Castiglioncello, nota e accogliente Località marina nel
Comune di Rosignano Marittimo, in Provincia di Livorno, è situata in una
posizione geografica straordinariamente bella e suggestiva nell’ambito
panoramico territoriale della magnifica Costa Toscana.
Il Paese ha
un’antica e lunga storia che parte probabilmente da un piccolo insediamento di
pescatori Etruschi e poi attraverso l’epoca Romana, conosciuta anche come “ricercata
Località turistica”, arriva al primo Medioevo, quando si chiamava ancora
Castiglione Mondiglio.
Successivamente
fu anche un presidio militare, con il completamento, nel 1570, della Torre di
Avvistamento, voluta dal Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici come difesa
dalle incursioni dei pirati.
Dalla metà dell’Ottocento in poi, Castiglioncello,
ha preso la sua specifica caratteristica di famosa e apprezzata meta turistico-balneare
immersa nel verde della pineta.
Nel 1910 è
stata edificata, sul nuovo tratto ferroviario, appena terminato,
Livorno-Cecina, la Stazioncina
Ferroviaria di Castiglioncello, progetto dell’Ingegner De Montel, che, con la
sua torretta merlata, riprendeva lo stile del vicino Castello Pasquini.
L’armonizzazione
con il Castello fu una delle clausole precise volute del Barone Patrone,
proprietario del Castello e dei terreni che venivano ceduti alle ferrovie per
la costruzione della Stazione.
Attualmente
il fabbricato è stato dato in comodato all’Amministrazione Comunale che, da
pochi anni, ne ha fatto la sede dell’Associazione Pro-loco “Amici di
Castiglioncello”.
Del complesso
della Stazione facevano anche parte, un magazzino merci, area oggi trasformata
in gran parte a parcheggio oltre ad un locale per un’edicola e, sull’altro
lato, di un altro edificio che attraverso gli anni è stato trasformato da area
ristoro a bar e successivamente in ristorante.
Il
Ristorante “La Stazione” è aperto già da molti anni, ma dal 2010 è di Stefano
Martinelli e della sua Famiglia.
Stefano è
nato a Rosignano Marittimo, il 15 Novembre del 1962, dopo le scuole
dell’obbligo, visto le sue capacità, intraprende la carriera di calciatore
professionista, lavoro che porterà avanti fino all’età di 28 anni.
Successivamente diventa Agente Immobiliare e apre un ufficio a Castiglioncello.
Stefano è
sempre stato appassionato di Vini e di Cucina, viene a sapere, nel 2010, da un
suo cliente, che vogliono cedere il Ristorante “La Stazione”, in accordo con
tutta la Famiglia crea una Società apposita, la “010” dato l’anno di inizio, e
rileva l’attività.
Una vera e
propria avventura, che coinvolge la moglie, Elisabetta Peirano, e le tre belle
figlie, Ilaria, Giulia e Maria (oggi hanno rispettivamente 24, 21 e 17 anni).
Delle tre quella impegnata a tempo pieno sarà Ilaria un vero e proprio pilastro del Locale.
Marito e
moglie entrano nella Cucina del Ristorante Enoteca “La Stazione” portando
l’esperienza e le ricette di casa, quelle preparazioni fatte con una
selezionata materia prima, tanto amore e cura, nel solco della tradizione
Toscana, per Stefano, e quella Ligure per Elisabetta.
Infatti sua moglie è nata
e cresciuta nella Città d’Imperia sulla Riviera Ligure di Ponente.
Una Cucina
sana, buona e ben presentata che ha trovato da subito il favore della
clientela.
Proprio al
Ristorante Enoteca “La Stazione”, Mercoledì 21 agosto 2013, è stata organizzata
da Marco Provinciali, titolare, insieme ad Andrea Leonardi, dell’Agenzia
“Superior ADV” specializzata in marketing e comunicazione, una serata speciale
con lo “Chef Itinerante” Francisco Cortés.
Francisco è
nato, il 16 Dicembre 1977, nella Città di Valdivia, nel Sud della Repubblica
del Cile (Republica de Chile), nella Regione di Los Rios; dopo le scuole
superiori si reca all’Università a Santiago del Cile, Capitale del suo Paese.
Si
iscrive, nel 1997, all’Universidad Tecnologica de Chile (INACAP) e, nel 2001,
si laurea in “Ingenieria en Construccion”.
Ma, durante
la sua permanenza a Santiago, accade un fatto che cambierà completamente il
corso della sua vita: si reca a mangiare in un buon Ristorante Giapponese di
Sushi.
Il “Sushi”
(in Giapponese la parola è scritta con un carattere Cinese e significa letteralmente
“acido”) è un tipo di Cucina, oggi famosa internazionalmente, che ha origini
antichissime.
E’ nata in Cina ed è stata importata in Giappone da alcuni monaci
Buddhisti nel 600 d.C., ed è proprio in Giappone che ha trovato la popolarità, ad
iniziare dal 1820, grazie ad un Cuoco di strada, Hanaya Yohei (1799-1858), nella
Città di Edo (oggi Tokio).
Per Sushi
s’intende una serie di coreografiche preparazioni a base di riso bianco
(varietà Japonica a grana corta), cotto seguendo regole precise, e poi marinato
con aceto di riso, zucchero e sale, unito a pesce o frutti di mare (non sempre
crudi), alghe, altri vegetali e uova.
Viene generalmente fatto in piccole
porzioni, che si intingono in vari condimenti e che, con “buona volontà”, si
possono mangiare, con le mani o con le tradizionali bacchette, in un sol
boccone .
La Cucina Sushi ha varie forme e tipologie ognuna di esse ha un nome
specifico.
Come molte
altre cose del Giappone il “Sushi” non è solo una particolare e difficile Arte
Culinaria ma è una vera e propria filosofia di vita.
Un’apprendista Cuoco passa
almeno due anni ad imparare a cucinare e condire solo il riso. Successivamente
deve specializzarsi nelle preparazioni con il suo maestro (Shokunin) per almeno
altri tre anni prima di poter esercitare ciò che ha appreso.
Per il Cuoco di
“Sushi” anche gli strumenti più usati, i coltelli, sono qualcosa di simile alle
spade per i Samurai tanta è l’amorevole cura con cui, ogni giorno, li tengono
affilatissimi.
Nella Cucina
“Sushi” le preparazioni non devono appagare soltanto il palato ma
necessariamente devono soddisfare anche la vista, ricreando nel piatto una
sorta di “Giardino Zen” mitico e spettacolare luogo di meditazione dei monaci
delle Scuole Buddhiste Giapponesi denominate appunto “Zen”.
Ma torniamo
al “colpo di fulmine” di Francisco Cortés per il “Sushi”.
Francisco
decide, repentinamente, di voler apprendere quest’arte Culinaria e per tale
scopo si reca nel “piccolo Giappone” che si trova non molto distante (rispetto
alle Isole del Sol Levante) dal Cile:
lo Stato di San Paolo in Brasile.
La Comunità
Giapponese di San Paolo ha una lunga storia.
Nel 1905 il
Ministro Plenipotenziario Giapponese Fukashi Suguimura, dal Brasile, trasmise
un rapporto al suo Governo in Giappone, tra le altre vi si leggevano queste
parole:
”Proibita l’entrata in Australia, discriminati negli Stati Uniti,
perseguitati in Canada e ora limitati anche nelle Hawaii e nelle Isole del
Pacifico, i nostri coloni lavoratori troveranno nello stato Brasiliano di San
Paolo una vera felicità e un vero paradiso”.
Questa
atmosfera favorevole si concretizzò, il 18 Giugno 1908, con il primo sbarco, al
Porto di Santos dal bastimento “Kasato Maru” (nave di diecimila tonnellate), di
165 famiglie Giapponesi (781 persone) dirette alla piantagioni di caffè della
zona.
Le campagne Brasiliane necessitavano urgentemente di manodopera dopo
l’abolizione della schiavitù nel 1888.
Oggi la
Comunità Giapponese nello Stato di San Paolo è la più grande comunità “nikkeijin”
(termine giapponese che indica sia i Giapponesi emigrati sia i loro
discendenti) al di fuori del Giappone, oltre un milione e mezzo.
Qui
ovviamente è molto forte anche la tradizione Culinaria della Cucina Giapponese
e si trovano famosi Chef, anche di Sushi, in altrettanto famosi Ristoranti.
Francisco
trascorre un anno intero a San Paolo in due straordinari Ristoranti di Cucina
Sushi, al “Sakura Sushi” con il maestro Kajino Takehiko (Presidente dei
Ristoratori Giapponesi di San Paolo) e al Ristorante “Mori Sushi” a Jardins uno
dei quartieri più eleganti della Città.
Francisco ha
una tale passione per il Sushi che riesce ad apprendere con una rapidità
eccezionale.
Da San Paolo
poi torna in Cile come “Chef Itinerante di Sushi” e dal 2004 al 2011 si
trasferisce a Barcellona, bellissima Città sul mare, Capoluogo della Comunità
Autonoma di Catalogna, in Spagna.
In questo
periodo lavora, portando la sua Cucina di Sushi, in Locali di successo e alla
moda come “Icebarcelona” aperto nel 2007, molto particolare con il suo arredo
(pareti, mobili, bar) fatto tutto di ghiaccio, e il “Cavamar” prestigioso e
vivace Locale ubicato sulla famosa spiaggia di Barceloneta.
Sempre a
Barcellona ha lavorato anche al “Cirkus” un Ristorante che fa Cucina Giapponese
creativa e d’autore e al raffinato “Kynoto Sushi” dove fanno una Cucina di alta
qualità.
Francisco dopo
essere rientrato in Cile, quest’anno ha deciso nuovamente di tornare a
Barcellona ma prima ha fatto tappa in Italia.
Eccoci
giunti alla serata “Sushi” al Ristorante “La Stazione”.
Lo Chef Francisco Cortés assistito in Cucina dai
padroni di casa, Stefano Martinelli e Elisabetta Peirano, ha preparato:
- Tempura (un
particolare fritto) di gamberi;
- Ceviche
(piatto tipico cileno e del Sud America) di pesce san Pietro;
- Sashimi
(preparazione Giapponese di pesce o carne cruda tagliata a fettine) di tonno e
salmone;
- California
Roll (un Sushi nato negli Stati Uniti d’America) di avocado;
- Futomaki
(Sushi fatto con rotoli larghi di varie specie di alghe denominate “nori” con
riso e altri ingredienti) di tonno, salmone, avocado, mango e formaggio Philadelphia;
- Hosomaki (Sushi
in rotolo di alghe nori dal diametro più piccolo) di tonno e di salmone.
Tutte le
portate sono state accompagnate da salse di soia, fetta di cetriolo con zenzero
dolce sott’aceto tritato e wasabi (pasta di rafano verde), oltre a verdure
varie.
Alla fine è
stato servito uno speciale sorbetto, montato a mano, al limone con Martini,
prosecco e grappa, realizzato dai “padroni di casa” Stefano Martinelli e
Elisabetta Peirano.
In
abbinamento, alle portate servite, un buon Vino Bianco, “Phylika 2012” Toscana
I.G.T., 100% Vermentino, 12,5% Vol., prodotto dalla Tenuta Poggio Rosso ubicata
nell’omonima Località a Populonia Stazione, Piombino (LI).
Le
preparazioni del Cileno Francisco Cortés, sia che provengano dalla trazione del
suo Paese sia che arrivino dalla secolare Cucina Sushi, sono molto “nitide” e
“pulite”, cose ben fatte dai sapori giusti.
Si sente la passione e si “tocca
con mano” l’ottima scuola.
Per
Francisco il Sushi è tutta la sua vita, “pesce e riso” gli permettono di girare
il mondo e conoscere Paesi e persone.
Lui si definisce uno “Chef Itinerante” di
cucina tradizionale Giapponese con alcune influenze “fusion” provenienti dalla
storia culinaria del Cile e del Brasile.
All’accogliente
Ristorante Enoteca “La Stazione” di Castiglioncello ho trascorso una speciale,
bella e divertente serata dedicata, in gran parte, alla Cucina Giapponese Sushi
di un bravo Chef Cileno ospite di due
appassionati Cuochi Italiani.
Stefano Martinelli, Francisco Cortés e Dracopulos
La Saletta con il Bancone
I Vini Esposti
Scorcio degli Interni
Le Preparazioni dello Chef Francisco Cortés
Il Sorbetto al Limone
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