Negli Stati
Uniti d’America, nel novembre 2006, due grandi appassionate di cucina,
soprattutto Italiana, titolari di due Blog specializzati, Lisa “La Mia Cucina” e Ivonne “Cream Puffs in Venice”, decisero di
mettersi in gioco e di fare una gara, tra di loro, su dei salatini fatti con la
medesima ricetta.
Rimaste
entusiaste da questa esperienza la replicarono il mese successivo, invitando
altri due Food Blogger, e sfidandosi con i biscotti.
Nei mesi seguenti
la gara vide aggiungersi, grazie alla potenza del Web (www = world wide web =
ragnatela che gira intorno al mondo), sempre nuovi appassionati e questo
iniziale Gruppo venne battezzato “The Daring Bakers” (Gli Audaci Fornai).
La parola
Inglese “daring”, come al solito, ha molti significati in Italiano (audace,
ardimentoso, ardito, baldo, coraggioso, colui che osa) in questo caso mi è
piaciuto tradurla con “audace”.
Passarono
alcuni anni e da molte parti del mondo si sono avvicinati a questo divertente gioco
moltissimi altri/altre amanti della cucina, tanto che, nel 2009, queste
centinaia di appassionati sono stati battezzati con il nome “The Daring Cooks”
(Gli Audaci Cuochi).
Oggi “The
Daring Bakers” e “The Daring Cooks” fanno tutti parte del grande gioco
internazionale gastronomico (challenge = sfida), che fa capo all’omonimo sito, “The Daring Kitchen” (L’Audace Cucina).
Prendendo
spunto da quando finora detto una Food Blogger Italiana, Alessandra Gennaro,
esperta e super acculturata, non solo in campo gastronomico, ha ricreato tra le
pagine del suo Blog “Menu Turistico”
(tenuto con l’amica Daniela), una sfida simile a quella d’oltre Oceano, la “MTChallenge” .
Tutto è
iniziato, nel maggio 2010, con il “numero zero- la ricetta dell’uovo fritto”.
Diversamente
dalla versione Americana che da spazio solo al vincitore della gara, quella
Italica riconosce a tutti i partecipanti la soddisfazione di pubblicare le loro
realizzazioni tramite i vari collegamenti con i Blog o con i più diversi link.
La sfida “MTChallenge” si gioca ogni mese dell’anno,
escluso agosto e dicembre, ed è regolamentata in maniera severa, accurata e
dettagliata: sembra quasi che il regolamento lo abbia scritto un magistrato …….
Questa
“Gara Gastronomica” è piaciuta moltissimo e ha avuto un immediato riscontro,
oggi è il gioco più frequentato e famoso dei Food Blogger e degli appassionati
di Cucina sul Web in Italia.
Dal gran
numero di ricette inedite archiviate, oltre 5.000, nasce la collana “I Libri
dell’MtChallenge”.
Il primo
Volume della Collana, pubblicata dalla nota Casa Editrice Genovese “SAGEP Editori” di Fabrizio Fazzari, è
intitolato “L’Ora
del Paté”.
Il “pâté”, in Italiano “pasticcio” (siamo drasticamente battuti
dalla fascinosa terminologia Francese), e altre preparazioni simili, hanno una
lunga storia praticamente diffusa in moltissimi Paesi del Mondo.
Il termine “pâté”,
si riferisce alla pasta che, creando un effetto involucro, ricopre questo tipo
di preparazione.
Oggi però il “pâté”
è praticamente diventato sinonimo di “foie gras” = “fegato grasso” (potenza dei
cugini d’Oltralpe), di anatra o di oca, fatto ingrossare tramite
un’alimentazione forzata degli animali.
Il “fegato
grasso” delle oche è un alimento usato da secoli.
Se ne trova
traccia già in un bassorilievo ornamentale di un sepolcro Egiziano (tomba
di Mereruka, importante sacerdote della piramide di Teti) scoperto nella grande
necropoli di Saqqara, 30 km. a sud del Cairo, risalente alla Quinta Dinastia
(nove Faraoni regnanti in Egitto nel periodo denominato Antico Regno, dal 2500
al 2350 a.C.), si vedono dei servitori che prendono per il collo,
rimpinzandole, oche e anatre con delle palline di cibo e, successivamente,
belle piene, le stesse si dirigono a dissetarsi.
Attraverso
i Greci e poi i Romani il “fegato grasso” si è diffuso e trasformato nei secoli fino a giungere ai nostri tempi.
La leggenda
indica il Cuoco, di origine Normanna, Jean Joseph Close (1757-1828) come
l’inventore del “pâté de foie gras” (o
almeno qualcosa di più simile a quello attuale).
In realtà Close, il responsabile della Cucina del Maréchal de France Louis
Georges Érasme de
Contades (1704 - 1795), Governatore dell’Alsazia, ebbe l’idea di avvolgere il “pâté de foie gras” in uno strato
sottile di farcia di vitello e di ricoprirlo con una crosta di pasta.
Naque
così il “pâté alla contado” uno dei primi prodotti su larga scala quando il Cuoco si mise a lavorare in
proprio.
Ma torniamo
al Libro “L’Ora
del Paté”.
Il Libro di
144 pagine, nel formato 17x24 cm., ha un’accattivante brossura con bandelle, ed
è uscito da pochissimo, proprio a dicembre 2013.
La prima
tiratura è stata un super successo, è andata esaurita in solo 6 giorni
sfruttando il mantra “Questo Natale basta biscotti”.
Il volume
contiene 41 ricette di pâté (più altre di
preparazioni collegate), pani, cracker, grissini, burro e composte, il tutto
“condito” con numerosi e poco conosciuti aneddoti storici oltre a molti
suggerimenti tecnici e simpatiche curiosità.
Lo stile è molto gradevole e innovativo, sia nella grafica che nelle moltissime
illustrazioni e composizioni fotografiche.
“L’Ora del
Paté” è stato curato dall’ideatrice Alessandra Gennaro, le illustrazioni
sono di Roberta Sapino e le fotografie di Sabrina de Polo.
La prima presentazione
del volume è avvenuta il 5 dicembre 2013, data dell’uscita, a Genova, poi sono
seguite, prima di Natale, quella di Novara, a gennaio 2014, quella di Milano, e
a febbraio a Firenze.
Giovedì 27
marzo 2014, alle ore 18.00 presso la “Feltrinelli Librerie”, di via Di Franco
12, il Libro “L’Ora del
Paté” è stato presentato anche a Livorno.
Alla
presentazione di Livorno hanno partecipato Alessandra Gennaro, Fabrizio
Fazzari, Cristina Galliti (Blogger
e coautrice) e la brava giornalista enogastronoma Eleonora Cozzella.
Eleonora ha
ben introdotto l’argomento inquadrandolo simpaticamente anche dal punto di
vista storico, Cristina ha raccontato l’entusiasmo dei partecipanti dell’ “MTChallenge”, Alessandra ha descritto le
emozionanti fasi dalla nascita dell’idea alla realizzazione del Libro, Fabrizio
ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver messo in cantiere con la sua
Casa Editrice il progetto di questa nuova Collana.
Fabrizio ha
sottolineato, con enfasi, che le autrici e le partecipanti al libro hanno
voluto sostenere, con utili derivati dalle vendite, il Progetto “Cuore di
Bimbi” della Fondazione “Aiutare i
Bambini”di Milano.
Alla fine
le molte persone presenti hanno potuto acquistare il Libro, ovviamente con
dedica.
A dimostrazione
dell’impegno delle Blogger dell’ “MTChallenge”
alcune di loro, arrivate anche da lontano, hanno preparato, per tutti i
presenti, alcuni vassoi di simpatici stuzzichini a base di pâté con ricette del Libro.
Il Buffet è stato accompagnato da buoni Vini della “Tenuta Poggio Rosso” di Populonia
Stazione, Piombino (LI), serviti con grande professionalità da Giovanni
Raimondi Sommelier F.I.S.A.R.
Delegazione Storica di Livorno.
Credo che niente sia più adatto a descrivere “L’Ora
del Paté” se non l’inizio della frase scritta all’interno della copertina,
sulla bandella del Libro stesso: “Non è solo Francese - Non è solo Foie Gras -
Non è solo per le grandi occasioni - E’ facile da preparare, versatile,
raffinato, pieno di sorprese, in una parola è il pâté come non lo avete mai visto …… omissis …………..”
Che altro dire, “L’Ora del
Paté” è un bel libro non solo di dettagliate ricette, ma anche una
divertente gara gastronomica e molto, moltissimo “buon cuore di bimbi”.
L'Antichissimo Bassorilievo Egizio
La Locandina
La Sala della "Feltrinelli Librerie"
F. Fazzari, A. Gennaro, E. Cozzella, C. Galliti
Il Buffet
Il Sommelier Giovanni Raimondi
La Quarta di Copertina
La Copertina
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