domenica 27 agosto 2017

SEMPLICEMENTE MAGNIFICA LA XXV EDIZIONE DEL CONCORSO GASTRONOMICO INTERNAZIONALE “A TAVOLA SULLA SPIAGGIA 2017”.




Eccoci giunti, in questa Estate 2017, a una tappa estremamente importante per il Concorso Gastronomico InternazionaleA Tavola sulla Spiaggia”: la “XXV Edizione”.

Come sempre l’Evento si è svolto nella Località turistico balneare Toscana più famosa, bella e chic,  della Costa Settentrionale della Provincia di Lucca: Forte dei Marmi.

Qui il mare e la storia s’intrecciano con la signorilità e la raffinatezza. 
L’ampio arenile di sabbia finissima è contornato dalla lunga fila degli attrezzati ed eleganti Stabilimenti Balneari.

Proprio in uno di questi si è svolta la bella Manifestazione, anche quest'anno con “le pieds sur la sable”, al mitico e super accogliente “Bagno Roma di Levante”, proprietà del grande Gherardo Guidi (titolare anche di due Locali super famosi, Bussola e Capannina). 

Giovedì 24 Agosto, a partire dalle ore 20:00, è iniziata la Gara.  
Il giorno successivo, Venerdì 25 Agosto 2017, dalle ore 18:00, presso il prestigiosissimo LocaleLa Capannina” di Forte dei Marmi, si è svolta la Premiazione dei Vincitori.

Il Concorso è nato, nel 1993, da un’idea del Dott. Gianni Mercatali.

Il Fiorentino Gianni Mercatali, che si definisce “un operaio della comunicazione”, in realtà è il titolare dello “Studio Mercatali”; uno studio che rappresenta una delle più autorevoli e moderne espressioni di comunicazione globale. 
Negli anni ha gestito campagne promozionali per i nomi più importanti dell’alta società internazionale e per molti marchi super prestigiosi.

A Tavola sulla Spiaggia” nasce dal connubio tra la sua passione per l’enogastronomia, coltivata da sempre  (ricordo per esempio i dieci anni di esperienza che Gianni ha fatto con il grande Ugo Tognazzi nella gara culinaria, da lui inventata, “L’uomo in Cucina”), e l’amore per le “sabbie nobili” di Forte dei Marmi che, Gianni Mercatali, frequenta da un’intera vita.

A Tavola sulla Spiaggia” è un Evento con cui Gianni Mercatali ha voluto “riscoprire la cucina di casa come messaggio positivo per tutti quei prodotti che rischiano di sparire dai nostri Ristoranti e dalle nostre Trattorie”.
In particolare, anche in questa Edizione, si è voluto mettere a fuoco i temi principali della Gara: “la fattibilità dei cibi da degustare sulla spiaggia”, la tradizione e la filosofia del recupero (non sprecare nulla in Cucina).

Nella competizione “A Tavola sulla Spiaggia” i 12 concorrenti finalisti, persone non professionalmente coinvolte in cucina, per un giorno diventano Chef, proponendo 12 piatti divisi in 4 categorie (3 antipasti, 3 primi, 3 secondi, 3 dolci), che precedentemente hanno cucinato a casa, per creare il “Menu ideale” dell’Estate 2017.

In abbinamento alle portate 11 Vini e un Distillato, d’importanti Aziende Vitivinicole
Quest’anno hanno partecipato: “Eugenio Collavini”, “Bellussi”, “Champagne Perrier Jouet”, “Colle di Bordocheo”, “Val delle Rose”, “Arnaldo Caprai”, “Villa Cerna”, “Belpoggio”, “Tenute Lunelli”,  “Grappa Nonino”.

In rappresentanza della Famiglia Nonino la giovanissima, simpaticissima, dolcissima e bravissima Francesca Bardelli Nonino.

Il servizio Catering è stato curato dall’Azienda FiorentinaGuido Guidi Ricevimenti” che in meno di tre ore ha servito, con la sua super professionale squadra, a 40 giurati le 12 proposte gastronomiche, cambiando in tempi “strettissimi” 480 piatti e per i 12 vini, sostituendo la bellezza di 480 calici da degustazione.

A partire dalle ore 20:00, al “Bagno Roma di Levante”, le due Giurie, si sono impegnate nell’esaminare le varie preparazioni.

Quella Tecnica composta, oltreché da Bruno Murzi, Sindaco di Forte dei Marmi, da super importanti e famosi ChefStellati”(come Gianfranco Vissani, Cristoforo Trapani, Davide Oldani, Enrico Derflingher), da grandi Ristoratori (come Romano Franceschini, Marco Vaiani, Filippo Felice Di Bartola), da enogastronomi (come Davide Paolini, il  “Gastronauta”), e dagli sponsor (come alcuni dei produttori dei Vini e la delegata della Distilleria).

Poi c’erano i due tavoli della Giuria Stampa con moltissimi giornalisti specializzati, esperti del settore (compreso il sottoscritto), oltre a personaggi come l’attrice Corinne Cléry, Alessandro Sallusti il Direttore Responsabile del QuotidianoIl Giornale” e il grande conoscitore di “carni buoneMichelangelo Masoni.

La prima serata si è conclusa con l’acquisizione dei vari punteggi, i convenevoli e gli applausi dei molti presenti.

Il giorno successivo, Venerdì 25 Agosto, a partire dalle ore 18.00, si è svolta la Premiazione a “La Capannina”, nel “Privé”.

Il Premio Comune Forte dei Marmi, lo “Scolapasta d’Argento”, che rappresenta il prestigioso Trofeo della XXV Edizione di “A Tavola sulla Spiaggia”, è stato consegnato, dal Sindaco, di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, alla Vincitrice Silvana Iannaccone
La sua preparazione: “Frittata di Spaghetti” abbinata  al “Cuvée Secrète 2015 di Arnaldo Caprai”. 
A Lei è andato anche il “Premio Harry’s Bar Firenze”.

Lo “Scolapasta d’Argento” è stato realizzato da un’idea di Antonio Petruzzi, Amministratore Delegato della prestigiosa ArgenteriaPetruzzi & Branca” che, con il supporto del design Antonio C. Petruzzi, ha voluto dare, a una così importante Manifestazione un “oggetto” personalizzato e attinente.

Il Premio della Stampa - “Premio La Capannina” e “Premio Euro-Toques Italia” è stato assegnato a Daniela Sprea con le sue “Pesche Spaccatelle del Morianese ripiene di Amaretto e passate al Forno” abbinate alla “Grappa Nonino”.

A seguire, premi per tutti, sotto forma di vini pregiati in magnum, golosità, gadgets, batterie di padelle “Olivella” (la prima padella, 100% Italiana, antiaderente all’olio di oliva), preziosi monili in argento della GioielleriaCassetti”, cene offerte da Ristoranti famosi o “Stellati” come “Filippo Pietrasanta” o “La Magnolia” e il “Lunasia” del Gruppo con a capo Salvatore Madonna.

Alle quattro categorie, sotto indicate, sono andati in Premio anche i “Fine Settimana” per due persone (in uno dei 31 Alberghi, in Italia), offerti dalla Catena AlberghieraUna Hotels”.

Primo Premio della Categoria Antipasti - “Premio Una Hotel”, a Giorgia Granata e Guido Valentini con il piatto: “Parmigiana di Melanzane dell’Orto” abbinato allo "Champagne Perrier-Jouët Blanc de Blancs".

Per la Categoria Primi - “Premio Una Hotel”, a Cristina Montigiani, con Virginia Tommei, per il piatto “Cous Cous di Paranza Versiliana” in abbinamento al Vino Bianco  “Val delle Rose Litorale 2016”.

Per la Categoria Secondi - “Premio Una Hotel”, a Giulia Pardini e Giacomo Turrini che hanno preparato il “Coniglio Fritto” in abbinamento al Vino Rosso “Tenute Lunelli - Tenuta Podernovo Aliotto 2014”.

Per la Categoria Dolci - “Premio Una Hotel”, a Titti Chiarello  con la sua “Torta Semplice” abbinata a “Tenute Lunelli - Ferrari Demi Sec”.

Ma non è finta qui, perché non sono mancati altri simpaticissimi premi.

Il Premio Estetica del Piatto - “Premio Dr. Vranjes”, attribuito da Beba Marsano, Critico d’Arte del Corriere della Sera e di Style, alla bellissima Beatrice Augusta Rossi (la concorrente più giovane), per le sue “Polpette di Lesso Rifatto”, abbinate al Rosso di MontalcinoBelpoggio 2015”.

Premio Forte Magazine” (al piatto che meglio rappresenta Forte dei Marmi) ad Allegra Cristofani e Elena Fontana con i loro “Bomboloni” abbinati a “Eugenio Collavini Verdàc Glaciàt 2009”.

Premio al Miglior Food Design - “Premio popEating”, a Marika Bertolini con il suo “Giro Tonno A.R.” abbinato a Vino Rosso “Villa Cerna Primocolle 2015".

Premio al Piatto più Forchettabile - “Premio Il Forchettiere”, a Ilaria Mugnaini e Sabrina Reali con la loro “Torta d’Erbi della Lunigiana”, abbinata a “Eugenio Collavini Ribolla Gialla Spumante Millesimato 2013”.

Premio al Piatto più Saporito - “Premio Michelangelo Masoni”, a Sara Scalini e Andrea Spadoni con la “Panzanella di pesce” abbinata al “Bellussi Cuvée Prestige Brut 2016”.

Premio Miglior Ricetta della Tradizione - “Premio VKA” (La Vodka Made in Toscana), a Ivo Romagnoli con la sua “Pappa al Pomodoro” abbinata al Vino “Colle di Bordocheo Bianco dell’Oca 2015”.

Alla fine delle Premiazioni, per tutti i numerosi presenti, è stato offerto un ricchissimo Buffet, nell’accogliente dehors a “La Capannina”.

Anche quest’Edizione di “A Tavola sulla Spiaggia”, è stata presentata dall’affascinante e bravissima conduttrice gastronomica della “Rete Televisiva Italia 7”: Annamaria Tossani.

Tutto l’Evento è stata ripreso da importanti emittenti Radio/Televisive.

La XXV Edizione di “A Tavola sulla Spiaggia”, l’originale “talent mondano-enogastronomico” ideato dal grande Gianni Mercatali,  è stata, nella ricorrenza del suo primo “Quarto di Secolo”, semplicemente magnifica.

L’appuntamento è per l’Edizione 2018 che sarà ricchissima di molte interessanti novità.



"Bagno Roma di Levante" a Forte dei Marmi (LU)

"Bagno Roma di Levante" La Piscina

La Giuria Tecnica

La Favolosa Corinne Cléry

"La Capannina " di Forte dei Marmi (LU)

Silvana Iannaccone Premiata da Bruno Murzi

Gianni Mercatali e la Vincitrice Silvana Iannaccone

Daniela Sprea

Giorgia Granata e Guido Valentini

Cristina Montigiani e Virginia Tommei

Giacomo Turrini e Giulia Pardini

Titti Chiarello

Beatrice Augusta Rossi

Elena Fontana e Allegra Cristofani

Marika Bertolini

Sabrina Reali e Ilaria Mugnaini

Andrea Spadoni

Ivo Romagnoli

Foto di Gruppo

Una Vista al Buffet

La Splendida Presentatrice Annamaria Tossani

Francesca Bardelli Nonino e Giorgio Dracopulos

lunedì 21 agosto 2017

“GLEN GRANT SCOTCH WHISKY PURE MALT 1985”: UNA BOTTIGLIA CHE HA UNA LUNGA STORIA.




La Scozia è un territorio, di 78.764 Chilometri Quadrati, che comprende tutto il Nord di quella grande Isola denominata “Gran Bretagna”. 
La Scozia a Sud confina con l’Inghilterra, a Nord e a Ovest è bagnata dall’Oceano Atlantico e a Est dal Mare del Nord
La si può percorrere in lunghezza per 360 Km. e per 225 in larghezza.

Il suo Territorio, dal punto di vista fisico, si può dividere in tre parti:

- Le “Highlands”, una zona montuosa coperta da brughiere, con le coste molto frastagliate e ricche di fiordi che penetrano in profondità nel Territorio
A largo di queste coste troviamo, a Settentrione, le Isole Orcadi e le Shetland, e a Occidente le Ebridi;

-  Le “Lowlands", il Territorio che comprende la Valli dove scorrono i Fiumi Tay, Forth, Clyde
Oggi questa è la Regione dove vive il 75%  degli oltre 5 milioni di Scozzesi;

- Le “Uplands”, una Regione Montuosa, non eccessivamente brulla, con vette che superano anche gli 800 metri di altezza.   

La Storia Scozzese è stata, da sempre, travagliata da scontri interni e guerre. 
I primi a viverci furono le popolazioni di origine celtica, ma poi vennero i Romani (che non riuscirono a conquistare la Scozia fermandosi al Vallo di Adriano nel II Secolo d.C.), i Pitti, gli Scoti, e dall’VIII Secolo arrivarono le invasioni Vichinghe
Per non parlare della successiva guerra “perenne” con i Sassoni che avevano unificato l’Inghilterra.

Una Terra martoriata, che per sopravvivere, già in epoca pre-cristiana, ha costretto le popolazioni ha costituirsi in particolari gruppi denominati “Clan”.

Il TermineClan” in Gaelico Scozzese si può tradurre in “bambino, discendente o progenie”. 
Infatti un Clan era praticamente una Famiglia estesa, formata dai discendenti legati da vincoli di parentela e da altre Famiglie che si sottomettevano al Capo per essere protette.

Una delle peculiarità degli Scozzesi appartenenti ai Clan era il “Kilt” (un indumento maschile consistente in un pezzo di stoffa arrotolato intorno alla vita, simile a una gonna) ogni Clan si differenziava per il diverso disegno (Tartan, in Italiano "Scozzese") della stoffa di lana con cui era prodotto.

Sembra che questo sistema del “Clan” sia stato “ufficializzato” dal Re di Scozia Malcom III (1031 - 1093) nel momento in cui volle adottare un sistema fondiario feudale basato sulla concessione, ai singoli Capi, e ai loro eredi, della terra dove poter vivere, tale condizione dette il via alla suddivisione Territoriale dei “Clan”. 

Tale sistema, con 182 Clan, è stato alla base  della società Scozzese fino alla tragica battaglia di “Culloden”, combattuta il 16 Aprile 1746 presso la Città Scozzese di Inverness, dove 5400 Scozzesi comandati dal Pretendente al Trono d’Inghilterra Carlo Edoardo Stuart, furono battuti da 8000 Inglesi guidati da Guglielmo Augusto di Hannover (Duca di Cumberland e Figlio di Giorgio II Re di Gran Bretagna e Irlanda). 

Dopo la sconfitta i Capi Clan” che non giurarono fedeltà al Re vennero considerati “ribelli” e  scattarono contro di loro e i rispettivi “Clan” delle persecuzioni; una vera pulizia etnica denominata “Highland Clearances”, i superstiti dovettero emigrare in Paesi come le Americhe o l’Australia.

Ma gli scontri tra i “Clan” superstiti per questioni territoriali o altro continuarono negli anni successivi, fino all’ultimo, avvenuto nel 1820, quando James Grant guidò il “Raid on Elgin”. 
Il “Clan” degli “Innes”, confinante con i “Grant”, aveva imprigionato il Capo e la Famiglia del “Clan Grant”, James Grant, con 700 dei suoi, marciò, nella Pianura di Elgin, per andare a liberarli.

Eccoci giunti ai membri del “Clan Grant” che c’interessano per la nostra storia: i Fratelli John e James Grant.

Nel 1840 la distillazione del whisky in Scozia era da poco uscita da quella clandestinità alla quale motivi politico/patriottici e anche fiscali l’avevano ampiamente relegata. 
Gli Scozzesi, per anni, si erano rifiutati di pagare le esose “tasse sul malto” che il Governo Centrale Inglese aveva imposto.

I Fratelli John e James Grant ebbero una lucida “visione”: la vicinanza delle loro Terre al Mare e a un Porto come Garmouth, il Fiume Spey a Sud, vaste piantagioni di magnifico orzo tutte intorno……… cosa poteva servire di più per fare dell’ottimo “Whisky di Malto”? 

Ecco che nel 1840 fecero richiesta di una Licenza per la Distillazione.
Nacque così la “Rothes House Glen Grant Distillery” in Campagna (oggi poco fuori della piccola Cittadina Scozzese di Rothes). 

Nel 1851, grazie al forte coinvolgimento dei Grant nella costruzione della fondamentale nuova arteria ferroviaria del Nord, che avrebbe dato maggiori impulsi commerciali alla Scozia, anche una Locomotiva, che faceva la tratta  Lossimouth-Elgin-Rothes, venne battezzata con il nome “Glen Grant”.

Scomparsi i Fratelli Grant, nel 1872, la guida dell’Azienda passò a un loro nipote, il “MaggioreJames Grant (classe 1847), che oltre alla Distilleria ereditò, a soli 25 anni, anche il Titolo di “Glen” e si dimostrò da subito un degno successore. 

Un innovatore leggendario che amava viaggiare e conoscere, appassionato della modernità (fu il primo nelle “Highlands” ad avere un’automobile e volle dotare la sua distilleria di luce elettrica) introdusse, tra l’altro, l’uso di distillatori e purificatori lunghi e sottili che permettevano di produrre quel whisky, dal colore chiaro, con un fresco sapore di malto, tecnologia che contraddistingue anche oggi la loro produzione.

Nel 1886 il “MaggioreJames Grant realizzò, nei 27 ettari di proprietà della Distilleria, dei magnifici Giardini che, ancora oggi, sono uno straordinario esempio dello stile con cui si realizzava il “Giardinaggio Vittoriano” alla fine del XIX Secolo

Circa 25 anni dopo aver assunto la guida dell’Azienda, James Grant, visto l’aumento della richieste, volle edificare una seconda Distilleria sul lato opposto della strada, di fronte alla prima. 
Questa seconda unità produttiva prese inizialmente il nome di “Glen Grant 2”, ma in seguito venne denominata “Caperdonich” (il nome del luogo da cui si prelevava l’acqua purissima per la produzione). 
Le due costruzioni erano collegate da tubature sottostrada che permettevano l’interscambio dei fluidi. Dopo 5 anni però questa seconda distilleria fu chiusa a causa del periodo di recessione che colpì il Mondo alla fine del 1900, ma poi fu riaperta nel 1965 e chiusa definitivamente nel 2002.

In Scozia la musica e il whisky hanno sempre avuto un forte legame tantoché, 24 Aprile 1909, il famoso Violinista Scozzese Scott Skinner (1843 - 1927) affascinato da una visita alla Distilleria, volle comporre una “Strathspey” (veloce ballata Scozzese) dal nome “Glen Grant”.

Nel 1931 il “MaggioreJames Grant morì, lasciando il “peso” di una delle Distillerie più famose al Mondo alle sue tre figlie. 
Per motivi di Famiglia il testimone passo nelle mani del Nipote, Douglas Mac Kessack
Seguirono poi, nel 1941, James Smith, e, nel 1969, Ernest Sherret

Nel 1972 la “Glen Grant Distilleries Ltd” si è fusa con altre Società formando la “Glenlivet Distillery Ltd”. 
In questa nuova Società gli eredi della Famiglia Grant mantenevano i loro interessi unitamente a due Soci molto importanti: la “Courage Ltd” e la Giapponese Suntory Ltd”.

Nel 1977 la “Glen Grant Distilleries Ltd” è stata acquisita dalla “Chivas Brothers” e nel 2001 passò nelle mani del Gruppo FrancesePernod Ricard”.

Nel 2006 la “Glen Grant” fu acquisita, per 115 milioni di euro, dal Gruppo Italiano Campari” che ne è ancora proprietario.

La “semplicità” e la “naturalezza” sono alla base del Whisky prodotto, ieri e oggi, dalla “Glen Grant”.  

Un Whisky che nasce da una perfetta combinazione di pura “Acqua delle Highlands” con solo orzo maltato di qualità e lievito
Poi c’è il “fuoco” che fa la magia grazie all’esperienza secolare, alla dedizione e cura della produzione. 

Un processo meticoloso, ormai collaudato attraverso i secoli, che rende il Whisky chiaro, fresco e unico nel gusto, grazie anche al periodo d’invecchiamento in Botti, con spesse doghe di Quercia, “Sherry Butt” (500 litri), “Bourbon” di secondo passaggio (Refill). 
Un’altra positiva peculiarità, e sicuramente una garanzia, è che tutto il Whisky prodotto per il Mondo esce dalla Distilleria di Rothes,

La “Glen Grant” produce normalmente Whisky invecchiato 5, 10, 12 e 18 Anni, nelle “Edizioni Limitate” arriva anche a un prodotto invecchiato per 50 anni.

Il “Glen Grant 5 Anni”, il più leggero di tutta la loro gamma, viene venduto soltanto in Italia e in pochissimi altri Paesi tra cui il Sudafrica
Un Whisky dal leggero colore dorato che esprime ricchi sentori fruttati, prevalentemente mela, in bocca è buono e delicatamente cremoso, con un retrogusto di frutta secca.

La Bottiglia di “Glen Grant Scotch Whisky Pure Malt 5 Years Old” (da 70 Cl., 40% Vol.), in mio possesso, conservata integra per ben 27 anni, è stata Distillata nel 1985, e messa in commercio nel 1990, per l’Anniversario dei  “150 Anni della Fondazione della Glen Grant”: Una Bottiglia che, decisamente, ha una lunga Storia.




La Bottiglia

L'Etichetta

"Glen Grant Scotch Whisky Pure Malt 1985"

Per i 150 Anni dalla Fondazione

giovedì 17 agosto 2017

“SIMPOSIO SUL FILO DEL MARE” UNA MAGNIFICA SERATA AL RISTORANTE “CASALE DEL MARE”, DI CASTIGLIONCELLO (LI), CON DUE CHEF STRAORDINARI: MARCO PARILLO E ROBERTO CONTI.




Il 15 di Agosto di ogni anno si festeggia, in Italia, nel Canton Ticino (Svizzera) e nella Repubblica di San Marino, il “Ferragosto”.

Una festività dalle origini antichissime, già celebrata dagli Antichi Romani col nome di “Feriae Augusti” (Riposo di Augusto), con una data diversa dall’attuale: il Primo di Agosto
Era una delle feste con cui, nello stesso mese, si festeggiava la fine dei lavori agricoli. 
Alcuni secoli dopo la Chiesa Cattolica volle far coincidere la Ricorrenza con quella dell’Assunzione di Maria in Cielo e la data fu portata al 15 del Mese di Agosto.

Ma ciò che rese il “Ferragosto”, in Italia, una grande “festa popolare” accadde durante il “Ventennio”, nel 1931, quando il Regime la istituzionalizzò, abbinandola a una serie di poderose agevolazioni nei trasporti e alle infinite iniziative vacanziere delle Associazioni Dopolavoristiche Corporative del tempo, permettendo così la nascita del “Turismo di Massa”.  

Martedì 14 Agosto 2017, al Ristorante dell’AgriturismoCasale del Mare” di Castiglioncello, in Provincia di Livorno, si è svolta una bellissima serata, denominata “Simposio sul filo del Mare”, proprio per festeggiare l’arrivo del “Ferragosto”, con due bravissimi Chef: Marco Parillo e Roberto Conti.

Casale del Mare” è un complesso residenziale agrituristico nato dal restauro, accurato e sapiente, di un’antica fattoria.
Un angolo di paradiso ubicato su una panoramica e verdeggiante collina, con una vista mozzafiato su uno dei tratti più belli della Costa Toscana
Casale del Mare” è parte di un progetto grande e ambizioso, nato da un sogno dei suoi proprietari, Fulvio Martini e Laura Marzari, che nel 1994 riuscirono a realizzarlo, facendo nascere  così “L’Azienda Agricola Agrilandia”.

Agrilandia” comprende non solo l’Agriturismo RelaisCasale del Mare” e l’Azienda VitivinicolaFortulla”, ma anche un’altra proprietà fuori zona (una residenza turistica, “Corte Codella Nuova”, ubicata nel verde, a Viadana, in Provincia di Mantova).

Il RistoranteCasale del Mare” è molto accogliente; dall’interno si gode la rilassante vista del parco grazie alla sala completamente a vetri su tre lati. 
Durante la bella stagione si sfrutta il bel Giardino e la romantica e grande Veranda.

Da circa cinque anni lo Chef Executive del RistoranteCasale del Mare” è Marco Parillo.

Marco è nato a Caserta, il 23 Dicembre 1985, fin da piccolo ha avuto un interesse speciale per le buone ricette preparate amorevolmente dalla sua Nonna e dalla sua Mamma.
Cresciuto con questa innata e appassionata predisposizione ha frequentato e si è diplomato, tecnico della ristorazione e primo pasticcere, alla Scuola Alberghiera IPSSARAngelo Celletti” di Formia (LT).

Le sue prime esperienze lavorative, fatte durante gli anni di studio, lo hanno visto impegnato in validi Ristoranti come “Aeneas’ Landing” di Gaeta, “Marconi 23” a Terracina a al “Brusson” di Aosta (Ristorante dell’Hotel Italia).

Dopo il diploma attratto dall’alta Cucina innovativa Spagnola si è recato a Barcellona, dove, per un anno, ha lavorato nella cucina del RistoranteIl Bellini”.
Durante questo periodo, per otto mesi, ha fatto uno stage, un’esperienza fantastica, al Taller (officina) del leggendario RestauranteEl Bulli” (Tre Stelle Michelin) dello Chef Ferran Adrià Acosta.

Successivamente per circa un anno si è recato a Ibiza, dove è stato Capo Partita all’ “Ibiza Gran Hotel” e poi Sous-Chef  all’ “Ocean Drive”. 
Sempre a Ibiza, si è prodigato come Chef (poi come Executive Chef) nell’apertura del “Nassau Beach Club” a Palma di Maiorca, dove è rimasto per tre anni, occupandosi attivamente anche di altre aperture. 

In seguito ha lavorato per il “Gruppo Ferran Adrià” seguendo l’apertura di un Locale sullo stile innovativo dei Ristoranti, di Albert e Ferran, ultimamente inaugurati a Barcellona.

Lasciata la Spagna, Marco, prima di arrivare al RistoranteCasale del Mare”, ha lavorato per 5 mesi in un Ristorante/Hotel a Kitzbühel, nel Tirolo Austriaco.

Roberto Conti è lo Chef Executive del RistoranteTrussardi alla Scala” di Milano.

Il RistoranteTrussardi alla Scala”, aperto nel 2006, come facilmente si evince dal nome, è della mitica Azienda Italiana di ModaTrussardi”, fondata nel 1911 da Dante Trussardi
Il Ristorante negli anni ha raggiunto grandi livelli fino a ottenere ben “Due Stelle Michelin”.

Roberto Conti è nato a Vigevano, in Provincia di Pavia, il 5 Aprile del 1983
Fin da piccolo ha sempre avuto una grande attrazione sia per il mangiare buono (la sua Mamma, in casa, cucinava molto bene), sia per le materie prime di qualità (gli piaceva andare nell’orto con suo Nonno appassionandosi a tutto ciò che lì cresceva). 

Appena più grande iniziò subito a voler destreggiarsi intorno ai fornelli, tantoché fu spinto, da tutta la Famiglia, a cambiare indirizzo scolastico: dal Liceo Scientifico all’Istituto Alberghiero.
Grazie alla sua eccezionale bravura, Roberto, a soli 19 anni, era già Sous-chef in uno dei Locali storici e tradizionali di Vigevano, il RistoranteDa Maria”. 
Due anni dopo, Roberto, diventò lo Chef e rilanciò notevolmente la fama del Locale stesso.

La voglia di apprendere e di conoscere nuove realtà ha portato Roberto Conti a fare esperienze veramente eccezionali come quella, in Spagna a Girona (Catalogna), al mitico RestauranteEl Celler de Can Roca” (Tre Stelle Michelin), dei tre Fratelli Roca (Joan, Josep e Jordi), uno dei migliori del Mondo, o a Milano, al RistoranteJoia” (Una Stella Michelin) dello grande Chef Pietro Leemann.

Circa otto anni, fa Roberto è entrato nella Cucina del RistoranteTrussardi alla Scala” con lo Chef Andrea Berton ed è rimasto, poi, anche con la successiva guida dello Chef Luigi Taglienti.

Nell’Ottobre del 2014 la proprietà del Locale ha proposto a Roberto Conti di diventare lo “Chef ” del Ristorante
Dopo essersi consultato con l’amico e mentore il grande Chef Carlo Cracco, Roberto ha accettato l’offerta. 
Grazie alla sua Cucina, spontanea, sincera, “pulita” e buonissima il RistoranteTrussardi alla Scala”, da allora, riscuote un grande successo di pubblico.

La Serata della cena a quattro maniSimposio sul filo del Mare” al RistoranteCasale del Mare” è stata studiata, dagli Chef, con uno specifico Menu assortito tra Terra e Mare.

Dopo il ricco aperitivo di benvenuto in giardino (degustato durante un tramonto spettacolare), dove sono stati serviti numerosi e appetitosi stuzzichini, accompagnati da una specialissima “bollicina” della Casa, l’Azienda VitivinicolaFortulla” (prodotta per festeggiare i primi 20 anni dell’Azienda), “Fortulla ’94 Metodo Classico Millesimato 2014”, ci siamo accomodati in Veranda.

Al tavolo le portate, sono state accompagnate da altri Vini della Casa: “Epatta Rosé 2015”, “Serpentino 2016”, “Fortulla Rosso 2012” e “Fortulla Rosso 2011”.

Ottimo il “Pane della Casa”:  la schiacciatina integrale deliziosa, insieme al fragrante pane e ai grissini. 

Sono state servite le seguenti portate:

- Carpaccio di anguria, gambero rosa, pomodorini e basilico limonato (Parillo);  

- Cocktail “sdraiato e pressato” di mazzancolle del Tirreno con, pop-corn caramellati al “Pimentón de la Vera” (eccezionale “PapricaSpagnola a Denominazione di Origine) e asparagi di mare…… “Salicornia” (Conti);

- Risotto al pomodoro, mozzarella di bufala liquida e insalata di origano (Conti);

- “Triglia alla Livornese ’15 in evoluzione” (Parillo);

- Petto di piccione arrosto con agrumi e dragoncello, accompagnato da una emulsione di zucchine al carbone (Parillo);

- “Cheesecake alle pesche”, basilico e Olio Extra Vergine di Oliva (Conti);

- Piccola Pasticceria della Casa.

Tutto ben presentato, tecnicamente ben preparato e soprattutto tutto molto buono.

La speciale Cena del “Simposio sul filo del Mare” al RistoranteCasale del Mare” di Castiglioncello (LI), è stata sicuramente magnifica e gustosissima grazie a due Chef straordinari, l’ospite, Roberto Conti, e il “padrone di casa”, Marco Parillo, che alla fine della cena sono stati accolti da un lungo e affettuoso applauso.

Un particolare ringraziamento alla premurosa Laura Marzari che, come sempre, mi ha accolto con grande fascino e gentilezza.   




Una Vista del Giardino

Il Panorama

Il Tramonto

Carpaccio di Anguria

Cocktail di Mazzancolle

Risotto al Pomodoro

Le Triglie sono Pronte

Meravigliosi Petti di Piccione

"Cheesecake alle Pesche"

Piccola Pasticceria

Roberto Conti, Giorgio Dracopulos, Marco Parillo