mercoledì 28 giugno 2023

“ALEX CIBI E VINI” A MARINA DI PIETRASANTA (LU): SPECIALE ACCOGLIENZA, OTTIMA CUCINA E GRANDI VINI.



In Provincia di Lucca c’è un antico Comune Toscano di origine Medioevale che risale alla metà del XIII Secolo (oggi ha circa 25.000 abitanti) denominato Pietrasanta.

Oltre a essere il Capoluogo della Versilia (in senso stretto la parte Nord-occidentale della Provincia Lucchese adagiata sul Mare) è una vera e propria Città d’Arte. Ciò deriva sia dal suggestivo Centro Storico, ricco d’importanti, antichi e bellissimi monumenti mantenuti nelle migliori condizioni, sia perché è diventato un polo d’attrazione per Artisti provenienti da tutte le parti del Mondo, essendo da secoli un centro famoso per la lavorazione del marmo e del bronzo.

Il Comune ha 15 Frazioni, la più conosciuta è Marina di Pietrasanta ubicata a circa 3,5 Km. dal Centro di Pietrasanta. Marina di Pietrasanta si allunga con la sua spiaggia di sabbia finissima, per circa 5 Km., adagiata sull’accogliente Costa Versiliese e si divide tra i forti sentori di salsedine e gli inebrianti profumi e aromi mediterranei provenienti dal bosco che l’abbraccia vicinissimo all’arenile. E che dire dell’ulteriore fantastica cornice delle Alpi Apuane che, con le loro frastagliate vette, la dominano alle spalle? Una Località, Marina di Pietrasanta, sorta come meta turistica nei primissimi anni del 1900.

Fino al 1880 tutta la Versilia era una distesa di terre paludose e selvagge (una parte di quella vasta area acquitrinosa che gli antichi Romani chiamavano “Fosse Papiriane”), praticamente disabitate, dove al massimo ci si poteva cacciare e pescare.  Ma dopo le bonifiche queste terre fecero presto, grazie anche alla frequentazione di personaggi famosi come Gabriele D’Annunzio, ospitati in magnifiche strutture come “Villa La Versiliana”, a diventare una famosa zona turistica.

Marina di Pietrasanta, in seguito, divenne un’accogliente Località Balneare, grazie anche al notevole impulso datole dalla mobilità agevolata creatasi con la romanticissima, comoda e, per quei tempi moderna, “Tranvia Litoranea” (elettrificata e a scartamento ordinario) che, dal 1914, collegava Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta, Pietrasanta con Viareggio. Purtroppo la Tranvia, dopo i danni subiti dai bombardamenti indiscriminati degli “alleati” e dal passaggio del fronte, nel 1944, non è stata più ripristinata.

Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945) arrivarono gli Anni ’60, che sono stati il decennio del “boom economico Italiano”, e personaggi straordinari come Nevio Franceschi, Oliviero Comparini e Sergio Bernardini hanno dato lustro e fama Internazionale ai circa 20 chilometri di bellissima Costa sabbiosa e panoramicissima Strada Litoranea che attraverso un percorso straordinario parte da sud di Viareggio, attraversa il Centro della Versilia e arriva a Nord di Marina di Massa.

Nevio Franceschi, uno dei due Figli di Achille Franceschi che fondò nel 1929La Capannina” di Forte dei Marmi (LU), portò il Locale di Famiglia a livelli di notorietà planetaria. Oliviero Comparini, che mi ha onorato della sua amicizia, reduce dagli incredibili successi di Roma dove aveva un Locale denominatoClub 84”, uno dei pilastri della “Dolce Vita” di Via Veneto, acquistò a metà degli Anni ’50 una grande Villa in Località Ronchi a Marina di Massa (MS), dal Ministro dei Trasporti di allora Armando Angelini, creando uno dei Locali più esclusivi del Mondo, tempio della musica e della serate vip, con una grandissima e curatissima pineta, piscine e ristorante, il Night ClubOliviero”. Sergio Bernardini (1925 - 1993) geniale impresario fondò nel 1955 in Località Focette un Locale diventato mitico laBussola” che gestì per 15 anni portando a Marina di Pietrasanta i più grandi nomi Internazionali della Canzone e dello Spettacolo di allora

Oggi Marina di Pietrasanta è famosa nel Mondo grazie al suo clima gradevole, alle moltissime e confortevoli strutture di accoglienza (naturali, ristorative, alberghiere, ludiche e balneari) che ne fanno una meta particolarmente ambita.

Proprio a Marina di Pietrasanta, in Località Tonfano, in Viale Versilia al Civico 159 (parallela del Lungomare, in angolo con Via Tagliamento) circa due decenni fa il Versiliese Alessandro Tognetti, aprì, in una Palazzina in stile coloniale dei primi del ‘900, il Ristorante EnotecaAlex Cibi e Vini”. Negli anni il Locale è stato un sicuro punto di riferimento della Ristorazione Versiliese, dal 24 Gennaio 2020 la Proprietà è passata a Simone Pancetti.

Simone è nato a Pietrasanta il 23 Giugno 1976, da una Famiglia che non aveva legami con la Ristorazione e alle Superiori si diplomò all’Istituto Tecnico Commerciale di Pietrasanta. Successivamente iniziò a lavorare in Sala in alcuni Locali Versiliesi e qui ebbe la grande fortuna di conoscere un mitico Ristoratore e un grande esperto di Vini come Fernando Becagli che gli fece da Maestro introducendolo in quel “mondo vitivinicolo” a cui presto Simone si appassionò.

Negli anni successivi oltre a lavorare in Versilia Simone per un anno si trasferì in Inghilterra a Londra per perfezionare la lingua Inglese e tornato in Italia per circa due anni ha lavorato come Barman in importanti Locali a Marina di Pietrasanta. Dal 2002 al 2005 ha fatto una grande esperienza alla famosissima EnotecaMarcucci” di Pietrasanta e poi altri due anni in un Wine Bar a Tonfano. Nel 2009 è arrivato da “Alex” diventando responsabile Vini: una grande passione che lo ha portato a Diplomarsi Sommelier A.I.S. nel 2011.

Per diversi anni Simone Pancetti ha validamente affiancato Alessandro Tognetti fino a giungere, come già accennato, al Gennaio 2020 a rilevare l’attività. Purtroppo il momento non è stato inizialmente favorevole visto le enormi difficoltà e le limitazioni dovute allo scoppio della pandemia ma Simone con grande sacrificio e forza di volontà è riuscito a superare tutti gli ostacoli.

Da subito Simone Pancetti ha voluto al suo fianco come Chef Executive il bravo Gabriele Polonia.

Gabriele è nato, il 27 Gennaio 1986, all’Ospedale di Pisa, ma è Livornese. La sua Famiglia è sempre stata nel campo alimentare. Infatti, Babbo Doriano ha una macelleria che negli anni si è attrezzata e specializzata anche nei prodotti cotti. Inizialmente Gabriele, pur aiutando, in età scolastica, nell’attività di Famiglia, aveva espresso l’intenzione di fare il pilota di aerei, per tale motivo ha frequentato e si è diplomato Perito Aeronautico all’Istituto Tecnico IndustrialeLeonardo Da Vinci” di Pisa. Successivamente alcune vicissitudini lo portarono a iniziare un lavoro da impiegato, come contabile. Ma questo tipo di vita non era per lui e Gabriele preferì tornare a tempo pieno ad aiutare suo padre appassionandosi sempre di più alla gastronomia.

Un’Azienda, la “Tec-Al”, che si occupa della commercializzazione di spezie e aromi, lo notò e lo assunse per pubblicizzare e portare per la Toscana i suoi prodotti, tramite dei veri e propri Show-cooking. Dopo questa esperienza Gabriele ha aperto, nel 2011, con suo Padre, un Locale a Livorno, Zona Coteto, “Il Bottegaio”. All’inizio solo piatti freddi di qualità, poi anche preparazioni semplici cucinate, come delle ottime tagliate di carne. Il Locale è diventato in poco tempo un punto di riferimento del mangiare bene. Nel Luglio del 2016, al numero Civico 46 di Corso Amedeo a Livorno, Gabriele Polonia ha aperto il suo Ristorante che da subito ha riscosso un notevole successo: l’Osteria Momè. Negli anni successivi Gabriele prima di arrivare da “Alex” ha lavorato nelle Cucine di Ristoranti molto importanti e famosi come quello del Borgo Fortificato delCastello di Gargonza” (AR), il “Maitó” di Forte dei Marmi (LU) o la “Bussola” di Focette (LU).

Eccoci giunti alla mia recente visita daAlex Cibi e Vinidi Marina di Pietrasanta.

Il Locale, a pochi passi dal mare, è molto accogliente grazie alla grande Sala a cui si accede attraverso la prima Saletta/Ingresso con il Bancone Bar, letteralmente piena di bottiglie di Vino, alla grande tettoia esterna che ombreggia altri tavoli e al verdeggiante giardino. L’arredamento è elegantemente “etnico/coloniale”. Un locale raffinato, molto confortevole, raccolto e protetto da grandi tende, un Locale che da subito mette a proprio agio. 

Il Menu alla Carta offre un’ampia scelta di piatti, prevalentemente di Mare, ci sono poi anche tre Percorsi Consigliati con un rapporto qualità/prezzo molto interessante: “I Nostri Classici”, “Profumo di Terra” e “Tradizione in Evoluzione”. La Carta dei Vini è imponente circa 500 selezionatissime Etichette Nazionali e Internazionali.

La degustazione da me fatta è stata accompagnata da un grande Champagne, una rara bottiglia da stappare solo per le grandi occasioni: - “Krug Clos du Mesnil 1990” - Denominazione Champagne A.O.C., Brut Blanc de Blancs, Cuvée Monocru/Monocépage 100% Chardonnay, 12% Vol., di questa annata sono state realizzale dalla Maison Krug, fondata nel 1843, soltanto 16.417 Bottiglie da 0,75 e 298 Magnum.

In tavola un buonissimo burro alle acciughe e il fragrante Pane della Casa nelle varie tipologie: Focaccia Genovese all’Olio Extra Vergine di Oliva (Leccino e Frantoio); Grissini stirati a mano a lievito morto (inattivo) con fiocchi di sale di Maldon (particolare sale marino Inglese); Pane a lenta lievitazione con acqua di mare e miele della Lunigiana.

Sul “miele della Lunigiana” usato devo fare una precisazione, infatti proviene da un produttore strettamente legato al Locale, è Daniele Pancetti (classe 1979), fratello del titolare Simone, che dopo aver raggiunto grandi traguardi in campo del marketing e della pubblicità vincendo anche il “Leone d’Oro” (Oscar della Pubblicità) a Cannes in Francia, ha deciso di ritirarsi in una proprietà della Famiglia, ubicata in quel magnifico territorio sul confine tra Liguria e Toscana denominato Lunigiana, dove si è dedicato all’Apicoltura.

Sono state servite le seguenti portate:

- “Amuse-bouches” - Gambero croccante in pasta kataifi (pasta fillo a base di farina e acqua) su crema di avocado - Tartelletta con maionese alla liquirizia e crema di patate agli agrumi - Parmigiana croccante di melanzane con gel di fondo bruno;

- Capesante brasate su variazione di sedano e mela verde;

- Triglia di scoglio farcita, la sua riduzione alla Livornese e pappa al pomodoro caramellata;

- Morbido di vitella (lingua), schiuma di salsa verde e lampone;

- Cappellacci, di pasta fresca fatta in casa, ripieni di pesce bianco su consommé di crostacei e ginger;

- Spaghetti alla chitarra, fatti in casa, risottati in compressione di cacciucco;

- Filetto di pescato, spuma di patate, pomodori confit, capperi e polvere di olive;

- Rombo, frutti di mare, beurre blanc (salsa calda di burro emulsionato con aceto e vino bianco), riso di rombo e verdure croccanti;

- Piccione, nocciole e lampone;

- “Meringata Tropicale” - Semifreddo - Mango, frutto della passione, cake al limone, panna e meringhe croccanti;

- “Piccola Pasticceria della Casa” - Rosetta del deserto - Cantuccini al miele della Lunigiana - Tartelletta con mousse al limone. 

La Carta dei Dolci ha un’interessante particolarità, i dolci indicati sono stati ideati e personalizzati per il Ristorante stesso grazie alla collaborazione tra lo Chef Gabriele Polonia e la mitica e bravissima Pasticciera Loretta Fanella (super premiatissima a livello Nazionale e Internazionale) che poi li realizza nel suo Laboratorio di Livorno.   

Sono rimasto molto soddisfatto di tutte le preparazioni che ho degustato trovandole molto buone e ben presentate.

Il bravo e appassionato Chef Gabriele Polonia in Cucina è supportato da una Brigata giovane ed efficiente composta dal Sous-chef Ebrima Saidy, dai Capi Partita Francesco Verdino e Moises Medina oltre a Michele Gentina (Aiuto Antipasti) e Natasha Rizzo (Plonger). Il Servizio di Sala è stato svolto con professionalità e gentilezza, sotto la supervisione di Simone Pancetti, da una altrettanto giovane Brigata, guidata dal Maître/Sommelier Matteo Gaspari, formata da Aurora Tognini, Luis Bezaida, Beatrice Pellegrini, Alan Cavani, Giulia Rosi, Federica Poli e Sofia Bigicchi.

DaAlex Cibi e Vinia Marina di Pietrasanta (LU) ho trovato una speciale accoglienza, dell’ottima cucina e la possibilità di degustare grandi vini.

https://www.ristorantealex.eu/


"Alex Cibi e Vini" a Marina di Pietrasanta (LU)

Una Vista della Sala

Gabriele Polonia, Simone Pancetti e Giorgio Dracopulos

"Pane e Burro".....

"Amuse-bouches".....

Capesante.....

Triglia..... (Foto Alex)

Morbido di Vitella.....

Cappellacci.....

Spaghetti alla Chitarra in Compressione di Cacciucco

Filetto di Pescato.....

Rombo.....

Piccione.....

"Meringata Tropicale".....

"Piccola Pasticceria della Casa".....

Gabriele Polonia e la Brigata di Cucina
 
Simone Pancetti, Matteo Gaspari e Parte della Brigata di Sala

sabato 24 giugno 2023

RISTORANTE “QAFIZ” LA STELLA MICHELIN CHE BRILLA LUMINOSA NEL MITICO TERRITORIO DELL’ ASPROMONTE.



La Calabria è quella Regione Italiana che rappresenta geograficamente la “punta dello stivale Italico”.

La bellissima Regione Calabria confina a Nord con la Basilicata e a Sud-ovest lo Stretto di Messina la separa dalla Sicilia; le sue Coste, lunghe ben 788,92 km., sono bagnate a Est dal Mar Ionio e a Ovest dal Mar Tirreno. Il Territorio Calabrese in buona parte è formato da rilievi montuosi (PollinoSilaCatena CostieraSerre e Aspromonte) e solo una piccola parte è occupata da Pianure: le principali sono la Piana di Sibari, la Piana di Sant'Eufemia e la Piana di Gioia Tauro. Alla Calabria appartengono anche due piccole Isole “Dino” (di dimensioni maggiori) e “Cirella”, bagnate dal Mar Tirreno, entrambe ricadenti amministrativamente in Provincia di Cosenza.

Si tratta di una Regione ricchissima di Storia tantoché la sua Popolazione ha identità diverse che si manifestano anche nel linguaggio che va oltre al “Dialetto Calabrese”. Per esempio nel Nord della Regione si parla un Dialetto derivante dalla “Lingua Napoletana”, mentre nel Sud si riscontrano numerose somiglianze del Dialetto locale con la Lingua Sicilianae poi ci sono alcune minoranze della Popolazione riconosciute e tutelate dallo Stato Italiano che parlano il Guardiolo, il Greco-calabro e l'Albanese. In Calabria l'agricoltura è sviluppata soprattutto nella coltivazione di Ulivi (è la seconda Regione in Italia per la produzione di Olio dopo la Puglia), di Viti e di Agrumi.

Una delle Zone più interessanti della Calabria è sicuramente l’Aspromonte nota, oltre che per le sue specifiche bellezze naturali, anche per la “Giornata dell'Aspromonte”. Una brevissima Battaglia (circa 10 minuti) tra l'Esercito Regolare Italiano (i Piemontesi) e i Volontari Garibaldini che ebbe luogo nel pomeriggio di Venerdì 29 Agosto 1862, quando le truppe regolari fermarono, aprendo il fuoco, il tentativo di Giuseppe Garibaldi e dei suoi di completare la marcia dalla Sicilia verso Roma per scacciare Papa Pio IX allo scopo di riunificare tutta l’Italia. Garibaldi, in piedi allo scoperto fra le due linee fu ferito, ricevette due palle di carabina (all'anca sinistra e al malleolo destro) e venne appoggiato a un pino, ancor oggi esistente, con in bocca un mezzo sigaro Toscano mentre in soccorso arrivarono tre medici dei volontari.

L'Aspromonte è un fascinoso e antichissimo Massiccio Montuoso nel Sud della Calabria, oggi rientrante nella Provincia di Reggio Calabria, la sua morfologia è piuttosto frastagliata, fatta eccezione per la sommità, il cui profilo è addolcito dalla natura scistosa. Il complesso ha una forma conico-piramidale, con un rilievo centrale, il Montalto (1956 m.) da cui si diramano più creste intervallate da valli profonde.

Il versante Tirrenico è interessato da un sistema di faglie, in direzione nordest-sudovest, che interrompe i crinali determinando la formazione di quattro terrazze sviluppate a differenti altezze. Il versante Ionico è invece caratterizzato da pendenze uniformi fino alla Costa. L'Idrografia è caratterizzata dalle “fiumare” brevi corsi d'acqua, a regime torrentizio, che scorrono su greti sassosi fino a valle. Dato il regime pluviometrico, con piogge concentrate nel periodo invernale, questi torrenti scorrono impetuosi nel periodo invernale, formando ad alta quota suggestive cascate. Con la diminuzione delle precipitazioni, in primavera, la portata si riduce progressivamente fino ad esaurirsi del tutto, cosicché, nel periodo estivo e autunnale, le fiumare sono completamente in secca. Un Territorio semplicemente bellissimo e talmente ricco di flora e fauna che è diventato, nel 1989, “Parco Nazionale dell’Aspromonte” e dal 2021 fa parte della “Rete Mondiale dei Geoparchi” curata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). 

Nella parte più interna della Costa Settentrionale dell'Aspromonte (versante Tirrenico), in una zona Collinare della Piana di Gioia Tauro a 514 m s.l.m., sorge l’antico Borgo di Santa Cristina d'Aspromonte un piccolo Comune (circa 800 Abitanti) della Città Metropolitana di Reggio Calabria, un tratto del suo Territorio rientra nelParco Nazionale dell'Aspromonte”.

L'origine del nome di “Santa Cristina d'Aspromonte” molto probabilmente è di derivazione Greca ma le origini del Borgo si perdono nella notte dei tempi. La prima fonte scritta che documenta l'esistenza del Centro abitato e fortificato risale al X Secolo d.C., in un brano della “Vita di Sant'Elia il Giovane”, nel quale viene riportato che il Santo visse per un periodo, tra l'880 ed il 902, nel Castello di Santa Cristina predicando la fede Cristiana e profetizzando l'invasione dei Saraceni.  

A soli 12 minuti (circa 8 km) dal Borgo di Santa Cristina d'Aspromonte, percorrendo la Strada Provinciale 2 immersa nella verdeggiante natura e successivamente transitando in Corso San Fantino, con l’attraversamento della panoramica Frazione di Lubrichi, ci si congiunge con la Strada Provinciale 2 Bis e dopo poco sulla destra, in Località Calabretto al Civico 1, si trova un Ristorante estremamente fascinoso e molto interessante sotto tutti punti di vista: “Qafiz”.

Il Locale, facendo riferimento alla Storia passata del Territorio, prende il nome di “Qafiz” (in Arabo: قفيز) un termine che indica una misura tradizionale di volume, corrispondente all’incirca a 7 litri, ancora usata, per esempio in Libia, per quantificare l’Olio di Oliva.

Titolare del Ristorante Qafizè il bravissimo Chef Nino Rossi.

Nino è nato a Gioia Tauro, il 12 Maggio 1981, ma è cresciuto a Roma in una Famiglia attaccatissima alle tradizioni dove la convivialità lo vedeva partecipe di tavolate con i Genitori, i Nonni, i Bisnonni toscani e la Prozia. Mangiare tutti insieme era sempre un piacevolissimo e gustoso evento dove la protagonista era la tata, Maria, punto di riferimento della Famiglia non solo per le sue doti culinarie. Maria per moltissimi anni ha realizzato in Casa deliziose ricette e preparazioni classiche provenienti dalla Tradizionale Cucina Italiana e in particolare da quella povera ma ricca di gusto e sapori del Sud, se non bastasse anche la Nonna Paterna in Cucina era bravissima. Grazie a una tale atmosfera fatta di amore e delizie per Nino Rossi è scattata la passione e ha fatto della Cucina lo scopo della sua vita.

Nino sia mentre frequentava il Liceo Classico Goffredo Mameli a Roma, pattinando a rotelle a livello agonistico e approfondendo la conoscenza della musica elettronica che amava, sia successivamente all’Academic Intensive English Program (AIEP) - UNCLA Exstension di Los Angeles negli Stati Uniti (dove si è Laureato nel 1999) grazie a suo Padre, amante dei viaggi e grande appassionato di ristoranti e di vini, ha avuto la possibilità di confrontarsi e conoscere i sapori internazionali delle più svariate culture gastronomiche. Inizialmente Nino ha iniziato a seguire gli Eventi, soprattutto banchetti e matrimoni, che venivano realizzati in quella proprietà di FamigliaVilla Rossi” ubicata sull’Aspromonte in Località Calabretto.

La Tenuta originariamente dimora estiva della Famiglia Ruffo Conti di Sinopoli e Principi di Scilla è dal 1900 di proprietà della Famiglia Rossi, fino agli anni ‘70 è stata il fulcro della loro attività agricola. A partire dagli anni ’90 i Rossi hanno deciso di ristrutturare e impreziosire tutti gli aspetti della Tenuta stessa. La proprietà oggi comprende una dimora storica del 1700 con annessi, adagiata su una panoramica collinetta, 4 ettari di aranceti, 10 di ulivi secolari, il grande e curato giardino, la bella piscina e il piccolo orto. Dagli anni duemila Nino Rossi, con il fondamentale aiuto della sorella Antonella, ha voluto intraprendere in un contesto di tale bellezza la via dell’alta ospitalità.

Nel 2007 Nino ha iniziato a muovere i primi passi da autodidatta in Cucina e un paio di anni dopo è arrivato nella mitica Cucina del RistoranteSt. Hubertus” (Tre Stelle Michelin) dello Chef Norbert Niederkofler nell'Hotel Rosa Alpina” a San Cassiano (Bolzano). Una grande esperienza dove Nino ha fatto tesoro di tutto ciò che ha appreso. Negli anni successivi ha continuato a seguire i banchetti e a fare stage invernali, sempre da Norbert Niederkofler e da un altro grande Chef come Giancarlo Perbellini.

Nel Maggio del 2016 Nino Rossi ha inaugurato il suo RistoranteQafiz” nel cuore dell’Aspromonte, realizzando un progetto estremamente ambizioso e di spessore che ha attirato da subito le attenzioni della “Guida Rossa Michelin” che lo ha prima inserito (2018) nella Guida stessa e nel 2019 lo ha premiato con la “Stella Michelin”. Sono arrivati anche molti altri riconoscimenti come i “Tre Cappelli” della “Guida Ristoranti de L’Espresso”. La voglia di continua crescita ed evoluzione lo ha portato poi ad aprire nel 2020, sempre nella stessa struttura, “Aspro Cocktail Bar”, un particolare approccio al mondo della “mixology” che esalta preparazioni di cucina, territorio e sapidità nei cocktail.

Al Ristorante Qafiz” sotto le storiche volte a botte con i mattoni faccia vista della Sala, che danno estremo fascino a tutto l’ambiente, inizialmente solo “Quattro Tavoli” per 16 posti. Arredamento e apparecchiatura elegantemente minimali. La Cucina di Nino Rossi è Calabrese e allo stesso tempo è anche magica visti i risultati che riesce a ottenere con l’uso delle materie prime del Territorio.

L’attaccamento alla Tradizione si manifesta ai commensali già con il primo gesto quando in tavola viene posato un morbido canovaccio bianco che racchiude il fragrante e profumato pane della Casa e l’olio extra vergine dell’Azienda di Famiglia. Per non sbagliare anche l'acqua è quella della sorgente vicina che alimenta un corso d'acqua, un Torrente balneabile che si arricchisce di romantiche cascatelle. “Qafiz” è totalmente immerso nella natura e nella biodiversità, dai boschi e dalle montagne di Santa Cristina d’Aspromonte è possibile vedere anche il mare, un panorama assolutamente splendido che ha pochi eguali al Mondo.

Dal 2 di Aprile 2023, per la nuova stagione al “Qafiz”, è avvenuta una vera e propria rivoluzione con tantissime novità tra cui uno “chef’s table” da 8 posti, il restyling del Ristorante e, all’interno della dimora storica, “Casa Qafiz”, due (per ora) eleganti e accoglienti camere da letto (Acacia e Sorbara) dotate di ogni comfort e con una vista indimenticabile, dove poter rimanere a godere di tutte le positive prerogative del posto.

La Casa Qafiz che ospita le camere è ricca di fascino grazie anche ai materiali e alle architetture di rilevanza storica come gli antichi mattoni, i pavimenti in graniglia, la pietra verde del Borgo Delianuova (una speciale roccia estratta da un'antica cava in contrada "Cotripa", utilizzata sin dal XVIII Secolo per realizzare portali, balconi e fontane in diversi Paesi e Città della Calabria), le volte a crociera e le volte a botte. Un contesto ideale anche per l’Aspro Cocktail Bar e per la zona polifunzionale definita “Tinello” dove gli ospiti possono trovare il proprio ristoro durante tutta la giornata.

Lo “chef’s table” non è semplicemente un nuovo arredo ma è proprio una nuova espressione filosofica di servizio, infatti in sala sono stati tolti i tavoli (meno uno) e si è realizzato un bancone tutt'intorno allafront kitchen” in cui 8 ospiti possono godere di un’esperienza assolutamente piacevole e personalizzata. Inoltre è stato introdotto elegantemente e professionalmente il doppio turno. Al bancone vengono servite dieci portate in circa due ore e dopo si prosegue con i dolci e il dopo cena nel salottino davanti al bancone diAspro” in modo da liberare lo “chef’s table” per il secondo turno con un orario attorno alle 21.30. In più per i fine settimana il servizio viene fatto non solo a cena ma anche a pranzo.

Lo Chef Nino Rossi ha voluto rinnovare anche la tipologia delle portate e i piatti del  Menu che inizialmente erano una rappresentazione della Tradizione portata al livello  gourmet, oggi diventano un racconto inedito, dove passato e futuro della Calabria si fondono in un unicum: - Cipolla sottaceto, ostrica, pistacchio; - Animella, salsa ponzu Calabrese, mandorle e origano fresco; - Linguine carapaci affumicati e salmoriglio (salsa tipica Calabrese) al pino laricio; - Riso Carnaroli, aringa affumicata, frutto della passione, caffè, cardamomo verde; - Trota, acqua di pappaluni (fagioli Aspromontani) ristretta, scorza di arancio candito, artemisia; - Piccione al barbecue, fico candito, curcuma, cicoria selvatica, nocciola; - Namelaka (crema dolce e soffice) al finocchietto marino, gelato al riccio di mare; - “Nuova vita dopo l’incendio”, un piatto dedicato ai devastanti incendi che hanno colpito l’Aspromonte nel 2021. Solo per citarne alcuni.

Dal 2016 in supporto allo Chef Nino Rossi c’è una grande professionista la Direttrice Rossella Audino. Rossella è la forza motrice che fa dell’accoglienza una pregevole arte: raffinata Maître, esperta Sommelier (Responsabile di una Carta dei Vini super selezionata), sensibile e dotata di un grande gusto (segue e cura anche tutto il design), bella, intelligente, carismatica e con un irresistibile fascino mediterraneo. Una grande “padrona di Casa” che tra i tanti riconoscimenti ricevuti, nel 2021 è stata premiata dalla “Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso” come “Migliore Responsabile di Sala”.

Recentemente, a Marzo 2023, un altro bravissimo Maître/Sommelier si è aggiunto alla Brigata: Andrea Gionchetti.

Significative le parole dello Chef Nino Rossi: “ Il mio progetto ha senso solo ed esclusivamente qui, l’Aspromonte è diventato un assist e non un ostacolo, mi suggerisce attraverso la sua magnifica e straordinaria natura come fare evolvere il Territorio e la mia Cucina.”

RistoranteQafizlaStella Michelinche brilla luminosa nel mitico e meraviglioso Territorio dell’Aspromonte.

https://qafiz.it/


"Casa Qafiz" (Foto Alberto Blasetti)

Panorama (Foto Alberto Blasetti)

 Lo Chef Nino Rossi (Foto Alberto Blasetti)

 Ristorante "Qafiz" la Nuova Sala..... (Foto Alberto Blasetti)

"Animella"..... (Foto Alberto Blasetti)

"Linguine ai Carapaci"..... (Foto Alberto Blasetti)
 
"Trota"..... (Foto Alberto Blasetti)

"Namelaka al Finocchietto"..... (Foto Alberto Blasetti)

"Nuova Vita Dopo l'Incendio"..... ( Foto Alberto Blasetti)

venerdì 16 giugno 2023

NASCE A ROMA UN RISTORANTE CON UN’IDEA DI CUCINA REALIZZATA IN CHIAVE ASSOLUTAMENTE SALUTARE: “NEW FOOD EXPERIENCE”.



Da piccolo ho vissuto alcuni anni a Roma e il periodo che ricordo con più piacere è stato quello tra i 10 e i 12 anni (1962- 1964) quando ho fatto la Quinta Elementare e la Prima Media in una delle Scuole più antiche e prestigiose della Città: il “Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II”.  

Le Scuole denominateConvitto Nazionale” sono un'Istituzione che permise, dall'Unità d'Italia (1861) in poi, di sottrarre alla Chiesa il quasi monopolio Scolastico fino allora detenuto. I “Convitti Nazionali” rappresentarono l'aspetto più interessante in materia di istruzione e, sia pure in misura minoritaria, permisero una certa mobilità sociale. La fondamentale e innovativa riforma della Scuola, ideata e applicata nel 1923 dal Ministro della Pubblica Istruzione di allora, Giovanni Gentile, dette grande risalto ai “Convitti Nazionali” che hanno avuto il periodo di massimo splendore proprio negli anni ‘20 e ‘30 del 1900 costituendo una rete molto articolata e suddivisa nelle diverse Province. Oggi i “Convitti” sono solo quarantuno distribuiti in tutte le Regioni Italiane. I “Convitti Nazionali” dispongono di risorse che le altre Scuole di pari grado non hanno: oltre al personale Educativo c’è quello “Ausiliario” (Cuochi, Commessi, e altri) per assistere gli allievi durante il pranzo e nel pomeriggio.

Il “Convitto Nazionale” di Roma trae origine dal “Pontificio Collegio Clementino”, fondato da Papa Clemente VIII il 5 Dicembre 1595, nella sede di Via del Clementino a Piazza Nicosia (poco distante da Trinità dei Monti). Il “Clementino” fu soppresso dal Governo Napoleonico nel 1798 e poi ricostituito nel 1815; nel 1891 il Governo Italiano gli conferì la nuova denominazione di “Convitto Nazionale”. Nel 1935 il “Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II” fu trasferito nella Sede attuale di Piazza Monte Grappa, sul Lungotevere Guglielmo Oberdan davanti al Ponte del Risorgimento. La Nuova Sede, imponente e austera, appositamente costruita su tre piani, con ampi spazi per tutti i tipi di servizi, oltre alle aule per la didattica è provvista anche di un Parco al fine di permettere lo svolgimento di numerose attività sportive.

Ecco, la mia Scuola era ed è distante poco più di un chilometro (pochi minuti a piedi) da un Rione di Roma che frequentavo, per molti motivi, quasi tutti i giorni: ilRione Prati”.

Il “Rione Prati” fu costituito ufficialmente il 20 agosto 1921, l'ultimo in ordine di tempo dei Rioni di Roma, nato come un quartiere che accogliesse le strutture amministrative del Regno d'Italia e zona residenziale per i funzionari dello Stato. L'impianto urbanistico stradale fu studiato in modo tale che nessuna delle nuove vie avesse come sfondo la Cupola della Basilica di San Pietro, a testimonianza dei rapporti tesi tra il nuovo Stato Italiano e la Santa Sede nell'epoca precedente la firma dei “Patti Lateranensi” avvenuta l’11 Febbraio 1929. Per questo motivo i nomi delle Vie del nuovo Rione furono scelti tutti tra personaggi storici della “Roma Repubblicana e Imperiale”, condottieri e letterati della classicità latina e pagana, e tra gli eroi del Risorgimento al quale fu dedicata la Piazza Principale (Piazza Cavour).

Situato sulla sponda occidentale del Tevere, Prati è un quartiere molto elegante in stileArt Nouveau” che si sviluppa intorno a Via Cola di Rienzo e alle sue lussuose boutique. Di giorno e di sera, le strade sono molto frequentate grazie anche ai moltissimi Locali presenti. E poi c’è il “Teatro Adriano” che si trova in Piazza Cavour di fronte al monumentale Palazzo della Corte Suprema di Cassazione (1889). L’Adriano è nato nel 1898 come Teatro Lirico, è conosciuto anche come “Politeama Adriano”, nella prima metà del XX Secolo ospitò esecuzioni classiche di grande rilievo, sia di artisti affermati del Secolo precedente che di contemporanei. Nel 1950 il “Teatro Adriano” subì importanti lavori che lo trasformarono in un edificio diviso in due, una doppia Sala Cinematografica con ingresso separato: dal lato di Piazza Cavour si accedeva al “Cinema Adriano”, mentre da Via Cicerone, di lato, al “Cinema Ariston”. Di ambedue i Cinema sono stato un più che assiduo frequentatore.

Il racconto fatto fino a ora, oltre che essermi venuto dal cuore visto i miei trascorsi e i miei ricordi, mi è servito per indicarvi l’ubicazione di una Via del Rione Prati denominataVia Germanico” (scorre tra Piazza dei Quiriti fino davanti alle Mura della Città del Vaticano) e dove recentissimamente al Civico 190 è stato inaugurato il Ristorante New Food Experience”.

Il RistoranteNew Food Experienceè unconceptideato e realizzato dallaNew Food Gluten Freeun’ Azienda Romana leader nella produzione e vendita di prodotti senza glutine e senza lattosio.

La “New Food Gluten Free” non è una semplice esperienza commerciale, ma una sincera e solida realtà nata sin da subito con presupposti deontologici chiari, due aspetti principali che caratterizzano tutta la loro filiera: il rispetto della natura e il miglioramento della qualità della vita delle persone. L’attività nasce nel 2013 (primo punto vendita) con grande entusiasmo per il fascinoso mondo del food e con l’intento di ricercare nuove frontiere su cui sviluppare e trasformare materie prime in alimenti di qualità adatti a tutti. Vengono prodotti alimenti privi di glutine destinati all’alimentazione dei celiaci e non solo con farine provenienti da Mulini specializzati nel gluten-free.

Una ricerca attenta e accurata nella selezione delle materie prime e dei metodi di lavorazione specifici permettono di diversificare al massimo l’offerta che varia continuamente rispettando a pieno la sana tradizione della “Dieta Mediterranea”.

Dal Lorolaboratorio artigianale” escono quotidianamente prodotti per celiaci freschi e fragranti, preparati con ingredienti di elevata qualità nutrizionale, alimenti biologici e a Km. 0 (come vari tipi di pane, pasta fresca anche ripiena, pizza e grande varietà di dolci) che regalano salute, gusto e benessere ai consumatori, tutte delizie pensate appositamente per gli intolleranti al glutine ma che sono perfette e adatte anche per chi desidera mangiare sano.

In 10 anni di attività l’Azienda ha saputo imporre la sua filosofia e i suoi prodotti diventando leader nel settore e oggi ha all’attivo ben 4 Punti Vendita in Città: “Monteverde” (Piazza Carlo Alberto Scotti, 18), “Ponte Milvio” (Via Riano, 52), “Ponte Sisto” (Piazza S. Vincenzo Pallotti, 208) e “Casal Palocco” (Via di Casal Palocco, 24).

Proprio per festeggiare i primi 10 anni di attività l’Azienda ha voluto aprire il Ristorante New Food Experience” al fine di dimostrare come una cucina sana e inclusiva possa essere anche raffinata e di altissima qualità. Il nuovo Locale è accogliente, essenziale ed elegante, le volte bianche, un fascinoso muro a secco e il parquet conferiscono charme, calore e prestigio alla Sala che può ospitare all’interno circa una quarantina di clienti. All’esterno c’è un piccolo dehors dove si può cenare nelle serate più calde, immersi in una delle Vie principali del Quartiere Prati, a ridosso della splendida Piazza dei Quiriti.

La Cucina del RistoranteNew Food Experience” è stata affidata a un bravissimo Chef che ha una grandissima esperienza: Luigi Giuseppe Tursi. Luigi è nato in una Famiglia di Agricoltori e con questo modello di assoluto e sincero legame con la Terra è diventato uno dei più importanti Specialisti diAlimenti Sani” (Healthy Food) con un “Curriculum Vitaedavvero imponente.

Per il Ristorante New Food ExperienceLuigi Tursi ha studiato un’ampia Carta dove tutti i piatti che nascono della Tradizione Italiana vengono valorizzati con l’uso di “materie prime Bio” eccellenti e da presentazioni belle ed eleganti.

Il Menu si apre con Antipasti come: - Millefoglie di verdure al vapore con le sue salse, origano, semi di canapa e germogli; - Flan di pecorino con coulis di pere, noci, fragola e vinaigrette; - Frittura leggera alla romana di calamari, alici e baccalà; - Polpette di manzo al sugo di spuntature alle spezie; - Tartare di pesce del giorno su pompelmo rosa, frutta e vinaigrette.

Primi Piatti come: - Tonnarelli con baccalà e ceci tostati; - Ravioli di patate viola alla carbonara, - Quinoa con base di clorofilla di verdura e peperoncino di Sibari; - Riso Venere alla marinara.

Secondi Piatti come: - Verdure con Tartare di avocado, rapa rossa e salsa “non è maionese”; - Abbacchio da pascolo del Viterbese in cotolette leggere con pompelmo, ananas, verdure e tuberi; - Filetto di manzo da pascolo con verdure e tuberi in due consistenze; - Calamaro croccante al Salmoriglio (Salsa tipica Siciliana e Calabrese), cetrioli e agrumi; - Baccalà in guazzetto di pomodoro fresco, olive, capperi, cipolla di Tropea e origano.

Infine anche i Dolci seguono sempre la filosofia dello Chef.

Tutta la selezione dei piatti si fonda su elementi salutistici (senza glutine e senza lattosio) che nascono principalmente dal voler evitare, in maniera del tutto naturale, i principali allergeni o gli elementi che spesso sono causa di fastidiose intolleranze.

La Carta dei Vini del Locale presenta una selezionatissima serie di Etichette anch’esse Bio.

Al nuovo RistoranteNew Food Experience”, aperto nel cuore del mitico Rione Prati di Roma, potrete godere di una gustosa esperienza gastronomica realizzata in chiave assolutamente salutare.

https://newfoodexperience.it/

https://newfoodglutenfree.it/


Ristorante "New Food Experience" a Roma (Foto NFE)

Ristorante "New Food Experience": Vista Interna (Foto NFE)

Il Pane..... (Foto NFE)

Flan di Pecorino..... (Foto NFE)

 Frittura Leggera..... (Foto NFE)
 
Primi Piatti..... (Foto NFE)

Materie Prime Biologiche (Foto NFE)

Presentazioni Belle ed Eleganti (Foto NFE)

Abbacchio..... (Foto NFE)

 Dolci.... (Foto NFE)

 Lo Chef Luigi Tursi (Foto NFE)