Per i livornesi la Casina delle Ostriche, sui fossi a Livorno, era una storica trattoria, il cui ricordo si perde nel tempo, si parla infatti del lontano 1619 o addirittura del 1612, la data di apertura di questo caratteristico posto non è certa. Una delle più antiche trattorie dove, viandanti e cittadini, andavano a far pranzi e merende, si potevano gustare piatti come il cacciucco, zuppe, telline, e altri saporiti frutti di mare; si narra che da quì ogni anno partissero 200.000 ostriche per le esigenze culinarie della principesca famiglia dei Medici. Bisogna commisurare la fornitura, all'importanza della nobile famiglia di Firenze, protagonista della storia italica ed europea dal XV° al XVIII° secolo. Essi hanno dato i natali a tre papi, diciotto cardinali e a due regine di Francia, e sono stati mecenati nella vita artistica, culturale, spirituale, e scientifica del loro tempo, promuovendo lo sviluppo delle loro città sia sotto l'aspetto edilizio/architettonico/culturale ma anche dal punto di vista economico/commerciale incentivando gli scambi e la nascita di negozi, attività artigianali e bancarie.
La Casina delle Ostriche, era diventata così famosa a Livorno che nel 1769 (è documentato) il nono Granduca di Toscana, Leopoldo I°, durante l'ispezione dei lavori in corso nella Città Labronica, volle andarvi a fare merenda.
Ma veniamo ai giorni nostri, la storia che vado a raccontarvi coinvolge sorella e fratello nel "vaporoso" mondo dei fornelli; credo che meritino, per la loro bravura e l'appassionato impegno, tutta la vostra attenzione.
Silvia e Andrea Volpe (vedi foto in alto) sono figli d'arte, non di un famoso chef, ma di un talentuoso pittore livornese, Angiolo Volpe (classe 1943), nato a Livorno, i suoi primi lavori (ha incominciato intorno ai quattordici anni) risentivano della lezione dei Macchiaioli, successivamente, il suo personale talento, ha dato poesia ai suoi paesaggi e, ha riscosso, negli anni, grandi successi in Italia e all'estero.
Silvia (classe 1969) livornese, dopo le scuole dell'obbligo prosegue gli studi diplomandosi ragioniera, successivamente si dedica col fratello alla gestione di un negozio di abbigliamento a Pisa, Stefano Veneziani, nel frattempo si sposa e l'anno successivo, 1995, nasce la bella figlia Eleonora, tre anni dopo la famiglia aumenta arriva la seconda bella figlia, Aurora, l'anno successivo, 1999, contrarie vicessitudini familiari la costringono a separarsi. Da questo fatto nasce una nuova esigenza lavorativa, è il primo avvicinamento al settore del nostro interesse, inizia a fare la rappresentante per la Copaim , Azienda toscana, leader nella alta gastronomia fresca, con 150 dipendenti e un fatturato di decine di milioni di euro, tre stabilimenti uno ad Albinia (Gr) per la gastronomia, a Massa e Cozzile (Pt) per la pasta fresca e a Stibugliano (Gr) per i prodotti caseari. Per diversi anni convive con il mondo dell'alta qualità nella ristorazione, prendendo sempre più passione ed interesse per questo magnifico settore. Successivamente, volendo crescere professionalmente e per seguire anche il fratello, inizia a lavorare in sala e in cucina in Ristoranti come Il Beccafico a Casale Marittimo (Pi) e Le Spianate di Castiglioncello (Li), proprio in quest'ultimo locale passa di livello, sostituendo il fratello, quando ha lasciato, come Chef.
Andrea, anche lui nato a Livorno, classe 1971, dopo i primi anni di scuola, nella sua Città, và a studiare all'Istituto Tecnico Industriale statale "Leonardo da Vinci" a Pisa, dove si diploma Perito Industriale Aeronautico; ma siccome nel sangue già "bolle qualcosa", mentre studia, l'estate, và a lavorare in sala e poi in cucina in locali di Livorno, Isola del Giglio, Forte dei Marmi e all'Isola d'Elba.
La successiva esperienza di lavoro, fatta anche dalla sorella, presso il loro negozio di Pisa, non lo appaga, così nel 1995 decise che preferiva le cucine dei ristoranti. Dopo qualche breve esperienza, approda al Ristorante La Pineta di Luciano Zazzeri a Marina di Bibbona (Li), dove rimarrà per due anni, occupandosi prevalentemente degli antipasti e dei primi; non poteva trovare cucina migliore per fare esperienza. Successivamente ha lavorato in Ristoranti come l'Osteria del Borgo a Guardistallo (Pi), un anno come dipendente e uno come gestore, a La Marina Hemingway di Rosignano Solvay (Li), lo Zenzero a Livorno, il Sant'Andrea a Palermo, l'Osteria La Grotta a Pisa. Nel frattempo ha girato anche all'estero lavorando in Spagna. Nel 2006 è a Roma come Chef Executive (responsabile della cucina) al Ristorante "0586" di Aldo Montano, poi nel 2007 riparte: la meta è il Sud Africa, dove ha lavorato, sempre come Chef Executive, al famoso Ristorante italiano il Meloncino a Città del Capo.
Ma eccoci arrivati al 2009. Su segnalazione della sorella, la cui massima aspirazione è di lavorare col fratello in un loro locale, Andrea rientra a Livorno, per rilevare, insieme a Silvia, un'ambiente a Castelnuovo Misericordia (Li) chiuso da tempo. Dopo i doverosi lavori di adeguamento dei locali, alla fine di aprile aprono il loro nuovo Ristorante, bettezzandolo, in onore alla storica tradizione culinaria livornese: Casina delle Ostriche.
Il Locale è molto accogliente, rustico/elegante, un piccolo ma ben arredato disimpegno con scrivania, mobile vetrina e scaffalatura con i vini, poi due salette, la prima con quattro tavoli, la seconda con altri otto, un bel camino e l'angolo per fare il caffè; alle pareti, naturalmente, i quadri del loro Babbo.
Il Menù e interessante, si può giudicare anche dai piatti sottoelencati. La Carta dei Vini è una selezione attenta di un centinaio di etichette tra Champagne, Spumanti, Vini Bianchi e Rossi Italiani, quest'ultimi con un occhio particolare alla Toscana, Vini Rosati, e mezze bottiglie, segue poi una scelta di Birre artigianali e di Distillati.
Mi ha tenuto cortesemente compagnia, nella degustazione, il gentile e simpatico Emanuele Marcis, fidanzato di Silvia:
- Mousse di gallinella con gelato al parmigiano e pomodorino "sbruciacchiato";
- Tartare di ricciola con gelatina di pomodoro;
- Fior di polpo con ananas marinato al lime di mentuccia;
- Terrina di foie gras di pescatrice con crostini;
- "Gamberi al Tramonto" (gamberi rossi siciliani, rosso d'uovo marinato, insalatina di sedano croccante);
- Ventresca di tonno con cipolla di Tropea caramellata con sale grosso al nero di seppia (il sale è fatto da Andrea);
- Capesante lardellate con pomodorino "sbruciacchiato";
- Maltagliati al ragù di triglia;
- Ravioli ripieni alle ostriche con pasta di pistacchio e crema di parmigiano;
- Ricciola bruschettata passata in forno con verdure e sfoglia di patate.
Tutti questi piatti sono stati accompagnati da una buona bottiglia di "Lauro" 2007 Bianco di Toscana I.G.T. (50% Chardonnay e 50% Viognier) del Podere La Regola di Riparbella (Pi).
- Cacciucco della Casina delle Ostriche.
Per cotanto piatto si è aperta una valida bottiglia di "Kepos" 2007 I.G.T. (5 vitigni del bacino del Mediterraneo) dell'Azienda Ampeleia di Roccatederighi (Gr).
- Crema al pistacchio con meringa ricoperta di cioccolato fondente.
Tutto molto buono e ben presentato.
Data la qualificata degustazione e la piacevole conversazione il tempo è volato e si è fatto molto tardi, ma salutando e andando via ho pensato che l'antica tradizione della Casina delle Ostriche era finita in buone mani.
Ristorante Casina delle Ostriche
Aperto solo la sera, chiuso il lunedì.
Da settembre a giugno aperto
anche il sabato e la domenica a pranzo.
Via dei Poderini, 1
Castelnuovo Misericordia (Livorno)
Tel. 0586 744323
La Casina delle Ostriche, era diventata così famosa a Livorno che nel 1769 (è documentato) il nono Granduca di Toscana, Leopoldo I°, durante l'ispezione dei lavori in corso nella Città Labronica, volle andarvi a fare merenda.
Ma veniamo ai giorni nostri, la storia che vado a raccontarvi coinvolge sorella e fratello nel "vaporoso" mondo dei fornelli; credo che meritino, per la loro bravura e l'appassionato impegno, tutta la vostra attenzione.
Silvia e Andrea Volpe (vedi foto in alto) sono figli d'arte, non di un famoso chef, ma di un talentuoso pittore livornese, Angiolo Volpe (classe 1943), nato a Livorno, i suoi primi lavori (ha incominciato intorno ai quattordici anni) risentivano della lezione dei Macchiaioli, successivamente, il suo personale talento, ha dato poesia ai suoi paesaggi e, ha riscosso, negli anni, grandi successi in Italia e all'estero.
Silvia (classe 1969) livornese, dopo le scuole dell'obbligo prosegue gli studi diplomandosi ragioniera, successivamente si dedica col fratello alla gestione di un negozio di abbigliamento a Pisa, Stefano Veneziani, nel frattempo si sposa e l'anno successivo, 1995, nasce la bella figlia Eleonora, tre anni dopo la famiglia aumenta arriva la seconda bella figlia, Aurora, l'anno successivo, 1999, contrarie vicessitudini familiari la costringono a separarsi. Da questo fatto nasce una nuova esigenza lavorativa, è il primo avvicinamento al settore del nostro interesse, inizia a fare la rappresentante per la Copaim , Azienda toscana, leader nella alta gastronomia fresca, con 150 dipendenti e un fatturato di decine di milioni di euro, tre stabilimenti uno ad Albinia (Gr) per la gastronomia, a Massa e Cozzile (Pt) per la pasta fresca e a Stibugliano (Gr) per i prodotti caseari. Per diversi anni convive con il mondo dell'alta qualità nella ristorazione, prendendo sempre più passione ed interesse per questo magnifico settore. Successivamente, volendo crescere professionalmente e per seguire anche il fratello, inizia a lavorare in sala e in cucina in Ristoranti come Il Beccafico a Casale Marittimo (Pi) e Le Spianate di Castiglioncello (Li), proprio in quest'ultimo locale passa di livello, sostituendo il fratello, quando ha lasciato, come Chef.
Andrea, anche lui nato a Livorno, classe 1971, dopo i primi anni di scuola, nella sua Città, và a studiare all'Istituto Tecnico Industriale statale "Leonardo da Vinci" a Pisa, dove si diploma Perito Industriale Aeronautico; ma siccome nel sangue già "bolle qualcosa", mentre studia, l'estate, và a lavorare in sala e poi in cucina in locali di Livorno, Isola del Giglio, Forte dei Marmi e all'Isola d'Elba.
La successiva esperienza di lavoro, fatta anche dalla sorella, presso il loro negozio di Pisa, non lo appaga, così nel 1995 decise che preferiva le cucine dei ristoranti. Dopo qualche breve esperienza, approda al Ristorante La Pineta di Luciano Zazzeri a Marina di Bibbona (Li), dove rimarrà per due anni, occupandosi prevalentemente degli antipasti e dei primi; non poteva trovare cucina migliore per fare esperienza. Successivamente ha lavorato in Ristoranti come l'Osteria del Borgo a Guardistallo (Pi), un anno come dipendente e uno come gestore, a La Marina Hemingway di Rosignano Solvay (Li), lo Zenzero a Livorno, il Sant'Andrea a Palermo, l'Osteria La Grotta a Pisa. Nel frattempo ha girato anche all'estero lavorando in Spagna. Nel 2006 è a Roma come Chef Executive (responsabile della cucina) al Ristorante "0586" di Aldo Montano, poi nel 2007 riparte: la meta è il Sud Africa, dove ha lavorato, sempre come Chef Executive, al famoso Ristorante italiano il Meloncino a Città del Capo.
Ma eccoci arrivati al 2009. Su segnalazione della sorella, la cui massima aspirazione è di lavorare col fratello in un loro locale, Andrea rientra a Livorno, per rilevare, insieme a Silvia, un'ambiente a Castelnuovo Misericordia (Li) chiuso da tempo. Dopo i doverosi lavori di adeguamento dei locali, alla fine di aprile aprono il loro nuovo Ristorante, bettezzandolo, in onore alla storica tradizione culinaria livornese: Casina delle Ostriche.
Il Locale è molto accogliente, rustico/elegante, un piccolo ma ben arredato disimpegno con scrivania, mobile vetrina e scaffalatura con i vini, poi due salette, la prima con quattro tavoli, la seconda con altri otto, un bel camino e l'angolo per fare il caffè; alle pareti, naturalmente, i quadri del loro Babbo.
Il Menù e interessante, si può giudicare anche dai piatti sottoelencati. La Carta dei Vini è una selezione attenta di un centinaio di etichette tra Champagne, Spumanti, Vini Bianchi e Rossi Italiani, quest'ultimi con un occhio particolare alla Toscana, Vini Rosati, e mezze bottiglie, segue poi una scelta di Birre artigianali e di Distillati.
Mi ha tenuto cortesemente compagnia, nella degustazione, il gentile e simpatico Emanuele Marcis, fidanzato di Silvia:
- Mousse di gallinella con gelato al parmigiano e pomodorino "sbruciacchiato";
- Tartare di ricciola con gelatina di pomodoro;
- Fior di polpo con ananas marinato al lime di mentuccia;
- Terrina di foie gras di pescatrice con crostini;
- "Gamberi al Tramonto" (gamberi rossi siciliani, rosso d'uovo marinato, insalatina di sedano croccante);
- Ventresca di tonno con cipolla di Tropea caramellata con sale grosso al nero di seppia (il sale è fatto da Andrea);
- Capesante lardellate con pomodorino "sbruciacchiato";
- Maltagliati al ragù di triglia;
- Ravioli ripieni alle ostriche con pasta di pistacchio e crema di parmigiano;
- Ricciola bruschettata passata in forno con verdure e sfoglia di patate.
Tutti questi piatti sono stati accompagnati da una buona bottiglia di "Lauro" 2007 Bianco di Toscana I.G.T. (50% Chardonnay e 50% Viognier) del Podere La Regola di Riparbella (Pi).
- Cacciucco della Casina delle Ostriche.
Per cotanto piatto si è aperta una valida bottiglia di "Kepos" 2007 I.G.T. (5 vitigni del bacino del Mediterraneo) dell'Azienda Ampeleia di Roccatederighi (Gr).
- Crema al pistacchio con meringa ricoperta di cioccolato fondente.
Tutto molto buono e ben presentato.
Data la qualificata degustazione e la piacevole conversazione il tempo è volato e si è fatto molto tardi, ma salutando e andando via ho pensato che l'antica tradizione della Casina delle Ostriche era finita in buone mani.
Ristorante Casina delle Ostriche
Aperto solo la sera, chiuso il lunedì.
Da settembre a giugno aperto
anche il sabato e la domenica a pranzo.
Via dei Poderini, 1
Castelnuovo Misericordia (Livorno)
Tel. 0586 744323