sabato 9 maggio 2015

“LIVORNO LA GHIOTTA” L’ULTIMO INTERESSANTISSIMO LIBRO DI PAOLO CIOLLI LO CHEF CANTORE DELLA TRADIZIONE CULINARIA LIVORNESE.




Livorno, bella città portuale adagiata sulla suggestiva costa Toscana, ha alle spalle una lunga e ricca storia che inizia con i primi insediamenti umani (confermati da ritrovamenti archeologici) addirittura nella Preistoria.

Convenzionalmente quel periodo che precede l’invenzione della scrittura, avvenuta in oriente tra 3500 e 3200 anni a.C., si definisce “Preistoria”.

Altri ritrovamenti successivi ci indicano che qui vissero anche Etruschi e Romani.

Già nel I Secolo a.C. Marco Tullio Cicerone (106 a.C. - 43 a.C.), filosofo, scrittore, politico, avvocato e pregevole oratore Romano, in una lettera indirizzata a suo fratello, Quinto Tullio Cicerone, citava l’antica “Pisis” (Pisa) e una località vicina definita “Labrone”. 
Tutt’oggi “labronico” e sinonimo di “livornese”.

Il primo dato certo di un toponimo “Livorna” risale però al 1017 e si riferisce ad un piccolo nucleo abitativo a pochi chilometri a sud della Foce del fiume Arno.

Grazie all’interramento del vicino Porto Pisano, tra il XIII e XIV Secolo, Livorno, con il suo Porto, si sviluppò rapidamente dotandosi di robuste fortificazioni ed edificando il maestoso “Fanale dei Pisani” (o Fanale Maggiore, uno dei fari più antichi d’Italia, ricostruito fedelmente dopo i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale).

Grazie alle “Leggi Livornine”, emanate, tra il 1591 e il 1593, dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, particolarmente “larghe di manica”, e l’istituzione del “Porto Franco”, la Città prese a  crescere sotto tutti gli aspetti, anche sotto il profilo gastronomico.

La Cucina Livornese, per essendo un intricato groviglio di ricette provenienti da tradizioni distanti tra di loro, sopraggiunte con il notevole afflusso di gruppi etnici perseguitati per motivi legali o religiosi, si è sviluppata con un suo specifico, vario e robusto carattere che si può ritrovare anche in una  ricetta, assolutamente e unicamente “Livornese” come il “Cacciucco”.

Uno dei cuochi/scrittori più appassionati e documentati sulla Cucina Livornese è Paolo Ciolli.

Paolo Ciolli, livornesissimo, è nato al numero civico 161, “al primo piano”, di Borgo San Jacopo, una delle strade più tipiche della bella Città di mare Toscana, in una fredda giornata di Febbraio che portava la data del 14, nell’anno 1949.

E’ importante sottolineare “al primo piano”, perché sotto casa c’era la “Pasticceria Gnesi”,  aperta da un solo anno, il 29 Febbraio 1948, da Renzo Gnesi, e quegli straordinari aromi, che si propagavano nell’aria, sono subito penetrati, lasciando il segno, nel respiro dell’appena nato Paolo.

Fin da piccolo si è subito appassionato alla cucina seguendo le preparazioni della sua mamma Anna Maria, della nonna Giuseppina e della zia Amelia.  

A 20 anni, molto giovane, ha iniziato ad insegnare educazione fisica alle superiori, l’ha fatto per 30 anni in varie scuole, per 12 anni ha insegnato anche alla super prestigiosa “Accademia Navale di Livorno”; è stato attore recitando in un film, “Habemus Papam” di Nanni Moretti, nei panni di un cardinale.

La passione per la Cucina è cresciuta col passare degli anni fino a portarlo a diventare un vero e proprio “chef” con la partecipazione anche a diversi concorsi gastronomici come il programma televisivo di Rai 1, “La Prova del Cuoco”, condotto da Antonella Clerici, dove ha vinto con i suoi “Tortelloni al tramonto con zabaione al parmigiano”.

Sempre grazie alla sua grande passione culinaria è diventato anche scrittore pubblicando, dal 2006, libri di successo come “Habemus Pappam” (parafrasando il titolo del film di Moretti), “Il Miracolo della Farina di Ceci - Storie, Luoghi, Personaggi”, “I Pesci della Terrazza”, “La Cicciaccia”, “La Pasticceria a Livorno”, “Il Cacciucco” (Libro uscito anche in lingua Inglese), “Teste e lische caro Napoleone…”.

Paolo ha anche, dall’Ottobre 2010, il suo Blog gastronomicoPaolo Ciolli Chef”.

Paolo Ciolli ha recentemente condotto anche una simpatica e istruttiva serie di trasmissioni di Cucina su “Granducato TV” che si chiamava “Tutti Chef”.

Proprio da pochissime settimane è uscito il nuovo Libro di Paolo Ciolli: “Livorno la ghiotta - La città e le sue ricette”.

A Livorno la presentazione è avvenuta in un’affollatissima Libreria Belforte con la partecipazione dell’autore Paolo Ciolli insieme al Regista/Scenografo Giampaolo Zennaro, al Direttore del Quotidiano “Il TirrenoOmar Monestier e al Pittore Mario Madiai.

Il Libro si compone di 352 pagine, in formato cm 23,5x16,7, ed è edito dalla Casa Editrice Debatte Editore di Livorno

La Copertina, in cartoncino con bandelle, è illustrata “con due belle triglie” dal famoso Pittore Mario Madiai.

Il Libro, dopo la “Presentazione” dell’editore e la “Prefazione” dell’autore, è una bellissima raccolta di ben oltre 230 interessantissime, particolareggiare, gustose preparazioni.
Le ricette sono in ordine alfabetico, dalla “A” alla “Z”, in base al nome dell’ingrediente principale usato o della tradizionale denominazione.

Il tutto è arricchito con descrizioni, dosi, metodi, notizie, ricordi, aneddoti, consigli e storie di vita vissuta.

Uno “tsunami” di gustose e appetitose preparazioni, frutto della vasta cultura gastronomica Livornese di Ciolli.    

Una lettura piacevole e divertente, da leggere e rileggere anche per prendere spunto su qualcosa di buono da preparare per pranzo o cena.

Il Libro è uscito anche in una limitatissima edizione “lusso” illustrata con i preziosi disegni del Pittore Mario Madiai e con copertina rigida.

Che altro dire su questo bel Libro di ricette intitolato “Livorno la ghiotta - La città e le sue ricette” se non che è un nuovo successo di Paolo Ciolli il cantore della tradizione culinaria Livornese




Giampaolo Zennaro, Omar Monestier, Paolo Ciolli

La Presentazione alla Libreria Belforte

Mario Madiai e Paolo Ciolli

Lo Chef/Scrittore Paolo Ciolli

La Copertina con le "Triglie" di Madiai

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.