Con il termine “hamburger” (in Italiano sinonimo di “svizzera” o “medaglione”) si definisce una polpette di carne, solitamente bovina, macinata, pressata e cotta prevalentemente su piastra.
Attraverso i
decenni con il diffondersi nel Mondo delle Catene Internazionali di “Cibo
Fast Food” (Cibo Veloce), il termine “hamburger” si è identificato anche con
un “panino imbottito” composto da un pane particolare il “burger
bun” (panino di diverse dimensioni, morbido e dolce), carne bovina
macinata, salse varie e condimenti diversi.
La parola
“hamburger” è frutto di un “prestito linguistico” fra il Tedesco e
l’Inglese. In Tedesco “hamburger” è il termine popolare/volgare usato
per citare la Città di Amburgo; all'inizio del 1800, in Città e
nel suo Porto era cosa comune l’uso alimentare di questo tipo di
Polpette di carne bovina e da questo fatto probabilmente nasce il riferimento
gastronomico di “hamburger”.
Attraverso
la successiva ondata di Cittadini Tedeschi negli Stati Uniti d’America, e nelle
Americhe in generale, la maggior parte dei quali partiva proprio dal Porto di
Amburgo (il più grande Porto Commerciale della Germania), la ricetta detta
“hamburger steak” (bistecca amburghese) iniziò a diffondersi per la sua
semplicità e la rapidità di realizzazione (ovvero Fast Food = Cibo Veloce).
Alcune fonti
citano la prima uscita della “hamburger steak” in un Menu negli Stati Uniti nel
1836 ma la definizione di “hamburger steak” è apparsa con certezza in un testo
del 1884.
Nel 1889 sul
“Walla Walla Union-Bulletin”, quotidiano Americano della Contea di Walla Walla
nello Stato di Washington, viene citata la ricetta con il solo nome
“hamburger”.
Le grande
diffusione mondiale degli “hamburger” avvenuta negli ultimi decenni ha
rappresentato e rappresenta anche lo stile di vita frenetico
e consumistico della “società moderna”.
Molte
“Società Alimentari” o “Catene di Punti di Ristorazione” sparse per il Mondo
hanno ampliato a dismisura la conoscenza e la diffusione di questa ricetta,
allo stesso tempo hanno dovuto, per distinguersi, brevettare i propri
“hamburger” rendendoli esclusivi: per esempio la catena di fast
food McDonald's lo ha fatto il 27 novembre 2006.
Anche
l’Italia, non è rimasta immune al fascino e al gusto degli “hamburger”,
diventati presto un vero e proprio “cult” con l’arrivo dei Ristoranti
“McDonald’s” (il primo è stato aperto il 15 Ottobre 1985 a Bolzano nella
Centrale Piazza “Walther von der Vogelweide”) e con le successive aperture dei
primi Ristoranti di Stile Americano. Un “panino” davvero speciale che ha continuato a riscuotere sempre più
successo, finché nel nuovo millennio è entrato a pieno titolo anche nell’Alta
Cucina Nazionale e Internazionale grazie a grandi Chef che lo hanno esaltato
con materie prime eccezionali e realizzazioni particolari.
Ecco che in
supporto a una scelta mirata dei migliori 50 Locali dove poter degustare ottimi
“hamburger” in Toscana è appena uscito il bel Libro di Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano: “TuscanBurger”.
Il Libro “TuscanBurger” , Edito da “Il Forchettiere”,
passa in rassegna i luoghi e le storie di un'icona pop dello “street food”
(cibo di strada), la nuova frontiera del Mondo Gourmet: il Panino denominato
“hamburger”.
Il Libro non
è solo una Guida che passa in rassegna “i migliori 50 Locali Toscani” dove
gustare un “hamburger” di qualità, bensì è un “progetto” che vuole offrire una
fotografia a 360° di tutto ciò che ruota intorno a “quel microcosmo rinchiuso
in un panino”.
Nel Libro
troverete un racconto che oscilla tra i Palazzi del Centro di Firenze agli
angoli meno conosciuti della Regione, tenendo fermo un principio ispiratore,
ossia che in Toscana anche il “burger” può avere una specifica propria nobiltà.
“Il
Granducato – spiegano gli Autori Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano - ha tutto
ciò che serve per esprimere una propria straordinaria versione dell'hamburger
che non ha nulla da invidiare a quella di altri territori, anzi. Pensiamo, per
esempio, alla scelta delle carni che può spaziare dalla magnifica Chianina alle
altre Razze Bovine autoctone, dal Maiale di Cinta Senese fino al Cinghiale. E
poi il buonissimo “Pecorino Toscano Dop” e in aggiunta tutti i vari condimenti
standard possibili, dalle cipolle di Certaldo al Lardo di Colonnata, fino a
produttori di Tartufi, verdure e spezie tra i migliori in assoluto a livello Internazionale.
Grazie a uomini e donne che con la loro passione continuano a tener viva la
tradizione, strato dopo strato si compone una Via Toscana del Burger che
racconta una, dieci, mille storie di eccellenza”.
La prefazione
nel Libro è stata scritta da Luisanna Messeri, Toscana doc e famosa Cuoca pop
della Televisione. Il Libro ha avuto anche il sostegno di Vetrina Toscana il Progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove
ristoranti, botteghe e produzioni di qualità che esprimono l'identità del
Territorio e valorizza la Cultura Enogastronomica come fondamentale attrattore
turistico.
Nelle pagine
di “TuscanBurger” non mancano le storie imprenditoriali delle piccole e grandi
Aziende “Made in Tuscany” che producono le ottime materie prime che compongono
il “burger”, così come le interviste ai personaggi legati a questo mondo, gli
abbinamenti ideali con vino, birra, bollicine e cocktail, le curiosità sui
“burger” più stravaganti e così via.
Uno spazio
speciale del volume è inoltre dedicato ai Ristoranti che mostrano un’attenzione
particolare a questa ricetta, nonché ai “pairing d’autore”, ossia le
interpretazioni gourmet di 30 tra i più apprezzati Chef Toscani, stellati e
non.
Posso solo
aggiungere che il nuovo Libro “TuscanBurger” di Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano
non solo è utilissimo ma assolutamente imperdibile.
https://www.ilforchettiere.it/prodotto/libro-tuscanburger/
https://www.youtube.com/watch?v=XL6t3_e1Gms
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