Eleonora
Álvarez de Toledo y Osorio nacque in Spagna, ad Alba de Tormes (nella Provincia
di Salamanca, Comunità Autonoma di Castiglia e León), nel lontano 1522.
Era una
dei sette figli del Marchese e Viceré di Napoli, Pedro Álvarez de Toledo y
Zúñiga (1484 - 1553), e di sua moglie la Marchesa Donna María Osorio y Pimentel
(1498 - 1539).
Eleonora,
famosa per la sua affascinante bellezza, all’età di 17 anni, nella primavera
del 1539, andò in sposa a Cosimo I de’ Medici Duca di Firenze e,
successivamente, primo Granduca di Toscana.
Per Cosimo
fu un grande affare perché, oltre a prendere una bella moglie, di cui presto si
innamorò, e ricevere una cospicua dote, si accasò con una donna dalle molte
positive qualità.
Infatti
Eleonora Álvarez de Toledo dette al marito non solo ben undici figli, ma fu la
sua più sincera consigliera e la più onesta e oculata amministratrice dei loro
beni.
Una donna
non comune che, con la sua presenza altera (da nobile Spagnola), amava e
ostentava il bello e la ricchezza, sempre con molta raffinatezza ed eleganza,
ma allo stesso tempo si prodigava con benevolenza verso il popolo, il clero,
gli animali e tutto ciò che la circondava.
Fu molto attiva
sia nel supportare la cultura sia l’arte in genere.
Eleonora
investì molto anche nelle proprietà, acquisendo a Firenze il magnifico Palazzo
Pitti, e, sulla Costa Toscana, vaste
Tenute Agricole nella Maremma Pisana e Livornese, oltreché i Feudi di
Castiglione della Pescaia e Isola del Giglio.
Non solo
acquisizioni allo scopo di consolidare il patrimonio, ma per mettere in piedi una
capillare ed efficiente organizzazione di supporto agroalimentare per la Città
di Firenze, molto utile, per esempio, nel caso di carestia.
Eleonora
Álvarez de Toledo y Osorio seguiva il marito anche nei viaggi, nelle faticose
battute di caccia a cavallo o di pesca, nella Maremma, pur essendo afflitta, da
diversi anni, da una grave malattia polmonare.
Durante
un’ispezione con il marito, dei lavori di bonifica nelle paludi Maremmane, si
ammalò, probabilmente di febbri malariche che aggravarono il suo stato già
debilitato, e il 17 Dicembre 1562, Eleonora, spirò a Pisa.
A distanza
di secoli in Provincia di Livorno, nel Comune di Campiglia Marittima, c’è una Tenuta
(dove nel XV secolo si allevavano anche cavalli) che porta ancora, per
l’appunto, il nome della Duchessa di Firenze: “Eleonora di Toledo”.
Questa è
terra di olivi e di olio fin dall’Epoca Etrusca (iniziata nel VII Secolo a.
C.).
Alla “Tenuta Eleonora di Toledo” si produce Olio Extra Vergine di Oliva “superiore”, grazie
alle 10.000 piante ivi coltivate.
La “Tenuta
Eleonora di Toledo” (con il Castello) si estende, per circa 80 ettari tra
pianura e collina, un 20% di olivi è coltivato proprio in collina.
L’Azienda,
grazie a un’accurata mappatura di ogni sua pianta di olivo, è in grado di poter
raccogliere separatamente le olive di ognuna delle quattro cultivar (Frantoio,
Leccio del Corno, Moraiolo, Pendolino) coltivate.
L’estrema
cura con cui si coltiva e le tecniche usate (come portare le olive al frantoi
nel tempo più breve possibile, la spremitura a freddo, la conservazione
dell’olio in appositi contenitori di acciaio inox a temperatura ottimale in assenza di rumori, vibrazioni e luce) hanno
permesso all’Azienda di ottenere degli Oli di grandissima qualità.
La
costruzione poi del bellissimo nuovo Frantoio Aziendale, in Località Bandita,
non lontano dai terreni coltivati, ha completato e chiuso il percorso ottimale
di tutta la loro produzione.
La struttura
eretta con una suggestiva tecnologia tutta in ferro, lamiera ondulata, pietra e
terra (quest’ultima essendo su tre lati la rende praticamente interrata), ha il
fascino antico visto anche il grande “impluvium”
centrale a vista (attraverso grandi vetrate).
La “Tenuta Eleonora di Toledo” produce quattro Oli E.V.O. monocultivar, con il nome
“Eleonora”, corrispondenti alle quattro “cultivar”
coltivate: Frantoio, Leccio del Corno, Moraiolo, Pendolino.
In più viene
prodotto anche un Olio “Eleonora” Extra Vergine di Oliva I.G.P. Toscano, un
“blend” tra le quattro cultivar della Tenuta (ogni anno viene specificatamente
bilanciato a seconda dell’andamento della Stagione).
Per
sottolineare l’importanza della “qualità superiore” dell’Olio da loro prodotto,
le bottiglie usate non sono quelle comuni per questa tipologia di prodotto, ma
vengono usate delle bottiglie “bordolesi” da Lt. 0,75, come nel Vino.
Dopo cinque
secoli, alla “Tenuta Eleonora di Toledo”, un’altra bella, affascinante ed
energica donna (dall’aspetto molto “Spagnolo”) è la fautrice di tutto ciò: Lara
Landi.
Lara,
Responsabile Commerciale della Tenuta, è colei che porta avanti, con assoluto
impegno, passione e dedizione, il
progetto, l’opera e la filosofia Aziendale.
Alla “Tenuta Eleonora di Toledo” di Campiglia Marittima (LI) si riscontra un giusto
equilibrio tra amore per la terra, salvaguardia della natura, tecniche di
lavorazione e buongusto, con il grande risultato di creare delle vere e proprie
opere d’arte che sono i loro Oli Extra Vergine di Oliva………………. Scusate il loro
“Gioielli”.
Il Frantoio: una Vista della Struttura
Il Frantoio: una Vista dalle Grandi Vetrate
Il Frantoio: l'Impluvium
Tre dei Quattro Oli Monocultivar
Lara Landi e Giorgio Dracopulos
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