La
Cordigliere delle Ande (Cordillera de los Andes in Spagnolo) è un’imponente
Catena Montuosa, la più lunga del Mondo (7200 Km., dall’Istmo di Panama fino a
Capo Horn), ubicata nella parte più occidentale dell’America Meridionale.
Questi alti
(una media di 4000 metri) Monti attraversano ben sette Stati: Argentina, Cile,
Colombia, Ecuador, Venezuela, Bolivia e Perù.
La
“Cinchona” è una pianta erbacea (piuttosto alta) sempreverde, originaria proprio
delle Ande Boliviane e Peruviane.
Il nome
“Cinchona” deriva da una Leggenda (dimostratasi non veritiera), risalente al
XVII Secolo, che narra delle cure fatte, con rimedi tradizionali Indigeni, alla
moglie del Vice Re del Perù, la Contessa Ana de Osorio Chinchón, colpita da
febbri intermittenti.
Carl Nilsson Linnaeus (1707 - 1778), medico, botanico e naturalista Svedese,
considerato il padre della moderna classificazione degli organismi viventi,
volle dare, in onore della “Contessa”, il suo nome al Genere a cui appartiene
l’albero della China.
Nel “Genere
Cinchona” troviamo le seguenti Specie: “Cinchona Succirubra” e “Cinchona
Pubescens” (China Rossa), “Cinchona Calisaya” e “Cinchona Ledgeriana” (China
Gialla) le più pregiate, “Cinchona Officinalis” (China Grigia).
Dalla
corteccia, delle varie tipologie, di “Cinchona” si estraggono dei principi
attivi utili per vari impieghi: alcaloidi chininici, olio essenziale e resine.
Dagli alcaloidi (sostanze organiche di origine vegetale che, anche se assunte
in piccole dosi, hanno grandi effetti farmacologici) viene estratta la
“chinina” e l’acido chininico.
Dalla
“chinina”, con la sintesi chimica, si ottiene il “chinino”, un potente farmaco
antipiretico, analgesico e antimalarico.
La scoperta della sintesi risale al
1856, ma solo alcuni anni dopo nacque il farmaco.
Alla fine
dell’Ottocento, a causa delle vaste zone pianeggianti e paludose sparse per
tutta Italia, la malaria, diffusa dalle zanzare anofele, era una piaga per la
popolazione.
Per migliorare tale nefasta situazione, nel 1895, il Monopolio di
Stato Italiano iniziò a distribuire, in
modo capillare il “Chinino”, tale provvedimento dimezzò la mortalità della
malaria.
Ma già prima
di tale eventi, in una Farmacia Italiana, nasceva, sfruttando, tra le tante, le
doti toniche e digestive della China, un particolare elisir.
Nel 1884, da
un’idea del Dott. Giuseppe Clementi, originario della Provincia di Vicenza, esperto
botanico, titolare, dal 1882, di una Farmacia ubicata a Fivizzano in Lunigiana,
oggi Provincia di Massa Carrara, nacque la “Ricetta per la China Clementi”.
La Lunigiana è un Territorio che, a
grandi linee, corrisponde al bacino idrografico del Fiume Magra, nel nord della
Toscana, ed è racchiusa tra l’Appennino, le Alpi Apuane e il Mar Ligure .
Il Magra nasce in Toscana, tra il Monte
Borgognone e il Monte Tavola, a 1200 metri s.l.m., scorre tra le valli fino al
lembo di pianura compreso tra le Provincie di La Spezia e Massa Carrara,
confluisce con il fiume più lungo della Liguria, il Vara, e poi si getta nel
Mar Ligure.
La Lunigiana si interseca tra valli e
monti in tre bellissime Regioni Italiane: Toscana, Liguria ed Emilia Romagna.
Oltre a ciò la Lunigiana geografica è, in parte, coesa con un’altra delle zone
più belle di questo territorio, la Garfagnana.
Il termine Lunigiana, deriva dal
Latino “Lunensis Ager” (terra di Luna),
e prende il nome dalla antichissima città Romana di “Luna” (oggi Luni),
fondata, come avamposto militare dai legionari, nel 177 a.C., durante la
vittoriosa campagna contro il popolo dei Liguri.
Non solo alte montagne, profonde e
affascinanti valli, verdissime foreste, fiumi e fiumiciattoli, angoli di natura
incontaminata, ma anche una lunga storia che in Lunigiana, attraverso i secoli,
ha lasciato le strutture di 100 Castelli, Chiese, Borghi, Palazzi barocchi e le
misteriose Statue Stele erette dall’antica popolazione locale dei Liguri-Apuani
a partire da 3000 anni prima di Cristo.
Oggi
Fivizzano è un Comune (con una lunga Storia), di circa 8000 abitanti, con 94
Frazioni sparse in un vasto Territorio comprendente anche due importanti
Parchi, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Naturale
Regionale delle Alpi Apuane.
Il Dott.
Giuseppe Clementi, nella sua Ricetta (ancora oggi segreta), mise insieme il
“decotto di corteccia” di due pregiate varietà di China (Cinchona Calisaya e
Cinchona Succirubra) con diverse e selezionate erbe aromatiche e officinali.
A
tutto ciò fu aggiunto, con un sapiente dosaggio, scorze di Arancia Amara,
Zucchero e Alcool (33% Vol.).
Il preparato, lasciato invecchiare per due anni,
è un liquore unico: un digestivo, un tonico aromatico, dal caratteristico
colore aranciato, talmente gradevole e persistente che regala intensi momenti
degustativi.
Già pochi
anni dopo la sua nascita, la “China dott. G. Clementi”, nel 1911,
all’Esposizione Internazionale di Roma per le Arti e la Cultura, vinse, grazie
alle sue virtù, la Medaglia d’Oro.
L’Antica
Farmacia del dott. Clementi, oggi ricostruita fedelmente com’era, (l’originale era
stata distrutta due volte, nel terremoto del 1920 e da un bombardamento del
1944) non è più la Sede dove si produce il liquore.
La “China dott. G.
Clementi” viene realizzata in un Liquorificio poco distante, ma il metodo di
produzione e gli ingredienti sono rimasti uguali a quelli del 1884.
Anche nel
XXI Secolo la “China dott. G. Clementi” ha un grande successo, grazie anche ai
moltissimi e famosi Bar-Tender del Mondo che la usano nei loro Cocktails.
La “China
dott. G. Clementi”, una vera eccellenza Italiana, è un antico Elixir (con più
di 130 anni di vita), prodotto nell’Antica Officina Farmaceutica Dott. Clementi
di Fivizzano.
Una China, invecchiata in botte per due anni, con una
straordinaria ricchezza di sapori e anche molte altre virtù.
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