Si definisce “Picnic” quel tradizionale “Pasto all'Aperto” compiuto in un contesto turistico, sociale e ludico che non abbia esclusivamente un fine alimentare. Caratteristiche fondamentali di un “Picnic” sono il piacere del contatto con la natura e la compagnia delle persone con cui si condivide con semplicità tutto ciò che si è portato.
Il termine Inglese “Picnic” che deriva
dal composto Francese “piquenique” (piquer = spilluzzicare e “nique” = qualcosa
di piccolo o poco importante) ha iniziato a diffondersi dalla metà
del XVIII Secolo come documentato dall'Oxford English
Dictionary che registrò la sua apparizione nella Lingua
Inglese nell'anno 1748 come parola usata da Philip Dormer Stanhope, IV
Conte di Chesterfield (1694 - 1773). Nel 1802 a Londra si formò una vera e
propria “Picnic Society” una sorta di Associazione nata per godere la vita
mangiando, bevendo e mettendo in scena piccoli spettacoli teatrali amatoriali
all’aperto.
Il “Picnic” era il diretto discendente
di quelle occasioni che i ricchi e potenti fin dai tempi più antichi mettevano
in atto, grazie a un seguito di servitori che imbandivano tavolate all'aria
aperta, in occasioni come viaggi e battute di caccia. Dalla metà del 1800 in
poi il “Picnic” diventò quella allegra e rilassate occasione per mangiare
all’aria aperta immersi nella natura.
Un’immagine quella del “Picnic”
diventata sempre più comune, immortalata, a partire dal diciottesimo secolo,
dall'Arte Pittorica come il famoso dipinto, del 1863, “Colazione
sull'erba” (Le déjeuner sur l'herbe) del Pittore Parigino Édouard Manet
(1832 - 1883) che scandalizzò i benpensanti per la presenza di una giovane
donna nuda (proprio vicino a lei si trova il cesto del picnic, con lenzuola,
tovaglia, cibo e frutta per la scampagnata) accanto a due uomini vestiti,
dall’Arte Cinematografica, vedi per esempio i Film “Picnic” del 1955 e “Picnic
ad Hanging Rock” del 1975, per non parlare poi delle infinite citazioni nei
Libri di ogni genere.
Una speciale occasione il “Picnic” che
celebra in tutto il Mondo il contatto con la natura e l’ambiente che ci
circonda oltre al riappropriarsi di antichi valori legati a uno stile di vita
insieme agli altri, grandi e piccini, più felice, rilassante e sano.
Negli Stati Uniti dal 22 Maggio 1909
presso l'Università della California-Davis ogni anno si tiene ad Aprile il
“Picnic Day” con la partecipazione di decine di migliaia di persone; in
Australia già dalla fine del 1800 si festeggia in Agosto il “Picnic
Day”.
In Giappone il “Picnic” è chiamato
“Hanami”, una parola composta da due kanji (caratteri) 花見 che
significano rispettivamente 花 “fiori” e 見 “guardare”,
si celebra da Secoli, fin dal “Periodo Nara” (710 - 794), durante i
suggestivi giorni primaverili della fioritura dei Ciliegi, in special modo di
quella dei “Ciliegi Yoshino” i più diffusi. I Giapponesi contemplano il
meraviglioso spettacolo di milioni di fiori di Ciliegi che sbocciano tutti
insieme, nel momento poi della massima fioritura (mankai) lasciano trasportare dal
vento gli eleganti petali creando una romantica pioggia rosa che ricopre i prati
e i corsi d’acqua.
In Italia oggi il
“Picnic”, ieri la “Scampagnata”, è una attività molto diffusa supportata da
riferimenti molto antichi che partono da ciò che hanno scritto gli autori più
importanti di Epoca Romana.
Un Evento così piacevole e diffuso nel
Mondo come il “Picnic” ha portato alla nascita della “Giornata Internazionale
del Picnic” che solitamente cade il 18 Giugno di ogni anno.
Per qualsiasi occasione sia stato
organizzato un “Picnic” (amici, familiari, conoscenti o per galanteria) è anche di per sé un evento bucolico e spartano, se si vuole ottenere una buona
riuscita ci sono delle regole che vanno rispettate e degli accessori che non
possono mancare.
Per prima cosa bisogna scegliere una
bella giornata e un posto tranquillo (prati, parchi, boschi, spiagge o lungo
fiumi e laghi) possibilmente con una bella vista. Di fondamentale importanza il
grandissimo rispetto per la natura: non si deve rovinare nulla, non si devono
accendere fuochi, non si deve disturbare animali o persone e si deve lasciare
il posto così come lo si è trovato, un “Picnic” a impatto zero, per questo è
fondamentale portare un contenitore da usare come cestino.
Per quanto riguarda gli accessori
oltre all’immancabile telo da stendere come base necessitano piatti, bicchieri,
posate, tovaglia e tovaglioli, cavatappi e una borsa termica. Estremamente
romantici sono i “Cestini di Vimini”, kit pronti che contengono tutto il
necessario, oggetti e materiali pensati per essere resistenti, leggeri e
sostenibili. Oltre a tutto ciò sia il cibo sia le bevande (che seguono
ovviamente le tradizioni culinarie di chi lo prepara) sono imprescindibili per
la perfetta riuscita di un “Picnic”. Si prediligono preparazioni semplici da
accompagnare anche con un buon vino se possibile.
Il “Picnic” è un modo perfetto per
staccare dalla frenetica vita moderna e per trascorrere una piacevole giornata
all’aria aperta immersi nella “bellezza” di qualsiasi posto sia stato scelto. Per
questo motivo una straordinaria Azienda come “Peck” per soddisfare al meglio la
clientela ha inventato il “Peck-Nic”.
In Via Spadari al Civico 9, in pieno
Centro nella bellissima Città di Milano, proprio a due passi da Piazza del
Duomo, c’è “Peck” un Negozio straordinario per l’Enogastronomia di altissima
qualità, conosciutissimo in Italia e all’Estero.
Peck nasce nel lontano 1883 in Via Orefici 2
(vicinissimo alla Sede attuale) grazie all’impegno di Francesco Peck. In
quell’anno Francesco Peck esperto salumiere proveniente dalla Città di Praga,
oggi Capitale della Repubblica Ceca ma allora facente parte dell’Impero
Austro-Ungarico (1867 - 1919), decise di aprire un Laboratorio per la
produzione, e la conseguente vendita al dettaglio, di carni affumicate e salumi
di Tradizione Tedesca. Nel 1918 Francesco Peck decise di cedere l’attività a un
imprenditore Italiano di larghe vedute: Eliseo Magnaghi. Eliseo pur mantenendo
il nome “Peck” da subito ampliò l’offerta e per tale motivo nel 1920 trasferì
la Sede nei nuovi e più spaziosi Locali di Via Spadari 9 (quella attuale).
Nel 1956, superati gli anni difficili
della Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945) in cui Milano fu colpita duramente
dai terribili bombardamenti degli Alleati, l’attività di “Peck” passò ai
Fratelli Giovanni e Luigi Grazioli conosciutissimi imprenditori già proprietari
di uno dei più famosi Ristoranti della Città. Nel 1970 i Grazioli cedettero i
loro Negozi ai tre Fratelli Stoppani, Angelo, Mario e Remo. I Fratelli Stoppani
modernizzarono e internazionalizzarono “Peck” grazie anche alla validità delle
loro specifiche competenze.
Nel Mese di Aprile 2013 il Marchio
“Peck” è stato rilevato completamente da Pietro Marzotto imprenditore
internazionale con una grande esperienza nel settore alimentare. Nel 2011 il
Conte Marzotto aveva già acquistato i due terzi della Società.
Oggi il Gruppo “Peck”, cresciuto
moltissimo nei decenni con nuove aperture sia in Italia sia all’Estero, è
guidato dal bravo Pier Leone Marzotto, il più giovane dei Figli del Conte.
“Peck” ha una tradizione di successi
lunga più di 140 anni e con i suoi Negozi e i suoi Ristoranti è un vero e
proprio imperdibile “Tempio Enogastronomico” meta di una Clientela
Internazionale e la sua fama non conosce confini.
Tra le aperture più recenti di Peck
alla fine del 2018 c’è stata quella di Peck CityLife.
Il “CityLife Shopping District”
(conosciuto anche come "Le Tre Torri") è un lussuoso complesso residenziale e
commerciale nel Quartiere del Portello a Milano, progettato e
realizzato da pochi anni dagli Architetti Arata Isozaki, Daniel
Libeskind e Zaha Hadid.
Il super accogliente “Peck CityLife” è
Gastronomia, Ristorante, Enoteca e Cocktail Bar, sorge in un Padiglione di 300
mq. posto in Piazza Tre Torri, davanti al verdeggiante Parco (17.000 mq. il
terzo più grande di Milano) e agli Orti Fioriti (5.000 mq. con coltivazioni di
erbe aromatiche e officinali, fiori e ortaggi), baricentrico rispetto
all’ingresso dello Shopping District e delle architetture simbolo del nuovo
Quartiere, le Torri. “Peck CityLife” non è soltanto uno scrigno di sapori,
prodotti freschi e confezionati, savoir faire e tradizioni, ma è anche un luogo
dalla moderna e fascinosa atmosfera dove il cibo è un ingrediente di una più
ampia esperienza.
Proprio “Peck CityLife” è l’unico
punto vendita dove poter acquistare su prenotazione il nuovo “Peck-Nic”. Il
“Peck-Nic” stato ideato e realizzato per trasformare il pranzo o l’aperitivo in
un'esperienza rilassante e indimenticabile da vivere immersi nel verde di
CityLife.
Il “Peck-Nic” è confezionato nel
seducente “Cesto in Vimini” che include, per due persone, tovaglia, tovaglioli,
posate e bicchieri: tutto l’occorrente per vivere un’esperienza di qualità,
unendo in un rito antico il piacere del cibo alla natura. Sei i Menù proposti
che soddisfano i palati più raffinati: “Golosi Sfizi”, “Passione Veggie”,
“Weekend Gourmet”, “Sapore di Mare”, “Salumi e Baci” e “Made in Peck”.
Non manca però la possibilità di
personalizzare il Cestino direttamente al banco della gastronomia per
un'esperienza gastronomica unica sotto il cielo di Milano.
Per l’abbinamento con i Vini Peck
propone in accompagnamento al “Peck-Nic” la vasta scelta della sua Cantina
ricca di oltre 3.000 selezionatissime Etichette.
Il “Peck-Nic”, la moderna e gustosa
versione del mitico “Picnic”, la potete trovare solo al Negozio “Peck CityLife”
di Milano, ma mi raccomanda se volete gustarvi questa meraviglia ricordatevi di
prenotarlo.
https://www.youtube.com/watch?v=zBwDERd6WOs
https://www.youtube.com/watch?v=7YXaJH0srMU
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