La Francia
deve le sue fortune in campo enologico sia agli antichi Greci Focesi (abitanti
dell’antica Città di Focea ubicata sulle coste dell’attuale Turchia), che
introdussero la coltivazione della vite, sia ai mercanti Fenici che, alla fine
del VII Secolo a.C., portarono il vino nell’antica Città Greca di “Massalia”
(oggi Marsiglia in Provenza).
Da allora,
parafrasando un noto modo di dire, si potrebbe azzardare a scrivere che “molto
vino è passato sotto i ponti”.
Oggi la
Francia si alterna all’Italia, a seconda della vendemmie, come primo produttore
mondiale di Vino.
Grazie a una intelligente agricoltura, su terreni
particolarmente avocati, abbinata alla qualità dell’uva, alle tecniche enologiche
e a una sapiente commercializzazione, i suoi Vini sono all’apice del successo
mondiale e sono l’esempio da seguire praticamente da tutti.
Varie e
grandi zone della vasta campagna Francese sono diventate famose e nomi, come il
Bordeaux, la Borgogna, l’Alsazia, le Valli del Rodano e della Loira, la
Champagne, corrispondono a importanti produzioni di Vino di ottima qualità.
La
Champagne, in particolare, è un Territorio, delimitato da una legge del 1927,
ubicato nella Regione della Champagne-Ardenne, del nord-est della Francia, dove
si produce l’omonimo e mitico vino spumeggiante.
Nella Zona
si trovano circa 34.000 ettari di “ricchi” vigneti, a 150 Km. da Parigi, divisi
in cinque zone naturali, dalle diverse caratteristiche, sia del terreno che
climatiche: Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Còte des Blancs, Còte de
Sèzanne e Còte des Bar nell’Aube.
Il
Territorio comprende 319 Comuni, suddivisi in cinque dipartimenti: la Marne,
l’Aube, l’Aisne, le Haute-Marne, la Seine-et-Marne.
Per fare lo
Champagne si possono usare, teoricamente, parecchie tipologie di vitigni, in
realtà vengono usati prevalentemente: Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay,
Pinot Bianco, Arbanne, Petit Meslier.
Il nome
“Champagne” è una Appellation d’Origine Contròlée (A.O.C.), può essere “Grand
Cru” o “Premier Cru”, a secondo del Comune di provenienza delle uve.
Solo le uve
di 63 Comuni possono fregiarsi della Denominazione di Origine per lo Champagne,
17 come “Grand Cru” e 44 come “Premier Cru”.
Lo Champagne
non è solo un Vino Francese con le bollicine (perlage) ma, in tutto il Mondo,
da più di trecento anni, è un “cult”.
Tra le
Maison più importanti, con una lunga storia alle spalle, possiamo certamente
annoverare “De Venoge”.
La Famiglia
De Venoge ha origini Svizzere che risalgono, nel 1411, a Perrod e Jean De Venoge,
notabili del territorio attraversato dal Fiume La Venoge, che sfocia nel Lago
di Ginevra.
Henri-Marc De
Venoge, nato il 3 Ottobre 1776, intraprendente uomo d’affari, viene in Italia
dove tra l’altro si innamora e sposa, nel 1812, Marianna Bellinzaghi.
Nel 1817
torna in Svizzera per circa otto anni, successivamente si trasferisce in
Francia a Mareuil-Sur-Ay, anche oggi un piccolissimo Comune nella Regione
Champagne-Ardenne.
Nel 1837, Henri-Marc
De Venoge, fonda, proprio nel Comune Francese di Mareuil-sur-Ay, la “Maison De
Champagne De Venoge”.
E’ un uomo dallo spirito innovativo, una tra le sue idee,
concettualmente rivoluzionarie per
l’epoca, fu quella di inventare le etichette ovali (assolutamente innovative) e,
in più, iniziò anche a inserirvi delle immagini, oltre al nome del produttore……
“una vera e propria rivoluzione”.
Fu un
successo immediato, alla fine del 1838 vennero vendute in tutta Europa più di
50.000 bottiglie.
Nel 1845,
passò la direzione a uno dei suoi quattro figli, Joseph, nato a Milano nel
1814, durante il suo soggiorno Italiano.
Joseph De
Venoge non fu certo meno intraprendente e innovativo di suo padre e tra il 1845
e il 1866, periodo in cui ebbe la responsabilità della gestione dell’Azienda,
ampliò e diffuse i suoi prodotti fino negli Stati Uniti, inventando anche una
serie di bellissimi nomi per le loro Cuvée (il risultato dell’assemblaggio di
vini per migliorarne le qualità intrinseche).
Nel 1864 venne
registrato il Marchio, per una sua speciale Cuvée (già usato fin dal 1851)
della Maison, che raggiungerà vette di straordinario successo, dove le
etichette e i colli delle bottiglie sono attraversate in diagonale da una
striscia blu (una fascia di questo colore, portata nelle grandi occasioni,
è simbolo di nobiltà fin dal 1500): il “Cordon
Bleu”.
Successivamente
la Maison passò nelle mani del figlio Gaëtan, che nel 1872, insieme ad altri
fondò l’Associazione che riuniva le grandi Famiglie produttrici di Champagne.
Alla morte di
Gaëtan De Venoge la titolarità passò alla sua vedova, Marie Papelart, e a
seguire al marito della loro figlia, Yvonne (classe 1869, l’ultima dei De
Venoge), il Marchese Adrien De Mun.
Il Marchese
Adrien morì nel 1922, dopo anni difficilissimi come quelli della Prima Guerra
Mondiale (1914 - 1918) che danneggiarono massicciamente la proprietà.
A seguire
la crisi del 1929, che blocco anche il flusso dell’esportazione verso gli Stati
Uniti, e poi ancora la Seconda Guerra Mondiale, misero in ginocchio la Maison.
Gli eredi
del Marchese Adrien De Mun manterranno tra mille difficoltà la conduzione della
“Maison De Champagne De Venoge” fino al 1958.
Nei 40 anni
successivi, pur realizzando una produzione di livello, vari passaggi di
proprietà hanno creato una instabilità che non ha giovato alla Maison.
Dal 1998 la
rinascita, e il ritorno agli antichi splendori, quando la grande “Maison De
Champagne De Venoge” è diventata proprietà del Gruppo Lanson-Boizel Chanoine Champagne
(Lanson-BCC).
Da 180 anni la Maison de Venoge è ambasciatrice nel Mondo per lo Champagne, con
dei prodotti di eccellenza e oggi produce circa 1.700.000 bottiglie all’anno
nelle varie prestigiose Cuvée.
Ho avuto la
fortuna di poter degustare una preziosa selezione di “Champagne de Venoge”:
- “Cordon
Bleu Brut Sélect” A.O.C. (50% Pinot Noir, 25% Pinot Meunier e 25% Chardonnay);
- “Cordon
Bleu Brut Millésimé 2000” A.O.C. (70% Pinot Noir, 15% Pinot Meunier e 15% Chardonnay);
- “Louis XV
Brut Millésimé 1995” A.O.C. (60% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier e 20%
Chardonnay);
- “Cordon
Bleu Blanc de Blancs Millésimé 2000” A.O.C. (100% Chardonnay);
- “Louis XV
Extra-Brut Rosé Millésimé 2002” A.O.C. (60% Pinot Noir, 40% Chardonnay);
- “Vin du
Paradis Cuvée Dry” A.O.C. (60% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier e 20% Chardonnay).
Degustazione estremamente interessante di bollicine straordinarie,
originali ed equilibrate, ognuna con le sue magnifiche specificità, ma tutte
con sentori ben definiti e armonici, prevalenze di aromi eleganti e
concentrazioni gustative di altissimo livello: dei grandi Champagne.
“Maison De Champagne
De Venoge” dal 1837 ………… “Noblesse Oblige” (Nobiltà fa Obbligo).
Cordon Bleu Brut Sélect
Cordon Bleu Brut Millésimé 2000
Louis XV Brut Millésimé 1995
Cordon Bleu Blanc de Blancs Millésimé 2000
Louis XV Extra-Brut Rosé Millésimé 2002
Vin du Paradis Cuvée Dry
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