domenica 25 ottobre 2009

PER IL RELAIS & CHATEAUX LA POSTA VECCHIA E IL SUO RISTORANTE THE CESAR A LADISPOLI (ROMA) UN SOLO AGGETTIVO: FANTASTICO.

Molti vanno alla ricerca di posti da sogno dall'altra parte del pianeta, ma a volte, i più belli, sono vicini a casa e non li conosciamo. A pochi chilometri da Roma, lungo la Vecchia Aurelia, si arriva a Ladispoli, da qui, percorrendo la Strada Comunale di Palo, fintanto che non finisce (dopo diventa Strada Ciclabile Palo San Nicola), immersa nel verde, che vi farà sicuramente pensare....."mi sono perso", in Località Palo Laziale, arriverete a un grande cancello verde, vi consiglio di suonare, perché è la porta di un paradiso tutto per voi: il Relais & Chateaux La Posta Vecchia.
Questo posto, è stato sempre, attraverso i secoli, una meta desiderata, il panorama, la bellezza della natura e successivamente l'ubicazione strategica, hanno creato qui insediamenti fin dai tempi del tardo neolitico (tra il 3000 e i 2000 a.C.). Poi gli Etruschi vi costruirono l'antico porto di Alsium, che insieme a quello di Caere, oggi Santa Marinella, e Punicum, l'odierna Santa Severa, erano l'accesso al mare della loro importante Città di Cerveteri. I conquistatori Romani fecero di queste terre luoghi di villeggiatura e svago, costruendo bellissime ville in riva al mare per i più illustri dei loro cittadini, Cicerone cita, tra gli altri, Giulio Cesare e Pompeo. Qui, per più di sette secoli, la ricca borghesia romana trascorse lussuose e confortevoli vacanze. Alle drammatiche, successive, vicende della caduta dell'Impero Romano, seguirono anni bui, bisogna arrivare al 1254 per trovare le prime citazioni di un Castrum Pali, che successivamente diventerà un Castello. Il Maniero passerà di mano, nei secoli, dai Normanni, al Papato, agli Orsini, al Cardinale Alessandro Farnese, ancora gli Orsini e poi gli Odescalchi, seguì il il Duca di Giuliano e Il Marchese di Trevico, per tornare definitivamente (1715) nelle mani della Famiglia Odescalchi che tutt'oggi ne è proprietaria. Il Castello subirà notevoli ristrutturazioni, soprattutto nel decennio 1560/1570 ad opera di Papa Leone X e Papa Pio V, e negli anni successivi, intorno ad esso, crebbero strutture ed annessi. Proprio l'edificio più importante, vicino al Castello, nasce nel 1640 per volere del Principe Orsini, come ostello per gli ospiti in visita, trasformandosi nel tempo in ospitale luogo di accoglienza per viaggiatori e viandanti, che percorrevano la Via Aurelia da/per Roma. Negli anni successivi l'edificio avrà funzioni di dogana, albergo, ristoro e stazione di posta pontificia, prendendo da ciò il suo nome definitivo: La Posta Vecchia. Nel 1918, per volontà dei proprietari, l'edificio, ristrutturato, smise di essere luogo aperto al pubblico, trasformandosi in una bellissima Villa. Nei primi anni sessanta, il ricchissimo imprenditore e collezionista d'arte statunitense Jean Paul Getty acquistò la proprietà, con il suo grande amore per l'arte e per la storia (la sua collezione privata oggi è alla base del Museo di Los Angeles, negli Stati Uniti, che porta il suo nome), volle restaurare completamente la struttura, riportandola al suo antico splendore, arricchendola di arredi e preziose opere d'arte. Durante questi lavori, proprio sotto il piano centrale della Villa, furono scoperti e riportati alla luce, magnifici resti di una importante residenza Romana del II° secolo a.C..
Nel 1992, l'attuale proprietario, Dr. Roberto Scio, rileva, dagli eredi del magnate americano, La Posta Vecchia, e la riporta alla funzione originaria: elegante e raffinata struttura di ospitalità, che coniuga i fasti di una dimora del XVII° secolo con tutti i comfort della più moderna tecnologia.
Ma torniamo al nostro cancellone verde, appena aperto ci si immette in un viale di un bellissimo e curatissimo giardino mediterraneo (la proprietà si estende per più di sei ettari), la bellezza, l'ordine e la pulizia regnante, è in netto contrasto con tutto ciò che precedentemente si è visto fuori del cancello. Percorso il viale e seguendo le chiare indicazioni, si arriva davanti all'ingresso principale del giardino, intorno alla Villa, ma si prosegue per il parcheggio per gli ospiti, praticamente sul mare, delimitato dalle antiche mura e con una splendida vista della costa del Lazio. Il bellissimo giardino interno e l'edificio del magnifico Resort, sono ubicati proprio sul mare, tra il citato piazzale uso terrazza/parcheggio e la confinante proprietà con il Castello Odescalchi Orsini, di cui ho precedentemente raccontato la storia. Entrare in questo lussuoso ed straordinariamente accogliente "Albergo" ha un fascino tutto particolare, la struttura, i saloni e i ricchi arredi, esprimono il ricercato stile di vita dell'aristocrazia di tutti i tempi, oggi più che mai raro quando deve essere abbinato ad una attenta e premurosa ospitalità. Solo 19 camere (3 Master Suites, 3 Junior Suites, 2 Junior Suites Torre, 6 Doppie Deluxe e 5 Doppie Superiori), per poter accogliere nella massima privacy i fortunati ospiti, in più, il Beauty Center, la piscina panoramica coperta, l'eliporto, il sottostante museo privato della Villa Romana e il Ristorante The Cesar, fanno di questo Relais un luogo da sogno.
Mi sono presentato al The Cesar Restaurant, sono stato accolto con molta gentilezza e professionalità dal Restaurant Manager Gabriele D'Amore, assistito dalla giovane Sommelier A.I.S. Antonella Cardella, che mi hanno fatto accomodare a un tavolo, data la giornata splendida, nella elegante e panoramica terrazza, con una vista incantevole, del mare, della costa laziale e del vicino Castello. Il Ristorante ha anche due sale interne, una con un antico grande caminetto, l'altra riccamente arredata.
Gabriele (quinta foto in basso), classe 1973, nasce ad Alessano in Provincia di Lecce, dopo le scuole dell'obbligo, si diploma all'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e del Turismo "Aldo Moro", di Santa Cesarea Terme (Le), poco dopo parte per Milano, e và a lavorare in importanti Alberghi, come il Grand Hotel Duomo e lo Starhotels Ritz, poi si trasferisce a Londra, per due anni, lavorando al Hotel Burlinghton, la tappa successiva è la bellissima isola di Cipro, dove continua ad arricchire il suo bagaglio di esperienze, nel lussuoso 5 Stelle Atlantica Aeneas Hotel di Ayia Napa, dopo una parentesi sulle Navi Deluxe della Crystal Cruises di proprietà della N.Y.K. (Nippon Yusen Kaiasha) la maggiore compagnia giapponese di navigazione, lavora all'Alpen Suite Hotel di Madonna di Campiglio (Tn), un 4 Stelle Superiore; con un curriculum così importante, è anche Sommelier A.I.S., nel 2007 entra alla Posta Vecchia. Ma torniamo al tavolo, l'apparecchiatura è sobria ma elegante, il servizio veloce e inappuntabile, non si fa in tempo a pensare che forse manca.....che è già risolto. Il Menù, elegantemente rilegato, offre una vasta scelta di preparazioni di mare e di terra, compresi alcuni Menù Degustazione (di Terra, di Mare, del Territorio, Leggero), ci sono anche i piatti della "Spiga Sbarrata", simbolo della Associazione Italiana Celiachia, che identifica i piatti idonei per il rispetto delle specifiche esigenze alimentari; invitanti i Dolci. La Carta dei Vini è importante, moltissime le Etichette, anche nelle diverse annate, le troviamo elencate in dieci capitoli: Bollicine Spumanti Italiani, Champagne, Emozioni in Bianco (i migliori Vini Italiani da tutte le principali regioni), Emozioni in Rosa (piccola ma pregiata selezione), Emozioni in Rosso (le bottiglie Italiane più pregiate), Emozioni Estere (una piccola ma oculata rassegna che inizia con lo Chateau Margaux 1998), Le Mezze Bottiglie di Vino Bianco, Le Mezze Bottiglie di Rosso, Dolci Emozioni (Vini Dolci, da Dessert, da Meditazione, Italiani ed Esteri), Birre Artigianali. In tavola l'ottimo e caldo pane della Casa (Focaccia rosmarino e sale, Filone all'olio, Panini integrali, Treccia di pane bianco, Croissant salati, Crackers con farina di mandorle, Grissini al seme di finocchio), su consiglio di Gabriele, apriamo una interessante bottiglia di Maviglia 2006 I.G.T. Bianco Salento, dell'Azienda Vinicola Mille Una di Lizzano (Ta); iniziamo la degustazione:
- Entrée - Acciuga farcita;
- Tartare di Tonno su coulisse di pomodoro e cipolla croccante, Tonno scottato su crema fresca di pomodoro e marmellata di cipolla rosa, Raviolo di Tonno con pomodoro capperi e origano, in gelatina di acqua di vegetali;
- Gamberi di Sicilia, Foie Gras, crema di fichi e semi di cacao con fico scottato;
- Composè di cannoli di verdure, ricotta e pomodorini all'origano fresco;
- Dentice fondente, cotto a bassa temperatura, con patate schiacciate, cetrioli, cipolle, pomodorini e aceto balsamico;
- Predessert - Marmellata balsamica alle arance, crema di latte soffice, parfait di rosmarino e gran cru di cioccolato;
- Soffice di pesca su biscotto morbido di cioccolato, Sorbetto all'anice stellato, Gelatina di violetta e pesca candita.
Molto belle le presentazioni, tutti gli accostamenti nei piatti erano indovinati e i sapori risultavano molto buoni. Le materie prime usate sono di altissimo livello, la frutta e gli ortaggi provengono in massima parte dal loro Orto Biologico, tenuto con amorevole cura.
Alla fine del servizio ho potuto conoscere il bravo e simpatico Executive Chef Michele Gioia, che mi ha fatto visitare la nuova cucina, moderna, ampia e all'altezza della struttura, mi ha presentato tutto il suo staff ( Sous Chef Marco Ardemagni, con gli Chef di partita: Saucier Antonio Magliulo, Garde-manger Alberto Cartolano, Entremetier Gianfranco Forgillo, Maìtre Pàtissier Francesco Martella, i Commis Alfonzo Vitale e Andrea Umbro), successivamente abbiamo scambiato le nostre opinioni sul mondo della gastronomia/ristorazione e mi ha raccontato del suo lavoro, delle sue esperienze.
Michele (vedi foto in basso) nasce, a Castelpagano (Bn), il 28 Settembre 1974, dopo le scuole dell'obbligo, avendo già innata la passione per l'arte culinaria, si iscrive all'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione "Le Streghe" di Benevento, successivamente inizia a viaggiare in Italia e all'estero, lavorando, ad altissimi livelli, in famosi Ristoranti con grandissimi Chef, la maggior parte dei quali, premiati con una o più Stelle dalla prestigiosa Guida Michelin. Matura la sua esperienza in Locali come: Arnolfo a Colle val d'Elsa (Si) con lo Chef Gaetano Trovato, La Terrazza dell'Hotel Eden di Roma con lo Chef Enrico Derflingher, Hotel Four Season di Milano con lo Chef Sergio Mei, il Ristorante Joia di Milano, e per cinque anni al Relais & Chàteaux Il Pellicano a Porto Ercole (Gr), che, tra l'altro, è dello stesso proprietario della Posta Vecchia. Inoltre ha fatto alcuni Stage presso Locali del livello dello Spoon Food & Wine di Londra, dello Chef monsieur Alain Ducasse e Uliassi a Senigallia (An), dello Chef/Patron Mauro Uliassi. Dal Gennaio 2003 è alla guida della brigata di cucina della Posta Vecchia, con la sua esperienza, la sua indubbia bravura e sensibilità è riuscito ad ottenere, dal Dicembre 2007, la Stella Michelin. La sua grande passione lo ha portato anche a proporre agli ospiti dei corsi di cucina dove insegna a realizzare i piatti del suo Menù.
Lasciare un posto eccezionale come questo non è certo cosa facile, purtroppo mi sono dovuto accomiatare, dopo aver ringraziato tutti dell'accoglienza, in particolar modo mi sono congratulato, per tutte le eccellenze riscontrate, con l'austero e bravissimo General Manager Danilo Guerrini.
Mentre alle mie spalle si richiudeva il "famoso" grande cancello verde, ho pensato cosa avrebbe detto un patrizio della antica Roma uscendo da un posto così fantastico e mi è venuto:- "HIC MANEBAM OPTIME" (qui stavo ottimamente).
La Posta Vecchia Hotel
Palo Laziale, Ladispoli (Roma)
Tel. 06 9949501 Fax. 06 9949507
info@lapostavecchia.com
http://www.lapostavecchia.com/




















sabato 17 ottobre 2009

Non solo Morellino nella Madia dei Sapori: la Terza Edizione della ormai affermata Manifestazione.

"La Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma" comprende 13 Comuni, è una delle Strade del Vino più grandi d'Italia, è ubicata a nord est nella provincia di Grosseto, parte dal mare fino ad arrivare alle pendici del Monte Amiata, ha organizzato, per il terzo anno, la bella Manifestazione "Non solo Morellino nella Madia dei Sapori", un intenso tour enogastronomico, per pubblicizzare e valorizzare i vini e tutti gli altri prodotti tipici agroalimentari delle Aziende Associate. Nei giorni 17-18-19 Settembre 2009, hanno partecipato all'evento otto Ristoranti e dodici Aziende del Vino, tutti appartenenti al territorio, delle località coinvolte, della provincia di Grosseto (Scansano, Grosseto, Saturnia, Montemerano, Montiano di Magliano in Toscana, Preselle di Scansano, Massa Marittima, Istia d'Ombrone, Pitigliano, Ghiaccioforte, San Martino sul Fiora).
Grosseto e la sua provincia, con una estensione di 4.500 chilometri quadrati, è la più grande della Toscana, con solo 226.000 abitanti è uno dei territori Italiani con la più bassa densità abitativa, il 47% del suo territorio è incluso in aree protette di varie tipologie, ciò rende la sua zona una delle più tutelate sotto l'aspetto ambientale e paesaggistico, ha un approvigionamento idrico ideale grazie all'Aquedotto Interregionale del Fiora (una delle straordinarie opere fatte per ottimizzare l'agricoltura nel 1930). Tutto quanto descritto, unito al clima mediterraneo e alla struttura del terreno, particolarmente collinare fino a diventare montano, rende Grosseto e la sua agricoltura uno dei più importanti punti di riferimento Italiani dell'agroalimentare di qualità. Qui ci sono ben 164 Prodotti Tipici, tra cui: le otto D.O.C. del Vino (Morellino di Scansano, Bianco di Pitigliano, Parrina, Sovana, Capalbio, Monteregio di Massa Marittima, Montecucco e l'Ansonica Costa dell'Argentario), le due D.O.P. (Pecorino Toscano e Prosciutto Toscano), le quattro I.G.P. (Castagna del Monte Amiata, Olio Toscano, l'Olio Toscano Seggiano prodotto con la Varietà Olivastra Seggianese, il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale), 107 Prodotti Tradizionali come l'Aglio Rosso Maremmano, il Lupino Dolce di Grosseto, l'Agnello Appeninico, il Biscotto di Salsiccia di Sorano, il Breccioto di Roccalbegna (biscotto irregolare all'anice e al vino), il Budelluzzo di Grosseto detto anche Busicchio (interiora essiccate), il Buristo o Sanguinaccio e ancora tantissimi altri prodotti straordinari che, dato il numero, sarebbe troppo lungo elencare. Questo è il contesto della Manifestazione in questione; alle due commissioni d'assaggio, convocate, formate da giornalisti e gastronomi, provenienti da varie parti d'Italia, e tutti appartenenti all'A.S.A. (Associazione Stampa Agroalimentare Italiana), è toccato il "difficile compito" di districarsi tra tanta bontà. I partecipanti alle commissioni erano: Dal Brolo Cinzia, Orsi Danila, Pallme Konig Micaela, Bellinazzo Laura, Vezzoni Carlo, Bolzoni Roberto, Longo Salvatore, il sottoscritto Dracopulos Giorgio e, gli efficentissimi coordinatori della Manifestazione nonchè responsabili delle commissioni stesse, Tosetti Cinzia e Ravanello Carlo. Il regolamento dell'Evento prevedeva che, dagli otto Ristoranti aderenti, fosse presentato un piatto (obbligatoria nella preparazione, dello stesso, la presenza di almeno due prodotti agroalimentari territoriali, scelti tra le D.O.P., le I.G.P. o scelti nell'elenco dei tipici/tradizionali) abbinato ad uno dei Vini delle Aziende partecipanti. Le commissioni dovevano dare dei giudizi di merito e non di contenuti, le valutazioni, pertanto, si sarebbero limitate esclusivamente all'abbinamento, dando una definizione allo stesso. I Ristoranti del Grossetano dove si è svolto il tutto, con i relativi piatti presentati, i Vini in abbinamento e le valutazioni, sono stati:
- L'Aione di Fioravanti Alessandro, Loc. Aione, Scansano, "Cosciotto di maialino da latte in salsa ristretta di Morellino con tortino di mele alla cannella", con Testatadura 2007 Maremma Toscana Rosso I.G.T. del Podere L'Aione, ........... Compiutamente Maremmano
(vedi prima foto in basso);
- Hotel Resort Antico Casale di Scansano, Loc. Castagneta, Scansano, "Quaglia affumicata alla corteccia di vite, ristretto al balsamino con uovo tenero e croccante", con Poggio Valente 2006 Morellino di Scansano D.O.C. Fattoria Le Pupille, .......... Coraggiosamente Dialettico;
- Il Grottone di Sabatini Ivano, Scansano, "Tortelli di ricotta e spinaci con funghi porcini", con
I Botri 2007 Morellino di Scansano D.O.C. Azienda I Botri di Ghiaccioforte, .......... Indovinato;
- La Carletta di Sassetti Antonella, Grosseto, "Spaghetti alla chitarra con sugo rosso di involtini sfumato al Morellino", insieme a Fontetinta 2005 Morellino di Scansano D.O.C. dell'Azienda La Carletta, .......... Prepotentemente Forte (vedi seconda foto in basso);
- La Spinatoia di Pieri Loriana & C., Scansano, "Cinghiale in bianco con fichi e noci", accompagnato da Bramaluce 2007 Maremma Toscana Rosso I.G.T. Azienda Agricola Terenzi, .......... Nota Piccante;
- Trattoria Verdiana di Ciampani, Montemerano, "La Maremma va in canoa", con Morellino di Scansano 2006 D.O.C. Azienda Roccapesta, .......... Elegante Complessità;
- Le Mandorlaie di Cappellani Graziella, "Maialino arrosto con patate al forno", servito con Asintone 2007 Morellino di Scansano D.O.C. Azienda Chelli Asintone, .......... Sintonicamente Esaltante;
- Bacco e Cerere di Piccini Filippo, Saturnia, "Antico peposo", con Terre Eteree 2005 Sovana Rosso Superiore D.O.C. Azienda La Busattina, .......... Complici Sensazioni (vedi terza foto in basso).
Le dodici Aziende Agricole, del comprensorio, che hanno partecipato, fornendo prodotti e Vini sono: Terenzi, L'Aione, Chelli Asintone, Solemma, La Carletta, Morisfarms, Le Pupille, Villa Corano, I Botri di Ghiaccioforte, Roccapesta, Celestina Fè, La Busattina.
La Terza Edizione della Manifestazione "Non solo Morellino nella Madia dei Sapori" è stato un indiscutibile successo, merito della qualità delle materie prime, delle belle e buone preparazioni, accompagnate dagli ottimi Vini della Maremma, insieme alla splendida accoglienza e all'efficente organizzazione. La premiazione, avvenuta a Scansano nel pomeriggio di sabato 19, ha visto la consegna da parte del Sindaco Flavio Morini, del Presidente della Strada del Vino Pierfranco Giovannini e di Carlo Ravanello Presidente delle Commissioni Giudicanti (vedi foto in alto), degli "Attestati di Merito" ai Ristoratori partecipanti. Tutto soddisfatti, la bella e riuscita Manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti degli organizzatori che hanno dato a tutti i presenti l'appuntamento all'anno prossimo per la Quarta Edizione.
Associazione
Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma
Piazza del Pretorio, 4 Scansano (Grosseto)
Tel./Fax. 0564 507381
collidimaremma@tiscali.it
www.stradavinimaremma.it






venerdì 9 ottobre 2009

Grande successo l'inaugurazione della nuova Cantina dell'Azienda Villa Raiano a San Michele di Serino (Avellino).

Sabato 12 Settembre 2009, con una grande festa e la presenza di circa 600 persone, è stata inaugurata la nuova Cantina della bella Azienda Vitivinicola Avellinese Villa Raiano. Tra gli invitati personalità delle istituzioni, locali e nazionali, personaggi del mondo dell'enologia e della gastronomia, insieme ad amici ed appassionati, tutti presenti per festeggiare la nuova elegante struttura di 3.500 metri quadri coperti, che rappresenta l'indubbio successo ottenuto dall'Azienda in questi suoi primi tredici anni di attività. Molta la soddisfazione dei bravi titolari, Sabino Basso, Simone Basso e Paolo Sibillo (nella foto in alto, da destra verso sinistra), che hanno molte ragioni per brindare, visto gli ottimi risultati raggiunti, che rappresentano, anche per tutto il territorio circostante, un punto di riferimento di eccellenza.
PS:
Di questa interessante Azienda ho già fatto, in un altro articolo, la storia e la descrizione della loro produzione, se volete leggerlo, potete trovarlo facilmente in questo Blog.
Villa Raiano
Via Bosco Satrano, 1 - Loc. Cerreto,
San Michele di Serino (Av)
Tel. 0825 595663 Fax. 0825 595361
info@villaraiano.it
www.villaraiano.it


domenica 4 ottobre 2009

RISTORANTE ROMANO A VIAREGGIO (LU): UN LOCALE CULTO DELLA CUCINA ITALIANA.

Sono andato al Ristorante Romano di Viareggio (LU), entrando ho provato una certa emozione, infatti, questo non è semplicemente un "grande" e "famoso" Ristorante, decantato e osannato da tutti, è soprattutto un "tempio", dove il buongusto alloggia da moltissimi anni, rappresenta con la sua storia una delle pagine più belle e importanti della ristorazione viareggina, nello stesso tempo è vanto di tutta la "Cucina Tradizionale Italiana". Artefice di tutto ciò è Romano Franceschini il suo Patron.
Romano nasce nel 1943, a Montecarlo in Provincia di Lucca, storico paesino prevalentemente agricolo, posto sul crinale della dorsale che separa la Valdinievole dalla piana di Lucca, proprio da una famiglia di agricoltori, mamma Dina e babbo Rolando, che curano con amore e tanto sacrificio il loro bel podere. Romano cresce su una terra dove non mancano le "cose" buone, risultato di una attenta produzione familiare, latte, carne, verdure e frutta, il pane, gli insaccati, l'olio e il vino, funghi e castagne, grazie al suo babbo anche cacciagione e pesce da un torrente vicino; siamo nel primo dopoguerra, la vita non è facile, ma i suoi premurosi genitori non fanno mancare nulla a lui e a sua sorella Lidia, classe 1940. Questa infanzia, vissuta così a stretto contatto con la natura, sarà per Romano un ricordo indelebile, che lo seguirà sempre nelle scelte della sua vita.
Compiuti i diciassette anni, non mancandogli la voglia di lavorare, arriva a Viareggio, dove farà una lunga gavetta di sei anni, lavorando in pizzerie e ristoranti di quel periodo: da Lido in Piazza Grande, in un bar/ristorante in Via Regia e all'Hotel/Ristorante Bonelli. In quest'ultimo Locale Romano segue la sala, mentre in cucina lavora Gusmano (futuro titolare dell'omonimo e conosciutissimo Ristorante). In tutti i posti, dove ha prestato la sua opera, si è impegnato a fondo, cercando di imparare a gestire, nel migliore dei modi, un Ristorante, il suo scopo principale era quello di arrivare ad aprire un Locale tutto suo. Siamo nel 1965, Romano non ha ancora compiuto 22 anni, proprio dove lavora, conosce la giovanissima Franca (classe 1950), sorella di Anna, da poco moglie di Gusmano, è amore a prima vista, dopo un breve periodo si fidanzano ufficialmente. Franca e la sorella hanno nel sangue la passione per la cucina, sono cresciute alla scuola della loro mamma, Giustina, in una famiglia numerosa; è la più piccola di nove figli, la famiglia è di Viareggio, cultura tradizionale contadina ma adeguatasi anche alla pesca in mare.
Eccoci arrivati al momento di svolta nella vita del giovane Franceschini, è il 1966, per l'esattezza il 15 di Aprile, in Via Mazzini a Viareggio, al numero civico 120, apre il suo Locale, il Ristorante Romano. Il primo anno è entusiasmante, impegnativo e di assestamento, Romano si occupa della sala, dei vini e degli acquisti, in cucina ha assunto un giovane Chef, Giuseppe Mannini, in più il prezioso apporto della sorella e della mamma che accorrono ad aiutarlo. Visto che il Ristorante è "partito", si sposa con Franca e, dopo un bel viaggio di nozze sulla Costiera Amalfitana, lei entra in cucina, ha 17 anni, come aiuto Chef, ma per poco, perchè Mannini lascia: da quel giorno in poi la Chef sarà lei, Franca Checchi Franceschini.
Il lavoro incomincia ad ingranare e a crescere, ma anche la famiglia non è da meno, nel 1969 nasce Roberto e nel 1971 Maria Cristina.
Arrivano i primi successi importanti, illustri personaggi e famosi giornalisti gastronomi scoprono questo Ristorante a Viareggio, dove il mangiar bene e la qualità servita in tavola ha pochi concorrenti in Italia; Luigi Veronelli e Luigi Carnacina (era destino fossero due Luigi) prendono a cuore il Locale, si moltiplicano le recensioni favorevoli e gli ottimi punteggi delle guide, spronati da così tanti appassionati, il Ristorante sale sempre più in alto. Sono anni di grande attività, Romano è molto preso anche dal suo grande amore per l'enologia (tutt'oggi cura personalmente la sua vigna a Montecarlo da cui produce il suo vino) che lo porta ad aprire, nei primi anni ottanta, anche un altro Locale di nuova concezione, tra i primi in Italia, sempre in Via Mazzini, poco più avanti del Ristorante, a destra verso la stazione, l'Enoteca con Cucina Punto diVino. Nel 1982 il Ristorante Romano affronta la sua prima ristruttuazione per adeguarsi alle accresciute necessità. Sempre seguendo la passione per l'enologia nel 1983, Romano, diventa anche Sommelier A.I.S.. Il Locale è la meta di personaggi illustri della cultura, come Mario Tobino, del bel mondo economico, dello spettacolo e del miglior turismo. A conferma di questo grande successo arrivano gli innumerevoli premi, tra i quali spiccano, nel 1986 la Stella della Guida Michelin e in anni più recenti anche l'Oscar della Cucina.
Di pari passo crescono anche i figli, Roberto nel 1990 si diploma Ragioniere e, nello stesso periodo, inizia a frequentare i corsi dell'Associazione Italiana Sommelier (si diplomerà professionista nel 1996), tornato da uno stage straordinario, negli Stati Uniti a New York, presso il famosissimo Ristorante Le Cirque della Famiglia Maccioni (Sirio la moglie Egidiana con i figli Mario, Marco e Mauro), nel 1994, insieme alla sorella, prende la redini del Punto diVino, dove farà una lunga e proficua esperienza, fino al 31 maggio 2001, data in cui, a malincuore, per motivi organizzativi (è di quel periodo la seconda e più importante ristruttuazione del Ristorante Romano che riaprirà il 25 giugno 2001) lasceranno l'enoteca, tornando a lavorare tutti insieme. Roberto è molto bravo, sia come giovane padrone di "casa", sia come autorevole Sommelier, nel 2007 ha ricevuto il Premio come "Miglior Sommelier dell'Anno" dalla Guida dell'Espresso e nel 2009 ha vinto il Premio Internazionale Del Vino come "Miglior Sommelier nel suo Ristorante"; la sua predilezione per i grandi e affascinanti Vini, in Francia, dello Champagne e della Borgogna, in Italia, della Toscana, si nota nella parte più recente della loro importantissima Carta dei Vini. Una Carta che Romano ha iniziato a curare molti anni fa, e in anni più recenti diventata il regno di Roberto. Molte e importanti riviste nazionali e internazionali del settore, tra cui la prestigiosissima Wine Spectator, hanno premiato questa Carta, con numerosi riconoscimenti, non solo per le 1300 diverse ed eccellenti etichette da tutto il mondo, moltissime delle quali è possibile scegliere nelle migliori annate e nei diversi formati, ma anche per l'accuratissima e vasta selezione, per la qualità e l'originalità delle proposte, per l'equilibrio dei ricarichi e il costante aggiornamento. C'è anche una ampia e selezionatissima sezione di vini al calice, per la gioia di tutti i palati. Cresciuta in una famiglia di appassionati di questo calibro, anche Maria Cristina non poteva non diplomarsi Sommelier Professionista.
Dopo l'ultima ristrutturazione il Locale si presenta elegante ma sobrio, si entra attraverso una porta automatica scorrevole, a sinistra un accogliente salottino, a destra un ampio disimpegno che porta alla sala rettangolare, 15 tavoli per accogliere, nel miglior modo possibile, 45 ospiti. I colori sono tenui e caldi ricordano molto le sfumature del mare e della natura, il pavimento è in Tek chiaro, in fondo alla sala, a vista, l'attrezzatissima nuova cucina. Bellissima ed elegante l'apparecchiatura, tovaglie di lino, le stoviglie firmate delle più importanti aziende del mondo, i bicchieri di Riedel, bella anche l'argenteria di Broggi, è un piacere sedersi a tavola.
Mi sono dilungato, ma parlare di questo Ristorante è un vero piacere, ci vorrebbero dei volumi per scrivere tutto cio che avrei da raccontare.
Ma veniamo alla degustazione che, dopo le bollicine iniziali per aperitivo, è stata perfettamente accompagnata da una buona bottiglia di Chablis Premier Cru Còte de Lechet 2004, della Domaine Barat Earl di Milly, Chablis (Francia), consigliata da Roberto:
- Fritto misto di mare;
- Insalata di crostacei e molluschi con fagioli schiaccioni della piana di Pietrasanta;
- Calamaretti ripieni di verdure e crostacei;
- Trecce di filetti di sogliola nostrale con melanzane dorate e profumo di origano;
- Fritto di fiore di zucca farcito di sparnocchio;
- Tagliatelline al nero di seppia con scampi, calamaretti e zucchine fritte;
- Ombrina nera di fondale con patate e funghi porcini della Garfagnana;
- Cialda croccante, bavarese di fragole e yogurt con frutti di bosco;
- Millefoglie di pasta Kataifi (pasta filiforme, ben nota nella tradizione culinaria greca, che mi riporta anche ai sapori della mia gioventù) con crema catalana e fragole.
Su questi due ultimi dolci, Roberto mi ha servito un Alto Adige Gewurztraminer vendemmia tardiva D.O.C., Roan 2006, dell'Azienda Kellerei Cantina Tramin 1898, di Termeno (Bz), che ho continuato a degustare anche sulla deliziosa piccola pasticceria della casa, un vino dagli aromi mielati con note di frutta esotica sciroppata, in bocca zuccherino ma vellutato ed elegante.
Bella e golosa la Carta dei Dolci; molto ricca e ben assortita anche quella dei distillati, preceduta da quella dei caffè.
Le materie prime usate sono straordinarie per qualità e freschezza, Romano Franceschini è famoso per il modo come fa la spesa, un'arte frutto del suo amore e passione per i prodotti migliori del mare e della terra, e poi le sapienti mani di sua moglie Franca, in cucina, fanno il resto, molto belle le presentazioni, ma gli aromi e i sapori sono eccezionali.
Sono stato accolto con grande professionalità, gentilezza e amicizia, Romano e Roberto Franceschini mi hanno dedicato molto del loro tempo, raccontandomi una strordinaria storia di famiglia, la loro filosofia e l'impegnativo, appassionato lavoro che quotidianamente, da così tanti anni, applicano nella gestione del loro straordinario Ristorante.
Credo che, per riassumere, quanto ho appreso, non ci siano parole migliori di quelle scritte, in fondo al Menu, proprio dalla bravissima Chef Franca Checchi Franceschini:- "La storia del nostro Ristorante passa attraverso i sapori e i colori del Mar Tirreno, che si sposano, di volta in volta, con i frutti dell'entroterra della Versilia, in piatti preparati secondo il mercato e la nostra fantasia".
Ristorante Romano
Via Mazzini, 120 Viareggio (Lucca)
Tel. 0584 31382 Fax. 0584 426448
info@romanoristorante.it
www.romanoristorante.it