C’è qualcosa
di magico in un Vino quando è straordinario.
Non solo
perché è magnifico e riesce a donare ai fortunati che lo possono degustare
sensazioni uniche ed eccelse, ma anche perché riesce sempre a raccontare
l’impegno e la passione di chi lo ha prodotto.
Nella buia e
fredda notte tra domenica 2 e lunedì 3 Dicembre 2012 la mitica Azienda Case
Basse di Gianfranco Soldera, ubicata a Montalcino in Provincia di Siena, ha subito
un rovinoso atto vandalico.
“Qualcuno”
si è introdotto nella nuova Cantina dell’Azienda (edificata nel 2001) ed ha
aperto i rubinetti delle 10 grandi botti, maestose e immobili, di Rovere di
Slavonia dove riposava il “prezioso nettare rosso” delle annate dal 2007 al
2012, disperdendo gran parte del contenuto, circa 600 ettolitri.
Grande
sdegno ha suscitato questo evento e a Gianfranco Soldera (classe 1937), e alla
sua Famiglia sono giunti messaggi di solidarietà dal Consorzio del Brunello di
Montalcino, dalle autorità Comunali, Provinciali e Regionali, oltre che da
molte parti d’Italia e ancor di più dall’Estero.
Questo
drammatico evento ha fatto molto scalpore in tutta la stampa, non solo del
settore enologico, sia Nazionale che Straniera.
A seguito
delle indagini subito avviate dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine è
stato individuato, arrestato e successivamente condannato un ex operaio della
stessa Azienda Case Basse.
Questa la
premessa.
In data 22
Marzo 2013 Gianfranco Soldera inviava il seguente comunicato Stampa:
“Ieri 21 marzo
2013 si è svolto a Siena il processo per il drammatico danno da noi subito lo
scorso Dicembre. Il giudice ha accolto il rito abbreviato chiesto dall’imputato
ed ha accolto in toto le richieste del Pubblico Ministero condannando il Di
Gisi Andrea per i reati ascritti a quattro anni di reclusione.
Informo
inoltre che oggi ho comunicato al Presidente del Consorzio del Vino del
Brunello di Montalcino, Signor Fabrizio Bindocci, e ai membri del Consiglio di
Amministrazione le mie irrevocabili dimissioni dalla data odierna.
Siamo lieti
di annunciare che, dopo la sospensione delle vendite a seguito del gravissimo
danno occorso - come da nostro comunicato del 9 dicembre scorso - decisa allo
scopo di evitare speculazioni, dalla fine di questo mese ricominciamo a
consegnare il nostro vino.
Anche alla
fine di fare chiarezza circa inesatte notizie circolate, desideriamo comunicare
che parte del vino in quel momento in cantina si è salvato dal danno e
precisamente:
1) quanto
dell’annata 2006 era già stato imbottigliato e
2) parte
seppur limitata della produzione delle annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e
2012, le cui vendite avverranno nei prossimi anni.
Confermiamo
infine la ferma volontà della nostra famiglia di continuare a produrre vino esclusivamente
con le uve delle nostre viti di Sangiovese a Case Basse.
Grazie per
l’attenzione. Cordiali saluti.
GIANFRANCO
SOLDERA (firma per esteso)”
A seguito di
una intervista, rilasciata da Gianfranco Soldera, al giornalista Luciano
Ferraro e pubblicata, il giorno 26 Marzo 2013, a pagina 24 del Corriere della
Sera, il Consorzio del Brunello di Montalcino ha ritenuto che alcune
affermazioni del famoso produttore fossero da perseguire e pertanto ha deciso
di querelare Gianfranco Soldera oltre ad espellerlo immediatamente dal
Consorzio stesso.
Le
dimissioni precedentemente inviate da Soldera avrebbero avuto effetto solo dal
2015.
In data 16
Aprile 2013 da Case Basse è arrivato un nuovo Comunicato (una email con due
allegati):
“Buongiorno,
sono lieto di informarLa che, dopo il periodo di sospensione delle consegne dei
nostri vini a partire dall’inizio dello scorso dicembre, in questi giorni
sto riprendendo le vendite con il TOSCANA IGT 2006 SOLDERA 100% SANGIOVESE già
imbottigliato e quindi salvato dal danno.
Uniamo copia dell’etichetta (primo
allegato). Si tratta di una scelta commerciale dettata dalla consapevolezza
della specifica identità e unicità del nostro vino Sangiovese, diffusamente
riconosciuta dai Clienti, derivante dalla tipicità del terroir, della
coltivazione dell’uva, della vinificazione e dell’invecchiamento.
Il vino è accompagnato dalla scheda tecnica allegata
(secondo allegato). E’ un rapporto scientifico redatto dal Prof. Massimo
Vincenzini (Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Firenze) e dal
Prof. Luigi Odello (International Academy of Sensory Analysis) risultato di
alcuni studi in corso a Case Basse (tra cui anche quello sulla tracciabilità
curato dalla Dott.ssa Rita Vignani) di cui vengono riportate in sintesi le
principali evidenze.
Colgo l’occasione per ringraziare della solidarietà che ha
voluto dimostrarmi in questo dolorosissimo periodo. Cordialità, Gianfranco
Soldera”
La nuova immagine dell’etichetta del Vino di Case Basse
Soldera 2006 sicuramente mantiene tutto il suo fascino e si distingue da quella
di prima solo per aver sostituito la scritta “Brunello di Montalcino” con la
nuova dizione “Toscana I.G.T.”.
Credo che per chiudere non ci siano parole più adatte di
quelle che lo stesso Gianfranco Soldera ha scritto all’inizio della sua Rubrica
“Controcorrente” sull’ultimo numero, appena uscito, di quella bellissima
Rivista Trimestrale, diretta da Andrea Cappelli, che si chiama “OINOS – Vivere
di Vino”:
“In questi pochi mesi, per la mia famiglia, è cambiato il
mondo: dolore, rabbia, incredulità sono state le sensazioni immediate, ma
subito grandissima volontà di reagire, prima a noi stessi, poi al mondo, la
nostra forza, la nostra determinazione, la nostra volontà di continuare a
produrre il nostro vino esclusivamente con le uve della nostre vigne di
Sangiovese, volontà così forte e univoca da superare ogni e qualsiasi
avversità”.
Case Basse Soldera a Montalcino
Gianfranco Soldera e Giorgio Dracopulos tra le Vigne
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