Padova è
un grande Comune Capoluogo della Provincia omonima, ubicato
nella splendida Regione Veneto. Si trova all'estremità orientale
della Pianura Padana e all'interno del Bacino idrografico
del Fiume Bacchiglione. Padova ha un’interessantissima e antichissima
storia ma, per l’argomento che vado a trattare, di questa bella Città ci
interessa un anno specifico: il 1919.
Il 1919 era
l’anno successivo alla fine della “Prima Guerra Mondiale” e Padova volle creare
una grande Manifestazione al fine di rilanciare l'economia della Città dopo
anni così difficili: nacque così la “Fiera Campionaria di Padova”.
La Prima
Edizione della "Fiera Campionaria di Padova” venne organizzata dal 10 al
30 Giugno 1919 e allestita in varie zone Cittadine: a “Prato della Valle” (la
più grande Piazza di Padova e la quinta più grande d’Europa, di ben 88.620
metri quadrati), a “Palazzo della Regione” (antica Sede dei Tribunali Cittadini
eretto tra il 1218 e 1306) e al Liceo Artistico “Pietro Selvatico” (uno degli
Istituti più antichi in loco fondato nel 1866). La Manifestazione ebbe da
subito un grande successo di Pubblico, circa 170.000 Visitatori e anche il Re
d’Italia Vittorio Emanuele III (1869 - 1947) la visitò, il tutto con grande
soddisfazione dei 642 Espositori.
Fu proprio
durante questa Prima Edizione della “Fiera Campionaria di Padova” che Silvio e
Luigi Barbieri, della “Distilleria F.lli Barbieri” fondata a Padova nel 1880 dal
Padre Giuseppe Barbieri, presentarono ufficialmente in Piazza “Prato della
Valle” una nuova bevanda leggermente alcolica, da Loro inventata, denominata
“Aperol”.
L’Aperol è
un Aperitivo con una gradazione di 11 gradi, dal bel colore
arancione e dal sapore dolce amaro, si ottiene per infusione in alcol
di arancia, china, genziana, rabarbaro, oltre ad altre erbe e
radici: la Ricetta originale è segretissima e invariata negli anni.
Il nome
“Aperol” nasce dal fatto che Silvio Barbieri, avendo soggiornato per un lungo
periodo in Francia a Parigi, era rimasto colpito da una parola sentita molto
spesso tra i tavoli dei migliori Locali della famosa e centralissima “Avenue
des Champs-Élysées” (il “Viale dei Campi Elisi” uno dei più larghi e maestosi
viali di Parigi), “Apéritif” (Aperitivo) o nel modo più comune e abbreviato
“Apéro”, Silvio prese spunto da ciò trasformando il termine in “Aperol”, battezzando proprio così il suo
nuovo Distillato.
Come detto,
fin dalla sua prima presentazione l’Aperitivo “Aperol” ebbe grande successo e i
produttori, i Fratelli Barbieri, decisero di investire in pubblicità: negli Anni Venti l'arancione diventò la firma cromatica di “Aperol” e nei Bar
spuntarono i primi indovinati poster pubblicitari che invitavano a consumarlo.
Negli Anni
Trenta “Aperol” realizzò una campagna dedicata alle donne sui principali
quotidiani in cui si vedeva una sarta che misurava il girovita di una cliente
esclamando: "Signora! L'Aperol mantiene la linea". Alle signore era
consentito un “Aperol” in quanto “aperitivo leggero”.
Negli Anni
Cinquanta, dal tradizionale “Spritz Veneto” (vino bianco con seltz) nacque una
nuova ricetta l'Aperol Spritz che avrà negli anni un grandissimo successo
Internazionale (oggi è tra i primi dieci cocktail più bevuti nel Mondo) e che
legherà indissolubilmente “Aperol” allo “Spritz”. L'Aperol Spritz si ottiene
miscelando in un bicchiere con ghiaccio tre parti di Prosecco, due di Aperol e
una di seltz aggiungendo alla fine una fetta di arancia. Dal 2011 il Cocktail è
specificatamente Codificato nella lista della International
Bartender Association
(IBA) come “Italian Spritz”.
I successi di
“Aperol” si moltiplicarono con l’avvento della Televisione e di quel mitico
mezzo pubblicitario che fu “Carosello” andato in onda tutte le sere
sul “Programma Nazionale” (poi Rai 1) dal tre Febbraio 1957
al primo Gennaio 1977. Tra i moltissimi sketch di successo della Pubblicità
“Aperol” di quegli anni posso citarne uno di cui ho un ricordo personale: nel
1965 il grande Attore Tino Buazzelli (Agostino Buazzelli 1922 - 1980) nella
parte di personaggi “smemoratissimi” alla fine portandosi la mano alla fronte,
pronunciava sempre le parole "Ah, Aperol!".
Un altro
spot televisivo “Aperol” di grande successo che mi ricordo benissimo è quello
del 1989 in cui la sensualissima e bellissima Attrice e Modella Holly
Higgins si tirava su la minigonna per salire in moto e raggiungere gli
amici in un Bar di Miami (Città della Florida negli Stati Uniti) mentre diceva
"Non so voi, ma io bevo Aperol".
Nel 1991 la
“F.lli Barbieri” fu acquisita dalla “Barbero 1891”, un’Azienda Fondata alla
fine dell'Ottocento a Canale in Provincia di Cuneo, e nel Dicembre 2003 la
“Barbero 1891” diventò proprietà del “Gruppo Campari”.
La “Società
Campari” fu fondata a Milano da Gaspare Campari (imprenditore
Italiano 1828 - 1882) con l’apertura di una Distilleria, nel 1915 fece seguito
l’inaugurazione del celebre Bar “Caffè Camparino” ubicato sempre a Milano nella
Galleria Vittorio Emanuele II. Alla morte del Fondatore, la gestione
dell'Azienda, già allora nota per il suo Bitter, passò a uno dei suoi
cinque figli, Davide Campari (1867 - 1936) che nel 1896 cambiò
la denominazione Aziendale in “Gaspare Campari - Fratelli Campari
Successori”.
Davide
Campari dette un decisivo impulso alla Società, sia sul piano dello sviluppo
industriale, con l'apertura nel 1904 dei nuovi Stabilimenti
di Sesto San Giovanni (MI), sia concentrando la produzione su due prodotti
di successo, il “Bitter” e il “Cordial”. Nel 1910 la
Società fu trasformata in “Davide Campari & C.” e nel 1932 iniziò
la produzione del “Campari Soda” e iniziò una efficacissima campagna
pubblicitaria affidata ai bellissimi manifesti di Fortunato
Depero (1892 - 1960) noto Pittore, Scultore, Scenografo e
Illustratore del tempo. L'Artista Futurista si occupò anche
della creazione dell'originale bottiglietta del “Campari Soda”, dalla
forma conica a "calice rovesciato".
Con la morte
di Davide Campari e della sorella Eva, nel 1943, l'altro fratello Guido
Campari e il nipote Antonio Migliavacca trasformarono la Società in “Davide
Campari - Milano S.p.A.” e negli anni successivi l’Azienda fu in continua
espansione aprendo attività produttive e commerciali sia in Italia sia
all’Estero. Nel 1982, l'ultima erede della Famiglia Campari, Angiola Maria
Migliavacca, vendette la “Campari” a Erinno
Rossi e Domenico Garavoglia che ne diventarono i proprietari.
Dal 1994 Luca Garavoglia (classe 1969) è Presidente della Società e
numero uno della Famiglia che controlla la maggioranza della” Campari”, è anche
considerato uno degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio che supera
i “tre miliardi di dollari”.
Dal 1995 la
“Campari” ha intrapreso una politica di grande sviluppo societario attraverso
una ventina di acquisizioni di altri importanti operatori del settore.
Oggi il
“Gruppo Campari” opera nel settore alimentare oltreché
nella produzione di bevande analcoliche, dove è tra i Leader
Mondiali, con una ventina di Stabilimenti nel Mondo (di cui quattro in Italia)
e un fatturato di 1,8 Miliardi di Dollari.
Tra le
molteplici iniziative commerciali della “Campari” recentissimamente, il 31
Agosto 2021, ha aperto ufficialmente i battenti nella splendida Città di
Venezia la “Terrazza Aperol” il nuovo Locale dello “Storico Brand”.
La “Terrazza Aperol Venezia” è ubicata su di un lato di una grande e bellissima
Piazza “Campo Santo Stefano”, non distante dal “Ponte dell'Accademia”, nel “Sestiere”
(quartiere) di San Marco (San Marco 2776), uno dei sei in cui è
divisa la Città.
“Campo Santo
Stefano” o “Campo Morosini” è uno dei “campi” più
vasti di Venezia su cui si affacciano la Chiesa di Santo Stefano,
la Chiesa di San Vidal, Palazzo Morosini e Palazzo Loredan. Al
centro del campo si erge la grande statua del letterato “Niccolò
Tommaseo”, opera del 1882 di Francesco Barzaghi.
Il “Campo” nell'Urbanistica Veneziana indica
uno spazio aperto attorniato da edifici, infatti nella
tradizione medioevale, il termine “Campo” era molto diffuso in
tutta Italia, ma ne rimangono oggi solo pochi esempi come “Campo de'
Fiori a Roma”, mentre quasi ovunque è stato sostituito con la
parola “Piazza”: oggi a Venezia risultano 102 campi e 134 campielli.
Il “Terrazza
Aperol Venezia” si ispira e rivisita il tradizionale “Bacaro” (la tipica
Osteria Veneziana) proponendo un Locale si d’impronta cosmopolita ma in un
continuum fluido fra ambientazioni dal differente carattere tra interni ed
esterni. Un mix che, partendo dalle Tradizioni Veneziane più autentiche, aspira
a diventare motore di vitalità e convivialità per l’intera Città. Il Locale
intende porsi come punto di riferimento per tutta Venezia delle tradizioni
locali come quella dell’Aperol che ha compiuto 100 anni nel 2019.
Nel progetto
di interior design del Locale grazie a Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino (www.vudafierisaverino.it) gli elementi della tradizione sono reinterpretati in
chiave contemporanea. Il tradizionale soffitto a travi con giunti decorati
detto alla “Sansovino” è stato restaurato e sapientemente illuminato, mentre
nella Sala principale un sistema di illuminazione a led ne rievoca la forma in
senso contemporaneo. Troviamo poi gli specchi Veneziani che divengono monitor
digitali per condividere foto con gli altri “Locali Aperol” diffusi nel Mondo;
stucchi fatti a mano, che ricordano i colori e le atmosfere dell’acqua della
Laguna, arricchiti da tessere di mosaico arancioni del prezioso Vetro di
Murano oltre ai pavimenti in legno recuperato dalle “bricole” Veneziane (pali
di quercia che segnalano i canali navigabili in laguna) con fughe arancioni.
Bellissimo il bancone, ispirato ai Bar della metà del XX Secolo, rivestito con
pannelli di policarbonato riciclato stampati in 3d e fascinose le panche, le
cui forme classiche si combinano con tessuti dai toni neutri e dallo stile
contemporaneo.
“Terrazza
Aperol Venezia” è uno spazio (oltre 200 mq., di cui 90 mq. all’esterno)
interattivo e luminoso grazie alle ampie vetrate, al cui interno coesistono due
diverse aree comunicanti tra loro ma accessibili da ingressi separati:
il “Bacaro”, ispirato alla tradizione, dove provare l’autentico aperitivo Veneziano
e il “Bar”, destinazione ideale in qualsiasi momento della giornata, dal
caffè al dopocena, grazie anche alla sua ampia offerta “food” particolarmente
curata da Chef “Stellati” di fama Internazionale come Alessandro Negrini e Fabio Pisani.
In omaggio
al colore iconico del Marchio, sono molteplici i “dettagli arancioni” che
caratterizzano l’atmosfera estetica del Locale: dai bordi delle sedute al
bagno “total orange”, dalle mensole agli specchi. Un vero e proprio “fil
orange” unisce i diversi ambienti, conferendo al Locale un tocco specifico e distintivo.
L’Aperol non
rappresenta solo l’aperitivo Italiano per eccellenza, bensì un mondo
ricchissimo di valori e di esperienze: grazie al suo colore arancio, alla
grande qualità e al gusto inconfondibile si è ormai affermato a livello
Internazionale come un fenomeno culturale e sociale che coinvolge un numero
incredibile di persone in una sorta di “rito collettivo” dove si celebra la
gioia dello stare bene insieme.
“A come
Aperol” dal 1919 l’optimum degli aperitivi e moltissimo altro.
https://www.terrazza.aperol.com/it/venezia/
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