Nella
magnifica Regione Toscana nella Provincia di Siena c’è un piccolo (meno di 3000
Abitanti) Comune denominato Gaiole in Chianti.
Se pur
piccolo Gaiole in Chianti ha avuto e ha una grande importanza storico
geografica ed enologica.
Il Centro
Abitato di Gaiole in Chianti si trova a 356 m. s.l.m. e, fin dall’Anno Mille in
poi, è sempre stato sede di un mercato che nei Secoli ha accresciuto la sua
valenza commerciale e strategica diventando un punto di riferimento per tutte
le zone limitrofe.
Nel Comune ci sono tutt’oggi le tracce ben visibili di tale
fatto, anche nelle strutture di moltissime Chiese, Cappelle e Castelli.
Tutto il Territorio
Comunale è ubicato nelle splendide Colline del Chianti (breve Catena Montuosa
di circa 20 Km. a cavallo tra le Province di Firenze, Siena e Arezzo), che
segnano il confine dalla Regione del Chianti con il Valdarno e la Val di
Chiana.
Queste colline sono famose per la produzione di un Vino Rosso super
conosciuto in tutto il Mondo:
il Chianti.
Già nel
periodo Etrusco (dal IX al I Secolo a.C.) qui si coltivava la Vite e si
produceva Vino, ma le prime tracce della parola “Chianti” risalgono a una pergamena
del 790 e i riferimenti chiari alla vinificazione si trovano in altre pergamene
del 913.
Successivamente
seguendo i metodi e gli insegnamenti sviluppati dai Monaci, al tempo praticamente
gli unici che producevano Vino, alcune Famiglie Nobili, come i Ricasoli (nel
1141) o gli Antinori (nel 1385), iniziarono a farsi strada nella produzione
vitivinicola.
Questo notevole
sviluppo è dimostrato anche dalla nascita a Firenze, nella seconda metà del
1200, dell’Arte dei Vinattieri, una delle Arti Minori delle Corporazioni di
Arti e Mestieri della Città.
Con il
passare dei Secoli la produzione del Vino nelle campagne Toscane divenne
talmente importante che, nel 1716, il Granduca di Toscana Cosimo III fissò i
confini Territoriali dove si potevano produrre, con regole e controlli, 4 Vini
Regionali tra cui quello denominato “Vino Chianti”.
Nel 1924 fu
costituito il Consorzio con 33 Produttori (oggi sono circa 600) per la difesa
del Vino Tipico del Chianti e della sua Marca d’Origine:
il simbolo che venne
adottato fu quello del “Gallo Nero”.
Nel 1932 venne aggiunto al termine
“Chianti” il suffisso “Classico” per puntualizzare e decisamente distinguere il
“Chianti Originale” da quello prodotto al di fuori del Territorio delimitato
nel 1716.
Nel 1984 il
“Chianti Classico” ottenne la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita
(D.O.C.G) il massimo riconoscimento per i Vini di grande qualità.
Oggi nelle
Zone del “Chianti Classico” rientrano i Comuni Fiorentini di S. Casciano in Val
di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e in quelli Senesi di
Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in
Chianti.
Uscendo da
Gaiole in Chianti si può percorrere la Strada Comunale 6 in direzione della
Frazione di Barbischio, a 454 m. s.l.m., un fascinoso ex antico Castello di cui
oggi sopravvive solo una Torre e un piccolo antico agglomerato di abitazioni.
Prima
di entrare proprio in tale Località si può prendere a destra una strada
sterrata che, per circa 1,5 Km., attraversa un fitto bosco e dei curati vigneti,
fino ad arrivare, alla fine della stessa, in un posto molto bello, panoramico e
magico denominato “Borgo Casa al Vento”.
Le sue origini
risalgono probabilmente al dominio di
Federico I Hohenstaufen (meglio conosciuto come Federico Barbarossa, 1122 -
1190), Imperatore del Sacro Romano Impero e Re d’Italia;
infatti si sono trovate
tracce di una sua donazione della Torre di Barbischio e dei possedimenti fino a
Casa al Vento.
Notizie più certe su “Casa al Vento” si trovano nel 1500 quando
qui vivevano sette Famiglie.
Alla fine
del 1800 “Casa al Vento” era la Residenza Estiva del Parroco di Gaiole, Don
Carapelli;
tale fatto è testimoniato da una Lapide in loco ancora visibile con
il suo nome e datata 1871.
Il Parroco, che doveva essere certamente una persona
simpatica, era un amante del Vino e coltivava qui la sua Vigna, sostenendo
fermamente che i suoi Parrocchiani sarebbero stati curati meglio se alle
Preghiere si aggiungevano anche dei buoni bicchieri di Vino.
In anni più
recenti il Borgo era ridotto a un rudere e la proprietà era ancora divisa tra
le originarie sette Famiglie.
Oggi la Proprietà è della Famiglia Gioffreda.
Giuseppe
Gioffreda e la Moglie Ria pur avendo origini Pugliesi si erano trasferiti a Milano negli
Anni 60.
Giuseppe aveva avuto successo
come Promotore Finanziario e sua Moglie si era dedicata all’insegnamento.
Nel 1992 Giuseppe
Gioffreda (classe 1938, affettuosamente chiamato “Pippi” da Familiari e Amici)
e Ria, innamoratisi del posto, iniziarono a rilevare le proprietà
fino a giungere all’acquisizione completa di “Borgo Casa al Vento”.
Da subito
partirono impegnativi e accurati lavori per recuperare le strutture secondo le
origini e per adattarle alle nuove necessità.
Ria si dedicò con molta passione a
curare questa ristrutturazione fino al più piccolo dettaglio, mentre Giuseppe
s’impegnò nel far rivivere al meglio i Vigneti, riportando anche selezionati
cloni di Sangiovese, oltre a iniziare i lavori della nuova Cantina interrata,
da lui progettata, terminata poi nel 2004.
Pippi
Gioffreda decise anche di coltivare biologicamente le sue Vigne utilizzando le
tecnologie più avanzate sia in Campagna sia in Cantina.
Purtroppo
nel 2006 la signora Ria si ammalò gravemente e prematuramente, con il grande
dolore di tutta la Famiglia, lasciò questo Mondo.
Proprio in
quel momento estremamente difficile il loro Figlio Francesco iniziò ad
affiancare il Padre Giuseppe nella conduzione e lo sviluppo dell’Azienda.
Francesco
Gioffreda è nato nella bellissima e salmastra Città Pugliese di Brindisi il 24
Marzo 1964. Dopo gli studi dell’obbligo ha frequentato l’Università Bocconi di
Milano dove, nel 1992, si è Laureato in Economia e Commercio.
Successivamente
ha fatto una brillante carriera in campo finanziario anche all’Estero, come in
Russia dove è stato per 7 anni.
Francesco ha un Fratello più piccolo, Paolo
(classe 1968), Avvocato in Milano, che non segue l’Azienda di Famiglia.
Nel 1990 Francesco
Gioffreda si è sposato con Patrizia Selvolini grande appassionata ed esperta di
Vini proprietaria di un’altra magnifica Azienda, sempre nel Comune di Gaiole in
Chianti, il “Castello di Tornano”.
Dalla loro unione sono nati due
bellissimi Figli, Sofia (classe 1997) che si è Laureata in Marketing e vive a
Londra e Samuele (classe 1995) che si sta per Laureare in Ingegneria Civile a
Milano.
Francesco
Gioffreda fino al momento in cui ha conosciuto sua Moglie non si era mai
interessato al Vino ma con un’insegnante competente e coinvolta come Patrizia
non poteva esimersi e in poco tempo ha recuperato gli “anni perduti”.
A “Borgo Casa al Vento” inizialmente come Enologo hanno avuto il bravo Stefano
Chioccioli che ha indirizzato i primi imbottigliamenti e attualmente c’è l’altrettanto
bravo Enologo Marco Chellini.
“Casa al
Vento” a oggi ha una selezionatissima produzione di meno di 35.000 bottiglie l’anno
di “Chianti Classico”, di “Vini I.G.T.” e non solo, fatta usando
prevalentemente Barriques di Legno Francese:
- “Aria” Chianti Classico D.O.C.G., 100%
Sangiovese, 13,5% Vol., fa 12 Mesi di Barriques e 6 di affinamento in
Bottiglia, una produzione di circa 20.000 Bottiglie.
Il “primo vino” prodotto
dall’Azienda con la Vendemmia 2006 imbottigliato e poi venduto nel 2007.
Il
2006 è l’anno della scomparsa di Ria Gioffreda e pertanto a Lei è stato
dedicato: “a Ria”;
- “Foho” Chianti
Classico D.O.C.G. Riserva, 100% Sangiovese, 13,5% Vol., fa 18 Mesi di Barriques
e 6 di affinamento in Bottiglia, ne vengono prodotte circa 5.000.
Prima Vendemmia
quella del 2003 commercializzata poi nel 2007.
Il nome deriva da un aneddoto tramandato
in cui si dice che il già nominato Don Carapelli dopo una vendemmia di
un’annata molto calda assaggiando il suo Vino abbia esclamato: “l’è foho”;
- “T’Amo” Rosso Toscana I.G.T., 50% Sangiovese
e 50% Merlot, 13,5% Vol., matura parte in Acciaio e parte in Barriques, si
affina per 6 Mesi in bottiglia prima di essere commercializzato, la produzione si aggira intono alle 4.000
Bottiglie, la Prima Vendemmia è stata il 2017;
- “Alliaria”
Bianco Toscana I.G.T., un Blend di Chardonnay e Grillo, Uve provenienti da Vigne
non di proprietà, 12,5% Vol., fa 8 Mesi di Acciaio e 2 in Bottiglia, ha una
produzione di circa 3.000 Bottiglie, la Prima Vendemmia quella del 2018;
- “Ros’Aria”
Rosato Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 12,5% Vol., ottenuto da una macerazione
a bassa temperatura per poche ore seguita da una fermentazione a temperatura
controllata e in assenza di bucce. Un Vino prodotto dal 2015 esclusivamente
nelle annate più proficue, soltanto 500 bottiglie;
-
“Vincanto”, una novità assoluta, Vendemmia
2016, Chianti Classico Gran Selezione D.O.C.G. (una nuova tipologia istituita
dal Consorzio negli ultimi anni per i Vini al Vertice della Denominazione), 100%
Sangiovese, solo 700 bottiglie, un Vino prezioso che ha fatto 36 Mesi di
Barriques, sarà imbottigliato in questa estate 2020 e commercializzato nel
2021.
Poi c’è
anche una piccola produzione di ottimo Olio Extra Vergine di Oliva, circa 500
bottiglie, un Blend di Cultivar Moraiolo, Frantoio e Leccino, è una produzione
talmente selezionata che viene prodotto solo nella annate migliori.
A “Borgo
Casa al Vento” c’è anche la possibilità di aderire a una pregevole iniziativa:
A un prezzo concordato tutti
possono diventare produttori di buon Vino scegliendo una Barrique che darà, al
momento giusto, all’acquirente ben 300 bottiglie con “etichetta personalizzata”.
Non solo ma nel pacchetto ci sono anche comprese tre notti da trascorrere a
“Borgo Casa al Vento”.
Infatti “Borgo Casa al Vento” non è solo produzione di Vino ma è anche un super accogliente
Resort con bellissime Suites, confortevoli Camere (una in particolare ha il
letto a forma di botte), grandi Appartamenti e una fascinosa Villa (dappertutto
si gode di una magnifica vista della Campagna e delle Vigne), e poi c’è il Ristorante, la grande Piscina e gli Spazi Benessere.
Il
Ristorante è un vero “Km. 0” dato che usa in gran parte i prodotti
dell’Azienda, la Cucina è Tradizionale Toscana (si fanno anche dei Corsi),
l’accoglienza è estremamente fascinosa dato che è ubicato nella “Vecchia
Cantina del Borgo” con la bellissima volta a mattoni faccia vista.
La capienza
è di 50 coperti all’interno e 80 all’esterno nello splendido giardino
adattissimo anche per Matrimoni ed Eventi.
Cosa altro
posso aggiungere se non che si può andare a visitare “Borgo Casa al Vento”, nel cuore del Chianti Classico, non solo per godere delle
bellezze della natura, dell’ottimo Vino, del buon cibo, della straordinaria
accoglienza ma anche per “Adottare una Barrique”.
"Borgo Casa al Vento" (Foto Casa al Vento)
Le Vigne (Foto Casa al Vento)
Il Vino Fatto con Amore (Foto Casa al Vento)
La Cantina una Vista (Foto Casa al Vento)
La Barricaia (Foto Casa al Vento)
Il Vino (Foto Casa al Vento)
La Cura dei Particolari (Foto Casa al Vento)
L'Accoglienza (Foto casa al Vento)
La Piscina (Foto Casa al Vento)
Una Vista della Sala Ristorante (Foto Casa al Vento)
Bellezze della Natura (Foto Casa al Vento)
Francesco Gioffreda, Samuele Gioffreda,
Patrizia Selvolini e Sofia Gioffreda
(Foto Casa al Vento)
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