Non sono
molti i Cuochi del nostro Paese che negli anni settanta hanno iniziato il
rinnovamento della Cucina Italiana.
In quegli anni la nostra storia alimentare
era afflitta da una “impantanante staticità” e veniva superata per creatività e
innovazione dalla tradizionale Cucina concorrente d’Oltralpe.
Uno Chef che
ha fatto storia, in quegli anni, e che, per la sue straordinarie capacità
professionali e umane, rimarrà sempre nei cuori di tutti gli appassionati che
lo hanno conosciuto è Angelo Paracucchi.
Angelo era
Umbro, di Cannara, in Provincia di Perugia, dove nacque il 21 Marzo del 1929;
la sua passione per la terra si manifestò già con i suoi studi superiori in
agraria.
Dall’amore
per la terra, alle cose buone da lei prodotte, fino ad arrivare all’arte
culinaria il passo è breve e, Angelo, iniziò la sua carriera di Cuoco nella
Cucina di un Ristorante di Assisi (PG).
La sua gavetta
fu lunga e fatta di studio e di grande impegno fino ai primi anni settanta
quando prese la conduzione del Ristorante del “Motel dell’Agip” di Sarzana (SP)
facendolo diventare in brevissimo tempo un luogo “cult” della ristorazione non
solo Italiana.
Fu un
trampolino e da allora Angelo non ha fatto altro che mietere successi.
Nel 1976
aprì, in Viale XXV Aprile al numero civico 60, nel piccolo Comune di Ameglia
(SP), il suo Locale mito la “Locanda
dell’Angelo”.
La sua
eccezionale bravura lo portò ad esportare la sua Cucina innovativa e creativa,
basata sulla qualità e la perfetta conoscenza delle materie usate, prima in
Francia a Parigi dove, nel 1983 inaugurò il Ristorante “Il Carpaccio”,
all’interno del lussuoso Hotel “Le
Royal Monceau”, e che ancora oggi ha una Stella Michelin, successivamente
in altri posti e Paesi fino a giungere a Osaka in Giappone.
Il grande
Maestro Angelo Paracucchi ci ha lasciato l’11 Dicembre del 2004, proprio
quest’anno ricorrono 10 anni, ma i suoi insegnamenti rimangono nei libri che ha
scritto e nei suoi allievi.
Uno dei
migliori allievi di Angelo è lo Chef Luca Landi.
Luca è nato
a Lucca il 19 Gennaio 1974, la sua è una famiglia di artigiani, per la
precisione “figurinai”, coloro che producono figurine in gesso.
Per tutto il
Novecento questa nota produzione, vanto della Lucchesia, è stata esportata in
tutto il mondo.
La passione
di Luca per la Cucina ha un seme nell’ammirazione e nell’amore per la sua
mamma, un’ottima cuoca, che fin da piccolo ha voluto emulare.
Poi col
crescere Luca ha frequentato e si è diplomato come Tecnico, nel 1993, ad una
delle migliori Scuole, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Giuseppe Minuto” di Marina
di Massa (MS).
Qui è stato seguito da esperti professori come Giancarlo
Aldrovandi e Rolando Paganini che gli hanno dato solide basi con i loro
insegnamenti sui principi fondamentali
di una Cucina professionale.
Durante i
praticantati estivi, in Ristoranti e Hotel vicini alla Scuola, Luca fa
l’incontro con Angelo Paracucchi e il Maestro trasformerà la sua passione in un
amore senza compromessi, in un desiderio teso alla ricerca della perfezione per
mezzo dell’assoluta applicazione e dedizione.
Insieme ad
Angelo Paracucchi, Luca Landi, oltre a quel primo periodo, tornerà a lavorare
per diversi mesi nel 1997.
Ancora oggi quando
Luca parla degli straordinari insegnamenti del Maestro, della sua arte
culinaria, del suo fascino di uomo e di Chef, non riesce a trattenere
l’emozione.
Luca ha fatto varie esperienze, sia in Italia che all’estero, nelle
cucine di grandissimi Chef super “Stellati” come, tra gli altri, Italo Bassi e
Riccardo Monco dell’Enoteca
Pinchiorri di Firenze, Pierre Simonazzi al Ristorante “La Closerie des Lilas” di Parigi,
Frank Cerruti al Ristorante “Le
Louis XV” a Montecarlo, Carles Abellan al Ristorante “Comerç 24” e Jordi Vilà al Ristorante “Alkimia”, ambedue a Barcellona.
Luca Landi ha trascorso un periodo, per uno stage, anche al bellissimo
e super moderno Ristorante “El
Celler de Can Roca”, a Girona in Spagna, dai fratelli Roca (Joan, Josep e
Jordi), premiato con il titolo di “Primo Ristorante al Mondo” secondo la
classifica 2013 della “The World’s 50
Best Restaurants”.
Dal mese di
Maggio 2000, lo Chef Executive Luca Landi, è diventato il responsabile della
ristorazione, della banchettistica e del food & beverage del Green Park Resort di Tirrenia (PI).
Una delle
più belle strutture che sono nate negli ultimi anni a Tirrenia, in Località
Calambrone, è il Green Park Resort, “4 Stelle S”, vero e proprio “gioiello”
Pisano del Gruppo Soft Living Places della Famiglia Madonna.
Il Gruppo è
proprietario di altri due lussuosi Hotel in Versilia, l’Hotel Byron “5 Stelle L” di Forte dei
Marmi (LU) e l’ Hotel Plaza e de
Russie “4 Stelle”di Viareggio (LU).
Al Green Park Resort cinque grandi
strutture a due piani immerse in 5 ettari di pineta e macchia mediterranea
circondano un bellissimo verdeggiante parco giardino (da girare con apposite
“golf buggy” elettriche”) con la grande piscina scoperta intorno alla quale in
estate si effettua ”Il Grill”.
Quattro suites, 42 junior suites, un centinaio
di accoglienti camere Delux e Superior dotate di ogni comfort, il centro
Congressi, la sala fitness e la SPA, fanno di questo Resort il luogo ideale per
una vacanza rilassante dove si può essere totalmente coccolati.
Oltre a
tutto ciò ci sono due Ristoranti, “Le Ginestre” e il “Lunasia”.
Il primo,
grande e accogliente, fino a 500 persone, offre una Cucina espressa di alto
livello con un servizio puntuale e attento, l’altro, data la sua grande
importanza gastronomica necessita di una accurata e dettagliata descrizione.
Il
Ristorante “Lunasia” ha aperto nel 2004, Luca Landi non solo ha ideato la
proposta gastronomica ma ha anche seguito la progettazione e ne ha impostato la
filosofia.
Molto bella
la struttura del “Lunasia” all’interno del Resort, ricorda una nave.
Da una porta
automatica, all’ingresso, si accede ad uno spazio con di fronte il bancone bar
e a destra, tramite in corto corridoio, da cui si vede la cucina, si entra
nella grande e luminosissima sala.
Su due lati, infatti, una grandissima
panoramica vetrata curva, interrotta solo da alcune colonnine colorate,
permette di godere della vista del parco/giardino.
Nel complesso una struttura
molto accogliente con diversi angoli provvisti di comodi divani.
La “mise en
place” è curatissima nei minimi dettagli, come tutto del resto.
La Carta dei
Vini, in realtà sono tre, una dedicata alle Strade del Vino di Toscana, la
seconda con Champagne, Spumati e Vini Bianchi, la terza con i Vini Rossi.
Le
scelta è molto ampia sia di prodotti Italiani che di quelli provenienti da
altre parti del mondo.
Una selezione di Etichette molto esperta in grado di
soddisfare qualsiasi esigenza.
Ci sono poi
la Carta delle Acque, quella dei Caffè e quella delle Tisane.
Il Menu è
vario, di terra e di mare, ampia la scelta alla Carta.
Un discorso
a parte meriterebbe il magnifico pane assortito della Casa, nelle varie forme e
sapori, servito premurosamente durante tutta la degustazione, ma lo spazio è
tiranno, posso solo dire che il termine “eccellente” non rende l’idea.
La
degustazione è stata accompagnata da:
- Champagne
“Collard-Picard” Cuvèe Sèlection Brut, Assemblage 50% Meunier e 50% Pinot Noir
12,5% Vol., prodotto imbottigliato dalla “Maison Récoltant-Manipulant
Collard-Picard” di Olivier Collard e Carolina Picard, ubicata a Villers-sous-Châtillon (micro Comune di circa 200 abitanti), Dipartimento della Marna,
Regione Champagne-Ardenne, in Francia;
- “Villa Cerna Chianti Classico 2011”, Chianti
Classico D.O.C.G., 95% Sangiovese e 5% Colorino, 13,5% Vol., prodotto e
imbottigliato dall’Azienda Vitivinicola “Villa
Cerna” di Castellina in Chianti (SI) proprietà del Gruppo Cecchi;
- “Val delle
Rose Morellino di Scansano Riserva 2010”, Morellino di Scansano Riserva
D.O.C.G., 90% Sangiovese e 10% altre
varietà complementari, 14% Vol., prodotto nella Tenuta Maremmana di “Val delle Rose”, in Località Poggio la Mozza
(GR), anche questa Azienda è proprietà del Gruppo Cecchi;
- “La
Spinetta Moscato d’Asti Bricco Quaglia 2012”, Piemonte Moscato d’Asti D.O.C.G.,
100% Moscato d’Asti, 4,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola “La Spinetta” della Famiglia Rivetti
a Castagnole delle Lanze (AT).
Sono state servite
le seguenti portate:
- “Il gusto
per cominciare”, cono di sesamo e gelato di cozze con cialdina croccante di
guanciale;
- “L’olfatto
che svela”, fumo e profumo di sgombro candito, affumicato all’antico sigaro Toscano,
marinato nelle erbe, marmellata di
limone e cruditè di ravanello;
- “L’udito
crunchy crunch”, chips croccanti, fregola tapioca, riso soffiato aromatizzato
allo zafferano e nero di seppia, intingolo di crema acida con gambero rosso;
- “Il tatto
e il caldo”, crocchetta liquida di aglio e polpo;
- “La vista
per inganno”, fritto di gamberi di fascina, lattarelli, alga duce, schioppetti,
rossetto (in un vero e proprio stick) di salsa rosa;
- “Il senso
ironico, White truffle Lady mangia e bevi cocktail”, granita di gelato White
Lady, gelato di tartufo bianco con quenelle di tartufo;
- “Marinate
marine”, crudo di bovino Razza Fassona in abbinamento marino, con tartare di
pomodoro;
- “Gianduiotti”
di ricotta ripieni di lepre con salsa di tartufo e funghi, piselli e pecorino;
- “Composizione
d’anatroccolo, d’après (secondo) Angelo Paracucchi”, petto arrostito, coscia
ricostruita, collo ripieno, marmellate di more con spinacio glaciale in
abbinamento;
- “Profumo di fiori”, gelato di grappa alla
rosa con litchi (o ciliegia della Cina) e vaniglia;
- “Girandola
di sensazioni zuccherine”.
La cucina di
Luca Landi è esperta, precisa, attenta, divertente e mai scontata, coniuga con
molta perizia la tradizione con la modernità e il gusto con l’estetica.
Luca dice
che segue sempre la regola delle tre “R”: Rispetto (per gli ingredienti e la
territorialità), Rigore (nell’esecuzione dei procedimenti per la realizzazione
di ogni piatto), Ricetta (elaborare l’idea, trasformarla in pietanza mantenendo
sempre i giusti equilibri, le giuste fasi di lavorazione e di cottura,
l’armonica costruzione architettonica e cromatica).
In Cucina Luca è supportato dai validi Sous-Chef Simone Di Maio,
Claudio Biondo, Cristian Cecconi e dalla Chef-Pâtissier Raissa Novelli (realizzatrice anche del magnifico pane
della Casa).
La Brigata di Sala, molto efficiente e professionale, è guidata dalla brava
responsabile Maitre e Sommelier Claudia Parigi, comprende il secondo Maitre Filippo
Badalassi, la Chef de Range Sandra Pullia e la Commis de Range Ilaria
Bonaccorsi.
A Luca Landi e al Ristorante “Lunasia”, in questi anni, sono arrivati
molti premi e riconoscimenti, oltre ad ottime valutazioni su tutte le
principali Guide Gastronomiche, compresa, dal 2012, la prestigiosa “Stella”
della Michelin.
Un particolare ringraziamento per l’ospitalità va al gentilissimo
Salvatore Madonna Amministratore Delegato del Gruppo Alberghiero Soft Living Place.
Nell'accogliente Ristorante “Lunasia” del Green Park Resort di Tirrenia (PI),
in Località Calabrone, nella più assoluta quiete e tranquillità, ho degustato il
“Menu Estate 2014” del grande Chef Luca Landi, trovandolo ottimo, originale e
creativo e ho colto l’occasione per festeggiare con lui suoi primi 40 anni.
Ristorante Lunasia
c/o Green Park Resort
Via dei Tulipani, 1
Tirrenia (PI)
Tel. 050 3135711
Alcuni Panini
Cono di Sesamo e Gelato di Cozze
Sgombro Candito Affumicato
Chips Croccanti e Crema Acida
Fritto e Rossetto di Salsa Rosa
La Carne Fassona Marinata
Gianduiotti di Ricotta
Gelato di Grappa alla Rosa
Girandola di Sensazioni Zuccherine
Salvatore Madonna
Luca Landi e Giorgio Dracopulos