Il Poeta, Diplomatico e Politico Cileno Ricardo Eliécer Neftali Reyes Basoalto (1904 - 1973), da tutti conosciuto con lo pseudonimo di Pablo Neruda, è stato una delle principali figure della Letteratura Latino-americana del Novecento, in una sua poesia cosi scrisse: “E lì negli assolati uliveti, dove soltanto cielo azzurro con cicale e terra dura esistono, lì il prodigio la capsula perfetta dell’uliva che riempie il fogliame con le sue costellazioni: più tardi i recipienti, il miracolo, l’olio”.
Oltre alla
Poesia è necessario anche conoscere nel dettaglio quel prodotto straordinario
denominato “Olio Extravergine di Oliva”, un prodotto essenziale per una sana
Alimentazione.
Le piante di
“olivo selvatico” (Olea Europaea Oleaster) esistono da millenni e l’uomo ha
imparato a conoscerle da oltre 6000 anni.
Questa
conoscenza venne approfondita, a partire dagli Armeni e successivamente anche
dagli Egiziani. Queste straordinarie piante, non più selvatiche ma coltivate,
dalle quali grazie alla spremitura delle olive si ricava quel magnifico
prodotto che si chiama Olio, divennero imprescindibili per la vita dell’uomo.
Già 2000
anni a.C. nel Codice Babilonese (composto da 282 leggi), che porta il nome del
Re Hammurabi (regnò dal 1792 al 1750 a.C.), si regolava la produzione e il
commercio dell’olio d’oliva.
L’olio di
oliva, prima per i Greci e poi per i Romani, fu fondamentale per lo sviluppo
dell’agricoltura, del commercio, dell’alimentazione e ciò ne favorì la
diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo.
Siamo certi,
grazie ai numerosi ritrovamenti archeologici, che l’olio di oliva veniva
prodotto nella Penisola Italica già avanti Cristo nei Secoli VIII e VII.
L’Italia
geograficamente si prestava, e si presta, grazie al favorevole “clima
mediterraneo”, allo sviluppo delle piante di olivo, in particolare l’Olea
Europaea Sativa, le varietà da olio e da mensa.
Lucio Giunio
Moderato Columella (4 - 70 d.C.), agricoltore e scrittore Romano di
Agricoltura, nel I Secolo d.C., nel suo trattato, pervenutoci integro in dodici
volumi, “De re Rustica”, definiva l’olivo come “il migliore albero esistente”
(Olea prima omnium arborum est).
Nel mondo
Romano si arrivò ben presto ad avere una classificazione di cinque tipologie di
olio a seconda del momento in cui avveniva la raccolta e la spremitura:
- “Oleum Ex
Albis Ulivis”, l’olio migliore, prodotto con olive verdi chiare raccolte
manualmente e scelte una per una direttamente dalla pianta;
- “Oleum
Viride”, quello fatto con olive più verdi e tendenti a scurirsi, prese sempre
sulla pianta, buono ma non eccellente;
- “Oleum
Maturum”, l’olio delle olive più mature, di qualità mediocre;
- “Oleum
Caducum”, generato da frutti già caduti a terra, il meno buono;
- “Oleum
Cibarium”, il risultato della spremitura delle olive peggiori, scartate e
bacate, quest’ultimo olio, il più cattivo, era riservato agli schiavi.
Sempre i
Romani produssero anche selezioni particolari di olio di buona qualità come, a
esempio quello di Venafro (Venafrum), una zona particolarmente vocata
nell’attuale Provincia di Isernia. Visto che l’avidità umana era già connaturata
in quei tempi, arrivarono anche le contraffazioni, infatti c’era in
circolazione molto olio d’oliva scadente, come quello proveniente dall’Africa,
che veniva usato esclusivamente per l’illuminazione.
L’olio
d’oliva, attraverso i Secoli, è sempre stato conosciuto per le sue virtù
terapeutiche e organolettiche. Molti sono i suoi meriti, nella prevenzione dei
disturbi dell’apparato digerente, grazie alla massima digeribilità e al fatto
che viene assorbito interamente dall’intestino regolandone le funzioni. Oltre a
ciò aiuta a prevenire e a curare molte altre malattie legate all’invecchiamento
osseo e alle problematiche cardiovascolari.
Oggi la
coltivazione dell’olivo viene praticata in più di 50 Paesi del Mondo, con una
produzione, di livello e buona qualità, anche in quelli meno tradizionali come
Messico, Cile, Perù, Argentina, Stati Uniti, e Sudafrica.
L’Italia è
il secondo produttore Mondiale di Olio di Oliva, dopo la Spagna, e la sua
produzione migliore, l’Olio Extravergine di Oliva con denominazioni D.O.P. e
I.G.P., è sicuramente ai massimi livelli qualitativi.
Da alcuni
mesi è uscito un Libro molto interessante di Alessandro Colletti che racconta
l’olio d’oliva di una particolare e affascinante zona della Toscana: “Extraordinario - Olio extravergine,
olive e olivi di Monteverdi - Storia, dati, assaggi, ricette, curiosità”.
Monteverdi
Marittimo è un piccolo Comune (circa 750 abitanti) Toscano, in
Provincia di Pisa, rientrante nel Territorio della Val di Cornia (la Valle dove
scorre il Fiume Cornia), nell'entroterra geotermico della Maremma Pisana e
ubicato a un'altitudine di 364 metri s.l.m. a ridosso delle Colline
Metallifere. Il Comune è il più meridionale della Provincia di Pisa,
confina a Ovest con la Provincia di Livorno e a Sud con quella
di Grosseto, dista da Pisa circa 88 km, da Livorno 87,
da Grosseto 72 e circa 41 da Piombino, che sono le principali Città
di riferimento. In linea d'aria a circa 15 km più a Ovest di Monteverdi
Marittimo si trova la Costa Tirrenica.
Monteverdi
Marittimo ha vita in una Terra di antichissime tradizioni qui, a partire
dal IX Secolo a.C. ha vissuto e ha prosperato una straordinaria e raffinata
Civiltà come quella degli Etruschi. Un Territorio bellissimo dove grazie a
cultura, arte, natura, paesaggi e testimonianze archeologiche millenarie
ravviva lo spirito di chi lo vive. Il nome Monteverdi è una rappresentazione
perfetta di questo piccolo, tranquillo e magico Borgo, circondato da fitti
boschi di splendida e verdeggiante vegetazione mediterranea.
La
tranquillità, la pace, lo struggente paesaggio e il senso di raccoglimento
attrassero, prima dell’Anno Mille, dei Monaci che cercando solitudine e
bellezza qui fondarono nel 754 d.C. il “Monastero di San Pietro in Palazzuolo”.
Il Monastero sorse per opera del Nobile Longobardo Wilfrido (San
Walfredo), figlio del Gastaldo Ratchausi di Pisa, indicato
come il capostipite della Famiglia Pisana dei Della Gherardesca. Alla
costruzione dell’Abbazia seguì la nascita del Borgo e anche la costruzione del
Castello.
I Fiorentini
sottomisero Monteverdi nel 1472 in occasione della conquista di Volterra. Nel
1665 il Granduca di Toscana Ferdinando II de'
Medici (1610 - 1670) eresse il Territorio Monteverdi in Feudo
Granducale consegnandolo alla Nobile Famiglia Volterrana degli Incontri.
Nei Secoli successivi i Lorena abolirono i Feudi e Monteverdi ebbe l’autonomia
Comunale e oggi al suo interno rientra la Frazione di Canneto e il
nucleo abitato di Gualda.
Anche
Canneto è un piccolissimo e suggestivo Borgo il cui Castello, noto già dal
1084, è costruito con una particolare planimetria pressoché circolare su un
piccolo ma panoramico sperone roccioso circondato da terrazzamenti coltivati ed
è situato nella Valle del Torrente Sterza, lungo la strada che collega la
Val di Cecina con la Maremma. Nel bellissimo contesto di Canneto durante l’anno
si svolgono numerose manifestazioni e sagre a carattere enogastronomico che
valorizzano le ottime produzioni di queste terre tra cui spiccano Olio e Vino.
Alessandro
Colletti l’Autore del Libro “Extraordinario - Olio extravergine,
olive e olivi di Monteverdi - Storia, dati, assaggi, ricette, curiosità” è un conosciutissimo ed esperto
Assaggiatore Professionale di Olio. Nato a Bolzano nel 1951, da giovane ha
quasi sempre vissuto a Milano dove dopo le Scuole dell’Obbligo ha frequentato e
si è diplomato all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Ettore
Conti”. Poi sempre a Milano ha studiato Lettere e Filosofia con Indirizzo
Storico all'Università Statale.
Dal 15
Gennaio 1984 Alessandro si è trasferito a Monteverdi Marittimo per gestire una
bella proprietà: l’Agriturismo Podere Pratella. Innamoratosi e sposatosi con
Angela Sabato, Cittadina di Monteverdi, ha due Figli: Dario e Michela.
Alessandro
Colletti è autore di diversi Libri sulla storia del suo Paese, con i quali ha
espresso molto bene la sua appassionata esplorazione storica del Territorio.
Nelle 194
pagine del Libro, ricche di interessantissime e storiche foto (e disegni) in
bianco e nero, ci sono anche i saluti e i contributi di Francesco Govi Sindaco
di Monteverdi Marittimo, Carlo Quaglierini Presidente del Consiglio Comunale, Riccardo
Cassarri Presidente del Circolo Badivecchia, Oris Danzini e Giorgio Piglia.
L’editing e la grafica sono state curate da Giuliana Balletti.
Il Libro ci
coinvolge in storie, racconti, ricette (non solo gastronomiche) e moltissimo
altro del prezioso “Olio di Monteverdi”. Immagini e testimonianze servono per
approfondire, per conoscere meglio e promuovere un “Olio Extraordinario”, con
una tradizione millenaria, che nasce dalla grande passione che i produttori
della Zona mettono nel realizzarlo e dalla felice posizione di Monteverdi
Marittimo, situato tra dolci colline accarezzate dall’aria salmastrosa
proveniente dal mare. Un Libro di assoluto valore storico/culturale
riconosciuto anche dal Circolo Culturale “Emilio Agostini” (del vicino e
altrettanto storico Comune di Sassetta, in Provincia di Livorno) che lo ha
insignito del “Premio Letterario 2023”.
Che altro dire del Libro “Extraordinario - Olio extravergine, olive e olivi di Monteverdi - Storia, dati, assaggi, ricette, curiosità” di Alessandro Colletti sennonché è interessantissimo e tutto da leggere.
https://www.youtube.com/watch?v=gWDqrQ-Cd4c
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.