sabato 26 ottobre 2019

ALLA “LOCANDA DEL SOLE” NEL FASCINOSO CASTELLO GINORI DI QUERCETO DUE GRANDI CHEF PER UN OTTIMO PRANZO.




Si definisce “Castello”, un complesso architettonico che comprende uno o più edifici fortificati. 
I Castelli sono una tipica espressione del Medioevo ed erano destinati a ospitare un Nobile o un Signore insieme a una guarnigione militare
I Castelli hanno sempre avuto in tutte le epoche un fascino particolare e suggestivo e visitarli, anche oggi, permette di fare un viaggio nel tempo tuffandosi in un passato ricco di storia, tradizione, arte e poesia.

Nella meravigliosa Regione Toscana esistono circa un centinaio di Castelli, moltissimi sono ancora in buone condizioni e molti altri sono addirittura magnifici: andare a visitarli è d’obbligo.

Nel piccolo Comune di Montecatini Val di Cecina in Provincia di Pisa c’è la Frazione di Querceto.
Querceto è un antico Borgo, con poche decine di abitanti, che sorge su uno sperone collinoso e panoramico alle pendici del Monte Aneo
Querceto domina la Valle delFiume Cecina” e del suo affluente “Sterza”.

Al centro del Borgo di Querceto, fatto da alcune Case una attaccata all’altra e dalla Pieve di San Giovanni Battista (Secolo XII), sorge il Castello che nel corso dei secoli è stato oggetto di numerose ristrutturazioni; 
l’aspetto attuale in parte deriva da lavori fatti nel 1907 che hanno cercato di riportarlo alle condizioni originarie.

La Storia del Castello di Querceto e del Borgo risale all’Anno Mille quando era possedimento della Chiesa di Massa Marittima, successivamente nel 1100 la proprietà passo all’Abate di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi e circa 100 anni dopo divenne dominio di Volterra
Seguirono secoli di lotte e Querceto, vista la sua importanza strategica, ne fu al centro.

Da ricordare che verso la fine del 1400 il Castello fu occupato e saccheggiato dalle truppe di Gian Galeazzo Visconti (1351- 1402) Duca di Milano  e nel 1447 Querceto fu conquistata dai soldati di Alfonso V d’Aragona (1396-1458) Re di Napoli sceso in guerra contro Firenze.

Nei decenni successivi Querceto giurò fedeltà alla Signoria di Firenze e nel 1543 la Nobile Famiglia Lisci di Volterra prese possesso del Borgo e delle Terre

Nel 1786 Francesca Lisci, ultima discendente della Famiglia, convolò a nozze con il Marchese Lorenzo Ginori e nel 1814 il loro Figlio Carlo Leopoldo ereditò dalla Madre il Castello e la Tenuta. Da allora è iniziato il periodo positivo di “rinascita” del Territorio e la proprietà è sempre rimasta alla Famiglia Ginori Lisci.  

I Ginori si sono impegnati molto nelle innovazioni e nei miglioramenti sia nell’agricoltura sia nell’allevamento ottenendo ottimi risultati è trasformando la Fattoria di Querceto in un’Azienda Agricola modello
Negli anni poi si è avviata un’enorme opera di restauro delle strutture, sempre cercando il recupero storico ove possibile, e nello stesso tempo nelle Case sono stati ricavati anche degliappartamenti per vacanze” dallo stile semplice e molto accogliente tipico della zona. 
Non manca neanche la bella e grande Piscina (16 m. x 8 m.) immersa nel verde della macchia Mediterranea e tra gli ulivi, ubicata a poche centinaia di metri dalle abitazioni.

Dal 1999 la Famiglia Ginori Lisci ha sviluppato molto anche l’attività vitivinicola con la loro propria denominazione “Marchesi Ginori Lisci”. 
Una grande Tenuta di 2000 Ettari con estesi e verdeggianti Boschi, 700 Ettari dedicati alle semine, 20 Ettari di Oliveti e i Vigneti.

Dopo un’attenta e specifica valutazione dell’insieme della condizioni fisiche dei Terreni son stati impiantati 17 Ettari di Vigneti specializzati iscritti alla D.O.C. Montescudaio
I Vitigni sono di Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Syrah, Viognier e Vermentino
La Loro Produzione comprende i Vini Rossi, il Rosato, il Bianco, la Grappa, il Passito e l’Olio Extra Vergine di Oliva
L’Azienda è Biologica Certificata

Gli antichi Locali una volta destinati all’attività agricola sono stati recuperati, nel 2003 il vecchio Teatro dopo una lunga ristrutturazione è diventato la “Barricaia”.

La Famiglia Ginori Lisci che oggi segue il Castello di Querceto vede oltre al Marchese e alla Signora Marchesa i Nipoti Luigi Malenchini, Laureato in Agraria e Amministratore Delegato dell’Azienda, e Cristina Sannazzaro Responsabile dell’Accoglienza e della Ristorazione.

Un complesso così autonomo e particolare come il Castello Ginori di Querceto non poteva non avere un punto di ristoro
Fin dai lontani Anni Sessanta, nella Piazza Principale del Borgo di Querceto, c’è sempre stato il Bar/Posto Telefonico, un riferimento certo per i “paesani”, i “visitatori” e i “viandanti”. 
In anni successivi è avvenuta la trasformazione in Ristorante e Locanda.

Da allora attraverso i decenni ci sono state varie gestioni l’ultima, conclusasi alla fine di Ottobre 2018, è stata quella del mitico (e compianto) Chef Stellato Luciano Zazzeri e dei suoi bravissimi Figli.

Da allora la Famiglia Ginori Lisci ha deciso di gestire direttamente il Ristorante la “Locanda del Sole” con un offerta diversificata che varia dalla Caffetteria, alla Stuzzicheria fino ai Menu più completi. 
Dopo alcuni mesi di lavori di adeguamento la riapertura della “Locanda del Soleil Giorno 11 Aprile 2019 con un nuovo Chef: Luca Tafi.

La “Locanda del Sole” è un suggestivo Locale con Ingresso Reception/Bancone Bar, una Saletta con un grazioso Caminetto e la Cucina, poi si scende in due bellissime e affascinati Sale con stupende volte a pietra
Fantastica la Cantina scavata nella roccia
Tutto l’arredo è rustico e sprigiona storia ed eleganza. 
Con la buona stagione si può sfruttare il “dehorsdel Locale con speciale vista sul Castello ricoperto in parte da una rigogliosa pianta rampicante diVite Canadese”.

Luca Tafi è nato a Pisa il 10 Gennaio 1977, è sempre vissuto nell’Antico Comune di Riparbella (PI) distante solo poco più di una quindicina di chilometri dal Castello di Querceto
La sua Famiglia dal Novembre del 1988 fino al 2014 ha gestito nel Centro di Riparbella un conosciutissimo Ristorante: “La Cantina”.

Luca Tafi ha frequentato e si è diplomato nel 1997 in “Servizi di Segreteria Alberghiera” all’Istituto Professionale di StatoGiuseppe Minuto” di Marina di Massa (MS). 
Successivamente è entrato a lavorare in Sala nel Locale di Famiglia
La sua grande passione per i buoni Vini lo ha fatto diventare nel 2000 Sommelier F.I.S.A.R.
ma poi qualcosa è scattato in Luca.

Stando vicino alla sua eccezionale Mamma che nella Cucina del Ristorante preparava delizie di ogni genere, Luca ha voluto nel 2007 immergersi anche nel magico Mondo dei Fornelli
Con una insegnante cosi brava l’Allievo in breve tempo è sbocciato come Chef.

Dopo la chiusura nel 2014 del Locale di Famiglia, Luca Tafi ha lavorato per due anni nelle Cucine del lussuoso “Hotel Plaza e de Russie” di Viareggio (LU) dove ha conosciuto un altro bravissimo Chef Riccardo Serni
Luca dal Marzo 2016, prima di arrivare alla “Locanda del Sole”, ha fatto altre importanti esperienze: all’OsteriaMagona” di Bolgheri (LI), al RistoranteDoretto” di San Pietro in Palazzi (LI) e presso il RistoranteOsteria di Passignano” a Badia A Passignano (FI).

Proprio dall’Amicizia con Riccardo Serni è nata l’iniziativa di Domenica 13 Ottobre 2019 del Pranzo a 4 Mani denominatoA volte ritornano”.

Anche Riccardo Serni necessita di una breve presentazione.

Riccardo, nato a Cecina (LI) il giorno 1 del Mese di Luglio del 1969, fin da piccolo ha amato le preparazioni culinarie della sua Nonna paterna Lina, ma soprattutto quelle che gli preparava la Zia Caterina che aveva il RistoranteLa Capannina” a Marina di Cecina
Dopo aver frequentato l’Istituto d’Istruzione SecondariaE. Mattei” di Rosignano Solvay (LI), ha fatto varie esperienze, tra il 1986 e il 2000, nelle Cucine di Locali stagionali

Dal 2000 al 2006, ha lavorato in Ristoranti e Hotel molto conosciuti e importanti come: “Tarabaralla”, “Il Doretto”, “Il Gatto Mammone” e il “Green Park Resort”. 
Dal 2007 al 2016, Riccardo, si è impegnato, salendo sempre di livello, presso prestigiosi Ristoranti e Hotel
il “Confusion” nel Porto Turistico di “Cala de Medici” a Rosignano Solvay, il RistoranteViva” del Varo Village di Marina di Bibbona (LI), l’Hotel Demidoff” di Pratolino (FI) e l’HotelPlaza e De Russie” di Viareggio (LU).

Un’esperienza importantissima, durata alcuni mesi, Riccardo Serni l’ha fatta presso il RistoranteLa Pineta” (Una Stella Michelin), di Marina di Bibbona (LI), del grande Chef Luciano Zazzeri
Dal Mese di Marzo del 2017 al 30 Settembre 2019 è stato lo Chef Executive della “Trattoria Moderna” di Firenze

Nel Dicembre 2018, per i suoi meriti, il Presidente della Repubblica gli ha conferito la prestigiosa Onorificenza diCavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. 
Attualmente Riccardo lavora come Personal Chef e si occupa di vari e interessanti progetti anche nel campo della solidarietà.

Ma torniamo al Pranzo di Domenica 13 Ottobre 2019 che è stato accompagnato da uno Champagne e tre interessanti Vini dell’Azienda Marchesi Ginori Lisci:

- “Champagne Goutorbe Bouillot”, Champagne Noir Coteaux Brut, 80% Pinot Nero e 20% Chardonnay, 12,5% Vol., prodotto dalla Maison Goutorbe Bouillot

- “Virgola 2018”, Vermentino Costa Toscana I.G.T., Vino Biologico Certificato, Vermentino e una piccola parte di Viognier, 13,5% Vol., prodotto in circa 10.000 bottiglie dall’Azienda Marchesi Ginori Lisci;

- “Campordigno 2017”, Rosso Toscana, Montescudaio D.O.C., Vino Biologico Certificato, 100% Merlot, 13,5% Vol., prodotto in circa 18.000 Bottiglie dall’Azienda Marchesi Ginori Lisci;

- “Passito Viti ai Gelsi 2017”, Passito Toscana I.G.T., Vino Biologico Certificato, 100% Merlot, 16% Vol., prodotto in pochissime centinaia di Bottiglie sempre dall’Azienda Marchesi Ginori Lisci.

In Tavola l’ottimo e fragrante Pane della Casa
Pane Bianco, Panini alla Barbabietola, Panini ai Cereali, la Focaccia e i Grissini.

Sono state servite le seguenti portate:

- Carpaccio di barbabietola, pesto di acciuga e crema d’aglio;

- Gambero, lardo, patate e castagne;

- Risotto nero con cozze, vongole, seppie e uova di trota;

- Gnudi di ricotta e bietola con ragù di piccione alla “vecchia maniera”;

- Pancia di maiale grigio, purea di mela, finocchio e salsa alla liquirizia;

- Semifreddo al Baileys, arancia, nocciola e olive.

Tutto molto buono e ben presentato.

Il Servizio di Sala è stato cortesemente e premurosamente effettuato da Fabrizio Piras e Claudia Torresan.

Che dire di più sennonché al RistoranteLocanda del Sole” ubicato nel fascinoso e romantico Castello Ginori di Querceto ho potuto fare un ottimo pranzo preparato da due grandi Chef
Luca Tafi e Riccardo Serni.





L'Indicazione Stradale

Un Suggestivo Vicolo

Una Vista del Panorama

La Piazza

Il Ristorante

La Saletta con il Caminetto

La Prima Sala Sotto

La Seconda Sala Sotto

La Cantina Scavata nella Roccia

Il Pane della Casa

Carpaccio di Barbabietola......

Gambero......

Risotto Nero......

Gnudi......

Pancia di Maiale......

Semifreddo......

Luca Tafi, Riccardo Serni e Giorgio Dracopulos

martedì 22 ottobre 2019

“TERRE DI PISA - FOOD & WINE FESTIVAL 2019”: UNA MAGNIFICA OTTAVA EDIZIONE.




Nei giorni di Venerdì 18, Sabato 19 e Domenica 20 Ottobre 2019 si è svolta a Pisa presso i locali della Stazione Leopolda l’Ottava Edizione del “Terre di Pisa – Food & Wine Festival”.

Ippocrate di Cos (460 -377 a.C.) illustre personaggio dell’Antica Grecia, considerato il fondatore della Medicina come professione, ci ha lasciato la seguente regola: 
Che il tuo cibo sia la tua unica medicina”.

Proprio con questa chiara “visione filosofica”, improntata sulla qualità di tutto ciò che serve per una corretta nutrizione, che a Pisa, già da alcuni anni, si svolge il 
Terre di Pisa - Food & Wine Festival”.

Pisa, antica e bella Città Toscana, è adagiata in una zona pianeggiante a una manciata di chilometri dalla Foce del Fiume Arno, mentre a nord si stagliano romanticamente i Monti Pisani.

Percy Bysshe Shelley (poeta e filosofo Inglese, 1792 - 1822) e Giacomo Leopardi (poeta, filosofo e scrittore, 1798 - 1837) sostenevano che il più bel Tramonto era quello che si poteva godere stando sul “Ponte di Mezzo” a Pisa.

Pisa è ricchissima di monumenti straordinari che la rendono una delle più belle “Città d’Arte” del Mondo
Basta ricordarne anche uno solo per accendere la curiosità e la fantasia di ogni persona della Terra: Piazza del Duomo (detta “Piazza dei Miracoli”) che raccoglie con la sua fantastica unicità la Torre Pendente, il Duomo, il Battistero e il Camposanto Monumentale.

Pisa è una Città che nel Territorio della sua Provincia produce anche moltissimi prodotti enogastronomici di grande qualità, molto apprezzati da un pubblico di consumatori attenti e  particolarmente appassionati.

Il “Terre di Pisa - Food & Wine Festival 2019” si è svolto, come sempre, nella storica e accogliente struttura della “Stazione Leopolda” di Pisa.

La “Ferrovia Leopolda” (chiamata così in onore del Granduca Leopoldo II di Toscana che l’aveva approvata) fu progettata in maniera che, con i suoi 101 Km., unisse la Città di Firenze a Livorno, attraverso Empoli, Pontedera e Pisa.
L’opera (la terza su tutto il Territorio Italiano dell’epoca) fu realizzata a tratte tra il 1841 e il 1848 con il materiale ferroviario proveniente dall’Inghilterra.

Ovviamente i centri principali, lungo la suddetta Ferrovia, necessitavano della Stazione
nacquero cosi quelle strutture specifiche che a tutt’oggi si chiamano “Stazione Leopolda”.

La “Stazione Leopoldadi Pisa, edificata nel 1844, su progetto dell’Architetto e Ingegnere Fiorentino Giuseppe Martelli (1792 -1876), comprende un’area di 6.300 mq. con alcuni edifici di varie dimensioni e una costruzione composta da due lunghe (66 m.) navate accoppiate, separate da un’arcata, per un totale di circa 1400 mq. coperti.

La Stazione Leopolda di Pisa cessò la sua attività per i passeggeri nel 1871 (dopo la costruzione della nuova Stazione Centrale), continuando a essere uno scalo merci sino al 1929.
Successivamente e fino al 1993 l’area è stata adibita a mercato ortofrutticolo.
Nel 1996 il Comune di Pisa ha avviato le opere di recupero della struttura (di grande pregio storico/architettonico), rendendola agibile a partire dal 2002.

Oggi la “Stazione Leopolda” di Pisa, ubicata in un angolo di Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, è un centro culturale poliedrico in cui durante tutto l’anno ospita molti eventi e manifestazioni.

Il “Terre di Pisa - Food & Wine Festival 2019” è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Pisa con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Pisa e dell’Università di Pisa
Hanno collaborato alla sua realizzazione anche le Associazioni di Categoria Pisane (Confcommercio, CNA, Confesercenti Toscana Nord, Coldiretti, CIA, Confagricoltura) e l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (I.P.S.A.R.) “Giacomo Matteotti” di Pisa.

Il Festival è stato, come sempre, un interessantissimo viaggio che ha portato a conoscere, i sapori più sinceri del Territorio, dai Monti Pisani alla Val di Cecina, dalla Valdera al Litorale Pisano, attraverso degustazioni di pasta, salumi, formaggi, tartufi, salse, zafferano, dolci, biscotti, olio, vini, birre, liquori e moltissimo altro ancora.

Molto importante lo spazio dedicato all’Olio di qualità con il simpatico “Oil Bar” gestito dall’Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine d’Oliva (ASCOE).

La “qualità a Km. 0”, è stata ben rappresentata da 75 selezionatissimi Produttori Pisani.

Anche per quest’anno il Tema e stato quello della “Dieta Mediterranea”, declinata sui prodotti Locali e sulle ricette della Cucina Tradizionale Pisana
La “Dieta Mediterranea”, dal Novembre 2010, è stata dichiarata, dall’U.N.E.S.C.O., “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”.

Novità assoluta di questa Edizione sono le collaborazioni messe in campo con gli altri “attrattori turistici” del Territorio come il Museo delle Navi Antiche di Pisa, il Camminamento in Quota delle Antiche Mura di Pisa, la MostraFuturismo” di Palazzo Blu
I Visitatori che esibivano il Biglietto del “Food & Wine Festival 2019” presso gli Enti appena citati potevano usufruire di specifiche scontistiche sul prezzo degli ingressi (dal 18 Ottobre al 3 Novembre 2019) e reciprocamente coloro che si sono presentati al “Food & Wine Festival 2019” con i biglietti dei Musei hanno potuto ritirare gratuitamente un “bicchiere per le degustazioni”.

L’EventoTerre di Pisa - Food & Wine Festival 2019” è stato inaugurato, Venerdì 18 Ottobre alle ore 18:00, con il taglio del nastro da parte del Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini insieme all’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Pierpaolo Magnani e dalla Chef Rubina Rovini
Insieme a Loro un folto gruppo di altre personalità istituzionali, politiche, chef e rappresentanti degli Enti e delle Associazioni partecipanti.

La Manifestazione comprendeva diverse Aree dove si svolgevano attività specifiche (accoglienza, espositori, esperti, enti e sponsor, ludoteca bambini).

Le Aree erano cosi definite:

- “Area Accoglienza”, dove si svolgeva tutta l’assistenza al pubblico e la distribuzione dei bicchieri personalizzati;

- “Area Espositori”, lungo le due navate dell’edificio principale, dove ha avuto luogo la mostra mercato permanente con i Produttori del Territorio e dove si svolgevano le degustazioni dei prodotti tipici;

- “Area Dibattiti”, dove gli esperti si confrontavano con il pubblico presente;

- “Area Cooking Show/Laboratori”, dove si degustavano i pranzi e le cene dell’Evento, con un diverso tema specifico, in abbinamento con i Vini Pisani
Da sottolineare che per quest’Area, anche in questa Edizione come nella precedente, è stata edificata un’apposita e accogliente struttura, ubicata nel Cortile interno, che ha visto svolgersi il ricco Programma degli Show Cooking, con la partecipazione di ben 11 Ristoranti del Territorio, il tutto presentato da una straordinaria, bravissima e bellissima Chef come Rubina Rovini.
Sempre nella struttura “Area Cooking Show/Laboratori”, si è svolto anche il “Terre di Pisa Pecorino Contest” che ha designato come Vincitore il Caseificio BiologicoAzienda Agricola L’Avvenire” di Terricciola (PI).

- “Area Laboratori di Degustazioni”, al primo piano della Stazione Leopolda, gruppi formati al massimo da 30 persone, hanno svolto varie degustazioni sotto la guida di esperti;

- “Area Salute”, Università di Pisa e Centro sull’educazione alimentare Nutrafood;

- “Area Enti e Sponsor”, Istituto Alberghiero, Camera di Commercio e altri;

- “Area Bambini Ludoteca”, per la gioia e il divertimento dei più piccoli e con specifici momenti d’informazione per la sana alimentazione dei bambini.

Per tutta la Manifestazione il Servizio Vini è stato puntualmente e professionalmente svolto dai bravi Sommelier della F.I.S.A.R. Delegazione Storica di Pisa e dell’A.I.S. Toscana.
Tutti gli altri servizi, compresa l’accoglienza, sono stati effettuati da più di 200 volenterosi studenti dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della RistorazioneGiacomo Matteottidi Pisa guidati dai loro Professori.

L’Ottava Edizione del “Terre di Pisa - Food & Wine Festival 2019”, svoltasi anche quest’anno nella super accogliente struttura della Stazione Leopolda di Pisa, è stata semplicemente meravigliosa e ha avuto un grandissimo successo, sia per l’alta qualità degli eventi e degli espositori, sia per la grande affluenza di pubblico (diverse migliaia di persone) che hanno potuto degustare, divertendosi, tantissime delizie di grande qualità del Territorio Pisano.



Pianta della Manifestazione

"I Fotografi"

Il Taglio del Nastro

Pierpaolo Magnani e Rubina Rovini

Sapori

Chiocciole

Pasta

I Colori del Gusto

Curiosità

Formaggi

Tartufi

Delizie

Una Vista

Il Pubblico

L'Area "Show Cooking"

Cristina Martelli Premia il "Caseificio L'Avvenire"
(Foto Camera di Commercio di Pisa)

Vini & Sommelier

Rubina Rovini e Giorgio Dracopulos

lunedì 14 ottobre 2019

“I PRINCIPI DEL RISO” UNA SUPER INTERESSANTE MANIFESTAZIONE SVOLTASI AL “GRAND HOTEL PRINCIPE DI PIEMONTE”.




Lunedì 7 Ottobre 2019 presso il bellissimo “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio, in Provincia di Lucca, si è tenuta la Prima Edizione della ManifestazioneI Principi del Riso”.

Il “riso” merita prima un piccolo cenno Storico.

Potremmo cominciare dicendo che il “riso” non è poi così conosciuto in tutte le sue molteplici sfaccettatura e tipologie eppure oggi è l’alimento base di circa un terzo della popolazione mondiale. 
Il Riso è un cereale apparso sulla Terra circa 15.000 anni fa, si suppone, sulla Catena Montuosa dell’Asia Centro-meridionale denominata Himalaya.

Riso” è il nome di una  ventina di piante erbacee annuali, della Famiglia delle Graminacee, ma solo le due che appartengono al “Genere Oryza” (Sativa e Glaberrima) sono importanti per l’alimentazione umana.

L’Oryza Sativa è la più comune essendo oggi coltivata nel 95% della superfice mondiale dedicata al risoL’Oryza Glaberrima, dal pericarpo (frutto) pigmentato rosso, si coltiva in alcune zone dell’Africa. L’Oryza Sativa si divide in treSottospecie”: Indica, Japonica (la più coltivata in Italia) e la Javanica
Ogni sottospecie, a sua volta, si divide in più “Tipologie”.

Il Riso (benché fosse già conosciuto dai Greci e dai Romani) è arrivato “ufficialmente” in Europa,  dall’Asia, nel Secolo VIII, portato dagli Arabi che invasero la Spagna e poi anche il Sud d’Italia a partire dalla Sicilia
Nel Medioevo, il Riso, non fu considerato dagli Europei come una fonte alimentare di massa, ma piuttosto una rara spezia, un medicinale soprattutto per le sue doti astringenti e rinfrescanti.
Solo intorno al 1200 in Italia s’iniziò a diffondere la sua coltivazione grazie alla tenacia dei Monaci Benedettini nelle zona paludose a sud-ovest di Vercelli.

Anche un grande genio come il giovane Leonardo di Ser Piero da Vinci (Leonardo da Vinci 1452 - 1519) fu incaricato di studiare e perfezionare il sistema idrico delle canalizzazioni che servivano a irrigare le risaie della Tenuta del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (1444 - 1476) ubicata nel territorio di Vigevano e nelle zone paludose della Valle del Fiume Po.

Con la diffusione delle risaie, in Italia, soprattutto in Pianura Padana (dove il riso era chiamato “il tesoro delle paludi”), ma anche in Toscana, Calabria e Sicilia, sorsero i primi “opifici”, per la lavorazione del riso, denominati “Pile da Riso”. 
Qui si sottoponeva il chicco di riso a una serie di operazioni meccanico/artigianali che liberavano il seme rendendolo pulito e bianco, anche se non completamente raffinato.

La più anticaLa Pila di Corte Baschi” è del 1612
esiste ancora in tutta la sua struttura ma da molto tempo non è più utilizzata. 
La seconda più antica (un documento, all’Archivio di Stato di Venezia, attesta, la richiesta di  costruzione, al 26 Aprile 1644), è “La Pila Vecia”, situata in Veneto, a Passolongo di Isola della Scala, in Provincia di Verona ed è ancora attiva. 
La Pila Vecia” fu edificata da un grande proprietario terriero del tempo, Domenico Cristato, e, nel 1650, era già in funzione.

Oggi sui Mercati esistono molti tipi (con moltissimi sottotipi) di Riso, come Principali Varietà si possono citare le seguenti: 
Arborio, Balilla, Basmati, Baldo, Carnaroli, Long and Wild, Nero Venere, Padano, Patna, Ribe, Roma, Rubino, Rosso di Camargue, Razza 253, L’Americano 1660, Selvaggio, Sant’Andrea, Raffaello, Thai Jasmine, Rosa Marchetti, Vialone Nano

A livello commerciale il Riso si classifica in Quattro Gruppi
Originario o Comune, Semifino, Fino e Superfino.

Da precisare e sottolineare che l’Italia è il primo produttore di Riso in Europa e che il “Riso da Risotto” è soltanto Italiano.

Ma torniamo al “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio.

La Città di Viareggio in Provincia di Lucca è giustamente nota per molti aspetti positivi.
Si tratta di una bella e storica Località turistica, adagiata sulla pianura della Costa Toscana, bagnata dalle acque del Mar Ligure, dove, dal lontano 1873, si svolge anche uno dei più famosi Carnevali del Mondo. Oltre a ciò, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete.

Un’altra delle sue speciali peculiarità è Viale Giosuè Carducci, conosciuto universalmente come “La Passeggiata di Viareggio”. 
Questa è la zona più affascinante, monumentale, artistica e commerciale della Città, ricca di moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.

Dopo la “Bella Epoque” (18731895) s’iniziò a demolire le fatiscenti strutture in legno e ferro esistenti e tra il 1920 e il 1940, anni di grande fervore edilizio, la Passeggiata fu completamente ricostruita. 
Grazie a tecnici illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini (1892-1964), in quei 20 anni si delineò la Passeggiata come noi la conosciamo.
Sorsero molti negozi, caffè, cinema, gallerie, ville, stabilimenti balneari e hotel.

Proprio agli inizi di questo periodo, il Conte Giuseppe De Micheli, industriale Veneto trasferitosi nel 1909 a Firenze, dette l’incarico all’Architetto Viareggino Goffredo Fantini (1857-1923) di erigere un Hotel di prestigio all’inizio della passeggiata nord
Il Primo Luglio 1922, a tempo di record, solo dopo 240 giorni di lavori, fu inaugurato il Select Palace Hotel”, un Albergo a due piani.

Successivamente, nel 1925, vennero effettuati i nuovi lavori di rialzamento fino al quinto piano, che furono affidati all’Ingegnere Fiorentino Ugo Giovannozzi (1876-1957). 
L’esperto tecnico rese la struttura imponente simile ai grandi e lussuosi Hotel Francesi della Costa Azzurra del tempo.

Nel 1938 il “Ministero della Cultura Popolare” da poco istituito e presieduto dal Ministro Avvocato Edoardo (detto Dino) Alfieri, “suggerì”, per motivi politici, di cambiare il nome dell’Albergoitalianizzandolo” in “Grand Hotel Principe di Piemonte”.

In anni più vicini a noi, causa la totale assenza d’investimenti, l’Hotel fu chiuso.

Nel 2001 un solido Gruppo ha acquisito l’immobile e successivamente ottenuti i permessi sono iniziati i lavori di ristrutturazione, durati poco più di un anno e mezzo. 
Nel 2004, il “Grand Hotel Principe di Piemonte” (5 Stelle) ha riacquistato il suo ruolo di super prestigiosa struttura di accoglienza.

Al quinto piano, sul tetto a terrazza dell’Hotel Principe di Piemonte, tra i molti e pregevoli servizi offerti alla clientela, c’è il magnifico Ristorante GourmetIl Piccolo Principe” (Due Stelle Michelin) con il bravissimo Executive Chef Giuseppe Mancino.

Come già accennato Lunedì 7 Ottobre 2019 proprio presso il “Grand Hotel Principe di Piemonte” si è svolta la Prima Edizione della ManifestazioneI Principi del Riso”.

L’Evento, patrocinato dal Comune di Viareggio, è stato ideato e organizzato da un grande Chefpluristellato” come Igles Corelli e da un grande appassionato ed esperto del settore come Giancarlo Maffi: non poteva che essere un successo.

Alle ore 14:00 c’è stata l’apertura dei lavori con l’introduzione di Giancarlo Maffi  a cui ha fatto seguito un dibattito
L’importanza del riso nella cultura Gastronomica italiana e Mondiale”. 
Alla discussione hanno partecipato eccezionali Esperti come Cristina Guidobono Cavalchini, Titolare dell’Azienda Agricola Guidobono Cavalchini – “Riso Buono” (una delle Aziende Sponsor), l’amico Enzo Vizzari  Direttore delle super famoseGuide dell’Espresso” e Francesco Aiello Giornalista del GiornaleLa Repubblica”.

Di seguito Lorenzo Ferraboschi della Sake Sommelier Association Italia ha illustrato le tecniche di degustazione e l’importanza del “Sake” anche negli abbinamenti più moderni sia con altri drink sia con gli alimenti più svariati. 
Il “Sake” è bevanda alcolica molto particolare tipicamente Giapponese ottenuta dalla fermentazione di riso, acqua e spore koji, quest’ultimo è un fungo (muffa) filamentoso.
Durante l’intervento di Ferraboschi a conferma di quanto si raccontava Daniele Lencioni dell’A.I.B.E.S. con alcuni colleghi preparava e faceva assaggiare al pubblico alcuni piacevolissimi miscelati con il “Sake”.

Poi dalle ore 16:00 sono iniziati gli Show Cooking:

- Lo Chef Igles Corelli, 5 volte Stella Michelin in Carriera, del Ristorante Mercerie di Roma, ha sapientemente preparato un Risotto al “Pollo di Bresse” (Unico pollo al Mondo che dal 1957 ha la Denominazione di Origine Controllata), curry e gelato alla mela verde. 
Sul palco a condurre il Giornalista Francesco Aiello;

- Lo Chef Marco Cahssai, del Ristorante Atman (Una Stella Michelin) di Villa Rospigliosi, ubicato in Località Spicchio a Lamporecchio (PT), ha voluto fare una “provocazione” preparando il “Risotto nella Modernità” con una pannocchia terminale di Riso Carnaroli soffiata con un fondo alla Nino Bergese (illustre Cuoco Italiano vissuto tra il 1904 e il 1977, di lui si diceva che era “il cuoco dei re, il re dei cuochi”). 
Sul palco la moderatrice Cristina Guidobono Cavalchini e come ospite il famoso Macellaio Michelangelo Masoni;

- Lo Chef Massimo Viglietti, del Ristorante Achilli al Parlamento (Una stella Michelin) di Roma, ha realizzato una vera e propria opera d’arte con il suo “Non Risotto alla Marinara”, una lunga espressione conviviale ispirata all’Action Painting di Jackson Pollock (la pittura d’azione è uno stile che prevede il lancio del colore sul quadro). 
Enzo Vizzari ha condotto con grande simpatia il particolare impegno dello Chef;

- Lo Chef Andrea Papa, del Ristorante Romano (Una stella Michelin) di Viareggio (LU), ha preparato un ottimo Risotto alle sarde con acqua di pomodoro, mantecato con un pecorino stagionato 6 mesi. 
Moderatore sempre Enzo Vizzari;

- La Chef Giapponese Machi Fukuoka dell’Ambasciata Giapponese di Roma, Docente di Cucina Giapponese e Scrittrice, ha delicatamente preparato polpettine di riso con capasanta marinata allo shio-koji (condimento fermentato a base di riso), gambero sgusciato, infuso di te verde Hojicha e brodo dashi (leggero e limpido brodo di pesce). 
Igles Corelli ha fatto da presentatore;

- Il “Cuoco Pescatore” lo Chef Joseph Micieli, del Ristorante Sciabica di Punta Secca (RG), ha preparato una vera delizia l’ArancinoIl Mare di Montalbano”. 
Il moderatore è stato Francesco Aiello.

Un pubblico numeroso e partecipe ha sommerso di applausi gli Chef sia prima sia dopo aver assaggiato tutte le loro buonissime preparazioni.

La giornata si è conclusa con una fantastica cena a più mani al Ristorante GourmetIl Piccolo Principe” (Due Stelle Michelin) con il bravissimo Executive Chef Giuseppe Mancino e tutti gli Chef partecipanti all’Evento.

Che dire di più sennonché la Prima Edizione della Manifestazione I Principi del Riso”, svoltasi nel magnifico contesto del “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio, è stata super interessante e decisamente anche supergustosa”.




Grand Hotel Principe di Piemonte

G. Maffi, C. Guidobono, F. Aiello, E. Vizzari

Giancarlo Maffi (Foto di Luca Managlia)

Cristina Guidobono Cavalchini e Giorgio Dracopulos
(Foto Luca Managlia)

Lorenzo Ferraboschi (Foto Luca Managlia)

Si Preparano i Miscelati con il Sake

Giorgio Dracopulos e lo Chef Igles Corelli
(Foto Luca Managlia)

Igles Corelli: Il Piatto

Lo Chef Marco Cahssai

Marco Cahssai: Il Piatto

Enzo Vizzari e lo Chef Massimo Viglietti

Massimo Viglietti: Il Non Risotto
(Foto Luca Managlia)

Lo Chef Andrea Papa

Andrea Papa: Il Piatto

La Chef Maki Fukuoka e Giorgio Dracopulos

Gli Chef Igles Corelli e Maki Fukuoka

Maki Fukuoka: Il Piatto

Lo Chef Joseph Micieli (Foto I Principi del Riso)

Chef Joseph Micieli Arancini: Il Mare di Montalbano
(Foto I Principi del Riso)

Lo Chef Giuseppe Mancino e Giorgio Dracopulos
(Foto Luca Managlia)