La XV
Edizione del Congresso Internazionale di Gastronomia “Madrid Fusión” si è svolta a
Madrid, in Spagna, nei giorni Lunedì 23, Martedì 24
e Mercoledì 25 Gennaio 2017.
In parallelo,
e a integrazione di “Asisa Madrid Fusión 2017”, già di per se una grandiosa e
ampia Manifestazione, ci sono stati anche molti incontri e straordinarie degustazioni
per “Enofusión 2017”,
tutto sul mondo del Vino Spagnolo.
La più
importante degustazione (“cata” in Spagnolo), tra le molte fatte, è stata
quella dei “Grandi Vini
Vecchie Annate della Ribera del Duero”.
Varie sono
le Zone Vitivinicole della Spagna e altrettanto varie sono le “Denominazioni”,
ma possiamo sicuramente affermare che quella della “Denominación de Origen Ribera del Duero” è la
“punta di lancia” della loro produzione.
La Comunità
Autonoma (suddivisione territoriale Spagnola) di Castiglia e Leon occupa la
parte settentrionale dell’Altipiano, più antico e più vasto della Penisola
Iberica, la Meseta.
Il suo
Territorio, il più grande di Spagna, corrisponde al più grande bacino imbrifero
(idrografico) della Spagna quello del Fiume Duero, dei suoi affluenti e dei
molti laghi naturali.
Il Fiume
Duero percorre per ben 572 km. in Spagna, e su 112 fa da confine con il
Portogallo.
La Castiglia
e Leon ha nove Province: Avila, Burgos, Leon, Palencia, Salamanca, Segovia,
Soria (famosa per il prezioso tartufo nero, la “Trufa Negra”), Valladolid,
Zamora.
In queste
Province si trova il 60% di tutto il patrimonio architettonico, artistico e
storico di tutta la Spagna.
La vastità di
questo Territorio e le sue varie peculiarità fanno nascere da zona a zona
diversi particolari microclimi.
Nella parte
meridionale Provincia di Burgos c’è la “Comarcas Ribera del Duero”.
La
“comarcas” in Spagna è una particolare suddivisione storica dei territori
rientranti sotto le Province, in Italia lo potremmo equiparare al termine
“distretto”.
La Ribera
del Duero è una zona prevalentemente dedita all’agricoltura, vi si pratica la
pastorizia e vi si coltiva estesamente i cereali e le barbabietole, ma è soprattutto
un Territorio Vitivinicolo.
Qui troviamo
la D.O.C. (in Spagnolo “Denominación de Origen”) Ribera del Duero che è estesa,
per circa 21.000 ettari vitati, su 60 Comuni della Provincia di Burgos, 19 di
Soria, 4 di Segovia e 20 di Valladolid.
La
prestigiosa “Denominación de Origen Ribera del Duero” è nata 21 Luglio 1982 (nel
Luglio 2017 ricorreranno i primi 35 anni) e il “Consejo
Regulador de la Denominación de Origen Ribera del Duero” ha sede nel
piccolo Comune di Roa, ubicato a 820 m. s.l.m., rientrante nella denominazione.
La Zona
della Denominazione è considerata il “Cuore della Ribera del Duero”.
Le sue
particolari caratteristiche del terreno e del clima, che passa da nevicate
copiose e vento gelido (- 18°) in inverno, a forti tempeste improvvise, a venti
secchi e a un clima caldo e arido (+ 40°) in estate, creano una natura
inimitabile.
Qui dal
tempo della conquista Romana della “Hispania”, iniziata nel 218 a.C. e
terminata nel 17 a.C., si coltiva la vite e, dal XIII Secolo, furono edificate
le prime Cantine e s’iniziò a commerciare con il Vino.
Nella Ribera
del Duero il Vitigno “rosso” (tinto) più coltivato è il Tempranillo (conosciuto
anche, tra gli altri nomi, come “Cencibel “, “Tinta del País” e “Tinto Fino”), ma
ci sono anche Cabernet Sauvignon, Merlot, Malbec, Garnacha Tinta e l’unico bianco
autorizzato l’Albillo o Blanca del País.
I Vini
prodotti vengono suddivisi in:
- “Jovenes”,
quelli che non passano in botte o se vi riposano per un periodo che non superi
i 12 mesi;
-
“Crianzas”, almeno 12 mesi in botti di rovere e l’immissione sul mercato dopo due
anni di vita;
- “Reserva”,
un minimo di 12 mesi in botte, l’invecchiamento deve essere di almeno 36 mesi
tra botte e bottiglia prima di essere commercializzati;
- “Gran
Reserva”, un minimo di 24 mesi in botte e almeno 60 mesi tra botte e bottiglia,
vini di eccezionale qualità che non vengono venduti prima dei 5 anni;
- “Rosados”,
le uve di questa particolare tipologia vengono fermentate senza le bucce per
produrre vini più freschi da bere poco tempo dopo la vendemmia.
Alla “Denominación
de Origen Ribera del Duero” appartengono 249 Cantine (Bodegas) tra cui alcune
dai nomi super famosi nel Mondo come la “Bodegas Vega Sicilia”.
Ma torniamo
alla “cata” dei “Grandi Vini
Vecchie Annate della Ribera del Duero” che quest’anno, per celebrare la XV
Edizione di Madrid Fusión e l’inizio dei festeggiamenti per i 35 anni della “Denominación
de Origen Ribera del Duero”, è stata del tutto particolare e estremamente
interessante.
La
Degustazione denominata “El Origen de una Gran Idea” (Le Origini di una Grande
Idea) si è svolta la mattina, di Martedi 24 Gennaio 2017, in una grande Sala
del “Palacio
Municipal de Congresos”, alla presenza di una numerosa rappresentanza della
Stampa Internazionale Specializzata.
“Come tutti
i grandi viaggi hanno un punto di partenza e tutte le grandi storie hanno un inizio”
(parole di Enrique Pascual García), anche la Storia del “Consejo
Regulador de la Denominación de Origen Ribera del Duero” è nata grazie a un
gruppo di Viticoltori “illuminati”, dei pionieri che coscienti delle
potenzialità del Territorio e delle loro Aziende unirono le loro forze nel
1982.
La
Degustazione di 11 grandi e preziosi Vini Rossi, della “Denominación de Origen
Ribera del Duero”, a partire dalla Vendemmia del 2001 fino a quella del 1985, ha
espresso pienamente questo fantastico percorso.
La “Cata” perfettamente
organizzata, come sempre, dal “Consejo Regulador de la Denominación de Origen
Ribera del Duero” in collaborazione la “Union
Espanola de Catadores” (UEC), l’Associazione Sommelier Spagnola.
La “Cata” è
stata ben introdotta e illustrata dal mio carissimo amico Dr. Enrique Pascual
García (Presidente del Consejo Regulador de la Denominación de Origen Ribera
del Duero), mentre la conduzione è stata fatta da due giovanissimi ma super
esperti Sommelier: Silvia García Guijarro e Guillermo Cruz Alcubierre.
Silvia García
Guijarro, una grande, bella e brava Sommelier professionista che lavora in uno
dei Ristoranti “Stellati” e prestigiosi di Madrid, il “Kabuki
Wellington”, talmente brava che nel 2012 è stata premiata, dalla Rivista “Metrópoli”, come “Miglior Sommelier
dell’Anno”.
Guillermo
Cruz Alcubierre, espertissimo e spigliato Sommelier lavora nel Restaurante “Mugaritz” (Due Stelle Michelin) uno dei
Locali più importanti e famosi della Spagna, e non solo, ubicato nella Comunità
Autonoma dei Paesi Baschi.
Eccoci ai Vini
Rossi della “Denominación de Origen Ribera del Duero” degustati:
- “Dehesa De
Los Canónigos Gran Reserva 2001”, Crianza, un Blend di Tempranillo, Cabernet
Sauvignon e Albillo, 13,5% Vol., ha riposato in botti (Americane) per 32 mesi, poi
altri 36 mesi in bottiglia, un Vino seguito dall’Enologa Belén Sanz della “Bodega Dehesa de Los
Canónigos”;
- “Alenza
Reserva 1996”, 100% Tempranillo, ha riposato in botti di legno Americano per 30
mesi, l’Enologa è Eva Maria Fernández, prodotto dalla “Bodegas Condado De Haza”;
- “Arzuaga
Gran Reserva 1996”, 90% Tinto Fino, 8% Cabernet Sauvignon e 2% Merlot, 14,2%
Vol., affinato per 24 mesi in barrique (80% Francesi e 20% Americane), un Vino curato
dall’Enologo Adolfo Gonzáles, prodotto dalla “Bodegas Arzuaga Navarro”;
- “Viña
Pedrosa Gran Reserva 1994”, Crianza, 90% Tinta del Pais (Tempranillo) e 10%
Cabernet Sauvignon, per 24 mesi in botti (Francesi e Americane) e per 36 mesi
in bottiglia, l’Enologo è José Manuel Pérez, un Vino prodotto dalla “Bodegas Hermanos Pérez Pascuas”;
- “Pago De
Carraovejas Autor 1991”, 85% Tinto del Pais e 15% Cabernet Sauvignon, 13% Vol.,
Vino passato in legno (barrique Francesi e Americane) per 12 mesi, l’Enologo è
Almudena Calvo, prodotto dalla Bodega “Pago De Carraovejas”;
- “Heredad
De Peñalosa Crianza 1990”, 100% Tempranillo, 13%Vol., maturato in legno per 14 mesi, l’Enologo
è Antonino Izquierdo, viene prodotto dalla “Bodegas
Pascual”;
- “Protos
Gran Reserva 1989”, 100% Tempranillo, 13,5% Vol., ha riposato per 24 mesi in
botti Americane (80%) e Francesi (20%), poi per 36 mesi in bottiglia, l’Enologo
è José Carlos Guzmán, prodotto dalla “Protos Bodega Ribera
Duero De Peñafiel S.L.”;
- “Gran
Callejo Gran Reserva 1989”, Tinto con Crianza, 100% Tempranillo, 13% Vol., Vino
maturato in legno per 24 mesi, poi ha riposato per 5 anni prima di essere commercializzato, gli Enologi
sono José Felix e Noelia Callejo, prodotto dalla “Bodegas Félix Callejo”;
- “Torremilanos
Reserva 1985”, Crianza, 100% Tempranillo, 14% Vol., ha fatto 24 mesi di
barrique Francesi, prodotto dalla “Finca
Torremilanos - Bodegas Peñalba López”;
- “Valsotillo
Gran Reserva 1985”, 100% Tinta del pais (Tempranillo), 12,5% Vol., una prestigiosa
“Reserva” di sole 3.300 bottiglie, passata in barrique di legno Americano per 30
mesi in una Cantina sotterranea del XVI Secolo, un Vino prodotto dalla “Bodegas
Ismael Arroyo S.L.”;
- “Millenium
Reserva 1996”, Tinto con Crianza, 100% Tempranillo, 13% Vol., Bottiglie Magnum,
è stato in barrique di legno Americano per 24 mesi, un Vino curato dall’Enologa
Eva Maria Fernández, prodotto dalla “Alejandro
Fernández - Tinto Pesquera”.
Una
degustazione esclusiva di Vini Spagnoli, anche con più di 30 anni, che hanno segnato
il cammino di un Territorio, che hanno fatto
la storia vitivinicola della Ribera del Duero.
Vini Rossi da “collezione”, che
hanno saputo mantenere e maturare attraverso i decenni, ognuno grazie alle sue
specifiche peculiarità, piacevoli aromi e sentori decisamente robusti e
marcati.
Il
Territorio della “Denominación de Origen Ribera del Duero” è stato premiato, in
occasione della ricorrenza del “trentesimo anno dalla nascita”, dalla famosa
rivista specializzata Americana “Wine Enthusiast Magazine” (fondata nel 1988 da
Adam e Sybil Strum), come “Migliore Regione Vitivinicola del Mondo per l’Anno
2012”.
La “Cata” dei
“Grandi Vini Vecchie Annate della
Ribera del Duero” fatta, a Madrid, durante la XV Edizione del Congresso
Internazionale di Gastronomia “Madrid
Fusión” può essere definita con una sola parola: “eccezionale”.
G. Cruz Alcubierre, S. García Guijarro , E. Pascual García
I Vini - Foto 1
I Vini - Foto 2
I Vini - Foto 3
I Vini - Foto 4
I Vini Degustati
Migliore Regione Vinicola del Mondo "Anno 2012"
Enrique Pascual García e Giorgio Dracopulos