La
“Champagne” è un Territorio, delimitato da una Legge del 1927, ubicato nella
Regione della Champagne-Ardenne, del Nord-est della Francia, dove si produce
l’omonimo e mitico Vino spumeggiante. Il Territorio della Champagne si trova a
circa 150 Km. a Est di Parigi e si divide in Cinque Zone naturali (319 Comuni in totale) dalle diverse
caratteristiche sia del terreno sia climatiche: Montagne de Reims, Vallée de la
Marne, Côte des Blancs, Côte de Sèzanne e Côte des Bar nell’Aube. Nel
Territorio della “A.O.C. Champagne” (Appellation d'Origine Contrôlée, in
Italiano Denominazione d'Origine Controllata) ci sono 34.200 ettari di Vigneti,
divisi in circa 281.000 Parcelle (in maggioranza molto piccole) coltivate
da oltre 16.000 Vigneron.
Lo Champagne
non è solo un piacevolissimo Vino Francese con le bollicine (perlage) ma, in
tutto il Mondo, da più di trecento anni è un “cult” che nel 2015 è stato
riconosciuto anche dall’Unesco con l’inserimento di “Coteaux, Maisons &
Caves de Champagne” nel “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Oggi Vi
racconto di uno Champagne “Millesimato” molto particolare “Pierre Arnould Brut
Effrontée Grand Cru”.
La “Maison
Champagne Pierre Arnould” è ubicata nel Comune Francese di Verzenay.
Verzenay è
un piccolo Comune (circa 1100 abitanti) che si trova nella Regione
del Grand Est, Dipartimento della Marna, Arrondissement di
Reims, Cantone Mourmelon-Vesle et Monts de Champagne.
Tra le
storie di Verzenay molto particolare è quella che si riferisce a “Le Phare de
Verzenay”, un “Faro” che come recita il motto del Paese “è unico”, infatti si
trova a oltre 200 km. dal mare.
Joseph
Goulet, che nel 1909 aveva realizzato la sua Marca di Champagne, decise di
promuoverla con una pubblicità assolutamente nuova e impattante per l’epoca
costruendo in “cemento armato” (una delle prime costruzioni nella regione) un
“Faro” su le cui pareti spiccavano grandi scritte.
Il Faro,
edificato su di una collina chiamata “Mont Rizan” in mezzo ai vigneti, la sera
iniziava a illuminare, ruotando, le Colline di Verzenay e quello che Joseph
chiamava “un mare di viti”. Negli edifici alla base del Faro furono allestiti
un Ristorante con giardino e un Teatro, successivamente, visto che il Faro
attirava moltissimi curiosi da tutti i territori circostanti, venne aperta
anche una “Guinguette”.
Si definiva
“Guinguette”, preminentemente nelle periferie urbane o
nelle zone rurali, un Locale popolare dove si poteva bere, mangiare e
ballare.
La ferrovia
della “Compagnie des Chemins de Fer de la Banlieue Rémoise” che serviva la
Stazione di Verzenay (oggi scomparsa) favorì in quegli anni l’accesso al Faro.
La
“Compagnie des Chemins de Fer de la Banlieue Rémoise”, creata nel 1826 e chiusa
nel 1937, serviva una rete ferroviaria secondaria di oltre 400 km. che raggiungeva
ben 180 Comuni.
Durante la
“Prima Guerra Mondiale” (1914 - 1918) il Faro, utilizzato come posto di
osservazione, venne pesantemente bombardato e danneggiato, come anche nella
“Seconda” (1939 - 1945), gli edifici annessi furono tutti distrutti ma il Faro
si salvò dal crollo. Abbandonato negli anni successivi nel 1987 fu acquistato
dalla Città di Verzenay. Nel 1994, la Comunità dei “Comuni di Vesle Montagne de
Reims” si è fatta carico del progetto di creazione nel Faro di un “Ecomuseo
della Vite” che ha aperto il 3 Ottobre 1999.
Oggi “Le
Phare de Verzenay” grazie al Museo offre una speciale ospitalità, una magnifica
vista (a 360°) sui vigneti dal belvedere, raggiungibile da 101 scalini,
informative sulla Storia dello Champagne e nell’Area Degustazioni vi è l'opportunità
di assaggiare le annate più prestigiose dei Viticoltori della Montagna di
Reims.
Proprio sul
Terroir collinare di Verzenay (un “terroir” unico e irripetibile meritatamente classificato
Grand Cru della Zona “Montagne de Reims”) tra il Faro e un Mulino si trova
buona parte delle vigne della “Maison Pierre Arnould”.
La “Pierre
Arnould” è legata alla nascita di un’altra Azienda creata nel 1925 grazie al
duro lavoro di Eugène Ralle, successivamente il Figlio Pierre nel 1955 ha fatto
nascere il Marchio “Pierre Arnould” e ancora oggi esiste il collegamento con la
stessa “Eugène Ralle”. Dal 2002 alla guida dell’Azienda “Pierre Arnould” è
arrivata la Figlia di Pierre, Nathalie Arnould, che con grande sapienza
enologica (ha una Laurea in Enologia e tanta esperienza fatta non solo tra le
vigne di Famiglia) ha saputo rilanciare l’attività di “Récoltant-Manipulant” (chi
produce e commercializza Champagne per proprio conto utilizzando solo uve
provenienti da vigneti di proprietà) della Famiglia e conduce “con mano ferma” la
Maison e i suoi otto ettari vitati di proprietà suddivisi in differenti
parcelle sempre nei dintorni di Verzenay,
Tra le Vigne
della “Pierre Arnould Champagne”, molte delle quali hanno un’ottima
esposizione a Nord-est che determina una positiva maturazione ritardata, il
vitigno dominante è il “Pinot Nero” (85%), come regola di Verzenay vuole,
affiancato da qualche sparuto filare di “Chardonnay”. L’agricoltura è
sostenibile e durante le vendemmie la selezione delle uve è super severa, la
vinificazione poi avviene nella ben attrezzata Cantina, voluta da Natahlie, che
in bella vista si trova nella Piazza principale del Paese. Al primo piano della
Cantina un grande open-space, l’ufficio e la sala di degustazione.
Alla “Maison
de Champagne Pierre Arnould”, oggi, si realizzano solo sei interessantissime
“Cuvées” (Vini ottenuti dalla combinazione di diversi vitigni): “Brut
Seléction” (75% Pinot Noir e 25% Chardonnay), “Extra Brut” (75% Pinot Noir e
25% Chardonnay), “Cuvée Aurora” (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay), “Millésime”
(80% Pinot Noir e 20% Chardonnay), “Brut Rosé” (95% Pinot Noir e 5% Chardonnay)
e “Effrontée” (100% Pinot Noir).
Lo
“Champagne Pierre Arnould Brut Effrontée Grand Cru” che ho avuto il
grande piacere di degustare è un “Millesimato 2008 non dichiarato”.
Una Cuvée di
Champagne per poter essere definita “Millésime” è per il produttore un grosso
impegno dovuto sia alle numerose procedure burocratiche da intraprendere sia
all’obbligo di indicare l'anno di vendemmia sul tappo e sull'etichetta oppure
sul collo della bottiglia. Per tali motivi in alcuni casi i Vigneron scelgono
di elaborare i “Millésime” senza dichiararli anche se “verbalmente” è notorio
l’anno della vendemmia selezionata.
Lo
“Champagne Pierre Arnould Brut Effrontée Grand Cru 2008” è un
assemblaggio di selezionatissime uve (100% Pinot Noir) raccolte in tre delle più
importanti parcelle della proprietà. La fermentazione alcolica si è svolta in
acciaio, la vinificazione è stata effettuata con l’utilizzo della fermentazione
malolattica, ha fatto oltre 100 mesi sui lieviti e ha riposato per circa 6 mesi
dopo il “dégorgement”, la sboccatura effettuata nel 2019.
“Effrontée”,
in Italiano significa “Sfrontato”, è uno Champagne (100% Pinot Noir)
importante, eccellente e di successo, viene realizzato esclusivamente nelle
annate migliori. Nathalie Arnould sceglie la cuvèe di base e successivamente in
sessione di assaggio mette a punto con alcuni amici Francesi, noti Ristoratori
e Chef (Stellati), il “vino autenticamente gastronomico” per eccellenza.
Dello
Champagne Pierre Arnould “Effrontée” (2008 non dichiarato), sempre per
sottolineare la sua rarità, ne sono state prodotte solo 2.000 Bottiglie da 750
ml. e quella da me stappata era la Bottiglia N. 1808.
Lo Champagne
Brut Grand Cru Pierre Arnould “Effrontée” (2008) si presenta con un bel colore
giallo oro, al naso ha note burrose di cioccolato bianco, frutta candita,
frutta secca e spezie, in bocca è denso, ricco, goloso e la sua struttura
decisamente avvolgente lo rende lungo e persistente.
Lo Champagne Pierre Arnould “Effrontée” (2008) è un vino elegante e raro, una sincera e ottima espressione del magnifico Territorio Francese di Verzenay. Per le sue peculiarità lo Champagne “Effrontée” e anche “sfrontato, sfacciato, impudente, spudorato, impertinente, audace” proprio come il suo nome.