Con il termine “Cucina” oggi si intende anche quel complesso di elettrodomestici, spesso a installazione libera, utilizzati per cucinare.
Si tratta di
uno specifico combinato che unisce un forno (elettrico o a
gas) con un piano cottura, dotato di fornelli a gas, elettrici o
a induzione. Il forno può essere anche dotato
di spiedo automatico e di un elemento riscaldante elettrico per
rosolare i cibi, anche se il forno è a gas, nonché di ventole che hanno la
funzione di mantenere costante la temperatura. Il suo uso può essere sia
domestico, sia industriale. I prodotti più moderni sono dotati di molteplici
accessori, come “display LCD informativi”, accensione automatica
dei fornelli, termometri per la temperatura, timer e ausili
per il controllo della cottura. Tutte le “più moderne cucine a gas” sono dotate
di valvola di sicurezza e sensori che riconoscono un eventuale spegnimento
accidentale della fiamma, bloccando quindi l'erogazione del gas stesso.
Ma quello
che ai nostri tempi si trova comunemente in ogni casa o in ogni attività
commerciale dove si preparino cibi è una diretta evoluzione di un oggetto
particolare che è stato di grande importanza nella storia dell’Umanità: la
“Stufa”.
La “Stufa”
nel corso dei secoli ha visto cambiare il combustibile con cui veniva
alimentata. All'inizio veniva usata la legna, poi il carbone,
successivamente il cherosene e quindi anche il gas e nelle più
moderne l’elettricità. In passato le “Stufe” venivano utilizzate sia per
scaldare gli ambienti sia per cucinare, col tempo però ha perso la seconda
funzione che viene oggigiorno coperta dalle "Moderne Cucine".
La Storia
che Vi voglio raccontare è indissolubilmente legata a una delle scoperte
fondamentali dell’Umanità, il “fuoco”: luce e calore sprigionati durante la
combustione.
Non ci sono
certezze come gli Uomini vennero a contatto con questo misterioso elemento
naturale e neanche sappiamo come riuscirono inizialmente a utilizzarlo, ad
addomesticarlo per le esigenze più
semplici. Ritrovamenti Archeologici fanno risalire a circa un milione e mezzo
di anni fa il primo uso del fuoco a scopo di riscaldamento e illuminazione
favorendo enormemente l'evoluzione degli uomini primitivi.
Grazie
all’uso del fuoco gli uomini primitivi iniziarono a cuocere i loro
cibi cambiando le abitudini alimentari, ampliando la loro dieta anche ad
alimenti che non potevano essere consumati crudi e aumentando la possibilità di
nutrirsi, contando anche sul fatto che i cibi cotti sono decisamente più
digeribili di quelli crudi. All'incirca 9.000 anni fa, il fuoco permise la
lavorazione dell'oro e dell'argento, metalli che si trovano in natura
come pepite. Poi nacque la metallurgia: fondendo i minerali
nelle fornaci gli uomini impararono a estrarre e a lavorare il rame,
lo stagno e successivamente il ferro. Tali lavorazioni permisero la
realizzazione di innumerevoli oggetti: gioielli, recipienti, punte per le lance
e le frecce decisamente più micidiali di quelle in legno o pietra. Questa nuova
abilità degli uomini fu una svolta tanto importante da segnare il passaggio da
un'era all'altra: dall'età della pietra all'età dei metalli.
Nelle
antiche Case Romane la Cucina era un ambiente specifico già strutturato dove la
“zona cottura” consisteva in una costruzione in muratura, appoggiata a una
parete, sulla cui superficie trovavano posto alcuni fori rettangolari in
corrispondenza del fuoco che veniva alimentato nel vano sottostante.
Alcuni
ritrovamenti a Pompei ci mostrano anche altre strutture realizzate come “Cucina” per esempio una superficie adattata a ospitare braci accese su cui si ponevano i
recipienti per la cottura dei cibi, venivano allora usati anche i treppiedi nel
caso in cui alcuni recipienti non dovessero andare a contatto diretto con la
fonte di calore.
Con il
passare dei Secoli man mano che le abitazioni s’ingrandivano, con l’aggiunta di
altre stanze, il locale costruito attorno al fuoco rimaneva l’unico punto
fermo.
Nel Medioevo
il metodo di cottura del cibo variava a secondo della Classe Sociale: Contadini
e il Popolo meno abbiente cuocevano gli alimenti in calderoni di metallo appesi
e il calore era regolato ponendo il calderone più in alto o più in basso sopra
il fuoco. La bollitura era il metodo preferito perché si poteva cuocere tutto
senza che nulla andasse sprecato.
La carne era
prerogativa delle Classi più Agiate che praticavano la caccia nei propri
possedimenti e la selvaggina si cuoceva allo spiedo, su grandi fuochi. Si
usavano anche i forni, presenti nelle case dei nobili o nelle botteghe dei
fornai. Spesso nelle Comunità Medievali il forno era una proprietà condivisa
che tutti, a turno, potevano utilizzare. Questa pratica è stata presente in
molti Paesi dell’Italia Contadina fino in anni molto più recenti.
Nelle Cucine
il Fumo e la Fuliggine sono sempre stati un gravissimo problema causando
spessissimo incendi, la situazione migliorò nel XVI Secolo quando vennero
adottati Camini o altre soluzioni per veicolare i fumi all’esterno. Nel corso
del 1400 i camini a uso cucine si differenziarono da quelli delle stufe o
caminetti da riscaldamento e divennero più funzionali con cappe più basse
dotate di accessori specifici.
Agli inizi
del 1600, a Firenze, il Frate Gherardo Fiammingo realizzò il primo prototipo di
“Cucina Moderna” istallandolo nel Monastero delle Murate.
Proprio in
questo periodo si affermò una certa organizzazione della “Cucina”: da luoghi
fumosi e sporchi si passò a un ambiente più razionalmente definito, più pulito
e più ordinato.
Da allora in
poi ci fu un’accelerazione nelle invenzioni. Nel 1735, l’Architetto Francese François
Cuvilliés, progettò la “Stufa Castrol” la prima “Stufa Economica”. Infatti con
un pezzo di legno bruciato si aveva calore per riscaldare l’ambiente, si aveva
l’acqua calda, una piastra dove cuocere e un forno sempre caldo a disposizione.
Nella seconda metà del XVIII Secolo, la Rivoluzione Industriale introdusse
nuove invenzioni, l’utilizzo di nuove fonti energetiche, prezzi più convenienti
e nuove modalità di efficienza economica ed ergonomica.
Si iniziò a
utilizzare il carbone per alimentare i fuochi e cambiarono le dimensioni e le forme
delle “Cucine” che vennero realizzate in ghisa per resistere agli alti livelli
di calore, poiché il carbone brucia a una temperatura molto più alta del legno.
Poi arrivò il gas e successivamente l’elettricità arrivando in fine ai nostri
tempi dove le “Cucine” rispecchiano e seguono le trasformazioni sociali ed
economiche.
Ecco che mi
è capitato di leggere un Libro veramente straordinario che racconta super dettagliatamente
proprio questa interessantissima Storia con un occhio di riguardo per la
Toscana e Firenze, dato che è si tratta di una Edizione Bilingue (Inglese -
Italiano) si intitola: “History of the Modern Kitchen”.
“History of
the Modern Kitchen” è un bel Libro nel grande formato 31,5 x 23,5 cm.
con copertina rigida e 160 Pagine di carta lucida, finemente illustrato con
foto, disegni e documenti antichi, è stato pubblicato nel 2021 dalla Casa
Editrice di Prato “Gruppo Editoriale”.
Il Libro è
stato curato da Claudio Paolini Storico dell’Arte Laureatosi presso
l’Università di Firenze, è specializzato in arti decorative (con particolare
riferimento alla storia del mobile e dell’arredamento), è stato Direttore del
Centro Ricerche e Documentazione dell’Istituto per l’Arte e il Restauro di
Firenze e Direttore dei Comitati Scientifici dei Progetti Artis e Plaster, per
la salvaguardia delle tecniche artistiche e la documentazione nel settore del
restauro, promossi dalla Commissione Europea. È inoltre Direttore Scientifico
del Progetto Argos, volto alla creazione di un Data Base in Rete per la
normalizzazione dei linguaggi nei settori dell’Arte e dell’Artigianato Artistico.
Attualmente è Funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il
Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico (l'Antropologia
professionale nei beni culturali) per le Province di Firenze, Prato e Pistoia.
Il Libro
“History of the Modern Kitchen” ha avuto il fondamentale supporto economico dell’Azienda
“Officine Gullo” e per tale motivo Due dei Nove Capitoli sono dedicati proprio
alla Storia e alle preziose realizzazioni di questa Azienda.
Officine Gullo è un’eccellenza Italiana, un’espressione sincera dell’Antica
Artigianalità Fiorentina, nata dalla
visione illuminata e la passione del suo fondatore Dott. Carmelo Gullo,
affiancato oggi al timone dell’Azienda dai tre figli Pietro, Andrea e Matteo.
Il suo “know-how” racconta una straordinaria unione tra tradizione e
avanguardia. Ogni prodotto “Officine Gullo” racconta una storia, sono cucine su
misura e accessori eredi della nobile tradizione dei Cucinieri Fiorentini
Ottocenteschi, frutto della creatività della Famiglia, della sua esperienza
nell’ingegneria meccanica e dell’alto artigianato nella lavorazione
dell’acciaio inossidabile ad alto spessore, del rame brunito, della ghisa e
dell’ottone.
Ho letto con
grande piacere il Libro “History of the Modern Kitchen” trovandolo
assolutamente magnifico e super interessante.
https://www.youtube.com/watch?v=6V2XtugW0Vc
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