, Sovraintendente al Controllo della Produzione, in Svizzera, Italia, Francia e Germania, di una delle più famose Aziende di Cioccolato del Mondo: Lindt.

Poi diventa Dirigente nella più importante Azienda di Distribuzione Vini, e altro, in Svizzera, una occasione in più per approfondire la sua passione.

In questo periodo infatti ha aperto, e tenuto per una decina di anni, anche un Negozio di Vini a Zurigo

Una storia a parte, poi, andrebbe dedicata alla magnifica esperienza, di ben 5 mesi, che ha fatto alla Domaine Leroy, da una delle donne più straordinaria del Mondo del Vino, Lalou (Marcelle) Bize-Leroy (classe 1932).

Nel 1992, Ulrich Ziegler, ha avuto l’opportunità di rilevare l’Azienda Specken-Drumag, della Famiglia di sua moglie Bernadette, che produce parti speciali meccaniche e elettroniche per l’industria.

Per 30 anni Ulrich ha cercato, in Svizzera, in Germania e in Italia, un’Azienda Vitivinicola da rilevare e in due casi è arrivato fino dal Notaio, ma poi è saltato tutto.

Fine 2015, inizi del 2016, una famosa e importante Agenzia d’Affari Internazionale Tedesca, specializzata, Jaklin  Riegelmann & Co, propone a Ulrich Ziegler tre possibili acquisti in Italia, la prima è l’Azienda Vitivinicola Colline di Sopra
Appena arrivato sul posto e sceso di macchina, Ulrich ha “riconosciuto” il posto che aveva sempre sognato, non è andato neanche a vedere le altre possibilità e ha acquistato subito l’Azienda.

A Colline di Sopra sono stati fatti subito grossi investimenti, tra i principali, per esempio, l’acquisto delle nuove e preziose barrique (Elégance), fatte a mano e personalizzate, della Tonnellerie Francese Seguin Moreau.

Il primo progetto che Ulrich intende realizzare è quello di far diventare il suo VinoSopra” un’eccellenza, un vero e proprio “cru” superiore (con i numeri catastali dei vigneti da cui verranno prese le uve) un vino fatto come in Borgogna
E poi molto altro ancora, ma non voglio svelare tutti i segreti.

A supportare la nuova proprietà, a Colline di Sopra, c’è lo staff di grande livello: il Consulente Agronomo, Dott. Mauro Carrara, il Consulente Enologo, Dott. Giovanni Bailo e il Responsabile della Cantina e della Vigna, Gianluca Mattia

Per le Pubbliche Relazioni, i Contatti con l’Azienda e molto altro, la gentilissima e bella Nina Orth.

Attualmente Ulrich Ziegler vive in Svizzera, nell’affascinante Città, adagiata sul bordo del Lago omonimo, di Zugo, Capitale anche dell’omonimo Cantone, uno dei più piccoli della Confederazione Elvetica, ma una settimana si e una no è a Colline di Sopra, a dimostrazione della sua grande passione e del suo grande impegno per realizzare il suo sogno di fare grandi Vini di qualità.



L'Ingresso dell'Azienda

La Cantina Immersa nel Verde

Una Vista dalla Cantina

In Vigna

Panoramica sulle Vigne

I Vini

Che Meraviglia......

Ulrich Ziegler nella Barricaia

Le Nuove Barrique

Giorgio Dracopulos e Ulrich Ziegler