Non sappiamo chi ha detto per primo le parole “Se si fa in quattro per renderti felice, è una Pizza”, ma ciò che esprimono è certamente un’assoluta verità.
La “Pizza”
non è semplicemente un alimento ma è una vera e propria magia: attraverso un
rito manuale lavorando dell’acqua e della farina si realizza un simbolo
d’Italianità conosciuto in tutto il Mondo.
La “Pizza”
oggi è sì un successo planetario che viene arricchito con vari ingredienti, ma
quando è nata era una preparazione “molto povera” e ha una Storia molto
interessante.
L’impasto
con cui si produce il pane o altre forme di lievitati è uno dei cibi più
antichi dell’umanità. Attraverso i millenni al pane, e agli altri derivati,
sono stati aggiunti diversi ingredienti per conferirgli diversi e particolari
sapori. Alcuni Archeologi Italiani e Francesi hanno trovato in Sardegna tracce
di un tipo di pane risalente a circa 3000 anni fa. Da tale ritrovamento si
evince che le popolazioni locali avevano già la conoscenza dell’uso del
“lievito”. Ovviamente anche in tutte le altre parti del Mondo, dove si sono
sviluppate Civiltà Antiche, sono stati ritrovati resti che indicano le loro
capacità di realizzare specifiche preparazioni simili al pane.
La “Pizza”
come la conosciamo noi è assolutamente un’invenzione Italiana, anzi, più
precisamente, è frutto di quella straordinaria e particolare capacità inventiva
che può nascere solo nella magnifica Città di Napoli. Sulla sua origine però,
prima del XVII Secolo, non abbiamo notizie certe.
Circa nella
prima metà del 1700 il “Re degli ortaggi” il Pomodoro venne adottato per
arricchire la “Pizza” fino allora bianca. Il Pomodoro (Solanum Lycopersicum), importato
dalle Americhe in Europa nel 1540 dal navigatore e condottiero Spagnolo Hernan
Cortés Monroy Pizarro Altamirano (1485 - 1547), fino a pochi anni prima era
stato considerato velenoso e pertanto usato solo come pianta ornamentale.
Certa è la
data di nascita, a Napoli, di quella che è considerata la prima e più antica
Pizzeria del Mondo. Infatti nel 1738 aprì i battenti, nel centro della Città,
un Panificio denominato “Port’Alba”. Il Forno produceva pizze e altro solo per
la vendita ambulante, in forni (rivestiti con pietra lavica del Vesuvio) a
legna, anche con un particolarissimo metodo a credito denominato “Pizza a Otto”
che permetteva agli acquirenti, i più poveri, di ritardare il pagamento fino a
otto giorni dal consumo. Solo nel 1830, dopo decenni in cui la sua produzione
aveva raggiunto la fama non solo a Napoli, “Port’Alba” si trasformò in una vera e propria Pizzeria con i tavoli e il servizio
diretto al pubblico.
Nei decenni
successivi la “Pizza” si è diffusa in Italia e nel Mondo diventando una forma
di cibo comunitario simbolo della condivisione con un linguaggio potente,
universale e senza età.
Ma non tutte
le “Pizze” sono uguali e non tutte sono prodotte nel modo giusto con prodotti
di qualità. A conferma del “vero metodo di produzione” di questo straordinario
manufatto alimentare, il 7 Dicembre 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha riconosciuto “l’Arte del Pizzaiuolo
Napoletano” come “Bene Immateriale dell’Unesco e Patrimonio Culturale
dell’Umanità”. A Napoli il “Pizzaiolo” si chiama “Pizzaiuolo” come si evince
anche dalla Loro Associazione Pizzaiuoli Napoletani (A.N.P.).
Oggi la
“Pizza” fatta con particolare attenzione alla qualità delle farine, con l’uso
del “Lievito Madre” (l’unico che può dare all’impasto morbidezza e perfetta
consistenza), con l’utilizzo di ingredienti di altissimo livello di provenienza
Locale o a filiera corta, meglio se biologici, guarnita con ricchezza e
fantasia, è denominata “Pizza Gourmet”. Questa tipologia di “Pizza”, che mira
soprattutto alla digeribilità e al gusto, deve essere “obbligatoriamente”
servita tagliandola a spicchi.
Circa cinque
anni fa a Castello di Cisterna, Comune rientrante nella Città Metropolitana di
Napoli, in Via Madonnelle 65, ha aperto una Pizzeria che trovandosi ai piedi
dello “Stratovulcano” (un Vulcano di forma generalmente conica
costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata)
più famoso al Mondo, il Vesuvio e il suo Parco Nazionale, non poteva che
chiamarsi Pizzeria i Vesuviani.
La “Pizzeria
i Vesuviani” è dei “vulcanici”, talentuosi e giovani Fratelli De Maria:
Federico e Francesco.
Il format
dei Fratelli De Maria in poco tempo ha conquistato il cuore dei buongustai.
Loro si definiscono “Pizzaiuoli da zero generazioni", senza radici nel
“mondo della pizza” data la provenienza da altre esperienze lavorative, ma la
loro grande passione abbinata a una grande dedizione ha influito nel creare il
loro approccio innovativo che li ha portati al successo.
I De Maria
hanno studiato moltissimo e da grandi Maestri Pizzaiuoli hanno imparato i
segreti della buona Pizza allo scopo di offrire ai loro Clienti un viaggio
enogastronomico del tutto personalizzato attraverso impasti creativi e
ricercati “topping” (guarnizioni per migliorare il gusto e l’aspetto). In ogni
loro preparazione si può percepire il piacere autentico e concreto della più
sincera e “lussuosa” Tradizione Italiana.
Federico e
Francesco hanno addirittura creato una "Carta degli Impasti" super particolareggiata,
dimostrando un impegno straordinario nel garantire un'esperienza ricca di
piacevoli sensazioni.
Un “impasto”
di alta qualità è fondamentale è il protagonista indiscusso per ottenere la
migliore Pizza possibile. Tutti i prodotti utilizzati dai Fratelli De Maria sono
selezionatissimi e abbinati con perizia alle diverse interpretazioni di
impasto, combinazioni uniche e assolutamente piacevoli: dalla classica Pizza “Tonda
Napoletana”, alla “Mattonella Romana” fino a quella alla “Pala”.
Ecco che
dopo il successo straordinario avuto in questi anni nel Loro Primo Locale a
Castello di Cisterna i De Maria hanno deciso di aprire un Seconda Sede della “Pizzeria
i Vesuviani” a Casoria, loro terra di origine, altro Comune della Città
Metropolitana di Napoli.
La nuova
Pizzeria ha Sede in una zona strategica e commerciale lungo la Strada Statale
Sannitica al Civico 87 in una struttura che precedentemente ospitava il
Ristorante “Grado Alcolico”. Il Locale è stato completamente rimodernato con
spazi specifici e dedicati anche al dopo cena. Lo spirito della “Pizzeria i
Vesuviani” di Casoria è improntato a una linea gastronomica tutta nuova: Pizza
e Cocktail. Un sincero omaggio al “mondo della mixology”, uno spazio dedicato
alla Pizza e all'Arte della miscelazione.
Il Menu è lo
stesso che ha reso celebre "I Vesuviani" a Castello di Cisterna dove
la Pizza è reinterpretata con grande maestria in tutte le sue forme e impasti.
La Drinklist è curatissima ed è studiata per perfezionare ogni tipo abbinamento
come la Carta dei Vini che offre un'ampia selezione di Etichette Italiane e
Straniere, inclusa una ricca scelta di Champagne di prim'ordine.
Tra le loro
“Pizze Signature” (personalizzate) spiccano la “Pizza Mattonella Porchetta in
crosta di patate” con provola di Napoli, patate d’Avezzano, maionese al
rosmarino, origano e olio extravergine di oliva e la “Peperone ‘mbuttunat” con
peperoni, carne macinata di vitellone bianco Toscano IGP, provola di Napoli,
Parmigiano Reggiano DOP 26 mesi extra, foglie di capperi di Pantelleria IGP,
granella di pane, basilico, olio extravergine di oliva e polvere di Olive Nere
Caiazzane. Le “Olive Nere Caiazzane” sono un Presidio Slow Food della Campania,
una varietà molto antica di olive che vantano un patrimonio genetico
unico.
La nuova apertura della “Pizzeria i Vesuviani" a Casoria di Federico e Francesco De Maria celebra il loro amore per la Cucina, in particolare per la Pizza di alta qualità. La proposta gastronomica che offrono alla Clientela e fatta di passione ed è ricca di idee innovative, una proposta sofisticata ma allo stesso tempo accessibile a tutti che offre un'esperienza gustativa davvero speciale.
https://ivesuviani.superbexperience.com/
https://www.facebook.com/pizzeriaivesuviani?locale=it_IT
https://www.youtube.com/watch?v=IlAoYpkiEjE
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