giovedì 25 aprile 2024

RISTORANTE “LUNASIA” DELL’HOTEL “PLAZA E DE RUSSIE” DI VIAREGGIO (LU): SEMPLICEMENTE MITICA LA CUCINA DELLO CHEF LUCA LANDI.



Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755 - 1826) è stato un importante Politico e Gastronomo Francese, la sua fama internazionale è legata a un Libro “divagante e aforistico” pubblicato in Francia nel 1825 intitolato “Physiologie du Goût, ou Méditations de Gastronomie Transcendante; ouvrage théorique, historique et à l'ordre du jour, dédié aux Gastronomes parisiens, par un Professeur, membre de plusieurs sociétés littéraires et savantes”. Il Libro ha fondato la figura dell'Intellettuale Gastronomo e mescola amabilmente nozioni scientifiche, riflessioni filosofiche, aneddoti storici, consigli e ricordi. L'Opera è un caposaldo teorico della “Cucina Borghese” e da subito ha esercitato una straordinaria influenza sulla letteratura culinaria.

Jean Anthelme Brillat-Savarin ci ha lasciato le seguenti significative parole: “Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita”.

Uno dei Locali dove al meglio si può soddisfareil piacere della tavolaè certamente il RistoranteLunasiadi Viareggio (LU).

Viareggio, in Provincia di Lucca, è una bellissima e storica Località turistico/balneare, adagiata sulla Costa Toscana. Le sue lunghe e sabbiose spiagge sono bagnate, per la gioia dei vacanzieri, dalle acque del Mar Ligure. Viareggio, oltre alle innumerevoli attrattive estive, ha un’intensa vita mondana tutto l’anno e dal lontano 1873 qui si svolge anche uno dei Carnevali più belli, coreografici, ricchi, divertenti e famosi del Mondo.

Viareggio davanti ha il mare e alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane mentre ai lati è racchiusa dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete. Un’altra delle sue eccezionali peculiarità è “La Passeggiata di Viareggio”.

Questo lunghissimo tratto pedonale e non, costeggia, in direzione sud verso nord “Viale Daniele Manin” cosi denominato tra l’inizio della stessa e “Piazza Giuseppe Mazzini”, per poi prendere il nome di “Viale Giosuè Carducci” da “Piazza Giuseppe Mazzini” all’altezza di “Piazza Giacomo Puccini”. Poi “La Passeggiata” prosegue fino al Canale, che divide Viareggio da Lido di Camaiore, parallelamente con  “Viale Alfredo Belluomini”.

La Passeggiata” è la zona più affascinante, panoramica, verde, monumentale e artistica della Città, con  moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.

Dopo la “Belle Époque” (1871 - 1914) qui si iniziò a demolire le strutture più fatiscenti in legno e ferro esistenti, salvando solo le strutture più belle e, tra il 1920 e il 1940 anni di grande fervore edilizio, “La Passeggiata” fu completamente ricostruita. Grazie a tecnici illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini (1892 - 1964), in quei 20 anni si delineò “La Passeggiata” come noi la conosciamo. Lato mare sorsero moltissimi negozi adiacenti agli stabilimenti balneari, insieme a caffè, cinema, gallerie e di fronte, lungo la litoranea, ville, palazzi e hotel.

Proprio quasi all’inizio della passeggiata, lato sud, all’angolo tra Viale Daniele Manincon Piazza D’Azeglio”, nel cuore della zona piùLibertye storica, sorge maestoso e ricco di fascino il lussuoso HotelPlaza e de Russie”.

Il “Plaza e de Russie” venne edificato nel lontano 1871 ed è il più anticoHotel di Lussodi Viareggio. L’HotelPlaza e de Russie” oggi appartiene al Gruppo Soft Living Places della Famiglia Madonna che ha la proprietà di tre lussuosi Alberghi ubicati sulla magnifica Costa Toscana: l’Hotel Byron, “5 Stelle L”, a Forte dei Marmi (LU), l’Hotel Plaza e de Russie5 Stelle” a Viareggio (LU) e il Green Park Resort, “4 Stelle S”, al Calambrone/Tirrenia in Provincia di Pisa (dal Mese di Marzo 2016 quest’ultima struttura è stata data in gestione alla CatenaMercure Hotels”).

Al comando del Gruppo Soft Living Places il bravo, appassionato ed esperto Amministratore Delegato Salvatore Madonna  che oltre a essere un imprenditore di grande successo è un vero e proprio “talent scout” di giovani Chef. I suoi Ristoranti sono sempre a livelli altissimi nel “gotha” della gastronomia non solo Nazionale.

L’HotelPlaza e de Russie” è dotato di 44 bellissime Camere, comprese le due super lussuose Suite vista mare ubicate nel “Roof dell’Albergo”, tutte elegantemente arredate e dotate di tutti i più moderni comfort. Uno straordinario Hotel5 Stelleentrato anche nella prestigiosissima Associazione Relais & Châteaux.

Il piano terra delPlaza e de Russie accoglie il RistoranteLunasiaguidato dal bravissimo Chef Executive Luca Landi.

Ma facciamo una breve storia del RistoranteLunasiae di Luca.

Il RistoranteLunasia” è nato, al Green Park Resort, nel mese di Maggio del 2004, e, da subito, ha avuto come Chef Executive Luca Landi. Luca non solo curò l’apertura del Ristorante ideando la proposta gastronomica, ma anche la progettazione dei locali e l’impostazione della filosofia gestionale.

Luca è nato a Bagni di Lucca il 19 Gennaio 1974 e da molti anni abita a Viareggio; la sua era una Famiglia di artigiani, per la precisione “figurinai”, coloro che producono figurine in gesso. Per tutto il Novecento questa nota produzione, vanto della Lucchesia, è stata esportata in tutto il Mondo. La passione di Luca per la cucina ha un seme nell’ammirazione e nell’amore per la sua Mamma, un’ottima cuoca, che fin da piccolo ha voluto emulare.

Negli anni successivi Luca ha frequentato una delle migliori Scuole, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità AlberghieraGiuseppe Minuto” di Marina di Massa (MS), dove si è diplomato come Tecnico di Cucina nel 1993. Qui è stato seguito da esperti professori come Giancarlo Aldrovandi e Rolando Paganini che gli hanno dato solide basi con i loro insegnamenti sui  principi fondamentali della Cucina professionale.

Landi durante i praticantati estivi, in Ristoranti e Hotel vicini alla Scuola, fece l’incontro con il grande Maestro Angelo Paracucchi (colonna portante della Cucina Moderna Italiana) che trasformerà la sua passione in un amore senza compromessi, in un desiderio teso alla ricerca della perfezione per mezzo dell’assoluta applicazione e dedizione. Insieme ad Angelo Paracucchi al RistoranteLocanda dell’Angelo” di Ameglia (SP), Luca Landi, oltre a quel primo periodo, tornerà a lavorare anche nel 1997.

Luca ha fatto varie esperienze, sia in Italia che all’Estero, nelle cucine di grandissimi Chef superStellati” come, tra gli altri, Italo Bassi e Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Pierre Simonazzi al RistoranteLa Closerie des Lilas” di Parigi, Frank Cerruti al Ristorante Le Louis XV a Montecarlo, Carles Abellan al RistoranteComerç 24” (oggi chiuso) e Jordi Vilà al RistoranteAlkimia”, ambedue a Barcellona.

Luca Landi ha trascorso un periodo, per uno stage, anche al bellissimo e super moderno RistoranteEl Celler de Can Roca” (Tre Stelle Michelin), a Girona in Spagna, dai Fratelli Roca (Joan, Josep e Jordi), premiato con il titolo di “Primo Ristorante al Mondo” secondo la Classifica 2013 della “The World’s 50 Best Restaurants”. 

Nel 2015 Luca è stato, per più di un mese, a Mentone, in Francia, al bellissimo e panoramico Ristorante Mirazur” (Tre Stelle Michelin) “Primo al Mondo” nella Lista 2019 dei “The World’s 50 Best Restaurants”) dallo Chef Italo-Argentino Mauro Colagreco.    

La Cucina di Luca Landi è ottima, esperta, precisa, attenta, divertente e mai scontata, coniuga con molta perizia la Tradizione con l’Innovazione e il gusto con l’estetica: una cucina che emoziona e lascia il segno.

A Luca Landi e al RistoranteLunasia”, in questi anni, sono arrivati molti premi e riconoscimenti (anche quello di “Campione del Mondo di Gelato Gastronomico”), oltre a ottime valutazioni su tutte le principali Guide del settore, compresa, dal 2012, la prestigiosa Stella” della Guida Rossa Michelin confermata, sempre, negli anni successivi.

La Famiglia Madonna ha deciso, all’inizio del 2016, di concentrare l’attenzione dei suoi investimenti nel meraviglioso contesto della Versilia e in particolare nell’accogliente meta turistica della Città di Viareggio (LU).

Per tale motivo il RistoranteLunasia” si è trasferito, a partire da 2 di Aprile 2016, all’ultimo piano nel “Roof” dell’Hotel Plaza e de Russie. Un successo dietro l’altro poi il 30 Ottobre 2017 la chiusura per i lavori di ristrutturazione del palazzo iniziati nel Gennaio 2018.

Ma mentre il “Lunasia” era chiuso il grande Chef Luca Landi non è stato certamente “con le mani in mano”. A profitto della sua “visione mondiale dell’alta cucinaLuca è stato negli Stati Uniti, per 5 Mesi in California con lo Chef Nicholas Romero al mitico Ristorante - Relais & ChâteauxManresa” (Tre Stelle Michelin) nella Cittadina di Los Gatos, praticamente confinante con la grande Città di San Jose che è il centro economico, culturale e politico della Silicon Valley, nella Contea di Santa Clara. Poi ha trascorso altri Mesi al RistoranteAlinea” (Tre Stelle Michelin) nella bella e accogliente Città di Chicago, adagiata sul Lago Michigan, nello Stato dell’Illinois. Successivamente ha trascorso un altro periodo, a un’ora di distanza da Chicago, al RistoranteSmyth – The Loyalist” dove l’amore e la cura per i prodotti naturali (come fiori ed erbe) è molto vicina anche al cuore di Luca Landi.

Rientrato in Italia per un breve periodo è ripartito poi per il Giappone dove è stato, per tre Mesi, dal mitico Maestro lo Chef Seiji Yamamoto (classe 1970) al RistoranteNihonryori RyuGin” (Tre Stelle Michelin) ubicato, dal 23 Dicembre 2003 nel Quartiere di Roppongi (turistico e famoso per la vita notturna) e dall’Agosto 2018 nella Midtown Hibiya (enorme struttura di 190.000 mq. alta 192 metri) in una delle zone centrali nel Quartiere di Chiyoda, a Tokyo.

Il rinnovato RistoranteLunasia”, praticamente quasi in contemporanea con l’Hotel Plaza e de Russie, ha riaperto il 15 Giugno 2019.

Oltre l’Ingresso dall’Hotel il Ristorante ha un’entrata diretta, da un grande e storico portone, dalla Passeggiata di Viareggio in Viale Daniele Manin al Civico 4a.

La Sala del “Lunasia” è grande e rettangolare, luminosissima con le grandi vetrate che danno sulla suggestiva “Passeggiata di Viareggio”. Lo spazio è arredato con accoglienti tavolini quadrati o tondi e tutto è elegantemente curato nei minimi particolari. Entrando dall’Ingresso lato Hotel la parete di fondo della Sala si presenta piacevolmente illuminata dalle grandi cantine Termiche che contengono i Vini. Un altro tavolo si trova in un prolungamento della Sala; da questo spazio una breve scala porta nella grande, attrezzata e bella Cucina. Proprio in Cucina si trova anche l’ambito “Tavolo dello Chef” (Chef’table), dove gli ospiti possono assistere in diretta alla cottura e composizione dei piatti: una straordinaria visuale sulla fascinosa operatività di una cucina Professionale.

La Carta dei Vini è ricca, 60 Pagine circa 1.000 super selezionate Etichette (Italiane, Francesi e dal Mondo), frutto di un’attenta collaborazione tra Luca Landi e la bravissima responsabile, Maître e Sommelier, Claudia Parigi.

Claudia, da sempre al “Lunasia”, nel periodo della chiusura dovuta ai lavori, ha fatto un’esperienza straordinaria, durata un anno, in Inghilterra, nella Contea di Berkshire, nel romantico Villaggio di Bray, al mitico Ristorante The Fat Duch (Tre Stelle Michelin).

Il Menù del “Lunasia” è di Terra e di Mare: ampia la scelta alla Carta (un servizio estremamente premuroso e su misura), poi ci sono dei percorsi consigliati con numeri diversi di portate.

Agli inizi di questa nuova Stagione 2024 ci si può rifocillare in assoluto relax degustando i tre nuovi Menù (Sette Portate Ciascuno): “Mare d’Amare” (una lettera d’amore ai sapori del Mar Ligure), “Pensando Vegetale dal Parco e dal Mare” (dove i protagonisti sono tutti i prodotti locali e l’ingrediente è impiegato al massimo delle sue potenzialità, senza generare scarti) e “Le Apuane e la Bonifica” (il percorso dedicato alla Terra). Per coloro che desiderano affidarsi completamente alla creatività dello Chef Luca Landi c'è "Liberamente a Mano Libera… “ (quattro o cinque piatti oltre a  una speciale sorpresa) e poi “Gli ingredienti à la Carta..." il percorso totalmente libero che permette di creare un percorso gastronomico super personalizzato.

Nei Menù o nella Carta potete trovare deliziose preparazioni come: Scampi crispy (croccanti), budino di baccala, asparagi e limone - Trancetto di palamita in carpione, intingolo di primizie, limone acerbo, erbe e fiori - Insalatina di Granseola, barbarossa, arachidi di Massarossa ed erbe - Fagottini di pasta, patate, cicale e bietole, riduzione di polpo al vino rosso - Linguine di semola mantecate alle uova di pesce, bottarga e pesto di pepe e pinoli - Ravioli Explosion alla marinara, frutti di mare e pomodoro - Gnocchi di costine di maiale, ketchup fumé, broccoli. aria di prosciutto - Trancio di pescatrice in crosta di pane, radici, uovo di pesce in salsa all’alloro - Guancia di manzo brasata, sedano rapa, prugne tarassaco - Quaglia con polenta d’albicocche e grano arso.

Tra i dolci voglio citare un magnifico, sia come presentazione sia come gusto, “Pre-dessert” dedicato al bravissimo Sceneggiatore, Produttore Cinematografico e Direttore della Fotografia Alfonso Cuarón Orozco (classe 1961), il primo Messicano nella storia che è riuscito ad aggiudicarsi l'Oscar alMiglior Regista”: Dulce de leche e tequila, massa di cacao e zucchero grezzo in salsa, aloe e mango.

Lo Chef Luca Landi oltre a essere un grandissimo ed espertissimo professionista è anche una persona straordinaria ricca di sincera umanità e tutto questo contribuisce a dare perfetto equilibrio a tutto ciò che realizza.

Lo Chef è supportato da una super efficiente e giovane Brigata di Cucina. Premuroso e professionale il servizio svolto dalla Brigata di Sala come sempre guidata dall’altra “colonna portante” del “Lunasia”, l’eccezionale Maître Claudia Parigi.   

Al super accogliente RistoranteLunasia” dell’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio (LU) avrete la possibilità di provare unamagia gastronomica positiva”, che ogni singola preparazione esprime sia alla vista che al palato, degustando semplicemente la mitica Cucina dello Chef Luca Landi.

http://www.plazaederussie.com/

http://www.plazaederussie.com/it/ristorante-vista-mare-viareggio/


"Hotel Plaza e de Russie" a Viareggio (Foto Lunasia) 

Lo Chef Luca Landi
 
"Ristorante Lunasia" a Viareggio (LU): La Sala (Foto Lunasia)

Salvatore Madonna e Claudia Parigi 

"Trancetto di Palamita in Carpione"... (Foto Lunasia) 


"Fagottini di Pasta, Patate, Cicale e Bietole"... (Foto Lunasia)


"Linguine di Semola  Mantecate alle Uova di Pesce" (Foto Lunasia)


"Ravioli Explosion alla Marinara"... (Foto Lunasia)


"Guancia di Manzo Brasata"... (Foto Lunasia)


 "Pre-dessert": Omaggio ad Alfonso Cuarón Orozco (Foto Lunasia)


Giorgio Dracopulos e Luca Landi

sabato 20 aprile 2024

“ARIA DI SAN DANIELE 2024” LA GRANDE, BELLA E SAPORITA MANIFESTAZIONE PER DEGUSTARE UNA DELLE GRANDI ECCELLENZE ITALIANE.

 


Molti cibi deliziosi che allietano la nostra vita iniziano con la lettera “P” come Pizza, Patatine, Pasta, Panini, Polenta, Pomodoro, Pompelmo, Piadina, Pancetta, Panettone, Panna, Prugne, Pâté, Pere, Parmigiano, Prosciutto.

Quando si vuol approfondire l’argomento su un prodotto magnifico e speciale come il Prosciutto vengono subito in mente le eccellenze Italiane come il “Prosciutto di San Daniele”.

Il Prosciutto di San Danielenasce esclusivamente aSan Daniele del Friuli”.

La bellissima e accogliente Regione Friuli-Venezia Giulia è ubicata all’estremità nord-orientale del Territorio Italiano dove occupa una superfice di 7.845 chilometri quadrati. La Regione nasce dall’unione di due Territori storico-geografici particolari, divisi dalla foce del Fiume Timavo (o Recca) che scorre tra Croazia, Slovenia e Italia: il Friuli, la parte più vasta, è la Zona della Venezia Giulia rimasta all’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Le Terre del Friuli-Venezia Giulia sono uno scrigno dove si racchiudono straordinarie bellezze naturali che vanno dalle Spiagge alle Montagne, dalle Rocce Carsiche a quelle Dolomitiche, Colline e Lagune, Resti dell’Antica Civiltà Romana, Borghi, Castelli e Città d’Arte, Fiumi, Laghi e Isole. Accanto a tutte queste infinite bellezze il Territorio in questione ha anche un’offerta Enogastronomica di altissimo livello che si abbina alla perfezione con la grande e affabile accoglienza delle sue Genti.

Al Centro del Friuli, arroccato a 252 m. s.l.m. su di una dolce Collina che domina la pianura circostante, c’è proprio l’antica Cittadina di “San Daniele del Friuli” (circa 8.000 Abitanti), rientrante nell’E.D.R. (Enti di Decentramento Regionale, istituiti nel Novembre 2019) di Udine. I 35 chilometri quadrati del Territorio Comunale si trovano al centro dell’anfiteatro morenico, cioè il complesso di morene (sedimenti) costituito dai detriti rocciosi trasportati a valle dal lento ma incessante moto di scivolamento per gravità di un Ghiacciaio, tali depositi formano degli archi concentrici lungo la parte frontale dello smottamento e vengono alla luce quando il ghiaccio si ritira per ragioni climatiche.

San Daniele del Friuli” è famosa nel Mondo per dare i natali a quel mitico prodotto denominato “Prosciutto di San Daniele” che qui veniva realizzato, in modo simile, già in Epoca preromana quando grazie all’uso del sale si conservavano le carni di maiale.

Il “Prosciutto di San Daniele” come noi lo conosciamo nasce nel 1961 grazie a un gruppo ristretto di Produttori, validi Imprenditori e Personalità di rilievo della Comunità di San Daniele del Friuli, che costituirono il “Consorzio del Prosciutto di San Daniele”.

Il “Prosciutto di San Daniele” è un prosciutto crudo stagionato riconosciuto dal 1970, dallo Stato Italiano con la legge n. 507, come prodotto a “Denominazione di Origine” (D.O.) e dal 1996, dall’Unione Europea, come prodotto a “Denominazione di Origine Protetta” (D.O.P.). 

Il “Prosciutto di San Daniele” viene prodotto solo ed esclusivamente a San Daniele del Friuli, e nella sua produzione non viene utilizzato nessun tipo di additivo o conservante.

Oggi il Consorzio associa i 31 Produttori del “Prosciutto di San Daniele” e detiene il Disciplinare di Produzione, vigilando sulla sua corretta applicazione, oltre a tutelare il Marchio affinché non vi siano abusi o usi illegittimi del nome, del marchio stesso e della D.O.P. in tutte le sue prerogative. Inoltre, promuove e valorizza la conoscenza e la diffusione del “Prosciutto di San Daniele” ed è impegnato nell’attuare iniziative per il perfezionamento e il miglioramento qualitativo, attraverso servizi di assistenza e consulenza per i Soci Produttori.

Il “Prosciutto di San Daniele” viene artigianalmente realizzato con solo due ingredienti: cosce di suino Italiano super selezionate e sale marino secco di alta qualità. Ma fondamentale è la Stagionatura (minimo 16 Mesi) che avviene grazie al particolare microclima di San Daniele del Friuli dove si creano condizioni uniche e irripetibili. Qui i venti freddi provenienti dalle Alpi Carniche si incontrano con le brezze dell’Adriatico, in un ambiente dove l’umidità e la temperatura sono regolate dalle acque del Fiume Tagliamento.

Le cosce di suino provengono dagli oltre 3.000 Allevamenti ubicati nelle Regioni del Centro-Nord Italia (Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo). I suini, selezionati tra quelli di Razza Pesante Italiana (Large White, Landrace e Duroc) e strettamente controllati, sono alimentati con cereali nobili e siero di latte e allevati con metodi che rispettano il loro benessere; al momento della macellazione devono pesare mediamente 160 chilogrammi e avere almeno nove mesi di vita.

Le cosce arrivano a San Daniele del Friuli, dove vengono sottoposte a un controllo preliminare di conformità, entro quarantotto ore dalla macellazione e devono avere un peso non inferiore ai 12 chilogrammi. Le prime fasi di lavorazione si svolgono tutte all’interno dei Prosciuttifici aderenti al Consorzio e comprendono: il raffreddamento (per favorire la perdita di umidità) e la rifilatura; la salatura, in cui le cosce rimangono coperte di sale per un numero di giorni pari al loro peso; la pressatura, che permette di far penetrare al meglio il sale e di conferire alle cosce la tradizionale forma a chitarra; il riposo, periodo che dura fino al quarto mese dall’inizio della lavorazione in cui le cosce rimangono a riposo in appositi spazi climatizzati.

Terminato il periodo di riposo, le fasi che seguono sono: il lavaggio e l’asciugamento; la “sugnatura”, che prevede l’applicazione di un impasto (la sugna) a base di farina di riso e grasso sulla porzione non coperta dalla cotenna per mantenerla morbida; la stagionatura, che si prolunga fino al compimento del sedicesimo mese dall’inizio della lavorazione; la marchiatura, per la quale l’organo di controllo, l’Istituto Friuli Controllo Qualità (I.F.C.Q.) e Certificazioni verifica la rispondenza dei prosciutti ai requisiti prescritti dal Disciplinare.

Solo i Prosciutti che rispettano tutti i parametri sono Certificati e su di essi viene impresso a fuoco ilMarchio del Consorzio”. Durante l’intera lavorazione vengono effettuati i tradizionali e accurati controlli periodici che monitorano l’evoluzione del prodotto, tra cui la puntatura con l’osso di cavallo e la battitura, ovvero la percussione della cotenna.

Il “Prosciutto di San Daniele” presenta molti segni distintivi che lo contraddistinguono e lo differenziano: lo Zampino che, oltre mantenere inalterata l’integrità biologica della coscia, agevola il drenaggio dell’umidità, il Marchio a Fuoco del Consorzio impresso sulla cotenna costituito dalla Denominazione in forma circolare, dalla stilizzazione del prosciutto con le lettere “SD” al centro e dal Codice Numerico di Identificazione del Produttore, il Tatuaggio dell’Allevamento (ovvero un codice alfanumerico costituito dalla sigla della Provincia in cui si trova l’allevamento), il Numero Identificativo dell’Allevamento e una Lettera che indica il Mese di nascita del suino. A tutto ciò si aggiunge il segno del Macello, un timbro a fuoco che riporta la sigla “PP” e il Codice Identificativo del Macello, composto da una lettera e da due cifre, oltre al Sigillo di Inizio Lavorazione, composto dalla sigla D.O.T. (Denominazione di Origine Tutelata) e dalla Data che ne indica l’inizio.

La Produzione delProsciutto di San Daniele” D.O.P. nel 2023 è stata pari a 2.590.000 cosce lavorate nei 31 stabilimenti provenienti dai 44 Macelli che hanno trasformato la materia prima proveniente dai 3.510Allevamenti di suini Italiani”. La produzione di “Prosciutto di San Daniele” D.O.P. “preaffettato in vaschetta” è stata 21,3 milioni di vaschette certificate pari a 407.000 prosciutti. Il Fatturato totale è stato di circa 360 milioni di euro e la quota di Export rispetto alla produzione complessiva è stata pari al 19%, con oltre 3 milioni di chilogrammi di prodotto indirizzato al Mercato Extra Italiano. La quota maggiore è andata al Mercato Europeo e in altri Paesi come Stati Uniti, Brasile, Canada e Giappone.

Il “Prosciutto di San Daniele” è un’ottima fonte di proteine nobili, di vitamine, in particolare B1, B6 e PP, e di sali minerali, soprattutto fosforo, zinco, rame, ferro e potassio; fra i grassi prevalgono quelli monoinsaturi. Per il suo alto valore nutrizionale e la sua facile digeribilità, è indicato in qualsiasi tipo di dieta, anche in quelle ipocaloriche e di sportivi, bambini e anziani.

Tagliare una fetta sottile di “Prosciutto di San Daniele” è vera poesia, il suo colore rosso-rosato nella parte magra e bianco candido nel grasso di contorno e nel grasso intramuscolare, già alla vista incanta. Delizioso e gentile il profumo, si possono individuare sfumature tostate, di crosta di pane, note di frutta secca e malto d’orzo. Il sapore è vellutato, la sapidità leggera, gli aromi sono tipici della carne stagionata, la consistenza è avvolgente, morbida, non unta e si scioglie delicatamente.

Il “Consorzio del Prosciutto di San Daniele” sponsorizza e realizza annualmente molti Eventi ma sicuramente quello che da diversi anni è diventato il più importante e coinvolgente è il TourAria di San Daniele”.

Aria di San Danieleè il suggestivo viaggio itinerante che porta attraverso l’Italia le straordinarie qualità di uno dei principali prodotti gastronomici del Made in Italy : il “Prosciutto di San Daniele”. L’Evento, giunto nel 2024 alla “Settima Edizione” dopo i grandi successi degli anni precedenti, partirà il 6 Maggio da Milano e farà tappa nei 6 Mesi successivi in varie Città d’Italia come Torino, Genova, Roma, Napoli, Bari e altre ancora. Anche quest’anno il calendario è ricchissimo di appuntamenti, grazie a incontri che avranno luogo in una serie di locali super selezionati, come Ristoranti, Enoteche e Osterie, per promuovere e presentare il “Prosciutto di San Daniele DOP” ai consumatori e agli operatori del settore.

La grande novità di “Aria di san Daniele 2024” è rappresentata dall’inedita interazione tra il prodotto e il Locale che ospita la Tappa del Tour. Infatti oltre alla degustazione gratuita di prosciutto, come sempre fatto, sarà infatti possibile partecipare ad appuntamenti e cene a tema, gustare piatti a base di “San Daniele DOP” e provare nuovi abbinamenti con drink e vini selezionati specificatamente per esaltare al meglio le peculiari caratteristiche del “Prosciutto di San Daniele”.

Mario Emilio Cichetti, Direttore Generale del Consorzio, ha affermato: “Aria di San Daniele è un Format che il Consorzio ha ideato con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare i valori del San Daniele DOP attraverso uno dei canali più interessanti e dinamici in Italia, quello della Ristorazione. Il Tour, avviato per la prima volta nel 2017, ha generato nelle prime sei edizioni oltre 250 bellissime serate visitando altrettanti selezionati locali e incontrando oltre 40.000 consumatori.

Tutte le informazioni sulla tipologia delle serate e le modalità di prenotazione delle tappe di Aria di San Daniele 2024 sono disponibili sul Sito Eventi del Consorzio del Prosciutto di San Daniele.

Da una Tradizione secolare nasce un’eccellenza Italiana semplicemente unica e magnifica ilProsciutto di San DanieleeAria di San Daniele 2024è la grande, bella, saporita e imperdibile occasione per poterlo degustare.

https://prosciuttosandaniele.it/

https://www.youtube.com/watch?v=XT7GUFM9QYU


San Daniele del Friuli (Foto PDSD)

Una Vista del Fiume Tagliamento (Foto PDSD)

"Prosciutto di San Daniele": Una Delizia (Foto PDSD) 

La Stagionatura..... (Foto PDSD) 

La Marchiatura..... (Foto PDSD) 

"Prosciutto di San Daniele" in Vaschette Certificate (Foto PDSD)

Il Direttore del Consorzio Mario Emilio Cichetti (Foto PDSD)

"Aria di San Daniele 2024": La Festa (Foto PDSD) 

"Prosciutto di San Daniele": Semplicemente un Mito (Foto PDSD) 

Una Grande, Bella e Saporita Manifestazione (Foto PDSD) 

giovedì 11 aprile 2024

AZIENDA VITIVINICOLA “LA REGOLA”: ECCEZIONALE DEGUSTAZIONE DI ANNATE VECCHIE E UNA IMPORTANTE NOVITÀ.

 


Riparbella è un piccolo (circa 1.600 abitanti) Comune Toscano in Provincia di Pisa. Il suo Territorio è ubicato nello splendore della campagna collinare della Val di Cecina, nell'Alta Maremma (o Maremma Settentrionale) storicamente conosciuta come Maremma Pisana. Il Toponimo si trova per la prima volta citato nel 1034, proprio come “Riparbella”, in una bolla di Guido Vescovo di Volterra. Probabilmente il nome deriva dal Latino Ripa Albella” (Riva Bianca) visto il biancore delle terre tufacee e sabbiose del luogo.

Riparbella è dolcemente adagiata sulle pendici meridionali del Poggio di Nocola (569 m. s.l.m.) e a differenza degli altri Paesi della zona non ha una forma tondeggiante ma si è sviluppata lungo la strada sul crinale di un dorso collinare. Il Centro Storico di origini Medioevali è sorto intorno al Castello circa nell'anno 1000 per opera dei Conti Della Gherardesca.

Nel 1157 Riparbella, in seguito a lasciti testamentari, entrò nel patrimonio dell'Arcivescovado Pisano, ma nel 1406, durante l'assedio di Pisa da parte della Repubblica Fiorentina, diventò dominio di Firenze. Tra il 1494 e il 1508 il Borgo si liberò dai Fiorentini. Nel 1635 il Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici elesse Riparbella, e altri territori fino al mare, a Marchesato concedendolo al Nobile Veronese Andrea Carlotti; nel 1737 i suoi successori passarono il Titolo di Marchese di Riparbella e Cecina a Carlo Lorenzo Ginori che lo tenne fino alla fine del XVIII Secolo.

Nel verdeggiante Comune di Riparbella il Fiume Cecina percorre gli ultimissimi chilometri prima di sfociare in mare. Questa è l’antica Terra degli Etruschi dove i ritrovamenti nella “Necropoli di Belora”, ci ricordano, che fin dal VII Secolo a. C., il legame tra uomini e Vino qui è una costante millenaria.

Percorrendo, per circa 6 km., la Strada Regionale 68, che nasce dall’Aurelia, all’altezza di Cecina (San Pietro Palazzi), in Provincia di Livorno, e che si dirige verso Volterra (PI) e oltre, si arriva alla Cantina dell’Azienda Vitivinicola “La Regola” situata in Località Altagrada. La Tenuta La Regola” nasce, alla fine del XIX Secolo, quando la Famiglia Nuti acquistò un piccolo appezzamento di terreno con un Toponimo conosciuto nelle carte del Catasto di Firenze fin dal 1700 proprio come “La Regola”. L’acquisto di tale terreno venne fatto al fine di produrre del Vino e dell’Olio Extravergine di Oliva genuino per uso Familiare. Negli anni successivi venne realizzata anche una piccola Cantina sotto casa denominata “Cillieri” e si avviò una piccola produzione iniziata con una trentina di damigiane. Passarono alcuni decenni e la produzione aumentava sia in quantità che in qualità.

Dopo l’appassionata gestione delle Vigne del Bisnonno Corrado, del Nonno Nilo e del Babbo Rolando, nel 1990, quando Luca Nuti si laureò in Agraria, si decise di trasformareLa Regolain una Azienda Vitivinicola vera e propria. Vennero piantati nuovi Vigneti e imbottigliati i primi Vini. A Luca Nuti si deve lo sviluppo dell’Azienda, a partire dalla grande cura e amore con cui segue tutto il processo di filiera: i Terreni, le Vigne, la Vendemmia, la Vinificazione, l’Imbottigliamento. Dal 2000 anche l’Avvocato Flavio Nuti, fratello di Luca, con un Master in Economia Aziendale ed esperto Sommelier, è entrato attivamente in Azienda occupandosi della parte Amministrativa, del Marketing e dei Rapporti Commerciali, sia in Italia che nel Mondo.

Il Podere “La Regola” è ubicato in un Territorio con un microclima particolarmente favorevole grazie alla protezione collinare boschiva di cui gode e alla vicinanza del mare. Il terreno è costituito prevalentemente da sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglie, con una importante percentuale di argilla. Un terreno drenante con una stratificazione di rocce e minerali ricche di ferro e un’esposizione solare dei filari di vite a sud-sud est che favorisce una maturazione ottimale delle uve consentendo di ottenere vini eleganti e di struttura con notevole persistenza. L'Azienda, al momento, possiede 25 Ettari di Vigneti, divisi tra pianura (50 m. s.l.m.) e collina (100 - 200 m. s.l.m.), allevati in parte a “cordone speronato” in parte a “guyot”, con una densità di viti che va da 4.000 a 7.500 ceppi per ettaro. Le coltivazioni sono interamente realizzate con il metodo dell'Agricoltura Biologica grazie a un rigoroso percorso di conversione conclusosi nell'anno 2015.

Nel Mese di Ottobre del 2016, con una grande festa, è stata inaugurata la Nuova grande Cantina.

La bella struttura del “Centro Aziendale La Regola” (non è solo Cantina) è frutto di un grandissimo impegno, non solo economico, dei Fratelli Nuti che hanno fortemente voluto e realizzato in due anni. L’edificio, di colore verde, che s’inserisce perfettamente e delicatamente nel contesto paesaggistico, con una configurazione moderna di sostenibilità ambientale ed energetica, è stato progettato e realizzata dall’Architetto Trentino Sergio Scienza (classe 1968) specializzato proprio nella costruzione di Cantine. Gli interni sono stati invece curati dall’Architetto Pisano Giorgio Balestri che, in maniera sobria, accogliente ed elegante (colori caldi e materiali ecologici), ha allestito gli spazi per i visitatori, per le degustazioni, per la vendita, i salotti e la grande Sala Convegni. Molto ampi anche tutti gli spazi dedicati alla Cantina in senso stretto, alla Barricaia e al Magazzino di Stoccaggio.

Per amore dell’Arte e per celebrare ancor di più la “Terra degli Etruschi”, i Fratelli Nuti hanno voluto che il loro amico, l’Artista Internazionale Stefano Tonelli (nato, nel 1957, nel vicino Comune di Montescudaio, perfetto conoscitore di questa realtà), trasformasse la loro Barricaia in qualcosa di più fascinoso, in un Progetto intelligentemente denominato “A Regola d’Arte”. Dopo cinque mesi di accurato lavoro è nato “Somnium” (il sogno del Vino e della sua gestazione) una grande opera, sulle pareti della Barricaia, di ben 46 metri lineari per 4 di altezza. Sul fondo dell’opera, alla fine dello spazio, si staglia un “Grande Pianeta” (il Pianeta della nostra Umanità).

L’Umanità è valore fondamentale al PodereLa Regola”, un concetto rafforzato anche in una mega scritta a lettere cubitali, “Restiamo Umani”, posta in giardino, che si può leggere affacciandosi dalla grande e panoramica Terrazza.

Da notare che la Cantina de “La Regola” è stata premiata dall’ United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) e dal Touring Club Italiano per il suo particolare inserimento in armonia con l’ambiente circostante.

Nella nuova struttura non manca una moderna Cucina che è il fulcro di un altro progetto importantissimo: “La Regola degli Chef”. Nel progetto “La Regola degli Chef” sono state sviluppate molte iniziative enogastronomiche tra cui spicca, nel Marzo del 2017, la pubblicazione del bellissimo Libro: “La Regola degli Chef - La Cultura Enogastronomica Diventa Arte”. L’elegante pubblicazione (80 pagine di preziosa carta lucida) è in grande formato cm. 34,5 x 24,5, con copertina rigida e sovracopertina.

Nel Libro dopo una breve introduzione dedicata alla Storia dell’Azienda seguono grandi e bellissime foto della stessa che continuano anche dopo un’altra breve descrizione del Territorio. Si arriva così al cuore del libro “Il Cibo e il Vino per Comunicare”. Una raccolta di preziose ricette, realizzate da 22 famosissimi e super premiati Chef, di volta in volta abbinate ai buoni Vini dell’Azienda, il tutto arricchito sempre da realistiche foto. Per ogni Chef c’è anche una bella introduzione ai rispettivi Ristoranti. Seguono le Schede dei Vini, dei Distillati e degli Oli, tutti i prodotti Biologici del PodereLa Regola”. La parte finale del Libro è dedicata all’Architettura e all’Arte, due “musedi Casa, come già descritto, al Podere La Regola”.

Tra i molti Progetti La Regola” ha promosso anche un Concorso Letterario, “La Regola della Letteratura” con oltre 60 elaborati provenienti da tutta Italia e ha coinvolto gli appassionati di vino e di scienza, con il progetto “Human Pleasure” dove l’ascolto degli strumenti ad Alta Fedeltà è stata coniugata con la degustazione dei loro vini.

La Regolaè piacevole accoglienza a tutto tondo dalle Degustazioni fino all’Agriturismo.

Nell’Azienda VitivinicolaLa Regola” alla coltivazione di vitigni autoctoni, come il “Sangiovese” e il "Vermentino", si affiancato i vitigni Francesi a bacca bianca e rossa tra i quali spicca il “Cabernet Franc” (100%) che costituisce l'uvaggio del loro Vino Rosso più importante: il Cru La Regola”.

La Loro produzione è fatta di Vini Bianchi, Rossi, Rosati e Bollicine oltre a un Passito, la Grappa (sei mesi in barrique) e l’Olio Extravergine di Oliva. A tutto ciò si aggiunge la Linea dei Vini denominataSomnium - I Vini degli Etruschi”: una selezione di vini dalle etichette vivaci e dal taglio moderno che esprimono al meglio le linee della cantina come costruzione che evidenzia una particolare e inconsueta capacità di mimetizzarsi in costante equilibrio con il paesaggio che la circonda.

Recentemente sono stato invitato all’Azienda Vitivinicola La Regola per una particolare degustazione di Annate Vecchie del loro Vino BiancoLauro” (Costa Toscana Bianco IGT) e per la presentazione di una importante novità.

L’interessantissima ed eccezionale verticale del Bianco IGTLauro” era composta dalle annate: 2002 - 2005 - 2007 - 2011 - 2017 - 2019 - 2020. Da sottolineare che il VinoLauro” nell’Annata 2002 fu realizzato con Uve di Chardonnay (50%) e Sauvignon Blanc (50%) in tutte le altre Annate il Blend è stato di Chardonnay e Viognier sempre al 50%. Ognuno dei Vini degustati mi ha colpito per le sue specifiche positive caratteristiche visive, olfattive e sensoriali, soprattutto considerando le annate più vecchie (2002 e 2005) che stupiscono per la favorevole maturazione avvenuta negli anni, una longevità davvero pregevole che dimostra la giusta tecnica di vinificazione scelta dall’Azienda.

Dopo la speciale verticale diLauro”, Luca Nuti con il Figlio Nicolò (classe 1998) e Flavio Nuti con i Figli Valentino (classe 1995, che dal 2018 opera come Enologo Aziendale) e la giovanissima Vittoria (classe 2000), con il supporto dell’Enologo Consulente Luca Rettondinisono stati orgogliosi di presentare un’importante novità, il nuovo Vino dell’Azienda: "La Regola Costa Toscana Bianco IGT 2021".

La RegolaCosta Toscana Bianco IGT 2021, prodotto in circa 3.000 bottiglie, è Blend di Chardonnay e Sauvignon Blanc al 50%, un uvaggio che ha dato dimostrazione essere il più adatto al fine di ottenere un vino di buona complessità aromatica e longevità.

Per questo nuovo grande Vino Bianco dopo una selezionatissima cernita manuale delle uve e una pressatura soffice, il mosto effettua la fermentazione alcolica separatamente per i due vitigni sia in Anfora sia in speciali Barriques di Rovere Francese di primo e di secondo passaggio. L’affinamento continua negli stessi vasi vinari sulle fecce fini con continui “bâtonnage”, senza fermentazione malolattica per preservarne la freschezza. L’affinamento in totale dura circa 8/10 Mesi, al termine dei quali, dopo l’assemblamento in tini di acciaio, il Vino riposa in bottiglia per almeno altri 12 Mesi prima della commercializzazione che in questo caso avverrà a fine Aprile 2024 dopo la presentazione ufficiale al “Vinitaly”, la più importante Fiera Italiana del Vino e dei Distillati.

Il nuovo Vino Bianco La Regola 2021” si presenta con un bel colore giallo dorato brillante, ha intensi profumi decisamente floreali e fruttati, un Vino che in bocca manifesta tutta la sua elegante ricchezza e la sua equilibrata sapida freschezza, piacevolissima la persistenza.

Il Servizio Vini è stato effettuato con grande attenzione e professionalità dai Sommelier Sabino Caroti e Ilenia Bai della Delegazione F.I.S.A.R. Le Due Valli.

Dopo una giornata così intensa che mi ha coinvolto anche con il gustoso pranzo in cui sono state assaggiate molte altre buone bottiglie dell’Azienda, mi sono congedato ricevendo in regalo una prestigiosa “Bottiglia N. 1 del Costa Toscana Bianco IGT 2021 La Regola”.

Non mi resta che concludere con le parole di Luca Flavio Nuti: “Abbiamo investito moltissimo nella nostra Azienda avendo in mente due obbiettivi ben precisi, valorizzare le nostre produzioni e, allo stesso tempo, mantenere un costante e bilanciato equilibrio con il paesaggio. Territorio, natura e umanità sono i principi su cui si sviluppa, da ormai cinque generazioni, la filosofia de La Regola: da questo nascono tutte le nostre Regole”.

https://www.laregola.com/

https://www.youtube.com/watch?v=ntE5WNQ3vr0


Azienda "La Regola" Riparbella (PI): Vista Esterna (Foto LR)

Una Vista della "Cantina"

Una Vista della "Barricaia" (Foto La Regola)

"Lauro": Tutto Pronto per la Verticale delle Vecchie Annate

 I Sommelier Sabino Caroti e Ilenia Bai

"Lauro": Le Vecchie Annate Degustate

Nicolò, Luca, Rolando, Flavio e Valentino Nuti (Foto La Regola)

Vittoria Nuti

 "La Regola Bianco 2021" la Prestigiosa Bottiglia n.1

Giorgio Dracopulos con la Bottiglia n.1 "La Regola Bianco 2021"