lunedì 22 luglio 2019

RISTORANTE “ANTICA LOCANDA DELL’ANGELO” A LUCCA DAL 1414: UNA CERTEZZA DI STRAORDINARIA ACCOGLIENZA.




Il Mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”, questo è il super indovinato Titolo del bel Libro di Giovanni Augello, Filosofo e Viaggiatore Siciliano, di cui condivido pienamente il senso.

Tra le magnifiche Città di quella fantastica Regione Italiana denominata Toscana c’è Lucca.
Lucca è una splendida e storica Città, la sua fondazione è vagamente attribuita a una popolazione Ligure, ma molto più probabilmente ha origini Etrusche
Ci sono dubbi anche sull'origine del suo nome. 

Le certezze, come al solito, arrivano con i Romani quando, nel 180 a.C., diventa una loro colonia. Nel 89 a.C. con la Lex Iulia MunicipalisLucca in Latino "Lucensis", fu elevata al rango di Municipium.

Proprio qui, nel 56 a.C.Gaio Giulio CesareMarco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno, ebbero l'incontro per rinnovare l'accordo di governo, stipulato quattro anni prima, conosciuto dalla Storia come "Primo Triumvirato". 

Con la Caduta dell'Impero Romano, nel 476 d.C.Lucca passò sotto il dominio degli Ostrogoti, seguiti dai Bizantini e poi dai Longobardi
Quest'ultimi, concessero ai Lucchesi, una particolare condizione giuridica con una nuova organizzazione politica, nacque così il Ducato di Lucca, antesignano dell'attuale Toscana, che comprendeva, anche, l'allora piccola Cittadina di Firenze.

Nel 990 i Franchi e il loro Sacro Romano Impero misero fine al dominio Longobardo su Lucca; nacque il Marchesato di Toscana e la Città ne faceva parte
Negli anni tra il 1050 e il 1330, Lucca, diventò un importante centro, non solo perché era attraversata dalla Via Francigena, che ne faceva una tappa fondamentale per i pellegrini del Nord Europa verso Roma, e viceversa, ma anche per il grande sviluppo commerciale che la animava. Abbondavano mercanti e banchieri, era sede anche di una Zecca, fiorivano le Corporazioni dei cambiavalute, dei fornai, dei medici, dei notai, degli speziali, dei setaioli e moltissime altre.

Successivamente Lucca passò sotto Uguccione della Faggiola, a seguire sotto Castruccio Castracani, che sconfiggerà i Fiorentini nella battaglia di Altopascio (1325). 
Il 6 Aprile del 1369 l'Imperatore Carlo IV concesse ai Lucchesi l'atto per ricostituire la Repubblica.

Lotte interne ed esterne si susseguirono nei Secoli seguenti, e dopo un lungo periodo di decadenza. Il 23 Giugno del 1805 venne costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone Bonaparte, Elisa Bonaparte.  
Dopo il Congresso di Vienna, il Ducato di Lucca, andò a Maria Luisa di Borbone/Spagna e ai suoi eredi fino alla cessione al Granducato di Toscana
Seguì nel 1860 l'adesione al Regno d'Italia.

Lucca è una bellissima, suggestiva e affascinante Città
la sua lunga Storia si può leggere in ogni pietra e vicolo: 
dai Monumenti alle 130 Torri Medievali, dalle 99 Chiese agli antichi Palazzi, dalle Piazze alle alte e spesse Mura (definite dal Sommo Poeta Gabriele D’Annunzio, in una sua Poesia su Lucca, “Arborato Cerchio”) che la circondano completamente per quattro chilometri e duecento metri (dodici cortine a terrapieno congiungono tra loro undici baluardi). 
Visitare Lucca è d’obbligo.

In pieno Cento Storico, venendo da Piazza Napoleone e percorrendo Via Beccheria, prima di arrivare in Piazza San Michele, sulla destra, c’è Via Pescheria, e al numero Civico 21 si trova un Ristorante a cui sono particolarmente affezionato da moltissimi anni, l’Antica Locanda dell’Angelo della Famiglia Cipolla.

Questo splendido Locale ha una tradizione secolare alle sue spalle. 
Le prime notizie risalgono addirittura al Primo Gennaio del 1414, quando all’Hostaria dell’Angelo operava l’Oste Giuliano di Nicolao
Successivamente l’Hostaria si trasformò in “Locanda dell’Angelo”. 
Il nome “Angelico” nasceva dal fatto che nella struttura c’era il Convento dedicato a San Michele Arcangelo.

La Locanda divenne da subito un rifugio sicuro per i viaggiatori del tempo. La “Locanda dell’Angelo” aveva le Camere al primo piano, il Ristorante al piano terra e sotto le Cantine, ben fornite, piene di botti ricolme dei vini prodotti sulle colline vicino alla Città
nella Corte interna lo stallaggio per i cavalli.

Attraverso i secoli i proprietari, ricche famiglie del luogo come i Guinigi, hanno sempre garantito un servizio di altissimo riguardo per tutti i loro ospiti, fino a giungere, in tempi molto più vicini a noi, alla gestione della Famiglia Cipolla.

Giuseppe Cipolla, Siciliano, nato a Roccamena in Provincia di Palermo, arrivò per primo a Lucca, e il suo grande impegno nel lavoro, effettuato nei Ristoranti della Città e di Viareggio (Lu), gli dette la possibilità di costruirsi una piccola casa a Tassignano (LU).
Durante un breve viaggio al suo Paese, incontrò Antonina Foti, anche lei di Roccamena, si innamorarono, Lei lo seguì a Lucca, e il 25 Novembre del 1961, convolarono a nozze. 
Dalla loro unione nacquero due figliVito nel 1962Sabrina nel 1970.

I coniugi Cipolla accrebbero il loro bagaglio di esperienze lavorative nella ristorazione mettendosi in proprio nel RistoranteVigna Ilaria” di Sant’Alessio (Lu) e poi lavorando al Ristorante AlbergoUniverso” in Piazza del Giglio a Lucca
Passione, abilità e perfetta conoscenza delle materie prime fecero diventare Antonina Foti una Chef così importante e brava da essere chiamata anche all’estero a tenere Corsi di Cucina.

Nel 1984 la Famiglia Cipolla ha rilevato il Ristorante Antica Locanda dell’Angelo.
Fin dall’inizio si sono distinti per la gentile e premurosa accoglienza, la grande professionalità e una Cucina di eccellenza.

Proprio in quel lontano primo anno di attività sono diventato loro cliente, iniziando subito ad apprezzare il loro ottimo cibo e ad amare la loro straordinaria ospitalità.

Oggi il Locale, come  sempre e più di sempre, è un grande Ristorante, anche grazie alla spinta della seconda generazione dei Cipolla
il figlio Vito che si è appassionato al lavoro di Famiglia e da molti anni porta avanti l’attività. 

Vito Cipolla, tra l’altro, ha anche una grande passione per i buoni Vini, per tale motivo, nel 1991, si è diplomato Sommelier A.I.S., e cura con grande perizia anche la sua Cantina

Già da fuori, nella cornice dell’Antico Palazzo, il Locale è molto fascinoso
si entra, da Via Pescheria, nell’accogliente Ingresso/salotto, di fronte la porta che dà sulla romantica Corte esterna del XII°/XIII° Secolo (fruibile nella bella stagione). 
Nell’Ingresso/salotto c’è la “Reception”, il Bancone Bar e la scala che scende nella bella Sala sotto con 7/8 tavoli, da notare che qui ci sono alcuni interessantissimi “reperti murari dell’Alto Medioevo”.
Dall’Ingresso, già citato, si passa a due accoglienti Salette, la prima con 4 tavolini, la seconda con 5, su quest’ultima si affaccia la porta della Cucina e c’è un’altra scala che porta direttamente alla fornitissima Cantina.

Gli ambienti sono particolarmente curati  e ricchi di storia: 
pavimento in cotto, archi, soffitti a travi e travicelli di legno. 
Tutto l’arredamento in stile fine ottocento Lucchese. 
Molto curata ed elegante l’apparecchiatura.

Il Menu è validamente assortito tra piatti di Mare e Terra, la “Tradizionale Cucina Lucchese” viene arricchita da influenze Siciliane dovute alle origini della grande Chef Antonina Foti Cipolla
Tutto ciò che è possibile si predilige farlo in Casa.

La Carta dei Vini è molto ricca, è il frutto di una scelta accuratissima fatta dal bravo Vito Cipolla.

Ma veniamo alla mia ultima visita e alla degustazione che è sta accompagnata da una magnifica e letteralmente mitica bottiglia di Vino Rosso:

- “Château Haut Brion 1985”, Pessac-Léognan Premier Grand Cru Classé, Appellation Graves Contrôlée, un Assemblaggio di Cabernet Sauvignon e Merlot oltre a una piccola percentuale di Cabernet Franc, 12% Vol., prodotto in Francia da Château Haut Brion.

In tavola il fragrante pane e i grissini, ai vari sapori, della Casa.

Sono state servite le seguenti portate:

- Capesante spadellate con midollo di bue, nespole e gambi di foglie di barbabietole rosse in brodo di cappone;

- Cappelli di Strega ripieni di coda di bue, porri fritti e fonduta di Parmigiano;

- Baccalà cotto in “olio cottura” (cuocere in olio a bassa temperature per lunghi periodi) e bietole in “zimino”;

- Mousse di cioccolato bianco e Vin Santo, salsa di frutti di bosco, granelli di pistacchi.

Tutto semplicemente buonissimo.

Dal Mese di Dicembre 2018 lo Chef del Ristorante Antica Locanda dell’Angelo è Matteo Pieretti.

Matteo è nato, il 6 Dicembre 1982, a Barga (LU), fin da piccolo ha dimostrato propensione per il buon cibo tantoché dopo le Scuole dell’Obbligo si è diplomatoTecnico di Cucina” all’Istituto Superiore di Istruzione di Barga
Matteo ha fatto molte importanti esperienze in Italia e, dal 2007 al 2010, anche negli Stati Uniti d’America
Tornato in Italia ha lavorato come Chef in Ristoranti noti della Lucchesia come “Vigna Ilaria” e “Villa Bongi”. 

La Cucina di Matteo Pieretti dimostra tutta la sua solida esperienza e la passione per il suo lavoro.

Lo Chef Pieretti è validamente supportato, dal Mese di Giugno 2019, dalla brava e giovane Sous-chef Elisabetta Ferrari.

Elisabetta è nata a Lucca il 27 Dicembre 1994, dopo essersi Diplomata all’Alberghiero, l’Istituto Professionale di StatoF. Martini” di Montecatini Terme (PT), si è specializzata alla prestigiosa Scuola Internazionale di CucinaAlma” di Colorno (Parma), poi ha lavorato in Locali di fama come il RistoranteRelais & ChâteauxAntica Corona Reale” (Due Stelle Michelin) a Cervere (CN). 

Ovviamente la Padrona di Casa, la grande Chef Antonina Foti, supervisiona ancora la sua Cucina elargendo fondamentali suggerimenti.

Il Servizio di Sala attento e professionale è guidato dal bravo Maître Stefano Spadoni (Milanese,  classe 1962).

Sono venuto via abbracciando e congratulandomi con il carissimo Amico Vito Cipolla.

L’Antica Locanda dell’Angelo, a Lucca, dal 1414 è stata sempre identificata come un prestigioso luogo di straordinaria accoglienza e la Famiglia Cipolla, dal 1984, ha confermato sempre questa certezza. 
Grande è la loro passione e dedizione al lavoro che si percepisce anche dal fascinoso Libretto, stampato recentemente, di Storiche Foto e Tradizionali, appetitose Ricette del Locale, tradotte anche in Inglese.



Vista del Campanile del Duomo di San Martino

Vista delle Mura

"Arborato Cerchio" (Gabriele D'Annunzio)

L'Ingresso

La Corte......

Vista Interna

Vito Cipolla, Giorgio Dracopulos...... e il "Vino"

Capesante......

Cappelli di Strega......

Baccalà......

Mousse......

Matteo Pieretti, Elisabetta Ferrari e Vito Cipolla

Stefano Spadoni e Vito Cipolla

La Copertina del Libretto

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