mercoledì 28 novembre 2018

“ACQUACOTTA – PER FAME E PER AMORE” IL COINVOLGENTE E DIVERTENTE LIBRO DI DANIELE FANTINI.




La cosiddetta “Cucina Povera” è quell’insieme di “ricette” che, sparse su tutto il Territorio Italiano,  nascono attraverso i Secoli e giungono fino a noi grazie alla fantasia e all’ingegno delle Genti più povere, quelle che dovevano quotidianamente sopravvivere praticamente con “quasi nulla”.

Le “Ricette Povere” erano preparate con quel che c’era in Casa, e di solito non rimaneva molto.

La preparazione più povera di tutte, e oggi non più realizzata, frutto della più assoluta disperazione, era la “minestra coi sassi”, ricetta al centro di novelle e novelline che si perdono nel tempo: 
acqua calda con dentro alcuni sassi (meglio se raccolti in Mare) per cercare di dare un leggero sapore all’acqua stessa.

Un’altra preparazione minimale caratteristica e tipica della Maremma Grossetana è una Zuppa di Verdure denominata “Acquacotta”. 
Una Ricetta senza una precisa definizione dato che si prepara in stagioni diverse e con prodotti dalla più varia reperibilità. 
Ma una base certa c’era e c’è: acqua, sale, sedano, cipolla, olio extravergine di oliva e pane sciocco (Toscano). 
A tutto ciò si può aggiungere molto altro seguendo le varie versioni.  

Ma sulla parola “Povera” vorrei chiarire che nella “Storia della Cucina Mondiale” sono state proprio le Classi più disagiate che, per Secoli, hanno insegnato ai “Ricchi” a mangiare attraverso il loro lavoro in Cucina e fornendo, agli stessi, le loro produzioni agricole e non solo.

Oggi queste preparazioni (non più povere) per la loro semplicità, ma anche in molti casi per la loro bontà, rientrano nel nostro patrimonio Culturale Gastronomico.
Ricette nate sia in Territori opulenti (dove però non sono mai mancati i più bisognosi) sia in Territori molto difficili per le specifiche prerogative morfologiche e climatiche.
Nei Secoli passati una di queste Zone particolarmente ardue per viverci è stata la Maremma.

La Maremma è una vasta Regione Geografica compresa tra la Toscana (in prevalenza) e il Lazio, che si estende per circa 5.000 chilometri quadrati, affacciata sul Mar Tirreno.
Da Nord a Sud la Maremma si divide in tre zone: 
l’Alta Maremma (o Antica Maremma Pisana, oggi divisa tra le Province di Pisa e Livorno), la Maremma Grossetana (quella più famosa, che s’identifica spesso con il termine stesso di “Maremma”) e la Maremma Meridionale (o Laziale).

In origine questo era un vasto Territorio, spesso basso ed estremamente paludoso, invivibile anche per la facilità con cui si prendeva la malaria. 
Tale è rimasto fino alle Bonifiche iniziate nel 1780 e terminate, in grandissima parte, nel 1940.

Oggi invece la Maremma è un bellissimo, curato e accogliente Territorio, ricco di cultura e fascino, dove, grazie anche alle grandi zone protette, come il “Parco Naturale della Maremma” e la “Zona Archeologica dei Vulci”, si sono mantenute pressoché intatte tutte le positività dell’ambiente, della flora e della fauna. 

Anche se è uscito da poco più di un anno, solo oggi mi è capitato di leggere un Libro, intitolato  “Acquacotta – per fame e per amore – Gusto e Tradizione di Maremma” e scritto da Daniele Fantini, che riunisce proprio i due elementi da me descritti fino a ora.

Daniele Fantini, detto “il Fanta”, è nato, il 4 Luglio 1952, nella Borgata di San Guglielmo, un piccolo Rione della Frazione di Bagno di Gavorrano, nel Territorio del Comune di Gavorrano in Provincia di Grosseto.

La Borgata di San Guglielmo  era sorta insieme ad altre, nel Sud della Frazione di Bagno di Gavorrano, agli inizi del XIX Secolo, dopo che nel 1898 fu scoperto in zona un importante giacimento di “pirite” (detta anche “l’oro degli stolti” per la sua somiglianza con l’oro) con il conseguente fortissimo incremento lavorativo nella miniera stessa.

I Genitori di Daniele Fantini, Aldo e Francesca, erano originari della Romagna, e si trasferirono in Maremma proprio per lavorare alla miniera. 
Dopo l’infanzia trascorsa a contatto con una splendida natura, da ragazzo Daniele, ha fatto varie esperienze lavorative fino agli anni Novanta quando prese la decisione di dedicarsi completamente alla Cucina, da sempre la sua grande passione.  

Ecco che Daniele Fantini aprì, in un’altra piccolissima Frazione di Gavorrano denominata Ravi, insieme alla Moglie Stefania e ai Figli Marco e Nicola, l’Osteria il “Passo Carraio” che in breve tempo diventò un punto di riferimento della buona Cucina Tradizionale Maremmana

Successivamente la loro attività fu trasferita nel Paese di Gavorrano dove prese il nuovo nome di RistoranteIl Fanta”.

Dopo alcuni anni il RistoranteIl Fanta” si è nuovamente trasferito nella Sede, quella attuale, non lontano da Bagno di Gavorrano, dove, dall’alto di una dolce collina gode del magnifico panorama sul Golfo di Follonica (GR) e sulla campagna circostante.

Ma torniamo al LibroAcquacotta – per fame e per amore – Gusto e Tradizione di Maremma” edito dalla “C&P Adver Edizioni Effegi” di Arcidosso (GR) nella CollanaTavole Imbandite”.
Hanno collaborato alla realizzazione Riccardo Conforti (Art Director), Martina Purificato (Grafica) e Cinzia Bardelli per l’Immagine di Copertina.

Il Libro è uscito nell’Estate 2017 in formato 21x15 cm. con 102 pagine
Dopo il Sommario troviamo la Prefazione di Mario Papalini, Archeologo, Storico dell’Arte e Responsabile della Produzione della Casa Editrice Effegi, segue l’Introduzione del Giornalista Silvano Polvani.

Poi una breve Presentazione di Daniele Fantini stesso dove spiccano le seguenti parole: 
Non si tratta di un Libro di ricette, tantomeno di un tratto di storia, ma troverete ugualmente ricette, storia, metodi con in più pezzi di filosofia di un Popolo, racconti, storie di vita vissuta e tanto sentimento……………….”.

Di seguito i 21 avvincenti Capitoli corredati da simpatici disegni.

Che dire di più di questo LibroAcquacotta – per fame e per amore – Gusto e Tradizione di Maremma”, scritto con grandissima passione da Daniele Fantini, sennoché “Il Fanta” è riuscito a coinvolgermi totalmente con il suo scritto che l’ho letto “tutto d’un fiato”.



Daniele Fantini e Giorgio Dracopulos

Il Libro

venerdì 23 novembre 2018

OSTERIA “PASTA & VINO” A CASCINA (PI): CALDA ACCOGLIENZA E OTTIMA CUCINA.




Cascina in Provincia di Pisa, oggi è un Comune di circa 45.000 abitanti
Con le sue numerose Frazioni si estende seguendo la riva sinistra del Fiume Arno e lungo quella fondamentale arteria denominata Strada Statale 67 (Tosco-Romagnola) che unisce, attraverso i suoi 232 Km., Pisa a Marina di Ravenna.

La Storia di Cascina nasce in Epoca Romana, fa fede anche l’antica Strada Romana che la univa a Pisa
ma il primo documento in cui viene chiaramente menzionata (che tratta di una cessione di un edificio alla “Chiesa di Santa Maria di Cassina”) risale al 750.   

Nel Medioevo Cascina si scontrò in cruente Battaglie con i Lucchesi e i Fiorentini
Proprio a Cascina nella Frazione di San Savino, fu combattuta, il 29 Luglio del 1364, la Battaglia che vide fronteggiarsi  Pisani e Fiorentini
I Fiorentini, guidati dal Condottiero Galeotto I Malatesta (13001385), forti di 11.000 Fanti e 4.000 Cavalieri, sconfissero i Pisani, comandati da Giovanni Acuto (che in realtà era Inglese e si chiamava John Hawkwood, 13201394) uccidendone più di 1.000 e catturandone 2.000.

Cascina punto fondamentale di passaggio e strategico tra Firenze e il Porto di Pisa fu dotata di una Cinta Muraria, edificata in pietra e laterizio, tra il XII e il XIII Secolo, rinforzata da Torri Angolari a Pianta Pentagonale
Delle antiche Mura purtroppo, oggi, restano solo alcuni tratti.

Proprio all’interno di una porzione di questi storici tratti, in Via Elio Vagelli al Civico 22, è ubicata l’Osteria Pasta & Vino.
I Titolari dell’Osteria Pasta & Vino sono Virgilio Casentini e sua Moglie Lucia Landi.

Virgilio è nato a Viareggio (LU) il 23 Settembre 1958, il suo Babbo, Italo, faceva il “Pesciaio” e la sua Mamma, Duilia, la Cuoca di professione.
Finite le Scuole dell’Obbligo, Virgilio è entrato a lavorare in un Bar dove ha iniziato a fare anche il Pizzaiolo
Per alcuni anni ha lavorato sempre come pizzaiolo in vari e conosciuti Locali di Marina di Pietrasanta (LU) imparando anche a cucinare grazie all’insegnamento di esperti Chef
Virgilio però aveva e ha un animo artistico e nei momenti liberi si è sempre dilettato a disegnare.
A soli 20 anni si è sposato con la prima Moglie e dal suo matrimonio sono nate due Figlie
Erika e Sonia.

Nel 1990 è entrato come dipendente in un Pastificio, qui ha iniziato a imparare i segreti per fare una “buona pasta”, dopo soli 4 anni Virgilio si è sentito pronto per affrontare un’esperienza tutta sua: 
ha aperto, a Pontasserchio in Provincia di Pisa, il “Pastificio Jolly”.

L’assoluto impegno di Virgilio nel suo lavoro, dove ha perorato innanzi tutto la qualità, ha dato presto i suoi frutti e i migliori Locali delle Costa Toscana, tra Livorno e Massa, hanno iniziato a usare la sua ottima pasta fresca
Un successo il suo che si è consolidato negli anni.

Nel 2001 Virgilio ha conosciuto, la sera del 25 Dicembre, in un Locale da ballo, Lucia Landi
così è nata la loro storia d’amore.

Lucia è nata nel Piccolo Comune di Bagnaria Arsa in Provincia di Udine, e ha proprio le pregevoli caratteristiche delle Genti Friulane: pratica, attiva, instancabile e fiera.

La Mamma di Lucia aveva un’attività di famiglia, un Bar - Ristorante - Merceria a Udine, il suo Babbo era Rappresentante di occhiali, ma fece presto carriera diventando Direttore alla Luxottica Italia
Nel 1969 Lucia e Famiglia si trasferirono a Capezzano Pianore (LU) e Lucia frequentò Ragioneria (oggi Istituto Professionale a Indirizzo Economico Aziendale) prima a Viareggio e poi a Lucca.

Il suo Papà, in seguito, è diventato Direttore e Socio della Luxottica Francia e, nel 1974, Lucia è andata alla Scuola di Ottica a Roma
Una curiosità i suoi, in quel periodo, comprarono una Casa al Mare, a Ostia, che era di Gina Lollobrigida
Lucia successivamente è entrata a lavoro in un’Azienda di Bergamo come Responsabile della formazione dei venditori.

Dopo aver conosciuto Virgilio Casentini, Lucia Landi è stata coinvolta nel Pastificio, inizialmente  seguendo i venditori, poi a tempo pieno nella gestione dell’Azienda.

Passarono gli anni e la conduzione del Pastificio Artigianale di Pontasserchio venne lasciato al Figlio di Lucia, Yoko (in GiapponeseFiglio del Sole”), che allora aveva 33 anni
Nel 2009 Yoko ha trasferito il Pastificio a Pappiana in Locali più spaziosi.

Nello stesso anno, proprio l’8 Giugno 2009 il Maestro Pastaio Virgilio Casentini e Lucia Landi aprirono, a San Giuliano Terme (PI), l’OsteriaPasta & Vino”. 
Era la realizzazione di un loro sogno.

Dopo anni di successi, in cui hanno ospitato personaggi famosi e reso felici moltissimi clienti, nel 2015 l’OsteriaPasta & Vino” si è trasferita “armi e bagagli” a Cascina (PI) nei locali storici e super suggestivi attuali. 
L’inaugurazione, l’8 Giugno 2015, è stata un vero e proprio Evento, una “Grande Festa”.

Nel 2015 anche il Pastificio di Famiglia ha aperto la Sede a Cascina.

L’OsteriaPasta & Vino” ha quest’atmosfera estremamente intrigante, le stanze realizzate in mattoni e pietra erano, in realtà, una vecchia caserma all’interno delle Mura, e dove ora c’è la Sala principale c’era la Scuderia, al di sopra della quale si trovava il dormitorio dei soldati.

Tutta la costruzione risale al 1150, successivamente, nel 1759, è stata completamente ristrutturata trasformando i locali in una Cantina
Oggi troviamo, dopo l’Ingresso, due Sale che accolgono piacevolmente circa 45 ospiti
con la bella stagione si sfrutta anche un piccolo e romantico dehor.
L’arredamento e la mise en place sono curati (si nota il tocco di gusto della Titolare) e seguono lo stile del Locale.

Molte anche le opere d’arte esposte grazie a una stretta collaborazione con la Casa Nannipieri Arte, di Luca Nannipieri e Patrizia Ennas, che ogni mese espone da loro opere di noti artisti.

Il Menu è “raccontato” e ricco con interessanti scelte di Mare e Terra
varia spesso essendo legato alla stagionalità. 
Ovviamente un vero e proprio “fiore all’occhiello” è tutta la “pasta fresca” che proviene dal Pastificio Artigianale di Famiglia.

La Carta dei Vini è molto selezionata, oltre 200 Etichette: dalle Bollicine fino ai Vini Bianchi e Rossi. Lucia Landi, nata in Terra di Vini eccezionali, non poteva che avere, per loro, una grande passione: 
le sue attente scelte risultano azzeccate anche quando suggerisce gli abbinamenti.

Ma veniamo alla degustazione che è stata accompagnata da ottimi Vini consigliati proprio da Lucia Landi:

- “Continuum”, Vino Spumante Rosé Brut, un Assemblaggio tra Merlot e Petit Verdot, 12,5% Vol., un Vino Biologico, prodotto in piccola quantità (4.000 bottiglie) dall’Azienda Agricola Tenuta La Macchia;

- “Isola 2017”, Toscana Bianco I.G.T., 100% Viognier, 12,5% Vol., prodotto in sole 1.327 Bottiglie dalla Fattoria Uccelliera;

- “Maurleo 2015”, Toscana Rosso I.G.T., un Assemblaggio tra 50% di Sangiovese e 50% di Malvasia Nera, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola Pietro Beconcini.

In tavola il pane fresco e fragrante della Casa, ai vari sapori, insieme alla deliziosa schiacciata, il tutto appoggiato in un grazioso contenitore in vetro.

Sono state servite le seguenti portate:

- Entrée - Pasta Fresca fritta con falso ketchup;

- Polpo marinato (con indolciti di loro produzione e cavolo affumicato) con frutta secca e noci Pecan (frutta secca simile alle noci), insieme a torretta di patate aromatizzate alla senape e cipolla;

- Tagliolini, di Pasta Fresca della Casa, con tartare di gamberi rosa di Viareggio e gel di Campari;

- Filetto di maiale Italiano porchettato con patate arrosto, cavolfiore e cicoria;

- Pera Williams cotta nella barbabietola rossa fresca;

- Cannolo scomposto con ricotta del Caseificio Busti, frutta candita e cioccolato fondente in gocce;

- Caffè Illy accompagnato da amaretti e panna.

Le Cucina dello Chef Virgilio Casentini è legata non solo alle stagioni ma anche a tutto ciò che di meglio può offrire il Territorio
Molti sono i prodotti Presidi Slow Food, Toscani e non, utilizzati a garanzia della qualità. 
La sua è una Cucina Tradizionale, esperta ed estremamente gustosa, presentata con delicata fantasia.

Virgilio Casentini pone molta attenzione anche alle problematiche alimentari con particolare attenzione al glutine
dal Luglio 2015 è presente sulla Guida dell’Associazione Italiana Celiachia.

Grande l’impegno di Virgilio Casentini nella difesa della “biodiversità alimentare” dimostrata, tra l’altro, dall’essere associato all’Alleanza Slow Food dei Cuochi in Italia.

In tutto questo super impegnativo lavoro, Virgilio Casentini e Lucia Landi, hanno anche trovato il tempo, nel Luglio di quest’anno, per sposarsi.

All’OsteriaPasta & Vino” di Cascina, in Provincia a di Pisa, in un affascinante e storico ambiente, ho trovato la calda e premurosa accoglienza di Lucia Landi e ho potuto degustare l’ottima Cucina del bravo Chef Virgilio Casentini.



L'Ingresso

Una Vista Interna

Una Vista della Sala Principale

Opere d'Arte Esposte

Virgilio Casentini e Lucia Landi

Polpo Marinato......

Tagliolini di Pasta Fresca......

Filetto di Maiale Italiano......

Pera Williams......

Cannolo Scomposto......

Caffè, Amaretti e Panna

Virgilio Casentini e Giorgio Dracopulos

venerdì 16 novembre 2018

DAL 1969 IL “PASTIFICIO CHIESA” TRASMETTE ATTRAVERSO LA STRAORDINARIA QUALITÀ DELLA SUA PASTA FRESCA TUTTA L’ESPERIENZA E L’AMORE DI TRE GENERAZIONI.




Federico Fellini (19201993), sceneggiatore, fumettista, scrittore, uno dei maggiori registi della Storia del Cinema Mondiale, sosteneva che: 
La vita è una combinazione di pasta e magia”.

La “pasta” attraverso i secoli è stata ed è un alimento fondamentale della nostra tradizione gastronomica e non solo. 
E’ una tipologia di cibo che unisce, sin dalle epoche più lontane, l’Europa e l’Asia.
Un tipo di alimento, la pasta, conosciuto anche dagli antichi Greci che la chiamavano  laganon” (acqua e farina di grano duro in fogli sottili poi fritti). 
Successivamente i Romani  la definirono “pastam” descrivendo un miscuglio di farina impastata con acqua e con l’aggiunta di una qualsivoglia salsa.
In tutti questi casi si parla di un prodotto non bollito ma messo a cuocere su piastre calde o all’interno dei forni.

Bisogna arrivare nel V Secolo d.C. in Palestina per trovare tracce di pasta bollita e oltre l’Anno Mille, più precisamente intorno al XII Secolo, per trovare le prime tracce di pasta secca introdotta in Sicilia con l’arrivo degli Arabi.

L’Italia, con il suo clima particolarmente adatto per la coltivazione del grano duro, divenne presto il paese più importante per la produzione di pasta.
Nel Medioevo apparvero le paste forate, la pasta secca lunga e quella fresca ripiena e nel XIV Secolo vennero costituite le prime Corporazioni di Pastai
Fino poi ad arrivare nel XVI Secolo alla nascita dei primi pastifici, a conduzione familiare, sorti nella penisola Italica in zone particolarmente favorite dal clima, adatte anche nel caso di una lenta essiccazione della pasta.

Con le successive migliorie tecnologiche della rivoluzione industriale arriviamo alla pasta prodotta  in tempi più vicini a noi.

Indiscutibilmente la “regina” della pasta è la “pasta fresca” e oggi desidero raccontarvi la storia di un “Re della pasta fresca”, Valerio Chiesa che, con la sua Famiglia, dal 1969 è sinonimo di “pasta fresca di grande qualità”: parliamo del “Pastificio Chiesa” di Livorno.

Le nostra storia inizia, nella stupenda Regione Toscana, più precisamente nell’accogliente Città Portuale di Livorno, il 9 Marzo 1946, con la nascita di Roberto Chiesa.

Il Babbo di Roberto, Ivo Chiesa, era un operaio specializzato che lavorava come addetto alle lastre  in una vetreria, la sua Mamma, Giuseppina Giovannetti, aveva in comproprietà con la sorella un negozio di mercerie ubicato nel Rione Popolare Livornese denominato “Gigante”.

Roberto Chiesa dopo aver fatto le scuole medie e aver frequentato alcuni anni all’Istituto Tecnico Industriale, decise di andare a lavorare. 
Dopo varie esperienze entrò come saldatore in un Cantiere Navale dove rimase fino all’età di 26 anni
Seguirono altre esperienze lavorative fino a che non diventò responsabile dei venditori all’interno del Deposito della Yomo di Livorno.

Lo YogurtYomo” (Y = Yogurt e OMO = Omogeneo) era nato nel 1947 quando Dr. Leo Vesely fondo la “Yomo” dopo aver creato in Italia il primo yogurt a coagulo omogeneo (più cremoso).

Roberto, grande lavoratore, era impegnatissimo nel suo lavoro, seguendo non solo i venditori che all’alba uscivano per la distribuzione e rientravano a tarda sera, ma si occupava anche della parte amministrativa del movimento magazzino/vendite. 
Di tutta questa mole di lavoro non veniva però gratificato e nel 1968 decise di smettere di fare il dipendente e di trovare un’attività in proprio.

Roberto Chiesa da sempre è stato una “buona forchetta” e un “buongustaio”, ma non sapeva nulla di cucina o di altre faccende culinarie, comunque, nel 1969, quando capitò l’occasione di rilevare uno dei due Pastifici all’interno del Mercato Centrale di Livorno non si fece sfuggire l’occasione.  

Il “Mercato delle Vettovaglie” (anche Mercato Centrale o Mercato Coperto) di Livorno è una costruzione magnifica e maestosa, un vero gioiello in stile “Liberty”, ubicata sugli Scali Aurelio Saffi lungo il Fosso Reale della bella Città Toscana
La costruzione, realizzata velocemente (a un costo molto importante per l’Epoca 4 milioni di Lire) tra il 1889 e il Marzo del 1894 quando venne inaugurata. 
L’opera vide come Direttore dei Lavori l’Architetto Angiolo Badaloni, a quel tempo Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Il “Mercato delle Vettovaglie”, con la sua straordinaria copertura metallica, realizzata dalla Fonderia Gambaro, che allora aveva Sede in Via delle Cateratte, è il più grande e affascinante Mercato Coperto d’Europa
Un grande Salone Centrale e due più piccoli, tutti collegati da due gallerie con volte a botte e cassonetti. 
Un Ingresso Principale, sugli Scali Aurelio Saffi, e altri quattro ingressi laterali. 
Una capacità di più di 200 attività commerciali, tra banchi e botteghe. 
Sopra le botteghe Saloni e Magazzini, sotto il piano pavimento ben 92 Cantine a cui si accede attraverso due ingressi con scale o da quello diretto dal Fosso Reale.

Il “Mercato delle Vettovaglie” è da sempre il punto nevralgico per gli approvvigionamenti alimentari dei Livornesi e non solo.

Ma torniamo a Roberto Chiesa che rilevò, a costo di grandi sacrifici, con moltissime cambiali, il Pastificio all’interno del “Mercato delle Vettovaglie”. 
Roberto non si perdette d’animo, felice di avere un lavoro tutto suo, “si gettò nella mischia”: 
anni di durissimo lavoro, con tanta voglia di fare al meglio la sua pasta fresca.
Un piccolo aiuto arrivò anche dalla fortuna, non molto tempo dopo la sua apertura l’unico altro pastificio del Mercato, il “Pastificio Costa”, per motivi familiari improvvisamente chiuse e tutto il lavoro si riversò da Roberto Chiesa.

Dopo un certo periodo di fidanzamento nel 1973 Roberto Chiesa convolò a nozze con Salvatorica Sanna, che lavorava a Livorno come parrucchiera ed era originaria della Sardegna, anche Lei da subito fu coinvolta nel Pastificio.

Il 26 Giugno 1980 ai Coniugi Chiesa nacque il figlio Valerio.

Valerio Chiesa è cresciuto tra il “profumo della pasta fresca e le nuvole di polvere di farina”. 
Dopo le Scuole Elementari e le Medie, nel 1995 è entrato a lavorare, a solo 15 anni, nel Pastificio di Famiglia.

Ma Valerio che era ed è un ragazzo estremamente intelligente e molto sensibile, con un grande cuore e con un animo romantico, aveva una passione innata, quella del Mondo dello Spettacolo e in particolare dello “Spettacolo più bello del Mondo”: il Circo.
Nel 1986 Valerio ha conosciuto, grazie al Professore Aimone Guidi, Moira Orfei che con il suo Circo era a Livorno
Valerio a soli 6 anni si è “innamorato” del personaggio, anni dopo ciò avrà delle conseguenze.

Miranda Orfei (19312015), da tutti conosciuta con il suo nome d’arte Moira Orfei, è stata la “Regina del Circo”. 
Cavallerizza già a 6 anni, poi acrobata, trapezista, domatrice e attrice, con la sua personalità eccentrica ed esuberante era il simbolo stesso del Circo in Italia e nel Mondo.

Valerio Chiesa crescendo iniziò a fare particolarmente bene l’imitazione di Moira Orfei, prima alle festicciole, poi da più grande, su sollecitazione di Moira stessa (quando si trovava a Livorno,  andava sempre a comprare la pasta fresca al loro negozio) che apprezzava un imitatore così bravo.

Nel 2008 Valerio Chiesa si trovava in vacanza al Villaggio Valtur di Agadir, in Marocco, e per quelle combinazioni che ti possono cambiare la vita, venuto a mancare improvvisamente l’animatore del Villaggio, Valerio subentrò con tutta la sua simpatia. 
Un grande successo per le sue imitazioni e non solo che lo fecero stare a lavorare 6 mesi ad Agadir e tre mesi al Villaggio Valtur alle Maldive, nella splendida Isola Resort di Mahureva.

Rientrato a casa, sull’onda del successo Valerio è stato ospite con Moira Orfei in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. 
Un sincero legame affettivo, molto stretto, quello tra Valerio e Moira, consolidato attraverso un’amicizia durata anni. 

Dopo tante soddisfazioni, nel 2009, Valerio però ha deciso che era venuto il momento di dedicarsi a tempo pieno al Pastificio di Famiglia.
Ha lavorato e studiato moltissimo, si è buttato nel campo anche della sperimentazione e della creatività, voleva essere il numero uno. 
Ecco che sono nati i suoi “Girasoli”, da subito un grande successo, fatti uno ad uno con un “coppapasta”, appositamente realizzato, con una forma ovale di 10 x 8 cm. da un Ingegnere di Genova, e che vengono ripieni con delizie diverse che vanno dagli scampi ai funghi porcini e moltissimo altro.

Poi Valerio ha introdotto anche altre tipologie di Pasta Fresca come i “Tagliolini al peperoncino” la “Pasta al nero di seppia”, quella alle “Farine di castagne”, tutte prodotte con materie prime super selezionate e di altissima qualità.

Ma la realizzazione più “affascinante” che ha dato al Maestro Pastaio Valerio Chiesa una grande visibilità e una grande fama Internazionale è sicuramente “The King Gold”.
The King Gold” è un “magico tortello” fatto con una pasta finissima tirata a mano che risplende come il sole grazie alle microparticelle di “oro 23 carati” inserite nell’impasto. 
Anche il ripieno è estremamente prezioso essendo composto da foie gras, ricotta e tartufo nero Prestige.

L’idea è venuta a Valerio in omaggio al grande Maestro Gualtiero Marchesi (19302017) e al suo memorabile “Risotto allo zafferano con foglia d’oro”. 
Ci sono voluti 6 lunghi anni di studio, di prove, investimenti e di tenace volontà per arrivare alla realizzazione di un “fantastico tortello” come “The King Gold”.
Anche la confezione di una tale meraviglia ha avuto la necessità, trattandosi di un prodotto fresco, di particolari attenzioni e di un packaging fuori dal comune ed esclusivo
La soluzione è stata trovata grazie anche alla Ditta Orvem 1981 di Milano.

Valerio Chiesa dice sempre
The King Gold è come un figlio che produco e vendo per emozionare me stesso e tutti i miei clienti”.

A Valerio viene sempre il nodo alla gola quando ricorda la telefonata del compianto Maestro Gualtiero Marchesi che volle congratularsi con lui per questo eccezionale prodotto.

Tali e tanti successi hanno valso al “Pastificio Chiesa” e a tutti i membri della Famiglia una numerosa serie di importanti Premi e Riconoscimenti

Recentemente, Sabato 13 Ottobre 2018 al mattino, il “Pastificio Chiesa” ha inaugurato la sua rinnovata sede (con il laboratorio a vista) al “Mercato delle Vettovaglie” con una grande festa che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Vescovo di Livorno, Simone Giusti, del “miticoGiovanni Rana e signora, dell’Assessore per il Commercio e l’Artigianato del Comune di Livorno Paola Baldari e della Responsabile dell’Ufficio di Direzione del Mercato Centrale Nella Benfatto

Presenti anche due eccezionali e affascinanti Chef che con la loro esperienza e bravura fanno onore alla Cucina: Paola Picchi e Maria Probst.

Un super emozionato Valerio Chiesa, insieme ai suoi genitori Roberto e Salvatorica, sono stati affettuosamente e letteralmente soffocati dagli applausi e dai baci dei numerosissimi presenti.

Dal 1969 ilPastificio Chiesa”, di Livorno, trasmette attraverso la straordinaria qualità della sua pasta fresca tutta l’esperienza e l’amore di tre generazioni.






"Mercato delle Vettovaglie" 1889 - 1894

"Mercato delle Vettovaglie" Maestoso e Magnifico

"Mercato delle Vettovaglie" una Vista Esterna

"Mercato delle Vettovaglie" una Vista Interna

Valerio Chiesa Imita Moira Orfei

"Pastificio Chiesa" Tradizione e Qualità

"The King Gold"

"Pastificio Chiesa" Miglior Azienda 2017

Riconoscimento a Roberto Chiesa

Riconoscimento a Salvatorica Sanna

Il Taglio del Nastro

Valerio Chiesa Intervista Roberto Chiesa

Giovanni Rana e Signora tra il Pubblico

Maria Probst, Giovanni Rana, Paola Picchi

Valerio Chiesa e Giorgio Dracopulos