La Regione
Toscana è tutta bellissima e magnifica sotto ogni aspetto; una delle sue perle
è la Provincia di Livorno, che si trova ubicata nel cuore della Maremma
Livornese, nel tratto del suo Territorio quello bagnato dal Mare Ligure e dal
Mar Tirreno denominato “Costa degli Etruschi” c’è il Comune di Castagneto
Carducci.
L’antico,
fascinoso e panoramico Borgo di Castagneto Carducci è adagiato sulla sommità di
una dolce collina, dominata dai resti (la parte che guarda il mare) del
Castello dei Conti della Gherardesca, un fortilizio la cui costruzione risale
intorno all’Anno Mille. Il Castello e la Chiesa di San Lorenzo sono stati il
nucleo originario intorno al quale si è sviluppato il Centro abitato.
Il
Territorio Comunale si divide tra le Frazioni di Bolgheri, piccolissimo Borgo
Medievale famoso nel Mondo per la produzione Vitivinicola, Donoratico edificato
a cavallo della Via Aurelia con la sua importante Stazione Ferroviaria sulla
Litoranea Tirrenica e Marina di Castagneto Carducci notissima Località
Turistico Balneare con il suo mare premiato più volte con la prestigiosa
“Bandiera Blu”.
Uno
splendido e curato Territorio che da Collinare diventa pianeggiante verso il
Mare. Qui prende vita anche la bellissima e preziosa Riserva Faunistica di
Bolgheri (Rifugio Faunistico di Bolgheri) che si estende per più di 500
Ettari.
Questa Terra
è super accogliente sia per il Turismo Enoico sia per quello Gastronomico. La
produzione Vitivinicola è straordinariamente importante; qui nascono alcuni
Vini del tutto eccezionali che danno all’Italia grande fama e lustro a livello
Internazionale. Ma anche la produzione di ottimo Olio Extra Vergine di Oliva è
un fiore all’occhiello del Territorio. Il Comune di Castagneto Carducci rientra
nel prestigioso Consorzio “La Strada del Vino e dell’Olio Costa
degli Etruschi”.
Proprio alle
prime propaggini lato mare dei Colli dove è ubicato l’antico e suggestivo Borgo
di Castagneto Carducci ha Sede, in Località Vigna al Cavaliere 61, un’Azienda
Vitivinicola tra le più storiche e importanti non solo della Zona: Michele Satta.
L’Azienda
“Michele Satta” è di Michele Satta e della sua bellissima e numerosa Famiglia:
la Moglie Lucia e sei Figli (cinque femmine e un maschio).
Michele
Satta è nato in Lombardia nella fascinosa e accogliente “Città Giardino” di
Varese, il 14 Febbraio del 1955 (San Valentino), il Papà Ingegnere, cognome e
cromosomi sardi, e la Mamma Insegnante. Sempre a Varese dopo le Scuole
dell’Obbligo ha frequentato e si è diplomato nel 1974 al Liceo Classico
“Ernesto Cairoli”, una delle Scuole più antiche e prestigiose della Città.
Michele
Satta finito il Liceo Classico volle iscriversi all’Università di Agraria di
Milano, questa decisione era maturata già diversi anni prima. Infatti quando
era ancora ragazzino, frequentava la Seconda Media, i Genitori e Michele
andarono a trovare dei parenti nel Nord della Sardegna. Michele trascorse una
settimana con Zio Baingio curando le pecore, innamorandosi del grano fiorito e
degli ulivi, inebriandosi dei profumi della Terra lavorata, un incontro con la
natura che gli provocò un’emozione stratosferica segnandolo per sempre.
Durante
un’altra vacanza a Castagneto Carducci con la Famiglia “del tutto casualmente”
a Michele Satta capitò un evento che cambiò tutta la sua vita: un Proprietario
di una Fattoria del Luogo venuto a sapere della sua recente iscrizione
all’Università di Agraria di Milano (si è Laureato poi a Pisa, nel 1980, in
Scienze Agrarie) gli offrì un lavoro. Il suo primo Stage inizio così presso
l’Azienda “Tringali Casanuova” con la Vendemmia dell’Ottobre 1974.
Per i primi
due anni di Università Michele andava per brevi periodi a fare esperienza a
Castagneto, successivamente, nei secondi due anni ha passato tutti i pomeriggi
al lavoro in Campagna seguendo come un’ombra il suo Fattore, apprendendo e
assimilando la sapienza del rapporto dell’uomo con la natura.
Imparò
l’Agricoltura a 360 gradi, tra tantissimo altro apprese che la Terra diventa
dura quando soffia il vento, che la rugiada è copiosa quando la temperatura è
di un certo tipo, che ci sarà brutto tempo quando le rondini volano basse, che
il ciclo delle piante cambia in certe zone del campo, in alcune stentano a
crescere e in altre no, perché si pota in un determinato momento, imparò anche
che la Cultura Contadina è un immenso patrimonio di unità con la Natura e di
paziente rispetto della realtà della Terra. Molto ci sarebbe ancora da
raccontare.
A 25 anni
Michele Satta finito gli studi si è Sposato e ha iniziato a fare carriera
nell’Azienda dove lavorava diventandone il Fattore/Direttore. Anche il vino
faceva parte dell’Azienda, era il vino che si produceva in Maremma e andava a
finire come vino da taglio.
Ma la grande
passione di Michele Satta lo portò nel 1983 (aveva già tre figli) a prendere
una decisione drastica e, in accordo con sua Moglie, stabilì di stare in
Campagna e fare il proprio vino. Sull’onda di una sconfinata dedizione al
proprio lavoro si mise in proprio e prese in affitto vecchie Vigne e relativa
vecchia Cantina. Nell’Autunno dell’83 arrivò la prima vendemmia e da quel
giorno, passo dopo passo, l’Azienda “Michele Satta” è cresciuta in parallelo
con la Storia di Bolgheri.
Il Primo
Disciplinare di Tutela dei Vini Bolgheri è anch’esso del 1983 e
successivamente, grazie ancora alla “Locomotiva Sassicaia”, furono definite la
DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia e il relativo Consorzio di Tutela.
Tra l’83 e
l’87 Michele prese coscienza di cosa era effettivamente il Vino. In quegli anni
era avvenuto un salto di qualità grazie all’inizio del benessere diffuso il
Mondo si accorgeva delle diversità: l’Italia si era agganciata ai grandi
privilegi dei produttori Francesi che nei Secoli si erano ricavati delle
nicchie di mercato straordinarie con una produzione eccezionale. Erano gli anni
in cui ci fu l’esplosione del Vino e Michele si gettò a capofitto, studiò,
guardò, imparò, viaggiò e andò in Francia con ancora più passione e amore per
il Vino.
“Che cosa è
il vino? Che cosa è la qualità del vino? Il vino è straordinariamente unico
nella storia nostra dell’alimentazione. Normalmente un prodotto agricolo, le
pesche, a esempio, ce le hai, le cogli, le porti sul mercato, non ti va bene il
prezzo, le riporti a casa, marciscono e le perdi. Il vino invece è l’uva che si
trasforma, è sempre quell’uva lì che diventa un’altra cosa, straordinariamente
più suggestiva, straordinariamente più buona, addirittura in certi casi diventa
eccezionale e diversa nel tempo, ti inebria, ti apre uno spazio nel cuore. È il
tuo raccolto, la tua vendemmia, tutto ciò per cui tu hai lavorato. Noi dobbiamo
guardare il Vino con rispetto, per quello che è davvero, in quanto è
l’espressione unica di un pezzo di Mondo: quel terreno lì c’è solo lì, non
esiste un altro punto del pianeta con quella complessità di terreno che tu hai
scelto per fare la Vigna. Non esiste un’annata uguale alla precedente, il Vino
che farò quest’anno sarà unico, non lo farò mai più. Il tipo di uve che ci sono
nella mia Vigna e che faranno quel Vino sono irripetibili, il modo con cui io
uomo ho dedicato passione, intuizione, errori, come ho piegato un archetto,
quante gemme ho lasciato, se ho levato la femminella, se ho levato le foglie,
se ho lavorato il terreno, è mio, soltanto mio”. Questo è stato ed è il sincero
pensiero di Michele Satta.
Dopo i primi
anni di assestamento, legati ad affitti frazionati, nel 1987 si costituì il
primo nucleo dell'Azienda “Michele Satta” con l'acquisto del miglior terreno
disponibile e la costruzione della Cantina scavata nella roccia calcarea.
Michele
Satta nel 1991 ha piantato la sua prima Vigna in proprietà e da lì è stato
tutto un succedersi di acquisizione di Terreni, vicini alla sua Cantina, che
sentiva perfetti per fare ottimo Vino, arrivando nel giro di non molto a
produrre Bottiglie solo da uve da Lui piantate. In quegli anni in parallelo
sviluppava fortemente l’esperienza non solo con la Terra ma anche con la
Cultura del Vino Internazionale iniziando anche a viaggiare in molti Paesi del
Mondo per allargare conoscenze e confronti.
Tra il 1993
e il 1995 Michele Satta è diventato anche “consulente/conduttore” del Vigneto
di “Ornellaia” dove ha potuto allargare la visione internazionale del Mercato
dei Vini di Alta Qualità e ha perfezionato le tecniche di coltivazione a
contatto con una realtà di eccellenza Mondiale.
Le Vigne da
cui esclusivamente provengono le Loro uve sono state piantate da Michele negli
anni '90. In ogni vigna sono presenti le cultivar che Michele ha ritenuto, dopo
anni di studio e osservazioni, essere le più rappresentative di Bolgheri (non
escludendo ulteriori esperimenti nel futuro): per i Vini Bianchi sono Viognier,
Vermentino e Sauvignon, mentre per i Vini Rossi sono Cabernet Sauvignon,
Merlot, Syrah, Sangiovese e Teroldego. La presenza dei singoli vitigni nelle
diverse Vigne, permette di avere numerose e diversificate espressioni delle
varietà, in modo tale da poter capire come si sviluppino le specifiche vigne in
ogni annata. I Vigneti che esprimono maggior equilibrio e complessità
forniscono così le uve per i Vini più importanti. La Produzione annua è di
circa 150.000 Bottiglie tra Sei Vini Rossi e Due Bianchi.
Da alcuni
anni due dei Figli di Michele, Benedetta e Giacomo, partecipano in prima
persona alla gestione dell’Azienda, curiosi e appassionati hanno iniziato il
cammino della seconda generazione sulla strada della tradizione di Famiglia con
lo sguardo rivolto al nuovo e al futuro. Benedetta è nata a Cecina (LI) il 15
Dicembre del 1983 ed è Laureata in Fisica all’Università degli Studi di Milano,
anche Giacomo è nato a Cecina, il 29 Agosto del 1991, e si è Laureato in
Agraria all’Università degli Studi di Milano.
L’Azienda
“Michele Satta” dopo aver commercializzato negli anni grandi Vini Rossi (“I
Castagni”, “Piastraia”, “Cavaliere”, “Syrah”, “Bolgheri Rosso”) e altrettanto
grandi Bianchi (“Costa di Giulia” e “Giovin Re” anagramma di “Viognier”) nel
2015, con una produzione di sole 600 Bottiglie, ha lanciato “Marianova”. Questo
Vino del tutto speciale anche nei successivi anni di imbottigliamento
(2016-2017-2018) non ha mai superato le 3.000 preziose Bottiglie.
“Marianova”
un Bolgheri Superiore DOC che nasce come prima esperienza della seconda
generazione Satta, un blend in parti uguali delle migliori uve di Syrah e
Sangiovese provenienti dal Vigneto “Vignanova”. Grazie a Vitigni come “Syrah e
“Sangiovese” questo eccellente Vino esprime tutta la lucentezza e armonia di
questo magnifico Territorio Mediterraneo che, grazie alle positive peculiarità,
sa dare ai Vini profondità e complessità estremamente rare.
Proprio con
un Vino speciale come “Marianova”, in particolare “Marianova 2018”, l’Azienda
“Michele Satta” ha voluto aderire al Progetto di digitalizzazione associato ad
alcune delle bottiglie Toscane di maggior pregio che vede come Autori “Italian
Wine CryptoBank” e “Crypto Dine Wine Art”. L’iniziativa coinvolge Sei grandi
Vini Toscani di famose Case Vinicole del Territorio e punta a creare un
prodotto unico con la Collezione NFT “Catch 22”.
Ogni Vino
sarà associato a un’opera digitale (una “gif animata” registrata nella
“blockchain”, letteralmente “catena di blocchi”, e resa così eterna) realizzata
dal bravissimo Illustratore/Artista e Giornalista Gianluca Biscalchin e solo 22 “NFT” saranno abbinati a ogni tipologia di Vino
favorendo l’avvicinamento dell'universo dei Wine Lovers (gli amanti del lusso e
del collezionismo) a quello delle nuove generazioni di collezionisti, che
guardano gli “asset digitali” come gli “NFT” con crescente interesse.
“NFT” è
l'acronimo di “Non Fungible Token” che in Italiano significa “gettone non
copiabile” ossia qualcosa di esclusivo, semplicemente unico che non può essere
sostituito da altro. La Tecnologia “NFT” consentirà di attribuire a
ognuna delle bottiglie prescelte anche un “Certificato di Autenticità”.
La Filosofia
che è alla base di un’Azienda straordinaria come “Michele Satta” si può
racchiudere in una sola parola Latina “Semetipsum” (lui stesso): ogni Vino deve
essere se stesso grazie alla continua ricerca dell’alta qualità come
espressione della Natura unica e irripetibile di ogni Vigneto e del suo
incontro con l’Uomo.
Azienda
Vitivinicola “Michele Satta” a Castagneto Carducci (LI) dal 1983 una delle colonne portanti della Storia del Vino di Bolgheri e non solo.
http://www.michelesatta.com/index.php?lang=it
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