L’antichissimo
Comune di Ginosa, in Provincia di Taranto, è ubicato nella Regione più
orientale d’Italia, la Puglia.
I suoi territori si estendono nell’Arco Ionico
Tarantino (Subregione Pugliese), anche con il Litorale di Marina di Ginosa,
fino ai confini della Regione Basilicata.
Tra le sue
Frazioni c’è quella di Girifalco.
Il
territorio della Contrada di Girifalco, anticamente, era parte dell’omonima
Masseria.
La Masseria
di Girifalco si è sviluppata attorno ad una Torre merlata Normanna, di
avvistamento, risalente al Secolo XI.
La Torre
rientrava tra le numerose opere difensive (Castelli, Fortezze ecc.) fatte edificare,
contro i Saraceni, dal Condottiero Normanno Roberto d’Altavilla (detto il
Guiscardo, 1025-1085) nominato, nel 1059 da Papa Niccolò II, Duca di Puglia,
Calabria e Sicilia.
La proprietà
della Masseria, nei secoli successivi, passò di mano in mano: dal Trono di
Napoli ai Doria, dai Grillo agli Spinola (Marchesi de Los Balbases j Alcacines),
fino alla Casa Reale di Spagna.
Dopo il 1920
la grande Masseria di Girifalco, una parte del Feudo che superava i settemila
ettari, fu, come il Feudo stesso, frazionata e ceduta.
Dal 1972 una
porzione, 100 ettari, della Masseria è diventata proprietà della Famiglia
Lunati.
Con grande e
oneroso impegno, questa Famiglia, ha adeguato le strutture (salvaguardando il
loro prezioso valore storico) e i terreni, trasformando il tutto nel bellissimo
e accogliente Borgo Resort, inaugurato nel 2002, e ribattezzato Valle Rita dal
nome del Torrente che attraversa la proprietà.
Il
Complesso, dal fascino tipicamente Mediterraneo, è immerso nel verde, e offre
la possibilità di essere ospitati in sette super confortevoli appartamenti e
due ville.
Godere di comfort come la panoramica piscina, il campo da tennis e
la scuola di equitazione.
Oltre a ciò
il Borgo offre la possibilità di degustare tutta la loro magnifica produzione
biologica di ortofrutta abbinata ad una buona e sana Cucina Tradizionale del Territorio
nei due saloni (con volte a botte di pietra leccese e dai grandi camini
gemelli) del Ristorante del Borgo.
Ma lo
stretto legame della Famiglia Lunati con la terra non si ferma qui, anzi, inizia,
molti anni fa, in un Comune, della
Provincia di Matera, nella vicinissima Regione Basilicata: Nova Siri.
Il
Territorio di Nova Siri è ubicato nell’estrema parte sud-occidentale della sua
Provincia, comprende una striscia,
direzione sud-nord, di mare-montagna con altitudini superiori ai 300 m. s.l.m.
e, per tre chilometri, si affaccia sul Golfo di Taranto.
Il
Territorio in questione, agricolo da tempi immemorabili, è attraversato anche
da torrenti perpendicolari al mare, tre
essi il Toccacielo e il San Nicola, quest’ultimo fa da confine tra la
Basilicata e la Puglia.
Ci troviamo
nel cuore dell’Antica Magna Grecia, la parte più meridionale della Penisola
Italiana che, a partire dall’ VIII Secolo a.C., fu colonizzata dai Greci.
A Nova Siri
la Famiglia Lunati è proprietaria di una grande e bella Azienda, la “Società
Agricola Taverna”.
Il nome
“Taverna” risale a moltissimi anni fa, quando in questo luogo, i viandanti
trovavano ospitalità, al calar della notte: con il buio, non era più possibile
attraversare il Torrente San Nicola.
La Storia
dell’Azienda inizia, nel 1947, quando Pasquale Lunati riuscì a realizzare il
sogno della sua vita acquistando a Nova Siri i primi 4 ettari di terreno.
La Famiglia
cresce, Pasquale e sua moglie Pina hanno quattro figli, Francesco, Egidio, Rosa
e Maria, attraverso gli anni, grazie al loro grande impegno è cresciuta anche
l’Azienda.
Egidio
Lunati e sua moglie Maddalena hanno avuto tre figli Gisella, Carlo e Pasquale.
Oggi alla
guida della Società Agricola Taverna c’è un altro Lunati con il nome uguale a
quello del fondatore, suo nonno: Pasquale Lunati.
Pasquale, nato
a Taranto il 21 di Luglio 1971, è cresciuto in stretto contatto con la sua
terra, amandola fin da piccolissimo.
Dopo aver
fatto gli studi superiori in uno dei migliori Licei Scientifici d’Italia,
nell’antico e illustre Convitto Nazionale Statale Cicognini di Prato, fondato
nel 1692 dai Padri Gesuiti, si è Laureato in Agraria, come suo padre, alla
prestigiosa Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Pasquale, si
è sposato nel 2003, ha tre figli Egidio, Maddalena e Giuseppe.
L’Azienda ai
nostri giorni, grazie alla Famiglia, è solida e produttiva e ha raggiunto
importanti livelli, non solo per i suoi 280 ettari sulla Costa Ionica a circa
200 m. s.l.m., ma soprattutto per le molte eccellenze che la caratterizzano.
Tutta la
loro produzione di ortofrutta biologica, compresa quella proveniente da Valle
Rita, è garantita e certificata, per la sicurezza del consumatore, dal marchio
“Frutthera - dai Giardini della Dea”.
Poi c’è l’ottimo Olio Extra Vergine di
Oliva Taverna, e il latte fresco pastorizzato e certificato di alta qualità,
prodotto dalla mandria di razza Frisona.
Questo latte è anche la materia prima
del Caseificio dove si producono ogni giorno deliziose mozzarelle, delicate
ricotte e saporite scamorze.
Per non
riparlare dell’accoglienza nel Borgo di Valle Rita.
Oltre a
tutto ciò, all’Azienda Agricola Taverna, c’è il Vino.
Dai circa 19
ettari, coltivati a vigneto per uva da vino (principalmente si tratta di
vitigni autoctoni come Aglianico, Greco e Primitivo), vengono prodotti sette
tipi di Vino, circa 130.000 bottiglie, la gran parte delle quali vanno nel
mercato estero (Europa e Stati Uniti).
L’Azienda
Taverna commercializza buoni Vini fin dai primi anni ’80.
All’inizio, per essere
sicuri sulle tipologie di viti da
impiantare, si sono avvalsi della consulenza dell’I.S.I.S.S. “G.B. Cerletti”
Scuola Enologica di Conegliano in Provincia di Treviso.
Ho avuto il
piacere di incontrare Pasquale Taverna e degustare alcuni dei suoi Vini, abbinandoli
alle preparazioni del Ristorante “L’Oca” di Viareggio (LU).
Alla fine
del mese di Gennaio 2013, un gruppo di noti imprenditori Viareggini,
appassionati di enogastronomia e tutti Sommelier, insieme ad alcuni notissimi
personaggi della ristorazione locale hanno deciso di costituire una nuova
società, denominata “Quelli dell’Oca” al fine di ridare vita a quel prestigioso
Locale che ha fatto storia, non solo in Darsena a Viareggio o in Versilia ma in
tutta Italia: “L’Oca Bianca” .
Sono stati
effettuati lunghi e impegnativi lavori per un totale rinnovo dei locali,
compreso la cucina.
Per la parte
operativa, vera e propria, in Sala c’è Stefano Niccoli con suo figlio Simone e
Nicola Dallori, in Cucina gli Chef Giovanni Dallori (fratello di Nicola) e Paolo
Carnicelli aiutati da Mohammed e Renato.
Il
Ristorante “L’Oca” è particolarmente accogliente e panoramico, un gran bel
posto dove si mangia bene, molto importante e sapientemente selezionata anche la
Carta dei Vini, per tutto ciò, per essendo stato inaugurato da pochi mesi (Domenica
14 Aprile 2013) è già stato segnalato sulla Guida, appena uscita, dei
Ristoranti dell’Espresso 2014.
Ma veniamo
alla degustazione.
I Vini dell’Azienda
Taverna stappati:
- “Maddalena
2012”, Matera Rosato D.O.C., 13% Vol., 90% Primitivo e 10% un Blend di Uve
delle varietà Montepulciano e Aglianico;
- “San Basile 2012”, Matera Greco D.O.C.,
13,5% Vol., 100% Greco Bianco, ottenuto da una varietà di uva particolare e
autoctona, il Bianco di Gerace;
- “I Sassi
2011”, Matera Moro D.O.C.,13,5% Vol., un Blend di uve Primitivo, Cabernet
Sauvignon e Merlot, affinato in legno per almeno 12 mesi;
- “Aglianico
del Vulture 2008”, Aglianico del Vulture D.O.C., 14% Vol., 100% Aglianico,
fatto con la migliore uva selezionata dalla raccolta sulle dolci e fresche
Colline di Venosa, matura per 16/18 mesi in botti di rovere da 300 litri.
In tavola
l’ottimo e fragrante pane assortito, ai vari sapori, della Casa.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Pappa al
pomodoro fredda con sale nero di Cipro;
- Baccalà al
vapore su vellutata di zucchine;
- Filettino
di sogliola, leggermente panato, con funghi porcini;
- Parmigiana
di capasanta con provola affumicata, su salsa di basilico, pomodorini confit e
burrata;
- Ricciola
(pesce marino di grandi dimensioni dalla colorazione argentea azzurra, nome
scientifico “Seriola Dumerili”) cotta sotto vuoto a bassa temperatura, impanata
con il sesamo e accompagnata da zucchine alla griglia;
- Semifreddo
di castagne su cuolis di cachi al naturale.
Vini molto
interessanti, corretti, espressioni sincere del territorio di origine.
La Cucina
del Ristorante “L’Oca” è sicuramente una Cucina di ottimo livello, ma
nonostante ciò è in continua evoluzione, ovviamente in meglio.
Ho parlato
molto con Pasquale Lunati e ho sentito, dalla passione sincera che metteva
nella descrizione della sua Azienda, quanto duro impegno è stato messo per
poter arrivare ai grandi risultati ottenuti, e quanto, lui e la sua bella
Famiglia, siano legati alla loro terra, alle loro tradizioni e alla loro
storia.
Ho
incontrato, al Ristorante L’Oca di Viareggio (LU), lo “Spirito del sud”
degustando piacevolmente i Vini dell’Azienda Agricola Taverna di Nova Siri in
Provincia di Matera.
Borgo Valle Rita
Maddalena 2012
San Basile 2012
I Sassi 2011
Aglianico del Vulture 2008
Pappa al Pomodoro
Baccalà al Vapore
Filetto di Sogliola
Parmigiana di Capasanta
Ricciola Impanata al Sesamo
Semifreddo di Castagne
Pasquale Lunati e Giorgio Dracopulos
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