Molte sono
le Aziende Spagnole che producono prodotti di altissima qualità, tra Loro una è
semplicemente fantastica: “Joselito”.
“Joselito” è
un nome leggendario che da 156 anni lavora eccezionali “jamónes” (prosciutti) e
molto altro, i maggiori esperti del settore l’hanno dichiarata “Azienda Produttrice
del Mejor Jamón del Mundo”.
Lo “jamón
iberico de bellota” è uno dei simboli più importanti della Gastronomia Spagnola,
uno dei prodotti gastronomici più famosi e di alta qualità. Per la Spagna dire
“Jamón” (Prosciutto) non è semplicemente indicare quel particolare e curato
salume che si ottiene con un antico metodo di lavorazione dalle zampe
posteriori del maiale, ma è un vero e proprio “cult gastronomico” che impazza,
in senso positivo, praticamente ovunque. La Spagna è il primo Paese al Mondo
come produzione e consumo di Prosciutti.
In Spagna ci
sono due razze fondamentali di maiali, il più autoctono e prezioso, il “maiale
Iberico” e, l’altro più comune, il “maiale bianco o serrano”, molto simile a
quello delle zone Italiane di maggiore produzione. Il termine “serrano” indica
la zona di allevamento e stagionatura, la Sierra, praticamente le terre più
montane e collinari. Il “Maiale Iberico” (Cerdo Ibérico) è una razza molto
antica appartenente alla famiglia dei suini, “sus scrofa domesticus” secondo la
denominazione del medico, botanico e naturalista Svedese, Carl Nilsson Linnaeus
(1707 - 1778), considerato l’ideatore della classificazione scientifica moderna
degli organismi viventi. Il “Cerdo Ibérico” a sua volta si divide in una decina
di sottorazze differenti, le cui principali differenziazioni sono date dalla
diversa colorazione dell’animale e dal tipo di allevamento/alimentazione.
Lo “Jamón” che deriva dai citati maiali a sua
volta prende il nome secondo la sopraddetta distinzione: - “Jamón Ibérico de
Bellota”, prodotto con “maiale Iberico” allevato completamente allo stato brado
che si nutre in prevalenza di ghiande (bellotas) è il prosciutto più prezioso; -
“Jamón Ibérico de Recebo”, deriva dal suino che cresce seguendo un percorso
metà brado, mangiando ghiande, e metà in modo intensivo, con un’alimentazione
di mangimi selezionati; - “Jamón Ibérico de Cebo”, da maiale allevato
intensivamente, con un’alimentazione esclusivamente di mangimi; - “Jamón
Ibérico de Cebo de Campo” se l’allevamento intensivo del maiale, con un’alimentazione
esclusivamente di mangimi, si svolge prevalentemente all’aperto.
Per non
creare confusione, data la non assoluta veridicità dell’indicazione, il termine
“patanegra” (zampa nera in riferimento agli zoccoli di alcuni Maiali Iberici),
comunemente usato per il prosciutto di qualità Spagnolo, è stato vietato per
legge a partire dal 15 Aprile 2006 con il Decreto Reale 1083 del 5 Ottobre
2001. Tutta la produzione di “jamónes” è garantita con i marchi Denominazione
d’Origine Protetta (D.O.P.), Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) e
Specialità Tradizionale Garantita (S.T.G.).
L’Azienda (Cárnicas)
“Joselito”, nata
nel 1868 dalla volontà di Vicente Gómez, si trova nel piccolo Comune Spagnolo
di Guijuelo, nella Provincia di Salamanca, nella grande Comunità Autonoma di
Castiglia e León che occupa la parte settentrionale della Mesata (l’altipiano
più antico e più grande della Penisola Iberica). “Joselito” un’Azienda di
Famiglia oggi guidata da José Gómez (Titolare e Direttore Generale) e da suo
Figlio José Gómez Sánchez (la Sesta Generazione dei Gómez).
Una delle
peculiarità più straordinarie e interessanti di “Joselito”, oltre alla
straordinaria attenzione che pone nell’allevamento e nella lavorazione, è anche
quella di produrre “jamón vintage”, prosciutti che riposano da 24 mesi a otto
anni prima di essere commercializzati “datati” con l’anno di produzione. Ogni
annata è diversa, con sue peculiarità specifiche, sia organolettiche sia
aromatiche, che rendono ogni prosciutto un pezzo unico, una vera opera d’arte messa
in vendita con delle bellissime confezioni.
Oggi
“Joselito” ha una proiezione Internazionale molto importante esportando in
moltissimi Paesi del Mondo, propagandando anche con una serie di lodevoli
iniziative pedagogiche il loro lavoro e la loro filosofia: corsi di taglio,
corsi di conservazione e molto altro.
Uno dei
Progetti più interessanti e di successo è stato quello di creare il “JoselitoLab”, un laboratorio di ricerca
ad altissimo livello, dove i migliori Chef del Mondo sviluppano tutto
l’immaginabile attraverso incredibili ricette che vedono tagli di maiale “Joselito”
unirsi con i prodotti dei vari Territori: “Quando il miglior Prosciutto al
Mondo finisce nelle mani di uno Chef leggendario, è probabile che accada
qualcosa di straordinario”.
“JoselitoLab” è una particolarissima ed
eccezionale esperienza culinaria, senza precedenti, iniziata nel 2013 e
ripetutasi ogni anno (escluso il 2019 e
il 2020 causa pandemia Mondiale), che realizza speciali e unici Ricettari
interattivi in grado di combinare l'esperienza di alcuni dei più grandi Chef
del Mondo (tutti Tre Stelle Michelin) con il prodotto Spagnolo più prezioso e
tradizionale: lo “Jamón”.
A partire
dalla Prima Edizione di “JoselitoLab” che ha visto la partecipazione dello Chef
Spagnolo Ferrán Adriá (El Bulli) si sono susseguiti
l’Italiano Massimiliano Alajmo (Le Calandre), l’Olandese Jonnie Boer (De Librije), il Giapponese Seiji Yamamoto (Ryu Gin), il Tedesco Joachim Wissler (Vendôme), il Francese Yannick Alleno (Pavillon Ledoyen) e lo
Spagnolo/Basco Bittor Arginzoniz (Etxebarri).
L’Ottava Edizione
(2022) di “JoselitoLab” ha visto la partecipazione di un altro Chef Spagnolo/Basco
Eneko Atxa (Azurmendi).
Eneko Atxa è
nato Mercoledì 14 Settembre 1977 nel Comune di Amorebieta-Etxano ubicato nella
Provincia di Biscaglia, siamo nella Spagna Settentrionale nella Comunità
Spagnola dei Paesi Baschi, fin da piccolo ha dimostrato molto interesse per la
Cucina e le sue prime bravissime insegnanti sono state la Nonna e la Mamma.
Successivamente dopo la Scuola Alberghiera di “Leioa” (Biscaglia) Eneko ha
fatto importantissime esperienze nella Cucine di alcuni mitici Chef super
premiati in Spagna (come Martín Berasategui) e in Giappone (come Yoshihiro
Murata).
Nel 2005
Eneko Atxa ha aperto, con lo Zio Gorka Izaguirre, il suo Ristorante
“Azurmendi” nella campagna di Larrabetzu (piccolissimo Comune con poco più
di 2.000 Abitanti) a pochi chilometri da Bilbao e a circa 10 Km. dal suo Paese
natale. Gorka Izaguirre un personaggio molto noto per essere il più grande
produttore di “Vino Txakoli” (un particolare Vini Bianco leggermente frizzante)
della Regione.
“Azurmendi”
e il suo Chef/Patron in breve tempo sono saliti alla ribalta del Mondo
culinario Internazionale e in pochissimo tempo, nel 2007, è arrivata anche la
“Prima Stella” della prestigiosissima Guida Rossa Michelin, nel 2010 in
concomitanza con l’inizio del rinnovamento della struttura del Locale è
arrivata la “Seconda Stella” e nel 2012 con l’inaugurazione dell’Edificio
bioclimatico la mitica “Terza Stella”. In aggiunta nel 2020 è arrivata anche la
“Stella Verde Michelin” che premia i Ristoranti particolarmente impegnati in
una rigorosa “Cucina Sostenibile” (metodo, filosofia, stagionalità…).
La Struttura
del Ristorante “Azurmendi” realizzata nel 2010/2012 è situata in un terreno
integrato nel suggestivo pendio di una collina coltivata a vigneti autoctoni ed
è anche immersa nella natura che lo circonda dove si coniuga perfettamente con
lo sviluppo sostenibile. Da “Azurmendi” si lavora la gastronomia come un’eredità
ricevuta da consegnare alle generazioni future.
Il
Ristorante è costruito incorporando metodi di lavoro minimamente invasivi con
l'ambiente, materiali locali e riciclati e le ultime tecnologie avanzate in
termini di energia rinnovabile come pannelli solari fotovoltaici sui tetti
vetrati e gli accumulatori, oltre ai sistemi di climatizzazione geotermici. Poi
ci sono i sistemi di drenaggio vegetale, raccolta di acqua piovana per lavori
di irrigazione e pulizia, accumulatori d'acqua, punti di ricarica per veicoli
elettrici e moltissimo altro.
Il tetto
dell'Edificio è utilizzato per il frutteto, piante aromatiche e una zona serra.
L'orientamento della serra a sud e l'area di Sala da pranzo a nord favorisce
una migliore climatizzazione Estate/Inverno grazie anche all'Atrio con giardino
interno che funziona come cuscinetto climatico e alla facciata vetrata sud
dotata di un sistema di cattura solare.
“Azurmendi”
è un edifico sostenibili certificato “LEED” (Leadership in Energy & Environmental
Design) per la progettazione e la costruzione. Primo Ristorante sostenibile
della Penisola Iberica e anche uno dei più sostenibili al Mondo. Eneko Atxa da
“Azurmendi” ha sviluppato importantissimi progetti che associano la
sostenibilità alla gastronomia e questo lo ha portato per ben due volte a
ricevere il Titolo di “Ristorante più Sostenibile del Mondo” (2014 e 2018)
secondo la classifica “The World’s 50 Best Restaurants”.
Lo
straordinario Chef Eneko Atxa ha realizzato per l’Ottava Edizione 2022 di JoselitoLab, il Progetto Gastronomico di ricerca
sul Maiale Iberico nell'Alta Cucina, un magnifico compendio di preparazioni che
fondono la Cucina dalle radici Basche con i diversi tagli della mitica Azienda
“Joselito”. Il risultato sono piatti eleganti ed equilibrati che si integrano
perfettamente anche nel Menu del Ristorante “Azurmendi” (Tre Stelle Michelin) del
talentuoso Chef icona della sostenibilità e dell'eccellenza a livello
Internazionale.
Per Eneko Atxa
la gastronomia è un linguaggio universale che deve spiegare ogni rivolo del suo
cosmo particolare, un equilibrio coerente tra prodotto, ambiente, identità,
cultura e rispetto verso la natura.
Posso solo aggiungere che grazie all’Azienda (Cárnicas) “Joselito” e il mitico Chef Eneko Atxa del Restaurante “Azurmendi” (Tre Stelle Michelin) si è potuto realizzare un vero percorso gastronomico da sogno.
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