martedì 30 aprile 2013

CASE BASSE SOLDERA ROSSO TOSCANA I.G.T. 2006: NUOVA DENOMINAZIONE, NUOVA IMMAGINE.




C’è qualcosa di magico in un Vino quando è straordinario.
Non solo perché è magnifico e riesce a donare ai fortunati che lo possono degustare sensazioni uniche ed eccelse, ma anche perché riesce sempre a raccontare l’impegno e la passione di chi lo ha prodotto.

Nella buia e fredda notte tra domenica 2 e lunedì 3 Dicembre 2012 la mitica Azienda Case Basse di Gianfranco Soldera, ubicata a Montalcino in Provincia di Siena, ha subito un rovinoso atto vandalico.

Qualcuno” si è introdotto nella nuova Cantina dell’Azienda (edificata nel 2001) ed ha aperto i rubinetti delle 10 grandi botti, maestose e immobili, di Rovere di Slavonia dove riposava il “prezioso nettare rosso” delle annate dal 2007 al 2012, disperdendo gran parte del contenuto,  circa 600 ettolitri. 

Grande sdegno ha suscitato questo evento e a Gianfranco Soldera (classe 1937), e alla sua Famiglia sono giunti messaggi di solidarietà dal Consorzio del Brunello di Montalcino, dalle autorità Comunali, Provinciali e Regionali, oltre che da molte parti d’Italia e ancor di più dall’Estero.

Questo drammatico evento ha fatto molto scalpore in tutta la stampa, non solo del settore enologico, sia Nazionale che Straniera.

A seguito delle indagini subito avviate dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine è stato individuato, arrestato e successivamente condannato un ex operaio della stessa Azienda Case Basse.

Questa la premessa.

In data 22 Marzo 2013 Gianfranco Soldera inviava il seguente comunicato Stampa:

Ieri 21 marzo 2013 si è svolto a Siena il processo per il drammatico danno da noi subito lo scorso Dicembre. Il giudice ha accolto il rito abbreviato chiesto dall’imputato ed ha accolto in toto le richieste del Pubblico Ministero condannando il Di Gisi Andrea per i reati ascritti a quattro anni di reclusione.

Informo inoltre che oggi ho comunicato al Presidente del Consorzio del Vino del Brunello di Montalcino, Signor Fabrizio Bindocci, e ai membri del Consiglio di Amministrazione le mie irrevocabili dimissioni dalla data odierna.

Siamo lieti di annunciare che, dopo la sospensione delle vendite a seguito del gravissimo danno occorso - come da nostro comunicato del 9 dicembre scorso - decisa allo scopo di evitare speculazioni, dalla fine di questo mese ricominciamo a consegnare il nostro vino.

Anche alla fine di fare chiarezza circa inesatte notizie circolate, desideriamo comunicare che parte del vino in quel momento in cantina si è salvato dal danno e precisamente:

1) quanto dell’annata 2006 era già stato imbottigliato e

2) parte seppur limitata della produzione delle annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, le cui vendite avverranno nei prossimi anni.

Confermiamo infine la ferma volontà della nostra famiglia di continuare a produrre vino esclusivamente con le uve delle nostre viti di Sangiovese a Case Basse.
Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.

GIANFRANCO SOLDERA (firma per esteso)”

A seguito di una intervista, rilasciata da Gianfranco Soldera, al giornalista Luciano Ferraro e pubblicata, il giorno 26 Marzo 2013, a pagina 24 del Corriere della Sera, il Consorzio del Brunello di Montalcino ha ritenuto che alcune affermazioni del famoso produttore fossero da perseguire e pertanto ha deciso di querelare Gianfranco Soldera oltre ad espellerlo immediatamente dal Consorzio stesso.

Le dimissioni precedentemente inviate da Soldera avrebbero avuto effetto solo dal 2015.

In data 16 Aprile 2013 da Case Basse è arrivato un nuovo Comunicato (una email con due allegati):

Buongiorno, sono lieto di informarLa che, dopo il periodo di sospensione delle consegne dei nostri vini a partire dall’inizio dello scorso  dicembre, in questi giorni sto riprendendo le vendite con il TOSCANA IGT 2006 SOLDERA 100% SANGIOVESE già imbottigliato e quindi salvato dal danno. 

Uniamo copia dell’etichetta (primo allegato). Si tratta di una scelta commerciale dettata dalla consapevolezza della specifica identità e unicità del nostro vino Sangiovese, diffusamente riconosciuta dai Clienti, derivante dalla tipicità del terroir, della coltivazione dell’uva, della vinificazione e dell’invecchiamento.

Il vino è accompagnato dalla scheda tecnica allegata (secondo allegato). E’ un rapporto scientifico redatto dal Prof. Massimo Vincenzini (Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Firenze) e dal Prof. Luigi Odello (International Academy of Sensory Analysis) risultato di alcuni studi in corso a Case Basse (tra cui anche quello sulla tracciabilità curato dalla Dott.ssa Rita Vignani) di cui vengono riportate in sintesi le principali evidenze.

Colgo l’occasione per ringraziare della solidarietà che ha voluto dimostrarmi in questo dolorosissimo periodo. Cordialità, Gianfranco Soldera

La nuova immagine dell’etichetta del Vino di Case Basse Soldera 2006 sicuramente mantiene tutto il suo fascino e si distingue da quella di prima solo per aver sostituito la scritta “Brunello di Montalcino” con la nuova dizione “Toscana I.G.T.”.  

Credo che per chiudere non ci siano parole più adatte di quelle che lo stesso Gianfranco Soldera ha scritto all’inizio della sua Rubrica “Controcorrente” sull’ultimo numero, appena uscito, di quella bellissima Rivista Trimestrale, diretta da Andrea Cappelli, che si chiama “OINOS – Vivere di Vino”:

In questi pochi mesi, per la mia famiglia, è cambiato il mondo: dolore, rabbia, incredulità sono state le sensazioni immediate, ma subito grandissima volontà di reagire, prima a noi stessi, poi al mondo, la nostra forza, la nostra determinazione, la nostra volontà di continuare a produrre il nostro vino esclusivamente con le uve della nostre vigne di Sangiovese, volontà così forte e univoca da superare ogni e qualsiasi avversità”.





Case Basse Soldera a Montalcino

Gianfranco Soldera e Giorgio Dracopulos tra le Vigne

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