sabato 19 novembre 2022

“CHÂTEAU DAUZAC 2005” UN VINO ROSSO SEMPLICEMENTE MAGNIFICO.

 


La Francia è il Paese in cui la Cultura Enologica ha una Storia straordinaria e Secolare che ha avuto e ha una grande influenza su tutti gli altri Territori del Mondo dove si produce Vino. Le Zone Vitivinicole Francesi, come Bordeaux, BorgognaValle del Rodano, Valle della Loira, Alsazia e Champagne, grazie alla grande qualità della produzione abbinata a una grande capacità di comunicare tale qualità sui mercati mondiali sono considerate da tutti come modelli di riferimento. Una Tradizione Enologica quella Francese che risale a circa  il 600 a.C. quando i Greci fondarono “Massalia” (oggi Marsiglia) e introdussero nel Territorio la coltura della Vite. Successivamente gli antichi Romani dettero grande impulso in queste Terre, e anche in tutto l’Impero, allo sviluppo delle Vigne. Nel Medioevo gli Ordini Monastici Francesi furono gli artefici della prima codifica delle tecniche basilari su cui si basa l’Enologia Moderna e grazie a loro già nel 600 d.C. le Vigne erano  diffuse in tutto il Paese.

La produzione di Vino in Francia a fine 2022 si aggirerà sopra ai 44 milioni di Ettolitri, leggermente oltre la media degli ultimi 5 anni.

La qualità dei Vini Francesi, analogamente al sistema in uso in Italia, prevede tre livelli di Denominazione:

- “AOC” (Appellation d’Origine Contrôlée) il livello di qualità più alto e rigoroso del sistema e può comprendere anche delle Sottozone (come in Italia per le “DOCG” e le “DOC”) e dall’Agosto 2009 tale Denominazione ricade sotto l’ombrello della Classificazione Europea come “AOP” (Appellation d’Origine Protégée) analogamente alle “DOP” in Italia;

- “Vin de Pays” il livello analogo alle “IGT” Italiane, dall’Agosto 2009 ricade sotto la Classificazione Europea come “IGP” (Indication Géographique Protégée);

- “Vin de Table” tutti quei Vini che non rientrano, per mancanza o insufficienza di requisiti, nelle categorie superiori, dall’Agosto 2009 tale Categoria è stata rinominata “Vin de France“.

A seconda poi della Zona di Produzione dei Vini esistono delle altre specifiche menzioni come “Château”, “Cru”, “Clos”, che contribuiscono a definire e delimitare il Territorio di Origine dei Vini stessi e di alcune Tipologie.

La “Nuova Aquitania”, la più estesa Regione Amministrativa Francese, è stata istituita, a decorrere dal 1 Gennaio 2016, accorpando le Regioni di Aquitania, Limosino e Poitou-Charentes. Suddivisa in 12 Dipartimenti ha come Capoluogo la Città di Bordeaux. In questa Regione sono ubicate alcune delle più grandi e importanti Zone Vitivinicole Francesi come Bordeaux, Médoc e Margaux conosciute in tutto il Mondo come le migliori per la produzione di Vini grazie al particolare “Terroir” (Territorio), il complesso sistema ambientale naturale, chimico, fisico e climatico.

L’Imperatore Carlo Luigi Napoleone Bonaparte (Napoleone III, 1808 - 1873) in occasione della “Exposition Universelle des produits de l’Agriculture, de l’Industrie et des Beaux-Arts” tenutasi a Parigi tra il 15 Maggio e il 15 Novembre 1855, volle redigere un sistema di “Classificazione Ufficialedei migliori Vini del Bordeaux esposti per l’occasione. Un ristretto comitato di esperti e commercianti del settore, dopo aver effettuato una selezione di ottimi Vini,  prendendo anche in considerazione l’alta professionalità degli Château (61 i Castelli catalogati) e i costi di produzione, espresse la Classificazione, che prende il nome dall’anno in cui è stata fatta il 1855, ed è ordinata per importanza dal primo al quinto livello per i Vini Rossi: “Premiers Grands Crus Classés”, “Deuxièmes Crus”, “Troisièmes Crus”, “Quatrièmes Crus”, “Cinquièmes Crus”. Mentre per i Vini Bianchi la Classificazione comprese: “Premier Cru Supérieur”, “Premier Crus”, “Deuxième Crus”.

La Classificazione del 1855 era direttamente proporzionale alla qualità dei Vini, ma oggi è largamente superata dai numerosi cambiamenti che hanno interessato i Terreni coltivati dalle varie Aziende Vitivinicole che nel corso degli anni, si sono espanse, ridotte o divise senza alcuna nuova Classificazione, di conseguenza la suddivisione non risulta più una guida accurata e progressiva del valore e della qualità dei Vini Classificati.

Margaux è un Comune (circa 1500 abitanti) Vitivinicolo con “Appellation d'Origine Contrôlée ”, si trova nel Dipartimento 33 della Gironda, nell’Arrondissement (divisione amministrativa del Territorio in uso in Francia) Bordeaux, Cantone Castelnau-de-Médoc. Margaux è uno dei 6 Comuni (insieme a Listrac-MédocMoulisPauillacSaint-Estèphe e Saint-Julien) della Zona dell'Haut-Médoc che essendo Denominazioni Indipendenti possono riportare il loro nome sull'Etichetta. Il Territorio delMargaux”, ubicato sulla riva sinistra del Fiume Gironda, comprende il numero più grande di Château Grand Cru Classé”, ben 21 a cui se ne aggiungono 8 non classificati. Nella DenominazioneMargaux rientrano anche i Comuni di Arsac, Cantenac, Labarde e Soussans che comprendono nell’insieme oltre 1400 Ettari di Vigne. Qui i terreni, prevalentemente costituiti da uno strato non molto profondo di ghiaia grossolana su un sottosuolo di ghiaia fine mista a calcare, che favorisce un ottimo drenaggio, permettono di produrre grandissimi Vini Rossi che molto spesso possono essere conservati per decenni. Le Uve permesse sono: Cabernet Sauvignon (il vitigno rosso più piantato al Mondo), Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot, Carménère Malbec. I Vini che si producono non includono necessariamente tutte e sei le Uve citate.   

Recentemente ho deciso di aprire una Cassa da 12 Bottiglie, che conservavo gelosamente da anni, diMargaux Château Dauzac 2005e prima di entrare nel particolare delle degustazione vi voglio raccontare la Storia interessantissima dell’Azienda Château Dauzacche ha Sede nel piccolissimo (circa 600 abitanti) Comune di Labarde.

Il più antico proprietario conosciuto di queste Terre nel Margaux risale al 1190 ed era Pétrus d'Auzac che ricevette la terra da Riccardo I (Riccardo Cuor di Leone, 1157 1199) Re d'Inghilterra, Conte di Poitiers, Duca d'Aquitania, Conte del Maine e Conte d'Angiò. Nel 1545 i Monaci Benedettini dell'Abbazia di Sainte-Croix de Bordeaux furono i primi a menzionare, nei loro documenti, la TenutaBourdieu de Dauzac”, il termine “Bourdieu” faceva riferimento a una Fattoria con Vigneto. Nel 1622Bourdieu de Dauzac” apparteva a Jean Cousseau che nel 1671 cedette la proprietà alle Monache Carmelitane locali.

Il Francese Pierre Drouillard (morto nel 1740) era Cavaliere, Commerciante, Banchiere, Armatore, fu Giurato Perpetuo di Bordeaux (la Giurata era al tempo il nome del Consiglio Comunale di Bordeaux e suoi membri erano chiamati Giurati) e anche Tesoriere Generale di Francia a Guyenne. Nel 1685 acquistò la “Tenuta di Dauzac” dalle Monache Carmelitane iniziando a sviluppare notevolmente la parte delle Vigne e dando così vita alloChâteau Dauzac”.

Alla morte di Pierre Drouillard la gestione della Tenuta passò alla Moglie Elizabeth Noguès fino a quando poi la stessa andò in dote a Elisabeth Drouillard (Figlia di Pierre) quando convolò a nozze con il Conte Lynch, discendente di un'antica Famiglia Irlandese. Dalla loro unione nacquero tre Figli che successivamente subentrarono nella proprietà: il Primogenito Jean-Baptiste Lynch, Sindaco di Bordeaux dal 1809 al 1815 poi Pari di Francia, il Secondogenito, Thomas-Michel Lynch, Deputato nel 1796 e nel 1797, che si occupò anche della gestione dell'Azienda Vitivinicola a nome dei Fratelli e la Figlia Peggy Elise Lynch che sposò  l'Industriale e Armatore François-Patrice Mitchell.

Nel 1841 Thomas Diedrich Wiebroock acquistò loChâteau Dauzac” dalla Famiglia Lynch e proprio durante questa gestione con la Classificazione del 1855 lo Château DauzacdivenneCinquièmes Grands Crus Classés”.

Dal 1863 al 1939, la grande e ricca Famiglia Johnston diventò proprietaria dello “Château Dauzac” e proprio in questo periodo, grazie anche alla esperta conduzione del Direttore Tecnico della Tenuta Ernst David Dauzac, l’Azienda assunse una notevole importanza in tutto il Territorio per lo sviluppo di nuove e interessanti tecniche di produzione. Un esempio fu la battaglia per combattere la “Peronospora della Vite” (“Plasmopara Viticola” un fungo estremamente dannoso arrivato in Francia nel 1878), contro tale distruttiva infestazione furono condotti nei Vigneti di Château Dauzac, dal Professor Pierre-Marie-Alexis Millardet assistito da Ernest David Dauzac, degli studi che portarono allo sviluppo della “miscela bordolese” un fungicida a base di solfato di rame basico e calce. 

Successivamente lo “Château Dauzac” ebbe altri Proprietari: Jean-Jacques Bernat (1939) che ebbe il merito di aprire la strada alla “Termoregolazione” ideando il sistema di inserire blocchi di ghiaccio durante la fermentazione per regolare la temperatura dei Tini, la Famiglia Miailhe (1966), Felix Chatelier (1978) e il Gruppo Assicurativi FranceseMAIF” (1989). Nel 1992MAIF” ha unito le forze con un altro Viticoltore, André Lurton, creando una nuova Società che successivamente però, nel 2014, è stata sciolta e il GruppoMAIFè tornato a essere l’unico Proprietario. Durante questo periodo, nel 2004, è stata costruita la nuova Cantina Gravitazionale.

Si definisce “Gravitazionale” una Cantina in cui gli spazi sono organizzati in modo tale da sfruttare la forza della gravità per effettuare travasi o spostamenti del mosto senza consumo di energia e senza maltrattamento del prodotto attraverso pompe o altri sistemi. 

Nel Gennaio 2019 il Gruppo AssicurativoMAIFha ceduto lo Château Dauzaca Christian Roulleau, noto Imprenditore di Rennes, Cofondatore nel 1986 del Gruppo SamsicAzienda leader  nei servizi alle imprese oggi presente in 25 Paesi nel Mondo. Christian Roulleau e la sua Famiglia si sono impegnati ad attuare un forte piano di investimenti, denominato "Ambition 2030", per un approfondito rinnovamento di tutta la proprietà che si estende per 120 Ettari (297 Acri) di cui 49 di Vigneti con un’età media di circa 35/40 anni (45 Ettari nella DenominazioneMargaux e 4 Ettari nella DenominazioneHaut-Médoc”).

Situata a soli 350 m. dall'estuario della Gironda, la Tenuta dello “Château Dauzac” è abitata da garzette, aironi e moltissimi altri piccoli mammiferi. Una dozzina di alveari attigui alla Certosa permettono di produrre un ottimoMiele di fiori e di acacia”. Numerose pecore tengono sotto controllo le piante infestanti e mantengono “ricchi” i Terreni della Proprietà. I fertilizzanti utilizzati nei Vigneti sono esclusivamente organici e gli insetticidi sono banditi. I Vigneti dello Château Dauzac sono in gran parte protetti dai forti venti Oceanici dai circa 70 Ettari di Foreste che li circondano, le Viti crescono su uno strato di terreno ghiaioso piuttosto profondo con sotto un sottosuolo di argilla e gesso. Il 69% delle Viti sono di “Cabernet Sauvignon”, il 29% di “Merlot” e il 2% di “Petit Verdot”. La Vendemmia alloChâteau Dauzac” viene diraspata prima di essere fatta fermentare in Tini di acciaio inox dotati di un sistema brevettato per disperdere il cappello di vinaccia consentendo un'ottima estrazione dei tannini. Le raccolte vengono effettuate a mano in modo da rispettare l'integrità dell’Uva. Ogni parcella viene vinificata separatamente con estrazioni molto delicate, questo facilita poi la selezione dei migliori Tini. Dal 2014 la vinificazione,  che avviene in Cantina a gravità, e la fermentazione (a 28°C) viene svolta in Tini di legno realizzati da Seguin Moreau su precisa richiesta delloChâteau Dauzaccon doppie doghe trasparenti per evitare i rimontaggi dei Vini e ottimizzare così le macerazioni.

Nel 2016 lo “Château Dauzacè stato il primo nel Territorio a produrre unVino Vegano” con l'uso di proteine vegetali al posto dell'albume durante il processo di chiarificazione. I Vini da loro prodotti maturano dai 12 ai 18 mesi in Botti di Rovere Francese (60% nuove). Nella Proprietà vengono prodotti Otto Vini: lo “Château Dauzac” (il Vino di Punta), “Aurore de Dauzac”, “Labastide Dauzac”, “D de Dauzac - Rouge”, “D de Dauzac - Blanc”, “Comte de Dauzac”, “Bacchus de Dauzac” e nella Denominazione Haut-Médoc il “Haut-Médoc de Dauzac”.

Eccoci giunti alla degustazione delloChâteau Dauzac 2005Margaux Grand Cru Classé Appellation d'Origine Contrôlée, un Blend con il 60% di Cabernet Sauvignon e il 40% di Merlot, 13,5% Vol., una produzione di circa 130.000 Bottiglie. Il 2005 è stata una vendemmia a dir poco leggendaria e l’Azienda indica per questa annata almeno 30 anni di bevibilità. Lo “Château Dauzac 2005” stappato dopo 17 anni, in questo Autunno 2022, si presenta di un bel colore cremisi piuttosto intenso, al naso rileva un bouquet appagante con una bella complessità esprimendo intensi e deliziosi profumi di frutti neri, fiori e spezie, al palato è ricco, morbido, setoso e avvolgente con tannini eleganti e dalla distintiva finezza, un Vino molto equilibrato ed estremamente piacevole con un lungo e gustoso finale.

Posso solo aggiungere che loChâteau Dauzac 2005 è un Vino Rosso di grande qualità che si può semplicemente definire magnifico ed emozionante

https://www.chateaudauzac.com/

https://www.youtube.com/watch?v=dF1F6tqLFOs


"Château Dauzac": Una Vista (Foto CD)

 Tini in Acciaio (Foto CD)

Tini di Legno (Foto CD) 

La Barricaia (Foto CD)

"Château Dauzac": Gli Alveari (Foto CD) 

"Château Dauzac": Uva Straordinaria (Foto CD)

Giorgio Dracopulos con la Cassetta di "Château Dauzac 2005" 

"Château Dauzac 2005" un Vino Rosso Magnifico

Giorgio Dracopulos con lo "Château Dauzac 2005"

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