Su una
verdeggiante collina, a 229 m. s.l.m., che si affaccia sulla parte Orientale
del bellissimo e panoramico Golfo di Follonica (e non solo), sorge maestoso il
centro abitato dell’Antico Borgo di Scarlino.
Scarlino, in
Provincia di Grosseto, oggi è un piccolo Comune Toscano, con poco più di 3.500
abitanti, ma ha una storia molto antica di cui restano moltissime testimonianze
e vestigia.
A partire da
antichissime tracce, di primi insediamenti risalenti all’Età del Bronzo (dal
3500 a. C. al 1200 a. C.), e successive, Scarlino viene per la prima volta
citata in un documento del 973 d. C., e,
successivamente, assume rilevanza strategico/politica come dominio dei
Conti Aldobrandeschi (Famiglia nobile di origine Longobarda).
Nel 1227
Pisa acquistò il nucleo centrale del Borgo, completandone la Cinta Muraria e
modificando la struttura della Rocca.
Il dominio Pisano durò fino al 1399, poi
Scarlino passo sotto gli Appiani (una Casata di ricchi mercanti divenuti
nobili, originaria della Val d’ Era) che fondarono il piccolo Stato indipendente
di Piombino (1398 - 1594).
Nel 1815
Scarlino entrò a far parte del Granducato di Toscana (1569 - 1859) per poi
attraverso storia più recente giungere fino ai nostri tempi.
Molte
strutture storico/architettoniche testimoniano l’importanza avuta da Scarlino
nell’Alto Medioevo: Chiese, Conventi, Oratori, Pievi, Monasteri, Ospedale,
Palazzi, Monumenti, Rocca e Cinta
Muraria.
Arrivando a
Scarlino, attraverso vari tornanti (che da giovane facevo in motocicletta) si
giunge al parcheggio, lungo la strada, proprio sotto alla salita che porta
all’antica Porta Muraria Pisana, del 1326, denominata “Porta a Mare”.
Attraversata la Porta, percorse tre rampe e alcuni scalini, si giunge, in pieno
Centro di Scarlino, nella piccola e affascinante Piazza Garibaldi (c’è anche la
statua all’eroe nizzardo).
In un angolo della Piazza, in un fascinoso
palazzotto del 1200, al numero civico 7, c’è l’ingresso di un Ristorante molto
particolare: “La Vecchia Locanda”.
Il
Ristorante “La Vecchia Locanda” a Scarlino è il regno del “vulcanico” Chef Remo
Maestrini.
Remo è nato
a Grosseto, il 24 Giugno del 1972, da una Famiglia di Scarlino.
Fin da
giovanissimo, 10/12 anni, ha iniziato a manifestare molto interesse per la
cucina.
Lo affascinavano le preparazioni
casalinghe di nonna Giuseppina, moglie di suo nonno paterno Quintilio, di
sua mamma Rosanna e del suo babbo Elio che, per essendo ferroviere, aveva anche
lui la passione per il buon cibo e l’arte culinaria.
Già all’età di 13/14 anni,
durante le vacanze estive, Remo, è andato a lavorare, iniziando dalla gavetta,
in alcuni tipici Locali della zona, la prima volta in sala, poi sempre in
cucina.
Finite le scuole
dell’obbligo Remo è entrato a lavorare in un panificio vicino a Scarlino, qui ha
appreso i segreti dei lieviti e della panificazione.
Sarebbe voluto andare
all’Istituto Alberghiero ma non essendocene uno vicino, il suo Babbo non fu
favorevole all’idea.
Successivamente, nel 1991, svolgendo il “servizio di leva”
in Sardegna a Cagliari, venne, per pura combinazione, addetto alla cucina della
Caserma.
Tornato a Scarlino, nel 1993, aderisce con entusiasmo al nuovo
progetto lavorativo/ristorativo che i suoi genitori vogliono mettere in atto.
Infatti, il
Ristorante Pizzeria “La Vecchia Locanda” nasce praticamente nel Gennaio del
1994 quando i Maestrini (una delle Famiglie più conosciute del Paese), babbo
Elio, mamma Rosanna e il figlio Remo, iniziano la ristrutturazione di un fondo,
già di proprietà di nonno Quintilio, in Piazza Garibaldi, per aprire quello che
anche oggi è il loro Ristorante.
Dopo
impegnativi e “delicati” lavori di adeguamento, il palazzo, molto antico, è
tutelato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, il 14 Luglio 1994
viene inaugurato il nuovo Locale.
Mamma
Rosanna e Babbo Elio si dedicano alla Cucina e Remo inizia fare le pizze.
Purtroppo il 1999 è anche l’anno in cui muore Elio
Maestrini.
Il
Ristorante “La Vecchia Locanda” ha da subito successo, con la sua ottima cucina
tradizionale fatta con prodotti di qualità.
Nel 2000
Remo si sposa con Irena Koneszko.
Irena è
Polacca, nata a Elk una Città, di circa 60.000 abitanti, ubicata nella Polonia
nord-orientale. Le bella Città di Elk, sorge sulla sponda del Lago omonimo, e
si trova inserita in un bellissimo territorio rurale, la regione (Voivodato)
della Varmia-Masuria (il “Polmone Verde della Polonia”), ricchissimo di foreste
e laghi (circa 2000), oltre a moltissime altre attrattive che ne fanno una
famosa zona turistica.
Fino al 1945 Elk era una Città Tedesca denominata Lyck.
Irena,
appassionata di cose belle e buone, entra da subito in sintonia con la Famiglia
Maestrini e prende a curare la Sala del Ristorante con la sua grande grazia e
gentilezza.
Dal matrimonio con Remo nascono i loro due figli: Giulia e Samuele che oggi hanno
rispettivamente 16 e 13 anni.
Negli anni
2002/2003 lo Chef Remo Maestrini decide che è arrivato il momento, dopo otto
anni di esperienza sul campo, di trasformare il Ristorante “La Vecchia Locanda”
da classica buona Trattoria Tradizionale Toscana in qualcosa di più.
Ed ecco
che nasce il Ristorante dei nostri giorni un Locale si legato alla qualità
eccelsa dei prodotti del Territorio e
alla ricette consolidate della “cucina di famiglia” (mamma Rosanna è ancora in
Cucina), rese speciali anche da una lunga serie di ottimi prodotti di
produzione propria (il fratello di Remo ha un’Azienda Agricola), ma con un
pizzico di fantasia culinaria in più, dono naturale di Remo Maestrini.
Il
Ristorante Pizzeria La Vecchia Locanda è in stile Rustico, soffitti a travi
travicelli, alcuni archi di mattoni a vista, pavimenti in cotto.
All’ingresso
sulla sinistra l’angolo Bar, poi un breve corridoio dove si affacciano i servizi
e, a seguire, si apre il locale in tutta la sua calda accoglienza.
A destra il
bancone dell’Enoteca e poi l’ingresso alla Cucina, davanti una Saletta divisa
da archi, in un angolo un bel caminetto.
A sinistra e di fronte, attraverso
due aperture architravate, si accede
alle due Salette del locale, la prima leggermente più grande.
Dalle finestre
della Saletta più piccola si gode di un panorama fantastico sulla meravigliosa
campagna sottostante.
Il tutto con tavolini ordinati e ben apparecchiati per
una quarantina di coperti.
L’arredamento e le finiture sono perfettamente in
linea con il Locale.
Con la buona
stagione si può mangiare fuori, sotto i grandi ombrelloni ubicati sull’altro
lato della Piazzetta, praticamente sotto casa di Remo.
Il Menu offre
un’ampia scelta di portate sia di Terra che di Mare.
Anche la Carta delle Pizze
è ricca.
Particolari le Pizze denominate come i titolari: “Remo” e “Irena”.
La Carta dei
Vini è molto selezionata, circa cinquanta Etichette tra Vini Rossi e Bianchi,
prevalentemente del Territorio, con l’aggiunta di alcune Bollicine Italiane.
Importante e
pregiata la selezione di circa sessanta distillati.
Ma veniamo
alla degustazione che è stata accompagnata dai seguenti Vini:
- “Conte
Vistarino Cépage” (Cépage = Vitigno), VSQ (Vino Spumante di Qualità), Metodo
Classico, Brut, Assemblaggio di Pinot Nero, Chardonnay e Riesling Renano, 13%
Vol., prodotto dall’Azienda Conte Vistarino Tenuta Rocca
de’ Giorgi , il Conte
Carlo Vistarino, 150 anni fa, fu il primo ad importare in Italia, direttamente
dalla Borgogna, Francia, le barbatelle di Pinot Nero e impiantarle nei suoi
terreni;
- “Poggio
Nibbiale Vermentino 2015”, Vermentino di Toscana I.G.T., 100% Vermentino, 13,5%
Vol., un Vino Biologico Certificato, prodotto dall’Azienda
Agricola Poggio Nibbiale della Famiglia Buchheim;
-
“Cacciagrande 2015”, Vermentino Maremma Toscana D.O.C., 100% Vermentino, 13%
Vol., prodotto dall’ Azienda Vitivinicola Cacciagrande di Bruno Tuccio.
In tavola il
cestino con il pane bianco Toscano e la saporita schiacciata.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Polpo
(cotto a bassa temperatura con la liquirizia e poi grigliato) su crema di
sedano rapa, caviale di limone, chips croccante di riso alla rapa rossa,
piselli, barbabietola e aceto balsamico alla liquirizia;
-
“Scomposizione d’insalata di mare tiepida a modo mio”;
- Pappa al
pomodoro (tirata al forno) con tartufo nero fresco, calamaretti di penna
ripieni di ricotta alla menta, chips croccante di pomodoro;
- Risotto
(con riso Carnaroli della pregiata Azienda “RisoAlmo”) ai piselli con polvere di pomodoro
e capperi secchi, sopra crudo di gamberi e acciughe;
- Cubo di
tonno al sesamo nero su pomodoro caramellato, con sopra polvere affumicata al
caffè nero e salicornia;
- Cheesecake
con cuore di fragole, polvere di lampone e ribes rosso, su biscotto alla
nocciola, accompagnato da un sorbetto al mango, sopra un lungo e fine sigaro al
cioccolato fondente.
Come
digestivo non potevo esimermi di assaggiare l’Amaro, 30% Vol., di Remo
Maestrini e Etichettato “La Vecchia Locanda”.
Un ottimo liquore dolce amaro
ottenuto esclusivamente da infusioni di erbe aromatiche, accuratamente
selezionate e preparate secondo antiche ricette, dal prestigioso e storico “Liquorificio
Morelli e Figli” di Palaia, Pisa.
Che dire,
non ho trovato nulla che non fosse assolutamente corretto, nei piatti preparati
da Remo Maestrini.
Gradevoli le presentazioni, molto buoni i sapori, anche
quelli più particolari.
Le materie prime usate sono di qualità e molte,
provenendo dall’Azienda del Fratello, sono veramente a “km. 0”.
La signora
Rosanna, la mamma, in cucina ha la passione e l’entusiasmo del primo giorno,
come poteva Remo non assomigliarle!
La moglie di
Remo, Irena Koneszko, è attenta e premurosa, aiutata dal figlio Samuele, è una
perfetta padrona di Casa.
Al
Ristorante “La Vecchia Locanda” di Scarlino, in Provincia di Grosseto, ho
trovato, con piacevole sorpresa, la cucina sincera e bella dello Chef Remo
Maestrini.
Scarlino (GR)
La Vista Mare
L'Antica Porta Muraria Pisana
L'Ingresso
Irena Koneszko con il Marito Remo Maestrini
L'Angolo Bar
La Saletta con gli Archi
L'Enoteca
La Saletta più Grande
La Saletta più Piccola
La Vista dalla Saletta più Piccola
Il Fuori
Polpo......
"Scomposizione d'Insalata di Mare......"
Pappa al Pomodoro......
Risotto......
Cubo di Tonno......
Cheesecake......
Irena Koneszko, Remo Maestrini, G. Dracopulos
Lo Chef Remo Maestrini e Giorgio Dracopulos
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