Gli antichi e misteriosi Cavalieri
Templari in realtà si chiamavano in Latino “Pauperes Commilitones Christi
Templique Salomonis” (Poveri compagni d’armi di Cristo e del Tempio di
Salomone).
Fu, nel Medioevo, il secondo Ordine
Religioso Cavalleresco Cristiano.
Il primo, l’Ordine Equestre del Santo
Sepolcro di Gerusalemme, nacque nel 1099.
I Cavalieri Templari nascono dopo la Prima Crociata in Terra Santa (1096) quando, nel 1118, un gruppo di armati
decise di difendere i Luoghi Santi e i pellegrini che molto spesso venivano aggrediti,
depredati e uccisi durante i loro viaggi di fede verso Gerusalemme.
L’Ordine dei Cavalieri Templari venne
ufficializzato nel 1129, durante il Concilio svoltosi nella Città Francese di
Troyes, con la benedizione dell’Abate Francese Bernardo da Chiaravalle
(1090-1153) che nel 1174 fu canonizzato e venerato come San Bernardo.
L’Ordine assunse una regola monastica
basata sui precetti dei Benedettini.
Per oltre due secoli i Cavalieri
Templari, grazie alla loro straordinaria e perfetta organizzazione, al poderoso
apparato militare e alle immense ricchezze accumulate, furono un’importantissima
potenza economico politica, sia in Terra Santa che in Europa.
Le loro attività agricole, bancarie,
navali, si diffusero ovunque nell’Europa Cristiana permettendo di mantenere in
Terra Santa una forza militare di tutto rispetto.
Tutta questa organizzazione
territoriale era basata oltre alle strutture strettamente religiose anche su
Precettorie o Commanderie (dette anche “domus” o “magioni”), delle Case
Fortezza che fungevano anche da luoghi sicuri di accoglienza per i pellegrini e
i viandanti.
L’Ordine dei Cavalieri Templari,
invidiato per le sue ricchezze, cadde in disgrazia dopo le prime sconfitte in
Terra Santa e con la perdita della Città fortezza di San Giovanni d’Acri, nella
Galilea occidentale, nel 1291.
Venerdì 13 Ottobre 1307 il Re di
Francia Filippo IV (1268 - 1314), detto “Il Bello”, mise in piedi un’imponente
operazione per la distruzione dell’Ordine, con arresti, condanne al rogo e la
confisca di tutti i beni.
Successivamente l’Ordine fu
definitivamente sciolto con la Bolla Pontificia “Vox in excelso” del 3 Aprile
1312.
In tutta Italia almeno 200 località
possono annoverare di aver avuto qualche legame con i Cavalieri Templari, tra
esse, grazie a delle tracce riscontrate di recente, si può considerare anche
Bibbona.
Un piccolo e antichissimo Comune,
Bibbona, poco più di 3.000 abitanti, in Provincia di Livorno, nella magnifica
Regione Toscana, adagiato nella bella, verdeggiante e ondulata campagna della
Val di Cecina. Esso si compone dal Borgo storico vero e proprio, e da due
frazioni, La California, in pianura, e sul mare Marina di Bibbona, uno dei
centri estivi turistici più conosciuti della Costa degli Etruschi.
I primi insediamenti in questa zona
hanno sicuramente origini Etrusche, ma dell’antico Paese di Bibbona, le prime
notizie risalgono al 1109 quando era denominata “Biboni”.
Il Paese è arroccato ad 80 metri
s.l.m., e la sua configurazione urbanistica fatta di muri a pietra e stretti
vicoli lastricati lo rendono particolarmente interessante, accogliente e
attraente.
Il Borgo, circondato dal bel paesaggio
agricolo boschivo, è ricco di angoli caratteristici e scorci carichi di storia
che trasudano di quel particolare e intenso “profumo”: la poesia e il fascino
dell’antico.
Una delle Chiese di Bibbona, la “Pieve”
risalente al 1154 e ubicata all’interno del Castello, è dedicata a Sant’Ilario
e San Bartolomeo, entrambi venerati dai Cavalieri Templari.
Su di un antichissimo architrave in
facciata della Chiesa di Santa Maria della Pietà, quest’ultima risale invece al
1492, alle porte del Centro Storico, si legge un epigrafe, ripresa dalla
Bibbia, che recita ”Terribilis est locus iste” (questo è un luogo terribile).
Prima della Chiesa di Santa Maria della
Pietà in questi luoghi, già dal 754, sorgeva il Monastero Benedettino del Masio
e l’Architrave in questione, forse, potrebbe provenire da tale costruzione.
La stessa identica epigrafe si ritrova in
un altro architrave, quello della piccola Chiesa dell’altrettanto piccolo e
arroccato Paese di Rennes-le-Château (poco più di 80 abitanti) Dipartimento
dell’Aude, nella Regione Linguadoca-Rossiglione in Francia, luogo al centro di
un “fascinoso mistero” attributo ai Cavalieri Templari.
Ci sono poi vari altri simboli
esoterici ritrovati sulle mura del Paese.
A Bibbona c’è anche il “Podere San
Giovanni”, poco distante dal Centro, che anticamente si ritiene fosse un luogo
di accoglienza per pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa.
Anche qui alcune
sculture, e altre tracce, fanno risalire il luogo ai Cavalieri Templari.
Paese molto interessante Bibbona che
merita sicuramente la visita dei turisti più appassionati.
Proprio a Bibbona, Martedì 5 Agosto
2014, ho partecipato ad una piacevole serata Enogastronomica dedicata alla
Cuoca Rita Salvadori, titolare dell’Azienda Agricola “Peperita”, e ai suoi pregiati peperoncini.
La cena si è svolta nella accogliente
sala del Vecchio Municipio del Paese.
L’edificio di costruzione medievale,
recentemente recuperato e ristrutturato, grazie al Comune e a un progetto
cofinanziato dalla Regione Toscana, con il Fondo Aree Sottoutilizzate (F.A.S.),
è diventato uno “Spazio per Mostre, Conferenze e Valorizzazione della Cultura
del Territorio e dei suoi Prodotti”.
La serata faceva parte della settimana,
organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Bibbona,
dedicata ai Ristoranti, alle Aziende e ai prodotti dell’ambito Comunale e zone limitrofe.
Durante le altre serate le Cene sono state
preparate rispettivamente dallo Chef Luciano Zazzeri del Ristorante “La Pineta”, dallo
Chef Emanuele Vallini della Taverna “La Carabaccia”, dallo Chef Gionata d’Alessi della “Osteria Magona”, dalla Chef
Katia Minuti Innocenti della “Osteria de’ Messeri” e dalla
Chef Lia Galli dell’Agriturismo “Villa Caprareccia”.
Ma torniamo alla serata
dell’appassionata Rita Salvadori che, a riprova del suo incredibile e costante
impegno, si era svegliata alla 5 del mattino per preparare il suo buonissimo
pane “piccante” servito alla cena.
Rita aveva come partner dell’Evento, importanti
fornitori di buoni prodotti serviti nell’occasione: gli Oli Extra Vergine di Oliva della sorella
Romina Salvadori, titolare del Frantoio “Il Cavallino” con il marito Marco
Belcari e i Vini della Cantina “Leopoldo
I di Toscana” di Nicola D’Aria e dell’Azienda
Agricola “Massimo Ciarcia”
dell’omonimo proprietario.
Durante tutta la cena il servizio dei Vini,
dell’Aziende sopracitate, è stato effettuato, con grande impegno e
professionalità, da Paolo Filippeschi Sommelier A.I.S.
della Delegazione di Livorno.
In una sala al completo, dopo una
degustazione di due Oli Extra Vergine di Oliva (Special Edition) del Frantoio “Il Cavallino”, sono state servite le seguenti portate:
- Cono di
carta gialla con Salvia e Fiori fritti ripieni di pecorino e peperoncino n.4
Jalapeño;
- Panino
scaldato al vapore ripieno di zucchine crude, tagliate come "spaghetti alla chitarra", condite con erbe di campo e
peperoncino n.1 Aji;
- Due
pappe al pomodoro, la prima con il peperoncino n.3, l’Erotico, la seconda con
il peperoncino n.9, l’Habanero Chocolate;
-
Tagliatelline con bottarga e pinoli tostati insieme al peperoncino n.5 Scotch
Bonnet, questo piatto è uno “special” di Rita Salvadori ed è conosciuto con il
nome di “Bibbonata” ;
- Composizione
a “tortino” di cubetti di verdure assortite su crema di zucca con peperoncino
n.7 Habanero Fatalì;
- Tramezzino di gelato ai due gusti con
spiedino di frutta, gelato arricchito con il peperoncino n.5 Scotch Bonnet.
Durante
la cena Rita Salvadori ha presentato, a
sorpresa, i suoi aiutanti e illustri ospiti: Luisanna Messeri e Enrico
Benedetti.
La Fiorentina
Luisanna Messeri, famosa Cuoca televisiva e scrittrice di successo è da sempre
un’innamorata del buon cibo, riesce sempre a trasmettere, con moltissima
simpatia, questa sua passione attraverso sia le trasmissioni in video che nei
suoi libri.
Il bravo e
super premiato Chef/Maestro Gelatiere “Enrico Benedetti”,
nato a Pisa e classe 1971, è il titolare delle omonime “Gelaterie”.
All’evento,
in rappresentanza degli Enti organizzatori, era presente Stefania Brunetti, Assessore
alla Pubblica Istruzione, Cultura, Pari Opportunità e Bilancio del Comune di
Bibbona.
La bella e divertente serata
enogastronomica, ricca d’importanti ospiti, dove si sono degustati, con
soddisfazione di tutti, i piatti preparati dalla brava Rita Salvadori e molto
altro, si è conclusa tra moltissimi applausi.
La Sala
Paolo Filippeschi
Cono di Fiori Fritti
Il Panino
Le Pappe al Pomodoro
La "Bibbonata"
Composizione di Verdure a Tortino
Il Tramezzino di Gelato di Enrico Benedetti
Rita Salvadori e Luisanna Messeri
L'Assessore Stefania Brunetti e Giorgio Dracopulos
Foto di Gruppo
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