sabato 25 luglio 2009

Ristorante Casina delle Ostriche a Castelnuovo Misericordia (Li): un nome storico per un nuovo accogliente locale.

Per i livornesi la Casina delle Ostriche, sui fossi a Livorno, era una storica trattoria, il cui ricordo si perde nel tempo, si parla infatti del lontano 1619 o addirittura del 1612, la data di apertura di questo caratteristico posto non è certa. Una delle più antiche trattorie dove, viandanti e cittadini, andavano a far pranzi e merende, si potevano gustare piatti come il cacciucco, zuppe, telline, e altri saporiti frutti di mare; si narra che da quì ogni anno partissero 200.000 ostriche per le esigenze culinarie della principesca famiglia dei Medici. Bisogna commisurare la fornitura, all'importanza della nobile famiglia di Firenze, protagonista della storia italica ed europea dal XV° al XVIII° secolo. Essi hanno dato i natali a tre papi, diciotto cardinali e a due regine di Francia, e sono stati mecenati nella vita artistica, culturale, spirituale, e scientifica del loro tempo, promuovendo lo sviluppo delle loro città sia sotto l'aspetto edilizio/architettonico/culturale ma anche dal punto di vista economico/commerciale incentivando gli scambi e la nascita di negozi, attività artigianali e bancarie.
La Casina delle Ostriche, era diventata così famosa a Livorno che nel 1769 (è documentato) il nono Granduca di Toscana, Leopoldo I°, durante l'ispezione dei lavori in corso nella Città Labronica, volle andarvi a fare merenda.
Ma veniamo ai giorni nostri, la storia che vado a raccontarvi coinvolge sorella e fratello nel "vaporoso" mondo dei fornelli; credo che meritino, per la loro bravura e l'appassionato impegno, tutta la vostra attenzione.
Silvia e Andrea Volpe (vedi foto in alto) sono figli d'arte, non di un famoso chef, ma di un talentuoso pittore livornese, Angiolo Volpe (classe 1943), nato a Livorno, i suoi primi lavori (ha incominciato intorno ai quattordici anni) risentivano della lezione dei Macchiaioli, successivamente, il suo personale talento, ha dato poesia ai suoi paesaggi e, ha riscosso, negli anni, grandi successi in Italia e all'estero.
Silvia (classe 1969) livornese, dopo le scuole dell'obbligo prosegue gli studi diplomandosi ragioniera, successivamente si dedica col fratello alla gestione di un negozio di abbigliamento a Pisa, Stefano Veneziani, nel frattempo si sposa e l'anno successivo, 1995, nasce la bella figlia Eleonora, tre anni dopo la famiglia aumenta arriva la seconda bella figlia, Aurora, l'anno successivo, 1999, contrarie vicessitudini familiari la costringono a separarsi. Da questo fatto nasce una nuova esigenza lavorativa, è il primo avvicinamento al settore del nostro interesse, inizia a fare la rappresentante per la Copaim , Azienda toscana, leader nella alta gastronomia fresca, con 150 dipendenti e un fatturato di decine di milioni di euro, tre stabilimenti uno ad Albinia (Gr) per la gastronomia, a Massa e Cozzile (Pt) per la pasta fresca e a Stibugliano (Gr) per i prodotti caseari. Per diversi anni convive con il mondo dell'alta qualità nella ristorazione, prendendo sempre più passione ed interesse per questo magnifico settore. Successivamente, volendo crescere professionalmente e per seguire anche il fratello, inizia a lavorare in sala e in cucina in Ristoranti come Il Beccafico a Casale Marittimo (Pi) e Le Spianate di Castiglioncello (Li), proprio in quest'ultimo locale passa di livello, sostituendo il fratello, quando ha lasciato, come Chef.
Andrea, anche lui nato a Livorno, classe 1971, dopo i primi anni di scuola, nella sua Città, và a studiare all'Istituto Tecnico Industriale statale "Leonardo da Vinci" a Pisa, dove si diploma Perito Industriale Aeronautico; ma siccome nel sangue già "bolle qualcosa", mentre studia, l'estate, và a lavorare in sala e poi in cucina in locali di Livorno, Isola del Giglio, Forte dei Marmi e all'Isola d'Elba.
La successiva esperienza di lavoro, fatta anche dalla sorella, presso il loro negozio di Pisa, non lo appaga, così nel 1995 decise che preferiva le cucine dei ristoranti. Dopo qualche breve esperienza, approda al Ristorante La Pineta di Luciano Zazzeri a Marina di Bibbona (Li), dove rimarrà per due anni, occupandosi prevalentemente degli antipasti e dei primi; non poteva trovare cucina migliore per fare esperienza. Successivamente ha lavorato in Ristoranti come l'Osteria del Borgo a Guardistallo (Pi), un anno come dipendente e uno come gestore, a La Marina Hemingway di Rosignano Solvay (Li), lo Zenzero a Livorno, il Sant'Andrea a Palermo, l'Osteria La Grotta a Pisa. Nel frattempo ha girato anche all'estero lavorando in Spagna. Nel 2006 è a Roma come Chef Executive (responsabile della cucina) al Ristorante "0586" di Aldo Montano, poi nel 2007 riparte: la meta è il Sud Africa, dove ha lavorato, sempre come Chef Executive, al famoso Ristorante italiano il Meloncino a Città del Capo.
Ma eccoci arrivati al 2009. Su segnalazione della sorella, la cui massima aspirazione è di lavorare col fratello in un loro locale, Andrea rientra a Livorno, per rilevare, insieme a Silvia, un'ambiente a Castelnuovo Misericordia (Li) chiuso da tempo. Dopo i doverosi lavori di adeguamento dei locali, alla fine di aprile aprono il loro nuovo Ristorante, bettezzandolo, in onore alla storica tradizione culinaria livornese: Casina delle Ostriche.
Il Locale è molto accogliente, rustico/elegante, un piccolo ma ben arredato disimpegno con scrivania, mobile vetrina e scaffalatura con i vini, poi due salette, la prima con quattro tavoli, la seconda con altri otto, un bel camino e l'angolo per fare il caffè; alle pareti, naturalmente, i quadri del loro Babbo.
Il Menù e interessante, si può giudicare anche dai piatti sottoelencati. La Carta dei Vini è una selezione attenta di un centinaio di etichette tra Champagne, Spumanti, Vini Bianchi e Rossi Italiani, quest'ultimi con un occhio particolare alla Toscana, Vini Rosati, e mezze bottiglie, segue poi una scelta di Birre artigianali e di Distillati.
Mi ha tenuto cortesemente compagnia, nella degustazione, il gentile e simpatico Emanuele Marcis, fidanzato di Silvia:
- Mousse di gallinella con gelato al parmigiano e pomodorino "sbruciacchiato";
- Tartare di ricciola con gelatina di pomodoro;
- Fior di polpo con ananas marinato al lime di mentuccia;
- Terrina di foie gras di pescatrice con crostini;
- "Gamberi al Tramonto" (gamberi rossi siciliani, rosso d'uovo marinato, insalatina di sedano croccante);
- Ventresca di tonno con cipolla di Tropea caramellata con sale grosso al nero di seppia (il sale è fatto da Andrea);
- Capesante lardellate con pomodorino "sbruciacchiato";
- Maltagliati al ragù di triglia;
- Ravioli ripieni alle ostriche con pasta di pistacchio e crema di parmigiano;
- Ricciola bruschettata passata in forno con verdure e sfoglia di patate.
Tutti questi piatti sono stati accompagnati da una buona bottiglia di "Lauro" 2007 Bianco di Toscana I.G.T. (50% Chardonnay e 50% Viognier) del Podere La Regola di Riparbella (Pi).
- Cacciucco della Casina delle Ostriche.
Per cotanto piatto si è aperta una valida bottiglia di "Kepos" 2007 I.G.T. (5 vitigni del bacino del Mediterraneo) dell'Azienda Ampeleia di Roccatederighi (Gr).
- Crema al pistacchio con meringa ricoperta di cioccolato fondente.
Tutto molto buono e ben presentato.
Data la qualificata degustazione e la piacevole conversazione il tempo è volato e si è fatto molto tardi, ma salutando e andando via ho pensato che l'antica tradizione della Casina delle Ostriche era finita in buone mani.
Ristorante Casina delle Ostriche
Aperto solo la sera, chiuso il lunedì.
Da settembre a giugno aperto
anche il sabato e la domenica a pranzo.
Via dei Poderini, 1
Castelnuovo Misericordia (Livorno)
Tel. 0586 744323
















domenica 19 luglio 2009

Ristorante Amaro a Viareggio (Lu): un design moderno e una Cucina di qualità.

Via San Martino, a Viareggio (Lucca), una di quelle caratteristiche strade, in mezzo a quelle particolari abitazioni terra/tetto dette appunto "Viareggine", che dalla piazza del Vecchio Mercato portano diritte verso il mare, al numero civico 73 c'è l'accogliente Ristorante Amaro, dei giovani, ma già affermati, fratelli Belluomini, Alberto e Daniele.
Alberto è viareggino, classe 1972, dopo le scuole dell'obbligo si iscrive all'Istituto Professionale Alberghiero di Stato "G. Minuto" a Marina di Massa (Ms), al corso di operatore dei servizi di ristorazione settore cucina; ottenuto il diploma non si adagia, e prosegue gli studi all'Università di Firenze, dove consegue una laurea in Economia e Commercio con indirizzo Turistico. La passione per l'arte culinaria è innata, grazie a un periodo di lavoro per la Valtur e al successivo soggiorno in Spagna, sponsorizzato da Erasmus (il programma europeo di cooperazione e mobilità, in tutto il mondo, nel campo dell'istruzione superiore), a Girona e a Madrid, può confrontarsi con la cucina internazionale apprendendone i fondamenti.
La sua esperienza in cucina è cresciuta in famosi Ristoranti di Viareggio come, Gusmano , L'Hotel Royal e lo "Stellato" Romano, fino all'ottobre 2003, quando decide di rilevare una vecchia rosticceria di Via San Martino a Viareggio; eseguiti gli impegnativi lavori di ristrutturazione, apre, nel giugno 2004, il suo nuovo locale, il Ristorante Amaro.
Daniele, il fratello più piccolo, nasce a Viareggio nel 1977, il suo percorso scolastico è leggermente differente, frequenta vari corsi per apprendere le basi del servizio di sala, successivamente, anche il corso per Barman e seguendo la sua grande passione per i vini, diventa Sommelier dell'A.I.S.. Anche lui fà esperienza in sala di prestigiosi Ristoranti come Pino a Viareggio e in altri locali dove lavora anche suo fratello Alberto, fino all'apertura di Amaro dove, oggi, cura, prevalentemente, il servizio di sala e i Vini, ma lavorando spalla a spalla con il fratello se la cava bene anche in cucina.
Ad aiutare Daniele in sala c'è anche il giovane e bravo Stefano Marchetti (vedi foto in alto, a destra Alberto e a sinistra Stefano), pietrasantino, classe 1977, coetaneo di Daniele, ha fatto molta esperienza in grandi Alberghi in Italia come l'Hotel Royal di Viareggio, il Miramonti a Madonna di Campiglio (Tn), l'Intermonti di Livigno (So) e in Svizzera al prestigioso cinque stelle lusso Hotel Suvretta House a Saint Moritz , veramente un valido aiuto.
Il Ristorante Amaro è un bel locale moderno con la cucina a vista e un grande bancone bar, molto accogliente anche per un pranzo veloce o per bere qualcosa in compagnia, l'estate si può mangiare anche fuori, sotto gli ombrelloni, protetti da una siepe fiorita. I titolari, Alberto e Daniele sono molto capaci, organizzano spesso serate a tema, sulla caccia, i tartufi, i crostacei e le bollicine, o con menù che fanno riferimento alla cucina francese o a quella spagnola, belle anche le serate con la musica dal vivo, prevalentemente Jazz, interessanti anche le cene in maschera organizzate per il Carnevale. Molta la fantasia e la capacità comunicativa dei titolari, insieme alla buona cucina, sono le basi fondamentali del successo di questo Ristorante, tanto che, dal maggio 2009, i fratelli Belluomini fanno dei seguitissimi corsi di gastronomia in collaborazione con il prestigioso negozio Lombardi, concessionario di marche importanti di porcellane, cristallerie e casalinghi, di Via Fratti a Viareggio (Lu), che ha creato appositamente, sempre nei suoi grandi locali, una attrezzatissima e moderna cucina.
Al Ristorante Amaro la sceltà nel Menù è ampia, cambia spesso per seguire le stagioni e di conseguenza anche la spesa si adegua; piatti semplici per il pranzo di lavoro, e cucina tradizionale con piccole rielaborazioni nei momenti di relax, il tutto fatto con una ottima materia prima, decisamente una cucina piacevole.
La Carta dei Vini offre un centinaio di selezionatissime etichette, da tutti i prezzi, Champagnes, Spumanti Italiani, Vini Bianchi e Vini Rossi, Italiani e non, simpaticamente elencati per Vitigni, per accontentare tutti non mancano le mezze bottiglie e i Vini al bicchiere.
La degustazione è stata accompagnata da una buona bottiglia Cabernet Sauvignon , Syrah e Merlot "Ocra" 2006 D.O.C. Bolgheri della Azienda Guicciardini Strozzi:
- Bicchierino con tartarina di salmone selvaggio salsa di soia su dadolata di verdure, cus cus e tonno pinne gialle con olio di oliva;
- Cremina Parmentier (Antoine-Augustin Parmentier agronomo e farmacista francese vissuto tra il 1737 e il 1813, uno dei fondatori della chimica alimentare) con calamaretti spillo e scaglie di tartufo bianco;
- Insalatina di crostacei su frutti di bosco e erbette di campo;
- Maccheroncini di pasta fresca, fatti in casa, allo scoglio sgusciato ( cozze, coltellacci, gamberi biondi, scampi e calamaretti, in bianco);
- Una moderna e rivisitata Paella (il nome spagnolo della "padella" una delle preparazioni internazionali più note) terra/mare ricchissima, tutta biologica (riso Carnaroli Ribe Parboiled, spezie direttamente dalla Spagna, pollo, bistecca di arista disossata di maiale a pezzetti, scampi, gamberi biondi e calamari, pisellini, cipolla di Tropea in agrodolce e un poco di pomodori a cubetti);
- Cuore di sfogliatina calda ai frutti di bosco ananas e crema chantilly.
Il dolce è stato ben abbinato con una ottima bottiglia di Chateau La Fleur des Pins 2007 Graves Supérieures Bordeaux Francia un Blend di Sémillon e Sauvignon Blanc.
Sono rimasto molto soddisfatto delle presentazioni e dei sapori di tutte le portate.
L'ambiente accogliente, il mangiar bene, la simpatia dei bravi titolari, fanno del Ristorante Amaro di Viareggio (Lu) un sicuro punto di riferimento della ristorazione versiliese.
Ristorante Wine Bar Amaro
Aperto sempre,
nel periodo invernale chiuso la Domenica
Via San Martino, 73 - Viareggio (Lucca)
Tel - 0584 962183
www.ristoranteamaro.it
www.lombardistore.it










domenica 12 luglio 2009

PREMIO INTERNAZIONALE PIAZZA DE' CHAVOLI 2009, GLI OSCAR DELL'ENOGASTRONOMIA ITALIANA: RIUSCITISSIMA MANIFESTAZIONE.

Piazza Cairoli, a Pisa, attraverso i secoli ha avuto molti nomi, della Berlina, dell'Abbondanza, dell'Ortaggio, in origine però si chiamava Piazza de' Chavoli; in epoca medicea vi fù collocata l'alta Statua dell'Abbondanza opera dello scultore Pierino da Vinci (noto come Pier Francesco Di Bartolomeo, nipote di Leonardo da Vinci, nato a Vinci nel 1530 e morto giovanissimo a Pisa, nel 1553, per una febbre malarica).
I Cuochi Pisani, prendendo il nome da questo storico scorcio del lungarno, hanno voluto istituire, dal 2001, un Premio di altissimo livello, che unisse la storia di Pisa all'attività enogastronomica, pisana, nazionale e internazionale, con il nome "Premio Piazza de' Chavoli".
Un Comitato formato da illustri personaggi di grande rilievo culturale e da esperti del settore, ogni anno, scelgono dei meritevoli nomi da abbinare alle sei caregorie prescelte: cuoco, ristoratore, viticultore, storico dell'arte enogastronomica, giornalista enogastronomico, personaggio distintosi nel mondo dell'enogastronomia.
La manifestazione si tiene a Pisa nella prima settimana del mese di Luglio, a suggellare la chiusura del "Giugno Pisano"; il Premio consiste in un'apposita bella incisione di una veduta della Piazza in questione, realizzata dall'incisore pisano Viviano Viviani, insigne e conosciutissimo maestro; una tiratura limitata, in sei copie, che, ogni anno, viene rogata da atto pubblico per dare maggior valore e prestigio all'opera. Dal 2001 al 2008 nell'Albo D'Oro del Premio ci sono nomi dell'importanza di Gualtiero Marchesi, Luigi Veronelli, Angelo Paracucchi, Alfonso Jaccarino, Oliviero Toscani, Giacomo Tachis e altri quarantadue illustri personaggi dell'enogastronomia e dintorni.
Dal 2008 sponsor ufficiale della manifestazione è la "Servair Air Chef", con sede a Milano, il catering aeroportuale presente in ventitrè aeroporti italiani e a bordo delle maggiori compagnie aeree mondiali.
Ma veniamo all'Edizione 2009: martedì sette luglio, Pisa ore 18,00, Auditorium "G.Toniolo" dell'Opera del Duomo, al tavolo della Presidenza il Gr.Uff. Umberto Moschini e Pier Luigi Pampana, rispettivamente Coordinatore e Presidente del Premio e i più attivi organizzatori dello stesso, insieme al Dott. Marco Barabotti noto giornalista della Redazione Pisana del quotidiano Il Tirreno; dopo una breve introduzione fatta dai responsabili della manifestazione, vengono premiati, il primo, dal Sindaco Di Pisa Marco Filippeschi (vedi foto in alto), e gli altri da titolati di alte cariche pubbliche e militari:
- Categoria Cuoco - Giampaolo Cangi, nato alla scuola dello Chef Augusto Fochi e del Comm. Bruno Bassini dell'Accademia Gastronomica Italiana, fù preso a cuore da Luigi Carnacina che, apprezzate le sue qualità professionali, lo portò a lavorare nei più famosi ristoranti dell'Emilia e della Lombardia fino a creare l'esclusivo, suo Ristorante, "Da Cangi" a Barbasso di Mantova;
- Categoria Ristoratore - Ezio e Renata Santin, titolari da trenta anni dell'Antica Osteria Del Ponte (l'atelier del gusto), alle porte di Milano, lungo il Naviglio, in località La Cassinetta di Lugagnano, sono espressione di una cucina leggera e piena di fantasia, fatta esclusivamente con prodotti di qualità, nella trasformazione dei piatti della tradizione trovano sempre il giusto equilibrio;
- Categoria Viticoltore - Luca Giannotti, titolare con la madre e le sorelle della Azienda Fazi Battaglia delle Marche, storica Azienda produttrice di buoni Vini e del famoso Verdicchio dalla particolare bottiglia;
- Categoria Giornalista Enogastronomico - Chiara Mojana, giovane giornalista professionista che, dal 2005, è Direttore Responsabile del mensile "A Tavola", storica rivista del settore;
- Categoria Storico Dell'Enogastronomia - Carlo Cambi, giornalista, docente all'Università di Macerata, fondatore della Rivista "Wine Passion", Editore delle "Vie del gusto", Direttore della Guida "Il Mangiarozzo";
- Categoria Personaggio Distintosi Nel Mondo Dell'Enogastronomia - Giuseppe Nardini, Cavaliere del Lavoro, titolare con i fratelli della storica distilleria della Grappa Nardini, un marchio straordinario fin dal 1779.
Successivamente sono stati consegnati alcuni premi speciali: a Leopoldo Montagnani Chef di provata esperienza, a Liliana Regoli del Ristorante La Rosmarina di Pontedera (Pi) e a Giuseppina Tinagli del Ristorante La Caffetteria del Corso di Pontedera (Pi) come Ambasciatori della Cucina Pisana e Toscana; a Claudia Rovina per i 25 anni di lavoro come brava Chef della "Servair Air Chef" all'Aeroporto Galileo Galilei di Pisa il Diploma di Merito per la Ristorazione Aeroportuale; all'Azienda Agricola "Gli Archi" di Fauglia (Pi) il prestigioso premio "Il Fiasco di Diamante" dell'O.N.A.V.(Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) per l'impegno posto nella produzione dei propri Vini; a Francesco Costa, dell'Azienda "Il Podere la Valletta", come Giovane e Bravo Produttore di Vino.
Verso le ore 19,30, è finita la parte della premiazione con i ringraziamenti e un piccolo rinfresco.
Ore ventuno, nello splendido contesto del Chiostro del Museo dell'Opera del Duomo, con la fantastica vista del complesso monumentale della Piazza dei Miracoli di Pisa, dal 1987 "Patrimonio Mondiale dell'Umanità", si è svolta la Cena di Gala con gran numero di invitati.
Aperitivo di benvenuto, nel giardino del Chiostro, con "Titulus", Verdicchio Castelli di Jesi D.O.C. Classico Fazi Battaglia, insieme alla presentazione di antipasti a Buffet in bella vista: "Angolo del Norcino" (prosciutto di Parma, salamini di Cinta Senese, lardo di Colonnata, salsiccia della Garfagnana), "Angolo del Pastore" (taglieri di formaggi a pasta dura e molle accompagnati da varietà di miele e marmellate), "Angolo del Vegetariano" (verdure farcite e gratinate, pinzimonio all'Oro di Modena, panzanella del fattore, sformatini dell'orto), "Angolo del Fornaio" (fantasia di focacce, ventaglio di crostini della tradizione Toscana, bruschetta al pomodoro e fettunta all'olio delle colline senesi). Successivamente nel magnifico porticato al primo piano si è svolta la cena: Risotto mantecato con funghi porcini e asparagi, Tortelli classici della Lucchesia, Spalla di vitella in crosta di pane con patate alla ghiotta e pisellini al prosciutto, Dolce "Piazza de' Chavoli" della Pasticceria Salza di Pisa (vedi ultima foto in basso), Bicchierino di cioccolato del Maestro Cioccolataio Stefano Fantozzi, Caffè Velez, Digestivi. In abbinamento alla cena sono stati perfettamente serviti, dallo Staff di Sommelier della Delegazione F.I.S.A.R. di Pisa composta da Piero Ristori, Francesca Verdi, Francesca Vanni, Matteo Ballini e Franco Barsotti, i Vini: "Solerte" Bianco I.G.T. e "Serchiaio" Chianti D.O.C. della Azienda Agricola Gli Archi di Romano Salvadori, Fauglia (Pi).
Complimenti alla Brigata di Cucina di Nara Party Catering, Massarosa (Lu): queste cene sono sempre un grosso scoglio da superare e loro se la sono cavata benissimo.
Buonissimo il dolce e anche il particolare Caffè della Ditta Velez di Cascina (Pi). .
Molti gli Enti Pubblici, e non, che hanno patrocinato la Manifestazione, dalla Provicia e dal Comune di Pisa, fino al Comune di Pontedera, dalla Camera di Commercio di Pisa alla Società Alfea Corse S.p.A. e alla S.A.T. S.p.A. G. Galilei, oltre a loro un particolare riconoscimento và dato all'impegno della Federazione Italina Cuochi, all'Associazione Cuochi Pisani e all'Unione Regionale Cuochi Toscani.
Molto efficàce anche l'Archimedia Communication che con la sua amministratrice, la bella, brava e simpatica Dott. Cristina Calcagno insieme al responsabile dell' Ufficio Stampa il grande Doady Giugliano e l'efficiente Enzo Mercuri delle Relazioni Esterne, si sono occupati della parte logistico/informativa del Premio.
Tutto bene, dunque, per merito di tutti una riuscitissima manifestazione, che si è conclusa, a tarda notte, con i ringraziamenti di rito e, per non smentirsi, anche con un premio ai Sommelier presenti.
www.premiopiazzadechavoli.it























lunedì 6 luglio 2009

Azienda Conte Kuenburg Tenuta Agricola Castel Sallegg dove in un'atmosfera magica si produce dell'ottimo Vino.

Caldaro (Kaltern in tedesco) bella e caratteristica cittadina in provincia di Bolzano, ubicata nei pressi del panoramico Lago di Caldaro (Kalterer See), il più grande e più caldo specchio d'acqua naturale della Regione (Alto Adige/Sudtirol), dove ci si può tranquillamente tuffare per sei mesi all'anno, infatti la sua sponda principale è piena di moderne e attrezzatissime strutture balneari, è sicuramente un gran bel posto sia per viverci che per trascorrerci una serena vacanza.
Le testimonianze archeologiche ritrovate in questi luoghi, indicano la datazione dei primi insediamenti negli ultimi secoli del III° millennio a.C. (Eneolitico), successivamente, molti di più sono i reperti di epoca romana; in queste zone sono stati recuperati dei vinaccioli databili all'Età del Ferro, a dimostrazione della vocazione per la cultura della vite di queste terre. Negli ultimi cento anni l'economia della zona ha puntato in maniera decisiva sullo sviluppo delle viti e quindi dei vini, oggi con La Strada del Vino del Sud Tirolo (Suedtiroler Weinstrasse) e con il Consorzio Wein.Kaltern, che festeggia i primi dieci anni di vita, siamo passati decisamente a poter considerare il Vino perno centrale dell'economia locale. Vigneti a perdita d'occhio, dai bellissimi colori, magnificamente tenuti, che degradano verso la conca del lago, o risalgono arrampicandosi verso le montagne, una viticultura difficile che dà dei grandi risultati. Tutto è molto ben organizzato e nulla è lasciato al caso, il turismo enologico quì trova il suo "Paradiso", gite in carrozza lungo il "percorso del vino", degustazioni tecniche assistite, visite guidate nei vigneti e nelle cantine, corsi di cucina col vino tenuti dai migliori Chef caldaresi, visite guidate al Museo Provinciale del Vino a Caldaro, a tutto ciò va aggiunto il fitto programma di "Vino in Festa", che ogni anno dai primi di maggio a metà giugno allieta le giornate degli appassionati/vacanzieri, concludendosi con la favolosa Notte delle Cantine, dove si possono visitare, fino a mezzanotte, moltissime Aziende produttrici che vi accoglieranno festosamente.
Poco distante dalla piazza principale di Caldaro c'è il Castello di Sallegg, alcuni suoi vigneti arrivano a pochi passi dal centro, è una costruzione da sogno che appare improvvisamente tra le case.
Questo affascinante edificio, nasce su antichissime fondamenta probabilmente tardo romane, che formano ancora oggi la magnifica e più profonda delle tre cantine, undici metri sotto terra, fù costruito nel XVI° secolo come dimora dei nobili Von Sall, successivamente è passato sotto diversi proprietari, sempre di nobili casate, i von Zill, i von Seppenburg e i von Unterrichter, fino ad arrivare in proprietà di Sua Altezza Reale/Imperiale l'Arciduca Ranieri D'Austria, Vicerè del Regno Lombardo Veneto. La nipote dell'Arciduca, Maria Raineria Lucchesi Palli, tra il 1900 e il 1902, avvalendosi della consulenza e del progetto dell'architetto viennese Anton Weber, trasformò il palazzo in Castello. Successivamente nel 1930 i Conti von Kuenburg, antica nobiltà austriaca, ne prese definitivamente il possesso tramite eredità, sviluppando l'attività vitivinicola fino ai giorni nostri.
Un Castello dalla magnifica facciata storica, al suo interno ampi scaloni che portano a sale maestose dalle cui finestre si può godere la vista del meraviglioso grande giardino con il laghetto.
Oggi la Tenuta Agricola Castel Sallegg è una gran bella Azienda, trenta ettari tutti vitati, magnificamente disposti, in gran parte (circa venti) degradanti verso il Lago di Caldaro che con il suo microclima alpino/mediterraneo, aggiunto alla composizione del terreno e alle molte ore di sole all'anno, sono una combinazione ideale per produrre Vini di qualità eccellente. Quì vengono usati per la coltivazione solo sistemi assolutamente naturali, integrando la saggezza della tradizione con le moderne conoscenze.
Vigne poste in luoghi diversi a secondo delle tipologie, per le viti a bacca bianca le coltivazioni sono tra i 500/550 metri di altitudine, su terreni calcarei e ghiaiosi, mentre le viti a bacca rossa trovano migliori condizioni intorno al Lago di Caldaro, su terreni argillosi e sabbiosi a circa 230/280 metri s.l.m..
Le viti sono in massima parte coltivate con il sistema a Guyot (un sistema adattabile a diverse varianti) e solo in piccola parte con la pergola tradizionale.
L'attuale proprietario, il gentilissimo Conte Georg von Kuenburg (vedi foto in alto), è un grande esperto e appassionato produttore, ha un legame profondo con la storia, con le viti, con il vino e con la terra, alle spalle l'esperienza pluricentenaria di dedizione della Famiglia alla viticultura, non lesina investimenti per migliorare di continuo la sua Azienda; recentemente ha ristrutturato la foresteria del Castello, adattandola alle necessità organizzative/commerciali dei nuovi uffici (una esigenza data anche dalla forte esportazione in Europa, Nord America, Canada e in quasi tutti i mercati emergenti) e anche l'accogliente punto degustazione/vendita.
Ha fatto rinnovare tutte le immagini delle etichette, sulle bottiglie di tutta la sua produzione, dando una forte personalizzazione e migliorandone la "visibilità".
Ma non solo, ha avuto anche la grande sensibilità di dare fiducia al nuovo, giovane e bravo enologo Matthias Hauser (vedi la prima foto in basso), affidandogli la cura dei suoi Vini.
Matthias nasce a Bolzano il 16 marzo 1980, dopo gli studi dell'obbligo si diploma all'Istituto Tecnico Agrario di Ora (Bz) nel 1999, poi quattro anni dopo si laurea in Viticoltura & Enologia all'Istituto Agrario di san Michele all'Adige (Tn), prendendo anche il Premio di Ricerca Lallemand con la sua tesi di laurea; già le prime esperienze lavorative sono presso importanti Aziende nazionali, poi prosegue il suo percorso formativo in altrettante importanti Aziende vinicole in Australia, Nuova Zelanda e Cile, fino ad arrivare, nel novembre 2006, alla Tenuta Castel Sallegg.
L'Azienda produce circa 130.000 bottiglie l'anno, con diverse tipologie di Vino, ma si stà cercando di aumentare la produzione pur mantenedo i livelli molto alti di qualità. I Vini di Castel Sallegg, tutti D.O.C. Alto Adige, sono i Bianchi: Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Moscato Giallo, Gewùrztraminer; il Lagrein Rosé; i Rossi: Bischofsleiten, Pinot Nero, Cabernet, Lagrein, Merlot, Pinot Nero Riserva, Cabernet Riserva, Lagrein Riserva, Merlot Riserva e Merlot "Nussleiten"; e poi il Moscato Rosa.
Tutti dei Vini, nel rapporto qualità/prezzo, molto buoni. Nella lunga degustazione che ho fatto ho particolarmente gradito il Pinot Bianco, il Gewùrztraminer e il Pinot Nero; inoltre due di loro, il Bischofsleiten e il Moscato Rosa (fatto con un vitigno autoctono tra i più rari del mondo) che sono Vini prodotti dai ceppi più antichi, tra le diverse varietà prodotte da questa bella Azienda, racchiudono anche qualcosa in più; il primo sia nel suo nome, che tradotto significa "Vigneto Ripido", che nella sua alta qualità, è un pò l'essenza dell'anima di Castel Sallegg, infatti fà riferimento ai vigneti che a cavallo dell'anno mille rappresentavano parte dei possedimenti del Vescovo di Trento; il secondo con il suo intenso profumo di rose, di fragole e lamponi, con la sua dolcezza, con il retrogusto speziato e la lunga persistenza, impersonifica tutta la poesia che sprigiona questo Castello da favola.
La visita alla Azienda Conte Kuenburg Tenuta Agricola Castel Sallegg è stata molto interessante, quì ho trovato usanze e tradizioni che si tramandano nei secoli, raccontano di un mondo agricolo/vitivinicolo straordinario, radicato profondamente nella vita quotidiana di tutta la popolazione, ancora oggi alla fine della vendemmia, quando arriva nel piazzale del Castello l'ultimo carico di uva, si usa appendere all'ingresso delle Cantine, una Ghirlanda addobbata con grappoli d'uva, fiori e frutti, per festeggiare l'evento (vedi ultima foto in basso).
Mi è dispiaciuto molto lasciare questa atmosfera magica dove si produce dell'ottimo vino.
Tenuta Agricola Castel Sallegg
Vicolo di Sotto, 15 Caldaro (Bolzano)
Tel. 0471 963132 Fax. 0471 964730
info@castelsallegg.it
www.castelsallegg.it








sabato 4 luglio 2009

Inaugurazione dei nuovi locali del Ristorante La Perla Del Mare a San Vincenzo (Livorno).

Venerdì tre luglio 2009, alle ore 19,00, ho partecipato alla bella festa per l'inaugurazione dei nuovi locali del Ristorante La Perla Del Mare, dell'omonimo Stabilimento Balneare, sulla accogliente spiaggia di San Vincenzo in Provincia di Livorno.
L'anima del Locale è la giovane, brava e bella Chef Deborah Corsi.
Deborah nasce a Campiglia Marittima (Li), il 24/12/1973, dopo le scuole dell'obbligo si iscrive all'Istituto Magistrale di Cecina conseguendo il diploma; non ha una particolare storia culinaria in famiglia, quando le ho chiesto se da ragazzina cucinava, mi ha risposto che per "sfortuna" del suo babbo, gli preparava delle polpette alla paprika.......... piccantissime.
Nel 1992 conosce e si fidanza con Emanuele Giampieri che, con la sua famiglia, mamma Fernanda Novelli e il papà Giampiero Giampieri, ha, dagli anni ottanta, lo Stabilimento Balneare La Perla Del Mare con relativo Bar/Ristorante.
Deborah dà una mano, lavora all'inizio al Bar, ma questo lavoro non la entusiasma, pertanto passa in sala al Ristorante; successivamente nel 1995 sente il desiderio di entrare in cucina; incomincia dalla gavetta, pulire e sbucciare, sono il suo pane quotidiano, ma impara presto, e cresce la passione e l'interesse, sboccia in lei quell'arte culinaria innata.
Nel frattempo con Emanuele ha messo sù famiglia, e, nel 2003, nasce la bellissima figlia Michelle, a solo due mesi e mezzo la piccola è già in cucina, infatti la sua mamma è anche una donna di carattere e non molla. La nonna Fernanda lascia piano piano la cucina per occuparsi, insieme all'altra nonna (la mamma di Deborah), della piccola; la nostra giovane Chef in questi anni cresce, in bravura, così tanto che la sua mamma, Gabriella Bandini a cui la cucina non è mai piaciuta, non si sà spiegare da chi abbia preso l'arte.
All'inizio del 2008 un grosso danno alla vecchia struttura del ristorante ha messo tutti in difficoltà; ma ecco la buona notizia, come per miracolo, in poco più di tre mesi, dall'inizio dei lavori, sono pronti i nuovi locali, molto belli, legno e acciaio, per un perfetto inserimento sulla spiaggia, caldo e accogliente e nello stesso tempo moderno e comodo, magnifica la terrazza; Deborah ed Emanuele (vedi foto in alto) se lo sono fatto fare proprio come lo desideravano da sempre.
Al rinfresco dell'inaugurazione, molti fiori inviati per l'occasione, molti amici e clienti, un gran buffet di magnifiche preparazioni di Deborah (vedi foto), e anche, insieme a molta gioia, un pò di emozione.
Mi ha fatto estremamente piacere nel vedere Deborah felice, perchè oltre ad essere una bravissima Chef, lo merità.
Ristorante La Perla Del Mare
Via della Meloria, 9 - San Vincenzo (Li)
Tel. 0565 702113
info@laperladelmare.it
http://www.laperladelmare.it/