domenica 19 novembre 2023

“CASTELLO DI VICARELLO” A CINIGIANO (GR): NON SOLO UN MAGNIFICO POSTO DA VISITARE MA UN PARADISO TERRESTRE DOVE PERDERSI.




La “Maremma” è una vasta Area Geografica (circa 5000 km²), affacciata sul Mar Tirreno e il Mar Ligure, compresa tra la Toscana (in prevalenza) e il Lazio.

Da Nord a Sud la Maremma si divide in tre zone: l’Alta Maremma (o Antica Maremma Pisana, oggi divisa tra le Province di Pisa e Livorno), la Maremma Grossetana (quella più famosa, che s’identifica spesso con il termine stesso di “Maremma”) e la Maremma Meridionale (o Laziale).

In origine la parte pianeggiante di questo vasto Territorio era estremamente paludosa, invivibile anche per la facilità con cui si prendeva la malaria ma, grazie alle Bonifiche iniziate nel 1780 e terminate in grandissima parte nel 1940, il problema è stato risolto. Oggi la Maremma è semplicemente magnifica, un Territorio bellissimo curato e accogliente, dove la natura è regina, ricco di cultura, tradizioni e fascino. Grazie anche alle grandi Zone Protette come il “Parco Naturale della Maremma” e la “Zona Archeologica dei Vulci”, si sono mantenute pressoché intatte tutte le meravigliose positività dell’ambiente, della flora e della fauna. 

La parte centrale della Maremma corrisponde quasi totalmente alla Provincia di Grosseto fino alle pendici del Gruppo Montuoso del Monte Amiata, delle Colline Metallifere e fino alla media Valle dell'Ombrone oltre alla fascia costiera che a Nord è ubicata tra la Città di Piombino e il Fiume Cecina (confine con la Maremma Livornese ex Pisana) e a Sud si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Il Territorio Maremmano è estremamente verdeggiante sia nella parte pianeggiante sia in quella collinare.

In questo splendido contesto nel cuore della Maremma Grossetana si trova una Tenuta super accogliente che recentemente ho avuto il grande piacere di visitare: Castello di Vicarello

Il Castello di Vicarello è situato in Località Vicarello nel Comune di Cinigiano (GR) nella Frazione di Poggi del Sasso all'estremità nord-occidentale del Territorio Comunale. La Frazione comprende un caratteristico Bosco Demaniale denominato Foresta di San Martino e diverse Tenute, Aziende Agricole e Agrituristiche, sorte negli ultimi anni anche grazie alla vasta estensione del suo Territorio e alla particolare fertilità del suolo. A questa grande vitalità della Frazione si deve la nascita (30 Luglio 1998) della Denominazione dei Vini DOC e poi DOCG diMontecucco” e del Consorzio Tutela Vini Montecucco creato nel 2000. La Denominazione prende il nome dalla omonima Fattoria che sorge in una delle Colline di Poggi del Sasso.

La tradizione orale vuole che la struttura del “Castello di Vicarello”, edificata nel Duecento dai Senesi come un importante elemento difensivo e di avvistamento (da 350 m. s.l.m. domina un fantastico panorama), sia sorta su di un antichissimo insediamento Etrusco. Il piccolo Borgo costituito da due corpi di fabbrica interamente in pietra si articola attorno a un cortile interno a cui si accede attraverso una caratteristica grande porta ad arco.

I primi proprietari furono gli Ardengheschi un'antica Famiglia di Conti protagonista delle vicende Medievali locali e successivamente ancora dei Senesi. Alla metà del '400 venne ceduto ai Signori del Cotone, proprietari anche del Castello della Sabatina, situato nelle vicinanze. Divenne poi un Convento di Monache e fu sottoposto alla protezione della Famiglia Placidi, proprietaria del Castello di Poggio alle Mura e dei vicini Poderi San Martino e Carceroni.

In Epoca Rinascimentale, furono effettuati lavori di riqualificazione che hanno determinato la sovrapposizione di elementi stilistici dell'epoca con quelli preesistenti risalenti al periodo Medievale. Entrato a far parte del Territorio amministrato della Repubblica di Firenze prima e poi dal Granducato di Toscana a metà Cinquecento, il complesso è rimasto di proprietà privata anche nelle epoche successive, conoscendo soltanto temporanei periodi di degrado come quello di una parziale distruzione dovuta alle vicende della Seconda Guerra Mondiale

Negli anni Ottanta Carlo e Aurora Baccheschi Berti durante una vacanza passeggiando a cavallo (non c’era allora una strada percorribile) arrivarono al Castello di Vicarello e subito si innamorarono del luogo comprandolo. Carlo e Aurora Baccheschi Berti al tempo vivevano tra l’Isola Indonesiana di Bali e la Città di Milano, Lui Fiorentino e Lei Milanese, lavoravano nel Mondo della Moda, del Tessile e dell’Arredamento. Dopo l’acquisto iniziarono l’enorme opera di restauro che durò 12 anni, il risultato fu la loro nuova Casa di Famiglia per Loro e i tre Figli: Brando, Neri e Corso.

Trascorsi alcuni anni Carlo e Aurora decisero di aprire la Loro Casa agli ospiti e la trasformarono, attraverso altre impegnative opere di adeguamento, nell’attuale ed esclusivo Boutique Hotel che realizza un “concept di ospitalità” più che mai attuale dove regnano privacy, gusto e accoglienza super personalizzata.  

Oggi il Castello di Vicarello è magnificamente circondato da 40 Ettari di vigneti, oliveti e terreni agricoli, che dal 1999 sono curati in regime biologico, oltreché da altre centinaia di ettari di verdeggiante e splendida macchia mediterranea.

Il Castello accoglie gli ospiti con le sue Nove Suite esclusive e arredate ognuna in modo diverso ma tutte con grande gusto ed eleganza grazie alla sapiente unione di stili diversi (Indonesiano, Italiano e di altre parti del Mondo) con l’Architettura Medievale. Diverse Sale e Salette con camini e Bar offrono ogni tipo di comfort. Ci sono due Piscine (una anche riscaldata) a sfioro, con Bar e servizi di Ristorazione circondate da curatissimi Giardini all’Italiana e da Terrazze panoramiche

I Ristoranti, sia al chiuso che all’aperto, utilizzano solo ottime materie prime selezionatissime che arrivano anche dagli Orti Biologici interni e dalla Tenuta di Caccia La Valle di Buriano, oltre 400 ettari ubicati nel Comune di Castiglione della Pescaia (GR), altra proprietà di Famiglia.

Il Castello di Vicarello è una sincera espressione di un lusso contemporaneo che offre un’esperienza assolutamente fuori dal comune.

Aurora e Carlo Baccheschi Berti da alcuni anni vivono e lavorano per nove mesi dell’anno in Grecia dove hanno avviato un’attività ristorativa e la conduzione del Castello di Vicarello, e non solo, è affidata ai tre Figli, Brando, Neri e Corso. La Famiglia ha a Milano, dove Mamma Aurora aveva negli Anni ’90 lo showroom in Corso Genova al Civico 11, anche un piccolo Boutique Hotel denominato Vico, dove l’accoglienza è all’insegna del gusto e dello charme.

Brando, una carriera da velista professionista alle spalle, è oggi responsabile a 360° del Progetto Enologico Aziendale, coadiuvato da un piccolo, esperto e affiatato Team in Vigna e in Cantina che comprende anche l’Enologo consulente Maurizio Saettini. Neri, dopo la Laurea in Economia e un’esperienza in finanza nella City di Londra, è rientrato in Toscana per portare il suo contributo alla gestione della Tenuta e la stessa cosa è avvenuta per Corso (straordinario e appassionato cacciatore) che, dopo aver concluso gli studi in Svizzera all’École d’Hôteliere di Losanna, è oggi Head of Operations del Castello.

Dal Febbraio 2023 l’Executive Chef & Food and Beverage Management del Castello è Massimiliano Volonterio.

Massimiliano è nato a Como il 24 Novembre del 1980, fin da giovanissimo ha sempre apprezzato i piaceri della “buona tavola” visto che Mamma e Nonno erano dei veri Maestri di Cucina e lo Zio un grande Pasticciere, tutta questa gustosa influenza non poteva che portarlo, nel 2000, a diplomarsi all’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità AlberghieraCarlo Porta” di Milano. Dopo un brevissimo periodo di gavetta dove ha dimostrato la sua grande predisposizione e amore per la Cucina ha iniziato dal 2001 una carriera da Chef davvero brillante in Italia e all’Estero in Locali famosi e super Stellati” a fianco di Chef Italiani e Francesi di fama Internazionale.

Eccoci giunti alla mia visita al Castello dove sono stato accolto con grande premura, affabilità e gentilezza da Brando Baccheschi Berti e dallo Chef Massimiliano Volonterio. Successivamente anche Neri e Corso Baccheschi Berti sono venuti a salutarmi.

Brando mi ha fatto visitare tutta la struttura che decisamente colpisce per le sue straordinarie peculiari bellezze. La mia visita è stata, “passo passoaccompagnata anche dallavera padronadel Castello la dolcissima e buonissima canina Uva.

Fattasi ora di Pranzo con Brando ci siamo seduti a tavola nella luminosa Sala interna del Ristorante. Prima di iniziare la Degustazione Brando mi ha raccontato dei Loro Vini e della loro personalizzata “filosofia vitivinicola e dell’accoglienza”. Nelle sue parole ho sentito grande e sincera passione per tutto ciò che al Castello viene realizzato.

Il Menu offre un’ampia scelta alla Carta, prevalentemente di Terra, e un Menu Degustazione. La Carta dei Vini offre oltre a quelli della Casa anche una speciale selezione di Vini Rossi e Bianchi delle Zone più note della Toscana, ma si può scegliere anche Vini Rossi, Bianchi e Champagne dalla Francia: non manca l’opzione “Vini al Calice”.

I sette Ettari Vitati del Castello di Vicarello sono suddivisi in tre Vigne (Vigna del Castello, Poggio Vico e Vigna Anfiteatro) coltivate a “Cabernet Sauvignon”, “Cabernet Franc”, “Merlot”, “Petit Verdot”, “Sangiovese” e un perfetto quanto outsider “Malbec”. La vitivinicultura biologica, anticonformista e sostenibile che qui si pratica mette al primo posto la tutela del paesaggio e della natura, ed è estremamente curata e selezionata tanto da permettere di realizzare una produzione pluripremiata comprendente Quattro Etichette di Vini Rossi e un Vino Rosé per un totale di sole 25.000 Bottiglie.

Brando in abbinamento alle portate del pranzo ha voluto aprire personalmente e farmi assaggiare quattro loro Vini tutti Toscana Rossi I.G.T. Certificati Biologici: “Merah 2019” (100% Sangiovese), “Poggio Vico 2019” (100% Malbec), “Terre di Vico 2016” (70% Sangiovese e 30% Merlot) e “Castello di Vicarello 2016” (45% Cabernet Franc, 45% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot).

In tavola solo eccellenze della Casa come il fragrante e buonissimo Pane (Pane di Farro, Pane di Comino, Focaccia al Pomodoro e Grissini al Carbone Vegetale), il golosissimo Burro al Cipresso e il nuovissimo e delizioso Olio Extra Vergine di Oliva 2023.

Sono state servite le seguenti portate: - Cappuccio di zucca, spuma al Pecorino D.O.P. di Manciano, polvere di olive nere e chips di focaccia; - Battuta di cinghiale” (proveniente dalla Tenuta La Valle di Buriano”) con maionese al tartufo e pane croccante; - Prosciutto di anatra fatto in Casa al profumo di vaniglia, insalatina di campo e mostarda all’arancio homemade; - Cappellacci ripieni di stufato didaino” (proveniente dalla Tenuta La Valle di Buriano”) su crema di patate Toscane leggermente affumicate, lamponi e mandorle tostate; - “Il Piccione” (di Laura Peri) - Petto scottato all’alloro con composta di fichi, coscio cotto a bassa temperatura e affumicato con legno di rovere, tartare di filetto su grissino all’olio d’oliva, aletta impanata e fritta con salsa agrodolce; - “Dessert” - Morbido di zucca Toscana, e cioccolato bianco Noalya al rosmarino su tartelletta di paprika piccante.

Per finire la deliziosa “Piccola Pasticceria della Casa” accompagnata dalla Loro buonissima Grappa realizzata da Capovilla con le vinacce del “Castello di Vicarello”.

Ho trovato tutte le portate decisamente molto buone con sapori e gusti esaltanti, belle, curate ed eleganti anche le presentazioni.

Veramente molto interessanti anche tutti i Vini della Casa degustati, ognuno con le sue specifiche peculiarità esprimevano i Vitigni e il Territorio e allo stesso tempo erano portatori di sentori vellutati ed estremamente gradevoli di ispirazione Francese.

La Cucina dello Chef Massimiliano Volonterio è estremamente genuina, piacevole, ricca, gustosa, saporita, leggera e bella, oltreché essere il frutto di una mano esperta: è chiaramente il risultato di grande e assoluto impegno abbinato a una enorme passione.

In Cucina lo Chef è supportato da una ottima Brigata composta dal Sous-chef Giuseppe D’anna, dal Pastry-chef Mirko Puddu, dal Capo Partita Nicolò Bosis e dal Panettiere/Fornaio Nicolò Raviola.

Il Servizio di Sala è stato svolto con professionalità e gentilezza dalla Brigata di Sala guidata dalla Maître Danila Garofalo e dalla Sommelier Astrid Checchia.

Ho lasciato malvolentieri il Castello di Vicarello” la “Dimora Storicadella Famiglia Baccheschi Berti, un complesso assolutamente fascinoso immerso nel verde con un panorama mozzafiato che offre una speciale accoglienza super personalizzata, perché non è solo un magnifico posto da visitare ma unparadiso terrestredove perdersi.

https://www.castellodivicarello.com/it/

https://www.youtube.com/watch?v=mno3qV29NQw


"Castello di Vicarello"..... (Foto CdV)

"La Vera Padrona del Castello": Uva

"Piscina e Panorama"..... (Foto Valentina Sommariva)

Una Vista delle Vigne (Foto CdV)

"Castello di Vicarello": Fascino e Accoglienza  (Foto CdV)

Lo Chef Massimiliano Volonterio nell'Orto

 La Sala Ristorante..... (Foto CdV)

Una Vista della Preziosa Cucina..... (Foto CdV) 

 Brando Baccheschi Berti Stappa i Vini per Me.....

"Pane, Olio e Burro" della Casa

"Cappuccio di Zucca".....

 "Battuta di Cinghiale"..... 

"Prosciutto di Anatra".....

"Cappellacci di Daino"..... 
 
 "Il Piccione".....

"Morbido di Zucca Toscana".....

"Piccola Pasticceria della Casa"

"Castello di Vicarello": Vino, Olio, Grappa e..... (Foto CdV)

Brando Baccheschi Berti, Dracopulos e Massimiliano Volonterio

"Castello di Vicarello": Un Paradiso Terrestre (Foto CdV)

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