Lunedì 7
Ottobre 2019 presso il bellissimo “Grand
Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio, in Provincia di Lucca, si è
tenuta la Prima Edizione della Manifestazione “I Principi del Riso”.
Il “riso” merita
prima un piccolo cenno Storico.
Potremmo
cominciare dicendo che il “riso” non è poi così conosciuto in tutte le sue
molteplici sfaccettatura e tipologie eppure oggi è l’alimento base di circa un
terzo della popolazione mondiale.
Il Riso è un cereale apparso sulla Terra
circa 15.000 anni fa, si suppone, sulla Catena Montuosa dell’Asia Centro-meridionale
denominata Himalaya.
“Riso” è il
nome di una ventina di piante erbacee
annuali, della Famiglia delle Graminacee, ma solo le due che appartengono al “Genere
Oryza” (Sativa e Glaberrima) sono importanti per l’alimentazione umana.
L’Oryza Sativa
è la più comune essendo oggi coltivata nel 95% della superfice mondiale
dedicata al riso. L’Oryza Glaberrima, dal pericarpo (frutto) pigmentato rosso,
si coltiva in alcune zone dell’Africa. L’Oryza Sativa si divide in tre
“Sottospecie”: Indica, Japonica (la più coltivata in Italia) e la Javanica.
Ogni
sottospecie, a sua volta, si divide in più “Tipologie”.
Il Riso (benché
fosse già conosciuto dai Greci e dai Romani) è arrivato “ufficialmente” in
Europa, dall’Asia, nel Secolo VIII,
portato dagli Arabi che invasero la Spagna e poi anche il Sud d’Italia a
partire dalla Sicilia.
Nel Medioevo, il Riso, non fu considerato dagli Europei come
una fonte alimentare di massa, ma piuttosto una rara spezia, un medicinale
soprattutto per le sue doti astringenti e rinfrescanti.
Solo intorno
al 1200 in Italia s’iniziò a diffondere la sua coltivazione grazie alla tenacia
dei Monaci Benedettini nelle zona paludose a sud-ovest di Vercelli.
Anche un
grande genio come il giovane Leonardo di Ser Piero da Vinci (Leonardo da Vinci
1452 - 1519) fu incaricato di studiare e perfezionare il sistema idrico delle
canalizzazioni che servivano a irrigare le risaie della Tenuta del Duca di
Milano Galeazzo Maria Sforza (1444 - 1476) ubicata nel territorio di Vigevano e
nelle zone paludose della Valle del Fiume Po.
Con la
diffusione delle risaie, in Italia, soprattutto in Pianura Padana (dove il riso
era chiamato “il tesoro delle paludi”), ma anche in Toscana, Calabria e
Sicilia, sorsero i primi “opifici”, per la lavorazione del riso, denominati
“Pile da Riso”.
Qui si sottoponeva il chicco di riso a una serie di operazioni
meccanico/artigianali che liberavano il seme rendendolo pulito e bianco, anche
se non completamente raffinato.
La più
antica “La Pila di Corte Baschi” è del 1612;
esiste ancora in tutta la sua
struttura ma da molto tempo non è più utilizzata.
La seconda più antica (un
documento, all’Archivio di Stato di Venezia, attesta, la richiesta di costruzione, al 26 Aprile 1644), è “La Pila
Vecia”, situata in Veneto, a Passolongo di Isola della Scala, in Provincia di
Verona ed è ancora attiva.
“La Pila Vecia” fu edificata da un grande
proprietario terriero del tempo, Domenico Cristato, e, nel 1650, era già in
funzione.
Oggi sui
Mercati esistono molti tipi (con moltissimi sottotipi) di Riso, come Principali
Varietà si possono citare le seguenti:
Arborio, Balilla, Basmati, Baldo,
Carnaroli, Long and Wild, Nero Venere, Padano, Patna, Ribe, Roma, Rubino, Rosso
di Camargue, Razza 253, L’Americano 1660, Selvaggio, Sant’Andrea, Raffaello, Thai
Jasmine, Rosa Marchetti, Vialone Nano.
A livello commerciale il Riso si
classifica in Quattro Gruppi:
Originario o Comune, Semifino, Fino e Superfino.
Da precisare
e sottolineare che l’Italia è il primo produttore di Riso in Europa e che il
“Riso da Risotto” è soltanto Italiano.
Ma torniamo
al “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio.
La Città di
Viareggio in Provincia di Lucca è giustamente nota per molti aspetti positivi.
Si tratta di
una bella e storica Località turistica, adagiata sulla pianura della Costa
Toscana, bagnata dalle acque del Mar Ligure, dove, dal lontano 1873, si svolge
anche uno dei più famosi Carnevali del Mondo. Oltre a ciò, alle spalle è
incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi,
verdeggianti e rilassanti Pinete.
Un’altra
delle sue speciali peculiarità è Viale Giosuè Carducci, conosciuto
universalmente come “La Passeggiata di Viareggio”.
Questa è la zona più
affascinante, monumentale, artistica e commerciale della Città, ricca di
moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.
Dopo la
“Bella Epoque” (1873 – 1895) s’iniziò a demolire le fatiscenti strutture in
legno e ferro esistenti e tra il 1920 e il 1940, anni di grande fervore
edilizio, la Passeggiata fu completamente ricostruita.
Grazie a tecnici
illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini
(1892-1964), in quei 20 anni si delineò la Passeggiata come noi la conosciamo.
Sorsero
molti negozi, caffè, cinema, gallerie, ville, stabilimenti balneari e hotel.
Proprio agli
inizi di questo periodo, il Conte Giuseppe De Micheli, industriale Veneto
trasferitosi nel 1909 a Firenze, dette l’incarico all’Architetto Viareggino
Goffredo Fantini (1857-1923) di erigere un Hotel di prestigio all’inizio della
passeggiata nord.
Il Primo Luglio 1922, a tempo di record, solo dopo 240 giorni
di lavori, fu inaugurato il “Select Palace Hotel”, un Albergo a due piani.
Successivamente,
nel 1925, vennero effettuati i nuovi lavori di rialzamento fino al quinto
piano, che furono affidati all’Ingegnere Fiorentino Ugo Giovannozzi
(1876-1957).
L’esperto tecnico rese la struttura imponente simile ai grandi e
lussuosi Hotel Francesi della Costa Azzurra del tempo.
Nel 1938 il
“Ministero della Cultura Popolare” da poco istituito e presieduto dal Ministro
Avvocato Edoardo (detto Dino) Alfieri, “suggerì”, per motivi politici, di
cambiare il nome dell’Albergo “italianizzandolo” in “Grand Hotel Principe di
Piemonte”.
In anni più
vicini a noi, causa la totale assenza d’investimenti, l’Hotel fu chiuso.
Nel 2001 un
solido Gruppo ha acquisito l’immobile e successivamente ottenuti i permessi
sono iniziati i lavori di ristrutturazione, durati poco più di un anno e mezzo.
Nel 2004, il “Grand Hotel Principe di Piemonte” (5 Stelle) ha riacquistato il
suo ruolo di super prestigiosa struttura di accoglienza.
Al quinto
piano, sul tetto a terrazza dell’Hotel Principe di Piemonte, tra i molti e
pregevoli servizi offerti alla clientela, c’è il magnifico Ristorante Gourmet “Il Piccolo Principe” (Due Stelle Michelin) con il bravissimo Executive Chef
Giuseppe Mancino.
Come già
accennato Lunedì 7 Ottobre 2019 proprio presso il “Grand Hotel Principe di Piemonte”
si è svolta la Prima Edizione della Manifestazione “I Principi del Riso”.
L’Evento,
patrocinato dal Comune di Viareggio, è stato ideato e organizzato da un grande
Chef “pluristellato” come Igles Corelli e da un grande appassionato ed esperto
del settore come Giancarlo Maffi: non poteva che
essere un successo.
Alle ore
14:00 c’è stata l’apertura dei lavori con l’introduzione di Giancarlo
Maffi a cui ha fatto seguito un dibattito:
“L’importanza del riso nella cultura Gastronomica italiana e Mondiale”.
Alla
discussione hanno partecipato eccezionali Esperti come Cristina Guidobono
Cavalchini, Titolare dell’Azienda Agricola Guidobono Cavalchini – “Riso
Buono” (una delle
Aziende Sponsor), l’amico Enzo Vizzari
Direttore delle super famose “Guide dell’Espresso” e Francesco Aiello Giornalista del Giornale
“La Repubblica”.
Di seguito
Lorenzo Ferraboschi della Sake Sommelier Association Italia ha illustrato le tecniche di
degustazione e l’importanza del “Sake” anche negli abbinamenti più moderni sia
con altri drink sia con gli alimenti più svariati.
Il “Sake” è bevanda alcolica
molto particolare tipicamente Giapponese ottenuta dalla fermentazione di riso,
acqua e spore koji, quest’ultimo è un fungo (muffa) filamentoso.
Durante
l’intervento di Ferraboschi a conferma di quanto si raccontava Daniele Lencioni
dell’A.I.B.E.S. con alcuni colleghi preparava e faceva assaggiare al
pubblico alcuni piacevolissimi miscelati con il “Sake”.
Poi dalle
ore 16:00 sono iniziati gli Show Cooking:
- Lo Chef
Igles Corelli, 5 volte Stella Michelin in Carriera, del Ristorante Mercerie di
Roma, ha sapientemente preparato un Risotto al “Pollo di Bresse” (Unico pollo
al Mondo che dal 1957 ha la Denominazione di Origine Controllata), curry e
gelato alla mela verde.
Sul palco a condurre il Giornalista Francesco Aiello;
- Lo Chef
Marco Cahssai, del Ristorante Atman (Una Stella Michelin) di Villa Rospigliosi, ubicato in Località Spicchio
a Lamporecchio (PT), ha voluto fare una “provocazione” preparando il “Risotto
nella Modernità” con una pannocchia terminale di Riso Carnaroli soffiata con un
fondo alla Nino Bergese (illustre Cuoco Italiano vissuto tra il 1904 e il 1977,
di lui si diceva che era “il cuoco dei re, il re dei cuochi”).
Sul palco la
moderatrice Cristina Guidobono Cavalchini e come ospite il famoso Macellaio Michelangelo Masoni;
- Lo Chef
Massimo Viglietti, del Ristorante Achilli al Parlamento (Una stella Michelin) di Roma, ha realizzato una vera e propria
opera d’arte con il suo “Non Risotto alla Marinara”, una lunga espressione
conviviale ispirata all’Action Painting di Jackson Pollock (la pittura d’azione
è uno stile che prevede il lancio del colore sul quadro).
Enzo Vizzari ha
condotto con grande simpatia il particolare impegno dello Chef;
- Lo Chef
Andrea Papa, del Ristorante Romano (Una stella Michelin) di Viareggio
(LU), ha preparato un ottimo Risotto alle sarde con acqua di pomodoro, mantecato
con un pecorino stagionato 6 mesi.
Moderatore sempre Enzo Vizzari;
- La Chef
Giapponese Machi Fukuoka dell’Ambasciata Giapponese di Roma,
Docente di Cucina Giapponese e Scrittrice, ha delicatamente preparato polpettine
di riso con capasanta marinata allo shio-koji (condimento fermentato a base di
riso), gambero sgusciato, infuso di te verde Hojicha e brodo dashi (leggero e
limpido brodo di pesce).
Igles Corelli ha fatto da presentatore;
- Il “Cuoco
Pescatore” lo Chef Joseph Micieli, del Ristorante Sciabica di Punta Secca (RG), ha preparato una vera delizia l’Arancino “Il Mare
di Montalbano”.
Il moderatore è stato Francesco Aiello.
Un pubblico
numeroso e partecipe ha sommerso di applausi gli Chef sia prima sia dopo aver
assaggiato tutte le loro buonissime preparazioni.
La giornata
si è conclusa con una fantastica cena a più mani al Ristorante Gourmet “Il Piccolo Principe” (Due Stelle Michelin) con il bravissimo Executive Chef
Giuseppe Mancino e tutti gli Chef partecipanti all’Evento.
Che dire di più
sennonché la Prima Edizione della Manifestazione “I Principi del Riso”, svoltasi nel magnifico contesto del “Grand Hotel Principe di Piemonte”
di Viareggio, è stata super interessante e decisamente anche super “gustosa”.
Grand Hotel Principe di Piemonte
G. Maffi, C. Guidobono, F. Aiello, E. Vizzari
Giancarlo Maffi (Foto di Luca Managlia)
Cristina Guidobono Cavalchini e Giorgio Dracopulos
(Foto Luca Managlia)
Lorenzo Ferraboschi (Foto Luca Managlia)
Si Preparano i Miscelati con il Sake
Giorgio Dracopulos e lo Chef Igles Corelli
(Foto Luca Managlia)
Igles Corelli: Il Piatto
Lo Chef Marco Cahssai
Marco Cahssai: Il Piatto
Enzo Vizzari e lo Chef Massimo Viglietti
Massimo Viglietti: Il Non Risotto
(Foto Luca Managlia)
Lo Chef Andrea Papa
Andrea Papa: Il Piatto
La Chef Maki Fukuoka e Giorgio Dracopulos
Gli Chef Igles Corelli e Maki Fukuoka
Maki Fukuoka: Il Piatto
Lo Chef Joseph Micieli (Foto I Principi del Riso)
Chef Joseph Micieli Arancini: Il Mare di Montalbano
(Foto I Principi del Riso)
Lo Chef Giuseppe Mancino e Giorgio Dracopulos
(Foto Luca Managlia)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.