La “Maremma”
è una vasta Area Geografica (circa 5000 km²), affacciata sul Mar Tirreno e il
Mar Ligure, compresa tra la Toscana (in prevalenza) e il Lazio.
Da Nord a
Sud la Maremma si divide in tre zone: l’Alta Maremma (o Antica Maremma Pisana,
oggi divisa tra le Province di Pisa e Livorno), la Maremma Grossetana (quella
più famosa, che s’identifica spesso con il termine stesso di “Maremma”) e la
Maremma Meridionale (o Laziale).
In origine la
parte pianeggiante di questo vasto Territorio era estremamente paludosa,
invivibile anche per la facilità con cui si prendeva la malaria ma, grazie alle
Bonifiche iniziate nel 1780 e terminate in grandissima parte nel 1940, il
problema è stato risolto. Oggi la Maremma è semplicemente magnifica, un
Territorio bellissimo curato e accogliente, dove la natura è regina, ricco di
cultura, tradizioni e fascino. Grazie anche alle grandi Zone Protette come il “Parco Naturale della Maremma” e la “Zona Archeologica dei Vulci”, si sono mantenute pressoché
intatte tutte le meravigliose positività dell’ambiente, della flora e della
fauna.
La parte
centrale della Maremma corrisponde quasi totalmente alla Provincia di Grosseto fino
alle pendici del Gruppo Montuoso del Monte Amiata, delle Colline
Metallifere e fino alla media Valle dell'Ombrone oltre alla
fascia costiera che a Nord è ubicata tra la Città di Piombino e il
Fiume Cecina (confine con la Maremma Livornese ex Pisana) e a Sud si spinge nel
Lazio fin verso Civitavecchia. Il Territorio Maremmano è estremamente
verdeggiante sia nella parte pianeggiante sia in quella collinare.
In questo
splendido contesto nel cuore della Maremma Grossetana si trova una Tenuta super
accogliente che recentemente ho avuto il grande piacere di visitare: Castello di Vicarello.
Il Castello
di Vicarello è situato in Località Vicarello nel Comune
di Cinigiano (GR) nella Frazione di Poggi del Sasso all'estremità
nord-occidentale del Territorio Comunale. La Frazione comprende un
caratteristico Bosco Demaniale denominato Foresta di San Martino e diverse
Tenute, Aziende Agricole e Agrituristiche, sorte negli ultimi anni anche grazie
alla vasta estensione del suo Territorio e alla particolare fertilità
del suolo. A questa grande vitalità della Frazione si deve la nascita (30
Luglio 1998) della Denominazione dei Vini DOC e poi DOCG di “Montecucco” e del Consorzio Tutela Vini Montecucco creato nel 2000. La Denominazione
prende il nome dalla omonima Fattoria che sorge in una delle Colline di Poggi
del Sasso.
La
tradizione orale vuole che la struttura del “Castello di Vicarello”, edificata
nel Duecento dai Senesi come un importante elemento difensivo e
di avvistamento (da 350 m. s.l.m. domina un fantastico panorama), sia sorta su
di un antichissimo insediamento Etrusco. Il piccolo Borgo costituito da due
corpi di fabbrica interamente in pietra si articola attorno a un cortile
interno a cui si accede attraverso una caratteristica grande porta
ad arco.
I primi
proprietari furono gli Ardengheschi un'antica Famiglia di Conti protagonista
delle vicende Medievali locali e successivamente ancora dei Senesi. Alla metà
del '400 venne ceduto ai Signori del Cotone, proprietari anche del Castello
della Sabatina, situato nelle vicinanze. Divenne poi un Convento di Monache e
fu sottoposto alla protezione della Famiglia Placidi, proprietaria del Castello
di Poggio alle Mura e dei vicini Poderi San Martino e Carceroni.
In Epoca Rinascimentale, furono effettuati lavori di riqualificazione che
hanno determinato la sovrapposizione di elementi stilistici dell'epoca con
quelli preesistenti risalenti al periodo Medievale. Entrato a far parte
del Territorio amministrato della Repubblica di Firenze prima e poi dal Granducato
di Toscana a metà Cinquecento, il complesso è rimasto di proprietà
privata anche nelle epoche successive, conoscendo soltanto temporanei periodi
di degrado come quello di una parziale distruzione dovuta alle vicende della
Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni
Ottanta Carlo e Aurora Baccheschi Berti durante una vacanza passeggiando a
cavallo (non c’era allora una strada percorribile) arrivarono al Castello di
Vicarello e subito si innamorarono del luogo comprandolo. Carlo e Aurora
Baccheschi Berti al tempo vivevano tra l’Isola Indonesiana di Bali e la Città
di Milano, Lui Fiorentino e Lei Milanese, lavoravano nel Mondo della Moda, del
Tessile e dell’Arredamento. Dopo l’acquisto iniziarono l’enorme opera di
restauro che durò 12 anni, il risultato fu la loro nuova Casa di Famiglia per
Loro e i tre Figli: Brando, Neri e Corso.
Trascorsi
alcuni anni Carlo e Aurora decisero di aprire la Loro Casa agli ospiti e la
trasformarono, attraverso altre impegnative opere di adeguamento, nell’attuale
ed esclusivo Boutique Hotel che realizza un “concept di ospitalità” più che mai
attuale dove regnano privacy, gusto e accoglienza super personalizzata.
Oggi il Castello
di Vicarello è magnificamente circondato da 40 Ettari di vigneti, oliveti e
terreni agricoli, che dal 1999 sono curati in regime biologico, oltreché da
altre centinaia di ettari di verdeggiante e splendida macchia mediterranea.
Il Castello
accoglie gli ospiti con le sue Nove Suite esclusive e arredate ognuna in modo
diverso ma tutte con grande gusto ed eleganza grazie alla sapiente unione di
stili diversi (Indonesiano, Italiano e di altre parti del Mondo) con
l’Architettura Medievale. Diverse Sale e Salette con camini e Bar offrono ogni
tipo di comfort. Ci sono due Piscine (una anche riscaldata) a sfioro, con Bar e
servizi di Ristorazione circondate da curatissimi Giardini all’Italiana e da
Terrazze panoramiche.
I Ristoranti,
sia al chiuso che all’aperto, utilizzano solo ottime materie prime selezionatissime
che arrivano anche dagli Orti Biologici interni e dalla Tenuta di Caccia La Valle di Buriano, oltre 400 ettari ubicati nel Comune di Castiglione della Pescaia (GR),
altra proprietà di Famiglia.
Il Castello
di Vicarello è una sincera espressione di un lusso contemporaneo che offre
un’esperienza assolutamente fuori dal comune.
Aurora e Carlo Baccheschi
Berti da alcuni anni vivono e lavorano per nove mesi dell’anno in Grecia dove
hanno avviato un’attività ristorativa e la conduzione del Castello di Vicarello,
e non solo, è affidata ai tre Figli, Brando, Neri e Corso. La Famiglia ha a
Milano, dove Mamma Aurora aveva negli Anni ’90 lo showroom in Corso Genova al Civico
11, anche un piccolo Boutique Hotel denominato Vico, dove l’accoglienza
è all’insegna del gusto e dello charme.
Brando, una
carriera da velista professionista alle spalle, è oggi responsabile a 360° del
Progetto Enologico Aziendale, coadiuvato da un piccolo, esperto e affiatato
Team in Vigna e in Cantina che comprende anche l’Enologo consulente Maurizio
Saettini. Neri, dopo la Laurea in Economia e un’esperienza in finanza nella
City di Londra, è rientrato in Toscana per portare il suo contributo alla
gestione della Tenuta e la stessa cosa è avvenuta per Corso (straordinario e appassionato
cacciatore) che, dopo aver concluso gli studi in Svizzera all’École d’Hôteliere
di Losanna, è oggi Head of Operations del Castello.
Dal Febbraio
2023 l’Executive Chef & Food and Beverage Management del Castello è
Massimiliano Volonterio.
Massimiliano
è nato a Como il 24 Novembre del 1980, fin da giovanissimo ha sempre apprezzato
i piaceri della “buona tavola” visto che Mamma e Nonno erano dei veri Maestri
di Cucina e lo Zio un grande Pasticciere, tutta questa gustosa influenza non
poteva che portarlo, nel 2000, a diplomarsi all’Istituto Professionale Servizi
per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Carlo Porta” di Milano. Dopo
un brevissimo periodo di gavetta dove ha dimostrato la sua grande
predisposizione e amore per la Cucina ha iniziato dal 2001 una carriera da Chef
davvero brillante in Italia e all’Estero in Locali famosi e super “Stellati” a
fianco di Chef Italiani e Francesi di fama Internazionale.
Eccoci
giunti alla mia visita al Castello dove sono stato accolto con grande premura,
affabilità e gentilezza da Brando Baccheschi Berti e dallo Chef Massimiliano
Volonterio. Successivamente anche Neri e Corso Baccheschi Berti sono venuti a
salutarmi.
Brando mi ha
fatto visitare tutta la struttura che decisamente colpisce per le sue
straordinarie peculiari bellezze. La mia visita è stata, “passo passo”
accompagnata anche dalla “vera padrona” del Castello la dolcissima e buonissima
canina Uva.
Fattasi ora
di Pranzo con Brando ci siamo seduti a tavola nella luminosa Sala interna del
Ristorante. Prima di iniziare la Degustazione Brando mi ha raccontato dei Loro
Vini e della loro personalizzata “filosofia vitivinicola e dell’accoglienza”.
Nelle sue parole ho sentito grande e sincera passione per tutto ciò che al
Castello viene realizzato.
Il Menu
offre un’ampia scelta alla Carta, prevalentemente di Terra, e un Menu
Degustazione. La Carta dei Vini offre oltre a quelli della Casa anche una
speciale selezione di Vini Rossi e Bianchi delle Zone più note della Toscana,
ma si può scegliere anche Vini Rossi, Bianchi e Champagne dalla Francia: non
manca l’opzione “Vini al Calice”.
I sette
Ettari Vitati del Castello di Vicarello sono suddivisi in tre Vigne (Vigna del
Castello, Poggio Vico e Vigna Anfiteatro) coltivate a “Cabernet Sauvignon”,
“Cabernet Franc”, “Merlot”, “Petit Verdot”, “Sangiovese” e un perfetto quanto
outsider “Malbec”. La vitivinicultura biologica, anticonformista e sostenibile che
qui si pratica mette al primo posto la tutela del paesaggio e della natura, ed è
estremamente curata e selezionata tanto da permettere di realizzare una
produzione pluripremiata comprendente Quattro Etichette di Vini Rossi e un Vino
Rosé per un totale di sole 25.000 Bottiglie.
Brando in
abbinamento alle portate del pranzo ha voluto aprire personalmente e farmi
assaggiare quattro loro Vini tutti Toscana Rossi I.G.T. Certificati Biologici:
“Merah 2019” (100% Sangiovese), “Poggio Vico 2019” (100% Malbec), “Terre di
Vico 2016” (70% Sangiovese e 30% Merlot) e “Castello di Vicarello 2016” (45% Cabernet
Franc, 45% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot).
In tavola solo
eccellenze della Casa come il fragrante e buonissimo Pane (Pane di Farro, Pane
di Comino, Focaccia al Pomodoro e Grissini al Carbone Vegetale), il golosissimo
Burro al Cipresso e il nuovissimo e delizioso Olio Extra Vergine di Oliva 2023.
Sono state
servite le seguenti portate: - Cappuccio di zucca, spuma al Pecorino D.O.P. di
Manciano, polvere di olive nere e chips di focaccia; - Battuta di “cinghiale”
(proveniente dalla Tenuta “La Valle di Buriano”) con maionese al tartufo e pane
croccante; - Prosciutto di anatra fatto in Casa al profumo di vaniglia,
insalatina di campo e mostarda all’arancio homemade; - Cappellacci ripieni di
stufato di “daino” (proveniente dalla Tenuta “La Valle di Buriano”) su crema di
patate Toscane leggermente affumicate, lamponi e mandorle tostate; - “Il
Piccione” (di Laura Peri) - Petto scottato all’alloro con composta di fichi,
coscio cotto a bassa temperatura e affumicato con legno di rovere, tartare di
filetto su grissino all’olio d’oliva, aletta impanata e fritta con salsa
agrodolce; - “Dessert” - Morbido di zucca Toscana, e cioccolato bianco Noalya
al rosmarino su tartelletta di paprika piccante.
Per finire
la deliziosa “Piccola Pasticceria della Casa” accompagnata dalla Loro buonissima
Grappa realizzata da Capovilla con le vinacce del “Castello di
Vicarello”.
Ho trovato tutte
le portate decisamente molto buone con sapori e gusti esaltanti, belle, curate
ed eleganti anche le presentazioni.
Veramente molto
interessanti anche tutti i Vini della Casa degustati, ognuno con le sue
specifiche peculiarità esprimevano i Vitigni e il Territorio e allo stesso
tempo erano portatori di sentori vellutati ed estremamente gradevoli di
ispirazione Francese.
La Cucina
dello Chef Massimiliano Volonterio è estremamente genuina, piacevole, ricca,
gustosa, saporita, leggera e bella, oltreché essere il frutto di una mano
esperta: è chiaramente il risultato di grande e assoluto impegno abbinato a una
enorme passione.
In Cucina lo
Chef è supportato da una ottima Brigata composta dal Sous-chef Giuseppe D’anna,
dal Pastry-chef Mirko Puddu, dal Capo Partita Nicolò Bosis e dal Panettiere/Fornaio
Nicolò Raviola.
Il Servizio
di Sala è stato svolto con professionalità e gentilezza dalla Brigata di Sala
guidata dalla Maître Danila Garofalo e dalla Sommelier Astrid Checchia.
Ho lasciato malvolentieri il “Castello di Vicarello” la “Dimora Storica” della Famiglia Baccheschi Berti, un complesso assolutamente fascinoso immerso nel verde con un panorama mozzafiato che offre una speciale accoglienza super personalizzata, perché non è solo un magnifico posto da visitare ma un “paradiso terrestre” dove perdersi.
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