Montepulciano è
un Comune di circa 14.000 Abitanti ubicato nella magnifica e
verdeggiante Campagna Collinare Toscana in Provincia di Siena; è adagiato su un
colle, a 605 m. s.l.m., e domina una vasta area circostante, che in antichità
era paludosa, a cavallo tra la Valdichiana e la Val d’Orcia. Il suo Territorio
Comunale si estende nel settore sud-orientale della Toscana al
confine con l'Umbria e non lontano dal Lazio.
L’antico e
fascinoso Borgo di Montepulciano ha origini antichissime che risalgono al
Popolo degli Etruschi a partire dal IV Secolo a.C. e la sua storia è lunga e
appassionante. L’origine del suo nome ancora oggi non è certa, forse potrebbe
essere un composto dalle parole
“Monte” e “Policiano” (Polciano o Pulciano), un nome
prediale derivante dalla parola Latina “Publicius = Pubblico”. Una
versione probabile visto che in Epoca Romana qui stanziava un Esercito posto a
difesa delle Strade Consolari.
Il Borgo di
Montepulciano come oggi lo possiamo ammirare risale al XIV Secolo. Il complesso
abitativo ha una forma a “S” ed è possentemente cinto da tre cerchia di Mura,
bastionate e fortificate nel XVI Secolo su disegno dell’Architetto Fiorentino
Antonio da Sangallo il Giovane (1483 - 1546). Durante il Rinascimento (fine del
Medioevo e inizio età Moderna) Montepulciano visse il suo periodo più splendido,
una vera “Epoca d’Oro” dopo infiniti anni di lotte in cui fu contesa tra
Firenze e Siena, tantoché dal Granducato di Toscana fu emanata una legge che la
dichiarava “Città Nobile”.
Le imponenti
Mura racchiudono Montepulciano rendendola accessibile principalmente da sei
Porte: “Porta al Prato”, “Porta delle Farine”, “Porta di Collazzi”, “Porta
di San Francesco”, “Porta della Cavina” e “Porta di Gozzano”. Il Centro è
attraversato da una strada principale più ampia (da Porta a Prato è tutta in
salita e oggi è denominata “Via di Gracciano nel Corso”) dal quale sui
lati si diramano una serie di suggestivi vicoli e strade strette.
Montepulciano
è un grandioso agglomerato di storici e magnifici Palazzi oltre a moltissime e
bellissime Chiese: una Città monumentale dove tutto racchiude storia e arte ed
è inutile fare dei nomi per poi tralasciarne moltissimi altri. Voglio
aggiungere che oltre a tutto ciò che ho già detto esiste anche un’incredibile
Montepulciano sotterranea: tombe etrusche, antichi fondachi, cantine
d’invecchiamento del vino, ambienti di lavoro, stalle, antichi pozzi,
collegamenti tra un palazzo e l’atro, antiche vie di fuga, cisterne d’acqua, anche
qui ogni pietra trasuda di storia.
A
Montepulciano ogni anno si svolgono numerose Manifestazioni di carattere culturale,
dal 1976, per esempio, è sede di un rinomato Festival Musicale denominato il
“Cantiere Internazionale d'Arte”, in Estate si svolge il “Bravìo delle Botti” (risale
al XIV Secolo) la sfida tra le 8 Contrade di Montepulciano in onore del Santo
Patrono San Giovanni Decollato, e sempre in Estate, a partire dal 1939, sul
Sagrato della Cattedrale si recita il “Bruscello Poliziano” una forma di Teatro
popolare e contadino, tipicamente Toscano, recitato e cantato da attori non
professionisti.
Montepulciano
è un importantissimo centro Vitivinicolo, qui si produce il pregiato “Vino
Nobile di Montepulciano”, uno dei Vini più antichi d’Italia, dal 1980 è
tutelato dal Consorzio che ne difende e cura la D.O.C.G.,
visto che può essere prodotto solo nelle aree collinari entro i confini
Comunali con “Uve di Prugnolo Gentile” (minimo 70%) e altri vitigni
autorizzati. Il “Vino Nobile di Montepulciano” è il primo Distretto
Vitivinicolo Italiano che ha ricevuto il prestigioso Marchio di Certificazione
secondo lo standard “Equalitas” che Certifica la sostenibilità della Produzione
dal Territorio alle Aziende.
Nel Comune
il comparto agricolo è molto attivo anche nelle coltivazioni ortofrutticole e
in quelle del tabacco, sviluppati gli allevamenti bovini, suini, avicoli e
l'apicoltura. L'industria opera nei settori edile, caseario, delle materie
plastiche, dei laterizi, della ceramica, del mobile e nell’estrattivo. Nel
Territorio Comunale è compresa anche la rigogliosa “Riserva Naturale Lago di
Montepulciano” un’area naturale protetta di ben 470 Ettari. Ovviamente con così
tanti pregi qui è sviluppatissimo il Turismo.
Proprio in
pieno Centro di Montepulciano in Via delle Cantine 1, in angolo con la già
nominata Via di Gracciano nel Corso, c’è un Ristorante molto accogliente nato
dalla grandissima passione di una giovane Coppia, Monica Ceregatti e Mattia Putzulu: "L'Altro Cantuccio"
Monica è
nata il 17 Luglio 1980 nell’antica e accogliente e storica Cittadina di Chiusi
in Provincia di Siena, dopo le Scuole dell’Obbligo ha frequentato e si è
diplomata Geometra all’Istituto Tecnico “L. Einaudi”: poi per 14 anni ha
lavorato in uno Studio d’Ingegneria. Nel 2010 in una Discoteca di Montepulciano
ha conosciuto uno dei Titolari, Mattia Putzulu, ed è nata la loro storia
d’amore che dopo cinque anni, l’11 Luglio del 2015, li ha portati alle nozze.
Mattia è
nato l’11 Settembre del 1982 nella bella e antica Cittadina di Sinalunga (SI),
la Madre di professione Infermiera e il Padre prima era in Società in alcuni
Caseifici e poi ha realizzato un’Azienda Vitivinicola. Fin da giovanissimo
Mattia ha dimostrato molto interesse per la Cucina e gli piaceva molto seguire
le Nonne e le Zie mentre preparavano il cibo di Casa. Dopo le Scuole
dell’Obbligo e il diploma di Geometra Mattia è entrato nel mondo del lavoro ma
nel 2006 ha deciso di cambiare settore e ha creato una Società per l’apertura
di una Discoteca a Montepulciano. La Discoteca, dove si poteva Cenare e poi
assistere allo Spettacolo e Ballare, aveva un bravissimo ed espertissimo Chef
di nome Eros, Mattia seguendolo ha imparato moltissimo da lui.
Come già
detto Mattia nel 2010 ha conosciuto Monica e insieme a Lei, “la complice
perfetta per dedicarsi anima e corpo alla Cucina”, dopo molte ricerche per
l’ubicazione giusta e dopo impegnativi lavori di sistemazione, nell’Aprile 2014
(circa un anno prima del Loro Matrimonio) ha aperto in Centro a Montepulciano
il Ristorante “L’Altro Cantuccio”. Per portare il suo Locale da subito a una
Cucina di grande livello lo Chef Mattia Putzulu si è impegnato ancore moltissimo
e con grande dedizione, specializzandosi in una Scuola importante come l’“Italian Chef Academy” di Roma e frequentando svariati Corsi e Masterclass, anche
alla mitica “Scuola Tessieri” di Ponsacco (PI), con Chef
bravissimi e super famosi come Roy Caceres, Igino Massari, Paolo Cappuccio,
Terry Giacomello e Gaetano Trovato.
Mattia e Monica
grandi appassionati del Mondo del Vino sono diventati anche Sommelier FISAR.
Il
Ristorante “L’Altro Cantuccio” già dall’esterno ha un grande
fascino, il suo ingresso sia apre sulla destra appena entrati (da Via di
Gracciano nel Corso) in Via delle Cantine 1, un romantico Vicolo discendente a gradoni
inizialmente ricoperto da un “voltone” (passaggio a volta attraverso il corpo
di un edificio) che lo rende ancora più suggestivo. Siamo nei Locali che furono
Granaio e Cantine di un antico Palazzo del XIV Secolo.
Appena
entrati in un ampio spazio troviamo il Salottino e il Bancone Bar, tutto
incorniciato da archi a mattoni a facciavista, sulla destra, scendendo alcuni
gradini e poi risalendo ci si trova in due accoglientissimi, romantici e raccolti spazi a “Grotta”. Tornando all’Ingresso attraversato l’area di
accoglienza sulla sinistra un breve corridoio, che passa davanti alla porta
della Cucina, porta alla Sala principale divisa da archi a mattoni e dotata di
un grande Caminetto, molto luminosa grazie alle grandi e panoramiche finestre. Tutto
è molto curato nei minimi dettagli, dagli arredi all’apparecchiatura, si nota
la delicatezza e il gusto del tocco femminile di Monica: i bellissimi tavoli
interni di “Domiziani” (con il piano di pietra lavica maiolicata) non hanno
bisogno di tovagliato, i bicchieri di cristallo sono della Ditta Tedesca
“Stölzle Lausitz”, le poltroncine in policarbonato (comodissime) sono della
“Kartell”, i porta tovaglioli della Ditta “Vega”, semplicemente bellissime
anche le “rose rosse” in ferro lavorate a mano che fanno bella mostra sui
tavoli. Alle pareti in esposizione i grandi quadri di una brava Pittrice:
Roberta Betti. Con la buona stagione si possono sfruttare gli spazi esterni con
alcuni tavoli posizionati sotto il già nominato “voltone” e lungo Via di
Gracciano nel Corso.
Il Menù
offre un’ampia scelta alla Carta di preparazioni di Terra e di Mare, i
“Percorsi Consigliati” sono due, “La Toscana in Viaggio” (particolarissimo Viaggio
dei prodotti Toscani attraverso 10 diversi Paesi del Mondo) e
“Tradizionalità Moderna” (la Cucina del
Territorio vista dallo Chef). Il Menù a dimostrazione della straordinaria
qualità delle materie prime usate si chiude con l’Elenco delle Ditte
Fornitrici.
La Carta dei
Vini, di ben 35 Pagine, è molto importante e curatissima (sia da Monica che da
Mattia) circa 350 selezionatissima Etichette, quando sono partiti nel 2014 ne
avevano solo 20, ma la passione negli anni ha fatto la differenza. Vini
Bianchi, Rossi e Rosati dalle Regioni Italiane più vocate, Bollicine Italiane e
Francesi, numerosi gli Champagne, ma ci sono Vini anche dalla Francia,
Germania, Spagna e Stati Uniti. La Carta si chiude con le Birre Agricole
Toscane del Birrificio “Saragiolino”. Un’ importantissima peculiarità di
questa Carta dei Vini è l’amplissima possibilità di scelta al “Calice” grazie
alle eccezionali possibilità che offrono i numerosi sistemi di conservazione
del Vino presenti come “Coravin” e i dispenser “Enomatic” sia normali che
refrigerati. Molto interessante e ricercata anche la specifica Carta delle
Acque con alcune acque particolari e rare.
Eccoci
giunti alla degustazione da me fatta che si è indirizzata sul Percorso
“Tradizionalità Moderna”. Alle portate la
premurosa Monica Ceregatti ha ben abbinato una serie di Vini da lei scelti: “Fèlsina Vino Spumante di Qualità Brut”, “Canneto il Muffato 2016”, “Caccia al Palazzo Vermentino 2021”, “Plagetto Vernaccia di San Gimignano
2020”, “Bolgherese 2017”, “Asinone 2018”, “La Gerla Brunello di Montalcino 2016”, “Nacre Vendemmia Tardiva 2019”.
Con in
tavola l’ottimo e fragrante Pane dello Chef ai vari tipi e sapori (con semi e
curcuma, focaccia all’olio e con grani antichi) e il buon Olio Extra Vergine di
Oliva locale “Sambuono”
sono state servite le seguenti portate:
- “Benvenuto
dello Chef - Le Quattro Declinazioni di una Bruschetta al Pomodoro” -
Bruschetta da leccare (spuma di pane, gel di olio, gel di pomodoro fermentato,
gel di pomodoro piccante, gel di aglio, gel di basilico) - Bruschetta liquida in fiala all’essenza di
pomodoro - Finto pomodoro con ripieno di cremoso di pomodoro su briciole di
pane e polvere di lievito essiccato - Spugna con cuore fondete di basilico;
- “Fegatini
2.0” - Finto gelato cremino, ripieno di paté di fegatini e burro salato glassato
con cioccolato Valrhona al 72%, su crumble di pane sbriciolato, mostarda di
fichi;
- “Gran
Riserva - Pecorino di Pienza del super premiato Caseificio Artigianale Cugusi in 4 Versioni” - Cremoso al
Pecorino, pecorino al naturale, pecorino crème brûlée, grissini al pecorino,
con mostarda di sedano e pepe della Giamaica, su una base di mosto cotto;
-
“Esperimento” - Spaghetti all’aglione nero con spuma di rafano, sopra bottarga
di cuore di chianina appositamente preparata dallo Chef;
- “Ravioli”
- Ravioli di piccione, petto scottato, riduzione di sangiovese e polvere burro
e salvia;
- “Guancia”
- Guancia di chianina cotta per 50 ore con verdure piccanti, agrumi e aneto;
- “Patata al
Cartoccio” - Patata cotta in foglia d’argento edibile, con burro alle alghe,
scaloppetta di foie gras e caviale di aringhe, su polvere di riso nero
affumicato;
-
“Microsfera” - Sfera di zuppa Inglese
glassata con cioccolato Valrhona e scaglie d’oro;
- “Cheese…cake”
- Finta caciottina di formaggio ripiena di cioccolato bianco e ricotta,
glassata con pralinato di nocciole.
Tutto
buonissimo e molto ben presentato, per esempio ai “Fegatini 2.0” se esistesse
un voto ancora più alto del “10 e Lode” lo avrei dato senza alcun dubbio. La
Cucina dello Chef Mattia Putzulu è una Cucina solida, fatta con ingredienti di
alta qualità, assolutamente intelligente e gustosa che gratifica anche la
vista. Lo Chef è supportato in Cucina
dal bravo Sous-chef Luca Maccari e da Nicole Arceri.
Il Sevizio
di Sala è stato effettuato con educazione, professionalità, gentilezza e
premura da Monica Ceregatti insieme ai giovanissimi Matteo Montiani, Giulia
Finetti e Giacomo Perrone.
Al
Ristorante “L’Altro Cantuccio” di Montepulciano (SI) ho trovato una gustosa
Cucina Toscana reinterpretata sapientemente in chiave moderna e una grande
accoglienza: un Locale assolutamente imperdibile.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.