domenica 22 agosto 2010

“Not Only Wine”, una bellissima serata nel magnifico parco della Tenuta di Poggio a San Miniato (PI).

Mercoledì 28 Luglio 2010, sono stato invitato a partecipare ad una bella serata alla Tenuta di Poggio, Azienda Agricola Cosimo Maria Masini, a San Miniato in Provincia di Pisa. Una interessantissima occasione, un incontro denominato “Not Only Wine” (Non Solo Vino), per potersi confrontare con importanti personaggi del mondo del vino, della cultura, del giornalismo e della scienza su di un tema attuale e “scottante”: la Biodinamica. Per “Agricoltura Biodinamica” si intende un metodo di coltura fondato su di una visione spirituale, “Antropomorfica”del mondo (da “Antroposofia”, dal greco antico “ànthropos”= uomo e “sophìa”= conoscenza), un particolare ragionamento spirituale e filosofico la cui paternità è da attribuire al Filosofo e Esoterista Austriaco Rudolf Steiner (1861-1925). Egli sosteneva l’esistenza di metodi sostenibili per la produzione agricola, in particolare per il cibo, questi dovevano obbligatoriamente rispettare l’ecosistema terrestre, considerando, come un unico sistema vitale, il suolo e la vita che si sviluppa su di esso. Fare una forma di agricoltura sostenibile o etica, in modo da lasciare rigenerare il terreno, senza sfruttarlo in modo esasperato e senza ridurlo ad un deserto. Questo sistema include anche l’idea di un’ Agricoltura Biologica, meglio definita Organica o Ecologica, che sfrutta la natura e la fertilità della terra esclusivamente con interventi limitati e compatibili, al fine di conservare tutte le sostanze originali che compongono il terreno, non inquinando con nessun tipo di prodotti chimici. L’Agricoltura Biologica è severamente regolamentata, in Europa, dal 1991. L’incontro è stato molto ben organizzato, nel magnifico giardino della Tenuta di Poggio, antica e maestosa Villa, appartenuta un tempo ai Bonaparte, da cui si gode un eccezionale panorama sulla Valle dell’Arno e delle colline di San Miniato. Dopo il caloroso benvenuto e l’introduzione della gentilissima padrona di casa, l’ Avvocato Maria Paoletti Masini (vedi foto in alto) e di suo figlio Cosimo, si è acceso un dibattito di grande livello, tra i molti interventi qualificati quello della Presidente Regionale della Toscana di “Slow Food”, Raffaella Grana, e del Professore Nuti, che ha approfondito: “La Biodinamica da pratica esoterica a pratica applicata”.
Marco Paolo Nuti è Docente Ordinario di Microbiologia Agraria alla Facoltà di Agraria dell’Università Di Pisa, questa illustre e storica Facoltà, fondata nel 1844, è stata la prima istituzione universitaria di studi agrari nel mondo, ed ha annoverato tra i suoi insegnanti grandi scienziati come il Marchese Cosimo Ridolfi.
A conferma della scelta biodinamica e biologica dell’Azienda Cosimo Maria Masini, successivamente, si è svolta un “vera cena a chilometri zero” con l’uso esclusivo di prodotti dell’Azienda stessa, le preparazioni sono state affidate alla felice ed esperta mano dello Chef Paolo Fiaschi del Ristorante Papaveri e Papere di San Miniato (PI). Le portate sono state accompagnate dai vini di Casa, curati dall’Enologo Cipriano Barsanti, dai Bianchi “Annick” e “Dafne”, I.G.T. Toscana, e dai Rossi “Nicole”, “Nicolò” e “Cosimo”, I.G.T. Toscana, e dal Vin Santo “Fedardo”, Chianti D.O.C.. In tavola il prezioso (solo 200 bottiglie) Olio Extravergine d’Oliva Mignola in Purezza, ottenuto direttamente dalla spremitura delle olive unicamente con procedimenti meccanici. La Cultivar Mignola Sanminiatese è molto rara ed è anche ricca di Vitamina E.
Veniamo alla cena:
- Panzanella croccante dell’orto con pane fatto in Casa;
- Tortelli ripieni di piccione con vellutata di pomodoro;
- Tagliatelle con melanzane affumicate e pomodori ciliegini;
- Faraona disossata cotta nelle foglie di cavolo con zucchine e peperoni friggitelli (o friarielli);
- Zabaione, in quantità ridotta data la piccola produzione giornaliera di uova (una cena a km. 0 senza compromessi);
- Pane e marmellata.
L’Azienda Cosimo Maria Masini appartiene al selezionatissimo gruppo di VignaioliLa Renaissance”, fondato nel 2001 da Nicolas Joly, viticoltore ed enologo, titolare dello Chateau De La Roche Aux Moines a Savennières in Francia, produttore di uno straordinario vino bianco, il “Clos de la Coulée de Serrant”, e che raccoglie solo 160 Aziende in tutto il Mondo, esse sono l’espressione più sincera e attenta nella cura e nella produzione del Vino, tutte sono vincolate ad una severa “Carta di Qualità”. In Italia gli associati sono 30. Anche in questa occasione, dove il dibattito e la cena sono stati spunto di riflessione, questa bella Azienda della Famiglia Masini, si è dimostrata fedele ai suoi principi: “Lavorare quotidianamente a stretto contatto con la Natura, osservandola, interpretandola e soprattutto rispettandola con una grande umiltà”.
PS. A Cosimo Maria Masini e alla sua gentile signora affettuosi e sinceri rallegramenti per la nascita, il 12 di Luglio 2010, di Ruben.
Azienda Cosimo Maria Masini
Tenuta di Poggio
Via Poggio al Pino , 16
San Miniato (Pisa)
http://www.cosimomariamasini.it/












mercoledì 18 agosto 2010

RISTORANTE GOLDEN DEL PORTO TURISTICO CALA DE’ MEDICI, LA VIDEO INTERVISTA ALLA CHEF MARCO NARDI.

Al Ristorante Golden del Porto Turistico Cala de’ Medici di Rosignano Solvay, in Provincia di Livorno, notoriamente conosciuto come “Il Porto del Gusto”, è approdato un nuovo e bravo Executive Chef, Marco Nardi (potete trovare una sua dettagliata biografia nell’archivio di questo Blog). Conosco da molti anni questo Cuoco autodidatta che ha sempre saputo interpretare la cucina tradizionale in maniera sincera, alle spalle ha una lunga esperienza maturata in Locali importanti della Costa Etrusca, Lo Scoglietto, La Torre Medicea, Il Calidario e La Barcaccina, dove ha ottenuto, negli anni, molti riconoscimenti. Non potevo esimermi, vista l’importanza del Ristorante Golden, di andare a trovarlo.
Per poter vedere sul nuovo sito “ La Tavolozza del Gusto in Video” l’esclusiva intervista concessami, potete cliccare sul Link qui sotto:

http://vimeo.com/14233048

Ristorante Golden
Porto Turistico Cala de’ Medici
Viale Trieste, 142 Rosignano Solvay (Livorno)
Tel. 0586 795211
http://www.portodelgusto.net/

domenica 15 agosto 2010

TRATTORIA NONNA ISOLA A CASTIGLIONCELLO (LI), LA VIDEO INTERVISTA ALLO CHEF ENRICO FACCENDA.

Quando scrissi l’articolo (lo potete trovare nell’ archivio di questo Blog) sulla lunga tradizione di ospitalità unita alla straordinaria cucina di mare della Trattoria Nonna Isola di Castiglioncello, in Provincia di Livorno, sottolineai la grande passione e l’accurata ricerca della qualità del suo Patron Chef Enrico Faccenda. Sono tornato ad intervistarlo per farvi raccontare, dalle immagini e dalla sua viva voce, quanto avevo cercato di trasmettervi con il mio articolo.
Potete vedere la video intervista sul nuovo sito della “Tavolozza del Gusto in Video” cliccando sul Link qui sotto :

http://vimeo.com/14099306

Trattoria Nonna Isola
Via Aurelia, 558 Loc. Portovecchio
Castiglioncello (Livorno)
Tel. 0586 753800
enrico.faccenda@gmail.com
http://www.nonnaisola.it/

giovedì 12 agosto 2010

Laboratorio di Slow Food e Giovanni Cannas, per una serata dedicata ai Formaggi, al Porto del Gusto di Cala de’ Medici a Rosignano Solvay (LI).

La Storia del formaggio è legata a doppio filo con quella del latte e, tutte e due, si legano con nodi molto stretti, alla storia dell’uomo fin dai primordi, quando ci furono i primi tentativi di addomesticare gli animali. Stiamo parlando di 18000 anni fa, ma ovviamente, parlando di epoche così lontane, ci mancano delle certezze. Bisogna arrivare al 7000 a.C. per avere qualche dato più sicuro, infatti, a quel tempo, le popolazioni nomadi dell’Asia portarono i loro usi e le loro mandrie in Europa. La nascita dei formaggi derivò dalla necessità di conservare l’eccedenza di produzione di latte; si passò dalla produzione di bevande acidificate a quella dei formaggi, nacque così l’arte della caseificazione e le prime realizzazioni a pasta fresca e molle. In principio venne usato esclusivamente latte di pecora e capra, ci vollero i Romani, al solito bravi in tutto, per perfezionare le tecniche casearie dei Greci, essi introdussero e diffusero per tutto l’Impero l’uso del latte vaccino. Roma aveva una predilezione per i formaggi, Virgilio ci ha tramandato che i Legionari avevano una razione giornaliera di pecorino di 27 grammi, e nel III secolo d.C. l’Imperatore Diocleziano regolamentò la vendita dei formaggi, imponendo che quello fresco fosse venduto avvolto in foglie e quello stagionato fosse salato in superficie. Nel Medioevo ci fu un periodo di decadimento per questo alimento, essendo generalmente considerato cibo per poveri, ma, grazie ai monaci che nei conventi continuarono a perfezionarne le tecniche, il formaggio tornò in auge, anche nelle mense dei nobili e dei ricchi già a partire dal 1200. Oggi ne esistono una infinità di tipologie in tutto il mondo, in Italia ci sono circa 400 Denominazioni di Origine Protetta (D.O.P.), ma molte altre sono in attesa del riconoscimento. Il nome formaggio deriva dalla parola greca “formos” che indicava, nell’antichità, il paniere di vimini dove veniva riposto il latte cagliato per dargli forma. Il formaggio, fondamentalmente costituito da acqua, grasso, proteine e sale, assume innumerevoli caratteristiche proprie e uniche nella varie tipologie, un alimento complesso, quindi, che ha accompagnato e accompagnerà l’uomo, continuando a regalargli una infinità di aromi e gusti. Sabato 24 Luglio 2010, al Porto Turistico Cala de’ Medici a Rosignano Solvay, in Provincia di Livorno, notoriamente conosciuto come il “Porto del gusto”, si è svolta una serata tutta dedicata al formaggio. Dalle 18.30 alle 20.00 l’ Associazione Internazionale Slow Food ha organizzato un tavolo laboratorio dal tema “Stagione del Pecorino”. Questo Sodalizio conosciutissimo e ben radicato sul territorio, diffonde la Cultura Alimentare e sviluppa l’educazione sensoriale e del gusto, oltre che promuovere la biodiversità, il tutto senza alcun fine di lucro. Massimo Bibbiani, Fiduciario della Condotta Slow Food Costa degli Etruschi, insieme ad uno dei Coordinatori Regionali dell’Associazione, Benedetto Squicciarini, hanno relazionato, con una ricca documentazione, e presentato tre tipi di Pecorino a latte crudo: Fresco, Semi Stagionato e Stagionato. I selezionatissimi formaggi erano produzione della Famiglia Rossi di Rosignano Marittimo (LI), prodotti con latte di pecore Massesi, razza autoctona Italiana, originaria della Valle del Forno sulle Apuane, particolarmente adatta alla produzione di latte. I Rossi sono originari della Frazione di Mommio del Comune di Fivizzano (MS), in Lunigiana, sull’Appennino Toscano, pastori da sempre, hanno tramandato da generazioni l’antica arte della pastorizia e della caseificazione. La simpatica degustazione dei pecorini è stata accompagnata da Annick I.G.T. Toscano Bianco (Chardonnay 70% e Sauvignon Blanc 30%) dell'Azienda Cosimo Maria Masini di San Miniato (PI).
Successivamente Giovanni Cannas (con me nella foto in alto), titolare della bella Azienda Fattoria “Lischeto”, Loc. San Giusto, Volterra (PI), ha preparato in diretta il Raviggiolo (o Ravaggiolo) con il latte fresco appena munto dalle sue pecore. Questo formaggio, uno dei più antichi, si ottiene aggiungendo al latte, appena scaldato, il caglio naturale liquido ed attendendo, pochi “magici” minuti, che avvenga la coagulazione. Cannas aveva portato prodotti per fare tre tipi di abbinamenti con il Raviggiolo: Miele di Millefiori dell’Apicoltura Dottor Pescia di Rosignano Marittimo (LI), Cioccolato fondente liquido dell’ Azienda Amedei, Alessio e Cecilia Tessieri, Loc. La Rotta Pontedera (PI), e il Pane Carasau, tipico Pane Sardo (lievito, sale, acqua e farina di semola di grano duro) originario della Barbagia, conosciuto anche col nome di “Carta Musica”. Per un paio di ore, mentre, grazie al prezioso e valido aiuto di Roberta Cini, venivano servite circa 200 porzioni ai vari sapori di Raviggiolo, Giovanni Cannas ed il sottoscritto, Giorgio Dracopulos Enogastronomo del Corriere del Vino, abbiamo intrattenuto i presenti con una breve storia dei formaggi, per poi passare a quella della Famiglia Cannas. Con alle spalle una tradizione secolare di pastorizia in Sardegna a Bitti (Nuoro), il centro più importante della Barbagia settentrionale, i Cannas sono arrivati i Toscana nel 1960, spinti dalla necessità di trovare pascoli sempre migliori per le loro pecore. Il primo ad arrivare fu Nonno Campus Diego, che scelse la zona di pascolo più adatta nel Volterrano, dopo un anno arrivò tutta la famiglia. Giovanni Cannas, nato a Volterra nel 1963, è da 20 anni alla guida della Fattoria “Lischeto”, e può essere soddisfatto dei grandi risultati ottenuti. Duecentocinquanta ettari, più di 800 pecore di razza Sarda, antica e autoctona della Sardegna, rustica e particolarmente produttiva, esclusivamente alimentate con foraggi propri e allevate allo stato semi brado, il Caseificio, l’Agriturismo, una produzione “biologica” di formaggi, salumi, olio extravergine, miele e carni di altissima qualità, tutta una serie di prodotti che hanno ottenuto numerosi attestati e riconoscimenti, non solo in Italia ma anche in Europa e negli Stati Uniti.
La serata è stata sicuramente un successo, il Porto Turistico Cala de’ Medici di Rosignano Solvay (LI) conferma costantemente la sua vocazione, mantenendo sempre fede al suo lodevole impegno di “Porto del Gusto”.


Formaggi della Famiglia Rossi
Via per Rosignano, 51
Rosignano Marittimo (LI)
Tel. 0586 792370

http://www.portodelgusto.com/
http://www.slowfoodtoscana.it/
http://www.cosimomariamasini.it/
http://www.agrilischeto.com/
http://www.dottorpescia.com/
http://www.amedei.com/





sabato 7 agosto 2010

VINO, TERRA E CIBO, UN INCONTRO ORGANIZZATO DALLA PRO LOCO DI ROSIGNANO MARITTIMO (LI) NELL’AMBITO DELLA 31a FESTA DEL VINO.

In cima ad una collina, a sud di Livorno, c’è Rosignano Marittimo, antico Borgo che domina, dai suoi 147 metri s.l.m., il territorio sottostante e il Mar Tirreno da cui dista solo 4 chilometri. Le sue origini risalgono a insediamenti Etruschi e successivamente Romani; prende il nome proprio da una Famiglia Romana, quella della "Gens Rasinia". Grazie alla sua posizione predominante sul territorio circostante, il Borgo, per secoli, è stato un importante centro commerciale e strategico/militare. Intorno al 1100, probabilmente, si può far risalire la costruzione del Castello, nel punto più elevato, che attraverso i secoli fu ampliato, e nel 1562, con la realizzazione delle belle Torri Medicee circolari, raggiunse il suo aspetto definitivo. All’interno della Rocca, in ottimo stato di conservazione, anche grazie ai recenti lavori di restauro e manutenzione svolti, si trova la Chiesa di Sant’ Ilario e un complesso di Palazzi appartenuti alle famiglie dei grandi latifondisti della zona: Bombardieri, Minghi, Vestrini e Marini. Proprio nel primo, il cinquecentesco Palazzo Bombardieri, ha sede, dal 1957, il Museo Archeologico che raccoglie i numerosi e preziosi reperti della Val di Cecina, dalla Preistoria al Medioevo.
Venerdì 9 Luglio 2010, nell’ambito delle numerose iniziative della Trentunesima Festa Del Vino, ben organizzata, come sempre, dall’Associazione Turistica Pro Loco Rosignano Marittimo, si è svolto, dalle ore 18,00 alle ore 20,00, nel piazzale interno del Castello, a pochi passi dalla suggestiva Porta sormontata dallo Stemma di Cosimo I de Medici, un interessante incontro dal nome: “Vino, Terra e Cibo”. Relatori: Adriana Pieroni, Sommelier F.I.S.A.R., Maurizio Fuselli, Titolare della Fattoria Terre del Marchesato di Bolgheri (LI), e il sottoscritto, Giorgio Dracopulos, Enogastronomo del Corriere del Vino. Dopo una breve mia introduzione/presentazione, Adriana Pieroni ha raccontato come è nata la sua passione per il mondo del Vino e ha dato molte delucidazioni a riguardo della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori di cui fa parte, successivamente ha ben illustrato i qualificati vitigni e vini che si ottengono dal nostro territorio. Maurizio Fuselli ha brevemente raccontato la storia della sua bella Azienda Vitivinicola, per poi descrivere il territorio e tutta la sua produzione, ha approfondito poi le peculiarità del suo ultimo straordinario prodotto, il primo Muffato di Bolgheri, Nobilis 2007, un risultato ottenuto con grande amore per la propria terra e anni di lavoro e costante impegno. Ha fatto seguito un nutrito scambio di domande/risposte tra noi e il pubblico presente, estremamente interessato e partecipe. L’incontro si è concluso con l’aperitivo, offerto dalla Pro Loco, con il “Bacio” 2009 Rosato Toscana I.G.T. (85% Merlot e 15% Sangiovese) dell’Azienda Marchesi Ginori Lisci di Montecatini Val Di Cecina (PI), i ringraziamenti di Silvia Giorgerini e Roberto Burgalassi a nome della Pro Loco e le foto di rito. Ovviamente trattandosi della Festa del Vino non poteva mancare tra il pubblico (vedi al centro dell’ultima foto in basso) anche “Bacco” (Bacchus) Divinità Romana del Vino e della Vendemmia.
“Vino, Terra e Cibo” è stato un interessante ed utile incontro per approfondire la conoscenza di tante specifiche e straordinarie eccellenze del nostro Territorio.
www.comune.rosignano.livorno.it/
www.fisar.com/
www.fattoriaterredelmarchesato.it/
www.corrieredelvino.it/

PS. Per poter sentire direttamente dalla voce del produttore, Maurizio Fuselli, alcuni “segreti” sul suo nuovo Muffato “Nobilis” 2007, potete vedere sulla “Tavolozza Del Gusto In Video” l’esclusiva video/intervista che mi ha concesso, cliccando sul Link qui sotto:
http://vimeo.com/user4104827







domenica 1 agosto 2010

IL PREMIO INTERNAZIONALE PIAZZA DE’ CHAVOLI 2010, A PISA, DA’ LUSTRO ALL’ENOGASTRONOMIA.

Martedì 6 Luglio 2010, a Pisa, nel magnifico e storico “Salone delle Udienze” del prestigioso “Palazzo del Consiglio dei XII” dei Cavalieri di S. Stefano, Sacro e Militare Ordine Cavalleresco creato nel 1561 da Cosimo I De’ Medici, con le bellissime pareti dipinte da Pietro Paolo Lippi e Antonio Giusti tra il 1681 e il 1683, e con al centro del soffitto un meraviglioso “Trionfo di Santo Stefano”, opera, del 1692, di Giovanni Camillo Gabrielli, e dalle cui finestre si gode di una straordinaria vista di Piazza dei Cavalieri (anticamente denominata “Piazza delle Sette Vie”) con la Scuola Normale Superiore, la Chiesa dei Cavalieri, il Palazzo dei Cavalieri , il Palazzo dell’Orologio con la Torre della Muda e il Collegio Puteano (una specie di Collegio Universitario “ante litteram”), si è svolta la Decima Edizione del Premio Internazionale Piazza de’ ChavoliOscar della Cucina Italiana”. Questo prestigioso Premio (la cui storia potete trovare nell’ archivio di questo Blog), nasce dall’impegno dell’Associazione Cuochi Pisani, con il suo Presidente, Pierluigi Pampana, insieme al Coordinatore del Premio stesso, Gr. Uff. Umberto Moschini, e alla Servair Air Chef di Milano, Azienda leader nei Servizi di Catering e Ristoro Aeroportuale, con una copertura di ben 23 tra i più importanti Aeroporti Italiani, proprietaria, anche, delle famose Pasticcerie Salza. La Manifestazione si è svolta con il patrocinio dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, della Federazione Italiana Cuochi, del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio e dell’ A.S.C.O.M. di Pisa, e della Società S.A.T. dell’Aeroporto Pisano Galileo Galilei: tutti impegnati nella valorizzazione, nella tutela e nella promozione dell’Enogastronomia di qualità. Merito della perfetta organizzazione va dato alla Società Archimedia Communication di Pisa, che, come per le precedenti Edizioni, ha ben gestito l’Evento. Dopo una interessante introduzione del Coordinatore Umberto Moschini e di Pierluigi Pampana, il Dr. Marco Barabotti, celebre giornalista, ha declamato le motivazioni dei premi e, in ordine, i vincitori, che di volta in volta, hanno ritirato i vari attestati, targhe, medaglie e le artistiche incisioni del Maestro Enrico Fornaini , consegnati da autorevoli rappresentanti delle Istituzioni, civili e militari.
Per la Categoria Cuoco: Claudio Sadler, Chef di fama internazionale, titolare di vari famosi Ristoranti, in Italia a all’estero, tra cui spicca il “Sadler” di Milano, “Due Stelle” della Guida Michelin, ideatore di molte iniziative e pubblicazioni di pregio atte a valorizzare la Cultura Gastronomica Italiana.
Per la Categoria Ristoratore: Enrico Cerea del Ristorante “da Vittorio” di Brusaporto (BG), recentemente premiato con la “Terza Stella” della Guida Michelin, e luogo di culto della grande ristorazione ed accoglienza, fondato nel 1966 dal padre, Vittorio Cerea e da mamma Bruna, oggi portato avanti eccellentemente dai loro quattro figli, Enrico, Rossella, Roberto e Francesco.
Per la Categoria Viticultore: Maurizio Zanella Presidente dell’ Azienda Vitivinicola “ Ca’ del Bosco” di Erbusco (BS), protagonista del rinascimento Enologico Italiano e realizzatore di una delle più moderne ed avanzate Cantine del mondo.
Per la Categoria Storico Enogastronomico: La Guida Rossa Michelin, che rappresenta sicuramente il più importante punto di riferimento mondiale per la valutazione della qualità dei Ristoranti, a cui riconosce l’eccellenza con il massimo delle “Tre Stelle”, e degli Alberghi con l’attribuzione del simbolo che contraddistingue “Gran lusso e tradizione”. Nata dall’intuizione di Andrè Michelin e del fratello Edouard, titolari della “Manufacture Francaise Des Pneumatiques Michelin” di Clermont-Ferrand (Francia), per una guida di facile uso per i turisti, fu pubblicata, per la prima volta esclusivamente per la Francia, nel 1900, oggi ha edizioni in dodici paesi europei e pubblica anche le Guide di New York, San Francisco e Tokyo. A nome della Guida ha ritirato il Premio la giovane e affascinante Responsabile delle relazioni con la Stampa, Josephine Di Chiara.
Per la Categoria Giornalista: Marcello Masi, Vicedirettore del TG 2, ideatore di molte rubriche di successo come “Eat Parade” che valorizza i tesori Enogastronomici Italiani. Per il suo grande impegno è stato insignito, quest’anno, dell’Oscar del Vino, da parte dell’Associazione Italiana Sommelier, come miglior giornalista e scrittore. Miglior Sommelier e Comunicatore del mondo per il cibo e vino anche per la Worldwide Sommelier Association (Associazione dei Sommelier nel Mondo). Sommelier Master dell’A.I.S. e onorario della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori. Collega dell’Associazione Stampa Agroalimentare Italiana.
Per la Categoria Personaggio: Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, giornalista professionista dal 2003 al 2008, è stata Presidente degli imprenditori under/40 della Confcommercio. Appena nominata Ministro, l’8 Maggio 2009, ha istituito il Comitato per il Turismo Enogastronomico composto da personaggi di grande rilievo, molti dei quali sono presenti nell’Albo d’Oro del Premio”Piazza de’ Chavoli”, che hanno messo a disposizione del Paese, a titolo gratuito, la loro professionalità per valorizzare sempre di più le certezze enogastronomiche Italiane al fine di attirare milioni di turisti anche nei periodi di cosiddetta “bassa stagione”. A nome del Ministro, ha ritirato il Premio, il Dr. Pierluigi Ronchetti, Coordinatore del sopracitato Comitato per il Turismo Enogastronomico.
Premio Speciale “Gaetano Capecchi”, allo Chef Luciano Zazzeri, del Ristorante La Pineta di Marina di Bibbona (LI), perché è riuscito a creare, nel suo famoso Locale, insignito anche di “Una Stella” Michelin, non solo una piacevole sosta enogastronomica, ma anche a far si che divenisse un punto di ritrovo e di cultura, ove giornalisti, letterati e personaggi illustri s’incontrano per ben mangiare, ma al tempo stesso, per approfondire le verità e i misteri che la Cucina e il Vino racchiudono. A testimonianza di ciò, il bel Libro, recentemente uscito, “La Baracca dello Zazzeri” di Patrizia Turini e illustrato dalle suggestive foto di Bruno Bruchi.
Premio Enogastronomico e una medaglia dell’Associazione Volontari Italiani Sangue (il vino fa buon sangue) all’Azienda Agricola Pieve De’ Pitti di Terricciola (PI), per l’impegno rivolto alla propria produzione vinicola, per i prestigiosi riconoscimenti e i favorevoli consensi ricevuti e, anche, per la grande disponibilità offerta alla iniziative rivolte a valorizzare i prodotti del territorio. Ha ritirato i Premi la gentile e bella titolare Architetto Caterina Gargari.
Successivamente sono stati premiati:
Nicola Citarella, Direttore Generale Operativo della Servair Air Chef, per la sensibilità e il generoso sostegno offerti per la realizzazione della Decima Edizione del Premio “Piazza de’ Chavoli 2010”.
Alessandro Miatello
Chef da 15 anni della Servair Air Chef, per la sua particolare attenzione nel proporre la Cucina Tradizionale.
Doady Giugliano, per Archimedia Communication, a titolo di ringraziamento per l’ottima collaborazione organizzativa e professionale offerta.
Tamara Matii, Claudio Campani e Gabriele Acquas, col Titolo di Ambasciatore Della Cucina.
Inaspettatamente il Presidente dell’A.V.I.S., Dr. Paolo Ghezzi, ha dato un premio, a nome della sua meritevole Associazione, a Umberto Moschini e a Pierluigi Pampana (evidentemente sorpresi ed emozionati), per il loro grande impegno nell’organizzare e diffondere uno straordinario e importante evento come il Premio “Piazza de’ Chavoli”.
La prima parte della manifestazione si è conclusa con i saluti e i ringraziamenti degli organizzatori che hanno dato appuntamento, tra gli applausi dei presenti, per l’Undicesima Edizione, al 5 Luglio 2011. Sono seguite le interviste, le foto e un ricco Buffet.
Alle ore 21.00, la Cena di Gala in onore dei premiati. Nel prestigioso e splendido Chiostro all’interno del Museo dell’Opera Primaziale del Duomo di Pisa, da cui si gode una vista unica di Piazza dei Miracoli con la Torre Pendente, dal 1987, la magnifica Piazza è stata riconosciuta come “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, si è svolta la Cena, preparata dal Nara Party Catering di Massarosa (LU), per un centinaio di invitati. Un pantagruelico Buffet, di Terra, Mare e Vegetariano ha accolto gli ospiti, per poi proseguire, nel Colonnato Superiore, con la Cena al Tavolo.
Sono stati puntualmente serviti:
- Risottino all’astice mantecato al prosecco;
- Rigatoncini di pasta fresca al profumo d’estate con pinoli di San Rossore (PI);
- Sorbetto al petalo di rosa;
- Il Gran Vassoio denominato “Il profumo, il gusto e il sapore dell’antica Piazza de’ Chavoli”, composto da un vasto assortimento di selezionati formaggi, marmellate e miele, abbondanza di verdure crude e frutta fresca, insieme a pane integrale e pane alle noci;
- Dolce “Piazza de’ Chavoli” preparato dalla Pasticceria Salza (PI);
- Tartufini di cioccolato del Maestro Cioccolataio Stefano Fantozzi, che aveva creato, con grande arte, usando solo lo zucchero, anche i vassoini trasparenti;
- Alla fine è stato servito il Caffè della Azienda Velez di Cascina (PI).
I Vini in abbinamento, sono stati: “Aprilante” Bianco di Toscana I.G.T. e “Scopaiolo” Rosso di Toscana I.G.T. dell’Azienda Agricola Pieve de’ Pitti di Terricciola (PI), e dal “Cuvée Prestige” Spumante D.O.C.G. Franciacorta, dell’Azienda Ca’del Bosco di Erbusco (BS).
Non sono mancati i premi per la Delegazione dei Sommelier della F.I.S.A.R. Pisa-Litorale, composta da Piero Ristori, Francesca Verdi, Tiziana Dué e Gerardo Lena, che hanno effettuato l’impeccabile servizio, e per il Nara Party Catering.
Si è conclusa così la Decima Edizione del Premio Internazionale “Piazza de’ Chavoli 2010”, a Pisa, un grande, ennesimo, successo che dà lustro all’Enogastronomia Italiana.
www.premiopiazzadechavoli.it
www.sadler.it
www.davittorio.com
www.cadelbosco.it
www.viamichelin.it
www.tg2.rai.it
www.italia.it
www.pievedepitti.it
www.airchef.it
www.archimediapisa.it