Castellina in
Chianti è un piccolo Comune, meno di 3.000 abitanti, della Provincia di Siena.
Il
territorio del Comune comprende le bellissime e verdeggianti colline a cavallo
della Val d’Elsa, la Valle del Torrente Arbia e la Val di Pesa.
Oltre al
Centro Storico, anch’esso arroccato in Collina, il Comune ha due Frazioni:
Fonterutoli e San Leonino.
Fonterutoli,
con il suo Castello Medievale, una vera e propria “perla”, ubicata a 5 Km. a
sud di Castellina in Chianti, a 502 m. s.l.m., è antichissima, sia in Epoca
Etrusca (molti i reperti archeologici della zona) che in quella Romana, era già
conosciuta con il nome di “Fons Rutolae”.
Il Centro
Storico di Castellina in Chianti, negli ultimi decenni, grazie alla grande
affluenza legata al turismo enologico, è
ben conservato e ben mantenuto.
Ci troviamo,
infatti, in uno dei territori dove si produce uno dei Vini Rossi più antichi al
mondo (il primo documento ufficiale, dove viene citato, risale al 1398), il
super famoso Chianti Classico (una denominazione D.O.C.G.).
La parte più
interessante di Castellina in Chianti è quella storica, Medievale, principalmente
rappresentata da Chiese, Pievi e Palazzi, oltre che dalla Rocca.
La Rocca di
Castellina in Chianti, di cui si hanno notizie già nell’XI Secolo, è ubicata
proprio sulla Piazza principale, è una solida costruzione merlata con due corpi
di fabbrica quadrati, circondati da alte mura, e un torrione.
La parte
superiore della Rocca è una tipica costruzione muraria denominata “Cassero
Senese” (ulteriore fortificazione aggiunta in rinforzo a delle mura
preesistenti).
Oggi la
struttura è sede del Comune e del Museo Archeologico del Chianti Senese.
Arrivando a Castellina
in Chianti, dalla via Fiorentina, c’è un caratteristico, accogliente e importante
Ristorante dove vengono esaltati gli straordinari prodotti di questa terra e la
Cucina Tradizionale Toscana: “Albergaccio di Castellina” di Cacciatori
Francesco e Visman Sonia.
Francesco
Cacciatori è nato a Firenze, il 7 Gennaio 1961, ma è cresciuto a San Casciano
in Val di Pesa (FI), fin da piccolo ha sempre avuto una gran passione per la
terra e la natura.
Dopo le
Scuole dell’obbligo frequenta l’Istituto Professionale e si diploma Perito
Elettromeccanico.
Per
Francesco la passione per il buon cibo è innata.
Da ragazzo quando andava in
campeggio mangiava sempre piuttosto male, finché un anno disse agli altri
ragazzi: basta da oggi cucino io.
L’incontro
con Sonia Visman dà una svolta alla sua vita.
Sonia è una
ragazza di Montespertoli (FI), ma con origini Altoatesine, si conoscono nel
1979, durante una vacanza all’Isola di Capraia, lei ha solo 16 anni, ma da
allora non si sono più lasciati.
Francesco e
Sonia vorrebbero aprire un’attività lavorativa che permetta loro di stare
insieme.
Dopo molti “ragionamenti”
pensano di aprire una Pizzeria a San Casciano in Val di Pesa.
Ma si
presenta un’occasione da un’altra parte.
Il 2 Ottobre
1982, rilevano e aprono (l’edificio era una vecchia stalla dell’800) l’antica Trattoria
“Pestello” a Castellina in Chianti.
Il Locale è
ubicato lungo la suggestiva strada che da Poggibonsi (SI) porta a Castellina in
Chianti.
I due
giovani, “nudi e crudi” di qualsivoglia esperienza culinaria professionale, si
gettano con entusiasmo e passione nel nuovo lavoro facendo l’unico tipo di
Cucina che conoscono, quella sana e tradizionale di Casa.
Questa
costruttiva esperienza, che ha un ottimo riscontro nella loro clientela, gli
permette di crescere professionalmente e acquisire tecniche più consone ad una
attività ristorativa.
Nel 1988
cedono il “Pestello” e, nell’Agosto del 1989, aprono il Ristorante “Albergaccio
di Castellina”.
Nel 1990 si
sposano e la Famiglia incomincia a crescere, arrivano i figli, nel 1992 Pietro
e nel 1996 le gemelle Laura e Viola.
Il Locale ha
sede in una struttura che con il passare degli anni non è più sufficiente per
il loro lavoro e nel 1999 dopo averlo ristrutturato (era un vecchio rimessaggio
agricolo) si trasferiscono nell’edificio di fronte dove attualmente si trovano.
Sono anni di
grande impegno e duro lavoro, Sonia in Cucina (fin da piccola le piaceva molto
stare ai fornelli) e Francesco in Sala.
La loro
continua ricerca della migliore qualità, per soddisfare la loro clientela, è
accurata, tenace e costante, su tutto il Territorio, con una particolarissima
attenzione alla stagionalità di tutti i prodotti.
Per esempio.
Per la carne
Chianina (Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale I.G.P.) si servono alla
Macelleria Artigianale “L.A. Chianina di
Manieri” a Chiusi Scalo (SI).
Questa Macelleria, di Piero Manieri, garantisce,
con la marchiatura a fuoco e la certificazione, la tracciabilità di ogni
singolo capo macellato fino alla provenienza da piccole Aziende Agricole della
Val di Chiana, Val d’Orcia e Maremma.
L’allevamento di questi bovini segue le
ferree regole del disciplinare, da notare che i vitellini vengono allattati
dalle madri fino allo svezzamento e successivamente vengono alimentati con
foraggi freschi o essiccati provenienti soltanto dalle zone di allevamento.
La Cinta
Senese (antica razza suina Toscana, si distingue per la particolare fascia di
pelo bianco che avvolge il torace, oggi è una Denominazione di Origine Protetta)
e il Cinghiale Maremmano (Sus Scrofa
Majori) provengono dall’allevamento “La Fornace” di Stefano Rossi, a Colle di
Val d’Elsa (SI), che cresce i suoi preziosi animali completamente allo stato
brado, in modo naturale, in un terreno privo di qualsivoglia nocività.
L’Agnello
usato è di Razza Pomarancina garantito dall’omonimo Consorzio.
L’artigianale,
prelibato e ormai rarissimo Formaggio Pecorino di Castellina in Chianti, prodotto
dall’unico pastore rimasto, una signora con 5 pecore.
Pane, pasta,
conserve, salumi e tutto ciò che è possibile viene fatto in “Casa”.
Per Sonia non
solo lavoro ma una vera e propria filosofia di vita.
Il suo
segreto: tradizione e belle presentazioni, per una Cucina che mantiene un
fortissimo legame con il passato, le fondamentali “radici”, ma si aggiorna e si
adatta abbinando l’esperienza alla fantasia.
I frutti
maturano e presto arrivano i primi riconoscimenti, i buoni punteggi sulle Guide
specializzate e i premi.
Con loro
grande soddisfazione, nel Novembre 2003, con l’uscita dell’Edizione 2004, la
prestigiosa Guida Michelin gli riconosce l’ambita “Stella”.
Oggi il
Ristorante “Albergaccio di Castellina” è un locale molto accogliente e “caldo”,
elegantemente rustico con i suoi muri in pietra, il soffitto a travi e
travicelli e i pavimenti in cotto.
Da un
piccolo ingresso “reception”, girando a sinistra si entra in uno spazio si cui
si affaccia la Cucina e una piccola Saletta (tre tavolini e in angolo il grande
caminetto); da qui si scende una comoda scaletta per arrivare nella Sala del
locale con una decina di tavolini.
Bella l’apparecchiatura,
comode le sedute.
Il tutto per soddisfare al massimo 34 ospiti.
Dalla Sala scendendo,
alcuni gradini, si accede alla Cantina climatizzata.
Durante la
buona stagione si può mangiare nel dehors coperto dal grande ombrellone quadro
a 4 bracci indipendenti.
Da 3 anni,
solo in estate e solo a pranzo, per accontentare tutti i tipi di clienti, visto
l’afflusso turistico, è stata attrezzata, sotto un pergolato, una piccola area
dove si effettua un servizio più “leggero”, informale e veloce, tipo Osteria,
pur mantenendo l’alta qualità della Cucina.
Il Menu si apre con la seguente frase: “Il
profumo, il colore e …… ultimo ma non ultimo il sapore.
Il sapore quello vero.
Per i nostri piatti utilizziamo esclusivamente prodotti freschi.
Niente
scatolati, niente semilavorati, niente aromatizzanti o glutammato.
I profumi, i
colori, i sapori; ogni stagione i propri ….. quelli veri! “
Prima della Carta vera e propria, troviamo i Menu speciali e quelli consigliati.
La scelta è
molto ampia, quasi nella totalità di terra, e cambia ogni mese.
Per i Dolci
c’è una Carta apposita.
La Carta dei
Vini, si compone di circa 350 Etichette scelte con cura e in modo estremamente professionale da Francesco.
Si apre con la
selezione dei Vini al bicchiere; una scelta favorita dalle loro macchine “enodispenser” ad azoto che
migliorano la conservazione dei Vini aperti.
Poi si prosegue con le Bollicine
Italiane e Francesi, i Vini bianchi dalla Toscana e da altre Regioni avocate
del nostro Paese.
Un’ampia selezione di Vini Rossi dai Vigneti del Chianti
Classico Castellina in Chianti e di altre zone con la stessa denominazione;
sfogliando troviamo altre esaltanti etichette provenienti sempre dal Territorio
come il Rosso e il Brunello di Montalcino (SI) o il Rosso e il Nobile di
Montepulciano (SI), per poi proseguire con tutte le altre eccellenze della
Toscana e delle altre Regioni Italiane.
Segue una piccola selezione di Vini
Rossi dalla Francia, Australia e Nuova Zelanda.
Alla fine troviamo i Vini da Dessert.
Veniamo alla
Degustazione che è stata accompagnata dalla seguente scaletta di Vini appositamente
consigliata in Carta da Francesco Cacciatori:
- “Rosato di
Caparsa 2012”, I.G.T. Toscana, prodotto, esclusivamente in 800 bottiglie, con
uve Sangiovese raccolte a mano, 13% Vol., il 2012 è la prima annata
imbottigliata, è un Vino dell’Azienda Caparsa del Coltivatore Diretto Paolo
Cianferoni, ubicata a Radda in Chianti (SI);
- “Pieropan
Calvarino 2011”, Soave Classico D.O.C., 70% Garganega e 30% Trebbiano di Soave,
12,5% Vol., prodotto con uve provenienti dallo storico Vigneto Calvarino
(piccolo Calvario) della Azienda Vitivinicola Leonildo Pieropan a Soave (VR);
- “Villa
Trasqua 2009”, Chianti Classico Riserva D.O.C.G., 100% Sangiovese,13,5% Vol.,
prodotto nella Tenuta Villa Trasqua a Castellina in Chianti (SI);
- “Poggio ai
Chiari 2005”, Rosso Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., prodotto
dall’Azienda Agraria Colle Santa Mustiola di Fabio Cenni a Chiusi (SI);
- “Virgona
2008”, Malvasia delle Lipari D.O.C., Vino Passito, 95% Malvasia e 5% Corinto
Nero, una produzione limitata e numerata, prodotto in Sicilia, nel magnifico
contesto naturale e spettacolare delle Isole Eolie, dall’Azienda Agricola
Virgona nel piccolo Comune di Malfa, sull’Isola di Salina, in Provincia di
Messina;
-“Il
Caratello 2005”, Vin Santo di Montepulciano D.O.C., 30% Trebbiano, 40% Malvasia
e 30% Grechetto (Pulcinculo), prodotto dall’Azienda Casale Daviddi a
Montepulciano (SI).
Quest’ultimo Vino era un “extra” fuori Carta.
In tavola il
vassoio in ceramica con il fragrante pane della Casa: Pane lievitato
naturalmente, Panini alle noci, Pane di
castagne e Grissini al pomodoro.
Oltre a ciò anche un ciottolino di “donzelle”
(o zonzelle, pasta da pizza fritta in olio bollente) assortite.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Entrée: -
Pappa al Pomodoro;
- Antipasto -
I sapori, i colori e i profumi dell’Estate: Cipolla cotta sotto la cenere con
spuma di pecorino e acciughe del Mar Ligure, Carpaccio di coscio di maiale
cotto sotto sale con salsa di yogurt e frutto del cappero, Tartara di Chianina I.G.P.
al coltello profumata allo zenzero su fiore di zucca con scaglie di Parmigiano e
un’insalatina di menta e germogli, Fiore di zucca ripieno di ricotta con carote;
- Ravioli verdi
aperti, farciti di sedano su fonduta di Parmigiano allo zafferano delle Colline
Fiorentine;
-
Maccheroncini, fatti in Casa, al sugo di stracotto di guancia (di vitellone
Chianino I.G.P.), filetti di peperone piccante e scaglie di Parmigiano;
- Quaglia
arrosto profumata al lemon grass, in salsa di birra artigianale al farro con
insalata di peperoni e patate al forno;
-
Millefoglie croccante di grano Saraceno alternato con composta di fichi,
formaggio pecorino dolce e giulebbo (sciroppo) di Vin Santo.
Tutto molto
buono e ben presentato.
Il servizio
di Sala è stato effettuato, con attenzione e cordiale familiarità, da Francesco
Cacciatori assistito da Vito Laneve (all’Albergaccio dal 2005).
Nel periodo
delle Vacanze scolastiche in Sala aiuta anche la figlia Viola.
La brava Chef
Sonia Visman è assistita in Cucina dal figlio Pietro, Sous-chef, e dal Capo Partita
Francesco Costagli, con Sonia da 12 anni.
Anche Laura, l’altra figlia, durante
le vacanze scolastiche, aiuta in Cucina.
Al
Ristorante “Albergaccio di Castellina” di Francesco Cacciatori e Sonia Visman,
a Castellina in Chianti, ho trovato una grande accoglienza e il meglio della
Toscana in Tavola.
La Saletta
La Sala
Il Dehors
Pappa al Pomodoro
I Sapori, i Colori e i Profumi dell'Estate
Ravioli Verdi Aperti
Maccheroncini
Quaglia Arrosto
Millefoglie Croccante
Francesco e Pietro Cacciatori, Sonia Visman, Dracopulos
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