In Alto
Adige c’è un Comune che amo molto sia per le sue bellezze naturali e per la
straordinaria accoglienza che vi si trova, sia per la magnifica produzione
vitivinicola: Caldaro sulla Strada del Vino.
“Caldaro
sulla Strada del Vino” (“Kaltern an der Weinstraße” in Tedesco) dista circa 15
km. dal Capoluogo di Provincia, Bolzano (Provincia Autonoma dell’Alto Adige/Südtirol),
ed è situato nell'Oltradige ai piedi della Catena Montuosa
della Mendola accanto al Bosco di Monticolo (Montiggler Wald).
Parliamo di
una Località dove si uniscono molteplici aspetti favorevoli sia geografici sia
storico/culturali che agricoli.
Innanzitutto
la Zona è contraddistinta da un clima mite e dalla variegata e bellissima vegetazione; nel Territorio Comunale è ubicato anche lo
splendido e verde Lago di Caldaro, il più grande e temperato dei Laghi
Naturali Alpini (data la sua profondità che non supera i quattro metri) un
luogo fascinoso sia in Estate che in Inverno contornato da un magnifico
panorama non solo di montagne. Le fitte distese di canne, che lo circondano,
sono un Parco per migliaia di uccelli acquatici e palustri,
ben 250 specie diverse, tra i più belli la Cicogna
Bianca (o Cicogna Europea) e lo Svasso Maggiore dal bel
piumaggio variopinto. Sulle sue sponde oltre ad altri troviamo il Lido lo Stabilimento
Balneare super attrezzato, inaugurato nel 2006, con idromassaggio, piscine
per grandi e piccini, una grotta rocciosa sotterranea, il pontile con i pedalò
e la barche, l'area ristorazione.
Il Paese
di “Caldaro sulla Strada del Vino”, vicinissimo al Lago (si può raggiunge
anche a piedi) è una piccola Cittadina di
circa 8.000 abitanti votata all'agricoltura, in particolar modo
vigneti e frutteti. Il suo nome nasce dalla parola
Latina "caldarum" (paiolo di rame), rappresentato anche
nello "Stemma Comunale". Il Comune è diviso in Nove Frazioni
ubicate a diverse altitudini che variano dai 214 metri s.l.m. fino ai 612 metri.
I primi
insediamenti umani in Loco, secondo i ritrovamenti archeologici, risalgono
addirittura agli ultimi secoli del III millennio a.C. (Eneolitico, Periodo di
transizione tra l’Età della Pietra e l’Età del Bronzo); sono stati trovati anche
molti reperti di Epoca Romana.
Attraverso i
Secoli Caldaro è passato sotto il governo di
vari Stati e Vescovadi: ancora oggi ci sono una decina
di Chiese di importante valore storico e otto Cappelle con
statue lignee raffiguranti scene della Passione di Gesù. Nel Circondario
non mancano alcuni interessanti Castelli.
La Viticoltura
ha rappresentato e rappresenta l'essenza stessa del Paese di Caldaro e ha una
antichissima tradizione, visto che sono stati trovati dei vinaccioli risalenti
all'Età del Ferro; già nel 1220 poi è documentata una prima citazione
ufficiale del "Vinum de Caldaro".
Nei
primissimi anni del 1900 esisteva già un Consorzio tra Vignaioli
della Zona e dal 1955 il Territorio è attraversato dalla “Strada del Vino del Sud Tirolo” (Suedtiroler-Weinstrasse) ma è
dal 1999 che è nato l’attuale “Consorzio Wein Kaltern”.
Proprio su
uno spettacolare e fascinoso pendio vista Lago di Caldaro ha il suo Vigneto più
importante (8 Ettari), denominato “Römigberg”, una delle Storiche Aziende
Vitivinicole: “Alois Lageder”
La Storia
dell’Azienda “Alois Lageder” ha inizio
nel lontano 1823, allorché Johann Lageder, apprendista Artigiano aprì un
commercio di Vini a Bolzano. Successivamente i suoi Figli e Nipoti decisero di
acquistare dei Vigneti e iniziare a produrre direttamente Vini.
Alois III,
Pronipote del Capostipite, comprese
quanto fossero fondamentali le potenzialità della varietà climatica
dell’Alto Adige e nel 1934 acquistò la Tenuta Löwengang di Magrè, nella parte
meridionale dell´Alto Adige. Fu lì e in altri Villaggi limitrofi che fece
installare dei torchi per produrre vino, e ben presto anche diversi Viticoltori
cominciarono a conferirgli le proprie uve.
Nel 1963
Alois III purtroppo morì improvvisamente quando il figlio Alois IV aveva solo
12 anni. Toccò quindi a sua moglie Christiane e alla Figlia maggiore Wendelgard
rilevare la conduzione dell’Azienda Paterna. A metà degli Anni Settanta Alois
IV prese in mano la Tenuta insieme alla Sorella e a suo Marito, l’Enologo Luis Von
Dellemann. Da quel momento iniziò per la loro attività uno sviluppo costante che
non si è mai fermato grazie all’introduzione di severi e assoluti criteri di qualità.
Vennero adottati metodi innovativi nei Vigneti e in Cantina e in pochi anni
l’Azienda raggiunse un posizionamento alto sul mercato. Oggi i 55 Ettari di Vigneti
di proprietà della Famiglia sono interamente coltivati con grande impegno e
amore attraverso il “Metodo Biodinamico”.
Un Metodo
fondamentale quello del ciclo naturale completo della Biodinamica per l’Azienda
Agricola che funziona proprio come un “microcosmo organico” dove oltre all’uomo
convivono una grande varietà di piante e animali grazie anche al “Progetto Buoi”,
al “Progetto Taurus” e al “Progetto Grandorto”.
Qui i Buoi
Altoatesini trascorrono 365 giorni all'anno all'aperto (questo è un fatto unico
per una Regione Alpina come l'Alto Adige) grazie alla stretta collaborazione
con Alexander Agethle del Caseificio Biologico “Englhorn” della Val Venosta. Da
anni trascorso il periodo estivo, i buoi vengono trasferiti (“Progetto Taurus”:
far rivivere l'antica tradizione della transumanza) da una malga di montagna
nei loro Vigneti in Bassa Atesina. Grazie al clima più caldo e mite di queste
zone, gli animali trovano cibo per tutto l'inverno. In questo modo si permette
ai buoi di vivere tutto l'anno all'aria aperta e di trascorrere una vita
appropriata alla loro natura.
Anche il
“Progetto Grandorto” rispecchia la loro “filosofia olistica”. In mezzo ai
vigneti è stato realizzato un grande orto nel quale si coltivano al naturale verdure
delle più svariate tipologie, frutta, erbe aromatiche e cereali.
Tutta la
loro produzione certificata biologica di carni e verdure e anche alla base
delle prelibate ricette che vengono preparate alla loro Vineria/Ristorante “Paradeis”.
Proprio il
Loro Vigneto “Römigberg”, che come già accennato si trova su un panoramico e
affascinante ripido pendio vista Lago di Caldaro, ha un contesto climatico e
geologico unico nel suo genere che si avvicina molto all'ideale “Cerchio naturale
della Biodinamica” a cui si ispira il lavoro quotidiano dell’Azienda: qui
l'interazione tra uomo, animali e piante è esemplare, mucche e pecore pascolano
tra vigne, ulivi e nespoli, mantenendo l'equilibrio naturale nel Vigneto e
della sua unicità.
Originariamente
al “Römigberg” erano stati piantati solo Vitigni di Schiava ma nel 1986, dopo
vari scambi di opinioni con esperti Viticoltori provenienti da tutto il Mondo,
tra cui il pioniere della Viticoltura Americana Robert Mondavi, Alois Lageder
decise di piantare nel Vigneto anche Vitigni di “Cabernet Sauvignon” e “Petit
Verdot” importati dalla Francia. Nei piccoli terrazzamenti venne usato
l’impianto a Guyot fitto: fu il primo grande Vigneto dell'Alto Adige che adottò
questo sistema.
Proprio in
questa particella oggi “Römigberg” ma che anticamente era denominata “Herz” (in
Italiano = Cuore, in Latino = Cor) che si produce il Loro Vino Rosso (Cabernet
Sauvignon e Petit Verdot) più importante che ne prende anche il nome: “Cor
Römigberg”.
Negli anni
80 Alois Lageder si è reso conto delle specifiche potenzialità dei suoi Vini attraverso
il processo di invecchiamento: con il passare degli anni il buon Vino rivela i
suoi segreti grazie all'interazione tra luogo, clima, vinificazione e tempo.
Pertanto a
partire dall’annata 1995 ha iniziato a mettere da parte ogni anno una piccola
partita dei loro “capolavori” e oggi dispongono di una “ricca collezione”, le Riserve
della Tenuta: il “Progetto Rarum” (Annate Storiche).
"I Vini
lungamente affinati si possono comparare a una persona che con l’età affascina
non per la sua forza ma per la sua saggezza. Questi Vini hanno una personalità
straordinaria, un'aura molto speciale”: ha affermato Alois
Lageder.
L’assortimento
“Rarum 2020” è una selezione del Vino Rosso punta di diamante dell’Azienda il
“COR Römigberg” nelle annate 1996, 1998, 2003, 2006, 2008, 2010: per
l’occasione è stata scelta come confezione un’elegante cassetta di legno con
uno stappa/tappa bottiglie molto particolare, una “Limited Edition” per veri
intenditori e grandi appassionati.
“Alois
Lageder” una straordinaria Azienda di Famiglia che da 200 anni s’impegna con
grandissima dedizione e passione a produrre Vini di eccellenza.
https://www.youtube.com/watch?v=aBBUa7szJDA
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.