Il “Caviale”
è un alimento a dir poco straordinario che si ottiene attraverso l’attenta
lavorazione e salatura delle uova di diverse tipologie di pesci denominati
“Storioni”.
Lo
“Storione” è quasi un “fossile vivente” (anche per il suo aspetto) visto che ha
fatto la sua apparizione molti Milioni di anni fa.
Lo
“Storione” è un pesce possente, di grandi dimensioni (diversi metri), che vive
per diversi decenni in acqua (molto pulita e fredda) dolce e salmastra e che appartiene
alla Famiglia delle “Acipenseridae”.
La Famiglia comprende 26 Specie di pesci
“anadromi” (che per qualche ragione migrano);
gli Storioni infatti risalgono i
Fiumi per andare a riprodursi.
Il nome “Acipenser” in Latino era il termine che
indicava proprio lo “Storione”.
Esistono anche Storioni che vivono
esclusivamente in Mare oppure esclusivamente in Acque Dolci.
La Carne
dello Storione è molto pregiata ma la vera delizia sono le sue uova: il
Caviale.
Ci vogliono
dai 7 ai 25 anni, a secondo delle tipologie, affinché uno Storione riesca a
produrre le uova che in natura non hanno sapore e che devono essere trattate
con il sale per diventare una vera prelibatezza.
Anche se
abbiamo tracce antichissime provenienti da fonti Persiane, Egiziane, Greche e
Romane sul consumo di uova di Storione bisogna arrivare nel XII Secolo per
avere tracce, provenienti da popolazioni Mongole, più documentate su questo
consumo.
Il “Malossol”
il Caviale leggermente salato come lo conosciamo noi non è stato disponibile
fino a che non furono trovati sistemi di stoccaggio e trasporti refrigerati.
Solo alla
fine del XVIII Secolo il Caviale introdotto inizialmente in Europa dalla
Russia, grazie al Marinaio e Commerciante Greco Ioannis Varvarkis, divenne un
“fenomeno” Mondiale.
L’eccessivo
consumo di Storioni portò presto al calo della produzione Europea mentre in
Nord America nella seconda metà del XIX Secolo s’iniziò a produrre Caviale in
grande quantità.
Se ne produceva talmente tanto che, oltre a essere esportato
praticamente ovunque, nei Bar Americani veniva servito del Caviale per
promuovere le bevande come oggi facciamo con le “noccioline”.
Fino al 1875
il Caviale veniva confezionato in barili di legno da 55 Kg, da allora in poi
vennero adottate delle latte metalliche da pochi chili.
Tali contenitori
permettevano attraverso la pastorizzazione di allungare notevolmente la vita
del prodotto.
Successivamente nei primi anni del 1900 vennero adottati sistemi
di confezionamento sotto vuoto in vetro, dal peso di 30 o 60 grammi.
Nel 1915
anche in America la produzione entrò in crisi per il troppo consumo e la pesca
degli Storioni, sia da diporto che commerciale, fu vietata fino agli anni 50.
Dopo
l’America il Mar Caspio Russo divenne l’area di produzione principale del
Caviale.
Superata la metà del 1900 nell’area iniziarono anche i primi
esperimenti di riproduzione artificiale degli Storioni.
Ma al solito “chi
troppo vuole nulla stringe” e anche qui la troppa produzione mise in crisi il
sistema.
A causa
della penuria di Storioni selvatici a livello Mondiale nel 1998 la Convenzione di
Washington sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora
Minacciate di Estinzione (C.I.T.E.S.) decise d’inserire tutte le specie di
Storione all’interno dell’Appendice Seconda della Convenzione. Tale fatto ha
portato al divieto di commercializzazione su tutti i Mercati Internazionali
dello Storione Selvatico e dei prodotti da esso derivati.
Oltre a ciò ha
anche imposto l’obbligo di marcare la
produzione proveniente dagli allevamenti con una “Speciale Etichetta Cites”
dove in un codice (di lettere e numeri) vengono riassunti:
la specie dello
storione, il codice sull’origine del prodotto, il codice Iso del Paese di
origine, l’anno di produzione nel caso di confezionamento diretto, il codice
dell’eventuale azienda confezionatrice, il codice identificativo del lotto di
produzione o del permesso Cites di esportazione.
Oggi il
Mercato Mondiale degli Storioni e del Caviale è sostenuto praticamente e quasi esclusivamente
dagli allevamenti che si sono sviluppati molto in Russia, in Francia, in Italia
e Iran, ma il più grande produttore in assoluto è la Cina.
Gli
allevamenti principali Cinesi si trovano nelle Province di Sichuan, Yunnan e
Zhejiang, e stanno operando già da alcuni decenni.
Vi voglio
raccontare qualcosa proprio di un’Azienda Cinese la “W3 Caviar”
fondata nel 2006 da Jason Wong.
La “W3
Caviar” di Hong Kong appartiene, insieme alla “J&A” di Hong Kong e alla
“Eight Gems” di Singapore, alla Società “J&A Fine Foods” che produce e
distribuisce, in tutta l’Asia, alimenti di alta qualità come:
Caviale,
Ostriche, Champagne, Prosciutti (Spagnoli e Italiani) Tartufi Bianchi Italiani.
I loro prodotti arrivano nella maggior parte degli Hotel più blasonati e nei
Ristoranti Stellati di tutta l’Asia.
La “W3 Caviar” e
la “punta di diamante” del Gruppo e, dalla sua nascita, produce 9 diverse
specie (numerate proprio dal numero 1 al 9) di pregiatissimo Caviale:
No.1 “Baerii
Caviar” (Storione Siberiano), No.2 “Superior Oscietra” (Storione Russo), No.3 “Amur
Oscietra” (Storione Amur, l’Oscietra Reale dello Storione Rosso), No.4 “Premium
Oscietra”, No.5 “Royal Oscietra”, No.6 “Imperial Oscietra”, No.7 “Amur Beluga”
(Storione Beluga Reale), No.8 “Royal Beluga”, No.9 “Golden Caviar” (Storione
Albino).
Il tutto avviene in vari stabilimenti di acquacoltura, di acqua dolce
al 100%, “sostenibili”, senza uso di ormoni o prodotti chimici, e ubicati in
perfetti e specifici habitat adatti agli Storioni.
Ogni specie
di Caviale si differenzia per la tipologia di Storione da cui si origina, dalle
dimensioni delle uova, dalla consistenza, dal colore, dall’odore, dal sapore,
dallo stato di maturazione o da particolarità come il “Golden Caviar” che è rarissimo
e prodotto da Storioni Albini.
La qualità del Prodotto “W3 Caviar” sta raggiungendo
tali livelli da essere molto vicina a quella
del “Caviale Selvaggio”.
Alla “W3
Caviar” si controlla attentamente l’intero processo della catena di
approvvigionamento, dall’allevamento degli storioni alla raccolta e selezione,
dalla lavorazione alla classificazione, fino all’imballaggio e alla
logistica.
Una logistica estremamente
efficiente che permette di far arrivare giornalmente il Caviale anche a
destinazioni molto lontane.
La perfetta
organizzazione produttiva della “W3 Caviar” ha permesso, in questi ultimi anni,
di dare una svolta “tendenzialmente al ribasso al prezzo del loro Caviale”
permettendone l’accesso non esclusivamente ai “super ricchi”.
Cosa ci
potrebbe essere di più desiderabile del piacere di affondare un cucchiaino di
madreperla in una cupola di eccellente Caviale e portarlo alla bocca “per
andare in Paradiso ”?.
"Lo Storione" (Foto W3 Caviar)
"W3 Caviar" Acquacoltura Sostenibile
(Foto W3 Caviar)
"W3 Caviar" Allevamenti in Acqua Dolce
(Foto W3 Caviar)
Ostriche e Caviale (Foto W3 Caviar)
Caviar No.5 "Royal Oscietra" e Riccio di Mare.
(Foto W3 Caviar)
No.7 "Amur Beluga" e No.9 "Golden Caviar"
(Foto W3 Caviar)
Nessun commento:
Posta un commento