Ha da poco riaperto, dopo le vacanze invernali, uno dei Ristoranti mitici della ristorazione Italiana e mondiale, Lorenzo a Forte dei Marmi in Provincia di Lucca. Il suo Patron porta un nome illustre, uguale a quello del suo famoso prozio, una delle espressioni più fulgide della pittura del Novecento Italiano, Lorenzo Viani.
Il famoso pittore Lorenzo Viani nasce a Viareggio nel 1882, cresce nella Villa Reale di Viareggio, suo padre lavora per Don Carlos Di Borbone il proprietario, è già un ribelle dallo spirito artistico, abbandona le elementari dopo la terza classe, preferendo dedicarsi a lunghe passeggiate per i boschi e la spiaggia, successivamente, a causa del licenziamento del padre, conosce la crudezza della vita affrontata in miseria. Nel 1893 entra, come garzone, nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, e per diversi anni, ciò gli permetterà di frequentare i personaggi più disparati, come poi soleva dire spesso: “Prima di averli disegnati questi visi acciabattati ………. li ho mantrugiati”. Durante questo periodo conosce importanti personaggi, tra i quali Menotti Garibaldi, Giacomo Puccini, Gabriele D’Annunzio e il Pittore Livornese Plinio Nomellini (1866/1943), quest’ultimo lo spinge ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti “A. Passaglia” di Lucca, dal 1900 al 1903, qui, amicizie irrequiete, lo trascineranno a frequentare un gruppo anarchico. Nel 1904 viene ammesso alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove seguirà i corsi di Professori del livello di Arturo Calosci e Giovanni Fattori, poi gli anni intensi di lavoro che lo porteranno ad esporre le sue opere in molte Città d’Italia e in Francia, a Parigi, dove soggiornerà anche per circa un anno. Dal 1916 al 1919, richiamato, parteciperà con patriottismo alla Prima Guerra Mondiale; il due marzo del diciannove si sposa a Viareggio con Giulia Giorgetti, trasferendosi poi a Montecatini Terme (Pt), dove la moglie svolge la professione di maestra elementare. Negli anni successivi, oltre a lavorare intensamente, accrescendo la sua fama, collaborerà con i Giornali Milanesi “Il Popolo d’Italia” e “Corriere della Sera”, dirigendo anche la rivista “Riviera Versiliese”. Anni di fervore e amore incondizionato per la Patria, in cui terrà rapporti sempre più stretti con Gabriele D’Annunzio, i Futuristi e con molti illustri personaggi del tempo. Ma, purtroppo, in quegli anni si ammalerà anche di asma, malattia che il due novembre del 1936, il giorno successivo al suo 54° compleanno, lo porterà alla morte per collasso cardiaco, mentre lavora ad Ostia. Il 3 novembre, a Viareggio, tutti i suoi concittadini, e non solo, gli renderanno omaggio con un plebiscito collettivo di cordoglio, affetto e rimpianto. Viani ebbe tre figli, Omelia, Mila e Franco, quest’ultimo morrà giovanissimo, all’età di 16 anni, lasciando dietro di sé tracce indelebili della sua già grande vena poetica; ebbe anche tre fratelli uno di loro, Mariano Viviani, mise al mondo Mameli Viani, quest’ultimo è il padre di Mirella e del nostro Lorenzo.
Lorenzo Viani, Patron del Ristorante Lorenzo, discendendo da una famiglia così importante, non poteva certo esimersi dal diventare un personaggio di fama mondiale. Nasce a Lido di Camaiore (Lu), nel 1940, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, dopo le scuole dell’obbligo studia per Computista Commerciale, nato in un Paese sul mare è naturale che lavori l’estate come Bagnino, alto slanciato con i capelli mossi e con quel suo fare elegante ha già il fascino del successo. Fino ai 20 anni gioca anche molto bene a calcio come semiprofessionista. Poi, dopo il servizio militare, la zia Tita Borghigiani, proprietaria di una importante catena alberghiera con strutture, tra le altre, a Firenze, Cervinia e al Lido di Venezia, lo prende a lavorare con sé, è il trampolino di lancio nel mondo della accoglienza e della ristorazione. Successivamente, dal 1965, per 11 anni lavora nella cucina del Ristorante di un piccolo albergo di Viareggio: è da subito un successo, un pienone sempre. Nel 1975, con Mauro Carmignani del Ristorante La Lanterna, apre un bel Locale a Lido di Camaiore, che terrà per 5 anni, Il Sole Verde, poi nel 1980, a Forte dei Marmi (Lu), inaugura la sua ricercata Trattoria, dandole il suo nome “Lorenzo”. E’ una rapida escalation, che lo porterà al raggiungimento di una infinità di premi e di riconoscimenti da tutto il mondo, tra cui spicca la “Stella” della Guida Michelin.
Il Ristorante Lorenzo, è in Via Carducci al numero civico 61, una delle strade principali di Forte dei Marmi, già dall’esterno si nota per la sua eleganza. Attraverso la porta automatica a vetri si entra nell’ingresso/salottino, appena rinnovato negli arredi, sulla destra la prima saletta con la bella e luminosa vetrina con dei ricercati liquori, poi la seconda sala dove si affaccia anche la cucina a vista, infine, attraverso un’altra porta automatica a vetri, si accede all’ultima sala che può fungere anche per il servizio ai fumatori. Una quindicina di comodi tavoli, per una cinquantina di coperti, signorile l’apparecchiatura, molto fascinose le sedute (preziose poltroncine di cuoio intrecciato dal colore caldo e vissuto), tutto intorno fiori, importanti quadri e sculture, quest’ultime anche su alcuni tavoli, i colori sono tenui e avvolgenti. Il Locale rispecchia perfettamente l’animo artistico del proprietario, qui regna il bello e l’eleganza. Lorenzo è un grande maestro, un eccezionale professionista, la sua persona è onnipresente, unico e signorile il suo modo di accogliere ed assistere tutti i suoi clienti, anche sedendosi con naturalità e molta familiarità ai tavoli. Il personale è attento, professionale e premuroso, Libero Musetti (vedi foto sotto), bravo ed esperto Sommelier, ha il difficile compito di illustrare l’imponente Carta dei Vini “Edizione 51”, che in realtà sono due, una per l’Italia e una per l’Estero, per un totale di più di 1600 Etichette, quasi equamente divise. In ambedue, sulla prima pagina, spicca una frase tradotta da Salvatore Quasimodo e tratta dalle Odi di Alceo (poeta Greco vissuto nel VI Secolo a.C.): ….. “O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte, perché il figlio di Zeus e di Sémele diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori " …… . Interessante la visita alla Cantina, i Vini disponibili sono il frutto di una accurata ed esperta selezione, ampia la scelta per annate, quantità e formati, moltissime le rarità, anche del 1880, i nomi sulle bottiglie sono quelli che animano i sogni degli appassionati, c’è tutto il meglio della produzione mondiale. Ci sono poi le Carte specifiche per i “Liquori e Distillati” e per i “Caffè”.
In Cucina, da ventisette anni, c’è il grande Chef Gioacchino Pontrelli (con Lorenzo e il sottoscritto nella foto in alto), era giovanissimo quando arrivò nel 1984.
Ma veniamo alla degustazione fatta: il Menù ha un’ampia scelta di preparazioni sia nel percorso di “Mare” che in quello di “Terra”. Sul tavolo i buoni panini della casa ai diversi sapori (noci, sesamo, pistacchio e olive), insieme ad un raro pane casereccio il cui ottimo profumo e sapore riaccende ricordi di un tempo lontano. In accompagnamento è stata stappata una bottiglia di “Sarticola” Vermentino Colli di Luni 2008 D.O.C. (100% Vermentino) dell’Azienda Ottaviano Lambruschi di Castel Nuovo Magra, La Spezia.
- Mozzarella di bufala del Caseificio Rivabianca (Cooperativa Allevatori della Piana di Paestum) di Salerno;
- Fantasia di Crudo: carpacci di mormora e di marianna con sale speziato, filetto di triglia, tartare di gallinella e scorfano, tartare di tonno nostrano con sfilacciatura di sedano, gambero rosso e scampo di Porto Ercole (Gr);
- Capesanta appena scottata con tartufo su millefoglie di purea di patate;
- Filetti di triglie gratinati con baccelli e pomodorini;
- Risottino con fiori di zucca e gamberi rossi gratinati al profumo di maggiorana;
- Filetto di rombo chiodato scottato ai due sedani con tortino di melanzane;
- Cremoso di frutto della passione con spuma allo Champagne;
- Pasticceria della casa;
- Ciliegie del Cile.
La freschezza e la grande qualità della materia prima, oltre alla sapiente Arte Culinaria, fatta di conoscenze profonde e tradizione, hanno reso straordinaria la degustazione.
Stare ad ascoltare Lorenzo Viani che racconta il suo grande amore per l’Arte e la Poesia (come quelle bellissime di Franco Viani che ha fatto stampare nel Libro “I Gridi di un Solitario”), della sua meravigliosa collezione di quadri, dell’amore per il bello, vi affascinerà nello stesso modo in cui racconta gli innumerevoli episodi della sua vita di Ristoratore, delle casualità che hanno fatto nascere spontaneamente i suoi piatti più famosi come le “bavette al pesce” (cucinate in padella) o di come è costantemente alla ricerca puntigliosa di prodotti eccellenti da proporre ai suoi clienti, fino agli aneddoti della serie infinita di personaggi famosi che sono venuti a mangiare da lui. Oggi Lorenzo è un famoso personaggio della Gastronomia mondiale, molto intensa anche la sua attività di consulente, in particolare, in questi ultimissimi anni, ha stretto una collaborazione con Giorgio Armani, aprendo con lui splendidi Locali, nel cuore commerciale di New York a Manhattan nella Fifth Avenue (Quinta Strada) e nella Torre Burj Dubai, oggi ribattezzata Burj Khalifa (alta 820 metri) a Dubai negli Emirati Arabi, prossimamente anche in un super lussuoso nuovo Hotel nel centro di Milano.
Dopo essere stato così bene non è stato facile accomiatarsi dalla piacevolissima compagnia del mitico Lorenzo Viani, Gentleman della Ristorazione mondiale e Patron del Ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi (Lu): sicuramente, come me, non vedrete l’ora di poter tornare a trovarlo.
Ristorante Lorenzo
Via Carducci, 61
Forte dei Marmi (Lucca)
Tel. 0584 89671
www.ristorantelorenzo.com/ita/home/Il famoso pittore Lorenzo Viani nasce a Viareggio nel 1882, cresce nella Villa Reale di Viareggio, suo padre lavora per Don Carlos Di Borbone il proprietario, è già un ribelle dallo spirito artistico, abbandona le elementari dopo la terza classe, preferendo dedicarsi a lunghe passeggiate per i boschi e la spiaggia, successivamente, a causa del licenziamento del padre, conosce la crudezza della vita affrontata in miseria. Nel 1893 entra, come garzone, nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, e per diversi anni, ciò gli permetterà di frequentare i personaggi più disparati, come poi soleva dire spesso: “Prima di averli disegnati questi visi acciabattati ………. li ho mantrugiati”. Durante questo periodo conosce importanti personaggi, tra i quali Menotti Garibaldi, Giacomo Puccini, Gabriele D’Annunzio e il Pittore Livornese Plinio Nomellini (1866/1943), quest’ultimo lo spinge ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti “A. Passaglia” di Lucca, dal 1900 al 1903, qui, amicizie irrequiete, lo trascineranno a frequentare un gruppo anarchico. Nel 1904 viene ammesso alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove seguirà i corsi di Professori del livello di Arturo Calosci e Giovanni Fattori, poi gli anni intensi di lavoro che lo porteranno ad esporre le sue opere in molte Città d’Italia e in Francia, a Parigi, dove soggiornerà anche per circa un anno. Dal 1916 al 1919, richiamato, parteciperà con patriottismo alla Prima Guerra Mondiale; il due marzo del diciannove si sposa a Viareggio con Giulia Giorgetti, trasferendosi poi a Montecatini Terme (Pt), dove la moglie svolge la professione di maestra elementare. Negli anni successivi, oltre a lavorare intensamente, accrescendo la sua fama, collaborerà con i Giornali Milanesi “Il Popolo d’Italia” e “Corriere della Sera”, dirigendo anche la rivista “Riviera Versiliese”. Anni di fervore e amore incondizionato per la Patria, in cui terrà rapporti sempre più stretti con Gabriele D’Annunzio, i Futuristi e con molti illustri personaggi del tempo. Ma, purtroppo, in quegli anni si ammalerà anche di asma, malattia che il due novembre del 1936, il giorno successivo al suo 54° compleanno, lo porterà alla morte per collasso cardiaco, mentre lavora ad Ostia. Il 3 novembre, a Viareggio, tutti i suoi concittadini, e non solo, gli renderanno omaggio con un plebiscito collettivo di cordoglio, affetto e rimpianto. Viani ebbe tre figli, Omelia, Mila e Franco, quest’ultimo morrà giovanissimo, all’età di 16 anni, lasciando dietro di sé tracce indelebili della sua già grande vena poetica; ebbe anche tre fratelli uno di loro, Mariano Viviani, mise al mondo Mameli Viani, quest’ultimo è il padre di Mirella e del nostro Lorenzo.
Lorenzo Viani, Patron del Ristorante Lorenzo, discendendo da una famiglia così importante, non poteva certo esimersi dal diventare un personaggio di fama mondiale. Nasce a Lido di Camaiore (Lu), nel 1940, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, dopo le scuole dell’obbligo studia per Computista Commerciale, nato in un Paese sul mare è naturale che lavori l’estate come Bagnino, alto slanciato con i capelli mossi e con quel suo fare elegante ha già il fascino del successo. Fino ai 20 anni gioca anche molto bene a calcio come semiprofessionista. Poi, dopo il servizio militare, la zia Tita Borghigiani, proprietaria di una importante catena alberghiera con strutture, tra le altre, a Firenze, Cervinia e al Lido di Venezia, lo prende a lavorare con sé, è il trampolino di lancio nel mondo della accoglienza e della ristorazione. Successivamente, dal 1965, per 11 anni lavora nella cucina del Ristorante di un piccolo albergo di Viareggio: è da subito un successo, un pienone sempre. Nel 1975, con Mauro Carmignani del Ristorante La Lanterna, apre un bel Locale a Lido di Camaiore, che terrà per 5 anni, Il Sole Verde, poi nel 1980, a Forte dei Marmi (Lu), inaugura la sua ricercata Trattoria, dandole il suo nome “Lorenzo”. E’ una rapida escalation, che lo porterà al raggiungimento di una infinità di premi e di riconoscimenti da tutto il mondo, tra cui spicca la “Stella” della Guida Michelin.
Il Ristorante Lorenzo, è in Via Carducci al numero civico 61, una delle strade principali di Forte dei Marmi, già dall’esterno si nota per la sua eleganza. Attraverso la porta automatica a vetri si entra nell’ingresso/salottino, appena rinnovato negli arredi, sulla destra la prima saletta con la bella e luminosa vetrina con dei ricercati liquori, poi la seconda sala dove si affaccia anche la cucina a vista, infine, attraverso un’altra porta automatica a vetri, si accede all’ultima sala che può fungere anche per il servizio ai fumatori. Una quindicina di comodi tavoli, per una cinquantina di coperti, signorile l’apparecchiatura, molto fascinose le sedute (preziose poltroncine di cuoio intrecciato dal colore caldo e vissuto), tutto intorno fiori, importanti quadri e sculture, quest’ultime anche su alcuni tavoli, i colori sono tenui e avvolgenti. Il Locale rispecchia perfettamente l’animo artistico del proprietario, qui regna il bello e l’eleganza. Lorenzo è un grande maestro, un eccezionale professionista, la sua persona è onnipresente, unico e signorile il suo modo di accogliere ed assistere tutti i suoi clienti, anche sedendosi con naturalità e molta familiarità ai tavoli. Il personale è attento, professionale e premuroso, Libero Musetti (vedi foto sotto), bravo ed esperto Sommelier, ha il difficile compito di illustrare l’imponente Carta dei Vini “Edizione 51”, che in realtà sono due, una per l’Italia e una per l’Estero, per un totale di più di 1600 Etichette, quasi equamente divise. In ambedue, sulla prima pagina, spicca una frase tradotta da Salvatore Quasimodo e tratta dalle Odi di Alceo (poeta Greco vissuto nel VI Secolo a.C.): ….. “O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte, perché il figlio di Zeus e di Sémele diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori " …… . Interessante la visita alla Cantina, i Vini disponibili sono il frutto di una accurata ed esperta selezione, ampia la scelta per annate, quantità e formati, moltissime le rarità, anche del 1880, i nomi sulle bottiglie sono quelli che animano i sogni degli appassionati, c’è tutto il meglio della produzione mondiale. Ci sono poi le Carte specifiche per i “Liquori e Distillati” e per i “Caffè”.
In Cucina, da ventisette anni, c’è il grande Chef Gioacchino Pontrelli (con Lorenzo e il sottoscritto nella foto in alto), era giovanissimo quando arrivò nel 1984.
Ma veniamo alla degustazione fatta: il Menù ha un’ampia scelta di preparazioni sia nel percorso di “Mare” che in quello di “Terra”. Sul tavolo i buoni panini della casa ai diversi sapori (noci, sesamo, pistacchio e olive), insieme ad un raro pane casereccio il cui ottimo profumo e sapore riaccende ricordi di un tempo lontano. In accompagnamento è stata stappata una bottiglia di “Sarticola” Vermentino Colli di Luni 2008 D.O.C. (100% Vermentino) dell’Azienda Ottaviano Lambruschi di Castel Nuovo Magra, La Spezia.
- Mozzarella di bufala del Caseificio Rivabianca (Cooperativa Allevatori della Piana di Paestum) di Salerno;
- Fantasia di Crudo: carpacci di mormora e di marianna con sale speziato, filetto di triglia, tartare di gallinella e scorfano, tartare di tonno nostrano con sfilacciatura di sedano, gambero rosso e scampo di Porto Ercole (Gr);
- Capesanta appena scottata con tartufo su millefoglie di purea di patate;
- Filetti di triglie gratinati con baccelli e pomodorini;
- Risottino con fiori di zucca e gamberi rossi gratinati al profumo di maggiorana;
- Filetto di rombo chiodato scottato ai due sedani con tortino di melanzane;
- Cremoso di frutto della passione con spuma allo Champagne;
- Pasticceria della casa;
- Ciliegie del Cile.
La freschezza e la grande qualità della materia prima, oltre alla sapiente Arte Culinaria, fatta di conoscenze profonde e tradizione, hanno reso straordinaria la degustazione.
Stare ad ascoltare Lorenzo Viani che racconta il suo grande amore per l’Arte e la Poesia (come quelle bellissime di Franco Viani che ha fatto stampare nel Libro “I Gridi di un Solitario”), della sua meravigliosa collezione di quadri, dell’amore per il bello, vi affascinerà nello stesso modo in cui racconta gli innumerevoli episodi della sua vita di Ristoratore, delle casualità che hanno fatto nascere spontaneamente i suoi piatti più famosi come le “bavette al pesce” (cucinate in padella) o di come è costantemente alla ricerca puntigliosa di prodotti eccellenti da proporre ai suoi clienti, fino agli aneddoti della serie infinita di personaggi famosi che sono venuti a mangiare da lui. Oggi Lorenzo è un famoso personaggio della Gastronomia mondiale, molto intensa anche la sua attività di consulente, in particolare, in questi ultimissimi anni, ha stretto una collaborazione con Giorgio Armani, aprendo con lui splendidi Locali, nel cuore commerciale di New York a Manhattan nella Fifth Avenue (Quinta Strada) e nella Torre Burj Dubai, oggi ribattezzata Burj Khalifa (alta 820 metri) a Dubai negli Emirati Arabi, prossimamente anche in un super lussuoso nuovo Hotel nel centro di Milano.
Dopo essere stato così bene non è stato facile accomiatarsi dalla piacevolissima compagnia del mitico Lorenzo Viani, Gentleman della Ristorazione mondiale e Patron del Ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi (Lu): sicuramente, come me, non vedrete l’ora di poter tornare a trovarlo.
Ristorante Lorenzo
Via Carducci, 61
Forte dei Marmi (Lucca)
Tel. 0584 89671