Dire che la
Toscana è uno dei Territori più belli d’Italia e del Mondo potrebbe sembrare
una banalità per chi ci vive.
Ma per coloro che vengono in Toscana è
un’affermazione sacrosanta.
La Toscana è
una magnifica Regione con una fortissima identità storico/culturale e
linguistica.
La sua
straordinaria ricchezza, praticamente fatta di ogni cosa bella e buona che si
possa immaginare, la rendono molto di più di un’ambita meta turistica.
Oltre alle
grandi Città d’arte vi si trovano una miriade di piccoli fascinosi Centri
ognuno con la sua peculiare e interessantissima Storia.
Uno di
questi è Casole d’Elsa in Provincia di Siena.
Casole
d’Elsa è un pittoresco piccolo Borgo; un Comune con poco più di 3.000 abitanti.
Oltre al panoramico
e raccolto Centro Storico, a mattoni rossi, arroccato su uno sperone di roccia
circondato da terreni verdeggianti, ha quattro Frazioni: Cavallano, Mensano,
Monteguidi, Pievescola.
I trascorsi
del Centro Storico, benché abbiano lontanissime origini, più antiche degli
Etruschi, sono legati indissolubilmente alla storia Medievale.
Casole
d’Elsa con le sue robuste mura è stata un importantissimo caposaldo dei Vescovi
di Volterra nella contesa armata tra Volterrani, Senesi e Fiorentini.
Oggi la
parte più imponente della struttura muraria, che si può ammirare, è il
massiccio “Cassero Senese” (ulteriore fortificazione, in questo caso merlata,
aggiunta in rinforzo delle mura), edificata nel corso del ‘300 ed attualmente
adibita a Municipio e Museo.
Un altro
importante complesso, le cui prime notizie risalgono al 1039, è la Collegiata
di Santa Maria Assunta.
La Collegiata si trova a metà del corso principale di
Casole d’Elsa ed è nata come una prestigiosa comunità di Canonici; la Chiesa
venne consacrata, successivamente, nel 1161.
Il bel
Chiostro della Collegiata, vero e proprio cuore di Casole d’Elsa, dove venivano
compiuti gli atti pubblici più importanti, fu edificato intorno al 1150, luogo
d’incontro, studio e preghiera, era cosi importante da essere scelto, il 14
aprile 1309, come sede per la ratifica del trattato di pace tra San Gimignano e
Volterra.
Oggi il Chiostro è racchiuso tra la Chiesa e il Palazzo della
Propositura, quest’ultimo è stato edificato nel XIII Secolo, oggi è sede degli
Uffici e Locali Parrocchiali oltreché dell’Archivio Storico.
Proprio ai
piedi del Borgo di Casole d’Elsa, talmente vicino da poterlo raggiungere anche con
una brevissima passeggiata, c’è un luogo estremamente accogliente: il Residence
“Il Colombaio”.
“Il
Colombaio” è il regno della signora Mariva Benucci.
La Famiglia
Benucci possedeva da molto tempo questo podere; viste però le nuove esigenze
del territorio, diventato negli anni sempre più meta turistica, venne
trasformato, nel 1989, in un accogliente e caratteristico Agriturismo con Trattoria.
Anima e
motore di questa iniziativa proprio la decisa e volenterosa Mariva; il marito
Alvaro Pratelli ha un’altra attività, è un noto imprenditore.
Il primo anno
di vita, “Il Colombaio” Casa Vacanze e Trattoria, era animato da tutte donne, venne
coinvolta anche la mamma di Mariva, la signora Erminia.
Accoglienza
premurosa e la Cucina Toscana Tradizionale ebbero subito successo e portò moltissimi
nuovi clienti con sempre più aspettative: il bello e il buono non bastavano mai.
Per stare al
passo con i tempi, nel 1997, Mariva ha trasformato la Trattoria in Ristorante.
In questa
fase di passaggio la signora Benucci, come sempre, ha mandato avanti tutto in
prima persona, compreso la Cucina.
Nel 2000,
dopo varie selezioni, è arrivato al Ristorante lo Chef Vincenzo Di Grande.
Dopo
un periodo di assestamento e anche qualche difficoltà, dato il forte carattere
della signora Mariva Benucci, la “squadra” ha cominciato a girare alla
perfezione e sono arrivati i riconoscimenti tra cui, nel 2003, la prestigiosa
“Stella” della Guida
Rossa Michelin.
Lo Chef
Vincenzo Di Grande è rimasto al Ristorante “Il Colombaio” fino all’Ottobre 2007,
dopo alcuni anni di assenza, è rientrato par le Stagioni (Aprile - Ottobre)
2012 e 2013.
Dal mese di
Marzo 2014 lo Chef Executive del Ristorante “Il Colombaio” è Maurizio Bardotti.
Maurizio è
nato a Empoli, oggi Comune della Città Metropolitana di Firenze, il 20 Marzo
1978.
Quando era
piccolo non aveva mai avuto nessuna propensione per la cucina, vista dalla
parte dei fornelli.
Ma era un “gran buongustaio”, grazie anche alle ottime ricette
che preparavano la sua mamma Tiziana, le sue nonne e le sue zie, tutte molto
brave.
Finite le
Scuole dell’obbligo, Maurizio, non aveva nessuna predilezione per alcuno dei
percorsi scolastici che gli erano stati consigliati e, per quegli strani casi
della vita in cui nulla accade per caso, nel libricino didattico che sfogliava
l’ultimo Istituto consigliato era l’Alberghiero.
Detto fatto:
frequenta, con sempre maggiore passione, l’Istituto Professionale di Stato per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (I.P.S.S.E.O.A.) “Bernardo Buontalenti” di Firenze.
La Scuola è
dura, serve molto impegno, dal Secondo anno in poi si deve anche fare
esperienze lavorative nella Cucine dei Ristoranti.
Maurizio ricorda
simpaticamente che del suo Corso, partito con tre classi e 85 studenti
quindicenni, solo in 5 sono diventati Chef.
Nel 1997,
finito con successo l’Alberghiero, entra a lavorare, per un anno, in un importante
Ristorante, aperto solo da sei mesi, “Casa Masi” a Montaione, piccolo Borgo,
con origini Etrusche, oggi rientrato nel Territorio della Città Metropolitana
di Firenze.
Nel 1998 Maurizio
conosce lo Chef Costantino Servedio ed entra a lavorare al suo Ristorante “Il
Bel Soggiorno” di San Gimignano (SI).
Costantino
Servedio, classe 1966, è originario di Bari, ma venuto a lavorare in Toscana,
solo per una stagione estiva, si innamora del Territorio, e dopo tre anni vi si
stabilisce trovando anche l’amore e sposandosi.
Costantino è un uomo di
carattere, uno Chef molto bravo, tosto e meticoloso, il primo vero grande
maestro per Maurizio Bardotti che, nei quasi tre anni insieme a lui, ha
imparato moltissimo.
Poi Maurizio
affronta un’altra importantissima esperienza, la prima come Responsabile di
Cucina, al Ristorante “Il Latini” di Firenze.
Lo storico Ristorante, di
eccellente Cucina Tradizionale Toscana, e il suo Patron Giovanni Latini,
saranno fondamentali, negli anni dal 2001 al 2003, per far “crescere” Maurizio
Bardotti.
Nei due anni
successivi, il nostro giovane Chef, si trasferisce all’Isola d’Elba (LI) al Ristorante
dell’EcoHotel “Montemerlo”, ubicato a 500 metri da una delle più belle spiagge
del Mondo, Fetovaia, nel Comune di Marina di Campo.
Nel 2005,
Maurizio Bardotti, affianca, nuovamente, come Sous-chef, il grande Costantino
Servedio in un’impresa di grande respiro: l’apertura del Ristorante “Lampolla”
all’interno del lussuoso Resort & Spa “Villasanpaolo”.
L’Hotel è ubicato in
collina, nella splendida campagna Toscana, con una magnifica vista sull’antica
Cittadina di San Gimignano.
In due anni il Ristorante “Lampolla” raggiungerà un livello davvero eccezionale.
Purtroppo
un grave problema di salute, fortunatamente poi superato, capitato a
Costantino, porterà all’interruzione di questa esperienza che era destinata,
sicuramente, a raggiungere mete altissime.
Maurizio ha
proseguito nelle sue straordinarie esperienze, nel 2007/2008, ha lavorato in Cucina,
sempre come Sous-chef, con un altro grande maestro, Fabio Ugoletti, al
Ristorante “Al Gallopapa”. Il Ristorante, di proprietà di Tiziano Amoroso, ubicato
a Castellina in Chianti (SI), nel 2004 era stato premiato con una prestigiosa
“Stella Michelin”, poi riconfermata negli anni successivi fino alla chiusura
nel 2008.
Nel 2009 e
nell’anno successivo, Maurizio Bardotti, lavora come Capo Partita ai Secondi
con uno dei più grandi maestri di Cucina del Mondo, Gaetano Trovato, al
Ristorante (Due Stelle Michelin) “Arnolfo” di Colle di Val d’Elsa (SI).
Un’esperienza
fantastica dove Maurizio ha collaborato, gomito a gomito, come braccio destro
di Gaetano.
Nel 2011 Maurizio
s’impegna per un certo periodo a “Villa Dievole”, antico complesso ubicato
all’interno dei 400 ettari, nel Territorio del Chianti Classico, dell’Azienda
Vitivinicola “Dievole”, in Località Dievole, nella Frazione di Vagliagli di
Castelnuovo Berardenga (SI).
Successivamente,
fino alla fine del 2013, Maurizio, sarà al Ristorante di “Badia a Coltibuono” a
Gaiole in Chianti (SI).
Con questo
Curriculum ricco di eccezionali esperienze, Maurizio Bardotti, nel Marzo 2014,
arriva al Ristorante “Il Colombaio” ed è, da subito, con grande soddisfazione
anche della signora Mariva Benucci, un grandissimo successo, visto che, alla
fine dell’anno, gli viene confermata la super prestigiosa “Stella Michelin”.
Il Residence
“Il Colombaio” (la parte più vecchia della struttura era proprio un colombaio) è
un bel complesso, dall’atmosfera familiare, con otto comodi appartamenti, di
varie misure, arredati con cura.
C’è la Piscina, con una bella e panoramica
vista sulla vallata, la fornita Enoteca, il Ristorante “La Sosta” di Cucina
tipica Toscana e il Ristorante stellato “Il Colombaio”.
Il
Ristorante “Il Colombaio” è delizioso e confortevole, un piccolo ingresso
introduce, a sinistra salendo due scalini, in una prima sala, illuminata da una
grande vetrata ad arco con i vetri decorati, un tavolone ed altri 4 tavolini,
su questa sala c’è l’accesso alla cucina.
Attraversando un breve corridoio si arriva
nella seconda sala, a sinistra il bancone bar, davanti al bancone un “caldo” e
comodo salottino, a destra il resto della sala dove vi trovano posto altri otto
tavolini.
Tutto il Locale
è in pietra e mattoni con il soffitto di travi in legno.
L’arredo è scelto con gusto,
l’apparecchiatura è curata, ogni particolare trova la sua giusta collocazione,
atmosfera accogliente ma non impegnativa.
Durante la
bella stagione è possibile mangiare nel “dehors” coperto, con una decina di
tavolini, adiacente alla seconda sala .
Nel Menu
troviamo tre percorsi consigliati, “Il Colombaio”, “Rapsodia”, "Ellisse”, segue
la Carta con ampie possibilità di scelta sia di Terra che di Mare.
Nell’ultima
pagina del Menu si trova un breve riepilogo dei Vini al bicchiere, delle Birre
Nazionali, dei Caffè e degli Infusi.
La Carta dei
Dolci, con i Vini in abbinamento, è a parte.
La Carta dei
Vini è molto ricca, curata, con amore e passione, da Mariva Benucci, che ha
fatto tesoro della collaborazione con il compianto Maestro e Amico Alberto
Brovelli “Vinaio di Francia in Milano”.
Ricca anche la Carta dei Distillati.
Ma veniamo
alla degustazione fatta.
In Tavola il
fine vassoio trasparente, con l’ottimo e fragrante pane assortito, nei vari
tipi e sapori, della Casa.
Già con il Pane, lo Chef Maurizio Bardotti, avrebbe da
raccontare un Mondo.
Infatti, oltre a utilizzare un Lievito Madre Liquido
denominato “Li.Co.Li” (Lievito in Coltura Liquida), un Lievito con più di 70
anni, che con la sua naturale liquidità permette una maggiore idratazione della
farina che supera il 100%, adotta anche farine di Grani Antichi provenienti da
un produttore di grande qualità il “Molino
Paciscopi” di Montespertoli (FI).
Tutta la
degustazione è stata accompagnata da una “bollicina Francese” semplicemente
magnifica:
- “Champagne
Cuvée William Deutz 1998”, Champagne Brut Millésimé, 55% Pinot Noir, 35%
Chardonnay, 10% Pinot Meunier, 12% Vol., uno tra i migliori Champagne del
Mondo, prodotto dalla “Maison
Champagne Deutz”, fondata nel 1838.
Sono state
servite le seguenti portate:
- “Entrée” -
Verdure disidratate - “Dolce Forte Toscano”, cannolo ripieno di selvaggina e
cioccolato 100%, Patatina noisette con cremoso di limone salato;
-
“Benvenuto” - Gazpacho, anguria e melanzana croccante - Pomodoro finto di
baccalà mantecato - Ciliegia di fegatini di pollo;
- “Pomodoro,
Pomodoro e …. Pomodoro” - Tartare di pomodoro candito con sopra gelato all’olio,
crema di pomodoro con sopra pomodoro
verde fritto, pomodorino datterino giallo agrodolce, bavarese di pomodoro,
crema di pane abbrustolito, pappa al pomodoro glassata con una crema di
mozzarella di bufala e polvere di basilico: il tutto appoggiato su un estratto
liquido e freddo di pomodoro ciliegino;
- Scaloppa di
foie gras scottata, sorbetto di peperone e lampone su pan brioche, sgombro
marinato, lampone, terrina di foie gras;
- Bavette
alla finta maionese di cicale, crema d’aglio dolce, pane tostato, salvia
disidratata, sopra viene versata una salsa di cacciucco di cicale (in
accompagnamento una polpa di cicala scottata e guarnita);
- Tortelli
ripieni di faraona, funghi glassati, caviale di aringa e zenzero candito;
- Maialino
brado di Montaione (FI), della Macelleria e Salumificio “Il Mattone Due”, aglio nero , cremoso di
mandorla amara, pomodori piccadilly affumicati, ripieni di pappa di brodo di
aglio nero;
- Piccione,
coscia cotta a bassa temperatura, petto scaloppato espresso, acciugata fresca
marinata, albicocca tostata, cubetto di pane al latte (preparato con il lievito
madre liquido) e sopra del mascarpone fatto in Casa;
- "Pre-dessert" - Mini foglie di meringa, cremoso al pistacchio, salsa al caffè, gelato allo
zabaione;
- "Dessert" - Lingotto
di cioccolato fondente 70%, frutto della passione, crema di barbabietola
affumicata, pesto di nocciola;
- Gelato di
“formaggio primo sale” su zuppetta di fragole, spuma di cioccolato bianco, rum,
pepe lungo.
Tutto straordinariamente
buono, molto curato e molto ben presentato.
La Cucina
dello Chef Executive Maurizio Bardotti è l’espressione sincera della sua arte appassionata,
una Cucina fatta di grande qualità, attenzione, conoscenza e concretezza.
Una
Cucina che ha come base i magnifici e gustosi sapori della Tradizione Toscana
ma che incontra l’innovazione nel momento in cui si arricchisce di fantasia
rappresentativa.
Maurizio in
Cucina è coadiuvato da una giovane ma efficientissima Brigata composta dai Capi
Partita Shunsuke Toyoda, Francesco Polidoro e Luca Dori, in aiuto c’è anche
Anna Bertolacci per antipasti e pasticeria.
Il Servizio
di Sala è stato svolto con molta gentilezza, premura e professionalità dalla
giovane Maître Stefania Giacobbi.
Un
particolare ringraziamento per la grande cortesia e l’estrema disponibilità va
alla mia amica signora Mariva Benucci e allo Chef Executive Maurizio Bardotti,
che mi ha dedicato moltissimo tempo.
Al
Ristorante “Il Colombaio” di Casole d’Elsa, meritatissimamente premiato con “Una
Stella Michelin”, ho trovato i sapori sinceri, freschi e giovani della Cucina
Toscana fatta dal bravissimo Chef Maurizio Bardotti.
"Entrée"
"Benvenuto"
"Pomodoro, Pomodoro e ...... Pomodoro"
Foie Gras
Bavette
Polpa di Cicala in Accompagnamento alle Bavette
Maialino
Piccione
"Pre-Dessert"
"Dessert"
Gelato
Lo Chef con la Brigata di Cucina e la Maître
Lo Chef Maurizio Bardotti e Giorgio Dracopulos
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